Cosa succede in città- Pagina 8

Quale turismo nei territori alpini? L’analisi di Lonely Planet e Uncem

Incontro il 3 settembre a Torino con Lonely Planet e Uncem su quale tipologia di turismo sia possibile sulle Alpi

Il roadshow “Alpi on the road. Scopriamo le Green Community e il turismo sostenibile” è  proseguito a Torino mercoledì 3 settembre nella sede della Città  Metropolitana di Torino in corso Inghilterra,  un dialogo pubblico sul  futuro dei territori e sui flussi turistici, promosso da Uncem ( Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani) con Lonely Planet Italia, nell’ambito del progetto della Presidenza del Consiglio dei Ministri denominato Italiae.

La seconda tappa di un percorso con altri quattro appuntamenti nelle Alpi che cambiano il turismo: seguiranno Trento, Brescia e Belluno. Si tratta di un percorso nelle città alpine che innestano nuove relazioni con le valli. Alcune domande per un incontro pubblico di formazione, analisi e approfondimento  sono state formulate nell’ambito della strategia nazionale della Green Community e per lo sviluppo del turismo sostenibile nel territorio alpino.
Quale turismo si muove nei territori alpini? Quali frontiere e percorsi? I flussi verso le aree montane di questi due ultimi mesi confermano la necessità di formazione per gli amministratori locali e congiunta con nuovi strumenti adatti a tutti gli operatori del turismo. Servono visione, operatività, intraprendenza ed obiettivi per capire dove vanno i turisti, come si muovono e come le Alpi, al di là della competizione tra territori, possano rispondere ai bisogni nuovi di chi arriva. Questi i temi al centro dell’incontro a Torino, partendo dagli itinerari che la nuova guida ‘Alpi on the road’, curata da Denis Falconieri per Lonely Planet, mette efficacemente a disposizione. Una guida per viaggiatori curiosi, consapevoli e indipendenti, scritta, verificata e testata per chi ama costruire il proprio itinerario giorno per giorno, con il piacere della scoperta e lo sguardo sempre rivolto al viaggio. Itinerari nelle Alpi , dove le città osservano le valli alpine per scoprirle in modo nuovo.
La comunità nella sostenibilità e la green community per le montagne devono diventare punti fermi nei nuovi modelli del turismo, non senza agricoltura, gestione forestale, cambio di passo nella produzione di energia, sempre di più tratta da fonti rinnovabili e dell’acqua.
I Comuni di tutti i sette paesi delle Alpi hanno dimostrato di sapere superare molto bene i campanilismi, scoprendo nella montagna un’opportunità di impresa, innovazione e sviluppo grazie anche ai flussi turistici, che ormai sono spalmati tutto l’anno. Si è parlato anche di nuovi strumenti per l’accoglienza, oltre che di vivibilità.

Mara Martellotta

(foto Mario Alesina)

Ritorna il festival itinerante a casa Savoia, Teatro nelle Corti

Il teatro europeo fa ritorno nelle dimore sabauda, nel cuore del patrimonio culturale e storico di Torino e del Piemonte, a Racconigi con la rassegna “Il Teatro nelle Corti”,  che ha debuttato lo scorso anno nel cuore della Torino barocca, ai Musei Reali.
Venerdì 5 e sabato 6 settembre prossimobla seconda edizione del Festival proporrà otto spettacoli, di cui sei prime nazionali in alcune delle più affascinanti residenze sabaude piemontesi. A metterli in scena saranno artisti provenienti da compagnie di Italia, Francia, Germania e Portogallo, in sei prime nazionali e una piece in situ. Si tratta di un festival ideato da Beppe Navello, che è stato figlio del teatro Europeo, diventato poi teatro a Corte, nato nel 2001 per volontà del regista e direttore artistico di Acqui Terme.

La prima giornata, il 5 settembre, si aprirà con la prima italiana di “La figure de baiser” della Cie Pernette, in piazza della Consolata, che è  stata scelta su impulso di Silvia Capra del Bistrot di Felicin della Consolata. Proprio lei ha coinvolto tutti gli operatori commerciali della piazza per animare con questo progetto culturale l’intera area. Nella serata torinese, dopo l’esordio in piazza della Consolata,  il festival si sposterà in piazza San Giovanni, quindi nei Giardini di Levante dei Musei Reali e nel giardino Ducale, per concludersi in piazzetta Reale alle 22.e45.
Al castello di Racconigi rivivranno i giardini e le cucine, con una creazione ad hoc di Ambra Senatore, che sarà dedicata al cibo,  dal titolo “Vivande”. Vi parteciperà Nino Rocca, lo chef di Felicin a Monforte d’Alba.

“Si tratta di un’edizione di grande fascino – sottolinea la presidente del Teatro Europeo Mercedes Bresso. Il direttore artistico Beppe Navello ha spiegato che si tratta di un “festival che si mette in movimento partendo dal cuore pulsante del patrimonio artistico, storico e paesaggistico di Torino e chiede agli artisti di lavorare per il luogo in cui fanno vivere le loro creazione”. Gli spettacoli variano nella loro durata, da 10 fino a 70 minuti, esplorando le più diverse forme d’arte, dalla danza all’acrobazia,  passando attraverso un omaggio a Fellini da parte della compagina Artemis.

Mara Martellotta

 

 

 

 

Teatro nelle corti

Torino, piazza della Consolata, piazza san Giovanni, Giardini Reali e Piazzetta Reale

Sabato 5 settembre 2025

Visita ai Musei Reali: dalle 19.45 alle 23.30 (ultimo ingresso ore 22.45).

 

Spettacoli nei Giardini Reali: ingresso con biglietto da € 10,00, comprensivo dell’accesso al Museo di Antichità.

 

Biglietti online:

https://www.ticketone.it/event/musei-reali-estate-reale-musei-reali-di-torino-20186470/

 

Contattimr-to.eventi@cultura.gov.it

 

Giardini Reali, Giardino Ducale foto Dario Fusaro per i Musei Reali di Torino

Duplice Concerto venerdì 5 settembre per MITO SettembreMusica

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Al teatro Gioiello alle 17e alle 20 all’Auditorium Giovanni Agnelli

Venerdì 5 settembre per MITO SettembreMusica si terrà  alle 17 al teatro Gioiello un concerto all’interno del programma “Mitja e gli altri” con il Quartetto Gama che eseguirà di Clare Grundman la  Bagatella, di Alfred Uhi Divertimento, di Ferenc Farkas  le antiche danze ungheresi, di Gariel Fauré “Après un rêve”, di Giacomo Puccini “E lucevan le stelle” da Tosca, per la trascrizione di Andrea Pongiluppi “Crisantemi, elegia per quartetto”, e di Clare Grundman il “Caprice”.
Il Quartetto Gama è un Quartetto di clarinetti fondato nel 2024 da quattro giovani musicisti e amici, studenti al Conservatorio Guido Catelli di Novara, sotto la guida di Roberto Bocchio.
I brani per pianoforte verranno eseguiti  da Matteo Buonanoce  e sono la Sonata n. 7 op 10 n. 3 di Ludwig van Beethoven, di Fryderyk Chopin la Ballata n. 1 in sol minore op. 23, di Franz Liszt Funérailles da “Harmonies poétiques et réligieuses”, di Sergej Rachmaninov l’Etude Tableaux op. 39 n. 5 e di Ferruccio Busoni  la Fantasia sulla Carmen di Bizet.
Matteo Buonanoce si è  laureato con il massimo dei voti e la lode e frequenta i corsi al Conservatorio di Torino con Marina Scalafiotti e il Master di Alto perfezionamento presso l’Accademia Perosi di Biella con Maria Meerovitch.

Secondo Concerto di MITO della giornata sarà alle 20 all’Auditorium Giovanni Agnelli del Lingotto, all’interno del percorso “Mjtia e gli altri” . L’esecuzione è  affidata alla London Symphony Orchestra diretta dal maestro Antonio Pappano, al pianoforte Seong-Jin Cho.
Verranno eseguiti l’Ouverture da Semiramide di Gioachino Rossini, il Concerto n. 2 in fa minore per pianoforte e orchestra op. 21 di Fryderyk Chopin, la Sinfonia n. 9 in mi bemolle maggiore op. 70 di Dmitri Sostakovič e di Victor de Sabata ‘Juventus’, poema sinfonico per orchestra.

Mara Martellotta

Un aiuto alle micro e piccole imprese nei quartieri Aurora e Barriera

Micro e piccole imprese commerciali dei quartieri Barriera di Milano e Aurora potranno accedere a contributi a fondo perduto per investimenti in innovazione, risparmio energetico e sostenibilità, grazie al bando PN Metro Plus – TO.1.1.3.1.a “Aiuti all’Economia di Prossimità” del Settore Commercio della Città di Torino. L’iniziativa, finanziata nell’ambito del programma PN Metro Plus Città Medie Sud 2021-2027, mira a rafforzare la competitività delle attività di vicinato, contrastare la desertificazione commerciale e promuovere la qualità urbana e la rivitalizzazione economica del territorio.

“Con questo bando – dichiara l’assessore al Commercio Paolo Chiavarino – vogliamo dare un segnale concreto alle piccole realtà commerciali, che rappresentano un importante presidio territoriale e un punto di riferimento per la comunità, sostenendole in un percorso di innovazione e rinnovamento e rafforzando il loro ruolo nel tessuto economico e sociale dei quartieri. Crediamo che la crescita economica vada di pari passo con la qualità della vita urbana, per questo l’intervento sui negozi di vicinato si affianca alle azioni di rigenerazione degli spazi pubblici già avviate in queste aree della città”.

Nello specifico, la misura approvata sosterrà i progetti con caratteristiche di innovatività nei prodotti o servizi offerti, oppure nei processi impiegati, con l’obiettivo di generare valore economico e sociale per il territorio e la comunità. L’avviso intende favorire la crescita sostenibile delle attività di prossimità attraverso progetti di investimento che promuovano soluzioni orientate al risparmio energetico e alla mitigazione dell’impatto ambientale, oltre a interventi di innovazione gestionale e digitale. L’obiettivo è generare ricadute positive sulla qualità urbana e sulla rivitalizzazione del tessuto economico locale, incrementando l’offerta commerciale e prevenendo fenomeni di svuotamento delle aree interessate.

I contributi a fondo perduto copriranno fino a un massimo dell’80% dell’investimento effettuato, con un importo compreso tra 10mila e 30mila euro al netto dell’IVA. Vi potranno accedere le micro e piccole imprese già attive sul territorio dei due quartieri o le nuove imprese esercenti attività di vendita diretta al dettaglio e somministrazione al pubblico di alimenti e bevande che si impegnino ad avviare un’unità locale nell’area entro la data di presentazione della rendicontazione.

Per partecipare, le imprese dovranno utilizzare la modulistica allegata al bando, disponibile sul sito del Comune alla pagina Appalti e Bandi, nella sezione Notiziario appalti – Avvisi. Le domande dovranno essere inoltrate esclusivamente via pec entro le ore 12 del 31 gennaio 2026. Per chiarimenti e informazioni è possibile scrivere all’indirizzo email economia.prossimita@comune.torino.it o contattare i numeri 011.01130245 e 011.01130879 dalle ore 9.30 alle 12.30.

Un tassello del progetto di rigenerazione urbana

I contributi previsti dal bando PN Metro Plus – TO.1.1.3.1.a “Aiuti all’economia di prossimità” si inseriscono nel più ampio progetto di rigenerazione urbana “Aurora Barriera”, presentato lo scorso 24 luglio e finanziato con 25.8 milioni di euro nell’ambito del Programma Nazionale Metro Plus. Il masterplan prevede interventi lungo corso Palermo e via Martorelli con nuovi spazi verdi, 400 alberi, piste ciclabili, illuminazione potenziata, recupero di locali e spazi dismessi, azioni partecipative con i residenti e iniziative dedicate a giovani e adolescenti, con l’obiettivo di restituire qualità, sicurezza e vitalità sociale ed economica a due quartieri simbolo della Torino che cambia.

cs Città di Torino

Angelo Catanzaro da Torino a Roma in triciclo per le persone con disabilità

Al via domenica 7 settembre 2025 alle ore 11 da Piazza Palazzo di Città

Compiere 800 km in sella a un triciclo a pedalata assistita da Torino fino a Roma per accendere i riflettori sulle persone con disabilità. È l’idea, semplice ma potente al tempo stesso, alla base del progetto denominato “Oltre i limiti”, che è molto più di un viaggio, una vera e propria dichiarazione d’intenti, l’azione di chi crede che le barriere non siano solo fisiche, ma anche culturali, sociali e lavorative, e che, passo dopo passo, possano venire abbattute. Partirà domenica 7 settembre prossimo , alle ore 11, il viaggio di Angelo Catanzaro, attivista e consigliere comunale, protagonista di un’impresa on the road, che partendo da Torino, la sua città, toccherà sette tappe, Alessandria, Genova, La Spezia, Lucca, Siena, Bolsena e Roma, per accendere i riflettori sui diritti delle persone con disabilità.
Il suo non sarà un viaggio in solitaria, chi vorrà affiancare Angelo, affetto da paralisi spastica, una forma di disabilità motoria, potrà farlo, anche per qualche chilometro.

Nel contesto di un’Italia ancora scarsamente inclusiva, dove quasi 7 persone con disabilità su 10 in età lavorativa non hanno un impiego, con percentuali ancora più drammatiche per chi abbia una disabilità intellettiva,  dove l’esclusione dal mondo del lavoro è la regola e non l’eccezione, il progetto “Oltre I limiti” vuole sensibilizzare opinione pubblica e istituzioni sull’importanza di valorizzare il potenziale di ognuno di noi, attraverso la promozione di percorsi di inserimento lavorativo per le persone con disabilità,  affiancati da iniziative concrete per garantire a tutte le persone il diritto all’autodeterminazione, nella convinzione che senza la libertà di scegliere per la propria vita, nessuna persona possa sentirsi parte integrante della società.

“L’autodeterminazione è  alla base di qualunque forma di inclusione, significa avere il diritto e il sostegno necessario per decidere dove vivere, con chi abitare, come muoversi, che lavoro fare, se praticare sport e come partecipare alla vita sociale,  economica e culturale della comunitàn- afferma Angelo Catanzaro – sono queste le istanze comuni a tutte le persone con disabilità fisiche, sensoriali e intellettive, racchiuse nello spirito del motto internazionale “Nulla su di noi senza di noi” e con questa avventura vogliamo portarle all’attenzione di tutta la collettività “.

Angelo Catanzaro partirà  a bordo del triciclo a pedalata assistita domenica 7 settembre alle ore 11da Piazza Palazzo di Città,  alla presenza dell’assessore Mimmo Carretta e di chiunque voglia sostenere l’iniziativa, che è a sua volta sostenuta da Uil Pensionati Piemonte, Uil del Canavese, Ada Piemonte, Loom Collective e Loom Production.

Mara Martellotta

Al via l’edizione 2025 di MITO SETTEMBREMUSICA con il concerto al Lingotto

Al via a Torino l’edizione 2025 di MITO SETTEMBREMUSICA con il concerto di mercoledì 3 settembre prossimo, all’Auditorium  Giovanni Agnelli del Lingotto, all’interno del percorso “Mitja e gli altri”. Verranno eseguiti il Valzer n. 2 dalla Suite per orchestra di varietà di Sergej Rachmaninov, il Concerto n. 2 in do minore per pianoforte e orchestra op. 18 di Sergej Rachmaninov e di Pëtr Il’ič Caikovskij la Sinfonia n. 6 in si minore op. 74 detta “Patetica”. A eseguirli l’Orchestra Filarmonica della Scala, fondata dai musicisti scaligeri con Claudio Abbado nel 1982.  Dirigerà  il maestro Myung- Whun Chung, al pianoforte il pianista giapponese Mao Fujita, nato a Tokyo.

La lunga e straordinaria attività musicale  di Myung-Whung Chung è segnata dalla nomina  a direttore emerito della Filarmonica della Scala di Milano dal 2023, è primo direttore ospite principale in assoluto della Staatskapelle di Dresda, direttore musicale onorario della Tokyo Philarmonic Orchestra e dell’Orchestre Philarmonique de Radio France di Parigi.
È stato insignito di numerosi premi e riconoscimenti, tra cui il Commandeur de la Légion d’Honneur del governo francese, commendatore dell’Ordine della Stella d’Italia  e grande ufficiale al merito della Repubblica italiana del governo italiano. Gli sono, tra l’altro, state consegnate le chiavi della città di Venezia.
Mao Fujita nel 2017 ha vinto il primo premio al concorso Clara Haskil in Svizzera, ottenendo anche il Premio del Pubblico, il Prix Modern Times e il Prix Coup de Coeur, evento che lo ha portato all’attenzione della comunità musicale internazionale. Nel 2019 è  anche stato medaglia d’argento al Concorso Cajkovskij di Mosca.

La Suite per Orchestra Jazz n. 2 ( The Second Waltz) è una composizione di Sostakoviĉ risalente al 1938 e nacque per la neonata  Orchestra Jazz Nazionale Sovietica, coordinata da Wiktor Knuschewitzki. Fu eseguita per la prima volta il 28 novembre 1938  a Leningrado.  Causa le vicessitidini della seconda guerra mondiale, la partitura della suite andò perduta, ma una sua riduzione per pianoforte fu riscoperta nel 1999 da Manashir Yakubov.
Il concerto n. 2 in do minore per pianoforte e orchestra op. 18 risulta il più popolare  ed eseguito dei quattro concerti per pianoforte del compositore russo Rachmaminov, nonché uno dei concerti per pianoforte più famosi di tutti i tempi. Venne composto tra il 1900 e il 1901.
La Sinfonia n. 6 in si  minore op. 74 detta ‘Patetica’ di Cajkovskij rappresenta la sua ultima Sinfonia e venne eseguita per la prima volta nove giorni prima della sua scomparsa, il 16 ottobre del calendario Giuliano del 1893 a San Pietroburgo. Per le tematiche presenti all’interno della stessa, la bellezza dei temi, la maturità compositiva  e il pathos che domina la Sinfonia, può essere considerata uno dei brani più significativi del compositore russo.

Mara Martellotta

Ultimi giorni: “Adapted Sceneries” al MAO per non dimenticare la “Tienanmen coreana”

La tradizionale pittura di paesaggio coreana si confronta con la “modernità” e la memoria ancora viva dei fatti del “18 maggio ‘80”

Fino al 7 settembre

“Scenari adattati”. Ovvero il passaggio dalla delicata, sacrale bellezza artistica del paesaggio alla rivendicazione del farsi, la pittura, atto di ricerca e memoria legata alla storica tragicità di spietate, mai del tutto sopite, dittature. “Adapted Sceneries”: di qui il titolo dato alla mostra programmata fino a domenica 7 settembre prossimo, al secondo piano delle “Collezioni permanenti” e nell’area espositiva “t-space” al piano terra del “MAO” di Torino. Organizzata dal “Museo” di via San Domenico in collaborazione  con il coreano “Gwangju Museum of Art”, la rassegna é dedicata alla più storica “pittura di paesaggio coreana” (sansuhwa) affiancata ad opere di più stretta “attualità” (storica ed artistica), insieme ad altre ispirate al “Movimento di Democratizzazione del 18 maggio” ovvero alla rivolta popolare scoppiata il 18 maggio 1980 nel centro di Gwangju (la “Tienanmen coreana”) in Corea del Sud contro la dittatura di Chun Doo-hwan con scontri, davanti alla “Chonnam National University” che portarono a migliaia di vittime fra studenti, professori e comuni cittadini. Nel 1997 i presidenti Chun Doo-hwan e Roh Tae-woo vennero processati e condannati per il “massacro” di Gwangju, insieme ad altri 17 imputati e, in seguito, graziati. Nel 2002 venne creato un cimitero nazionale per le vittime e il 18 maggio fu dichiarato “Giornata Nazionale di Commemorazione”.

Mostra, dunque, su cui riflettere, non solo come suggestivo, poetico “spaccato” artistico di un’arte le cui origini risalgono al periodo cosiddetto “Goguryeo” (37 a. C. – 668 d. C.) e tipicamente caratterizzata nel corso dei secoli, fino ai primi del Novecento – con il declino del “buddismo” e la diffusione del “confucianesimo” – dai “colori brillanti” e dalle “linee fluide”, riattate in epoca moderna in minuti contrasti di bianco e nero, da cui emergono astratte visioni di figure umane e animali captate in un certosino gioco di realtà e pura fantasia, ma anche in pagine narrative che ancora vogliono essere documento storico di denuncia e vitale espressione e domanda di quotidiana libertà sociale per cui combattere e resistere fino alle estreme conseguenze.

L’evento espositivo rientra nell’ambito del progetto “Cultural City Gwangju 2025” e dell’accordo di collaborazione tra la “Città di Gwangju” e la “Città di Torino” sottoscritto nel 2024.“Adapted Sceneries” offre dunque un’opportunità significativa “per far conoscere – sottolineano i curatori Ik YunHyeokjin Lee e per il ‘Museo’ torinese Davide Quadrio (direttore) e Anna Musini – la tradizione artistica e la storia di Gwangju e della regione di Jeollanam-do al pubblico italiano attraverso la collaborazione con il ‘MAO’ di Torino, città che si distingue per la sua vivacità culturale e che, come Gwangju, soprannominata la ‘Città dell’Arte’, valorizza la cultura come elemento chiave della sua identità”.

L’itinerario espositivo offre dunque inizialmente  uno sguardo approfondito sulla “pittura Namjonghwa” (“Scuola di pittura del Sud”), un genere fondamentale nella storia dell’arte coreana, insieme però a “reinterpretazioni contemporanee” della pittura più tradizionale. Tra le opere esposte, quelle di Heo Ryeon (soprannominato “Peonia” per il frequente reiterarsi della profumatissima “pianta” nei suoi dipinti), Heo Baekryeon e Heo Hangmyeon sottolineano la “sensibilità estetica della pittura coreana classica”, mentre i lavori di Lee SunbokHeo DalyongHong Sungmin e Kim Hoseok (con quel minuto lavoro grafico di “The History of the Gwangju Democratic Uprising 2” dove il caos segnico di una sorta di “nuvola antropomorfa” racconta, a ben guardare, la durezza della rivolta e della sofferenza popolare) mostrano l’evoluzione del linguaggio pittorico, attraverso un riavvicinato dialogo fra tradizione e modernità. Uno spazio particolare viene dato proprio alle opere ispirate al “Movimento di Democratizzazione del 18 maggio”, movimento quasi del tutto sconosciuto in Europa. Attraverso queste opere e alcuni importanti materiali d’archivio forniti grazie al supporto di “5.18 Democracy Moviment Archives” e “The May 18 Foundation”, il pubblico potrà approfondire le testimonianza drammatiche di questo momento storico cruciale per la Corea, “non solo ammirandone la bellezza del panorama artistico, ma anche comprendendone il valore e il significato sia in relazione alla storia moderna, sia allo scenario culturale globale”.

Gianni Milani

“Adapted Sceneries”

“MAO-Museo d’Arte Orientale”, via San Domenico 11, Torino; tel. 011/4436932 o www.maotorino.it

Fino al 7 settembre

Orari: mart.- dom. 10/18; lunedì chiuso

Nelle foto: Parte allestimento (Ph.Studio Gonella); Heo Baekryeon “Painting of Bronze Vessels and Flowering Plants”, 1950 circa; Heo Hangmyeon “View of Baekyangsa Temple”, 1942; Kim Hoseok “The History of the Gwangju Demomocratic Uprising 2”, 2000

Record di visite al Museo di Scienze Naturali

L’assessore alla Cultura Chiarelli: «Segno dell’apprezzamento verso questo patrimonio divulgativo e scientifico su cui continueremo ad investire»

 

Circa 46 mila ingressi e boom di visitatori il 31 agosto con 2.400 presenze. E’ un agosto da record quello del museo regionale di Scienze Naturali di Torino. L’ingresso gratuito ha attratto turisti e piemontesi, che negli scorsi giorni hanno affollato le sale di via Accademia Albertina.

Nel frattempo, proseguono i lavori che porteranno alla progressiva apertura degli spazi al piano terra del Museo. A contribuire alla presenze anche il progetto di promozione del Museo, che ha portato all’esposizione di una copia in resina dello scheletro di un «Giganotosaurus carolinii»all’ingresso del Grattacielo della Regione Piemonte. Numeri importanti anche per il gigante preistorico, che da quando è stato esposto lo scorso 6 giungo ha attratto la curiosità – dato stimato – di oltre 10 mila persone, in particolare famiglie e scuole.

«I numeri di agosto dimostrano quanto interesse c’è attorno a questo patrimonio divulgativo e scientifico su cui continueremo ad investire – afferma l’assessore alla Cultura del Piemonte Marina Chiarelli –. Abbiamo deciso di rendere il Museo gratuito ad agosto perché crediamo in una cultura per tutti, aperta e condivisa. Le potenzialità del Museo sono molteplici e aumenteranno ulteriormente dopo il completamento dei lavori. Il nostro obiettivo è quello di rendere questo spazio uno dei principali cuori pulsanti dell’apprendimento e della produzione culturale».

«Siamo molto felici della risposta dei cittadini alla nostra iniziativa – sottolinea il direttore del Museo Marco Fino -. Non solo perché il mese di agosto è diventato una grande festa del Museo, ma perché le persone hanno ancora una volta dimostrato quanto siano legati a questo luogo, sostenendoci con la loro presenza anche durante i lavori corso, spingendoci a dare l massimo per continuare con la progressiva riapertura delle sale».

Preparatevi: “JUKEBOX – LA NOTTE DELLE HIT” sta per arrivare!

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Grande attesa per le due serate evento, che diventeranno spettacolo televisivo, con Antonella Clerici e la partecipazione di Clementino all’“Inalpi Arena”

Biglietti già in vendita / 12 e 13 settembre

Sarà grande musica. Musica “senza tempo”. Protagonisti nomi alti alti, che sono ormai “leggende” della scena musicale internazionale. A condurre i giochi sul grande palco della torinese “Inalpi Arena” (corso Sebastopoli, 123), sarà (anche lei “leggenda”) Antonella Clerici, uno dei volti più noti ed amati della televisione italiana, con la partecipazione di Clementino, rapper e attore avellinese, al secolo Clemente Maccaro, classe 1982. I due (ottima accoppiata!) accompagneranno il pubblico, che si presume accorrerà numeroso, in un viaggio sonoro lungo quarant’anni, attraverso la riproposta di “hit” iconiche in uno spettacolo live, destinato a trasformarsi in un “evento televisivo” che andrà in onda, in autunno e in prima serata, su “Rai 1”. L’appuntamento con le registrazioni, sotto la Mole, è in programma per due serate straordinarie che si terranno all’“Inalpi”, venerdì 12 e sabato 13 settembrea partire dalle 21.

Attenzione! I biglietti per assistere alle due serate sono già disponibili su “Ticketone” e presso tutti i punti vendita autorizzati.

“JUKEBOX – LA NOTTE DELLE HIT” sarà un lungo viaggio, proposto tra fantasia e realtà (memorie e spazi non negati all’attualità) nella “storia della musica”, dagli anni ’70 ai Duemila, con la presenza degli interpreti originali di brani che hanno fatto cantare, ballare e sognare intere generazioni. Il progetto, davvero imponente e prodotto da “A1 Pictures”, riuscirà certamente a mettere insieme la spettacolarità del “live” con la rispettosa “eleganza” della grande televisione, annunciandosi come uno dei titoli di punta della stagione autunnale “Rai”.

Soul, rock, pop, dance, flamenco e cantautorato saranno gli ingredienti – base di un concertone che vedrà alternarsi sul palco oltre venti “leggende” della musica impegnate in un repertorio senza tempo che, per due indimenticabili serate, farà da suggestivo collante a un pubblico d’ogni età che potrà ritrovare o (perche no?) scoprire, imprevedibilmente e a distanza di anni, la colonna sonora della propria vita, attraverso le voci autentiche e carismatiche che hanno segnato la Storia (con la “S” maiuscola) della musica italiana e internazionale. “Ogni artista – dicono gli organizzatori – porterà sul palco la propria essenza musicale, creando una colonna sonora corale e intergenerazionale, capace di emozionare e coinvolgere il pubblico di tutte le età. Sarà una vera e propria festa della musica dal vivo, un evento che promette di diventare un classico della programmazione televisiva nazionale”.

Annunciato ai “Palinsesti Rai” del 27 giugno a Napoli, l’evento è stato seguito dalla presentazione ufficiale della “line-up” degli artisti divisi per serata che calcheranno il palco, secondo un ordine che vedrà alternarsi, venerdì 12 settembre, i nomi di 11 artisti: da Anastacia con la sua voce potente e i suoi successi planetari ai “Gipsy Kings di Diego Baliardo (maestro del “flamenco pop”), all’americano Michael Sembello (leggendario interprete di “Maniac”, colonna sonora cult di “Flashdance”), fino alla band svedese degli “Alcazar” e alle milanesi “Vibrazioni” (con il loro “Dedicato a te”), per continuare con il “pop” raffinato degli “Zero Assoluto”, con Alexia (regina della “dance” anni ’90), il carismatico Leee John (voce degli “Imagination”) e per finire con Marco Ferradini (e il suo “Teorema”) e l’intramontabile voce dura e graffiante dell’inossidabile Fausto Leali.

Sabato 13 settembre, saranno invece 12 gli artisti a esibirsi. Si comincia con gli “Earth, Wind & Fire Experience” di Al McKayspecial guest Greg Moore; a seguire il britannico Cutting CrewAndreas Johnson (con il successo internazionale di “Glorious”), “Jenny from Ace base” (voce storica della band svedese), via via fino ai “Former Ladies of The Supremes” (eredi degli storici “Motown”), ai “Boney M. – Maizie Williams” (autentico fenomeno “disco-pop” degli anni ’70 e ’80), ai nostri “Gemelli Diversi” (icona del “pop-rap” italiano), all’irriverente eternamente iconica Rettore, ai “Nomadi” (carichi di sessant’anni di carriera), per finire con Ryan Paris (Fabio Roscioli) e la sua “Dolce vita”“Le Orme” anche loro band senza tempo, e quel Johnson Righeira (Stefano Righi) vero baluardo dell’“Italo-disco” con brani immortali come “Vamos a la playa”“L’estate sta finendo” “No tengo dinero”.

Due serate indimenticabili e, si spera, anche turisticamente fruttuose per la città. Di certo, le premesse ci sono tutte. E la Torino “bugia nen” saprà sicuramente metterci del “suo” nel fare, come si deve, la sua parte. E la sua bella figura.

g.m.

Nelle foto: Antonella Clerici da sola e con Clementino