Il segretario delle Nazioni Unite, è stato accolto in città dal sindaco Piero Fassino, dal presidente della regione Piemonte Sergio Chiamparino, dal presidente del Senato Pietro Grasso e dal ministro degli Esteri Paolo Gentiloni
Il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-Moon, per la terza volta in questi anni giunto in occasioni ufficiali sotto la Mole, è intervenuto alla giornata conclusiva del Terzo Forum Mondiale dello sviluppo locale, tenutosi in questi giorni a Torino.
“Troppe persone subiscono violenze, troppe famiglie sono costrette a fuggire dalle proprie case a causa di guerre e persecuzioni. Questa è una sfida che deve essere condivisa. Importante anche affrontare la disoccupazione, che crea tensioni sociali ed è una grande preoccupazione”.
Ban Ki-Moon ha anche detto che quello avuto con Papa Francesco all’Onu è stato “il più grande incontro di successo mai vissuto come segretario generale”.
Il segretario delle Nazioni Unite, è stato accolto in città dal sindaco Piero Fassino, dal presidente della regione Piemonte Sergio Chiamparino, dal presidente del Senato Pietro Grasso e dal ministro degli Esteri Paolo Gentiloni.
(Foto: futura.unito.it)


Nona edizione per Portici di Carta, uno degli appuntamenti irrinunciabili della Torino d’inizio autunno. Per un intero week-end, i portici di via Roma, piazza San Carlo e piazza Carlo Felice si trasformano in una libreria lunga oltre due chilometri. Più di cento librai, bouquinistes e piccoli editori. L’edizione 2015 è dedicata a Sebastiano Vassalli. All’Oratorio di San Filippo il Corner Eventi ospita tutto il giorno incontri, presentazioni, reading, spettacoli. Fra gli autori Andrea Bajani, Arturo Brachetti, Alessandro Barbero, Giuseppe Culicchia, Fabio Geda, Antonio Manzini, Paola Mastrocola, il ricordo di Luca Rastello, Bruno Gambarotta che presenta la nuova mappa WalkTo. Sotto il colonnato e sul sagrato della Chiesa di San Filippo lo spazio per i più piccoli. Lungo il percorso gli spettacoli del Festival dell’Oralità Popolare. E domenica 11 tornano le Passeggiate di Portici di Carta – quattro più una per i più piccoli – alla scoperta dei luoghi letterari di Torino.In aggiunta al grande appuntamento di maggio con il Salone Internazionale del Libro – attraverso Portici di Carta, il Salone Off 365 e le altre iniziative nel corso dell’intero anno – la Fondazione per il Libro conferma il suo impegno nel promuovere l’amore per il libro e la lettura in ogni luogo e per tutte le età.
Forse non ci sarà un Paese ospite d’onore al prossimo Salone del Libro. Prima del cda della Fondazione per il Libro, che dovrà confermare il no all’Arabia Saudita dopo la condanna a morte di Ali Al-Nimr, questa è l’ipotesi che sembra più plausibile. “Non c’è nulla di male a cambiare un po’ le cose, stiamo cercando formule e progetti nuovi”, così l’Ansa riporta le parole della presidente del Salone, Giovanna Milella, a margine della presentazione a Torino di Portici di carta.




STORIE DI CITTA’ /
Via Maria Vittoria angolo Via San Massimo. Da quelle parti, nel corso dei secoli è passata un pezzo di storia della nostra città. Ci capito diverse volte. Amo passeggiare raggiungendo l’ufficio a piedi. Ultimamente sono andato alla Ferramenta Fratelli Drovetti, dal 1906. Ci sono andato per trovare Francesco Drovetti, da me conosciuto da anni, ma incuriosito di approfondire la conoscenza. Piacevolmente “vola” la mattinata con finale invito a pranzo. Direi quasi…un signorotto rinascimentale. Cordiale, capace di coordinare le sue tre attività principali: lavoro con i relativi problemi pratici da risolvere; pubbliche relazioni con chi lo viene a trovare; la sua passione: la politica. L’immancabile sigaretta accesa, diversi argomenti nel suo “repertorio”. Tutti dentro questa Torino. Del resto, la sua famiglia ha attraversato il Novecento, passando tra due guerre. Attività tra il commercio e l’artigianale. Arrivano dal Canavese. Terra di lavoratori del ferro. Risiedono in Barriera di Milano, poco oltre il vecchio dazio. E le attività iniziano a Torino, proprio lì. Poi “rimbalzano” da Porta Palazzo, via Saluzzo e corso Marconi, per “atterrare” nell’attuale sede. Superando negli anni d’oro i venti dipendenti.
Mai voluto fare il consigliere comunale? 