Cosa succede in città- Pagina 538

Le artiste delle luci illuminano il Valdese

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Il 13 dicembre è la festa delle luci. E Torino è la città delle Luci d’Artista. La coincidenza non poteva sfuggire alle donne e agli uomini del movimento Mettiamoci le Tette in difesa della Senologia del Valdese

 

La coincidenza non poteva sfuggire alle donne e agli uomini del movimento Mettiamoci le Tette in difesa della Senologia del Valdese che hanno deciso di festeggiare questa giornata riaccendendo il loro ospedale con migliaia di luci per riportare attenzione sulle centinaia di donne operate al seno abbandonate dopo la chiusura della Senologia.

 

A pochi giorni dalla sentenza definitiva del TAR, attesa per il 17 dicembre, le donne si sono date appuntamento in via Silvio Pellico 19, sede storica dell’Ospedale Valdese. Alle 17.30 indosseranno lampadine frontali e torce, accenderanno lumini lungo tutto il marciapiede e si prenderanno per mano dando vita a una gigantesca catena umana che abbraccerà tutto l’ospedale, mentre verranno offerti a tutti tisane e tè caldi e sarà esposto l’enorme striscione realizzato con gli scatti anonimi dei seni feriti. Così, festeggiando la Luce, si trasformeranno in una installazione luminosa vivente e riaccenderanno il loro “angolo della salute”, spento da quasi due anni.

 

Questa inedita catena umana luminosa e simbolica intende  testimoniare l’attaccamento della cittadinanza e la condizione delle donne orfane di una Senologia efficiente e puntuale, la cui chiusura immotivata ha portato conseguenze disastrose: lunghe liste d’attesa in altre strutture, smantellamento di un percorso costruito in molti anni e diventato un esempio di efficienza, dispersione di un patrimonio umano e sanitario considerato il fiore all’occhiello della sanità piemontese e diventato eccellenza nazionale.

Il venerdì nero dei trasporti: disagi tra le 9 e le 20

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I mezzi GTT urbani e suburbani non circoleranno dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 20

 

Oggi sciopero nazionale del settore trasporti. I mezzi GTT urbani e suburbani non circoleranno dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 20; le linee extraurbane e il servizio ferroviario (sfm1 e sfmA) saranno in sciopero dalle 12 alle 14.30 e dalle 17 alle 23. Tutte le informazioni sul sito GTT. La ZTL Centrale (quella normalmente attiva dal lunedì al venerdì dalle 7.30 alle 10.30) in occasione dello sciopero è sospesa; accese telecamere di vie e corsie riservate.

 

(Foto: il Torinese)

Un comitato di cittadini per l’ex Moi

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moi riunione2Scopo della seduta la formazione di un comitato composto da 15-20 cittadini col compito di interloquire con la Circoscrizione, il Comune ed i mass media per ristabilire l’ordine nel Borgo Filadelfia

 

E’ di poche ore fa la notizia di un nuovo tentativo, fortunatamente infruttuoso, di occupazione da parte di alcuni immigrati provenienti da Settimo Torinese di una delle palazzine dell’ Ex Moi, quella ospitante il Coni. Un altro episodio che fa aumentare l’esasperazione e la rabbia negli abitanti di Borgo Filadelfia, che soffrono lo stato di degrado crescente in cui versa il loro quartiere e il senso di abbandono da parte delle istituzioni.

 

E’ per tentare di porre un freno a questa situazione e per trovarne la chiave di volta che si è tenuta in Circoscrizione IX, su proposta del Consigliere Alessandro Lupi, una riunione apolitica aperta ai cittadini. Presenti anche il presidente di Circoscrizione Giorgio Rizzuto e i Consiglieri Michele Guggino, Lorenzo D’Agostino, Giovanni Pagliero, Alessandro Tisci e Andrea Cantore.

 

Scopo della seduta la formazione di un comitato composto da 15-20 cittadini col compito di interloquire con la Circoscrizione, il Comune ed i mass media per ristabilire l’ordine nel Borgo Filadelfia. E’ inoltre stata fatta partire una petizione, a cui possono partecipare tutti i residenti in Torino dai 16 anni in su,  per chiedere al Sindaco di ripristinare la legalità nel quartiere, di aumentare sul territorio la presenza delle Forze dell’Ordine e di accorciare i tempi previsti per il bando di appalto per la riqualifica dello spazio dell’Ex Moi. Già 5 anni fa erano state raccolte delle firme per chiedere un incontro col Sindaco di Torino, ma la richiesta non ha a tutt’oggi ancora ricevuto una risposta. 

 

Palpabili durante la riunione il malcontento dei cittadini e l’insofferenza per una situazione che sta andando via via peggiorando, ed il desiderio di risolvere non solo a parole ma anche nei fatti le problematiche del Borgo.  La buona notizia sembra essere l’apertura al dialogo con le istituzioni da parte di alcuni occupanti abusivi delle palazzine dell’Ex villaggio olimpico, e la loro disponibilità a ripulire l’area dai rifiuti accumulatisi nel tempo per un progetto in collaborazione con l’Assessore all’Ambiente Enzo Lavolta: questo porterebbe, oltre che ad un maggior controllo dal punto di vista igienico-sanitario della zona, anche alla creazione di un deterrente per i sempre più frequenti episodi di delinquenza che si verificano nel quartiere.

 

Pensare di risolvere in toto i problemi di Borgo Filadelfia in tempi brevi pare essere pura utopia, ma è quantomeno auspicabile un progressivo miglioramento della situazione.

 

Chiara Mandich

Maria Ferreri

Ricordando Gipo, l’anima profonda di Torino

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Il desiderio del cantautore era che la sua canzone “Montagne del me Piemont ” diventasse inno del Piemonte

 

Al Circolo dei Lettori di Torino si è tenuta lunedì una  serata dedicata a Gipo Farassino, ad un anno dalla scomparsa (11 dicembre 2013), organizzata dall’Associazione Lingua Doc con il contributo del Consiglio regionale del Piemonte e  il patrocinio della Regione Piemonte , condotta da Giulio Graglia e Sabrina Gonzatto.

 

Il cantautore ironico e struggente che ha dato voce all’anima più profonda di Torino  è stato ricordato da amici e fans che hanno affollato la sala del Circolo. Ha fatto gli onori di casa il Presidente del Circolo Luca Beatrice raccontando il suo ricordo di Gipo : uomo simpatico e idolo di alcune generazioni, conosciuto attraverso le figlie Caterina e Valentina.

 

Valentina ha poi raccontato come il desiderio di papà era che la sua canzone “Montagne del me Piemont ” diventasse inno del Piemonte, (come per altro proposto ormai da più legislature in Consiglio regionale.. una delibera giace dormiente) e dell’impegno della Fondazione Caterina nella raccolta di fondi: oltre ai consueti progetti dedicati ai bambini sta collaborando con un gruppo di giovani artisti per la realizzazione di un Film “Lo zingaro di barriera” e un cd musicale con l’interpretazione dei testi di giovani musicisti dei brani di Gipo.

 

Albina Malerba, del Centro Studi Piemontesi ha spiegato quanto rimarrà nel tempo l’operato di Farassino Assessore all’Identità, avendo cercato ed ottenuto  un protocollo d’intesa tra l’Università di Torino e quella di Cordoba in Argentina per portare la cultura, la storie e le tradizioni ai figli di piemontesi nati in sud America. Il maggior conoscitore del profilo cultuale di Gipo Farassino è stato rappresentato da Bruno Quaranta, che ha narrato come Pavese ed  Alpino fossero sempre presenti nella sua indole, a volte modello (vedi  Domingo il favoloso di Giovanni Arpino).

 

La serata è stata intervallata da momenti musicali con il Coro La Nuova Arca diretto da Sonia Franzese con al pianoforte il maestro  Diego Mingolla che hanno interpretato Montagne del me Piemont e altri brani del cantautore piemontese, mentre clips con foto recenti e datate andavano ricordando i momenti piu’ significativi della sua vita. La serata si è conclusa con la certezza che Gipo non è piu’ tra noi , ma ci ha lasciato talmente tante belle cose: musica, brani, poesie, commedie, libri , filmati ed insegnamenti che non svanirà mai il suo ricordo.

 

 www.fondazionecaterinafarassino.it

 

GD

 


 

 

Ergastolo per la “mantide” che uccise la moglie del suo amante

tribunale

Il delitto avenne quattro anni fa e per dieci mesi il corpo della donna restò sepolto nel cortile di casa dell’assassina. La vittima era una casalinga 44enne

 

Maria Teresa Crivellari, la “mantide di Bruino” dovrà scontare l’ergastolo. La Cassazione ha infatti rigettato il ricorso della donna che è considerata la colpevole del sequestro, dell’omicidio e dell’occultamento del corpo di Marina Patriti.  Questa era la moglie del suo amante, Giacomo Bellorio. La Cassazione ha confermato anche la condanna a 15 anni e 6 mesi del figlio della Crivellari, Alessandro Marella. Condannati i complici Andrea Chiappetta a 16 anni e Calogero Pasqualino a 12 anni.

 

Il delitto avenne quattro anni fa e per dieci mesi il corpo della vittima restò sepolto nel cortile di casa dell’assassina. Marina Patriti era una casalinga 44enne, con tre figli, sparì nel febbraio 2010.Chiappetta la obbligò a salire su un’automobile dopo averle dato un calmante. La donna venne poi portata nel garage della Crivellari dove, sorvegliata dal figlio di quest’ultima, venne avvelenata con topicida e soffocata con un sacchetto di plastica. Il corpo venne poi seppellito in una buca scavata in cortile.

La Regione taglia i vitalizi dei consiglieri

con reg lascaris

La proposta approvata vede una riduzione degli importi erogati variabile dal 6% al 15% in base all’entità del vitalizio. È prevista anche una decurtazione del 40% in caso di cumulo con il vitalizio del Parlamento nazionale o di quello europeo

 

Nella seduta del 9 dicembre il Consiglio regionale, presieduto da Mauro Laus, ha discusso due proposte di legge – presentate dall’Ufficio di presidenza e dal gruppo consiliare M5S – volte a ridurre i vitalizi già maturati, considerato che, come deciso nella IX legislatura, a partire dagli eletti della attuale legislatura, il vitalizio è già stato eliminato. I due documenti erano già stati discussi nella I Commissione consiliare. Votato e approvato all’unanimità dei votanti quello presentato dall’Ufficio di presidenza dell’Assemblea.

 

In particolare la proposta dell’Ufficio di presidenza – primo firmatario il vicepresidente Nino Boeti – che è passata con voto favorevole all’unanimità dei votanti, si fonda su di un accordo preso in sede di Conferenza dei presidenti dei Consigli regionali volto a diminuire sensibilmente i costi dell’erogazione dei vitalizi in essere. La proposta dell’M5S (primo firmatario Davide Bono) – che invece chiedeva l’eliminazione tout court anche dei vitalizi già in essere, prevedendo la restituzione dei contributi versati – era stata licenziata con voto negativo in Commissione.

 

La proposta approvata vede una riduzione degli importi erogati variabile dal 6% al 15% in base all’entità del vitalizio. È prevista anche una decurtazione del 40% in caso di cumulo con il vitalizio del Parlamento nazionale o di quello europeo. Solamente gli ex consiglieri che avessero un reddito totale onnicomprensivo annuo inferiore a 18mila euro eviteranno i tagli previsti.

 

La proposta di legge dell’Udp era stata emendata a maggioranza in Commissione allo scopo di non limitare queste riduzioni ai tre anni previsti dall’accordo nazionale. Per le due proposte di legge sono intervenuti quali relatori Andrea Appiano (Pd) per la maggioranza e Davide Bono (M5S) per l’opposizione.Hanno portato il loro contributo al dibattito generale, per la maggioranza i consiglieri Davide Gariglio e Nino Boeti (Pd) e Alfredo Monaco (Scelta Civica); per i gruppi d’opposizione Giorgio BertolaPaolo MighettiFederico ValettiStefania BatzellaFrancesca FredianiMauro Campo e Gianpaolo Andrissi(M5S), Gian Luca Vignale (Forza Italia) e Gianna Gancia (Lega Nord).

 

Dei 24 emendamenti presentati, due sono stati ritirati e tre approvati: quello soppressivo a firma di Bono prevede l’abrogazione del limite dei 60 anni per percepire il vitalizio, che rimane pertanto a 65. I due, con primo firmatario Appiano, spostano la rideterminazione della indennità e del contributo di solidarietà al 2020.

 

(mbocchio-abruno; www.cr.piemonte.it – Foto: il Torinese)

Disabilità e diritti umani a Palazzo Lascaris

Mauro Laus: “situazioni e storie anche molto diverse tra loro, accomunate da un unico bisogno: giovanissimi insieme con ultraottuagenari si ritrovano sulla stessa linea di fuoco pur se condotti fin lì da destini diversi”

 

consiglio X 1A palazzo Lascaris si è svolta la seduta aperta dell’Assemblea dedicata al tema della disabilità, all’indomani della Giornata nazionale del 3 dicembre.“La disabilità – ha detto il presidente del Consiglio regionale mauro  Laus –  accoglie in sé situazioni e storie anche molto diverse tra loro, accomunate da un unico bisogno: giovanissimi insieme con ultraottuagenari si ritrovano sulla stessa linea di fuoco pur se condotti fin lì da destini diversi. E dietro di loro ci sono famiglie intere: altri concittadini cui vogliamo e dobbiamo dedicare la seduta di oggi. Sono persone alle quali è necessario dire quali diritti soggettivi lo Stato, in tutte le sue articolazioni, è disponibile a riconoscere loro: diritti maturati da cittadini, come scritto nella Costituzione, e diritti maturati da contribuenti, nel tempo della loro vita produttiva”.consiglio campana

 

Tra gli interventi Maria Grazia Breda del Coordinamento Sanità e Assistenza (Csa), che ha evidenziato “la necessità di ottenere dalla Regione il rispetto dei diritti delle persone con disabilità, in particolare quelle aggravate dalla presenza di patologie invalidanti o malattie croniche che determinano non autosufficienza e che riguardano minori, giovani e adulti con disabilità intellettiva, autismo o malattie degenerative, anziani malati cronici con demenza e malati psichiatrici con limitata o nulla autonomia”.Breda ha denunciato “l’illegittimità delle liste d’attesa per accedere ai servizi previsti dai Livelli essenziali di assistenza (Lea), poiché è preoccupante che di fronte ai bisogni indifferibili di queste persone si pongano vincoli di bilancio” e ha accusato la Giunta regionale di aver confermato le discriminazioni nei confronti delle persone con disabilità attuate nella legislatura precedente,”

 

Per le associazioni, sono intervenuti Michele Assandri dell’Associazione nazionale strutture per la terza età (Anaste), Maurizio Bergia della Comunità Papa Giovanni XXIII di Fossano (Cn), Arianna Porzi dell’Associazione nazionale genitori soggetti artistici (Angsa), Gabriele Piovano della Consulta per le persone in difficoltà, Michele Pepe dell’Associazione Il giglio, Silvia Biamino dell’Associazione Missione autismo, Vincenzo Bozza dell’Associazione Unione per la tutela degli insufficienti mentali (Utim) di Nichelino (To), Andrea Ciattaglia della Fondazione Promozione sociale onlus, Franca Biglio dell’Associazione nazionale dei piccoli Comuni italiani (Anpci), Irene Cossu Demelas dell’Associazione Luce per l’autismo onlus, Paola Garbella dell’Associazione nazionale dei manager del sociale (Aria-Ansdipp), Vittorio Ghiotto della Federazione associazioni nazionali disabili, Sergio Melis della Cisl ed Emanuela Buffa del Gruppo genitori per il diritto al lavoro per le persone con handicap intellettivo.

 

Per l’Assemblea regionale hanno preso la parola i consiglieri Daniela Ruffino (FI), Stefania Batzella (M5S), Enrica Baricco (Pd), Mario Giaccone (Chiamparino per il Piemonte), Marco Grimaldi (Sel) e Alfredo Monaco (Scelta civica).Al termine è arrivata la replica della Giunta regionale.È stata inoltre approvata all’unanimità  la proposta di delibera che istituisce il Comitato regionale per i diritti umani.Il provvedimento – presentato dal primo firmatario, il presidente Mauro Laus, e sottoscritto dai vicepresidenti dell’Assemblea Nino Boeti (Pd) e Daniela Ruffino (FI) e dai consiglieri segretari Alessandro Benvenuto(Lega Nord) e Gabriele Molinari (Scelta civica) – sostituisce e supera l’Associazione regionale per il Tibet e i diritti umani.

 

“Con la costituzione del Comitato – ha dichiarato il presidente Laus – si realizza uno dei punti qualificanti del mio mandato di presidente dell’Assemblea regionale. Fin dal giorno del mio insediamento mi sono preso l’impegno di rendere l’ente e le sue articolazioni sempre più sensibili e più attenti ai principi di uguaglianza sanciti dallo Statuto e ora credo ci sia lo strumento giusto per farlo. Sono grato all’Ufficio di presidenza d’aver voluto condividere e sostenere fattivamente questa mia proposta e all’Aula di avervi dato corso”.

 

(www.cr.piemonte.it)

 

In memoria di Giuseppe Botta, un politico d’altri tempi

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Nella Chiesa dei Santi Angeli Custodi , in via Avogadro 5, sarà ricordato il parlamentare torinese scomparso il 9 dicembre del 2008

 

Giuseppe Botta è un pezzo di storia della politica piemontese ed italiana, un autentico cavallo di razza democristiano, tra i più inossidabili della Prima Repubblica. Alla politica fu iniziato dall’Onorevole Giovanni Bovetti, padre costituente, deputato e sottosegretario, il suo vero maestro. Nel ’65, il primo incarico di spicco, da consigliere della Provincia di Torino ad assessore alla viabilità, che sarà il tema, ed anche la vocazione, di tutta la sua vita politica.

 

Botta vanta un record condiviso da pochi: è stato parlamentare per ben sette legislature consecutive, dal 1968 al 1994, senza contare che, per undici anni, dal 1981, ha rivestito il cruciale ruolo di presidente della Commissione Ambiente e Lavori Pubblici della Camera: come a dire che tutte le opere pubbliche passavano attraverso di lui, compresa l’autostrada del Frejus, per dirne una. Ha segnato profondamente un’epoca, cosa che invece i politici di oggi non riescono e non possono fare. Profondamente democristiano, era sopravvissuto alla balena banca senza discostarsi dalle sue idee di sempre. 

 

Laico nel vero senso della parola e fervente cattolico, l’onorevole Botta sapeva tutto di tutti utilizzando un modo antico, diametralmente opposto ai controlli tecnologici odierni. Aveva un suo sterminato archivio: date, facce, anniversari, lui si ricordava di tutti perché se l’era segnato. 

A 100 metri dai Mercatini di Natale degrado e rifiuti

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degrado natale3degrado natale4Degrado di rifiuti vicino ai bidoni e non solo, fermate del tram piene di foglie e rifiuti vari, rifiuti nei giardini. Sotto il Ponte Mosca un via vai di tossici continuo che vanno a bucarsi in ogni parte del loro corpo visibili da tutti, in Lungo Dora Agrigento fronte Sermig vari parcheggiatori abusivi

 

Riceviamo e pubblichiamo

 

Come sempre per i nostri Amministratori ci sono due Città: il Centro e le periferie. E per periferie si intendono anche zone a pochi metri dal Centro! Sono iniziati i Mercatini di Natale in Borgo Dora, ma come ogni anno sono come un’Oasi nel Deserto.

 

A pochi metri troviamo il solito degrado dovuto a bivacchi di vari tipologie. Troviamo bivacchi di ubriaconi che lasciano bottiglie a terra che possono diventare, come spesso avviene, armi nelle frequenti risse: troviamo famiglie di rom che dormono e usano i portici e le strade come wc per i loro bisogni corporei e al mattino lasciano tutto a terra…troviamo clochard che a differenza di altri al mattino raccolgono cartoni e coperte.

 

Degrado di rifiuti vicino ai bidoni e non solo, fermate del tram piene di foglie e rifiuti vari, rifiuti nei giardini. Sotto il Ponte Mosca un via vai di tossici continuo che vanno a bucarsi in ogni parte del loro corpo visibili da tutti, in Lungo Dora Agrigento fronte Sermig vari parcheggiatori abusivi dove le persone provano trovare parcheggio per andare ai Mercatini.

 

I cittadini che si recano alle casette di Natale in Borgo Dora in macchina cercando parcheggio passano da questo scempio, e anche chi arriva con bus e tram che scendono alla fermata all’altezza del Ponte Mosca. Possibile che non possa cambiare nulla in quest’area della nostra Città? A nulla sono servite le proteste dei cittadini, le tante Interpellanze nei consigli di Circoscrizione 7 e del Comune.

 

Oltre al degrado, che è importante perché degrado porta degrado, abbiamo spaccio a cielo aperto a ogni ora del giorno e scippi che i cittadini non vanno neppure più a denunciare perché sono sfiduciati dalla volontà politica di non intervenire.

 

Ogni anno i residenti sperano possa migliorare ma la situazione si rivela sempre peggio….da una parte una bella cartolina per la Città e a pochi passi lo schifo quotidiano….e dire che la Tari si paga in modo uguale in tutta la Città! Queste foto le invierò anche al Sindaco chiedendo spiegazioni…..solo tante belle parole in campagna elettorale e poi tutto svanisce lasciando spazio solo ai bla bla bla bla.

 

Patrizia Alessi

Capogruppo FDI Circoscrizione 7

 

I profughi puliscono la zona ex MOI

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Per una settimana raccoglieranno i rifiuti accumulati e li porteranno all’Amiat

 

Da domani e fino al 16 dicembre il Comitato Profughi del M.O.I. provvederà alla raccolta e al conferimento all’Amiat di via Zino Zini dei residui metallici e dei numerosi rifiuti che occupano molte aree della zona di via Giordano Bruno. L’attività si svolge dopo le polemiche sulla situazione didegrado della zona vicino a piazza galimberti e – sottolinea il Comune- avrà anche fini di utilità sociale. Inoltre sarà a costo zero per l’Amministrazione comunale, grazie all’accordo siglato fra la Città di Torino, il Comitato Profughi, la Circoscrizione 9 e Amiat. Saranno gli stessi profughi che vivono nelle palazzine a raccogliere i rifiuti, differenziandoli per tipologia, trasportarli e, in orari concordati, consegnarli presso l’ecocentro. “I percorsi di integrazione e inclusione si nutrono, – ha sottolineato l’Assessore Enzo Lavolta – oltre che di buone politiche, anche di gesti ed atti concreti e quotidiani.

 

(Foto: il Torinese)