La città della Mole è una delle mete italiane più ambite, al pari di Venezia o Firenze. Impensabile, soltanto dieci anni fa. Come sarebbe stato impensabile che il New York Times indicasse in Torino – come ha indicato quest’anno – uno dei luoghi irrinunciabili da visitare nel mondo
Da quel febbraio 2006 tante cose sono cambiate. I Giochi olimpici invernali hanno trasformato Torino. La città conosciuta da sempre come capitale dell’industria, un po’ troppo grigia e fumosa, da allora si presenta agli occhi del mondo come luogo di arte, storia e cultura. Le presenze turistiche dall’Italia e da tanti Paesi stranieri si sono moltiplicate, in questi dieci anni: la città della Mole è una delle mete italiane più ambite, al pari di Venezia o Firenze. Impensabile, soltanto dieci anni fa. Come sarebbe stato impensabile che il New York Times indicasse in Torino – come ha indicato quest’anno – uno dei luoghi irrinunciabili da visitare nel mondo.
La cerimonia di apertura, il 10 febbraio 2006, fu per numero di spettatori il programma TV più visto al mondo nel corso dell’anno e vinse due Emmy Awards. Alla sfilata, presero parte le rappresentanze di 80 nazioni, e ad accendere la fiamma Olimpica sul braciere alto 57 metri, fu la dieci volte medagliata olimpica Stefania Belmondo.
E ora bisogna guardare avanti. Ha scritto sulla Stampa Carlo Azeglio Ciampi, presidente della repubblica che il 10 febbraio 2006 inaugurò i Giochi olimpici: “il decennale delle Olimpiadi del 2006 non è la celebrazione di un passato successo; deve essere una sottoscrizione solenne dell’impegno a intraprendere con determinazione, con serietà, con rigore l’attività necessaria a conferire a Torino, in misura crescente, i tratti di una grande città europea, ricca di storia e di cultura, al tempo stesso modernamente attrezzata”. Questa la sfida che attende la città e i torinesi.
IL PROGRAMMA DEI FESTEGGIAMENTI (Gli orari potrebbero subire variazioni)
Nutrito il programma dei tre giorni di festa per celebrare i dieci anni dai Giochi di Torino 2006. Il 26, 27 e 28 febbraio i volontari di dieci anni fa sono invitati a tornare in pista. Giovedì 25 febbraio all’URBAN CENTER la Mostra Fotografica: “Torino è un’altra Città – 2006-2016 il viaggio continua”.
Venerdì 26 febbraio Incontro delle Scuole Elementari con Atleti Olimpici: Impianto Sportivo Palatazzoli. Inaugurazione presso Camera Mostra: “Torino 2006-2016 i miei Giochi Olimpici” con concorso aperto a cittadini h 18:00 Inaugurazione presso il MUSEO DELLA MONTAGNA di una Mostra fotografica e selezione di cimeli olimpici h 17 Proiezione filmati in piazza Castello.
Sabato 27 febbraio Staffetta celebrativa con vessilliferi. La staffetta tocca le 10 circoscrizioni, per circa 30 km, con una decina di tappe in luoghi di nuova trasformazione. Partenza da piazza Palazzo di Città alle10:00 circa con cerimonia alla presenza del Sindaco. Arrivo in Piazza Castello, in concomitanza con l’inizio del programma serale. Penultima tappa in Piazza Vittorio dove la staffetta incontra i Volontari, gli ex dipendenti Toroc, le rappresentanze delle realtà sportive torinesi, gli Alpini della Taurinense e la Banda della Polizia Municipale per la sfilata verso Piazza Castello. Accompagna la staffetta l’Associazione Cori Piemontesi con interventi all’avvio, all’arrivo e nelle tappe intermedie, con la partecipazione di circa 1000 coristi in totale. Grande Sfilata di Volontari Olimpici, ex dipendenti Toroc, Alpini, rappresentanze delle realtà sportive torinesi e Banda musicale dei Vigili Urbani, da p.za Vittorio a p.za Castello. In Piazza Vittorio dalle 16 alle 17circa attività di animazione per i Volontari ed il pubblico. Cerimonia in Piazza Castello, dalle 16.30 apertura del palco con intrattenimento ed esibizione cori ore 17:30-20.30. Accensione del Braciere Olimpico. Alzabandiera. Saluto istituzionale delle Autorità presenti Sindaci di altre città olimpiche e Medagliati Olimpici e Paralimpici Torino 2006. Intrattenimento musicale e spettacolo di video e luci. Grande concerto finale con Nicola Piovani sui temi delle musiche da film a cura di Regione Piemonte. Serata Olimpica. Dalle 21- 24, proiezione filmati di RAI Teche al Museo del Cinema; musei e negozi aperti; cori alpini; dj-set in Piazzale Valdo Fusi, Galleria
Umberto I e Galleria San Federico e somministrazione bevande calde (con sostegno di associazioni varie commercianti/esercenti). Attività di intrattenimento sulla Pista del Ghiaccio di piazza Carlo Alberto.
Domenica 28 febbraio Incontro/talk-show su valore dei Giochi: eredità sportiva, effetti economici ed imprenditoriali, spinta alla riqualificazione urbana, cambiamenti socio-psicologici, eredità sportiva, presso CAMERA dalle h 10:30 alle 12:30* Momento istituzionale conclusivo, h 16:00 – 17:00*, in Piazza Castello, con intrattenimento musicale, chiusura istituzionale, intervento del Liceo musicale Cavour, coro CAI UGET, spegnimento del Braciere Olimpico e Inno di Mameli suonato dalla Banda della Polizia Municipale. A seguire, dalle ore 17.00 spettacolo di pattinaggio di figura su ghiaccio in Piazza Carlo Alberto. Altre iniziative sui tre giorni Ten years on ice: Pista pattinaggio su ghiaccio con animazioni in Piazza Carlo Alberto e mercatino in Piazza Solferino a cura del Comitato Regionale Piemonte Fisg Tour del centro offerti da Guide Turistiche Tram Storici in piazza Castello Annullo Filatelico e Mostra Filatelica Mostra disegni scuole Iniziative di scambio pins olimpici per i Volontari Torino 2006 Altre iniziative di animazione e diversificate con contributi di vari attori locali.
Nell’ambito dei festeggiamenti previsti dal Fisg (Federazione Italiana Sport del Ghiaccio) e dalla Città di Torino sorgerà un villaggio dedicato allo sport, al food internazionale, all’artigianato e all’animazione. In Piazza Solferino si svolgerà un percorso gastronomico e di artigianato che partirà dall’Europa per raggiungere le nazioni più importanti degli sport invernali dei vari continenti che hanno partecipato all’Olimpiade torinese, con stand e animazioni. In piazza il meglio del food, artigianato e spettacoli etnici. Al mercato olimpico sarà possibile incontrare gli atleti che hanno vinto le medaglie olimpiche. Dagli spettacolari laser alle fontane luminose danzanti del Festival Torino Street fino alle grandi bande italiane, tanti saranno gli spettacoli dislocati in tutta l’area. Orari: da lunedì a giovedì 10 – 22, venerdì e sabato 10 – 24 e domenica fino alle 22.





Fondazione Torino Musei, Patrizia Asproni – quello che fa piacere è il gradimento manifestato dai visitatori. Un pubblico tanto competente quanto paziente. In cambio di un’offerta di qualità è stato disposto a fare qualche minuto di coda. Ma ha apprezzato l’offerta di Torino, che si conferma un modello pubblico-privato unico in Italia nel modo di proporre cultura”.


Tre compositori, Haydn, Rolla e Schumann, in tre ritratti tra ragione e sentimento
Intesa San Paolo di Renzo Piano, aveniristico e “green”. Un record per Torino certificato dall’«Archdaily» il sito di architettura più visitato e prestigioso al mondo.
1981: Un’indagine a New York – Thriller. Regia di J.C. Chandor, con Oscar Isaac e Jessica Chastain. Il regista dell’apprezzato “Margin Call” racconta le spirale di violenza che poco a poco avvolge Abel Morales, proprietario di una compagnia di trasporti petroliferi, che sta per firmare l’affare più importante di tanti anni d’attività. Mentre la concorrenza cerca in ogni modo di fermarlo, un detective indaga su presunte sue irregolarità fiscali. Mentre Abel continua ad avere una incrollabile fiducia nella giustizia, la moglie, da parte sua, vorrebbe che rinunciasse alla propria integrità morale. Durata 125 minuti. (Classico)
Carol – Tra commedia e melodramma. Regia di Tod Haynes, con Kate Blanchett e Rooney Mara. Tratto dal romanzo di Patricia Highsmith (pubblicato nel 1952 con lo pseudonimo di Claire Morgan), è la narrazione della passione tra una donna newyorkese, alle prese con la fine di un matrimonio e l’affidamento della sua bambina, e una giovane impiegata. Grande gara di bravura fra le due attrici (Mara ha vinto il Palmarès all’ultimo festival di Cannes), con certezza in prossima area Oscar. Durata: 118 minuti (Greenwich 1).
Joy – Biografico, drammatico. Regia di David O. Russell, con Jennifer Lawrence, Bradley Cooper e Robert De Niro. Una storia vera, la vita di Joy Mangano, i figli e l’ex marito, la madre teledipendente, i parenti, la sua vita a Long Island. Tra ribellioni e intraprendenza, costruisce un impero che vive ancora oggi, nel cui centro sta l’invenzione del “mocio”, comodo straccio/scopa per le pulizie della casa. Il potere della televisione che annuncia urbi et orbi il prodotto determinerà l’enorme successo. Durata 124 minuti. (Ambrosio sala 3, Eliseo blu, Ideal, Massaua, Romano sala 1, The Space, Uci).
Il ponte delle spie – Drammatico. Regia di Steven Spielberg, con Tom Hanks e Mark Rylance. A cavallo tra i 50 e i 60, in piena guerra fredda, l’avvocato Donovan è incaricato di trattare il rilascio di Gary Powers, abbattuto con il suo aereo U-2 durante un’operazione di sorvolo dell’Unione sovietica. Alla sceneggiatura hanno collaborato i fratelli Coen. Durata: 140 minuti. Papabile agli Oscar. (Lux sala 1)
Remember – Thriller. Regia di Atom Egoyan, con Christopher Plummer, Martin Landau e Bruno Ganz. Zev, vecchio ebreo ospite di una clinica e affetto da demenza senile, viene spinto da Max a ricercare e ad uccidere il nazista, arrivato anni prima negli States, che nel campo di Auschwitz ha trucidato le loro famiglie. Il vecchio condurrà a termine il proprio compito: ma non mancheranno sconvolgenti quanto dolorose sorprese. Grande successo all’ultima Mostra di Venezia. Durata 95 minuti. (Romano sala 3)
The hateful eight – Western. Regia di Quentin Tarantino, con Kurt Russell, Samuel L. Jackson, Jennifer Jason Leigh, Tim Roth. All’indomani della Guerra di Secessione, tra le montagne del Wyoming, una tempesta di neve blocca in una stazione di posta una diligenza e nove persone, un cacciatore di taglie con la sua prigioniera da condurre alla forca ed un collega di colore un tempo arruolato a servire la causa dell’Unione, un generale sudista, un boia e un cowboy, un messicano e il conduttore della diligenza, il nuovo sceriffo di Red Rock. Tensioni claustrofobiche mentre qualcuno non è chi dice di essere, sino alla violenza finale. Musiche di Ennio Morricone, già vincitore del recente Globe e prossimo (?) a salire sul podio più alto degli Oscar. Durata 180 minuti. (Ambrosio sala 1 e 3, Centrale v.o., Massaua, Due Giardini sala ombrerosse, Eliseo sala grande, F.lli Marx sala Groucho e Harpo, Ideal, Massimo 1, Reposi, The Space, Uci)