Lo staff della nota trasmissione televisiva sarà il 10 e l’11 marzo a Torino nello Spazio FLIC.
Nella sede centrale di via Magenta l’11 marzo ci sarà anche al 7^ Festa dell’Acrobatica
10 e 11 marzo 2018
Spazio FLIC, via Niccolò Paganini 0/200, TORINO
Non si tratta di eventi pubblici. L’ingresso è riservato agli iscritti al casting
11 marzo 2018, dalle ore 16 alle 20 – VII Festa dell’Acrobatica
Reale Società Ginnastica e FLIC Scuola di Circo, via Magenta 11, TORINO
Ingresso gratuito
Il 10 e l’11 marzo 2018 lo staff di Italia’s Got Talent sarà a Torino, dove ha scelto lo Spazio FLIC della FLIC Scuola di Circo per vedere i migliori talenti della penisola in azione.
Per la nuova edizione della trasmissione televisiva si cercano talenti a 360 gradi senza limiti di età: musicisti, ballerini, acrobati, inventori, comici, giocolieri, arti digitali, arti sceniche, maghi/illusionisti, artisti di strada, atleti dal mondo dello sport, artisti con animali, arti della tradizione e folklore.
Per iscriversi alle selezioni è necessario scrivere all’indirizzo igtcasting@fremantlemedia.it con oggetto “Torino” e inserendo i propri dati, numero di telefono ed il tipo di esibizione che si intendete presentare.
Gradito, ma non indispensabile, un breve video dimostrativo da allegare
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La VII Festa dell’Acrobatica
Oltre alle selezioni di Italia’s Got Talent, domenica 11 marzo 2018 è in programma la VII Festa dell’Acrobatica “Una Domenica a testa in giù” con apertura straordinaria della Reale Società Ginnastica di Torino (RSGT) e della sua FLIC Scuola di Circo con attività rivolte ad adulti e ragazzi dai 16 anni in su.
Un appuntamento a cadenza mensile che sta riscuotendo un grande successo, offrendo un pomeriggio alla scoperta di tutta l’acrobatica possibile, ad ingresso libero, con molti istruttori disponibili a far praticare l’acrobatica a terra, a coppie e di gruppo, il trampolino elastico, discipline aeree (tessuti, cerchio, corda, trapezio, trapezio ballant), verticali e palo cinese. E’ anche possibile visitare la sala dei trofei, la mostra storica e la sede stessa, una palazzina di 2.500 mq su cinque piani, nel pieno centro di Torino.
Dalle ore 15 alle ore 19 sono in programma le attività rivolte ad adulti e ragazzi dai 16 anni in su.
Dalle 19.00 in poi ci sarà “Palco Aperto”, un’occasione rivolta ad allievi, amatori e professionisti circensi che vogliono presentare al pubblico il work in progress di un progetto artistico, al termine del quale ci sarà un momento conviviale di condivisione e dialogo con il pubblico.

In occasione di Domenica al Museo, giornata di ingresso gratuito nei musei e aree archeologiche statali che si ripete ogni prima domenica del mese, i Musei Reali di Torino ieri hanno accolto complessivamente 5.472 visitatori. I Musei Reali di Torino sono situati nel cuore della città e propongono un affascinante itinerario di storia, arte e natura che si snoda attraverso 50.000 metri quadrati, con testimonianze che datano dalla Preistoria all’età moderna. Il complesso sorge attorno a quello che fu il primo Palazzo Reale d’Italia, abitato stabilmente dai Savoia fino al 1865. All’edificio, già residenza dei sovrani, si aggiungono l’Armeria e la Biblioteca, la Cappella della Sindone, la Galleria Sabauda, il Museo di Antichità e i Giardini. Tutti i diversi spazi fanno parte di un unico complesso museale, tra i più estesi d’Italia, visitabile con un unico biglietto. Fanno parte dei Musei Reali anche la piazzetta Reale e le Sale Chiablese situate al piano terra del palazzo omonimo e destinate alle esposizioni temporanee.
(foto: il Torinese)
di Pier Franco Quaglieni
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Andare a votare, malgrado neve e freddo – Un’operazione poco felice e assai poco Gentile – Un libro molto discutibile sul ‘68 – Carlo Ripa di Meana intellettuale controcorrente
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Andare a votare, malgrado neve e freddo
E’ stato un grave errore indire elezioni politiche in inverno. Non c’era ,tra il resto, nessuna ragione per farlo perché, bene o male, c’è il governo Gentiloni che governa il Paese senza infamia con un ministro dell’interno degno di questo nome. Sarebbe bastato scaricare il ministro degli esteri fantasma Alfano che neppure di fronte alla prepotenza di Erdogan nei confronti dell’ENI a Cipro è stato capace di proferire parola. Ma non c’era ragione di votare il 4 marzo. La neve ha impedito una
degna chiusura della campagna elettorale,il freddo può ostacolare la partecipazione al voto,già in pericolo per altri motivi di disaffezione,per non dire di chi vuole astenersi o annullare la scheda. Un invito soltanto:Andiamo a votare, qualunque sia il tempo. Votiamo per chi riteniamo il meno peggio, perché il meglio non c’è. Forse il meglio non c’è mai stato.Votiamo i simboli perché gli uomini e le donne candidate sono spesso deludenti.Le candidature blindate sono troppe e di basso profilo. Ma non dobbiamo privarci di un diritto costituzionale. Il voto sarebbe anche un dovere civico,ma oggi è soprattutto un diritto. Per far sentire,malgrado tutto,la nostra voce di cittadini delusi,
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Carlo Ripa di Meana intellettuale controcorrente
E’ mancato a Roma Carlo Ripa di Meana, politico e intellettuale controcorrente. Molti giornali lo hanno ricordato come marito di Marina, lo stravagante personaggio mancato due mesi fa ,di cui Carlo fu profondamente innamorato per tutta la vita. Aveva avuto esperienze politiche diverse. Fu ministro e deputato al Parlamento europeo. Fu socialista a fianco di Craxi, salvo poi abbandonarlo e riconoscerne, dopo la morte, il rilievo storico. Di lui si potrebbe dire e scrivere molto, ma va ricordato soprattutto come presidente della Biennale veneziana del dissenso che squarciò il velo dell’ipocrisia sul mondo comunista che calpestava i diritti umani più elementari. Gli intellettuali italiani allora erano quasi tutti comunisti o compagni di strada del Pci e fingevano di non sapere e di non vedere cosa fosse l’URSS .In quegli anni la tessera del Pci era il passaporto per il successo nei giornali, nell’università , nel mondo editoriale. Ripa di Meana steccò nel coro ed aiuto ‘ altri a farlo. Per questo suo coraggio va ricordato con gratitudine.
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Un’operazione poco felice e assai poco Gentile
Ho comprato il primo libro dedicato ai protagonisti della Grande Guerra messo in edicola dal Corriere della Sera. La collana veniva presentata come una nuova iniziativa editoriale, invece è la ristampa di
libri già pubblicati nel 2015 per il centenario dell’ingresso in guerra. Un inganno. Ho sfogliato il volumetto dedicato a Vittorio Emanuele III ed ho subito notato che si tratta della mera riproposizione dell’infelicissimo libretto di Pierangelo Gentile, un giovane che non va confuso con il famoso storico Emilio Gentile.E’ un giovane di belle speranze,ma soprattutto con molti appoggi autorevoli che gli hanno consentito di emergere. Scrive anche bene,ma la ricerca storica è ben altra cosa.Sporcarsi le mani negli archivi è il duro mestiere che il divulgatore Gentile non conosce abbastanza. Ha ripubblicato il medesimo libretto del 2015,senza neppure una variazione. Un’operazione da piccola casa editrice che cambia la copertina e ricicla libri vecchi ,facendoli passare per nuovi. Gentile non ha neppure avuto il buon gusto di eliminare la pagina 79 nella quale cita una diceria infame e falsa :la regina Elena,donna di elette virtù,riconosciute da tutti,avrebbe avuto tradito il marito con il precettore del principe Umberto,l’ammiraglio Bonaldi. Una cosa del genere ad altri che non si chiamino Gentile non sarebbe stata permessa senza la sanzione della comunità scientifica. Con i pettegolezzi e con le falsità non si fa la storia. Si può,al massimo, scrivere un articolo per “Novella 2000”.Ma il “Corriere della Sera” è il maggior quotidiano italiano!
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Un libro molto discutibile sul ‘68
Gian Vittorio Avondo ha pubblicato un libro per le edizioni del Capricorno dedicato al ’68 a Torino. Dopo cinquant’anni, ci sarebbero le distanze per tentare un discorso storico,ma il libro è di fatto un’apologia delle ragioni dei sessantottini. Un libro mal congegnato che parte da troppo lontano (i tafferugli di piazza Statuto del 1962) e non giunge ad analizzare il nesso che lega il ’68 al terrorismo attraverso i movimenti estremisti che nacquero dalla contestazione ,a partire da Lotta Continua. Che ci sia un rapporto tra le lotte operaie novecentesche con gli estremismi sessantottini e post sessantottini lo afferma Avondo ,ma è tutto da dimostrare. I ragazzi di buona famiglia che decisero di diventare contestatori non avevano nessun rapporto con la classe operaia torinese della prima metà del secolo scorso. Quelle che Avondo chiama le <<avvisaglie degli anni anni di piombo>> sono un qualcosa di molto più pesante ed evidente. Le grandi battaglia civili sono state certo anche il frutto del ’68,ma soprattutto dell’impegno di uomini come Marco Pannella che costrinse la sinistra ad
impegnarsi,ad esempio, sul terreno del divorzio,mentre il Pci era molto tiepido per non turbare i rapporti con i cattolici. C’è un’osservazione nel libro di Avondo che merita di essere evidenziata:egli riconosce onestamente che i contestatori di cinquant’anni fa ebbero una certa cultura perché <<ultimi figli della scuola gentiliana>>. Di lì in poi la cultura e la scuola di massa,voluta dal ’68, provocarono il degrado. Infatti i ragazzi del ‘68 avevano una buona cultura perché formati nella scuola che vollero combattere e contribuire a distruggere. Quella generazione fu l’ultima a frequentare una scuola piena zeppa di esami e superò un esame di maturità che restava un incubo per molti anni. Se lo si superava, si era davvero maturi.
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LETTERE scrivere a quaglieni@gmail.com
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Il castello di Moncalieri
Finalmente il castello di Moncalieri e’ di nuovo visitabile dopo troppi anni di chiusura.Perche ‘ abbia subito l’incendio ancora oggi resta un mistero. Sarebbe importante sapere il perché di tanti ritardi. Ma dobbiamo essere contenti della buona notizia . Barbara Giuliani
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E’ uno dei tanti misteri italiani e piemontesi. Ricordo che accusarono anche i Carabinieri di stanza
nel castello in modo davvero fantasioso per l’incendio .Andrebbero anche ricordati i ritardi paurosi nei lavori di restauro. Anche in questo campo poco impegno e insufficienti risorse. L’importante è che oggi sia visitabile .Voglio evidenziare il ruolo positivo del Comune di Moncalieri e del suo assessore alla Cultura Laura Pompeo che adesso sta anche cercando di recuperare l’arredo disperso un po’ al Quirinale,un po’ a Stupinigi ,un po’ in altre sedi. E’ una reggia sabauda importante, per troppi anni trascurata .Laura Pompeo e’ persona colta e sensibile. Simile a lei vedo l’assessore alla cultura di Venaria Reale Antonella Bentivoglio d’Aflitto .Settimo torinese che rappresentava un ‘eccellenza e’ invece decaduta . Troppa politica ideologica uccide .
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Democrazia e rigurgiti di violenza
Cosa pensa del militante di CasaPound massacrato a Livorno mentre attacca un manifesto? E’ un fatto gravissimo. Tiziana Faci
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Si’ , e ‘ un fatto gravissimo e su questi fatti ho scritto durante la campagna elettorale. La Legge Scelba che vieta la ricostituzione del disciolto partito fascista ,va applicata dalla Magistratura e non è pensabile che per vie brevi si voglia lo scioglimento di Casa Pound ricorrendo alla violenza e
alla intimidazione . La democrazia ha regole ferree soprattutto in campagna elettorale. Se poi CasaPound avesse anche un solo eletto al Parlamento , il discorso si complicherebbe. La nostalgia del fascismo e’ causata anche dal malgoverno,dalla corruzione,dalla crisi economica e dal non governo in materia di immigrazione incontrollata . Affidare l’antifascismo ai teppisti incappucciati livornesi appare davvero una follia, come una follia e’ non equiparare ad ogni effetto l’estremismo dei centri sociali con l’estremismo opposto .La democrazia si difende con la legalità repubblicana e la fermezza dello Stato. Carlo Casalegno docet.
La giunta municipale ha approvato il bilancio di previsione 2018-2020, che delinea entrate e spese della Città. Il documento andrà all’esame delle commissioni consiliari e della Sala Rossa per l’approvazione. Si registra un equilibrio dei conti nel rispetto delle indicazioni della Corte dei Conti. Palazzo Civico spiega in una nota che l’obiettivo è tentare di risanare i conti con la necessità di garantire l’ offerta dei servizi a cittadini e imprese e contribuire allo sviluppo economico.
Domenica 4 marzo, dalle ore 7 alle ore 23, si svolgeranno le operazioni di voto per il rinnovo della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica
La Città di Torino invita gli elettori a controllare la propria tessera elettorale e ricorda che, in caso di tessera smarrita o con gli spazi tutti timbrati, occorre richiedere un duplicato o una nuova tessera. Per ottenere la nuova tessera elettorale, è necessario presentarsi allo sportello dell’ufficio elettorale o dell’anagrafe di circoscrizione con la tessera elettorale da sostituire e un documento d’identità in corso di validità. Il rilascio della nuova tessera è immediato.
La tessera elettorale può essere richiesta:
1) all’ufficio anagrafico della circoscrizione di residenza nel normale orario di apertura:
· Circ. 2 – Strada Comunale di Mirafiori, 7
· Circ. 2 – Via Guido Reni, 102
· Circ. 3 – C.so Racconigi, 94
· Circ. 3 – Via De Sanctis, 12
· Circ. 4 – Via Carrera, 81
· Circ. 5 – Piazza Montale, 10
· Circ. 5 – Via Stradella, 192
· Circ. 6 – Piazza Astengo, 7
· Circ. 6 – Via Leoncavallo, 17
· Circ. 7 – C.so Vercelli, 15
· Circ. 8 – Via Campana, 30
· Circ. 8 – C.so Corsica, 55
2) all’ufficio Elettorale di corso Valdocco 20 – piano rialzato (dal lunedì al giovedì dalle 8.15 alle 15.00 e il venerdì dalle 8.15 alle 13.50);
3) prenotando un appuntamento in un giorno e ad un orario preciso all’ufficio Elettorale di corso Valdocco 20 (per i possessori della card Torino facile collegandosi al sito https://servizi.torinofacile.it/cgi-bin/sportellofacile/index.cgi).
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Trasferimento di residenza o rettifica delle generalità: l’elettore riceve al proprio domicilio – dagli agenti della Polizia Municipale – la nuova tessera elettorale e contestualmente restituisce la vecchia. In caso di mancato recapito, la tessera può essere ritirata presso l’ufficio elettorale a partire dal sesto giorno antecedente la data della votazione. Oltre all’interessato può provvedere al ritiro un familiare convivente munito del proprio documento di riconoscimento. Cambio di indirizzo, variazione del luogo di votazione o della sezione elettorale: l’elettore riceve al domicilio un tagliando adesivo da applicare sulla tessera elettorale. Anche in questo caso, se per qualche disguido l’etichetta non fosse arrivata a casa, sarà sufficiente rivolgersi all’ufficio elettorale. I nuovi maggiorenni, al compimento del 18° anno di età, sono iscritti nelle liste elettorali del Comune e ricevono al domicilio la tessera elettorale. In caso di mancato recapito, a partire dal sesto giorno antecedente la data della votazione, l’interessato o un familiare convivente, munito del proprio documento di riconoscimento, può ritirare la tessera presso l’ufficio elettorale.
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Gli uffici del servizio elettorale si trovano in corso Valdocco 20.
Tel. 011.01125245 – 011.01125229
Ulteriori informazioni: http://www.comune.torino.it/elezioni
pv – www.comune.torino.it
Arte in Stabile, il progetto che ha cambiato il modo di vivere insieme e di abitare in un condominio, per 10 mesi ha portato artisti di livello nazionale e internazionale in residenza in via Cuneo 5 bis, nel quartiere Aurora di Torino. Fortemente voluto dagli abitanti e dall’amministratore Andrea Quarello, Arte in Stabile ha visto la presenza costante di Alessandro Bulgini, l’artista di “Opera viva” che ha reso possibile con il suo lavoro il susseguirsi di altri artisti in un clima sempre creativo, facendo del condominio un luogo dove l’arte è veicolo per socializzare, convivere e valorizzare le differenze. Il contributo della Circoscrizione 7 ha inoltre reso possibile la realizzazione di un catalogo con le opere già realizzate in via Cuneo, i bozzetti e i rendering del progetto di Richi Ferrero per via Cuneo, in fase di realizzazione, e alcuni racconti di “storie di condominio”. Ogni copia sarà arricchita da un disegno di Alessandro Bulgini, diverso e unico per ogni copia, realizzato sul momento. Sabato 3 marzo evento di chiusura del progetto h 16-18 visita guidata su prenotazione in collaborazione con Freetour. La visita è a offerta libera e consente di vedere le opere realizzate da Alessandro Bulgini, Pierfrancesco Lafratta, Cosimo Calabrese e Francesco Valeri. Sarà inoltre possibile conoscere il progetto “Edicolarte per Aurora” di Togaci, Luj Vacchino, che da maggio scorso invita artisti torinesi e non a intervenire nello spazio all’angolo tra corso Vercelli e via Cuneo. In occasione della visita guidata di Arte in Stabile, interverrà a Edicolarte l’artista Octavio Floreal che realizzerà una perfomances action color dal vivo.
h 18-19 premiazione degli scrittori, consegna del catalogo ai condomini nel “cortilesalotto” e brindisi di fine progetto offerto a tutti i presenti
h 19-20 concerto di due cantautori di Barriera. Poliedrici, saranno la sorpresa della serata e regaleranno un concerto al Condominio e a tutti i partecipanti…! Durante l’intero evento, sarà possibile acquistare il catalogo di Arte in Stabile con un’offerta libera e dopo le 20, per chi lo desidera la serata continua al pub Revenge, di fronte al condominio. Per prenotazioni Francesca Regano, Freetour: 3662386348
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Il progetto è sostenuto da Compagnia di San Paolo nell’ambito del Bando “Abitare una casa, Vivere un luogo”, in partnership con l’Associazione culturale Flashback, con il patrocinio del Comune di Torino e della Circoscrizione 7. Arte in Stabile è prodotto dall’associazione culturale Collettivo Ultramondo da un’idea di Alessandro Bulgini e Andrea Quarello. Segui Arte in Stabile su Facebook: https://www.facebook.com/ArteinStabile/
Le guerre in nome di Dio. Dal 1 marzo al Museo Nazionale del Risorgimento di Torino
Il Museo Nazionale del Risorgimento di piazza Carlo Alberto a Torino ospiterà, dal 1 marzo al 1 maggio 2018, la mostra fotografica “Arma il prossimo tuo. Storie di uomini, conflitti, religioni”. Un racconto in centodieci scatti realizzati dai fotoreporter Roberto Travan e Paolo Siccardi che svela un aspetto finora poco indagato: la fede in Dio e il dovere di combattere in suo nome, oggi come ieri.La mostra è organizzata dal Museo Nazionale del Risorgimento Italiano, in collaborazione con il Consiglio regionale del Piemonte, con il supporto di Fujifilm Italia. Le foto di Siccardi e Travan

catturano l’attenzione e generano forti emozioni. A condurre il visitatore le parole del giornalista e inviato Domenico Quirico: “Queste foto sono lampi di crudo dolore. La guerra e i segni di Dio: piccoli e grandi, pendagli e lapidi, chiese e moschee, segni tracciati sui muri e scritte che gridano dio come documentano
queste fotografie strazianti che grondano ancora dolore. La fede ottiene dall’essere umano ciò che nessun’altra dottrina ha mai ottenuto. Nel bene e nel male”. Roberto Travan, giornalista professionista e fotografo indipendente si è specializzato inreportage di guerra e sociale. I suoi lavori sono stati pubblicati principalmente da La Stampa – giornale in cui lavora dal 1989 – e tradotti in diverse lingue. Paolo Siccardi, giornalista e fotoreporter free-lance, è autore di diversi libri e mostre fotografiche e collabora da anni con il settore Esteri del settimanale Famiglia Cristiana. I suoi reportage, prevalentemente a carattere sociale, sono stati pubblicati dalle più importanti testate giornalistiche: il Venerdì di Repubblica, Time International, Der Spiegel, Geo
Japan, The Guardian, Courrier International. I due fotoreporter hanno selezionato tra le centinaia di fotografie scattate in conflitti sovente lontani dai riflettori dell’informazione: le vittime nei campi di battaglia, i villaggi depredati, i profughi in fuga. Repubblica Centraficana, Sud Sudan, Kosovo, Siria, Afghanistan, Israele, Ucraina: sono solo alcuni dei luoghi del mondo devastati negli anni più recenti e ancora oggi da guerre. Conflitti innescati da motivi diversi (politici, economici, etnici), ma tutti accomunati
da una sottile linea rossa, non sempre visibile, capace però di alimentare tensioni e drammi che per questo paiono non poter finire: la religione, il dovere di combattere in nome di Dio. Nasce da qui “Arma il prossimo tuo. Storie di uomini, conflitti, religioni”, con foto che raccontano le testimonianze raccolte nelle trincee, nelle chiese e nelle moschee distrutte, tra le popolazioni ridotte in miseria e disperazione. Un progetto ambizioso e innovativo, teso a fare emergere i modi in cui la fede viene vissuta nelle zone teatro di conflitti. Un’idea originale che sfrutta appieno il potere delle immagini rispetto ad altri mezzi di comunicazione. Il linguaggio scelto infatti è
quello della fotografia di reportage, genere che coniuga ricerca personale e rigore giornalistico e garantisce una narrazione omogenea e profonda, in linea con la tradizione del fotogiornalismo di guerra. L’esposizione è suddivisa in quattro macro aree,luoghi in cui si continua a pregare. E a uccidere – e morire – in nome di Dio: i Balcani (Bosnia, Serbia, Kosovo, Albania); l’Europa e il Caucaso (Ucraina, Nagorno-Karabakh); il Medio Oriente (Afghanistan, Iraq, Cisgiordania, Golan, Siria, Isreale,) e l’ Africa (Repubblica Centraficana, Sud Sudan). “Questa iniziativa rientra in un ampio progetto di diffusione della cultura fotografica e documentaristica, di cui siamo promotori da anni ”,afferma Guglielmo Allogisi, della Fujifilm Italia. “E’ necessario far riscoprire a un pubblico sempre più vasto
l’importanza dell’immagine, sia come mezzo espressivo sia come linguaggio artistico, affermandola come pratica sociale. Il Museo Nazionale del Risorgimento offre la giusta cornice per esporre il momento storico che stiamo vivendo”. La mostra sarà visitabile dal 1 marzo al 1 maggio 2018, dal martedì alla domenica, dalle ore 10 alle ore 18(ultimo ingresso ore 17.00), lunedì chiuso. Biglietto unico mostra + museo: 10 euro, ridotto 8 euro. Gratis con abbonamento Musei e altre card.Info: www.museorisorgimentotorino.it.
M.Tr.

In 35 la scorsa notte si sono potuti riparare dal freddo nella vecchia stazione di Porta Susa. Come abbiamo già scritto il Comune ha allestito un punto temporaneo di accoglienza notturna per i senza dimora, rafforzando il sistema dei servizi per contrastare il freddo. Nel vecchio edificio è stato potenziato l’impianto di riscaldamento. Il centro offre 40 posti letto e generi di conforto, dalle 20 alle 8. La struttura e’ gestita da Protezione Civile comunale e Croce Rossa Italiana, in collaborazione con gli assessorati al Welfare, all’Ambiente, alla Mobilità e alla Sicurezza urbana della Città e Gtt.
Si svolgerà dall’1 al 4 marzo prossimi la terza edizione di San Salvario District che, dopo il successo delle passate edizioni, si espanderà nella Circoscrizione 1–Torino Centro e diventerà “OPEN DISTRICT.TO – FASHION ART & DESIGN”

Ideata dall’Associazione Golfart, con il sostegno del Consiglio Regionale del Piemonte e della Camera di Commercio di Torino, IREN e Azimut Capital Management come main sponsor, i patrocini della Regione Piemonte, della Città Metropolitana di Torino, della Città di Torino e delle Circoscrizioni 1 e 8, in collaborazione con Turismo Torino, il Circolo del Design, l’Associazione Torinese Tram Storici e con la sponsorizzazione tecnica di Sadem come mobility partner e di Electo Radio come media partner, la manifestazione focalizza la sua attenzione sull’ospitalità, la condivisione, l’appartenenza e l’incontro, perché l’arte, la moda e il design costituiscono una straordinaria occasione di progresso civile, economico ed occupazionale.
OPEN DISTRICT.TO è una manifestazione “multivalente”, una passeggiata attraverso alcune vie di due quartieri della città, San Salvario e il Centro, dove sarà possibile incontrare artisti, artigiani, designer e fashion designer giovani e meno giovani in gallerie d’arte, negozi, ristoranti, bar. Un’esposizione in cui sono coinvolte sedi Istituzionali (Camera di Commercio, dove saranno ospitati tre designer, uno stilista, una fashiondesigner e una artista; la sede di Torino Incontra dove sarà esposta, tra l’altro, una Mole Antonelliana realizzata con pezzi di LEGO e la Cripta di San Michele dove è stata organizzata una mostra di pittori e scultori di varia estrazione) e locali commerciali (gallerie d’arte, laboratori artigianali, ristoranti, bar, sartorie), che offriranno ospitalità ai creativi sia italiani che stranieri, creando inediti e originali momenti di visibilità.
Quasi tutte le location organizzeranno al loro interno un evento site-specific, che va dalla preparazione di uno shooting fotografico al racconto della moda attraverso le parole di alcune fra le più illustri protagoniste della vita culturale e letteraria italiana del Novecento; dall’incontro con uno stilista che illustrerà le infinite possibilità con cui la moda ci permette di giocare e valorizzarci al meglio, alla perfomance di due artisti che con violino e carboncino produrranno momenti di pura improvvisazione; dallo storytelling sugli agnolotti piemontesi al workshop per costruire il fiore personalizzato della primavera con filati e tessuti… Gli spostamenti tra le varie sedi saranno facilitati dall’Associazione Torinese Tram Storici che offriranno ai visitatori il trasporto all’insegna del “c’era una volta” e da Sadem che metterà a disposizione navette gratuite, mentre dalla postazione di Electo Radio si racconterà dal vivo la manifestazione, con interviste agli espositori e interventi in diretta del pubblico.
In occasione di OPEN DISTRICT.TO inoltre, l’Istituto Comprensivo Niccolò Tommaseo ospita – dal 19 al 24 febbraio – ventuno laboratori creativi rivolti a 520 bambini delle classi della scuola primaria, curati e coordinati da artisti e creativi che partecipano a OPEN DISTRICT.TO 2018. L’incontro tra questi operatori culturali e i “piccoli artisti” della scuola porrà al centro l’idea di realizzare opere originali con materiali poveri e riciclati e, soprattutto, con la fantasia. Le opere creative degli allievi saranno presentate in una mostra all’I.C. Tommaseo il 24 febbraio ed esposte nel corso di OPEN DISTRICT.TO in alcune location che aderiscono alla manifestazione. Nel corso dell’evento, infine, l’Associazione Accessibile a Tutti sarà presente con un infopoint istituzionale per sensibilizzare il pubblico sulle tematiche legate all’autonomia, all’inclusione e alla vita indipendente delle persone con disabilità e lancerà il nuovo sito con una sezione dedicata al servizio di Sharing Ausili, mettendo a disposizione handbike, carrozzine, bastoni ortopedici, deambulatori, supporti per la comunicazione (tastiere facilitate) e per l’uso degli spazi (utensili per la cucina adattata e vari altri strumenti), in modo che sia possibile prenotarli per un uso gratuito in maniera immediata e averli disponibili in brevissimo tempo.Quattro giorni di inediti e originali momenti di incontro dove la fantasia e la manualità dei creativi troverà lo spazio giusto per accogliere visitatori curiosi e appassionati.
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Per informazioni: Golfart, tel. 342 6081513,
email: associazionegolfart@gmail.com
Primo intervento di asportazione robotica presso la Chirurgia toracica dell’ospedale torinese

E’ stato effettuato il primo intervento chirurgico mininvasivo di asportazione di un tumore polmonare con l’utilizzo del sistema robotico DaVinci Xi, presso la Chirurgia Toracica universitaria dell’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino (diretta dal professor Alberto Oliaro). Il rivoluzionario intervento, effettuato su una paziente di 49 anni di Torino, affetta da cancro al polmone sinistro, è stato eseguito dall’équipe di Chirurgia Toracica universitaria dell’ospedale Molinette, composta dai professori Alberto Oliaro ed Enrico Ruffini e dai dottori Paris Lyberis e Francesco Guerrera. “La paziente – dichiara il dottor Lyberis, che ha eseguito l’intervento – oltre ad essere affetta da un adeno Ca del polmone, è in lista d’attesa per un trapianto renale in dialisi quotidiana, e tale comorbidità ha reso l’intervento più complicato dal punto di vista gestionale e logistico”. “Con quattro piccole incisioni sul torace di circa un centimetro – precisa Lyberis – abbiamo portato a termine l’intervento di lobectomia polmonare, che è tra gli interventi più complessi, e che con le tecniche tradizionali avrebbe richiesto un taglio di circa dodici centimetri sul torace, e con un decorso post operatorio più lungo e doloroso”. Tale intervento mini-invasivo rispetto a quello tradizionale riduce sensibilmente i rischi di emorragie ed altre complicanze chirurgiche, tra cui in particolare il dolore postoperatorio, garantisce una più rapida dimissione e, non ultimo, ha un impatto estetico minimo. Questi interventi in passato erano effettuati con accessi chirurgici tradizionali, e quindi gravati da maggior rischio di complicanze, come la sezione parziale o totale dello sterno, con degenze post-operatorie più lunghe e più dolorose. Il sistema robotico Da Vinci XI consente più precisione, più flessibilità e controllo e più sicurezza, e minore invasività e minor trauma anche per interventi molto complessi come quello dell’asportazione del tumore del polmone. Sono queste le parole chiave per descrivere il processo in atto in ambito chirurgico. Un cambiamento che non è ancora molto conosciuto, ma che vede, in particolare, le Molinette di Torino a livelli di eccellenza nel Servizio Sanitario pubblico. “Usando la chirurgia robotica – conclude Lyberis – si riescono ad eseguire procedure delicate e complesse che, invece, potrebbero essere difficili, o addirittura impossibili, con l’applicazione di altri metodi”. La paziente ora sta bene e verrà dimessa nei prossimi giorni.