Cosa succede in città- Pagina 532

Spese pazze: ristoranti e caffè non rientrano nella politica

consiglio aula Al di là dell’entità della spesa il gup ha valutato il comportamento di chi l’ha sostenuta

 

Il gup Roberto Ruscello ha depositato le motivazioni relative alle condanne con rito abbreviato inflitte lo scorso luglio a a Valerio Cattaneo, ex presidente del consiglio regionale, Carla Spagnuolo, Roberto Boniperti, ex consiglieri regionali e Gabriele Moretti, ex consigliere comunale, nell’ambito dell’inchiesta sulle “spese pazze” in Regione. Nel mirino, in particolare,  le spese di bar e ristorazione, che riguardano la parte più rilevante degli importi contestati dalla procura ai consiglieri. Al di là dell’entità della spesa il giudice ha valutato il comportamento di chi l’ha sostenuta. Si legge nelle motivazioni:  «A fronte di spese non riconducibili ad alcuna finalità istituzionale, l’importo della spesa e del rimborso ad essa connesso diviene del tutto irrilevante perché anche in presenza di esborsi minimi non può negarsi la consapevolezza di aver destinato il denaro posseduto per ragioni di ufficio al ristoro di un costo non ricompreso tra quelli legittimamente finanziabili». Ragion per cui, si tratti di un gratta e vinci da pochi euro o un elettrodomestico costoso, entrambi sono privi  di qualsiasi possibilità di giustificazione. 

 

 

Ex agente segreto al processo Musy

+++FERITO MUSY: FERMATO IL PRESUNTO SPARATORE +++Il magistrato ritiene che possa aver raccolto le confidenze dell’imputato, Francesco Furchì, a proposito dell’arma del delitto

 

Al processo per l’omicidio del consigliere comunale torinese Alberto Musy, aggredito alcuni anni fa dall’ormai famigerato uomo con il casco nero Acerbis-Nano, il pm Roberto Furlan ha chiesto di inclucedere tra i testimoni Pietro Altana. L’uomo, genovese, è un  ex collaboratore dei servizi segreti e si trova in cella per un furto scoperto dalla polizia nel Torinese. Il magistrato ritiene che possa aver raccolto le confidenze dell’imputato, Francesco Furchì, a proposito dell’arma del delitto. Questa sarebbe stata nascosta da un amico di Furchì.

Tentano di bruciare un clochard: arrestati, si cercano i complici

Prima che succedesse il peggio è stato svegliato da un passante ed è riuscito a raggiungere il pronto soccorso dove è stato medicato e dimesso poco dopo

 

barboni

Due giovani moldavi di 20 e 27 anni ha tentato di dare fuoco nella notte, a un clochard che dormiva su una panchina nei pressi dell’ ospedale Giovanni Bosco di Torino. Il barbone è un egiziano di 57 anni, e se l’è cavata con qualche lieve ferita.  Prima che succedesse il peggio è stato svegliato da un passante ed è riuscito a raggiungere il pronto soccorso dove è stato medicato e dimesso poco dopo.  I due moldavi, che hanno agito in compagnia di altre persone non ancora identificate, sono stati arrestati dalla polizia con l’accusa di tentato omicidio pluriaggravato.

 

(Foto; il Torinese)

Beccato dalla polizia il simulatore di incidenti

POLIZIA CROCETTAA suo carico aveva già diverse denunce. Si tratta di un italiano di 49 anni, colto in in flagrante

 

Grazie alla rubrica Specchio dei Tempi del quotidiano La Stampa è stato beccato e denunciato il “simulatore seriale” di incidenti stradali. Aveva finto in più occasioni  di essere stato investito da un’ automobile, così da chiedere poi somme di denaro da chi era alla guida per evitare la denuncia all’assicurazione. A suo carico aveva già diverse denunce. Si tratta di un italiano di 49 anni, colto in in flagrante in borgo San Paolo.

 

(Foto: il Torinese)

Metrò in panne, code per i bus

Attorno alle 19 il servizio è stato ripristinato su tutta la linea

 

bus passeggeri 2bus passeggeri

Lunghe code di passeggeri appiedati, a causa di un guasto ad un treno che  ha bloccato dalle 16.30 alle 17, la metropolitana di Torino. Gli utenti hanno dovuto aspettare bus sostitutivi alle fermate. Il servizio è ripreso dopo meno di un’ora tra le fermate Fermi-Porta Nuova, ma è rimasto ancora bloccato il tratto Porta Nuova-Lingotto. Attorno alle 19 il servizio è stato ripristinato su tutta la linea.

 

(Foto: il Torinese)

Marchionne e il Salone milanese che non c’è

modelle modelle fiatmarchionneGli ambienti torinesi che criticarono l’ad perchè, secondo loro, dopo aver fatto fuggire la Fiat da Torino la voleva riportare sì, ma a Milano, possono mettersi il cuore in pace

 

Pareva una cosa seria: “Milano Auto Show è il “Salone più bello del mondo”. Con questa ambiziosa premessa vogliamo offrivi quanto di meglio il panorama automobilistico mondiale è pronto a presentare. Attraverso una piattaforma espositiva posta su differenti livelli e con una doppia anima: la fiera e la città” E ancora: “L’obiettivo è dare una ampia interpretazione al settore automotive utilizzando tutti gli strumenti utili per una guida all’acquisto che vi consenta di interagire con il prodotto e che soddisfi la vostra passione per l’automobile”.

 

Il sito web del Milano Auto Show, quello che sarebbe dovuto essere il nuovo Salone dell’Auto italiano, è ancora online con le parole che avete appena letto. Peccato, però, che la manifestazione in programma nel capoluogo lombardo dall’11 al 21 dicembre prossimi non si farà. Un sorrisetto malizioso appare sulle labbra dei torinesi che, dal 2001 ormai, sono orfani di quello che ritengono essere l’unico vero Salone, tenutosi da sempre all’ombra della Mole. 

 

E dire che Fca guardava con entusiasmo alla manifestazione. Sergio Marchionne, al Salone parigino, dixit: «Al salone di Milano ci saremo. Stiamo cercando di rilanciare un salone italiano dell’auto in Italia. Spero che sia un successo. Noi ci saremo». E per una volta non lo si può criticare, le sue intenzioni erano buone. Oltre a Fiat-Chrysler-Fca, però, solo Audi aveva dato la sua adesione alla rassegna motoristica meneghina: un po’ poco per poterla realizzare.

 

Così, salvo sorprese dell’ultimo minuto, l’evento che avrebbe dovuto surclassare il Motor Show bolognese non si farà. O, forse, nella migliore delle ipotesi, si sposterà di qualche mese in attesa dell’inizio di Expo 2015. Il patron dell’iniziativa, Alfredo Cazzola sarà attapirato e soprattutto imbarazzato per aver annunciato l’evento in pompa magna, urbi et orbi, qualche mese fa. Gli ambienti torinesi che criticarono Marchionne perchè, secondo loro, dopo aver fatto fuggire la Fiat da Torino la voleva riportare sì, ma in esposizione a Milano, possono mettersi il cuore in pace. Mal comune mezzo gaudio: il mitico Salone non si farà più. Nè a Torino, nè a Milano.

 

Ghinotto

Ebola e Isis limitano presenze africane al Salone del Gusto

SALONE GUSTOL’organizzazione ha chiesto ai delegati di Sierra Leone, Guinea e Liberia di non partecipare

 

Ebola e l’offensiva dell’Isis fortunatamente non mietono vittime qui da noi. Ma creano un danno alle partecipazioni del Salone del Gusto, in programma a fine ottobre. Il  segretario generale di Slow Food, Daniele Buttignol ha annunciato dispiaciuto che l’organizzazione ha chiesto ai delegati di Sierra Leone, Guinea e Liberia di non partecipare. Per quanto riguarda, invece, le comunità siriane queste non possono raggiungere Torino  perché si trovano in villaggi occupati dall’ Isis. Nonostante la mancata presenza a Terra Madre, rassegna parallela al Salone, alla quale erano stati invitati, i promotori della manifestazione assicurano: “non li abbandoneremo”.

Paratissima, addio Moi

moi1moi2Purtroppo,a causa della sempre maggiore incuria, della mal gestione della location, del continuo stato di degrado in cui versa tuttora, della mancanza di adeguate misure di sicurezza, del vandalismo e dei furti dei cavi di rame e del danneggiamento dell’impianto elettrico (danno stimato oltre ai  50mila euro), gli organizzatori dell’evento si sono visti costretti a rinunciare alla loro “casa”

 

Un altro duro colpo è stato inferto al quartiere Borgo Filadelfia: Paratissima è obbligata a trasferirsi dal Moi a Torino Esposizioni. La manifestazione off di Artissima, nata nel 2005, aveva trovato la sua casa nell’area dismessa degli ex Mercati generali  nel 2012. Paratissima  è un evento che dà l’opportunità  agli artisti, giovani e non, di farsi conoscere ed apprezzare da un pubblico vasto e composito, il tutto caratterizzato da  un’atmosfera di vivacità e simpatia.

 

Gli anni scorsi il quartiere era stato coinvolto attivamente e alcuni artisti avevano lasciato il segno del loro estro attraverso la realizzazione di murales,sia sulle pareti delle palazzine dell’ex Moi  sia su quelle della palestra dell’Istituto Comprensivo Pertini. Purtroppo,a causa della sempre maggiore incuria, della mal gestione della location, del continuo stato di degrado in cui versa tuttora, della mancanza di adeguate misure di sicurezza, del vandalismo e dei furti dei cavi di rame e del danneggiamento dell’impianto elettrico (danno stimato oltre ai  50000 euro), gli organizzatori dell’evento si sono visti costretti a rinunciare alla loro “casa” per trasferirsi a Torino Esposizioni.

 

Lorenzo Germak,fondatore e coordinatore di Paratissima, dichiara: «Dopo San Salvario, al M.O.I. Paratissima aveva trovato la sua nuova casa ed è certamente a malincuore che abbiamo preso la decisione di lasciarlo. Ma nei momenti di crisi occorre trasformare le criticità in opportunità di sviluppo e siamo convinti che la nuova location abbia tutte le caratteristiche per farci fare un ulteriore salto di qualità».

 

Il quartiere Borgo Filadelfia negli ultimi anni ha vissuto un progressivo e lento abbandono, si è respirato nell’aria un senso di malessere rappresentato da negozi chiusi , occupazione delle  palazzine dell’ex Moi, abbandono dell’area Filadelfia , malcuranza di Piazza Galimberti, aumento di furti,droga e prostituzione. Per Borgo Filadelfia rappresentava la rinascita di uno spazio lasciato lentamente morire dagli enti competenti, un mezzo per far conoscere il quartiere stesso ai Torinesi e non che venivano a visitare Paratissima. Anche questa speranza è morta…

 

Maria Ferreri

Chiara Mandich

 

(Foto: il Torinese)

I genitori fanno arrestare 5 pusher: basta spaccio davanti ai bimbi

carabinieri autoErano stufi di vedere i bambini nel bel mezzo del traffico di droga. La vendita di cocaina avveniva per strada su appuntamento

 

I carabinieri di Collegno hanno arrestato 5  spacciatori gabonesi, di età compresa tra i 25 e i 36 anni, sono stati arrestati dai carabinieri di Collegno. Sono stati i genitori dei bimbi del quartiere Oltredora, a denunciarli. Erano stufi di vedere i bambini nel bel mezzo del traffico di droga. La vendita di cocaina avveniva per strada su appuntamento telefonico. I militari dell’Arma sono andati nel caseggiato in cui abita uno spacciatore colto in flagrante e hanno bloccato gli altri quattro “soci”.

Jerry Schatzberg firma il manifesto Tff

TFF2014Un vetro infranto che rifrange l’immagine scomponendola in diverse parti per preannunciare la nuova e attesissima edizione

 

Porta la firma di Jerry Schatzberg il manifesto targato TFF 32a edizione e non poteva essere scelta più azzeccata. Un vetro infranto che rifrange l’immagine scomponendola in diverse parti per preannunciare la nuova e attesissima edizione del TFF, quest’anno diretto da Emanuela Martini e che vede Paolo Virzì nelle vesti di Guest Director. 

 

Jerry Schatzberg, fotografo e regista della New Hollywood, a cui anche quest’anno è dedicata la retrospettiva, per cui ha firmato capolavori quali Lo Spaventapasseri (Scarecrow, 1973) vincitore dalla Palma d’Oro a Cannes con un insolito e bravissimo Gene Hackman e un istrionico Al Pacino, o ancora Panico a Needlepark (The Panic in Needle Park, 1971) interpretato da Al Pacino per la prima volta sul grande schermo. 

 

Divenuto celebre negli anni ‘60 con foto di moda e di celebrità pubblicate sui maggiori magazine, da Vogue a Esquire, da Cosmopolitan a Time, Jerry Schatzberg si impone nel 1966 con la storica copertina dell’album “Blonde on Blonde” di Bob Dylan.L’omaggio di Schatzberg al TFF si posiziona a metà tra passato, presente e futuro, un rimando alla retrospettiva che per il secondo anno è dedicata alla New Hollywood, ma anche e soprattutto un augurio affinché il TFF non smetta di cercare nuovi talenti. Non ci resta che aspettare la nuova edizione del TFF che si svolgerà dal 21 al 29 novembre. 

 

Cristina Colet