Cosa succede in città- Pagina 8

Gli appuntamenti della Fondazione Torino Musei

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SABATO 21 GIUGNO

Sabato 21 giugno dalle ore 18:30
SUMMER SOLSTICE II. Luce e gesto performativo
Luci d’Artista – Evento per il Solstizio d’Estate
Arena Paolini

Partecipazione gratuita. Posti limitati con prenotazione obbligatoria per le performance di CANEMORTO e Marcos Lutyens: info@lucidartista.org
programma: https://www.lucidartistatorino.org/

Conversazione con:
John Yau, poeta e critico d’arte, e Nicola De Maria, artista

Performance di:
CANEMORTO, trio di artisti italiani anonimi
Marcos Lutyens, artista, con composizione sonora di Aaron Drake

Accademia della Luce, il Public Program della XXVII edizione di Luci d’Artista – progetto della Città di Torino in gestione a Fondazione Torino Musei – dopo il grande successo dello scorso anno, arriva all’ultimo appuntamento della sua seconda edizione, come sempre durante il solstizio estivo, sabato 21 giugno dalle ore 18:30 alla GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino.
Una serata in cui artisti, musicisti e un grande poeta, realizzeranno una serie di performance all’interno di Anni Luce, il prestigioso spazio all’aperto di Giulio Paolini. Tutto succederà all’imbrunire del solstizio d’estate – il giorno più lungo dell’anno e il programma ruoterà intorno alle performance della triade anonima CANEMORTO e dell’artista Marcos Lutyens, invitati a creare una nuova performance sul tema della luce.
L’evento vedrà la presenza di un angolo bar e food truck.
Comunicato stampa in allegato

MARTEDI 24 GIUGNO

 

SAN GIOVANNI

In occasione della Festa Patronale di San Giovanni martedì 24 giugno Palazzo Madama sarà straordinariamente aperto dalle 10 alle 18 e in tutti i musei della Fondazione i visitatori potranno usufruire della tariffa speciale di 1€ per visitare le collezioni permanenti e della tariffa ridotta a 1€ per le mostre temporanee FAUSTO MELOTTI. Lasciatemi divertire! e le mostre del Contemporaneo ALICE CATTANEO. Dove lo spazio chiama il segno e Giosetta Fioroni alla GAM, Haori. Gli abiti maschili del primo Novecento narrano il Giappone al MAO e Visitate l’Italia. Promozione e pubblicità turistica 1900-1950 a Palazzo Madama.

La tariffa a 1€ sarà applicata anche ai titolari di Abbonamento Musei, che non potranno utilizzare le tessere.  Ingresso gratuito per i possessori della Torino Card.

In allegato il comunicato stampa

 

 

Martedi 24 giugno ore 15:00 e ore 16:30
MESSAGGI AD ARTE
GAM – Worshop aperto a tutti

durata 1 ora
In occasione della Festa di San Giovanni la GAM propone un workshop, aperto a tutti, dedicato al collage. L’attività si svolge negli spazi dell’Educational Area, dando la possibilità di creare cartoline dove opere del passato convivono con il contemporaneo diventando luogo di immaginazione e comunicazione.
A partire da diverse immagini che riproducono opere della collezione della GAM, il pubblico è invitato a ritagliare, comporre e ibridare le diverse parti delle opere per creare una personale cartolina da portare via. Questa potrà essere spedita, conservata o donata, come testimonianza della creazione di un messaggio da custodire o donare.
Costo del workshop
: 5 € (+ biglietto di ingresso 1 €)
Info e prenotazioni: 011 5211788 – prenotazioniftm@arteintorino.com

Martedì 24 giugno ore 15

DI SETA E DI CARTA. Narrazioni artistiche tra Giappone e Corea

MAO – visita guidata speciale in occasione del 24 giugno

La visita guidata si snoderà tra la mostra temporanea HAORI. Gli abiti maschili del primo Novecento narrano il Giappone e il rinnovato allestimento della collezione permanente di arte dell’Asia orientale del MAO che si arricchisce del nuovo progetto espositivo Adapted Sceneries, in collaborazione con il Gwangju Museum of Art (Corea), una selezione di opere che permetterà ai visitatori di conoscere la tradizione pittorica coreana tra storia e contemporaneità.

Il discorso si focalizzerà sui nuclei di opere che instaurano un dialogo tra la mostra e la collezione, tramite l’approfondimento di affinità espressive tra pittura giapponese e coreana, di manifestazioni artistiche che riflettono memorie collettive, di arte da indossare e tratti pittorici che diventano strumento di racconto e riflessione.
Costo della visita guidata: 7€ a partecipante. Costi aggiuntivi: biglietto di ingresso alla mostra e alle collezioni permanenti alla tariffa speciale di 1€ + 1€.

Prenotazione consigliata, disponibilità fino ad esaurimento posti.

Info 011.5211788 – prenotazioniftm@arteintorino.com (da lunedì a domenica 9.30 – 17.30)

 

MERCOLEDI 25 GIUGNO

 

Mercoledì 25 giugno 10.30-17.30

AERAS/CERCANDO CIELI

MAO – performance relazionale con la danzatrice Antonella Usai

Antonella Usai, performer in residenza al MAO, propone una serie di performance relazionali individuali e di gruppo che si concluderanno a settembre con una performance finale negli spazi del museo.

Aeras, parola sarda che significa “aria” o “cieli”, è una installazione performativa di Antonella Usai, nata dal desiderio di onorare la lingua del padre, il logudorese, e di indagare, da una prospettiva decoloniale, il legame tra corpo, memoria e linguaggio. Il progetto intreccia radici sarde e tradizioni indiane, in particolare il teatro-danza bharatanatyam, mettendo in relazione il corpo con il gesto rituale, la parola con il silenzio, il quotidiano con il sacro.

Il processo artistico si sviluppa tra il 21 marzo e il 21 settembre 2025, seguendo il ritmo simbolico degli equinozi che scandiscono il tempo in un percorso creativo e rituale. Durante questo periodo, l’artista sarà in residenza al MAO Museo d’Arte Orientale di Torino, dove si alterneranno momenti di lavoro solitario e momenti di apertura al pubblico.

Il coinvolgimento del pubblico avverrà attraverso una serie di incontri individuali, intimi e dialogici, in cui esplorare insieme memorie corporee, gesti dimenticati, movimenti quotidiani e rituali; e due incontri collettivi, pensati come spazi di scambio e ascolto condiviso, dove le esperienze personali si intrecciano e risuonano in una dimensione corale.

Questi momenti di relazione nutriranno la creazione della performance finale, che prenderà forma il 21 settembre, in occasione dell’equinozio d’autunno, attraverso brevi azioni coreutiche ripetute nel corso della giornata. La performance si svolgerà su un piano rotante, simbolo dell’axis mundi e del moto degli astri, restituendo centralità al corpo come strumento di connessione e risveglio.

Aeras / Cercando Cieli è un invito ad alzare lo sguardo, a riattivare il corpo come memoria viva e luogo di resistenza poetica.

Ingresso libero. Prenotazione obbligatoria. Tutte le info sul sito.

 

Mercoledì 25 giugno 16-18

LIVING SPACE

MAO – Performance per IPAF 2025 a cura di YizhongArt

Mercoledì 25 giugno 2025, in occasione dell’IPAF – International Performance Art Festival promosso dall’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, tornano negli spazi del MAO tre performance del progetto Living Space selezionate per il festival dopo la loro prima presentazione nel 2024.
Le performance sono il risultato di un percorso formativo guidato dal duo artistico YizhongArt (Vincenzo Di Federico e Lanxin Zheng) e si inseriscono all’interno di una ricerca triennale dedicata al tema dello spazio abitato, della relazione tra corpo e spazio pubblico e del dialogo interculturale con la partecipazione di studenti italiani e cinesi dell’Accademia.

I tre lavori scelti intrecciano linguaggi artistici individuali e riflessioni condivise su come abitiamo — e siamo abitati da — i luoghi, riletti attraverso le pratiche della performance contemporanea.

 

25 giugno

Ore 16:00 – Distanza dall’esterno

Yiwen Zheng / Lorenzo Griguoli

Una riflessione sul sé nello spazio pubblico e sul mutamento dei confini tra privato e collettivo.

Durata: 25 min

Ore 16:30 – A volte mangio poco, a volte mangio troppo

Elisa Ripa

Un’intima esplorazione del rapporto con il cibo come specchio di un conflitto interiore.
Durata: 20 min

Ore 17:00 – Il passante in cerca della vita | Metamorfosi

Eleonora Navone

Un attraversamento identitario tra radici e trasformazione, tra ciò che si perde e ciò che nasce.
Durata: 25 min

Ingresso libero.

 

GIOVEDI 26 GIUGNO

 

Giovedì 26 giugno 10:30- 16 – 16:30 – 17:30

IPAF – International Performance Art Festival

MAO – workshop e performance in occasione dell’IPAF – International Performance Art Festival

I ricercatori e i docenti del Dipartimento delle Arti Performative della Sister Nivedita University, India, si esibiranno all’International Performing Arts Festival in collaborazione con l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, Italia.

Il programma presenta una vivace serie di esibizioni culturali indiane, tra cui:
musica vocale Hindustani, danze classiche indiane (Bharata Natyam, Kathak, Kuchipudi, Odissi), musica e danza di Bollywood, danze popolari indiane e Rabindra Nritya.

Ore 16:00

Performance No. 1 (durata: 20 minuti)

Hindustani Vocal Classical

Danza classica indiana tradizionale: Bharata Natyam, Kathak, Kuchipudi, Odissi & Sattriya

Ore 16:30

Performance No. 2 (durata: 20 minuti)

Musica Bollywood

Danza Bollywood

Ore 17:00 

Performance No. 3 (durata: 20 minuti)

Danza folk dell’India

Rabindra Nritya (Tagore School of Dance)

 

Ingresso libero.

 

Giovedì 26 giugno ore 18:00

ELIO FRANZINI

Il ritmo, la grazia e l’invisibile. Una definizione della pittura

GAM – conferenza del ciclo RISONANZE – Primo ciclo di Conferenze tra Arte e Filosofia

Tra giugno 2025 e marzo 2026 la GAM di Torino organizza un ciclo di incontri, in collaborazione con il Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione dell’Università degli Studi di Torino, curato da Chiara Bertola e Federico Vercellone. Gli incontri, articolati in singole conferenze, ripercorrono i temi delle Risonanze che attraversano la programmazione espositiva della GAM dall’ottobre il 2023 alla primavera del 2026: luce, colore e tempo; ritmo, struttura e segno; incanto, sogno e inquietudine, e vedono la partecipazione di studiosi e studiose di rilievo internazionale nel campo della filosofia, della storia dell’arte e delle scienze umane, offrendo un’occasione unica di riflessione interdisciplinare, in cui pensiero e visione si intrecciano per generare nuovi livelli di lettura delle opere e dell’esperienza estetica.

Secondo appuntamento:

ELIO FRANZINI Il ritmo, la grazia e l’invisibile. Una definizione della pittura

Il ritmo e la grazia, che nelle arti sono state costitutive di intere stagioni creative e progettuali, si affacciano, nella pittura del Novecento, a esperienze di particolare rilevanza culturale che, per esempio in autori come Klee, Malevic e Kandinskij, aprono l’orizzonte pittorico al grande tema della relazione tra visibile e invisibile. La grazia è allusiva, è una struttura di rinvio. Il ritmo apre alla possibilità di un paradossale movimento di ciò che è statico. L’invisibile dischiude una possibilità metafisica. È ancora possibile un’arte, in primo luogo figurativa, che riesca a mantenere la centralità dell’oggetto pittorico e, al tempo stesso “salvi” i valori della grazia e dell’invisibile? Esiste ancora un linguaggio per l’arte? Anche attraverso autori come Florenskij e Jean Clair si cercherà una strada ipotetica per rispondere a tali domande.

Costo per ogni conferenza: 6€
Abbonamento per le 6 conferenze: 27,96 € comprensivo del diritto di prevendita

Acquisto solo online a questo link: https://www.gamtorino.it/it/evento/elio-franzini/

(comunicato stampa in allegato)


Visite guidate in museo alle collezioni e alle mostre
 di Palazzo Madama, GAM e MAO
a cura di Cooperativa Sociale Mirafiori.
Per informazioni e prenotazioni: 011.52.11.788 – prenotazioniftm@arteintorino.com

https://www.arteintorino.com/visite-guidate/gam.html
https://www.arteintorino.com/visite-guidate/mao.html
https://www.arteintorino.com/visite-guidate/palazzo-madama.html

Alcuni critici piemontesi vi accompagnano a godervi i film di prima visione

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Nella Sala Uno del Massimo, a partire dal 18 giugno

Sarà Fabrizio Dividi (firma del Corriere della Sera, inserto di notizie e sapore tutto subalpino), con “La mia amica Zoe” (2024), sceneggiato e diretto da Kyle Hausmann-Stokes, a inaugurare mercoledì 18 giugno, alle ore 18,15, nella Sala Uno del Cinema Massimo, il ciclo di presentazioni cinematografiche che segna la collaborazione tra Museo Nazionale del Cinema di Torino e SNCCI – Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani, lassociazione affiliata alla Fédération internationale de la presse cinématographique nata nel 1971 per valorizzare, difendere e divulgare la funzione culturale della critica cinematografica. Sullo schermo è raccontata una storia vera (le radici affondano già in un corto dal titolo “Merit x Zoe”), l’esperienza nell’esercito statunitense dello stesso autore, arruolatosi un mese prima dell’11 settembre e resosi conto dopo soli dodici mesi che il avvenire era il cinema: pur spinto da un colonnello che, apprezzando il suo lavoro di filmmaker che iniziava a circolare tra i soldati, lo aveva incoraggiato a frequentare una scuola di cinema. Colpito da disturbo post traumatico da stress, al suo ritorno a casa, Hausmann-Strokes ha deciso di raccontare quegli incubi che prendono a tormentare fisicamente e psicologicamente quanti hanno combattuto e l’impossibilità per molti di reinserirsi nella società in cui precedentemente erano vissuti. Il film, interpretato da Sonequa Martin-Green, Natalie Morales, Ed Harris e Morgan Freeman, narra la storia di Merit, appena tornata dall’Afghanistan, dove ha perso la sua migliore amica, Zoe: che ancora continua a vedere attorno a sé, come fosse viva. Merit, spinta a frequentare un gruppo di sostegno in cui continua a vedersi esclusa, deciderà di occuparsi del nonno, veterano del Vietnam e malato di Alzheimer: una convivenza prima difficile che a poco a poco la spingerà verso una serenità in cui non avrebbe più sperato.

Il gruppo di critici è guidato da Carlo Griseri, fiduciario della sezione Piemonte e Valle dAosta, con le collaborazioni di Alessandro Amato, Christian D’Avanzo, Andreina Di Sanzo, Fabrizio Dividi, Giuseppe Gariazzo, Giorgio Manduca, Benedetta Pallavidino, Massimo Quaglia, Davide Stanzione e Fabio Zanello, che si alterneranno in sala per introdurre titoli di prima visione e di particolare valore artistico e autoriale. 

Il calendario degli appuntamenti prosegue il 25 giugno con Davide Stanzione, il 2 luglio con Benedetta Pallavidino e il 9 luglio con Carlo Griseri, per poi riprendere in autunno dopo la chiusura estiva del Cinema Massimo (10 luglio – 3 settembre inclusi). I titoli dei film, essendo in prima visione, verranno comunicati di volta in volta.

e.rb.

A Buonissima sarà protagonista Rasmus Munk dell’Alchemist di Copenaghen

È  stata presentata oggi presso Gallerie d’Italia, nella centrale piazza San Carlo, la Buonissima Summer Edition,  edizione speciale dell’evento gastronomico di riferimento della città,  con più di 25 appuntamenti  e cinquanta chef provenienti dall’Italia e dal mondo e che prenderà  il via il 17 giugno, per concludersi il 20 giugno prossimo.

In occasione del taglio del nastro della Summer EdItion, è  stata annunciata in anteprima anche qualche novità riguardante l’edizione autunnale di Buonissima, quando da mercoledì 22 a domenica 26 ottobre si alzerà il sipario sulla quinta edizione di Buonissima, evento creato dai giornalisti enogastronomici Stefano Cavallito e Luca Iaccarino, insieme allo chef Matteo Baronetto, evento che unisce cibo, arte e bellezza.

Grande novità dell’edizione invernale sarà la presenza di Rasmus Munk, lo chef di Alchemist, a Copenaghen, ottavo miglior ristorante al mondo nella The World’s 50 Best Restaurants 2024, 2 stelle Michelin e Stella  Verde Michelin. A lui il compito di curare l’appuntamento più atteso di Buonissima 2025,  che si preannuncia anche come uno degli eventi gastronomici più importanti dell’anno in Italia. Sarà sua la firma di “A taste of Alchemist” di sabato 25 ottobre prossimo che, come da tradizione di Buonissima, non sarà una semplice serata gastronomica, ma un evento spettacolo ricco di contenuti interattivi, che trasformeranno il tutto in un’esperienza indimenticabile e irripetibile.

Il nome di Rasmus Munk si viene ad aggiungere a quello dei grandissimi nomi della ristorazione mondiale che hanno calcato il palco di Buonissima nelle precedenti edizioni, da Massimo Bottura a Ferran e Albert Adrià, da Alain Ducasse a Enrico Crippa, da Virgilio Martinez a René Redzepi, Massimiliano Alajmo.

Buonissima 2025 parlerà anche catalano, in occasione di Bistromania,  grazie alla nascita di un gemellaggio gastronomico con la Catalogna. Siamo nel Nord Est della Spagna, a Barcellona, ma anche a Gerona, Lleida e Terragona. Saranno queste zone a regalarci per una serata indimenticabile i loro migliori cuochi, ospiti  eccellenti di una serata in cui il bistrot all’italiana sarà chiamato a dialogare con i migliori interpreti iberici e, in particolare, cinque bistrot catalani.

Mara Martellotta

Inaugurata la nuova sede dell’ITS Academy Agroalimentare Piemonte

Un nuovo polo formativo dedicato a innovazione, sostenibilità e didattica esperienziale nel cuore di Lucento, intitolato al Cav. Flavio Repetto

Si è svolta ieri, con ampia partecipazione di pubblico e autorità, l’inaugurazione ufficiale della nuova sede dell’ITS Academy Agroalimentare Piemonte, in via Pianezza 110 a Torino, in occasione del decennale della Fondazione. La nuova struttura, realizzata grazie ai finanziamenti del PNRR, si configura come un moderno polo di formazione tecnica superiore dedicato al settore agroalimentare. Situata nel quartiere Lucento, storico quartiere della periferia torinese che negli ultimi anni sta avviando un vivace processo di rigenerazione urbana, anche grazie all’insediamento di diverse realtà che operano nei settori della formazione e dell’inclusione sociale, la sede si propone come punto di riferimento per l’innovazione e la sostenibilità e intende diventare un fulcro per il tessuto imprenditoriale piemontese, valorizzando la vocazione agroalimentare del territorio.

La nuova struttura offre spazi didattici e laboratori all’avanguardia, pensati per un apprendimento pratico e direttamente collegato alle esigenze delle imprese. Tra le dotazioni più innovative, spiccano i laboratori di trasformazione alimentare avanzata, serre automatizzate di acquaponica e aeroponica, packaging, wine & mixology e analisi sensoriale, un birrificio, laboratorio di chimica e di microbiologia, dotazione informatiche con un simulatore di guida per trattori 4.0 e droni per la gestione delle analisi e delle rilevazioni dati sui campi, oltre a software dedicati alla rilevazione e all’analisi dati. Qui gli studenti seguono un percorso che integra teoria e pratica, con un approccio fortemente orientato al lavoro e alle sfide future. L’offerta formativa, gratuita e finanziata da Regione Piemonte – FSE+, Ministero dell’Istruzione e del Merito e dall’Unione Europea – NextGenerationEU (PNRR), include corsi biennali post-diploma ad alta specializzazione tecnologica, che spaziano dall’innovazione alla produzione e al marketing, tra cui Gastronomo, Wine Marketing Manager, Enofood Experience Manager, Sostenibilità nella Filiera Food, Agricoltura di Precisione, La Fabbrica del Cioccolato, Pastry Chef, Mastro Birraio 4.0 e LIDL Assistant Store Manager. Buona parte dei docenti proviene dal mondo produttivo, assicurando una formazione costantemente aggiornata e in linea con le reali esigenze delle aziende. Il piano di studi prevede inoltre 680 ore di stage, che rappresentano un’occasione concreta di ingresso nel mercato del lavoro, con possibilità di esperienze all’estero grazie al programma Erasmus+.

Il Presidente della Fondazione ITS Academy Agroalimentare Piemonte, Silvio Barbero, ha commentato: «L’inaugurazione della nuova sede rappresenta una tappa strategica nel percorso dell’ITS Academy Agroalimentare Piemonte. Un ambiente progettato per accogliere laboratori all’avanguardia e dotazioni tecnologiche, in linea con le esigenze di un settore in continua evoluzione.

Ma la tecnologia non è mai fine a sé stessa: è uno strumento al servizio della qualità della formazione, pensato per offrire agli studenti esperienze concrete, professionalizzanti e fortemente connesse al mondo del lavoro. L’obiettivo è prepararli a diventare innovatori e protagonisti qualificati del sistema agroalimentare, rafforzando il legame tra formazione, imprese e territorio. In questo contesto, la sostenibilità è un elemento chiave: non solo come competenza tecnica, ma come valore culturale trasversale, fondamentale per affrontare le sfide della transizione ecologica.»

«L’ITS Academy Agroalimentare Piemonte rappresenta una delle punte più avanzate e virtuose del nostro sistema di alta formazione tecnico-professionale. La nuova sede non è solo un traguardo strutturale, ma un simbolo concreto di come la formazione di qualità, se ben progettata e radicata nei territori, possa diventare leva di sviluppo economico, sociale e occupazionale. Investire in istituti come questo significa offrire ai nostri giovani percorsi formativi altamente specializzati, in grado di trasformare il talento in competenza e la competenza in lavoro. Ma significa anche dare alle imprese risposte reali e tempestive, colmando il disallineamento tra domanda e offerta di professionalità» ha affermato il Vicepresidente e assessore alla Formazione della Regione Piemonte Elena Chiorino. «Gli ITS sono una vera opportunità per i ragazzi: rappresentano una scelta concreta, efficace, da prendere in seria considerazione quando si decide quale direzione dare al proprio futuro. Non sono un’alternativa di serie B, ma una strada di eccellenza. La Regione Piemonte – ha concluso Chiorino – crede profondamente negli ITS: li consideriamo strumenti strategici per valorizzare le eccellenze produttive del nostro territorio, generare occupazione qualificata e affrontare con consapevolezza e visione le grandi sfide della contemporaneità. Questo è il Piemonte che vogliamo costruire: una Regione capace di investire sui giovani, sul merito, e su una formazione che crea futuro».

La nuova sede è stata intitolata al Cavaliere del Lavoro Flavio Repetto, fondatore del Gruppo Elah Dufour Novi, in riconoscimento del suo importante contributo al settore agroalimentare e al territorio, cui ha dedicato la sua intera vita imprenditoriale. All’ingresso dell’ITS è stata collocata un’illustrazione del Cavaliere, realizzata dall’illustratore monferrino Max Ramezzana, mentre nei corridoi sono esposti pannelli con alcune sue frasi celebri, pensate per ispirare gli studenti. Un ulteriore pannello, arricchito da un’immagine ideata da Nicolò Taverna, allievo ITS del corso Gastronomo, racconta le tappe professionali più significative della vita del Cavaliere.

Guido Repetto, Presidente del Gruppo Elah Dufour Novi, ha dichiarato: «L’intitolazione della sede dell’Agroalimentare Innovation Hub di Torino a mio padre è un riconoscimento che onora il profondo legame che la nostra famiglia ha sempre sviluppato tra impresa, formazione e territorio. Per la nostra famiglia e il nostro Gruppo è motivo di orgoglio e sentita gratitudine vedere associato il suo nome a

un luogo dedicato alla crescita delle nuove generazioni. Flavio Repetto ha sempre creduto nel valore della conoscenza come strumento di sviluppo personale e collettivo: questa scuola rappresenta oggi un’eredità viva di quei principi, un ambiente dove i giovani possono e potranno coltivare competenze, visione e senso di responsabilità.»

Alla cerimonia di inaugurazione sono intervenuti, oltre a Silvio Barbero, Guido Repetto ed Elena Chiorino, anche Stefano Lo Russo, Sindaco di Torino; Francesco Manfredi, Presidente INDIRE; Elisa Meineri, docente dell’ITS Academy; e l’alunna Aurora Granzotto. A chiudere la giornata è stato Fabrizio Berta, Direttore Generale dell’ITS Academy Agroalimentare Piemonte, con uno sguardo rivolto alle prossime sfide del settore e ai futuri sviluppi dell’offerta formativa.

La giornata si è conclusa con il tradizionale taglio del nastro, seguito da una visita guidata ai laboratori e da un momento conviviale aperto ai partecipanti.

Oltre 30mila presenze al tour estivo di Radio Kiss Kiss in piazza Castello

 

La tappa torinese di Kiss Kiss Way, tour estivo di Radio Kiss Kiss, ha intrattenuto oltre 30mila persone in due giorni negli spazi allestiti in piazza Castello e nella piazzetta Reale. Ieri sera il concerto di chiusura, con protagonisti alcuni dei nomi più amati della scena musicale italiana quali Baby K, BNKR44, Capo Plaza, Coma Cose, Fred De Palma, Gaia, Ghali, Paola Iezzi, Fabio Rovazzi, Dani Faiv, Planet Funk, Serena Brancale, Settembre, The Kolors e, a sorpresa, Willie Peyote.

Il Play Village Kiss Kiss è stato il cuore pulsante del pre-show, punto d’incontro dinamico tra emittente, partner e pubblico, con musica, giochi e momenti di intrattenimento per tutte le età, tra musica live, dj set degli speaker, interviste agli artisti, le prove aperte e il grande concerto finale, oltre alla possibilità di vincere i biglietti per il concerto, sold out dal 5 giugno.

Nel cuore dell’evento – Casa Kiss Kiss – si è registrata una partecipazione d’eccezione, con la Presidente ed Editore di Radio Kiss Kiss Lucia Niespolo, il sindaco di Torino Stefano Lo Russo, l’assessora alla Cultura Rosanna Purchia e l’assessore ai Grandi eventi e al Turismo Domenico Carretta, oltre a numerosi ospiti tra cui dirigenti RAI, personalità dello spettacolo, dello sport, delle istituzioni, e professionisti della comunicazione.

“Radio Kiss Kiss desidera ringraziare sentitamente la Città di Torino – hanno dichiarato gli organizzatori – per l’accoglienza, la disponibilità e l’apprezzamento dimostrato verso l’emittente, garantendone così il successo del progetto. È stato un ritorno della musica live in uno dei luoghi simbolo della città, che ha permesso occasioni di aggregazione e intrattenimento di qualità per cittadini e turisti”.

Le foto ufficiali saranno disponibili su kisskiss.it e sui canali social di Radio Kiss Kiss. La diretta del live è stata trasmessa su Kiss Kiss TV (canale 158 DTT), con la produzione di Massimo Bonelli (iCompany) e la regia di Cristiano D’Alisera. Lo spettacolo sarà registrato per la realizzazione di due speciali da due ore ciascuno, in chiaro su TV8, su Sky Uno e in streaming su NOW, attesi per il 2 e 9 agosto alle 21.30.

Dopo Napoli e Torino, Kiss Kiss Way proseguirà con nuove tappe nelle piazze italiane.

TORINO CLICK

A Torino la Settimana dei Diritti

 

Nella Sala Congregazioni di Palazzo Civico, è stata ufficialmente presentata la Settimana Internazionale Diritti, Ambiente e Culture 2025, un’iniziativa promossa dall’Associazione Mosaico – Azioni per i Rifugiati e patrocinata dalla Città di Torino in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato del 20 giugno.

Alla conferenza hanno partecipato Maria Grazia Grippo, Presidente del Consiglio Comunale, Jacopo Rosatelli, Assessore alle Politiche Sociali, Diritti e Pari Opportunità, Abdullahi Ahmed Abdullahi, Presidente della Commissione Consiliare per il Contrasto ai Fenomeni di Intolleranza e Razzismo, Massimo Gnone in rappresentanza dell’UNHCR, e Berthin Nzonza, Direttore di Mosaico.

Durante la presentazione è stato illustrato il programma della manifestazione, che si svolgerà fino al 21 giugno coinvolgendo tutta la città con mostre, laboratori, performance artistiche, incontri e proiezioni. Al centro dell’evento vi sarà il protagonismo diretto delle persone rifugiate, che hanno contribuito attivamente alla progettazione e alla conduzione delle attività.

Il momento principale della programmazione sarà l’appuntamento del 20 giugno nella Sala Rossa di Palazzo Civico, con la commemorazione istituzionale della Giornata Mondiale del Rifugiato, che celebra l’approvazione, da parte dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1951 a Ginevra, della Convenzione sullo status dei rifugiati.

«Dall’inizio del mandato, per il quarto anno consecutivo, ospitiamo in Sala Rossa la celebrazione della Giornata Mondiale del Rifugiato, venerdì 20 giugno – dichiara Maria Grazia Grippo, Presidente del Consiglio Comunale di Torino –. Si tratta di una scelta che non è semplicemente simbolica, bensì culturale oltre che, nel senso più alto del termine, politica, perché rappresenta un’esplicita condivisione di valori e un impegno pubblico. Viviamo in un tempo difficile, in cui il tema delle migrazioni è stato eletto come spazio retorico in cui giocarsi la partita del consenso. Anche il recente esito del quesito referendario sulla cittadinanza ha mostrato quanto sia fragile questo terreno; eppure a renderlo fragile davvero non sono le sfide dell’accoglienza ma le politiche di esclusione. Su questo le amministrazioni locali devono tenere la barra dritta, continuando a costruire coesione e momenti di partecipazione».

«La Giornata del rifugiato ci ricorda l’importanza del sistema internazionale di tutele e garanzie adottato dopo la Seconda guerra mondiale, oggi messo in discussione da molti governi – afferma Jacopo Rosatelli, assessore alle Politiche sociali e Diritti della Città di Torino –. Dobbiamo ricordare che ciò che questi attacchi mettono in pericolo è la nostra umanità. All’inizio del nostro mandato amministrativo abbiamo sottoscritto la Carta per l’integrazione dei rifugiati proposta da UNHCR. Le abbiamo dato attuazione, sia con l’esperienza dello Spazio comune, lo sportello multifunzionale attivo presso il Servizio stranieri, sia attraverso una delibera, cofirmata col collega Tresso, che innova le modalità per l’iscrizione anagrafica delle persone rifugiate, garantendo il diritto d’accesso alle misure di welfare locale. Abbiamo anche costituito il Coordinamento Torino Antirazzista e Plurale e promosso un percorso di coprogrammazione del Sistema di accoglienza e integrazione cittadino, che ci ha permesso di disegnare in modo partecipativo il futuro delle nostre politiche di accoglienza. Tutte azioni concrete per migliorare la vita di tutti, perché se stanno bene le persone straniere e rifugiate, sta meglio tutta la società».

La Settimana si sviluppa intorno a tre temi fondamentali: la promozione dei diritti umani e della protezione internazionale, le connessioni tra crisi ambientali e migrazioni forzate, e la cultura come leva di coesione sociale e cittadinanza attiva.

Con questa iniziativa, Torino si conferma punto di riferimento nazionale per la promozione di una cultura dei diritti, dell’inclusione e della partecipazione attiva, in una prospettiva che intreccia migrazioni, sostenibilità ambientale e cittadinanza culturale.

PROGRAMMA

Lunedì 16 giugno

Visita guidata e workshop sui cambiamenti climatici
Museo “A come Ambiente” (Corso Umbria 90) | 17:00–18:30
Attività dedicata a famiglie con background migratorio, con laboratori partecipativi per approfondire temi ambientali. Prenotazione obbligatoria.

Mercoledì 18 giugno

Laboratorio sul benessere psicologico per studenti rifugiati
Salone Casa Valdese (Corso Vittorio Emanuele II 23) | 17:00–19:00
Sessione di condivisione rivolta a studentə rifugiatə e internazionali, in collaborazione con Università di Torino, Politecnico, UNHCR e altre realtà.

Giovedì 19 giugno

Proiezione del film “Into Paradiso”
Sa Lolla (Corso Umbria 28) | 21:30
Evento gratuito con la presenza della regista Paola Randi, che introdurrà il film.

Venerdì 20 giugno

Commemorazione istituzionale della Giornata Mondiale del Rifugiato
Sala Rossa Comune di Torino (Piazza Palazzo di Città 1) | 11:00–13:00
Interventi di rappresentanti istituzionali, associazioni e studenti rifugiati. Prenotazione obbligatoria.

Masterclass sul cinema documentario e proiezione “Oltre la valle”
InformaGiovani Il Punto (Via Fagnano 30/2) | 18:00–22:00
Dalle 18:00 masterclass con la regista Virginia Bellizzi, seguita dalla proiezione del film (80’).

Evento “Io sono Benvenuto”
Museo Egizio (Via Accademia delle Scienze 6) | dalle 19:00
Stand informativo di Mosaico e musica per un’atmosfera multiculturale.

Sabato 21 giugno

Mostra artistica, spettacolo musicale e cena sociale “Sentirsi a casa”
Centro Culturale Dar al Hikma (Via Gianfrancesco Fiochetto 15) | dalle 17:00
Inaugurazione della mostra con opere di artistə rifugiatə, esibizione del coro “Gli Abbaini” e cena sociale condivisa. Saluti istituzionali e informazioni sul programma “Community Matching”. Prenotazione obbligatoria per la cena.

Maggiori dettagli sono disponibili su https://mosaicorefugees.org/gmr_2025

TORINO CLICK

 

Rock Jazz e dintorni a Torino: Pinguini Tattici Nucleari e Raphael Gualazzi

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GLI APPUNTAMENTI MUSICALI DELLA SETTIMANA 

Lunedì. “Sguardi Live” al Parco Salvemini di Rivoli, propone il concerto di Raphael Gualazzi.

Martedì. Allo Stadio olimpico suonano i Pinguini Tattici Nucleari. Al Circolo Mossetto è di scena il quartetto Jam Mossetto.

Mercoledì. Al Blah Blah si esibiscono i Castle Rat.

Giovedì. Sempre al Blah Blah sono di scena i Lem + The Traders. All’Hiroshima Mon Amour va’ in scena “Canzoni al Telefono”. Al Vinile suonano i Beggar’s Guess.

Venerdì. Per “Sguardi Live” a Rivoli si esibisce Elio. Al Vinile sono di scena i Kolbes. Al Circolino suona l’Anonima Sonora. Al Blah Blah si esibiscono gli Edamame +Euphonia. Allo Ziggy suonano gli Origod + Ozora.

Sabato. Al Peocio di Trofarello sono di scena Point & Counterpoint. Allo Ziggy suonano Kairos Killer + Franco Forte.

Pier Luigi Fuggetta

Greenaway World. La musica degli Architorti con le composizioni di Marco Robino

Lunedì 16 giugno, ore 21

Teatro Juvarra, via Filippo Juvarra 13, Torino

 

Greenaway World è dedicato alle colonne sonore di Peter Greenaway, il regista, sceneggiatore e artista visivo britannico, celebre per il suo stile altamente estetico e sperimentale. Il concerto della Stagione 2025 della Stefano Tempia, in programma lunedì 16 giugno al Teatro Juvarra, sarà interamente incentrato sulle composizioni di Marco Robino, che dal 2003 ha proseguito il forte legame musicale con l’opera di Greenaway, inizialmente sviluppato grazie alla collaborazione con Michael Nyman. A interpretare le musiche il Quintetto Architorti, guidato proprio dal Maestro Robino, e composto dai violinisti Edoardo De Angelis e Raul Roa, dal violista Sergio Origlia e dal contrabbassista Paolo Grappeggiaaffiancati dal Coro dell’Accademia Stefano Tempia, per mettere in luce l’intreccio emozionale tra la musica e le immagini del grande regista britannico. Per completare l’esperienza d’ascolto e fornire una guida nel percorso musicale, saranno narrati aneddoti e racconti sulle lavorazioni dei film e sulla collaborazione tra Robino e Greenaway.

Tra i titoli in repertorio: Le valigie di Tulse LuperThe European ShowerbathGoltzius and The Pelican CompanyLucca HubrisThe Missing Nail e Walking to Paris, il film dedicato a Constantin Brâncusi, girato in parte in Piemonte e non ancora distribuito. Il concerto si conclude con una suite tratta dal lungometraggio La memoria del mondo di Mirko Locatelli, le cui musiche, sempre composte da Robino, si pongono per un verso in continuità con il repertorio greenawayano e, al tempo stesso, se ne discostano, introducendo un cambio di prospettiva finale.

Oltre alla presenza del quintetto d’archi, è previsto l’utilizzo del sistema elettronico CadMo, brevettato dallo stesso Robino in collaborazione con l’Accademia di Musica di Pinerolo, che inserisce suoni di varia natura nella texture strumentale unitamente alle voci del coro dell’Accademia Stefano Tempia guidato dal M° Luigi Cociglio. Gli interventi riguardano un arrangiamento del Kyrie dalla Messe de Notre Dame di Guillaume de Machaut, brano che ha ispirato la colonna sonora di The Missing Nail, cui seguirà il brano portante della stessa pellicola, The Hole in the Plaster, sempre per voci e quartetto d’archi.

MARCO ROBINO + ARCHITORTI

Marco Robino (Torino, 1964) è compositore, violoncellista, concertista, fondatore e leader del complesso da camera Architorti. Diplomatosi con Marco Guidarini e perfezionatosi con Adriano Vendramelli, ha cominciato l’attività concertistica presso l’Orchestra Sinfonica RAI di Torino, nell’ensemble Antidogma e in altre formazioni cameristiche o sinfoniche. Dal 1983 al 1992 ha svolto intensa attività cameristica con il Quartetto R. Strauss, sotto la guida del Wiener Schubert Trio a Vienna e del Trio di Trieste a Duino. Con questa formazione ha tenuto numerosi concerti in Italia e all’estero, vincendo Concorsi di Musica da Camera nazionali e internazionali. Dal 1993 è docente di violoncello e musica d’assieme all’Istituto “A. Corelli” di Pinerolo. Collabora altresì con l’Accademia di Musica di Pinerolo e conduce laboratori di formazione musicale nelle scuole. In collaborazione con l’Accademia, ha contribuito allo sviluppo del sistema CAdMO: un dispositivo brevettato che impiega un computer controllato da un musicista. Il sistema consente di riprodurre suoni ad alta fedeltà di strumenti preregistrati, capaci di accompagnare solisti o ensemble modulando in tempo reale dinamica e agogica, sotto la guida del musicista-pilota e del direttore.

Dal 2000 svolge attività di violoncellista-trascrittore e direttore artistico del Quintetto Architorti. Il progetto Architorti nasce come quintetto d’archi che si esibisce in forma di concerto, affrontando ogni genere musicale. Negli anni successivi, il progetto si evolve e Architorti si trasforma in una vera e propria “officina musicale”. Con il progetto Corde in levare, nell’anno 2003, in collaborazione con gli Africa Unite, Architorti sperimenta con successo la possibilità di costituirsi in forma orchestrale, coinvolgendo circa trenta elementi. Oggi, gli strumentisti che gravitano intorno ai vari progetti sono oltre quaranta e l’attività si articola in diversi settori. Un’intensissima attività didattica, sotto forma di laboratori scolastici, ha coinvolto fino ad oggi oltre settemila bambini e loro insegnanti.

Marco Robino ha scritto musiche di scena per il teatro e il cinema, e ha realizzato numerose installazioni sonore per mostre, manifestazioni ed eventi. Nel 2003 stringe un sodalizio artistico con il regista Peter Greenaway, con il quale collabora stabilmente alla realizzazione di colonne sonore per film e installazioni negli anni a venire. Tra gli altri sodalizi degni di nota, vanno ricordati quello con il giornalista e documentarista Giosuè Boetto Coehn e quello con il regista Mirko Locatelli, per il quale ha firmato le musiche del suo quarto lungometraggio, La memoria del mondo.

L’ACCADEMIA CORALE STEFANO TEMPIA

Fondata nel 1875, l’Accademia Corale Stefano Tempia è la prima associazione musicale del Piemonte e l’Accademia corale più antica d’Italia.

Riferimento storico per l’educazione alla musica e la divulgazione del repertorio a cappella e sinfonico corale, l’Accademia si distingue fin dalle origini per le frequenti  collaborazioni con prestigiosi direttori come Giovanni Bolzoni, Giuseppe Martucci, Lorenzo Perosi,  Arturo Toscanini, e la realizzazione di grandi eventi culturali tra cui la prima esecuzione in Italia del Judas Maccabeus di Haendel (1 marzo 1885) e la prima esecuzione a Torino della Nona Sinfonia di Beethoven (18 marzo 1888).

L’Associazione promuove una Stagione annuale di concerti ospitata presso prestigiose sedi torinesi e in decentramento, in cui abitualmente invita solisti e complessi di alto profilo oltre che offrire un notevole contributo in prima persona. Accanto all’organizzazione e alla programmazione di una stagione musicale che si svolge soprattutto a Torino, ma anche altrove sul territorio piemontese, l’Associazione partecipa a festival e a iniziative musicali in tutta la regione. Riconosciuta a livello nazionale e membro di Sistema Musica, la Stefano Tempia si distingue per la sua missione di educare alla conoscenza del canto corale e alla passione per la musica colta in tutte le sue forme. Per vocazione questa antica istituzione si spinge a esplorare repertori meno frequentati, proponendo opere e brani poco noti o raramente eseguiti, spaziando dai grandi autori della tradizione a composizioni contemporanee e arrangiamenti che dialogano con linguaggi musicali trasversali e innovativi. L’Accademia è guidata da un Direttivo composto da coristi e presieduto da Isabella Oderda, corista nelle file dei soprani e prima donna a ricoprire questo ruolo nella storia della Tempia. Direttore Artistico e Maestro del Coro Luigi Cociglio.

Nel 2025 l’Accademia celebra il suo 150° anniversario con una Stagione che combina in modo armonioso antico e moderno, creando un dialogo musicale che promuove continuità e sperimentazione. Questo approccio si riflette anche nella modalità di collaborazione con artisti e gruppi, incoraggiando forme di coproduzione per ampliare le prospettive e il pubblico della Tempia. I giovani interpreti rappresentano il cuore pulsante della stagione: una significativa percentuale di concerti li vedrà protagonisti, sostenuti con pazienza e determinazione.

INFO

Lunedì 16 giugno, ore 21

Teatro Juvarra, via Juvarra 13, Torino

GREENAWAY WORLD

La musica degli Architorti per un maestro del cinema contemporaneo

Quintetto Architorti

Edoardo De Angelis, violino

Raul Roa, violino

Sergio Origlia, viola

Paolo Grappeggia, contrabbasso e accompagnamento CAdMO

Marco Robino, violoncello e direttore

con la partecipazione del Coro dell’Accademia Stefano Tempia

Luigi Cociglio, direttore

Musiche di M. Robino con accenni musicali di G.F. Haendel, G. de Machaut, J.S. Bach

Biglietti: intero 18 euro, ridotto 10 euro (soci Tempia, under 30, enti convenzionati)

Biglietti al link:

https://www.ticket.it/musica/evento/greenaway-world.aspx

Per informazioni: www.stefanotempia.it

Al Teatro Juvarra questa sera la Nazionale Italiana di Magia in uno straordinario show

Sabato 14 giugno alle 21, il Circolo Amici della Magia è lieto di ospitare al Teatro Juvarra, in via Juvarra 13, a Torino, lo spettacolo “ITA Team Magic Show”, uno show variegato che porta in scena i 12 finalisti della Nazionale Italiana di Magia, per testare live con il pubblico i numeri che gareggeranno ai prossimi campionati di illusionismo FISM ITALY 2025 WORLD CHAMPIONSHIP OF MAGIC 2025.

Un’occasione unica per ammirare gli artisti che si sono classificati per rappresentare il nostro Paese nella più prestigiosa competizione magica al mondo, che si terrà a Torino dal 14 al 19 luglio prossimi. Tra gli altri, in scena i torinesi Filiberto Selvi, Niccolò Fontana e Piero Venesia, cresciuti artisticamente nei locali del Circolo Amici della Magia di Torino, ma la squadra si compone anche di artisti provenienti da tutta Italia, che si esibiranno in questa serata unica. Tra loro Nick Blaze, Mario Bove, Christopher Castellini, Tiziano Cellai, Francesco Della Bona, I Disguido, Francesco Fontanelli, Raffaele Scircoli e Starman, che spaziano dalla manipolazione alla cartomagia, dal mentalismo alla magia di scena, toccando un po’ tutti i linguaggi e le branche che compongono lo sfaccettato universo dell’illusionismo.

Il Circolo Amici della Magia di Torino è stato fondato nel 1971, ed è un’Associazione Culturale no profit che si prefigge di conservare e divulgare la cultura dell’Arte Magica. Culla di artisti nazionali e internazionali, tra cui Alexander, Arturo Brachetti, Marco Aimone e il giovane Luca Bono. Oggi è una delle realtà magiche più prestigiose e attive al mondo dopo i circoli di Hollywood e Londra.

Info: visitare il sito amicidellamagia.net

Mara Martellotta

Camera, prima mostra italiana dopo 25 anni di Alfred Eisenstaedt

Camera, il Centro Italiano per la Fotografia,  presenta nella sua sede torinese di via delle Rosine 18, la mostra italiana,  la prima dopo 25 anni, di Alfred Eisenstaedt, che raccoglie 170 fotografie dai primi scatti in Europa ai servizi per Life negli Stati Uniti, fino al famoso ‘Bacio a Times Square’.

Conosciuto soprattutto per la celeberrima fotografia ‘V-J Day in Times Square’, in cui un marinaio bacia un’infermiera in mezzo a una folla festante a New York al termine della seconda guerra mondiale, e si trattò di un bacio di gioia tra due perfetti sconosciuti, a differenza del bacio romantico tra l’infermiera  Greta Zimmer Friedman  e il marinaio George Mendosa, Alfred Eisenstaedt è il protagonista di una mostra personale che Camera gli dedica dal 13 giugno al 21 settembre prossimo .

Si tratta di un’esposizione inedita, a trent’anni dalla morte del fotografo e a 25 anni dall’ultima mostra in Italia, curata da Monica Poggi, in grado di riportare alla luce il talento poliedrico e in continua evoluzione dell’artista, ripercorrendo la sua carriera come fotografo per la rivista  “Life” e la sua capacità unica di raccontare il mondo con sguardo ironico e poetico.

Il percorso espositivo viene tracciato partendo dalla geografia dell’esistenza di Eisenstaedt, evidenziando non solo i cambiamenti avvenuti nei luoghi da lui attraversati, ma anche l’evoluzione del linguaggio di cui si è servito per realizzarli.

Nato nel 1898 a Dirschau, nella Prussia Occidentale, oggi Polonia, l’artista ha un primo approccio casuale con la fotografia durante l’adolescenza, quando uno zio gli regala una Eastman Kodak n. 3, che lo accompagnerà durante tutti gli anni di studio.

Abbandonato il mezzo fotografico  allo scoppio della prima guerra mondiale, lo riprende al ritorno dal fronte e quello che inizialmente sembra  un passatempo diventa presto, pur senza troppa consapevolezza, una carriera.

Tra gli anni Venti e Trenta il fotografo racconta in modo divertito  e ironico il mondo dell’aristocrazia,  incuriosito dalla sua stravaganza. Sono gli anni degli scatti alle famiglie in vacanza a Saint Moritz; celebre l’immagine del cameriere che fa pattinare sul ghiaccio  star del cinema, come Marilyn Monroe e Sophia Loren. Altrettanto celebre l’immagine di una tennista sul campo, prima fotografia che vende al settimanale Der Weltspiegel, segnando l’inizio della sua carriera. A partire da questo momento riceve incarichi e committenza dalle principali riviste tedesche del periodo, che lo faranno viaggiare in tutta Europa come fotoreporter.

Tra i diversi eventi che documenta figura l’ascesa del Nazifascismo ed è suo il potente ritratto di Joseph Goebbels del 1933 che guarda in macchina con un’espressione truce e inquietante e il primo storico incontro tra Mussolini e Hitler a Venezia nel 1934.

In questo periodo  Eisenstaedt descrive le sue fotografie come candid, ovvero capaci di racchiudere l’essenza spontanea del momento, nonostante una forte carica teatrale, ispirandosi alla luce e alla composizione degli antichi maestri. Realizza così  scatti poetici e armoniosi, tra cui anche le sue iconiche fotografie di ballerine di danza classica, in cui risuona l’eco della pittura di Degas. Il suo sguardo non è però solamente poetico  ma, in molti casi, anche ironico e talvolta affine all’estetica surrealista diffusa in Europa a inizio Novecento.

Nel 1935, per fuggire alle leggi razziali, Eisenstaedt emigra negli Stati Uniti  e nel 1936 inizia a collaborare per la celebre rivista “Life”, per la quale firmerà alcuni dei suoi servizi più  conosciuti. Maturato nella grande tradizione giornalistica del vecchio continente, il suo stile  muta progressivamente, passando alla documentazione del veloce progresso della società americana. Abbandona la fotografia pittorica per dare spazio alla società in fermento , osservata con sguardo disincantato; i suoi scatti diventano così dinamici,  mossi, con dettaglia fuori fuoco e con protagonisti provenienti dalla strade di New York.

Nell’arco della sua lunga carriera nella redazione di Life, il fotografo pubblica più di 2500 servizi e oltre 90 copertine, ma la sua foto più nota rimane quella del V-JDay in Times Square.

Dopo la guerra Eisenstaedt torna spesso in Europa, fotografando in particolare l’Italia e la Francia,  che aveva già ritratto prima di fuggire negli States. Nel 1947 si reca in Italia e ritrae i profondi cambiamenti avvenuti nel nostro Paese. Nel 1963 visita Parigi ma, invece di ritrarre l’eleganza e l’opulenza dell’aristocrazia, coglie nei suoi scatti i passanti  e i frequentatori dei mercati. A differenza di importanti fotografi dell’epoca e punti di riferimento della fotografia, tra  cui la collega di Life Margaret  Bourke-White, Eisenstaedt non documenta la guerra, ma ritrae le ragioni e le conseguenze generate nella società, raccontandone il declino e la rinascita.

In mostra si può ammirare anche una sezione dedicata ai personaggi famosi realizzati fin dai primi anni di carriera, con leader politici e celebrità  che hanno segnato il secolo. Tra queste troviamo Sophia Loren, il cui scatto in lingerie sulla copertina di Life nel 1966 suscitò scandalo o quelle di Maria Telkes , Albert Einstein, J. Robert Oppenheimer,  che offrono al visitatore il suo sguardo su alcune delle menti più brillanti del Novecento. Anche in questo contesto emerge l’evoluzione umana delle figure ritratte.  L’ultima fotografia scattata da Eisenstaedt ritrae il Presidente Bill Clinton con la moglie Hillary e la figlia Chelsea, nell’agosto del 1993, alla Granary Gallery nel West Tisbury nell’isola di Martha’s Vineyard.

Quella di Camera è dunque una riscoperta di un maestro della fotografia, proposta attraverso gli scatti più famosi e quelli meno noti, ma che rivelano pienamente le sfaccettature della sua opera.

Mara  Martellotta