Cosa succede in città- Pagina 495

Firme tarocche? Il Tar decide sulle liste di Chiamparino

La decisione dei giudici amministrativi dovrebbe giungere in serata o domani, poichè la materia elettorale prevede tempi brevi

 

tar tar

Torna il tormentone delle firme presunte tarocche che potrebbero invalidare il voto regionale, così come avvenne per l’elezione di Roberto Cota. Teme anche Sergio Chiamparino? Oggi l’udienza al Tar del Piemonte (nella foto la sede in corso Stati Uniti) per esaminare il ricorso presentato contro alcune delle liste che sostenevano la candidatura del governatore di centrosinistra. La decisione dei giudici amministrativi dovrebbe giungere in serata o domani, poichè la materia elettorale prevede tempi brevi.

 

(Foto: il Torinese)

Beccata la gang dei bancomat

La banda ha probabilmente messo a segno decine di colpi in Piemonte, per un totale di oltre 2 milioni di euro

 

banche matSvaligiavano  i bancomat senza l’utilizzo di esplosivi, utilizzando chiavi clonate e codici riservati. I componenti della banda sono stati arrestati dai carabinieri del Comando provinciale di Torino. I malviventi erano tre, con l’aiuto di tecnologie avanzatissime avevano appena “prelevato” oltre 200mila euro la cassaforte di un bancomat. La banda ha probabilmente messo a segno decine di colpi in Piemonte, per un totale di oltre 2 milioni di euro.

 

(Foto: il Torinese)

I consiglieri se li tagliano. Gli emolumenti, del 10%

consiglio X 1park2E il capogruppo Pd Gariglio vuole accelerare l’iter della riduzione dello stipendio al livello dei sindaci delle grandi città

 

 

Il clima di virtuosismo antipolitico e la voragine delle casse regionali, con la conseguente necessità di raschiare il barile, stanno dando i loro frutti. E così la “casta” regionale fa a gara a chi riesce a tagliare di più introiti e benefit vari legati all’attività politica. Sarà difficile, ma chissà che l’opinione pubblica prima o poi non si ritenga soddisfatta.

 

IL COMUNICATO STAMPA DEL CONSIGLIO REGIONALE

 

Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità dei votanti la proposta di legge dell’Ufficio di presidenza – primo firmatario il presidente Mauro Laus – per un taglio immediato del 10% delle indennità dei consiglieri regionali.

 

È stato anche approvato, sempre all’unanimità dei votanti, un ordine del giorno collegato, primo firmatario il presidente del gruppo consiliare Pd Davide Gariglio, che impegna i presidenti di Giunta e Consiglio regionale “ad avviare un confronto con il Governo e con la Conferenza dei presidenti dei Consigli regionali e la Conferenza dei presidenti delle Giunte regionali al fine di anticipare la modifica della Costituzione e permettere di definire gli emolumenti dei componenti degli organi regionali nel limite dell’importo di quelli attribuiti ai sindaci dei Comuni capoluogo di Regione”, oltre a modificare coerentemente gli oneri previdenziali, assistenziali e assicurativi.

 

Il relatore di maggioranza della proposta di legge, Domenico Ravetti (Pd) ha affermato che il senso del provvedimento è quello di “avviare una prima discussione sul compenso per la nostra attività perché a questo fattore si possa levare presto lo stesso alone di quei privilegi che abbiamo deciso di abbattere nella logica sostenibile del buon senso. Certamente il contenimento dei costi della politica non cambia il destino di una comunità, ma almeno è un inizio. Questo è il primo passo verso l’obiettivo finale, i cui effetti vorremo fossero esigibili a partire dai primi mesi del 2015, che è quello enunciato più volte e che ha come riferimento il costo del sindaco per il Comune capoluogo di Regione”.

Secondo il capogruppo M5S, Giorgio Bertola, intervenuto subito dopo la relazione, “i conti della Regione sono in una situazione grave con un disavanzo mostruoso di 2,6 miliardi di euro, come risulta dal giudizio di parificazione del rendiconto.  Errato aspettare la soluzione da Roma per portare l’indennità dei consiglieri a livello di quella del sindaco del capoluogo, come già detto da Renzi e ripreso dai presidenti Chiamparino e Laus. La nostra proposta avrebbe lasciato solo i rimborsi per 4.400 euro netti al mese. Siamo disponibili anche ad emendare la vostra proposta di legge sostituendo 10% con 50%”.

 

Nel corso del dibattito sono stati infatti presentati anche alcuni emendamenti che sono stati tutti respinti. Tuttavia la maggioranza e lo stesso vicepresidente della Giunta regionale, Aldo Reschigna, si sono impegnati a valutare attentamente il contenuto delle proposte volte a ridurre i costi della macchina regionale per le riforme che a breve verranno formulate dall’Esecutivo.

 

Tra i molti intervenuti Gian Luca Vignale (FI) ha rilevato “il Consiglio regionale ha ridotto negli ultimi 5 anni il proprio bilancio del 40% dimostrando un’efficienza che se fosse attuata in Giunta risolverebbe probabilmente i problemi economici della Regione. Dobbiamo fare attenzione alla demagogia e garantire l’indipendenza, voluta dai padri costituenti, al personale politico. I gruppi ormai hanno obiettive difficoltà ad operare”.

 

Nella dichiarazione di voto del gruppo FI, il suo presidente Gilberto Picchetto, d’accordo con la riduzione ha però insistito sul pericolo che si turbi “l’indipendenza e l’autonomia dei rappresentanti eletti all’Assemblea legislativa, per avere un titolo sui giornali: stiamo scherzando col fuoco. C’è chi è morto per la democrazia in questo Paese, ma c’è chi ha detto oggi che non serviamo a nulla”.

 

Alfredo Monaco (Scelta civica) ha dichiarato che “questa proposta di legge è un primo step per dare un segnale di buona volontà alla cittadinanza. Gli emolumenti dei consiglieri dovrebbero essere collegati alla qualità ed alla quantità del nostro lavoro”.

 

Per Marco Grimaldi (Sel) “fare politica è una gratificazione. Ridurre le sedi e azzerare gli sprechi non basterà a salvare il Piemonte. L’austerità è accettabile solo con giustizia ed equità. Noi, come i dirigenti della macchina amministrativa, dobbiamo dare un contributo per la crisi. Il 10% è solo un inizio in attesa che arrivi l’equiparazione al sindaco capoluogo”.

 

Il capogruppo del Pd, Davide Gariglio, ha lamentato che “è stata persa una occasione impiegando una intera giornata di lavoro parlando della diminuzione dei nostri emolumenti. Il mondo fuori si attende ben altro. Votiamo in fretta e passiamo oltre e mettiamo anche mano a questo regolamento dell’Assemblea, per avere tempi ben diversi di discussione come al Parlamento europeo”.

 

“Dobbiamo rispondere alle aspettative della società civile – ha affermato Mario Giaccone (Chiamparino per il Piemonte) –  affinché la politica produca risultati per il bene di tutti. Convinto sostegno del mio gruppo a questo provvedimento in attesa del secondo. Questo è un atto opportuno ma non risolutivo. La sobrietà va estesa anche agli altri vertici della macchina regionale”.

 

Gianna Gancia (Lega Nord) ha respinto “la dicotomia tra cattivi politici e buoni cittadini vessati dalla Regione o dagli altri enti di governo. Non dobbiamo lanciare messaggi che possano mettere in pericolo la democrazia. I cittadini in realtà vogliono efficienza. Il mio gruppo non parteciperà al voto”.

 

Gianpaolo AndrissiStefania BatzellaDavide BonoMauro CampoFrancesca FredianiPaolo Mughetti e Federico Valetti (M5S) sono intervenuti appoggiando le tesi del capogruppoBertola. Per Forza Italia è intervenuto anche Diego Sozzani mentre, Maurizio Marrone (F.d’I.), ha provocatoriamente chiesto con un emendamento l’azzeramento dell’indennità.

 

Per la maggioranza hanno parlato anche Paolo AllemanoAndrea AppianoVittorio BarazzottoAntonio Fermentino e Valter Ottria (Pd).

 

AB – www.cr.piemonte.it

Il 4 novembre a un secolo dalla Grande Guerra

Alzabandiera alle 10, vetrine commemorative in galleria Subalpina

 BANDIERA

A 100 anni dallo scoppio della 1^ Guerra Mondiale e alla vigilia dellingresso dellItalia nel conflitto , le Forze Armate celebrano il 4 novembre del 1918, data in cui la Grande Guerra si concludeva vittoriosamente sul fronte italiano, con una serie di iniziative collegate alle celebrazioni che si svolgeranno in tutta Italia e che si concretizzeranno con l’ apertura delle caserme al pubblico, conferenze nelle scuole e eventi dimostrativi.

 

A Torino, le celebrazioni del Giorno dellUnità Nazionale e Giornata delle Forze Armate si svolgeranno secondo questo programma:

 

– alle ore 10.00, in Piazza Castello: Cerimonia dellAlzabandiera, con schieramento della Banda musicale del Corpo di Polizia Municipale della Città di Torino, della Bandiera dIstituto della Scuola di Applicazione dellEsercito,di un Reparto di formazione in armi composto da personale della Scuola di Applicazione, della Brigata alpina Taurinense, della Legione Carabinieri Piemonte e Valle dAosta e del Comando Regionale della Guardia di Finanza;

 

– alle ore 11.00, presso il Sacrario della Gran Madre di Dio: celebrazione della Santa Messa e deposizione di  Corona ai Caduti;

 

– alle ore 18.00, in Piazza Castello: Cerimonia dell’Ammainabandiera.

 

Nella stessa giornata terrà  in tutto il territorio regionale, l’iniziativa Caserme Aperte. Inoltre, per consolidare i rapporti tra la Cittadinanza e le Forze ed i Corpi Armati dello Stato e verranno allestite, – come di consueto – presso la Galleria Subalpina, le vetrine commemorative.

 

(Foto: il Torinese)

Alex testimonial per la ricerca sul cancro

del pieroL’ex giocatore bianconero: “Mai come in questi casi l’unione fa la forza”

 

L’Associazione Italiana Ricerca sul Cancro (AIRC) ha da oggi come testimonial Alex Del Piero. L’ex campione juventino, che oggi milita con gli indiani del Delhi Dynamos, ha dichiarato a Rtl, dopo aver visitato il centro ricerche di Candiolo: “Mai come in questi casi l’unione fa la forza. Sono oltre 5000 i ricercatori che grazie ad AIRC possono continuare il loro lavoro in Italia o andare all’estero per migliorare, raccogliere informazioni, riportarle in Italia. Ognuno può fare qualcosa per sostenere la ricerca”.

“La legge non è… uguale per Cucchi”

CUCCHIDurante la partita contro l’Atalanta, i tifosi Granata hanno intonato cori e hanno ricordato il giovane romano arrestato per droga cinque anni fa e morto dopo una settimana  in ospedale

 

All’Olimpico di Torino, in  curva Primavera, è apparso uno striscione con scritto: “La legge non è… uguale per Cucchi”. Durante la partita di campionato contro l’Atalanta, i tifosi Granata hanno intonato cori e hanno ricordato Stefano Cucchi, il giovane romano arrestato per droga cinque anni fa e morto dopo una settimana  in ospedale. Nei giorni scorsi sono stati assolti in appello  gli imputati per la sua morte. Un altro striscione  simile è stato esposto anche a Genova,  a Marassi, dai tifosi della Sampdoria.

 

(Foto: www.toro.it)
   

Onore ai caduti di Nassiriya

corona nassiriyapicchetto militareL’esplosione uccise 19 cittadini italiani: 12 carabinieri, 5 militari e due civili  e 9 iracheni. Almeno altre 140 persone vennero ferite

 

Cerimonia in onore dei martiri di Nassiriya, questa mattina, in Piazza d’Armi, davanti al monumento dedicato ai caduti italiani nel 2003, nell’attentato avvenuto nella città irachena. Stamane, in presenza dei gonfaloni delle istituzioni e delle associazioni combattentistiche e delle autorità militari, civili e religiose, un picchetto militare ha reso gli onori alle vittime di quel tragico giorno. E’ stata deposta una corona d’alloro.

 

Erano le 10.40 del 12 novembre 2003 quando un’autocisterna forzò l’entrata della base Maestrale, presidiata dai carabinieri italiani del MSU (Unità specializzata multinazionale), nella città di Nassiriya, in Iraq: i due uomini a bordo fecero esplodere una bomba che venne stimata tra i 150 e i 300 chilogrammi. L’esplosione uccise 19 cittadini italiani: 12 carabinieri, 5 militari e due civili e 9 iracheni. Almeno altre 140 persone vennero ferite. Fu il più grave attacco subito dall’esercito italiano dalla fine della Seconda guerra mondiale, e alcuni processi che riguardano ciò che avvenne in quel giorno non sono ancora terminati.

 

(Foto: F. Bottaz – il Torinese)

Il volto di Leonardo tra i Tesori del re

leonardoNel percorso espositivo si potranno apprezzare il celeberrimo Autoritratto, il Ritratto di fanciulla, il Codice sul volo degli uccelli di Leonardo da Vinci, disegni di Raffaello, Carracci, Perugino, Van Dick e Rembrandt, codici miniati

 

E’ possibile, finalmente, vedere da vicino la celeberrima Sanguigna, l’autoritratto di Leonardo da Vinci più conosciuto al mondo che, non tutti ne sono a conoscenza, è ospitato da secoli proprio a Torino.

 

La Biblioteca Reale di Torino  fino al 15 gennaio  propone, infatti, la mostra “Leonardo e i Tesori del Re”, una selezione di oltre ottanta opere grafiche di autori da Leonardo da Vinci, a Raffaello, Carracci, Perugino, Van Dick e Rembrandt. 

 

L’esposizione è allestita nello splendido Salone realizzato nel 1837 dall’architetto di corte Pelagio Palagi e nei due spazi espositivi del piano interrato: la Sala Leonardo, realizzata nel 1998 dalla Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino e il nuovo spazio espositivo che viene inaugurato in occasione della mostra. I due spazi espositivi sono stati allestiti e attrezzati secondo le più moderne tecnologie di conservazione e di esposizione.

 

Nel percorso espositivo sono eposti il celeberrimo Autoritratto, il Ritratto di fanciulla, il Codice sul volo degli uccelli di Leonardo da Vinci, disegni di Raffaello, Carracci, Perugino, Van Dick e Rembrandt, codici miniati, carte nautiche ed altre opere grafiche dalle preziose collezioni della Biblioteca.L’ingresso alla mostra, possibile solo con prenotazione acquistabile con carta di credito suwww.turismotorino.org, sarà accompagnata tutti i giorni dalle 15.00 da una guida professionista.

 

Se volete ammirare alcune delle opere in mostra potete andare sul nuovo sito dedicato alle mostre della Biblioteca e mostre.bibliotecareale.beniculturali.it. Alla mostra verrà sperimentato il QRcode che offrirà ai visitatori una sintesi della didascalia catalografica sia in italiano che in inglese.

 

Leonardo e i Tesori del Re
Dal 30 Ottobre 2014 al 15 Gennaio 2015
Luogo: Biblioteca Reale, Torino
Info: +39 011 535181
Sito: http://www.turismotorino.org

“Santa Alleanza” culturale tra Bard, Mole e Venaria

mole arcoVENARIA FONTANEAltro che Macroregione del Nord Ovest. Istituzioni culturali torinesi e valdostane unite in nome del marketing

 

Altro che Macro Regione del Nord Ovest e sogni di ampi spazi. Questa volta il passo, concreto ai piedi delle Alpi lo fanno, all’insegna della cultura, ma con spirito manageriale alcune istituzioni delle regioni subalpina e valdostana. Anche per i beni culturali e le istituzioni museali  prendono piede il concetto di sinergia, di “fare rete” per migliore le azioni di marketing, presentare un’offerta turistica più allargata e fare fronte all’eventuale aumento di domanda turistica interna ed esterna. In questa (giusta) direzione pare andare la recente “Santa Alleanza” piemontese – valdostana che riguarda, da un lato il Consorzio Venaria Reale e il Museo Nazionale del Cinema di Torino, dall’altro il Forte di Bard, attraverso una serie di tariffe agevolate. L’obiettivo è l’incremento del flusso di visitatori in direzione e tra i tre poli culturali, riferimento non solo per il Nord Ovest,  ma per tutta Italia. Eccole nel dettaglio: 

 

Consorzio La Venaria Reale

Coloro che si presentano alle casse del Forte con il biglietto di ingresso di uno degli spazi espositivi della Reggia (Reggia + Giardini, Tutto in una Reggia o Biglietto Mostre) potranno beneficiare della tariffa ridotta agli spazi espositivi del Forte di Bard, permanenti e temporanei, disponibili al momento della visita. In maniera analoga, coloro che si presentano alle casse della Reggia di Venaria con l’ingresso ad uno degli spazi espositivi del Forte potranno beneficiare della tariffa ridotta per la visita della Reggia + I Giardini, e alle mostre temporanee aperte in quel momento.

 

Museo del Cinema di Torino

Quanti si presentano alle casse del Forte con il biglietto di ingresso intero di uno degli spazi espositivi del Museo del Cinema potranno beneficiare della tariffa ridotta per l’accesso agli spazi espositivi del Forte, permanenti e temporanei, disponibili al momento della visita. Coloro che si presentano alle casse del Museo del Cinema con l’ingresso intero di uno degli spazi espositivi del Forte potranno beneficiare della tariffa di ingresso ridotta.

 

Massimo Iaretti

 

 

 

Tutti a piedi in via Roma (e piazza Castello)

via romaIn futuro chiusa anche piazza Statuto, dove un privato avrebbe intenzione di finanziare la realizzazione di un parcheggio sotterraneo

 

Nei prossimi mesi diventerà realtà la pedonalizzazione di via Roma. Ormai anche i commercianti sembrano essersi accorti che la Torino del turismo e della cultura ha raggiunto una tale dimensione da garantire migliaia di presenze costanti nel centro. E il divieto di transito delle auto si trasforma in opportunità. Nelle intenzioni del Comune anche la chiusura al traffico di piazza Castello, tranne il tratto via Po – Giardini reali e piazza Statuto, dove un privato avrebbe intenzione di finanziare la realizzazione di un parcheggio sotterraneo.

 

(Foto: il Torinese)