Cosa succede in città- Pagina 529

Torna la festa degli alberi

alberi verdiverde 2La messa a dimora di nuove piante a novembre è un’usanza contadina che si teneva nelle campagne

 

 

Il centro polisportivo Massari di via Massari 114 ha voluto rendere omaggio a questa abitudine con la “Festa degli alberi”, che si svolgerà sabato 15 novembre all’interno dell’orto dell’impianto.  Questa iniziativa è un’azione concreta per la difesa, l’incremento e la valorizzazione del patrimonio arboreo della collettività.

 

La festa inizierà alle 9,30 con la presentazione del progetto  e proseguirà alle 10,30 con la messa a dimora delle piante. Saranno utilizzati alberi da frutto con astoni di tre anni, che il prossimo anno daranno già i loro primi frutti, consentendo ai ragazzi e bambini che seguono il laboratorio di orticultura e a quelli che frequentano il centro estivo, di osservare la crescita, la fioritura e procedere alla raccolta dei frutti.

 

La scelta è stata su specie rustiche e resistenti autoctone come: il melo “marcun” tipico della bassa pianura torinese; il pero “martin sec”, specie antica con frutti piccoli e molto dolci, tipico del cuneese; le susine qualità “ranaglode” e “ramassin”; le pesche con due diverse maturazioni a giugno e a luglio e infine, un albicocco.  Ma ci saraà anche lo spazio per i frutti rossi: tre piante di mirtilli, una di uva spina, due ribes e le fragole.  

 

La festa si concluderà alle12,30 con un pranzo collettivo. Per partecipare, occorre prenotarsi via mail a: ludoteca@centropolisportivomassari.it

   

 (Foto: il Torinese)

 

Fonsai-unipol, perquisizione Fiamme Gialle

finanzaNegli uffici di Ernst & Young, Gualtieri & Associati e Boston Consulting Group, gli advisor del processo di fusione 

 

La Guardia di Finanza di Torino sta conducendo perquisizioni negli uffici di Milano di Ernst & Young, Gualtieri & Associati e Boston Consulting Group, gli advisor del processo di fusione tra Fondiaria SAI, Unipol Assicurazioni, Milano Assicurazioni e Premafin. Le indagini sono guidate dai sostituti procuratori Marco Gianoglio ed Eugenia Ghi, del pool penale Economia della Procura della Repubblica torinese.L’intento degli inquirenti è chiarire se ci sono state alterazioni nei bilanci. Sono stati notificati due avvisi di garanzia.

 

(Foto: il Torinese)

Turin Marathon e StraTorino, domenica si corre

marathonIl percorso parte da piazza San Carlo e arriva in piazza Castello, lungo un tracciato che si snoda per gran parte in città con passaggi a Moncalieri, Nichelino e Vinovo

 

Si correrà domenica 16 novembre la 28a. edizione della Turin Marathon. Il percorso parte da piazza San Carlo e arriva in piazza Castello, lungo un tracciato che si snoda per gran parte in città con passaggi a Moncalieri, Nichelino e Vinovo. Sono in programma anche la StraTorino (7,5 chilometri con partenza e arrivo in piazza San Carlo) e la Junior Marathon, una volata tutta dritta di un chilometro, da piazza Carlo Felice a piazza Castello, dedicata ai bambini fino ai 12 anni.

 

Tra gli eventi collaterali la mostra fotografica di Franco Mauro e delle opere dell’artista-maratoneta Jean Paul Charles, visitabile nella Sala mostre del Palazzo della Regione. L’ente ospita anche venerdì 14 alle 10.30 Luciano Gigliotti, storico allenatore dei maratoneti azzurri, che presenta il suo libro “Mi chiamavano professor fatica”.

 

Torino è come la Cavallerizza Reale

mole cavallerizzacavallerizzacav moleNoi sogniamo una Cavallerizza rimessa a nuovo, destinata ad accogliere eventi di portata internazionale come quelli che hanno appena coinvolto tanti nostri concittadini. Però, al di là di ciò che ci immaginiamo, vorremmo almeno che chi abbiamo eletto per prendere delle decisioni lo facesse

 

Tutti i torinesi conoscono, o dovrebbero, il complesso di edifici che, dal retro del Teatro Regio, si sviluppano a lato di via Verdi e arrivano in via Rossini. Si tratta della Cavallerizza Reale, patrimonio dell’umanità e meraviglioso esempio architettonico di complesso urbanistico per funzioni burocratiche: progettato nel 1673 dal Castellamonte e poi completato con i contributi di personaggi del calibro di Juvarra, Alfieri, Melano e Mosca.

 

Purtroppo la Cavallerizza però si ripropone su giornali e attualità per variegate ed inutili, se non negative, situazioni spesso di degrado: è cronaca il tentativo di vendita di alcune sue parti, andato deserto più volte, da parte del Comune; è cronaca l’occupazione da parte di vari e soliti personaggi di altre sue parti; è cronaca infine l’incendio che la scorsa estate ha danneggiato la struttura.

 

Non è il caso di aggiungersi nella discussione ad infiniti blog, convegni, comitati, atti pubblici, ordini del giorno (dalla Circoscrizione Uno al Comune di Torino, alla Regione Piemonte un po’ tutti i livelli amministrativi ne hanno parlato), ma si può piuttosto provare a fare una riflessione amara sull’edificio, che rappresenta perfettamente un certo atteggiamento (perdente) della Città di Torino.

 

Ci stiamo proponendo come capitale dell’Arte contemporanea; ci stiamo sforzando di inventarci una vocazione turistica, con discreti risultati; ci stiamo quasi convincendo (sì, anche noi “chiusi torinesi”) che il posto in cui viviamo sia bello e meritevole di attenzioni. Eppure ci ricordiamo sempre tutti del fatto che Torino sia stata Capitale del Regno d’Italia, capitale della moda ad inizio Novecento, del cinema poco dopo, della televisione poco dopo ancora… e che tutte queste “invenzioni”, questi “ruoli di spicco” ci siano poi stati scippati da qualcun altro, in breve tempo. Un sentimento un po’ nostalgico ed un po’ risentito, di cui però, come spesso accade in queste situazioni, è da imputare solo al nostro “approccio al patrimonio che abbiamo”.

 

E’ un problema italiano, non solo locale, ma qui da noi sembra essere un’eccellenza del territorio. La Cavallerizza sarebbe da valorizzare come la Reggia di Venaria (un grande merito del primo Ghigo, portato avanti indistintamente dalla amministrazioni successive) e non dovrebbe costituire un problema. Si discute a volte sulla sua finalità, pubblica o privata, e su quanto le malconce casse comunali non possano permettersela: ma non si centra il problema. La si lascia occupare e stuprare, con concerti e degrado, abbandonandola in un’area che nessuno considera (via Verdi) e che è quasi diventata il “retro” di una via del centro secondaria (via Po) per quanto bellissima.

 

E così noi organizziamo Artissima, Paratissima, Photissima, The Others, mille progetti interessanti e diffusi sul suolo comunale, quando potremmo avere un centro unico e irripetibile (nel mondo) che fonda storia e contemporaneità. Solo un minimo esempio di ciò che potrebbe essere ciò che resta dietro i resti dell’Accademia Reale.

 

Ma ci siamo mai chiesti perché altre città ci abbiano rubato tante nostre creazioni così innovative e meravigliose? Perché offrono di più e ci credono di più. Perché investono e innovano, valorizzando ciò che hanno e non tenendo i soldi in saccoccia. Noi qui, per fare un parcheggio sotterraneo o un grattacielo, siamo arenati nelle discussioni e innamorati di un effetto NIMBY (“not in my backyard) che non ci lascia vedere anche nei ruderi del passato un futuro possibile. Il recupero si deve limitare ad un restauro, ad una diversa destinazione nel caso più ardito, ma sempre e comunque in un eterno processo di confronto tra mille particolarismi.

 

Noi sogniamo una Cavallerizza rimessa a nuovo, destinata ad accogliere eventi di portata internazionale come quelli che hanno appena coinvolto tanti nostri concittadini. Però, al di là di ciò che ci immaginiamo, vorremmo almeno che chi abbiamo eletto per prendere delle decisioni lo facesse. E smettesse di tenere, sempre più cadente, in pieno centro un fantasma che ci ricorda tutti i nostri difetti.

 

Giovanni Vagnone

 

(Foto: il Torinese)

Firme tarocche? Il Tar decide sulle liste di Chiamparino

La decisione dei giudici amministrativi dovrebbe giungere in serata o domani, poichè la materia elettorale prevede tempi brevi

 

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Torna il tormentone delle firme presunte tarocche che potrebbero invalidare il voto regionale, così come avvenne per l’elezione di Roberto Cota. Teme anche Sergio Chiamparino? Oggi l’udienza al Tar del Piemonte (nella foto la sede in corso Stati Uniti) per esaminare il ricorso presentato contro alcune delle liste che sostenevano la candidatura del governatore di centrosinistra. La decisione dei giudici amministrativi dovrebbe giungere in serata o domani, poichè la materia elettorale prevede tempi brevi.

 

(Foto: il Torinese)

Beccata la gang dei bancomat

La banda ha probabilmente messo a segno decine di colpi in Piemonte, per un totale di oltre 2 milioni di euro

 

banche matSvaligiavano  i bancomat senza l’utilizzo di esplosivi, utilizzando chiavi clonate e codici riservati. I componenti della banda sono stati arrestati dai carabinieri del Comando provinciale di Torino. I malviventi erano tre, con l’aiuto di tecnologie avanzatissime avevano appena “prelevato” oltre 200mila euro la cassaforte di un bancomat. La banda ha probabilmente messo a segno decine di colpi in Piemonte, per un totale di oltre 2 milioni di euro.

 

(Foto: il Torinese)

I consiglieri se li tagliano. Gli emolumenti, del 10%

consiglio X 1park2E il capogruppo Pd Gariglio vuole accelerare l’iter della riduzione dello stipendio al livello dei sindaci delle grandi città

 

 

Il clima di virtuosismo antipolitico e la voragine delle casse regionali, con la conseguente necessità di raschiare il barile, stanno dando i loro frutti. E così la “casta” regionale fa a gara a chi riesce a tagliare di più introiti e benefit vari legati all’attività politica. Sarà difficile, ma chissà che l’opinione pubblica prima o poi non si ritenga soddisfatta.

 

IL COMUNICATO STAMPA DEL CONSIGLIO REGIONALE

 

Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità dei votanti la proposta di legge dell’Ufficio di presidenza – primo firmatario il presidente Mauro Laus – per un taglio immediato del 10% delle indennità dei consiglieri regionali.

 

È stato anche approvato, sempre all’unanimità dei votanti, un ordine del giorno collegato, primo firmatario il presidente del gruppo consiliare Pd Davide Gariglio, che impegna i presidenti di Giunta e Consiglio regionale “ad avviare un confronto con il Governo e con la Conferenza dei presidenti dei Consigli regionali e la Conferenza dei presidenti delle Giunte regionali al fine di anticipare la modifica della Costituzione e permettere di definire gli emolumenti dei componenti degli organi regionali nel limite dell’importo di quelli attribuiti ai sindaci dei Comuni capoluogo di Regione”, oltre a modificare coerentemente gli oneri previdenziali, assistenziali e assicurativi.

 

Il relatore di maggioranza della proposta di legge, Domenico Ravetti (Pd) ha affermato che il senso del provvedimento è quello di “avviare una prima discussione sul compenso per la nostra attività perché a questo fattore si possa levare presto lo stesso alone di quei privilegi che abbiamo deciso di abbattere nella logica sostenibile del buon senso. Certamente il contenimento dei costi della politica non cambia il destino di una comunità, ma almeno è un inizio. Questo è il primo passo verso l’obiettivo finale, i cui effetti vorremo fossero esigibili a partire dai primi mesi del 2015, che è quello enunciato più volte e che ha come riferimento il costo del sindaco per il Comune capoluogo di Regione”.

Secondo il capogruppo M5S, Giorgio Bertola, intervenuto subito dopo la relazione, “i conti della Regione sono in una situazione grave con un disavanzo mostruoso di 2,6 miliardi di euro, come risulta dal giudizio di parificazione del rendiconto.  Errato aspettare la soluzione da Roma per portare l’indennità dei consiglieri a livello di quella del sindaco del capoluogo, come già detto da Renzi e ripreso dai presidenti Chiamparino e Laus. La nostra proposta avrebbe lasciato solo i rimborsi per 4.400 euro netti al mese. Siamo disponibili anche ad emendare la vostra proposta di legge sostituendo 10% con 50%”.

 

Nel corso del dibattito sono stati infatti presentati anche alcuni emendamenti che sono stati tutti respinti. Tuttavia la maggioranza e lo stesso vicepresidente della Giunta regionale, Aldo Reschigna, si sono impegnati a valutare attentamente il contenuto delle proposte volte a ridurre i costi della macchina regionale per le riforme che a breve verranno formulate dall’Esecutivo.

 

Tra i molti intervenuti Gian Luca Vignale (FI) ha rilevato “il Consiglio regionale ha ridotto negli ultimi 5 anni il proprio bilancio del 40% dimostrando un’efficienza che se fosse attuata in Giunta risolverebbe probabilmente i problemi economici della Regione. Dobbiamo fare attenzione alla demagogia e garantire l’indipendenza, voluta dai padri costituenti, al personale politico. I gruppi ormai hanno obiettive difficoltà ad operare”.

 

Nella dichiarazione di voto del gruppo FI, il suo presidente Gilberto Picchetto, d’accordo con la riduzione ha però insistito sul pericolo che si turbi “l’indipendenza e l’autonomia dei rappresentanti eletti all’Assemblea legislativa, per avere un titolo sui giornali: stiamo scherzando col fuoco. C’è chi è morto per la democrazia in questo Paese, ma c’è chi ha detto oggi che non serviamo a nulla”.

 

Alfredo Monaco (Scelta civica) ha dichiarato che “questa proposta di legge è un primo step per dare un segnale di buona volontà alla cittadinanza. Gli emolumenti dei consiglieri dovrebbero essere collegati alla qualità ed alla quantità del nostro lavoro”.

 

Per Marco Grimaldi (Sel) “fare politica è una gratificazione. Ridurre le sedi e azzerare gli sprechi non basterà a salvare il Piemonte. L’austerità è accettabile solo con giustizia ed equità. Noi, come i dirigenti della macchina amministrativa, dobbiamo dare un contributo per la crisi. Il 10% è solo un inizio in attesa che arrivi l’equiparazione al sindaco capoluogo”.

 

Il capogruppo del Pd, Davide Gariglio, ha lamentato che “è stata persa una occasione impiegando una intera giornata di lavoro parlando della diminuzione dei nostri emolumenti. Il mondo fuori si attende ben altro. Votiamo in fretta e passiamo oltre e mettiamo anche mano a questo regolamento dell’Assemblea, per avere tempi ben diversi di discussione come al Parlamento europeo”.

 

“Dobbiamo rispondere alle aspettative della società civile – ha affermato Mario Giaccone (Chiamparino per il Piemonte) –  affinché la politica produca risultati per il bene di tutti. Convinto sostegno del mio gruppo a questo provvedimento in attesa del secondo. Questo è un atto opportuno ma non risolutivo. La sobrietà va estesa anche agli altri vertici della macchina regionale”.

 

Gianna Gancia (Lega Nord) ha respinto “la dicotomia tra cattivi politici e buoni cittadini vessati dalla Regione o dagli altri enti di governo. Non dobbiamo lanciare messaggi che possano mettere in pericolo la democrazia. I cittadini in realtà vogliono efficienza. Il mio gruppo non parteciperà al voto”.

 

Gianpaolo AndrissiStefania BatzellaDavide BonoMauro CampoFrancesca FredianiPaolo Mughetti e Federico Valetti (M5S) sono intervenuti appoggiando le tesi del capogruppoBertola. Per Forza Italia è intervenuto anche Diego Sozzani mentre, Maurizio Marrone (F.d’I.), ha provocatoriamente chiesto con un emendamento l’azzeramento dell’indennità.

 

Per la maggioranza hanno parlato anche Paolo AllemanoAndrea AppianoVittorio BarazzottoAntonio Fermentino e Valter Ottria (Pd).

 

AB – www.cr.piemonte.it

Il 4 novembre a un secolo dalla Grande Guerra

Alzabandiera alle 10, vetrine commemorative in galleria Subalpina

 BANDIERA

A 100 anni dallo scoppio della 1^ Guerra Mondiale e alla vigilia dellingresso dellItalia nel conflitto , le Forze Armate celebrano il 4 novembre del 1918, data in cui la Grande Guerra si concludeva vittoriosamente sul fronte italiano, con una serie di iniziative collegate alle celebrazioni che si svolgeranno in tutta Italia e che si concretizzeranno con l’ apertura delle caserme al pubblico, conferenze nelle scuole e eventi dimostrativi.

 

A Torino, le celebrazioni del Giorno dellUnità Nazionale e Giornata delle Forze Armate si svolgeranno secondo questo programma:

 

– alle ore 10.00, in Piazza Castello: Cerimonia dellAlzabandiera, con schieramento della Banda musicale del Corpo di Polizia Municipale della Città di Torino, della Bandiera dIstituto della Scuola di Applicazione dellEsercito,di un Reparto di formazione in armi composto da personale della Scuola di Applicazione, della Brigata alpina Taurinense, della Legione Carabinieri Piemonte e Valle dAosta e del Comando Regionale della Guardia di Finanza;

 

– alle ore 11.00, presso il Sacrario della Gran Madre di Dio: celebrazione della Santa Messa e deposizione di  Corona ai Caduti;

 

– alle ore 18.00, in Piazza Castello: Cerimonia dell’Ammainabandiera.

 

Nella stessa giornata terrà  in tutto il territorio regionale, l’iniziativa Caserme Aperte. Inoltre, per consolidare i rapporti tra la Cittadinanza e le Forze ed i Corpi Armati dello Stato e verranno allestite, – come di consueto – presso la Galleria Subalpina, le vetrine commemorative.

 

(Foto: il Torinese)

Alex testimonial per la ricerca sul cancro

del pieroL’ex giocatore bianconero: “Mai come in questi casi l’unione fa la forza”

 

L’Associazione Italiana Ricerca sul Cancro (AIRC) ha da oggi come testimonial Alex Del Piero. L’ex campione juventino, che oggi milita con gli indiani del Delhi Dynamos, ha dichiarato a Rtl, dopo aver visitato il centro ricerche di Candiolo: “Mai come in questi casi l’unione fa la forza. Sono oltre 5000 i ricercatori che grazie ad AIRC possono continuare il loro lavoro in Italia o andare all’estero per migliorare, raccogliere informazioni, riportarle in Italia. Ognuno può fare qualcosa per sostenere la ricerca”.

“La legge non è… uguale per Cucchi”

CUCCHIDurante la partita contro l’Atalanta, i tifosi Granata hanno intonato cori e hanno ricordato il giovane romano arrestato per droga cinque anni fa e morto dopo una settimana  in ospedale

 

All’Olimpico di Torino, in  curva Primavera, è apparso uno striscione con scritto: “La legge non è… uguale per Cucchi”. Durante la partita di campionato contro l’Atalanta, i tifosi Granata hanno intonato cori e hanno ricordato Stefano Cucchi, il giovane romano arrestato per droga cinque anni fa e morto dopo una settimana  in ospedale. Nei giorni scorsi sono stati assolti in appello  gli imputati per la sua morte. Un altro striscione  simile è stato esposto anche a Genova,  a Marassi, dai tifosi della Sampdoria.

 

(Foto: www.toro.it)