Cosa succede in città- Pagina 7

Al Circolo della Stampa torna “Set in scena”

Dal 12 al 14 settembre il Circolo della Stampa – Sporting di Torino (Corso Giovanni Agnelli 67/A) si trasformerà in un palcoscenico d’eccezione: torna SET IN SCENA, la rassegna che unisce musica, spettacolo ed emozioni, giunta ormai alla sua quinta edizione. Tre serate, tre ospiti d’eccezione e un unico filo conduttore: salutare l’estate con il ritmo delle note e la magia delle parole.

A inaugurare la rassegna, il 12 settembre, sarà Neri Marcorè con Doppia Coppia, uno spettacolo che intreccia ironia, talento e grande musica. Sul palco con lui, tre straordinari musicisti – Domenico Mariorenzi (polistrumentista), Anais Drago (violino) e Chiara Di Benedetto (violoncello) – pronti a trasformare brani celebri e inaspettati in un viaggio sonoro irripetibile, dove ogni nota diventa parte di una melodia unica.
Il 13 settembre sarà la volta di Umberto Galimberti, protagonista di un incontro dal titolo “Il bene e il male – Educare le nuove generazioni”. Un dialogo intenso e illuminante che affronta una delle grandi sfide del nostro tempo: la crescente difficoltà dei giovani a distinguere ciò che è giusto da ciò che non lo è. Un percorso che, come ricordava Kant, dovrebbe apparire naturale e intuitivo, ma che oggi si rivela sempre più complesso e urgente da esplorare.
Il 14 settembre il protagonista sarà Pablo Trincia, che con la sua voce intensa darà vita alle pagine di Open di Andre Agassi. Una biografia che svela il lato nascosto di un campione: dietro i riflettori e i trofei, il tormento interiore di un uomo diviso tra gloria sportiva e fragilità personale. Vent’anni di trionfi, cadute vertiginose e risalite che, grazie alla narrazione di Trincia, si trasformeranno in un vero e proprio ring emotivo.
Valeria Rombolá

Gli appuntamenti della Fondazione Torino Musei

AGENDA APPUNTAMENTI FONDAZIONE TORINO MUSEI
5-11 settembre 2025

 

VENERDI 5 SETTEMBRE

 

Venerdì 5 settembre dalle ore 18

MOSTRE D’ARTE TRA ITALIA E GIAPPONE NEGLI ANNI VENTI. IL CASO DI ETTORE VIOLA

MAO – Conferenza a cura di Motoaki Ishii, Università delle Arti di Osaka

Introduce Stefano Turina, Università degli Studi di Torino

In collaborazione con CeSAO  – Centro Studi sull’Asia Orientale

Nel 1923 l’ambasciatore del Regno d’Italia a Tokyo, Giacomo De Martino, ebbe l’idea di organizzare una mostra d’arte italiana nella capitale del Giappone che però venne sopressa due volte: la prima a causa del Grande Terremoto del Kanto avvenuto lo stesso anno e la seconda per l’opposizione dell’importante critico d’arte Ugo Ojetti. Bisognerà aspettare il 1928 per vedere sbarcare la prima mostra d’arte italiana contemporanea a Tokyo grazie al deputato e militare Ettore Viola. Lo stesso Viola collaborò in seguito alla realizzazione della celebre mostra d’arte giapponese a Roma nel 1930. La conferenza indagherà le travagliate vicende dell’organizzazione della prima mostra d’arte italiana in Giappone grazie a Ettore Viola, e dell’importante mostra d’arte giapponese giunta poi in Italia.

Partecipazione gratuita fino a esaurimento posti disponibili.

Nato a Maebashi, Gumma, Giappone, il Prof. ISHII Motoaki si è laureato in Legge presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università statale di Tokyo, poi in Lingua e Letteratura Italiana presso la Facoltà di Lettere della medesima università. Cambiando l’indirizzo a Storia dell’Arte, ha conseguito il titolo di Master e il Ph. D. nel 1997 alla Graduate School dell’Università di Tokyo. Nel frattempo si è recato in Italia grazie a una borsa di studio del Governo Italiano ottenendo nel 2001 il Ph. D. alla Scuola Normale Superiore di Pisa con la tesi dal titolo “Venezia e il Giappone – studi sugli scambi culturali nella seconda metà dell’Ottocento”. Attualmente il professore ordinario all’Università delle Arti di Osaka, il prof. Ishii ha tenuto un corso sulla storia degli scambi culturali tra l’Italia e il Giappone al Corso di Storia dell’Arte dell’Asia Orientale e Arti visive, spettacolo e design dell’Asia Orientale dell’Università degli Studi di Milano nel 2019.

 

Venerdì 5 settembre dalle ore 18.30

S.O.N.O.G.E.O.M.E.T.R.I.A. Un’azione condivisa tra scultura e suono, sguardo e corpo.

FINISSAGE MOSTRA ALICE CATTANEO. DOVE LO SPAZIO CHIAMA IL SEGNO

GAM – Performance musicale

Intervento sonoro di Alice Cattaneo, Chiara Lee e freddie Murphy

Performer: Camilla Soave

All’interno della mostra dedicata al lavoro di Alice Cattaneo, Dove lo spazio chiama il segno, S.O.N.O.G.E.O.M.E.T.R.I.A. è un intervento site-specific a sei mani (e molti speaker) che mette in dialogo le sculture dell’artista con una tessitura sonora, composta da gesti, materiali e frammenti d’ambiente.

Nessuna messa in scena, nessuna interpretazione: piuttosto un attraversamento diretto e spaziale, materico e organico.

Una performer, corpo consapevole, interagisce con le opere tramite una serie di azioni minime: attivazioni sonore che si espandono nello spazio attraverso dieci casse Bluetooth, ognuna depositaria di un suono-ombra. Sono i suoni delle opere stesse, raccolti e registrati — lo spostamento, la caduta, il trascinamento, la frizione con il suolo — e poi lavorati per essere reimmessi nello spazio come eco materiche. Una forma di campionamento ambientale che si fa geografia, archivio, presenza.

Durante l’intervento, il suono si dispone nello spazio, si sedimenta, si sovrascrive negli interstizi dell’ambiente. L’interfono — come gesto finale e intrusivo — interrompe e ridefinisce il paesaggio acustico, mentre la performer raccoglie e riposiziona le casse in un nuovo assetto.

Il giardino che ne emerge, o foresta sonora, diventa un’ulteriore opera, effimera ma concreta, in cui tutto si stratifica e si tiene: corpo, gesto, materia, voce degli oggetti.

L’installazione rimarrà visitabile fino al 7 settembre.

Info: gamtorino.it

(comunicato stampa in allegato)

 

 

SABATO 6 SETTEMBRE

 

Sabato 6 settembre ore 12-16

FINISSAGE MOSTRA HAORI

MAO – presentazione catalogo, rinfresco e proiezione

La giornata di sabato si apre con la presentazione del catalogo della mostra, edito da Silvana Editoriale. Il catalogo si sviluppa seguendo passo dopo passo il percorso espositivo e le sue sezioni tematiche, proponendo approfondimenti critici che offrono chiavi di lettura storiche, artistiche e culturali, con particolare attenzione alla complessità iconografica degli abiti esposti e al contesto in cui furono creati e indossati. Ampio spazio è dedicato alle opere degli artisti contemporanei invitati: Kimsooja Royce Ng, Yasujirō Ozu, Tobias Rehberger e Wang Tuo.

Il volume include inoltre saggi inediti a cura di Lydia Manavello, Silvia Vesco e Anna Musini, che approfondiscono temi quali l’estetica maschile nell’abbigliamento giapponese, le dinamiche storiche del periodo Taishō e Shōwa, e il ruolo della moda come veicolo di propaganda, identità e trasformazione culturale.

Il catalogo intende essere anche un dispositivo di lettura trasversale, che consente di cogliere le interconnessioni tra passato e presente, tra patrimonio materiale e riflessione artistica contemporanea. Un invito a proseguire idealmente il viaggio iniziato in mostra, alla scoperta di un Giappone più complesso e stratificato di quanto spesso le narrazioni canoniche lascino immaginare.

Al termine della presentazione, sarà offerto un light lunch a tutti i partecipanti, un momento di convivialità per favorire il dialogo tra esperti, appassionati e visitatori.

Nel pomeriggio, alle ore 14, il programma prosegue con la proiezione del film Inizio d’estate (1951), capolavoro di Yasujirō Ozu che, attraverso la sua poetica delicata e profonda, offre uno sguardo intimo sulla società giapponese dell’epoca.

L’ingresso è gratuito previa prenotazione al link.

DOMENICA 7 SETTEMBRE

 

Domenica 7 settembre

CHIUDONO LE MOSTRE ALLA GAM

FAUSTO MELOTTI. LASCIATEMI DIVERTIRE!

ALICE CATTANEO. DOVE LO SPAZIO CHIAMA IL SEGNO

GIOSETTA FIORONI

Info: gamtorino.it

 

Domenica 7 settembre

AL MAO CHIUDONO LA MOSTRE

HAORI. Gli abiti maschili del primo Novecento narrano il Giappone

ADAPTED SCENERIES

PAESAGGI DA SOGNO. Le 53 stazioni della Tokaido

Info: maotorino.it

 

Domenica 7 settembre ore 15

PROIEZIONE VIAGGIO A TOKYO (1953) DI YASUJIRŌ OZU

MAO – proiezione film in occasione del finissage della mostra Haori

Domenica 7 settembre alle ore 15 il MAO propone la proiezione del maggiore capolavoro di Ozu,Viaggio a Tokyo (1953). Il film, unanimemente riconosciuto come uno dei più grandi film della storia del cinema di tutti i tempi, esplora con straordinaria sensibilità i mutamenti della società giapponese nel secondo dopoguerra, dialogando idealmente con i temi di trasformazione culturale e sociale evocati dalla collezione di abiti in mostra ma, al contempo, evocando emozioni universali.

L’ingresso è gratuito previa prenotazione al link.

 

 

LUNEDI 8 SETTEMBRE

 

Da lunedì 8 a giovedì 11 settembre

FUTURES LITERACY / CAPTURING THE INTANGIBLE

GAM – Workshop

Negli spazi della GAM si svolge il workshop condotto da Caterina Tiazzoldi, architetta e artista di fama internazionale. L’iniziativa è rivolta in particolare agli studenti dell’Accademia Albertina di Belle Arti, al Politecnico di Torino ed altri cittadini. Rappresenta un’opportunità formativa di alto livello per riflettere, creare e dialogare intorno al tema dei futuri urbani. Il laboratorio esplorerà, attraverso il quadro concettuale dell’UNESCO Futures Architecture Literacy e il Progetto Europeo Dialog City (https://dialogcity.eu/), come lo spazio pubblico possa diventare luogo di socializzazione e visione condivisa, utilizzando strumenti digitali, materiali riciclati e pratiche collaborative.

Info e prenotazioni:infogamdidattica@fondazionetorinomusei.it e sul sito

 

 

MERCOLEDI 10 SETTEMBRE

 

Mercoledì 10 settembre

PROIEZIONE A THOUSAND DREAMING PLATEAUS DI DABAL KIM

MAO – dal 10 al 20 settembre – proiezione in loop

Il MAO, in collaborazione con il Consolato Generale della Repubblica di Corea, propone la proiezione del film A Thousand Dreaming Plateaus, cinepoema di 14 minuti senza dialoghi che attraversa tre luoghi simbolici della Corea del Sud: dall’antico altare imperiale di Hwangudan a un’isola immaginaria dove acqua e terra si fondono. Privo di una narrazione lineare, il film si configura come uno scavo poetico del tempo, sulle tracce di riti dimenticati e paesaggi in continua trasformazione.

Attraverso performance scultoree e gesti rituali, l’opera esplora le intersezioni fluide tra memoria, corpo e territorio, trasportando lo spettatore in un regno ipnotico e sensoriale. Il titolo evoca una molteplicità di significati stratificati: “mille” indica infinite variazioni, “sognare” è un viaggio tra memoria e realtà, mentre “altopiani” allude a paesaggi contemplativi in cui storia e natura si riscrivono costantemente.

Ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili.

 

GIOVEDI 11 SETTEMBRE

 

Giovedì 11 settembre ore 18:00

RICCARDO VENTURI

Giardini di carta. L’erbario dalla botanica alle arti visive

GAM – conferenza del ciclo RISONANZE – Primo ciclo di Conferenze tra Arte e Filosofia

Tra giugno 2025 e marzo 2026 la GAM di Torino organizza un ciclo di incontri, in collaborazione con il Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione dell’Università degli Studi di Torino, curato da Chiara Bertola e Federico Vercellone. Gli incontri, articolati in singole conferenze, ripercorrono i temi delleRisonanze che attraversano la programmazione espositiva della GAM dall’ottobre il 2023 alla primavera del 2026: luce, colore e tempo; ritmo, struttura e segno; incanto, sogno e inquietudine, e vedono la partecipazione di studiosi e studiose di rilievo internazionale nel campo della filosofia, della storia dell’arte e delle scienze umane, offrendo un’occasione unica di riflessione interdisciplinare, in cui pensiero e visione si intrecciano per generare nuovi livelli di lettura delle opere e dell’esperienza estetica.

Quarto appuntamento:

RICCARDO VENTURI

Giardini di carta. L’erbario dalla botanica alle arti visive

Curioso è il destino dell’erbario: nato come strumento scientifico nelle mani della botanica per raccogliere, classificare e illustrare specimen vegetali, come farmacopea o elenco di farmaci, non ha cessato di affascinare filosofi, scrittori e artisti. Senza ricusare la sua origine scientifica, l’erbario è così diventato un giardino di carta, un dispositivo verbo-visivo o un iconotesto poetico da cui si sprigiona la potenza delle immagini, la capacità di cogliere il dettaglio, di salvare l’effimero dall’oblio. Malgrado il carattere mortifero delle piante seccate e spillate sulla pagina, l’erbario è stato percepito come un eden in miniatura se non come un vero e proprio oggetto magico, una rêverie capace di riconnetterci e non alienarci al mondo vivente. Radicato nella tradizione naturalista, non mancano infine tentativi di realizzare erbari della vita quotidiana e urbana, a partire dal flâneur – quel “botanico del marciapiede” impegnato a erborare sull’asfalto, secondo la visione di Baudelaire e Walter Benjamin – e fino all’ecologia ferroviaria. Con questo intervento mi propongo di rivenire sulla parabola e sul destino degli erbari, dalla botanica alle arti visive.

Costo per ogni conferenza: 6€

Abbonamento per le 6 conferenze: 27,96 € comprensivo del diritto di prevendita

Acquisto solo online a questo link:https://www.gamtorino.it/it/evento/riccardo-venturi-giardini-di-carta-lerbario-dalla-botanica-alle-arti-visive/

L’Orchestra Sinfonica della RAI a MITO con due concerti a Torino, l’8 e il 12 settembre

L’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai torna protagonista di MITO SETTEMBREMUSICA,  con due concerti all’Auditorium  RAI Arturo Toscanini di Torino dedicati rispettivamente al repertorio contemporaneo e diretti da Tito Ceccherini e Thomas Dausguaard, interpreti molto apprezzati della musica contemporanea . Le due serate fanno parte del perimetro “Rivoluzioni-Tempi di guerra e di pace”.

Il primo è in programma lunedì 8 settembre alle 20 ed è interamente dedicato al compositore Samy Moussa. Nato a Montreal nel 1984 e residente a Berlino, ha dato vita ad opere che sono eseguite  da orchestre di massimo prestigio, come i Wiener Philarmoniker, la London Symphony Orchestra, la Los Angeles Philarmonic e quella del Royal Concertgebouw di Amsterdam.  In apertura di serata verrà eseguito il suo “Elysium” per orchestra, composto nel 2021 su commissione congiunta dei Wiener Philarmoniker, della Vancouver Symphony Orchestra, del Festival de Lanaudière, della Royal Scottish National Orchestra e della BBC  Scottish Symphony Orchestra.
Il brano viene proposto in prima esecuzione italiana per MITO SETTEMBREMUSICA  e il suo titolo riflette l’attrazione di Moussa per l’antichità classica. Si riferisce ai Campi Elisi, un regno paradisiaco, distinto dagli Inferi della mitologia greca, che offrivano una vita beata agli eroi e ai favoriti dagli Dei.
A seguire, sempre di Moussa, la Sinfonia n. 1 detta Concordia, commissionatagli dall’Orchestre Symphonique di Montréal, dedicataria dell’opera insieme al maestro e direttore Kent Nagano, per festeggiare il 375esimo anniversario della fondazione della città canadese. È stata eseguita in prima assoluta il 31 maggio 2017 e ora proposta per la prima volta in Italia.
Sul podio  impegnato il maestro Tito Ceccherini, che ha diretto molte volte l’Orchestra RAI, e che si distingue come appassionato interprete della musica contemporanea,  affrontando anche capolavori del repertorio cameristico da Debussy ai nostri giorni.

Il secondo Concerto, in programma venerdì 12 settembre, alle ore 20, accoglierà tre diverse pagine tutte di musicisti danesi. In apertura il Quartetto n. 3 di Langgaard, scritto nel 1924 ed orchestrato cent’anni dopo, e una più recente, del contemporaneo Hans Abrahamsen, classe 1952. Chiude il concerto la Sinfonia n. 4 op. 29 di Carl Nielsen detta “L’inestinguibile”, scritta a partire dal 1914 e conclusa due anni dopo, in pieno conflitto mondiale. Si tratta del più importante lavoro del celebre compositore danese, che fu eseguito , sotto la direzione dello stesso Nielsen, a Copenaghen nel 1916. Nieles scelse questo titolo dell’opera per indicare in una sola parola ciò che soltanto la musica può esprimere, la elementare volontà di vivere.
Sul podio è  chiamato Thomas Dausgaard, anche lui danese e allievo dello stesso Nielsen, oltre che di Franco Ferrara e Leonard Bernstein.

Mara Martellotta

MAO, Finissage della mostra Haori. Gli abiti maschili del primo Novecento narrano il Giappone

 

Il MAO chiude con un weekend di eventi la mostra dedicata all’esplorazione della cultura materiale giapponese attraverso un’ampia selezione di 50 haori e juban – le giacche sovrakimono e le vesti sotto kimono maschili – provenienti dalla collezione Manavello.

MAO Museo d’Arte Orientale

Via san Domenico 11, Torino

Sabato 6 e domenica 7 settembre 2025

Nell’ultimo weekend di apertura della mostra Haori. Gli abiti maschili del primo Novecento narrano il Giappone, il MAO Museo d’Arte Orientale lancia un programma di eventi aperti gratuitamente al pubblico.

Sabato 6 e domenica 7 settembre 2025, il museo presenta il catalogo della mostra e propone la proiezione di due capolavori del cinema nipponico degli anni ’50 del regista Yasujirō Ozu.

SABATO 6 SETTEMBRE dalle 12 alle 16 – Presentazione del catalogo e cinema d’autore

La giornata di sabato si apre con la presentazione del catalogo della mostra, edito da Silvana Editoriale.

Il catalogo si sviluppa seguendo passo dopo passo il percorso espositivo e le sue sezioni tematiche, proponendo approfondimenti critici che offrono chiavi di lettura storiche, artistiche e culturali, con particolare attenzione alla complessità iconografica degli abiti esposti e al contesto in cui furono creati e indossati. Ampio spazio è dedicato alle opere degli artisti contemporanei invitati: Kimsooja Royce Ng, Yasujirō Ozu, Tobias Rehberger e Wang Tuo.

Il volume include inoltre saggi a cura di Lydia Manavello, Silvia Vesco e Anna Musini, che approfondiscono temi quali l’estetica maschile nell’abbigliamento giapponese, le dinamiche storiche del periodo Taishō e Shōwa, e il ruolo della moda come veicolo di propaganda, identità e trasformazione culturale.

Il catalogo intende essere anche un strumento di lettura trasversale, che consente di cogliere le interconnessioni tra passato e presente, tra patrimonio materiale e riflessione artistica contemporanea. Un invito a proseguire idealmente il viaggio iniziato in mostra, alla scoperta di un Giappone più complesso e stratificato di quanto spesso le narrazioni canoniche suggeriscano.

Al termine della presentazione, sarà offerto un light lunch a tutti i partecipanti, un momento di convivialità per favorire il dialogo tra esperti, appassionati e visitatori.

Nel pomeriggio, alle ore 14, il programma prosegue con la proiezione del film Inizio d’estate (1951), capolavoro di Yasujirō Ozu che, attraverso la sua poetica delicata e profonda, offre uno sguardo intimo sulla società giapponese degli anni ’50 del Novecento.

L’ingresso è gratuito previa prenotazione al link.

 

DOMENICA 7 SETTEMBRE ore 15 – Viaggio a Tokyo

Domenica 7 settembre alle ore 15 il MAO propone la proiezione del maggiore capolavoro di Ozu, Viaggio a Tokyo (1953). Il film, unanimemente riconosciuto come uno dei più grandi film della storia del cinema di tutti i tempi, esplora con straordinaria sensibilità i mutamenti della società giapponese nel secondo dopoguerra, dialogando idealmente con i temi di trasformazione culturale e sociale evocati dalla collezione di abiti in mostra ma, al contempo, evocando emozioni universali.

L’ingresso è gratuito previa prenotazione al link.

Si ringrazia Tucker Film per i film Inizio d’estate e Viaggio a Tokyo

Quale turismo nei territori alpini? L’analisi di Lonely Planet e Uncem

Incontro il 3 settembre a Torino con Lonely Planet e Uncem su quale tipologia di turismo sia possibile sulle Alpi

Il roadshow “Alpi on the road. Scopriamo le Green Community e il turismo sostenibile” è  proseguito a Torino mercoledì 3 settembre nella sede della Città  Metropolitana di Torino in corso Inghilterra,  un dialogo pubblico sul  futuro dei territori e sui flussi turistici, promosso da Uncem ( Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani) con Lonely Planet Italia, nell’ambito del progetto della Presidenza del Consiglio dei Ministri denominato Italiae.

La seconda tappa di un percorso con altri quattro appuntamenti nelle Alpi che cambiano il turismo: seguiranno Trento, Brescia e Belluno. Si tratta di un percorso nelle città alpine che innestano nuove relazioni con le valli. Alcune domande per un incontro pubblico di formazione, analisi e approfondimento  sono state formulate nell’ambito della strategia nazionale della Green Community e per lo sviluppo del turismo sostenibile nel territorio alpino.
Quale turismo si muove nei territori alpini? Quali frontiere e percorsi? I flussi verso le aree montane di questi due ultimi mesi confermano la necessità di formazione per gli amministratori locali e congiunta con nuovi strumenti adatti a tutti gli operatori del turismo. Servono visione, operatività, intraprendenza ed obiettivi per capire dove vanno i turisti, come si muovono e come le Alpi, al di là della competizione tra territori, possano rispondere ai bisogni nuovi di chi arriva. Questi i temi al centro dell’incontro a Torino, partendo dagli itinerari che la nuova guida ‘Alpi on the road’, curata da Denis Falconieri per Lonely Planet, mette efficacemente a disposizione. Una guida per viaggiatori curiosi, consapevoli e indipendenti, scritta, verificata e testata per chi ama costruire il proprio itinerario giorno per giorno, con il piacere della scoperta e lo sguardo sempre rivolto al viaggio. Itinerari nelle Alpi , dove le città osservano le valli alpine per scoprirle in modo nuovo.
La comunità nella sostenibilità e la green community per le montagne devono diventare punti fermi nei nuovi modelli del turismo, non senza agricoltura, gestione forestale, cambio di passo nella produzione di energia, sempre di più tratta da fonti rinnovabili e dell’acqua.
I Comuni di tutti i sette paesi delle Alpi hanno dimostrato di sapere superare molto bene i campanilismi, scoprendo nella montagna un’opportunità di impresa, innovazione e sviluppo grazie anche ai flussi turistici, che ormai sono spalmati tutto l’anno. Si è parlato anche di nuovi strumenti per l’accoglienza, oltre che di vivibilità.

Mara Martellotta

(foto Mario Alesina)

Ritorna il festival itinerante a casa Savoia, Teatro nelle Corti

Il teatro europeo fa ritorno nelle dimore sabauda, nel cuore del patrimonio culturale e storico di Torino e del Piemonte, a Racconigi con la rassegna “Il Teatro nelle Corti”,  che ha debuttato lo scorso anno nel cuore della Torino barocca, ai Musei Reali.
Venerdì 5 e sabato 6 settembre prossimobla seconda edizione del Festival proporrà otto spettacoli, di cui sei prime nazionali in alcune delle più affascinanti residenze sabaude piemontesi. A metterli in scena saranno artisti provenienti da compagnie di Italia, Francia, Germania e Portogallo, in sei prime nazionali e una piece in situ. Si tratta di un festival ideato da Beppe Navello, che è stato figlio del teatro Europeo, diventato poi teatro a Corte, nato nel 2001 per volontà del regista e direttore artistico di Acqui Terme.

La prima giornata, il 5 settembre, si aprirà con la prima italiana di “La figure de baiser” della Cie Pernette, in piazza della Consolata, che è  stata scelta su impulso di Silvia Capra del Bistrot di Felicin della Consolata. Proprio lei ha coinvolto tutti gli operatori commerciali della piazza per animare con questo progetto culturale l’intera area. Nella serata torinese, dopo l’esordio in piazza della Consolata,  il festival si sposterà in piazza San Giovanni, quindi nei Giardini di Levante dei Musei Reali e nel giardino Ducale, per concludersi in piazzetta Reale alle 22.e45.
Al castello di Racconigi rivivranno i giardini e le cucine, con una creazione ad hoc di Ambra Senatore, che sarà dedicata al cibo,  dal titolo “Vivande”. Vi parteciperà Nino Rocca, lo chef di Felicin a Monforte d’Alba.

“Si tratta di un’edizione di grande fascino – sottolinea la presidente del Teatro Europeo Mercedes Bresso. Il direttore artistico Beppe Navello ha spiegato che si tratta di un “festival che si mette in movimento partendo dal cuore pulsante del patrimonio artistico, storico e paesaggistico di Torino e chiede agli artisti di lavorare per il luogo in cui fanno vivere le loro creazione”. Gli spettacoli variano nella loro durata, da 10 fino a 70 minuti, esplorando le più diverse forme d’arte, dalla danza all’acrobazia,  passando attraverso un omaggio a Fellini da parte della compagina Artemis.

Mara Martellotta

 

 

 

 

Teatro nelle corti

Torino, piazza della Consolata, piazza san Giovanni, Giardini Reali e Piazzetta Reale

Sabato 5 settembre 2025

Visita ai Musei Reali: dalle 19.45 alle 23.30 (ultimo ingresso ore 22.45).

 

Spettacoli nei Giardini Reali: ingresso con biglietto da € 10,00, comprensivo dell’accesso al Museo di Antichità.

 

Biglietti online:

https://www.ticketone.it/event/musei-reali-estate-reale-musei-reali-di-torino-20186470/

 

Contattimr-to.eventi@cultura.gov.it

 

Giardini Reali, Giardino Ducale foto Dario Fusaro per i Musei Reali di Torino

Duplice Concerto venerdì 5 settembre per MITO SettembreMusica

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Al teatro Gioiello alle 17e alle 20 all’Auditorium Giovanni Agnelli

Venerdì 5 settembre per MITO SettembreMusica si terrà  alle 17 al teatro Gioiello un concerto all’interno del programma “Mitja e gli altri” con il Quartetto Gama che eseguirà di Clare Grundman la  Bagatella, di Alfred Uhi Divertimento, di Ferenc Farkas  le antiche danze ungheresi, di Gariel Fauré “Après un rêve”, di Giacomo Puccini “E lucevan le stelle” da Tosca, per la trascrizione di Andrea Pongiluppi “Crisantemi, elegia per quartetto”, e di Clare Grundman il “Caprice”.
Il Quartetto Gama è un Quartetto di clarinetti fondato nel 2024 da quattro giovani musicisti e amici, studenti al Conservatorio Guido Catelli di Novara, sotto la guida di Roberto Bocchio.
I brani per pianoforte verranno eseguiti  da Matteo Buonanoce  e sono la Sonata n. 7 op 10 n. 3 di Ludwig van Beethoven, di Fryderyk Chopin la Ballata n. 1 in sol minore op. 23, di Franz Liszt Funérailles da “Harmonies poétiques et réligieuses”, di Sergej Rachmaninov l’Etude Tableaux op. 39 n. 5 e di Ferruccio Busoni  la Fantasia sulla Carmen di Bizet.
Matteo Buonanoce si è  laureato con il massimo dei voti e la lode e frequenta i corsi al Conservatorio di Torino con Marina Scalafiotti e il Master di Alto perfezionamento presso l’Accademia Perosi di Biella con Maria Meerovitch.

Secondo Concerto di MITO della giornata sarà alle 20 all’Auditorium Giovanni Agnelli del Lingotto, all’interno del percorso “Mjtia e gli altri” . L’esecuzione è  affidata alla London Symphony Orchestra diretta dal maestro Antonio Pappano, al pianoforte Seong-Jin Cho.
Verranno eseguiti l’Ouverture da Semiramide di Gioachino Rossini, il Concerto n. 2 in fa minore per pianoforte e orchestra op. 21 di Fryderyk Chopin, la Sinfonia n. 9 in mi bemolle maggiore op. 70 di Dmitri Sostakovič e di Victor de Sabata ‘Juventus’, poema sinfonico per orchestra.

Mara Martellotta

Un aiuto alle micro e piccole imprese nei quartieri Aurora e Barriera

Micro e piccole imprese commerciali dei quartieri Barriera di Milano e Aurora potranno accedere a contributi a fondo perduto per investimenti in innovazione, risparmio energetico e sostenibilità, grazie al bando PN Metro Plus – TO.1.1.3.1.a “Aiuti all’Economia di Prossimità” del Settore Commercio della Città di Torino. L’iniziativa, finanziata nell’ambito del programma PN Metro Plus Città Medie Sud 2021-2027, mira a rafforzare la competitività delle attività di vicinato, contrastare la desertificazione commerciale e promuovere la qualità urbana e la rivitalizzazione economica del territorio.

“Con questo bando – dichiara l’assessore al Commercio Paolo Chiavarino – vogliamo dare un segnale concreto alle piccole realtà commerciali, che rappresentano un importante presidio territoriale e un punto di riferimento per la comunità, sostenendole in un percorso di innovazione e rinnovamento e rafforzando il loro ruolo nel tessuto economico e sociale dei quartieri. Crediamo che la crescita economica vada di pari passo con la qualità della vita urbana, per questo l’intervento sui negozi di vicinato si affianca alle azioni di rigenerazione degli spazi pubblici già avviate in queste aree della città”.

Nello specifico, la misura approvata sosterrà i progetti con caratteristiche di innovatività nei prodotti o servizi offerti, oppure nei processi impiegati, con l’obiettivo di generare valore economico e sociale per il territorio e la comunità. L’avviso intende favorire la crescita sostenibile delle attività di prossimità attraverso progetti di investimento che promuovano soluzioni orientate al risparmio energetico e alla mitigazione dell’impatto ambientale, oltre a interventi di innovazione gestionale e digitale. L’obiettivo è generare ricadute positive sulla qualità urbana e sulla rivitalizzazione del tessuto economico locale, incrementando l’offerta commerciale e prevenendo fenomeni di svuotamento delle aree interessate.

I contributi a fondo perduto copriranno fino a un massimo dell’80% dell’investimento effettuato, con un importo compreso tra 10mila e 30mila euro al netto dell’IVA. Vi potranno accedere le micro e piccole imprese già attive sul territorio dei due quartieri o le nuove imprese esercenti attività di vendita diretta al dettaglio e somministrazione al pubblico di alimenti e bevande che si impegnino ad avviare un’unità locale nell’area entro la data di presentazione della rendicontazione.

Per partecipare, le imprese dovranno utilizzare la modulistica allegata al bando, disponibile sul sito del Comune alla pagina Appalti e Bandi, nella sezione Notiziario appalti – Avvisi. Le domande dovranno essere inoltrate esclusivamente via pec entro le ore 12 del 31 gennaio 2026. Per chiarimenti e informazioni è possibile scrivere all’indirizzo email economia.prossimita@comune.torino.it o contattare i numeri 011.01130245 e 011.01130879 dalle ore 9.30 alle 12.30.

Un tassello del progetto di rigenerazione urbana

I contributi previsti dal bando PN Metro Plus – TO.1.1.3.1.a “Aiuti all’economia di prossimità” si inseriscono nel più ampio progetto di rigenerazione urbana “Aurora Barriera”, presentato lo scorso 24 luglio e finanziato con 25.8 milioni di euro nell’ambito del Programma Nazionale Metro Plus. Il masterplan prevede interventi lungo corso Palermo e via Martorelli con nuovi spazi verdi, 400 alberi, piste ciclabili, illuminazione potenziata, recupero di locali e spazi dismessi, azioni partecipative con i residenti e iniziative dedicate a giovani e adolescenti, con l’obiettivo di restituire qualità, sicurezza e vitalità sociale ed economica a due quartieri simbolo della Torino che cambia.

cs Città di Torino

Angelo Catanzaro da Torino a Roma in triciclo per le persone con disabilità

Al via domenica 7 settembre 2025 alle ore 11 da Piazza Palazzo di Città

Compiere 800 km in sella a un triciclo a pedalata assistita da Torino fino a Roma per accendere i riflettori sulle persone con disabilità. È l’idea, semplice ma potente al tempo stesso, alla base del progetto denominato “Oltre i limiti”, che è molto più di un viaggio, una vera e propria dichiarazione d’intenti, l’azione di chi crede che le barriere non siano solo fisiche, ma anche culturali, sociali e lavorative, e che, passo dopo passo, possano venire abbattute. Partirà domenica 7 settembre prossimo , alle ore 11, il viaggio di Angelo Catanzaro, attivista e consigliere comunale, protagonista di un’impresa on the road, che partendo da Torino, la sua città, toccherà sette tappe, Alessandria, Genova, La Spezia, Lucca, Siena, Bolsena e Roma, per accendere i riflettori sui diritti delle persone con disabilità.
Il suo non sarà un viaggio in solitaria, chi vorrà affiancare Angelo, affetto da paralisi spastica, una forma di disabilità motoria, potrà farlo, anche per qualche chilometro.

Nel contesto di un’Italia ancora scarsamente inclusiva, dove quasi 7 persone con disabilità su 10 in età lavorativa non hanno un impiego, con percentuali ancora più drammatiche per chi abbia una disabilità intellettiva,  dove l’esclusione dal mondo del lavoro è la regola e non l’eccezione, il progetto “Oltre I limiti” vuole sensibilizzare opinione pubblica e istituzioni sull’importanza di valorizzare il potenziale di ognuno di noi, attraverso la promozione di percorsi di inserimento lavorativo per le persone con disabilità,  affiancati da iniziative concrete per garantire a tutte le persone il diritto all’autodeterminazione, nella convinzione che senza la libertà di scegliere per la propria vita, nessuna persona possa sentirsi parte integrante della società.

“L’autodeterminazione è  alla base di qualunque forma di inclusione, significa avere il diritto e il sostegno necessario per decidere dove vivere, con chi abitare, come muoversi, che lavoro fare, se praticare sport e come partecipare alla vita sociale,  economica e culturale della comunitàn- afferma Angelo Catanzaro – sono queste le istanze comuni a tutte le persone con disabilità fisiche, sensoriali e intellettive, racchiuse nello spirito del motto internazionale “Nulla su di noi senza di noi” e con questa avventura vogliamo portarle all’attenzione di tutta la collettività “.

Angelo Catanzaro partirà  a bordo del triciclo a pedalata assistita domenica 7 settembre alle ore 11da Piazza Palazzo di Città,  alla presenza dell’assessore Mimmo Carretta e di chiunque voglia sostenere l’iniziativa, che è a sua volta sostenuta da Uil Pensionati Piemonte, Uil del Canavese, Ada Piemonte, Loom Collective e Loom Production.

Mara Martellotta

Al via l’edizione 2025 di MITO SETTEMBREMUSICA con il concerto al Lingotto

Al via a Torino l’edizione 2025 di MITO SETTEMBREMUSICA con il concerto di mercoledì 3 settembre prossimo, all’Auditorium  Giovanni Agnelli del Lingotto, all’interno del percorso “Mitja e gli altri”. Verranno eseguiti il Valzer n. 2 dalla Suite per orchestra di varietà di Sergej Rachmaninov, il Concerto n. 2 in do minore per pianoforte e orchestra op. 18 di Sergej Rachmaninov e di Pëtr Il’ič Caikovskij la Sinfonia n. 6 in si minore op. 74 detta “Patetica”. A eseguirli l’Orchestra Filarmonica della Scala, fondata dai musicisti scaligeri con Claudio Abbado nel 1982.  Dirigerà  il maestro Myung- Whun Chung, al pianoforte il pianista giapponese Mao Fujita, nato a Tokyo.

La lunga e straordinaria attività musicale  di Myung-Whung Chung è segnata dalla nomina  a direttore emerito della Filarmonica della Scala di Milano dal 2023, è primo direttore ospite principale in assoluto della Staatskapelle di Dresda, direttore musicale onorario della Tokyo Philarmonic Orchestra e dell’Orchestre Philarmonique de Radio France di Parigi.
È stato insignito di numerosi premi e riconoscimenti, tra cui il Commandeur de la Légion d’Honneur del governo francese, commendatore dell’Ordine della Stella d’Italia  e grande ufficiale al merito della Repubblica italiana del governo italiano. Gli sono, tra l’altro, state consegnate le chiavi della città di Venezia.
Mao Fujita nel 2017 ha vinto il primo premio al concorso Clara Haskil in Svizzera, ottenendo anche il Premio del Pubblico, il Prix Modern Times e il Prix Coup de Coeur, evento che lo ha portato all’attenzione della comunità musicale internazionale. Nel 2019 è  anche stato medaglia d’argento al Concorso Cajkovskij di Mosca.

La Suite per Orchestra Jazz n. 2 ( The Second Waltz) è una composizione di Sostakoviĉ risalente al 1938 e nacque per la neonata  Orchestra Jazz Nazionale Sovietica, coordinata da Wiktor Knuschewitzki. Fu eseguita per la prima volta il 28 novembre 1938  a Leningrado.  Causa le vicessitidini della seconda guerra mondiale, la partitura della suite andò perduta, ma una sua riduzione per pianoforte fu riscoperta nel 1999 da Manashir Yakubov.
Il concerto n. 2 in do minore per pianoforte e orchestra op. 18 risulta il più popolare  ed eseguito dei quattro concerti per pianoforte del compositore russo Rachmaminov, nonché uno dei concerti per pianoforte più famosi di tutti i tempi. Venne composto tra il 1900 e il 1901.
La Sinfonia n. 6 in si  minore op. 74 detta ‘Patetica’ di Cajkovskij rappresenta la sua ultima Sinfonia e venne eseguita per la prima volta nove giorni prima della sua scomparsa, il 16 ottobre del calendario Giuliano del 1893 a San Pietroburgo. Per le tematiche presenti all’interno della stessa, la bellezza dei temi, la maturità compositiva  e il pathos che domina la Sinfonia, può essere considerata uno dei brani più significativi del compositore russo.

Mara Martellotta