Cosa succede in città- Pagina 518

L'incendio al Darwin fu doloso: tracce di benzina

carabinieri auto

Non si è trattato di un incidente: le fiamme sono state appiccate da qualcuno

 

Lo scorso 7 aprile un incendio aveva distrutto un’ala del liceo Darwin di Rivoli, già tristemente conosciuto per il crollo del controsoffitto che uccise studente Vito Scafidi nel 2008. Non si è trattato di un incidente: le fiamme sono state appiccate da qualcuno, in modo doloso, secondo quanto stabilisce la relazione consegnata dai vigili del fuoco al pm Guariniello, titolare del fascicolo. Le indagini hanno verificato che sulle macchinette del caffè, da cui l’incendio si era sviluppato, sono state individuate tracce di benzina.
   

Al Cto gravi carenze nel sistema antincendio

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E’ quanto emerge dalla relazione dei Vigili del Fuoco stilata per il pm Raffaele Guariniello

 

Al Cto ci sono gravi criticità nel sistema antincendio. E’ quanto emerge dalla relazione dei Vigili del Fuoco stilata per il pm Raffaele Guariniello. Il giudice, dopo l’incendio del 4 agosto, che  aveva danneggiato il terzo piano dell’ospedale, aveva chiesto una perizia tecnica. Nell’ospedale mancherebbero i “cavedi”, le attrezzature che impediscono la diffusione  dei fumi da un piano all’altro in caso di incendio. Il Cto, inoltre,  dovrà installare da subito un sistema di video sorveglianza in tutti i locali, che permetta un monitoraggio 24 ore su 24, dopo le decine di incendi sospetti verificatisi nell’arco degli ultimi 20 anni.

Video ricatto: "Lapo venne ripreso mentre era in stato confusionale"

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 “Era stato condotto all’interno di un’abitazione dove era stata creata ad arte una situazione compromettente”

 

Nel momento in cui era stato ripreso, Lapo Elkann  era in stato confusionale. “Era stato condotto all’interno di un’abitazione dove era stata creata ad arte una situazione compromettente”. E’ quanto afferma il gup di Milano nelle motivazioni della sentenza con cui ha condannato i fratelli Enrico e Giovanni Bellavista e il padre Renato per le accuse di estorsione e tentata estorsione ai danni del membro della famiglia Agnelli. Si tratta del processo con al centro un cosiddetto ‘video-ricatto’.

Tempo incerto con qualche goccia ma da martedì torna il caldo

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grattacieloLa depressione di origine atlantica che tocca le Alpi segna  un peggioramento fino a lunedì

 

Qualche raggio di sole ma soprattutto molte nuvole nell’inizio di settimana a Torino e in Piemonte. La depressione di origine atlantica che tocca le Alpi segna  un peggioramento per lunedì. Poi il maltempo si sposta ad est e da martedì le temperature saliranno nuovamente.

 

(Foto: il Torinese)

Rugby, gli azzurri sconfitti dalla Scozia all'Olimpico

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rugby2La Scozia, seppur vincente, non è sembrata dominare nel gioco

 

Sconfitta della nazionale italiana di rugby allo stadio Olimpico di Torino  contro la Scozia per 12-16. I prossimi incontri  amichevoli della nazionale si terranno ancora una volta contro la Scozia, a Edimburgo sabato prossimo, e contro il Galles la settimana dopo. Con la partita di ieri gli azzurri tornavano aTorino dopo quasi due anni ( novembre 2013 contro l’Australia.)  La Scozia, seppur vincente, non è sembrata prevalere  nel gioco, ma fatale è stata  la meta decisiva di Pyrgos, trasformata da Weir. Lo stadio presentava due curve completamente vuote: certo la data del 22 agosto non ha facilitato la presenza del pubblico.

 

(Foto: Essepiesse / il Torinese)

Addio a don Aldo Rabino, il mitico cappellano granata

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Il sacerdote  si sentito male verso la mezzanotte

 

Don Aldo Rabino, lo “storico” cappellano del Toro è morto nella notte. Il sacerdote  si sentito male verso la mezzanotte e, nonostante i soccorsi siano prontamente arrivati, non è stato possibile fare nulla. Si è sentito male mentre si trovava presso l’Associazione O.A.S.I di Maen, al termine dei Camp di Basket. Don Aldo era molto amato in città non solo dai tifosi granata: era sempre in prima fila per le iniziative sociali e benefiche, per lo sport e per i giovani. Aveva 76 anni ed era cappellano granata dal 1971.

Il "Salame Piemonte" conquista l'Europa

SALAME PIEMONTE VINO CIBO

IL PRODOTTO, GRAZIE ALL’iGP, SI POTRA’ TUTELARE DALLE IMITAZIONI

 

Riconoscimento ufficiale, nei giorni scorsi, per il ‘Salame Piemonte’ che ha ottenuto a livello europeo una nuova Indicazione geografica protetta (Igp) per l’Italia: una significativa affermazione che gli consentirà di tutelarsi da imitazioni e falsi. La Commissione europea ha dato l’ok per questo prodotto caratterizzato dalla presenza di vino rosso piemontese doc e prodotto con varietà di Nebbiolo, Barbera e Dolcetto, che rendono il salume del tutto particolare. Una caratteristica del ‘Salame Piemonte è la consistenza morbida, il sapore delicato, dovuti a un breve periodo di maturazione.

Il Cammino dei diritti incomincia da Torino

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Alla partenza erano presenti Angelo Pezzana, fondatore del Fuori, e Paola Bragantini

 

E’ partita da Torino la marcia ‘Cammino dei Diritti’, iniziativa promossa da Piero Spina con l’obiettivo di rivendicare i diritti delle coppie di fatto. La marcia è sostenuta dai Radicali e l’arrivo è previsto a Roma, a Porta Pia, il 20 agosto. Alla partenza erano presenti Angelo Pezzana, fondatore del Fuori, e Paola Bragantini, parlamentare Pd. Hanno mandato il loro saluto anche il sindaco Piero Fassino e l’assessore Ilda Curti.

 

(Foto: archivio il Torinese)

Nuntio vobis…come Renzi e Obama, Lubatti su Fb: "Ponte Gran Madre agibile ai pedoni!"

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Le grandi notizie viaggiano su Twitter o su Fb

 

Come Obama o Renzi: le grandi notizie viaggiano su Twitter o su Fb: “Una bella notizia! Venerdì torna utilizzabile per pedoni e ciclisti il ponte della Gran Madre”. Lo comunica su Facebook l’assessore alla Viabilità del Comune, Claudio Lubatti. La navetta Gtt istituita per aegvolare i cittadini resta attiva fino alla riapertura del ponte ai mezzi pubblici e privati, che Lubatti conferma per il prossimo 31 agosto.

 

(Foto: il Torinese)

Com'è cambiato il mese di agosto a Torino

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porta palazzo66PORTA PALAZZO2STORIE DI CITTA’ /

di Patrizio Tosetto

 

Cazzate il parallelo tra la nostra emigrazione e la loro. Se non altro perchè i nostri emigranti trovavano lavoro. Loro rischiano di trovare solo assistenza.Decido di gustare un gelato in Barriera di Milano, ore 22. Sono tutti di “loro”. Ci si rallegra nel vedere le famiglie. Siano esse magrebine, o dei paesi dell’Est. Questa si chiama integrazione. Ci si spaventa quando gruppi di giovani di colore hanno l’aria di spacciatori che aspettano l’inevitabile cliente, probabilmente italianissimo

 

Che direbbe Giovanni Arpino di questo Agosto Torinese? Come la Fiat e la famiglia Agnelli sono un’altra cosa, anche le quattro settimane del mese sono un’altra cosa. Torino è un’altra cosa. Bello vedere i turisti accaldati che “battono” il centro, rapiti da bellezze architettoniche. Bello constatare la pacifica invasione dei giovani salesiani. Direi, nonostante la calura, freschi. Portano una ventata di freschezza. Viene subito naturale il confronto con chi, in discoteca mette a rischio la propria vita, con i genitori pronti a dire che le eventuali colpe non sono loro. Sicuramente dello Stato. Come i gestori di discoteca che sostengono che le colpe sono, appunto, di altri. Bello vedere e sentire i giovani che in nome del Santo cercano d’essere. Solo di essere. Ricercando la propria essenza nel gruppo e nella fede. La città gli accoglie e  il loro vociare si stempera nel traffico che ancora c’è. Caro Giovanni, Agosto a Torino è cambiato. Ma non solo in centro.

 

Rientro e verso le 21 sono dalle parti di Settimo. A piedi in autostrada, con zigzaganti biciclette, ragazzi di colore hanno invaso, pacificamente, la zona. Hanno età compresa tra i 16 e 25 anni. Viene subito il pensiero al centro d’accoglienza. Secondo pensiero: organizzazione! Sicuramente punto dolente per noi italiani. Non abbiamo soldi e capacità di ospitarli. Dobbiamo porci il problema di cosa fargli fare. Combattere l’inevitabile inedia. Cazzate il parallelo tra la nostra emigrazione e la loro. Se non altro perchè i nostri emigranti trovavano lavoro. Loro rischiano di trovare solo assistenza.

 

Decido di gustare un gelato in Barriera di Milano, ore 22. Sono tutti di “loro”. Ci si rallegra nel vedere le famiglie. Siano esse magrebine, o dei paesi dell’Est. Questa si chiama integrazione. Ci si spaventa quando gruppi di giovani di colore hanno l’aria di spacciatori che aspettano l’inevitabile cliente, probabilmente italianissimo. In via Crescentino, sola, una donna di colore mi fa segno di fermarmi. Cosa che non faccio.Negozi e Kebab aperti. Sicuramente da orientali e magrebini. Corso Giulio Cesare: finalmente una famiglia italiana. Inequivocabilmente. Ma s’infila velocemente in auto salutando il nonno. Caro Giovanni Arpino anche in questo pezzo di città le cose sono cambiate. Ma non in meglio. Ci pare.

 

Sui muri le scritte degli anarchici sicuri d’aver trovato in questo variegato sottoproletariato un nuovo soggetto rivoluzionario.Come i polli di Renzo Tramaglino , i politici in televisione bisticciano. Tra la fastidiosa Santanchè, e l’evanescente e inconcludente presidente della Camera. Tanto, anche per loro la colpa è dell’altro. A noi non rimane che la scelta di tornare a casa. Il gelato era buono.