Cosa succede in città- Pagina 519

Nonno spaccia per vivere. Un altro pusher si butta nel Po

 L’anziano spacciatore dice che la pensione minima di 400 euro al mese non gli permette di sbarcare il lunario

 

polizia volanteUn anziano di 67 anni, nome conosciuto dalla polizia come esponente di secondo piano della vecchia mala torinese, spaccia droga  perché la pensione minima di 400 euro al mese non gli permette di vivere.

 

E’ quanto ha dichiarato dopo l’ultimo dei tanti arresti. Gli sono stati concessi i domiciliari.

 

Un altro pusher – questo più “tradizionale – è stato inseguito l’altra notte dai poliziotti ai Murazzi. Si è buttato nel Po per sfuggire e di lui si sono perse le tacce. Stanno continuando le ricerche perché si teme sia annegato.

 

(foto: il Torinese)
  

Maria Grazia è stata trovata morta a Stupinigi

Probabile il suicidio.  Davvero lodevole la mobilitazione per ritrovare la donna. Su Facebook era stato attivato  il  gruppo “Cerchiamo Grazia Gonella” che aveva già superato le 2500 persone

 

GONELLAIl corpo senza vita di Maria Grazia Gonella, la donna scomparsa da Borgaretto da una settimana è stato trovato in un bosco di Stupinigi. A segnalarlo,  un uomo che stava camminando nei paraggi. Poco distante è stata rinvenuta anche la bicicletta con cui la logopedista di Borgaretto si era allontanata da casa senza più fare ritorno. Torino e i comuni vicini erano stati tappezzati di volantini con il suo ritratto  e in questi giorni sono circolate diverse voci secondo cui la signora cinquantenne sarebbe stata vista a Porta Nuova o in piazza Statuto..

 

Davvero lodevole la mobilitazione per ritrovare Maria  Grazia. Su Facebook era stato attivato  il  gruppo “Cerchiamo Grazia Gonella” che aveva superato le 2500 persone. Il figlio della donna, Lorenzo,  aveva  ringraziato tutti coloro, amici e sconosciuti, che si stavano dedicando a ritrovare sua mamma.

 

Maria Grazia, 50 anni, era scomparsa da venerdì mattina della scorsa settimana. La donna, che abitava a Borgaretto e lavorava  all’Asl di Nichelino come logopedista, è uscita di casa in bicicletta ma non è mai giunta al posto di lavoro. Ora il tragico epilogo.

 

(Foto: il Torinese)

 

Murazzi by night aperti fino alle 3

murazziNel mese di luglio, intanto, sempre ai “muri”, apriranno finalmente i dehors nei pomeriggi e nelle serate dei fine settimana

 

Alla fine l’hanno spuntata i nottambuli della Movida. I murazzi, dopo infinite discussioni in Comune, resteranno aperti fino alle 3 di notte, con buona pace dei residenti che si lamentano da sempre degli schiamazzi. Lo stesso vale per le altre zone di ritrovo dei giovani, come San Salvario.

 

La prevista chiusura anticipata di un’ora è stata ritenuta superflua otre che punitiva dalla Giunta municipale che ha fatto retromarcia su quella che sembrava una decisione già presa. Nel mese di luglio, intanto, sempre ai “muri”, apriranno finalmente i dehors nei pomeriggi e nelle serate dei fine settimana.

 

Erano stati bloccati per un “eccesso di zelo” da parte dei funzionari comunali che volevano assicurarsi che tutto fosse effettivamente in regola dopo la bufera dell’inchiesta sui Murazzi scoppiata nei mesi scorsi.

 

Ecco il comunicato stampa di Palazzo Civico sulle iniziative estive lungo il Po:

 

APPROVATI DALLA GIUNTA GLI INDIRIZZI PER LE ATTIVITA’ TEMPORANEE ESTIVE AI MURAZZI

Impegnata nella valorizzazione del complesso dei Murazzi del Po, – con interventi per la riqualificazione dell’intera area che si affaccia sul fiume, gremita dai torinesi nel tempo libero, l’Amministrazione comunale ha varato un articolato piano d’ambito, che è attualmente in fase di esame in previsione del bando di gara per la concessione delle arcate di proprietà pubblica, ancora non utilizzate. Nelle more di tali elaborazioni la Giunta comunale è impegnata a progettare interventi virtuosi che portino a un definitivo equilibrio del contesto, di notevole valore ambientale, frequentato da giovani, sportivi, famiglie e turisti.

E su proposta degli assessori Ilda Curti, Maurizio Braccialarghe e Domenico Mangone la Giunta ha approvato le linee di indirizzo atte ad accogliere iniziative progettuali a carattere temporaneo che riguarderanno l’attuale stagione estiva, al fine di animare la storica banchina del Po, fin dai prossimi giorni.

Più soggetti hanno infatti manifestato l’interesse a restituire vitalità all’area con l’organizzazione di iniziative culturali e commerciali legate al turismo e ad attivare intrattenimenti entro e non oltre la mezzanotte.

A cura dell’Associazione Borgo Murazzi, costituita da alcune realtà imprenditoriali torinesi, sarà realizzata sul lato destro dell’area, l’iniziativa “Murazzi paesaggi riflessi”.

(gf)

Le spine della “Grande Torino”

fassino pieroSembra che i sindaci dei piccoli comuni – la maggioranza di quelli rappresentati nell’area metropolitana – non vogliano concedere troppo potere al capoluogo e cioè a Piero Fassino

 

 

Il prossimo 15 luglio partirà ufficialmente l’iter per la realizzazione della Città Metropolitana, la nuova realtà amministrativa e istituzionale che, in sostanza, sostituirà la morente provincia.

 

Gli oltre 300 sindaci del Torinese, rappresentanti di una popolazione di 2 milioni e 300 mila abitanti, si daranno appuntamento per stabilire le strategie per il futuro. La nascitura “Gran Torino” vedrà la luce, tanto per cominciare, con 7 milioni di euro di deficit.

 

Ma questa è una cosa di ordinaria amministrazione per gli enti pubblici. Il vero problema pare essere quello politico. O meglio, quello dei rapporti di potere tra centro e periferia.

 

Sembra che i sindaci dei piccoli comuni – la maggioranza di quelli rappresentati nell’area metropolitana – non vogliano concedere troppo potere al capoluogo e cioè a Piero Fassino.

 

(Foto: www.comune.torino.it)

Maturità, “giorno del giudizio” per 30 mila studenti

Oggi la prova di lingua italiana. Domani si conosceranno gli argomenti per ciascun indirizzo specifico

 

Classe studentiLe differenze tra l’Europa del 1914 e quella di oggi;

– Quasimodo;

– La fragilità del Paese e le tecnologie pervasive.

 

Questi alcuni degli argomenti scelti dalla commissione ministeriale per il tema di Italiano nel “Giorno del giudizio” per 30 mila studenti piemontesi impegnati nell’esame di maturità. Domani sarà la volta di quelle specifiche per ogni indirizzo.  Di prima mattina  le tracce del tema erano già presenti sui siti internet. Ecco un esempio:

 

“E’ arrivato il momento di analizzare le possibili tracce dei temi, che verranno scelte dal Ministero dell’Istruzione. Ovviamente, per il momento, non sappiamo se il MIUR abbia già scelto quali saranno l’autore dell’analisi testuale o l’argomento del tema storico o di quello di attualità, ma è possibile ipotizzare alcune possibili tracce dei temi. Analizzando tutto ciò che è accaduto durante quest’anno e guardando alle precedenti maturità, è possibile fare alcune previsioni in modo tale da organizzare il ripasso dei possibili argomenti. Andiamo a vedere in dettaglio, quindi, le possibili tracce dei temi che sono circolate online in queste ultime ore”

 

AGGIORNAMENTO: Salvatore Quasimodo con “Ride la gazza nera sugli aranci” Tipologia C- Tema di argomento storico: L’Europa nel 1914 e l’Europa nel 2014: Quali differenze? Tipologia D- Tema di ordine generale “Renzo Piano. Il rammendo delle periferie ” Ambito Tecnico- Scientifico: “Tecnologia pervasiva. Anche la Silicon Valley ha la sua religione”

 

Nella rubrica “Mondo Giovane” sulla homeopage del Torinese, il messaggio augurale dell’assessore regionale all’Istruzione, Gianna Pentenero.

 

Allarme Authority trasporti, appena arrivata e già se ne va?

Se n’è accorto il battagliero senatore Stefano Esposito (Pd) vicepresidente della Commissione Trasporti di palazzo Madama

 

CHIAMPARINO FASSINOTorino  rischia di perdere un altro pezzo? E’ trascorso solo un anno dalla sua nascita e  l’Autority dei Trasporti che ha sede al Lingotto potrebbe già abbandonare la città. Se n’è reso conto il senatore Stefano Esposito (Pd) vicepresidente della Commissione Trasporti di palazzo Madama.

 

Il battagliero esponente dem, noto per le sue battaglie pro-Tav, dopo aver spulciato il decreto sulla pubblica amministrazione ed essersi accorto del pericolo incombente, è sceso sul piede di guerra e ha dichiarato all’Ansa: “Piero Fassino mi ha comunicato che con il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, assumeranno una iniziativa forte nei confronti del governo. L’obiettivo è quello di stralciare l’Authority dal decreto sulla Pa. Se dovessimo fallire prepariamoci alla battaglia”.lingotto bandiera

 

E il governatore piemontese in persona, non ha perso tempo. Ha già parlato con il ministro della pubblica amministrazione, Marianna Madia, che gli avrebbe assicurato un approfondimento della questione con i parlamentari  del territorio e le istituzioni locali. Non c’è da perdere tempo:  il decreto sulla pubblica amministrazione sarà varato domani dal governo.

 

 

 

 

Delitto Musy: “Alberto sospettava la corruzione nell’affaire Murazzi”

murazzi battelloLa difesa  nel processo per omicidio volontario a carico dell’imputato Francesco Furchì, rappresentata dagli avvocati Pittelli, Ferrero e Pecorella, punta sulla pista che vede la vicenda dei Murazzi al centro

 

L’avvocato Riccardo Ghio, ex collaboratore di Alberto Musy, il consigliere comunale vittima dell’agguato del “killer con il casco nero”, ieri al Palagiustizia ha aperto una nuova possibile pista sul delitto. “Alberto temeva che nella vicenda dei Murazzi potesse esserci una situazione non chiara nei rapporti tra i gestori dei locali e la pubblica amministrazione. Una situazione di degrado non dovuta all’incuria e al disinteresse ma alla corruttela”.

 

Parole pesanti, quelle del testimone che in aula ha aggiunto: “Musy sospettava addirittura la corruzione di alcuni politici locali e un giro di denaro alimentato dalla malavita”.  La difesa  nel processo per omicidio volontario a carico dell’imputato Francesco Furchì, rappresentata dagli avvocati Pittelli, Ferrero e Pecorella, punta su questa pista che vede la vicenda dei Murazzi al centro. Fin da quando, nel 2012, il consigliere Musy presentò in Comune un’interpellanza che voleva fare luce sull’affaire dei “Muri”.  

 

Una vicenda che, in effetti, presenta ancora oggi molte ombre e per la quale sono aperti tre filoni di inchiesta su inquinamento acustico, abusi edilizi e canoni d’affitto non riscossi dall’Amministrazione.

 

Altre testimonianze nell’udienza di ieri hanno anche rivelato che Francesco Furchì, all’epoca delle elezioni comunali del 2011 voleva diventare capolista della lista civica , arrabbiandosi non poco al rifiuto di Musy di affidargli tale ruolo.

 

(Foto: il Torinese)

Fondi Regione, le prime richieste di condanna

consiglio aulaLe pene richieste sono di 2 anni di reclusione per il presidente del Consiglio regionale Valerio cattaneo e per la consigliera Carla Spagnuolo;  2 anni e 4 mesi per il consigliere Roberto Boniperti e 3 anni per l’ex consigliere comunale Gabriele Moretti

 

I pubblici ministeri Avenati Bassi e Gabetta hanno formulato le prime richieste di condanna per i 4 imputati (su 39 in totale), che hanno adottato il rito abbreviato, nell’inchiesta su Rimborsopoli in Regione.

 

Le pene richieste sono di 2 anni di reclusione per il presidente del Consiglio regionale Valerio cattaneo e per la consigliera Carla Spagnuolo;  2 anni e 4 mesi per il consigliere Roberto Boniperti e 3 anni per l’ex consigliere comunale Gabriele Moretti. Per quest’ultimo la pena è più alta perchè non ha risarcito l’ente.

 

Le sentenze arriveranno per tutti gli imputati il 14 luglio

Palazzo Civico garante per la cultura alla Cavallerizza

Il sindaco Piero Fassino ha promesso all’assemblea degli occupanti che la destinazione culturale del Polo non sarà travisata

 

cavallerizzaIl Polo della Cavallerizza sarà venduto, prima o poi. Da qui non si scappa. Il Comune ha già comunicato agli occupanti della struttura che questa non appartiene più a Palazzo Civico, rientrando nel piano della cartolarizzazione nazionale.

 

Il sindaco Piero Fassino, però, ha promesso all’assemblea degli occupanti che la destinazione culturale del Polo non sarà travisata.

 

L’assessore al Patrimonio  Gianguido Passoni farà in modo che l’acquirente (ci sarebbero due cordate straniere interessate) si impegni a proseguire l’uso a fini culturali degli spazi, in particolare del teatro.

 

Entro l’anno pare che il complesso possa essere venduto. Se l Comune si farà garante del rispetto della funzione culturale, chi ha occupato la Cavallerizza proprio per evitare che venisse venduta, sarà disposto a liberarla per lasciarla acquistare? 

 

(Foto: Essepiesse – il Torinese)

Blackout, the day after: si contano i disagi subiti

benefica I disagi sono iniziati nella zona Sudest, intorno alle 10 di mattina, per poi estendersi all’area che risulterà essere la più colpita, la zona Ovest. In particolare corso Francia, piazza Benefica, (nella foto), piazza Bernini, San Paolo, Parella, Campidoglio

 

Alcuni negozi ieri mattina hanno addirittura deciso di abbasaasre le serrande: mancava la corrente , i freezer erano spenti, nulla che funzionasse. Il blackout che ha paralizzato una fetta di Torino per alcune ore non ha creato soltanto difficoltà ai cittadini ma anche problemi alle attività commerciali. I disagi sono iniziati nella zona Sudest, intorno alle 10 di mattina, per poi estendersi all’area che risulterà essere la più colpit, la zona Ovest. In particolare corso Francia, piazza Bernini, San Paolo, Parella , Campidoglio, piazza Benefica, (nella foto), fino a Collegno. Persino la metropolitana ha subìto un fermo di qualche minuto.

 

Il guasto è stato causato, hanno spiegato i tecnici di Aem, dallo scatto in contemporanea di più “interruttori di protezione”, una vera e propria fatalità che non accade quasi mai dal punto di vista statistico. In più il diavolo ci ha messo lo zampino e, tanto per complicare le cose, si sono aggiunti alnche altri piccoli guasti. I centralini di Iren, Vigili del Fuoco, Aem e polizia municipale sono stati roventi fino alle 15 circa, quando il problema è stato risolto.

 

Complessivamente sono state “paralizzate” circa 6/7 mila utenze tra privati cittadini e attività commerciali. Bloccati anche numerosi ascensori. I disagi più grandi, oltre alla “fermata obbligata” dei negozi, quelli che hanno causato il blocco dei semafori in arterie importanti, mettendo a rischio la sicurezza del traffico stradale.

 

(Foto: il Torinese)