Cosa succede in città- Pagina 471

Si riqualifica l'ex Moi con la biomedicina

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moi scontri1Polo tecnologico e scientifico

 

Sono 18 mila i metri quadri dell’ex Moi, l’area oggi degradata su cui  sorgerà un polo tecnologico-scientifico specializzato nella biomedicina. Il sindaco di Torino, Piero Fassino, e i rettori del Politecnico, Marco Gilli e dell’Università,Gianmaria Ajani, hanno siglato l’accordo per la concessione dell’edificio da parte del Comune. L’investimento per il progetto è di circa 20 milioni e fa parte delle linee di riqualificazione urbana, in vista della costruzione della Città della Salute nell’area adiacente l’ex Fiat- Avio.

 

(Foto: il Torinese)

Sicurezza, a San Mauro prosegue il controllo di vicinato

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Adesso sono arrivati i cartelli che stanno ad indicare che, sul territorio comunale, viene attuata questa tecnica di dissuasione passiva e di osservazione. Nuove attività dell’associazione

 

Prosegue il programma di Controllo del Vicinato a San Mauro Torinese, primo centro della Città Metropolitana di Torino ad adottarlo. Dopo che nel mese di marzo il consiglio comunale, all’unanimità, aveva approvato la mozione presentata dal consigliere di maggioranza Ferdinando Raffero (che collabora con il sindaco Dallolio nell’ambito della sicurezza urbana ed è esponente dell’Associazione nazionale Controllo del Vicinato, che ha celebrato il suo primo congresso a Gabicce Mare il 16 e 17 maggio scorsi) è stato costituito il primo gruppo di volontari e sono state attivate iniziative per sensibilizzare la popolazione. Adesso sono arrivati i cartelli che stanno ad indicare che, sul territorio comunale, viene attuata questa tecnica di dissuasione passiva e di osservazione. E a rafforzare tutto questo c’è il fatto che nella parte superiore degli stessi è stata posta la scritta Comune di San Mauro Torinese con lo stemma comunale, a dimostrazione di quanto la municipalità sostenga tale progetto e abbia testato la bontà dell’iniziativa.

 

Massimo Iaretti

A Torino la Polizia sperimenta le body-cam

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polizia sommossapolizia sommossaSei mesi di sperimentazione che consentirà di utilizzare le videocamere, applicate sulle divise degli agenti

 

Anche Torino ha dato il via libera alla sperimentazione delle microcamere individuali per la ripresa video, le body-cam,  ad uso della polizia di Stato. Sei mesi di sperimentazione che consentirà di utilizzare le videocamere, applicate sulle divise degli agenti delle squadre volanti. Il collaudo avviene per ora a Torino, Milano, Roma e Napoli e nelle Sezioni di Polizia Stradale degli stesi capoluoghi regionali.

 

(Foto: il Torinese)
   

La "biografia" della Nutella sbarca negli States

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Rispetto alla versione italiana, il libro per gli Stati Uniti aggiorna anche la cronologia con la notizia della morte del papà della delizia dolciaria piemontese, Michele Ferrero

 

Mondo Nutella, il libro del giornalista torinese della Stampa Gigi Padovani sbarca negli Usa. L’edizione in inglese del volume edito da Rizzoli si allunga di 74 pagine con interviste e un reportage dal Lussemburgo, sede di Ferrero International. Rispetto alla versione italiana, il libro per gli Stati Uniti aggiorna anche la cronologia con la notizia della morte del papà della delizia dolciaria piemontese, Michele Ferrero. In vendita anche sotto forma di e-book per Kindle e Amazon.

Il maglioncino di Berlinguer e gli stipendi dei politici

berlinguerSTORIE DI CITTA’ / di Patrizio Tosetto 

Il segretario del Partito Comunista, da Genova stava arrivando in auto a Torino. Telefonano dal capoluogo ligure dicendo che il segretario aveva freddo  e desiderava gli fosse prestato un  maglioncino. Arrivato lo trovò, rigorosamente prestato, appunto

 

 

Assistiamo impotenti. Sicuramente basiti ed un po’ irritati e non ce ne facciamo una ragione. Ancora una volta i consiglieri regionali non si sono tagliati gli stipendi. Non ce ne facciamo una ragione anche perchè alcuni di questi li conosciamo personalmente e, stimandoli, possiamo affermare che non sono negletti né tanto meno stupidi. Probabilmente qualcosa nel meccanismo non funziona. Nonostante ciò ci rifiutiamo d’accettare. Semplicemente per una ragione di buon senso. Chi chiede sacrifici deve essere il primo a farli. 1982, Enrico Berlinguer segretario del Partito Comunista, da Genova stava arrivando in auto a Torino. Telefonano dal capoluogo ligure dicendo che il segretario aveva freddo  e desiderava gli fosse prestato un  maglioncino. Arrivato lo trovò, rigorosamente prestato, appunto. Comizio in Piazza S Carlo. Rientro mattutino a Roma. Giorni dopo, il capo d’abbigliamento venne restituito direttamente da una lavanderia di Roma. In federazione si sviluppò una piccola discussione: perché il Partito non gli ha comprato il maglioncino? Risposta:  Berlinguer non avrebbe gradito e sicuramente le spese della tintoria e spedizione erano state pagate personalmente dal segretario. Pauperistico? Sicuramente. Nel ’77 chiese ai lavoratori i sacrifici per il superamento della crisi. Perchè la classe operaia era, doveva essere classe dirigente. In fabbrica e nel Paese. Non faceva ideologia e applicava le regole del buon senso.Sono nostalgico? Assolutamente e totalmente sì! Intimamente convinto che il buon esempio è un ottimo punto di partenza.Verissimo che il tempo non ritorna. L’attuale situazione continua ad essere preoccupante. Urgente decidere. Anche sui sacriici che deve fare la politica, i politici. Speriamo. Anche questa è una questione di buon senso.

Boom turistico sotto la Mole, molto rumore per nulla?

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turistituristi 1risorgimento museoegizio llAVVISTAMENTI / di EffeVi

 

Sarebbe bene che i nostri amministratori ascoltassero meno le sirene – comunque piuttosto affaticate e decisamente poco incantatrici – dei media subalpini e guardassero un po’ altrove: scoprirebbero che, al lordo dei fattori frenanti di sistema, nei Paesi europei si investe sì in cultura – peraltro, in proporzione alla domanda espressa dai consumatori – ma ancora di più in formazione

 

Tra Ostensione, Expo e vari eventi collegati, Torino sta attraversando un boom turistico: lo dicono i primi numeri ufficiali e si può constatare anche empiricamente, godendosi lo spettacolo delle nostre strade popolate di visitatori. Tutto bene, dunque. Però la situazione reale, appena coperta dalla patina di tipico trionfalismo subalpino, dal sapore provinciale e autoconsolatorio, non è altrettanto rosea. Pochi giorni fa la Banca d’Italia ha pubblicato il rapporto annuale sull’economia regionale, confermando purtroppo una serie di dati negativi, in particolare i livelli alti di disoccupazione, di povertà ( almeno rispetto alla media del Nordovest), e di impoverimento delle famiglie.

 

La Banca d’Italia, insieme ad altri analisti (come Unioncamere e Comitato Rota), fa anche giustizia di un altro mito tutto torinese, perpetuato ormai da dieci anni da ingenui e da interessati: quello secondo cui il boom turistico possa compensare la perdita verticale di occupazione – in particolare nell’industria – e di indice relativo di produzione della ricchezza, che accompagna Torino dagli anni ’90. È vero che le presenze turistiche sono aumentate costantemente (mentre restano altalenanti, ad esempio, le fortune del nostro aeroporto), ma i numeri restano deludenti: l’Ostensione preventiva un numero inferiore al 50% di visitatori rispetto all’edizione 2010. L’effetto traino di Expo è trascurabile, avendo prevedibilmente privilegiato il distretto turistico dei laghi (a conferma che al famoso MiTo non crede più nessuno, con buona pace delle Frecce intercity).

 

Già a gennaio, in un’intervista a Il Sole-24Ore, Josep Ejarque, numero uno della società creata da Expo per la promozione del turismo, con un chiaro riferimento alla sua conflittuale esperienza con i salotti torinesi ai tempi delle Olimpiadi 2006, avvertiva velenosamente che questa volta non ci sarebbe stato il Comitato Olimpico – cioè il contribuente italiano – a pagare per viaggi e soggiorni, e che se Torino voleva agganciare l’Expo avrebbe dovuto darsi da fare per essere competitiva sul mercato privato dei consumatori privati. I numeri definitivi ci diranno se ha ragione lui o hanno ragione certi nostri cantastorie da piola o da salotto. Intanto, sappiamo per certo, sempre da Bankitalia, che l’INTERO comparto ristorazione e accommodation vale, a seconda degli anni, tra un decimo e un ottavo del settore manifatturiero: e questo, paradossalmente immaginando che non un solo Torinese si avventuri, neanche una volta l’anno, in una pizzeria.

 

Dieci anni fa, in piena overdose di contributi pubblici per le Olimpiadi, qualche pubblico amministratore si era avventurato in audaci profezie sul turismo come vocazione produttiva alternativa della città: sono disordinatamente proliferate iniziative, rassegne, festival vari, ognuno dei quali aggiungeva i gravami di stipendi per dipendenti e amministratori. Dal 2011 in poi l’insostenibilità di questo sistema è dimostrata dalle riduzioni dei contributi pubblici, dagli accorpamenti o dalle definitive chiusure di molti carrozzoni.

 

Sarebbe bene che i nostri amministratori ascoltassero meno le sirene – comunque piuttosto affaticate e decisamente poco incantatrici – dei media subalpini e guardassero un po’ altrove: scoprirebbero che, al lordo dei fattori frenanti di sistema, nei Paesi europei si investe sì in cultura – peraltro, in proporzione alla domanda espressa dai consumatori – ma ancora di più in formazione e che nessuno oserebbe dire in pubblico che, se non si riescono più a vendere motori e macchinari, invece di inventare un nuovo modello produttivo, si può rimediare con la cioccolata e le rassegne teatrali. Ci sono, è vero, alcuni Paesi che, non avendo molto altro, vivono di turismo, proteggendo con una certa cura il paesaggio e le antichità: Grecia, Kenya, Egitto. Ah, tra l’altro, Natura volle che questi Paesi abbiano il mare: non vedo la spiaggia artificiale ai Murazzi, piaciuta così tanto ai Torinesi che ne hanno decretato un risultato economico in passivo per 120mila Euro, fare seria concorrenza alla barriera corallina.

 

(Foto: il Torinese)

Sciopero dei mezzi pubblici domenica 12 luglio

Sarà assicurato il completamento delle corse in partenza entro il termine delle fasce di servizio garantito

 

 

tram ztlNella giornata di domenica 12 luglio 2015 è previsto uno sciopero aziendale di 24 ore indetto dall’organizzazione sindacale USB Lavoro Privato.

SARÀ GARANTITA L’EFFETTUAZIONE DEL SERVIZIO NELLE SEGUENTI FASCE ORARIE:
• Servizio urbano e suburbano della Città di Torino: dalle ore 6.00 alle ore 9.00 e dalle ore 12.00 alle ore 15.00
• Metropolitana: dalle ore 6.00 alle ore 9.00 e dalle ore 12.00 alle ore 15.00
• Autolinee extraurbane: da inizio servizio alle ore 8.00 e dalle ore 14.30 alle ore 17.30
• sfm1 Pont-Rivarolo-Chieri (ferrovia Canavesana) e sfmA Torino-Aeroporto-Ceres: da inizio servizio alle ore 8.00 e dalle ore 14.30 alle ore 17.30tram colori

Sarà assicurato il completamento delle corse in partenza entro il termine delle fasce di servizio garantito. Lo sciopero potrà avere ripercussioni anche sull’operatività dei Centri di Servizi al Cliente e sui diversi servizi gestiti da GTT, con conseguenti possibili disagi per la clientela.

 

(Foto: il Torinese)

Caselle: passeggeri +13,3% e nuova rotta su Spalato

La rinomata località della costa dalmata, annovera tra le sue bellezze anche importanti siti patrimonio Unesco. La Croazia rappresenta la vera novità nelle preferenze dei turisti italiani per questa estate ed è una meta turistica in ascesa

 

CASELLE
L’Aeroporto di Torino continua a crescere: il mese di giugno appena concluso ha infatti registrato un aumento del 13,3% del numero di passeggeri rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, collocando la crescita su base annua al 30 giugno al 7,3%. Dal 2 luglio è possibile volare anche in Croazia, grazie a Vueling e al 

casellenuovo collegamento con Spalato, operato ogni lunedì e giovedì per tutta l’estate. La rotta, servita con aeromobile Airbus A320 da 180 posti, avrà il seguente orario:

 

Torino – Spalato
11:00 – 12:15 (lunedì)
14:55 – 16:15 (giovedì)

Spalato – Torino
12:50 – 14:10 (lunedì)
16:55 – 18:20 (giovedì)

Spalato, rinomata località della costa dalmata, annovera tra le sue bellezze anche importanti siti patrimonio Unesco. La Croazia rappresenta la vera novità nelle preferenze dei turisti italiani per questa estate ed è una meta turistica in ascesa poiché vanta un’offerta variegata per ogni tipo di turismo (culturale, balneare e sportivo) ed una qualità ricettiva conveniente e competitiva. Tra le rotte recentemente inaugurate da Vueling vi è anche Alicante, dove è possibile volare ogni martedì e sabato. La località della Costa Blanca è una delle destinazioni turistiche più importanti del
levante spagnolo. Recentemente sono stati inoltre avviati i collegamenti di linea verso le destinazioni preferite per le vacanze – Ibiza (Blue Air e Neos), Minorca (Vueling e Neos), Palma di Maiorca (Volotea e Vuleing), Kos (Meridiana), Alghero (Ryanair), Olbia (Meridiana e Volotea) – oltre ai collegamenti charter per Rodi, Creta, Marsa Alam in vendita abbinati ai pacchetti turistici dei principali tour operators, che vanno ad aggiungersi all’offerta voli dello scalo disponibile tutto l’anno.

La Regione va avanti, ma serve un cambio di passo. E per il Comune la sfida è dietro l'angolo

chiampafassino

LA GANGALA VERSIONE DI GIUSI /

di Giusi

La Ganga

 

Resta la vicenda penale, su cui è difficile pronunciarsi e che, comunque, implica responsabilità personali e non collettive. Occorrerebbe avere la forza di andare oltre, costruendo una vera unità politica e assetti adeguati e occupandosi anche di migliorare la qualità dei gruppi dirigenti, messi a dura prova dallo stillicidio di vicende poco commendevoli che hanno caratterizzato gli ultimi due anni

 

Una sentenza salomonica, che si fonda, più che sul diritto, sul buonsenso e sul rispetto della sostanziale volontà degli elettori. Ora Chiamparino potrà riprendere a governare senza ulteriori rallentamenti, e qui si misurerà la sua qualità politica. Sembra infatti necessario un cambio di passo, per far cogliere al Piemonte quelle opportunità di ripresa, che ci sono, ma, al momento, appaiono ancora troppo flebili, soprattutto rispetto al rilancio degli investimenti e dell’occupazione. Quanto al PD, che si è lacerato in polemiche inutili se non controproducenti, la sentenza offre un’occasione per respirare e riprendere il lavoro politico. E’ ben vero che gli 8 eletti della provincia di Torino restano sub iudice, ma ci vorrà tempo per avere il responso definitivo. E intanto si può andare avanti. E, in ogni caso, è il male minore.

 

Resta la vicenda penale, su cui è difficile pronunciarsi e che, comunque, implica responsabilità personali e non collettive. Occorrerebbe avere la forza di andare oltre, costruendo una vera unità politica e assetti adeguati e occupandosi anche di migliorare la qualità dei gruppi dirigenti, messi a dura prova dallo stillicidio di vicende poco commendevoli che hanno caratterizzato gli ultimi due anni. La sfida del Comune di Torino è dietro l’angolo.    Il Sindaco Fassino ha fatto un grande lavoro, non sempre conosciuto e compreso, in una società che privilegia l’apparenza alla sostanza. Ed oggi all’ordine del giorno del PD c’è proprio un serio impegno per riportare l’attenzione sui problemi concreti della città e sulle idee per risolverli.

L'Oreal , un altro pezzo di Torino se ne va a Milano

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Il premier Matteo Renzi lo scorso anno aveva inaugurato l’avveniristico stabilimento del gruppo industriale a Settimo

 

Nel mese di agosto  circa 100 dipendenti torinesi del colosso francese della bellezza, l’Oréal, che oggi lavorano nella sede di corso Valdocco, saranno trasferiti a Milano, per via della razionalizzazione aziendale. Il premier Matteo Renzi lo scorso anno aveva inaugurato l’avveniristico stabilimento del gruppo industriale a Settimo (nella foto), e oggi arriva la triste notizia. La sede centrale così ha deciso. Un altro pezzo di Torino che viene assorbito da Milano. A nulla varranno le proteste dei dipendenti e dei sindacati.