Cosa succede in città- Pagina 441

Linea di confine. Spigolature di vita e storie torinesi

di Pier Franco Quaglieni

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Villaggio olimpico occupato – Eugenio Comencini l’allegria del colore – Elitaxi per Torino in 45 minuti – Settembre Giacosiano

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Villaggio olimpico occupato 
Negli scantinati dell’ex villaggio olimpico vivono e lavorarono centinaia di persone. La situazione è esplosiva. Nessuno fa nulla di concreto per risolvere il problema dell’occupazione abusiva ,bloccati dal buonismo che pervade paralizza ogni iniziativa volta a ripristinare l’autorità dello Stato. Sono 4 anni che hanno occupato le palazzine che oggi sono in condizioni pietose,da abbattere. Chi abita nelle vicinanze non tollera più l’impotenza delle autorità e i gravi disagi a cui sono sottoposti cittadini italiani che lavorano e pagano le tasse regolarmente,ma si sentono abbandonati dallo Stato. Hanno persino fatto un film sugli occupanti che verrà presentato al festival di Venezia. Hanno avuto il tempo di fare un film,ma quel tempo non è stato usato per risolvere un problema incandescente della nostra città.

 

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Eugenio Comencini l’allegria del colore 

Si chiude l’11 settembre a Murazzano una bella mostra di Eugenio Comencini (Savona 1939/Torino 2015 ) ,artista contemporaneo  minore, docente all’Accademia  Albertina di Belle Arti,dopo aver svolto studi classici ed essersi laureato in architettura. Amava giocare con i colori e le immagini,molta parte della sua opera non si può considerare impegnata, anche se appartenne ,quasi a pieno titolo, al clima contestativo sessantottino,pur facendo parte  anagraficamente della generazione nata prima della II Guerra Mondiale. Era un po’ fazioso,io lo ricordo ironizzare bonariamente su di me, quando mi sorprese a leggere “Il Giornale” di Montanelli nel 1974 che per molti di noi fu una bandiera di libertà. Rosario Romeo arrivò a tenerlo in tasca quando era alla “Sapienza” a Roma,sfinito per le contestazioni violente a cui era sottoposto,ma certo né indebolito né sconfitto.Comenicini queste cose non poteva capirle.La Savona da cui proveniva era quella “rossa” di subito dopo la guerra. Architettura era un covo rossissimo in cui venne attizzato il fuoco della contestazione e la demagogia degli esami di gruppo.Una volta lo vidi,già pittore abbastanza affermato, distribuire volontatini del PCI davanti ad una scuola. Il giorno dopo lo incontrai per strada e gli chiesi in modo un po’ beffardo se si era divertito. Non era possibile che un uomo intelligente come lui potesse ancora sostenere Novelli. Era un piacevole commensale,mangiava e beveva gargliardamente,era allegro,aveva la battuta mordace. Un mia amica quasi lo temeva e si censurava nel parlare. Era un compagnone piacevole a tavola,molto meglio di quando faceva il compagno in piazza.Fece anche delle celebri etichette per note case  vinicole. La critica Claudia Girardello ha scritto di lui: <<Comencini era il brio in formula cromatica: questo il suo modulo pittorico. Spirito curioso, innamorato della vita, l’artista coinvolge se stesso e lo spettatore in una ballata di colori che nella visione serena di un’umanità quotidiana non mira a metafisiche disquisizioni, piuttosto ad una scanzonata proposta di equilibrata analisi del reale. È l’animo per nulla inquieto di chi trastulla se stesso per emozionare il riguardante>>.

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Elitaxi per Torino in 45 minuti

L’aeroporto Panero di Villanova d’Albenga e’ rimasto per tanti anni inattivo. Il ministro Scajola era riuscito a rivitalizzarlo con due linee giornaliere per Roma. Lo accusarono di averlo fatto pro domo sua . In effetti, non c’era l’utenza necessaria e le due linee vennero presto chiuse . L’albenganese ha una forma mentis poco dinamica,pesano su di lui le origini contadine. Non seppe cogliere l’immensa opportunità di un collegamento aereo. Adesso funziona da poco un servizio di elicottero con possibilità di viaggi a Torino in 45 minuti, Milano, Montecarlo ,Roma. Il volo Torino- Albenga costa circa 3000 euro e costa 400 euro a persona se si trovano 7 viaggiatori con cui dividere la spesa . Resta un’ opzione di élite che può solo toccare un albergo di Alassio e lo splendido resort “La Meridiana” di Garlenda ,l’albergo migliore dell’intero Ponente ligure. Per i poveri cristi valgono l’autostrada che si intasa sempre più spesso e la ferrovia che è sempre più simile ad una tradotta di cent’anni fa che-unica consolazione -, invece di portare al fronte,porta al mare. La politica regionale ligure non ha mai saputo guardare lontano. E i risultati si vedono .

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Settembre Giacosiano

Il sindaco Paola Gamba e’ un amministratore molto attento al suo territorio e alla sua storia Collereto Giacosa, già Collereto Parella. Il cittadino illustre fu il commediografo e giornalista Giuseppe Giacosa, molto apprezzato in Piemonte  e in Italia che ebbe rapporti con i maggiori letterati europei della sua epoca,in primis Tolstoj. Fu anche direttore del settimanale culturale “La lettura” fino alla sua morte nel 1905. Era nato nel 1847,una generazione risorgimentale. A chiamarlo  alla “Lettura ” fu il genero e fondatore del “Corriere della sera ” Luigi Albertini. A Collereto alcuni insigni famiglie si imparentarono tra loro : i Carandini,gli Albertini,i Giacosa ,i Cattani,i Ruffini,i Croce. Fu un’esperienza unica . L’Italia liberale,laica,civile d’estate, si trovava a Collereto. Furono protagonisti del settimanale “Il Mondo” insieme ad Arrigo Olivetti editore e Pannunzio direttore. Ci fu chi ironizzo ‘ su questi personaggi  tutti parenti che dettavano le regole della politica liberale . Le dettavano in nome della dignità e della cultura . Chi li ha conosciuti bene come chi scrive, ricorda anche i loro screzi famigliari e anche le loro differenze politiche . Fa bene Paola Gamba a far rivivere il passato glorioso di questo  straordinario angolo di Canavese.Anche Ivrea il cui teatro e ‘ intitolato a Giacosa,dovrebbe essere orgogliosa,ad esempio,del suo storico Francesco Carandini. Ma i sindaci di Ivrea sono poco attenti perfino ad Adriano Olivetti. L’ingegnere  che è stato ultimo padrone della Olivetti, non ha lasciato traccia del lavoro fatto dall’ing. Olivetti che fecero di Ivrea una piccola Atene d’Italia .Oggi la capitale del Canavese e’un deserto. Per fortuna resiste Collereto a tenere alta una certa civiltà 

 

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LETTERE scrivere a quaglieni@gmail.com

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Le grandi firme non ci sono più 
Ho  avuto modo di parlare con quattro persone appena al di sotto dei quarant’anni e diplomate.Ho citato alcuni nomi del giornalismo che compaiono anche in TV nei soliti talk show . Hanno dimostrato di non sapere  di chi parlassi. Ho preso coraggio e ho chiesto esplicitamente  se sapevano chi fosse Mieli, Calabresi, Riotta,de Bortoli,Travaglio, Cazzullo . Ebbene queste persone non sapevano di chi si parlasse. Non è un bel segno o il nostro giornalismo e’ fatto di arroganti signor nessuno.
                                                                                               Beatrice  Leonzio

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Anch’io noto una grande ignoranza . Un motivo e’  sicuramente legato al fatto che i giornali non si vendono e non si leggono quasi più . Le edicole mano a mano chiudono.Hanno fatto il loro tempo. Quando vanno in TV ,i giornalisti vogliono apparire  degli oracoli mentre spesso sono povere persone piene di se’  e non attraggono . Se dovessimo portare il discorso a livelli torinesi il discorso sarebbe ancora più arrischiato. Certo, in larga parte, e’ dovuto all’ignoranza ,ma anche alla pochezza di una categoria molto numerosa ,ma troppo  poco qualificata,malgrado l’aggiornamento obbligatorio  . Le grandi firme non ci sono più . Quindi le quattro persone che lei ha testato, in fondo, non hanno tutti i torti.

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Difesa artistica

Ho letto il suo articolo sulle difese contro il terrorismo approntate a Torino. Concordo  sul fatto che sia ridicolo preoccuparsi della loro estetica e non della loro efficacia. Siamo alla follia. 
                                                                                             Prof. Evandro Piccolo 

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Le difese devono essere innanzi tutto  forti: quando io voglio difendermi, scelgo un bastone robusto e nodoso,l’aspetto estetico non mi interessa. E’ ridicolo intervistare l’artistello che imbratta in rosa la città . E’ assurdo, come intende fare la sindaca grillina, consultare i graffitari che invadono già tutti i muri disponibili. Chi vuole tutelare l’estetica  e la sicurezza della città, deve colpire con pesanti sanzioni i graffittari e deve provvedere la città di barriere di robusto cemento . Questo è ciò imporrebbe l’estetica urbana e il buon senso. Il povero Bepy Dondona ,se ritornasse in vita , certa gente la prenderebbe a calci!

pfq

 

 

 

In 10 mila alla festa musulmana del Sacrificio

Hamid Zariate è  l’imam che ha guidato la preghiera per l’Eid Al Adha alle circa 10 mila persone riunite questa mattina a Parco Dora per celebrare la Festa del Sacrificio. Ha rivolto un appello, come riporta l’agenzia Ansa: “Avere fatto la giornata moschee aperte è stato importante ma non basta aprire le moschee, dobbiamo anche aprire i nostri cuori alla società in cui viviamo, mostrare in modo sincero il nostro cuore e le nostre azioni da veri musulmani. A volte mi dicono ‘ma tu non sei come quelli che vediamo nei notiziari’ ed è per questo che dobbiamo conoscerci, perché chi mi conosce non ha paura di me”. Monica Cerutti, assessora all’Immigrazione della Regione Piemonte, ha portato i saluti della Regione  alla comunità musulmana torinese riunita per la Festa del sacrificio: «Essere alla Festa del sacrificio è testimonianza della mia volontà di proseguire il cammino di dialogo e relazione che la Regione ha avviato con tutte le comunità presenti sul territorio piemontese. L’ho voluto ricordare sottolineando l’importanza, anche nella tradizione islamica, del nono giorno di questo mese sacro, precedente alla giornata di oggi, che è quello del perdono, della tolleranza e della convivenza»

Caldo pazzo, è tempo di bilanci: 8 gradi in più sulle Alpi

L’eccezionale caldo africano di fine agosto ha fatto salire le temperature massime in Piemonte di 4-5 gradi in più rispetto alla media del periodo, addirittura di 7-8 gradi sulle Alpi Occidentali e l’Appennino. I dati dell’ Arpa confermano intanto l’arrivo della perturbazione atlantica che da giovedì vedrà la presenza di  temporali anche molto forti, localmente” in particolare tra Alpi Cozie e Lepontine. Dalle zone alpine e prealpine la pioggia dovrebbe spingersi anche nelle pianure adiacenti, venerdì pioggia sul lago Maggiore.

Attenzione: questa notizia è una bufala, non leggetela!

In un annuncio su Facebook una studentessa di Torino offre una stanza singola ma “solo per studenti del Politecnico con una  media maggiore o uguale a 26, o 25 per le ragazze, o matricole con voto di maturità maggiore o uguale a 85 o 95 per studenti del sud” a 365 euro. Tutti i giornali, le agenzie stampa e i siti web hanno dato questa notizia, facendo capire – chi più, chi meno velatamente – che si tratta di una fake news (tanto è vero che le foto del presunto monolocale si riferiscono a un residence di lusso). Lo scalpore suscitato nei creduloni sta nel fatto che l’annuncio è antimeridionale, poiché richiedere una media più alta agli studenti del sud implicherebbe che sono meno intelligenti o che negli atenei meridionali vengono dati voti più elevati. Ma perché dare la notizia, se si sa in partenza che è falsa? Solo per il gusto di creare scandalo gratuito, è naturale. Se i rigurgiti di razzismo esistono, ed esistono, perché alimentarli ulteriormente con notizie bufala?

Linea di confine. Spigolature di vita e storie torinesi

di Pier Franco Quaglieni

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Fioriere anti  terrorismo? – Soldati e la lapide del geometra – Sant’Anna di Valdieri – Zini Lamberti liberale risorgimentale – I treni Torino / Ponente ligure

 

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Fioriere anti  terrorismo?
Durante gli anni di piombo i punti sensibili di Torino vennero blindati con serietà .Uno dei pochi meriti delle amministrazioni Novelli, che coincisero anche con gli anni di piombo, e’ stata la capacità di reagire con una certa tempestività ‘ ai pericoli anche gli attentati-sempre a persone singole- non diminuirono sensibilmente. Il terrorismo oggi mira a stragi di massa. Mi sembra che gli attuali amministratori stiano un po’ esitando, lasciandoci considerare da osservazioni di carattere estetico. Le fioriere che si vedono passando non sono in grado di resistere ad un tir. Solo da venerdì appaiono dissuasori più convincenti. C’è chi obietta che non sono belli e che addirittura si dovrebbero dipingere per renderli più accettabili. I dissuasori devono essere molto consistenti perché va assicurata la sicurezza a chi passeggia nelle vie pedonali.Anche a tutela del commercio.

Una via  del passeggio come via Garibaldi,ad esempio, va blindata  non solo all’inizio e alla fine nell’asse piazza Castello / piazza Statuto. Le mezze misure non servono. Certamente va garantito l’accesso alle autoambulanze e ai vigili del fuoco, ma,  se e ‘ vero che siamo in guerra, bisogna procedere in modo coerente. Le mezze misure che vogliono salvare l’estetica ,si rivelano inefficaci e quindi inutili. Bisogna dare ai cittadini impauriti  luoghi sicuri.

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Soldati e la lapide del geometra

Questa piccola lapide e’ stata inaugurata a Tellaro dove lo scrittore e regista torinese visse dal 1960 al 1999 quando morì . Soldati amava la Liguria , definita “mezzaluna cristiana sul mare “‘, in particolare quell’ultimo,estremo lembo confinante con la Toscana.Soldati scrisse un libro dedicato alla Liguria definita “Regione Regina “. E’ incedibile che i due promotori del ricordo marmoreo che fa pensare più ad una targa cimiteriale che ad una lapide ,tra le migliaia di citazioni possibili di Soldati ne abbiano scelto una banalissima e non bella anche per l’italiano, che non rende giustizia al grande scrittore. E’ una frase che potrebbe dire un qualsiasi rag. Rossi o geom. Parodi. La lapide ai Murazzi di Po inaugurata nel 2011 dal Presidente del Consiglio comunale Castronovo ,ricorda in modo totalmente diverso Soldati che, quindicenne, non esito ‘ a gettarsi nelle acque del Po per salvare un amico, meritandosi la medaglia d’argento al valor civile.A Tellaro Mario fece tante cose significative,ma i promotori forse non lo sapevano.

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Sant’Anna di Valdieri

Sant’Anna di Valdieri è una storica stazione termale,una delle più importanti d’Europa ,molto legata alla dinastia sabauda che fin dal 1700 la scelse come luogo di vacanza. Anche l’austero Carlo Alberto ci andava,Vittorio Emnuale II la scelse come riserva di caccia.I sobri e borghesi Vittorio Emanuele III e la regina Elena trascorrevano le loro vacanze.Nel torrente Gesso pescava le trote la Regina , facendo inorridire la delicata principessa Mafalda che coglieva la sofferenza dei pesci catturati dell’amo. C’è lo storico,imponente Hotel Royal delle Terme ad oltre 1300 metri,un edificio imponente che consente di accedere alle cure termali.Si sta bene e la cucina e’ ottima.Peccato se si possa solo frequentare d’estate perché la strada, d’inverno, viene chiusa. E’ una strada assolutamente insufficiente che diventa impraticale con la neve e quindi viene resa inaccessibile.Un modo tutto piemontese e soprattutto cuneese di intendere il turismo.Peccato ,perché la struttura meriterebbe una valorizzazione per un tempo più lungo. I clienti,sicuramente, non mancherebbero.

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Zini Lamberti liberale risorgimentale 

Sulla guida telefonica appariva così : Zini Lamberti nob. Gaetano. Poteva sembrare un uomo legato ad un mondo passato,mentre la sua attività d’avvocato specializzato nel diritto amministrativo e di uomo politico dimostrano esattamente il contrario. Era nato nel 1907 e morì nel 1974. Ebbe una vita intensa ed appassionata. Nell’estate nel 1943 fu tra i fondatori del nuovo PLI a Torino a fianco di Marcello Soleri, Manlio Brosio, Bruno Villabruna. Tra i giovani liberali c’era anche Gian Vittorio Gabri e persino Gastone Cottino ,destinato a convertirsi al marxismo più intransigente.Nella Resistenza spiccarono le Divisioni Alpine Autonome di Martini Mauri. Con lui fu candidato all’assemblea costituente e divenne dal 1946 consigliere comunale di Torino,carica che ricoprì per diversi mandati,lasciando una traccia significativa nella storia della Sala Rossa che nessuno ha mai ricordato. Era stato deportato in Germania e fu presidente dell’ANEI,l’associazione degli ex internati che rivendicava il valore della prigionia in Germania di oltre 500 mila soldati che allora non veniva affatto considerato. Gli internati solo in tempi recenti vennero equiparati ai resistenti. Zini aveva scelto la prigionia come ufficiale che volle rimanere fedele al prestato giuramento. Era convintamente monarchico e al referendum si schierò per la Monarchia non solo per scelta sentimentale,ma per scelta risorgimentale . Ma nel 1955 fu risolutamente per la scissione radicale di Pannunzio,seguendo soprattutto l’amico Villabruna. Un monarchico- radicale fu quasi un ossimoro,anche se il giovane Pannella era stato monarchico. Ricordo che una volta nel 1966 intervenne alla presentazione di un libro di Falcone Lucifero ,ministro della Real Casa ,che raccoglieva i messaggi di Umberto II dall’esilio. In certi ambienti reazionari il suo intervento suscitò delle critiche incredibili. Zini aveva un’idea della Monarchia simile a quella di Lucifero che nella sua giovinezza era stato socialista al fianco di Matteotti. Dal 1966 si era anche occupato del Museo Nazionale del Risorgimento di Torino.

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I treni Torino / Ponente ligure

I collegamenti ferroviari tra Torino e Ponente Ligure lasciano sempre più a desiderare .Sono anni che i treni sono inadeguati e insufficienti a causa di una politica sbagliata di Trenitalia con la complicità dei due assessorati regionali ai trasporti di Liguria e Piemonte. L’assessore piemontese sembra del tutto inesistente,non solo per la tratta Torino – Ventimiglia. Ormai da tempo i collegamenti in prevalenza implicano il cambio a Savona,ma spesso il cambio non è calibrato secondo un minimo di razionalità : ci sono due treni che arrivano da Ventimiglia pochissimi minuti prima della coincidenza per Torino.Oppure ci sono treni che implicano un’attesa a Savona di un’ora. In ogni caso eventuali ritardi non implicano più da tempo che i treni ritardino la partenza per consentire ai viaggiatori in arrivo di prendere la coincidenza. Nel frattempo i prezzi dei biglietti sono aumentati , come anche i prezzi dell’autostrada. Spesso d’estate i treni sono strapieni,anche di vandali.Il capo treno che ormai viaggia solo non è in grado di garantire l’ordine. C’e ‘ sempre più gente che viaggia senza biglietto .

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LETTERE  scrivere a quaglieni@gmail.com

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Infermeria Italia

Caro Quaglieni, grazie per i due articoli sull’immigrazione e la sicurezza scritti con coraggio. L ‘Italia non può essere considerata il rifugio e l’infermeria dell’Africa.

Nunzio Carolei

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Vanno distinti i profughi che hanno diritto ad essere ospitati e i migranti per ragioni eoconomiche. Le identificazioni che fa il Papa non sono accettabili .Lo Stato deve ragionare in termini di compatibilità sociale ed economica e non di carità,come noto, virtù cristiana molto importante ,ma non necessariamente virtù civile.

pfq

 

Cartoline addio

Gentile professore, ho apprezzato il suo articolo sulle vacanze che ormai volgono al termine. Un’usanza e ‘ scomparsa: l’invio delle cartoline. In passato era un’esibizione l’invio da mete lontane. Oggi nessuno più manda cartoline.

                                                                                                                    Nina Cavallotti
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Le cartoline spesso non arrivavano,specie se spedite da paesi lontani. Oggi è prevalsa la privacy e la prudenza con il fisco sempre più in agguato. Il terrorismo ha fatto riscoprire mete caserecce che non meritano cartoline.Le racconto questo aneddoto di un mio amico che,divorziando dal moglie,aveva spedito una cartolina alla figlia da una località esotica e costosa. Si ritrovò la cartolina negli atti della causa di divorzio come prova che non diceva la verità ,quando sosteneva la difficoltà ad erogare un assegno adeguato alla moglie. Quel signore,da quanto so,smise di inviare cartoline.

pfq

 

 

Dal Sinodo valdese arriva lo storico “sì” alle unioni civili

Sì alle unioni civili dal  Sinodo delle chiese metodiste e valdesi che ha approvato un documento storico dal titolo “Famiglie, matrimonio, coppie, genitorialità”. Si introduce, alla luce della nuova legge Cirinnà, la benedizione liturgica per le coppie civilmente unite che ne facciano richiesta. Ma rimangono alcuni requisiti per riceverla, come quello della necessità per almeno uno dei  partner di essere membro della chiesa. Paola Schellenbaum, membro della Commissione famiglie che ha elaborato il documento, parla di momento storico,  il primo dal 1971. Oggi si ratifica formalmente una “evoluzione nella  tutela dei diritti delle persone dello stesso sesso già in passato  auspicata dalle chiese metodiste e valdesi, che già nel 2010 avevano introdotto la possibilità di benedire la relazione di coppie omosessuali”.

 

(foto: il Torinese)
   

Guido Ceronetti e 90 anni di solitudine

di Pier Franco Quaglieni

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Guido Ceronetti e 90 anni di solitudine.Guido Ceronetti festeggia 90 anni. E’ uno dei tanti torinesi illustri costretti a partire dalla loro città e a vivere lontano per trovare spazio e riconoscimento al proprio genio. Quando si parla di Guido bisogna parlare di genio,un genio troppo distante dal perbenismo giacobino torinese,da certo sinistrume angusto e gretto che si manifesta in termini intolleranti con chiunque la pensi in modo diverso:l’eredità più nefasta dell’egemonismo gramsciano che sopravvive anche al crollo del Muro di Berlino ,anche perché è una rendita di posizione redditizia. Il modo più praticato nei confronti di chi non è omologatile ad esso e’ il silenzio. E l’opera di Guido è stata circondata dal silenzio. L’intervista di Bruno Quaranta è un’eccezione che conferma la regola.

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Ceronetti e Ronchey

Con coraggio e con la capacità propria di chi sa essere direttore di un grande giornale e non un giornalista che bazzica nelle stanze del potere e si uniforma ad esso,fu Alberto Ronchey ad invitare Guido a scrivere per ” La stampa” ed fu Casalegno a intrattenere rapporti con lui. Una volta Ceronetti mi disse che gli assassini di Carlo erano da ricercare tra gli eredi diretti del PCI,una verità scomodissima,ma non totalmente infondata.In piazza San Carlo nell’ottobre del 1977 aTorino gli intellettuali e gli operai comunisti a manifestare solidarietà per Carlo ferito a morte, furono pochissimi perché lo ritenevano un reazionario.Avevo sentito con sdegno durante una recente cena un giornalista torinese vantarsi di aver chiamato lui Ceronetti al giornale,vincendo le resistenze di Casalegno. Evitai,per rispetto al padrone di casa, di smentire il pavone che si vantava di meriti che mai avrebbe potuto avere e che ingenuamente esibì quella sera,dimenticando che c’ero anch’io che con Casalegno e con Ronchey condivisi un’amicizia sincera. In questa occasione dei 90 anni e’ venuta fuori la verità. La collaborazione di Ceronetti fu opera di Ronchey ed e ‘ stata lunga e proficua,era il proseguimento di quella voluta da Pannunzio al “Mondo”. Poi con gli ultimi due direttori prima di Molinari e’ andata assottigliandosi fino a terminare. Ceronetti sollevò dei dubbi sull’ergastolo a cui venne condannato il capitano delle SS Erich Priebke per la strage delle Fosse Ardeatine. Pochi in Italia ebbero il coraggio di farlo.Uno tra i pochi fu l’avvocato torinese Gianvittorio Gabri. Prevalse in quella condanna un giudizio storico-politico a danno della civiltà giuridica. Ceronetti vive in condizioni economiche difficili come e ‘ quasi naturale che ciò accada ad uomo libero e non solo perché i carmina non dant panem. Chi comanda ha bisogno di servi sciocchi e Ceronetti non è mai stato servile,ma controcorrente. A Ceronetti e’ stata applicata la Legge Bacchelli che gli consente di vivere ,malgrado abbia le esigenze di un uccellino. Per i suoi meriti verso la Nazione,come per i senatori a vita. Forse Ceronetti avrebbe meritato quella nomina presidenziale più di tanti altri. Nel giugno 2014 alla festa dell’Inquietudine di Finalborgo proposi la nomina di Ceronetti a senatore a vita. In Liguria ebbe vasta eco,ma non varcò i confini liguri.

 

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E’ un uomo semplice,gioioso,intransigente. Odia le tirannie ideologiche del Nocecento e il giacobinismo della Rivoluzione Francese. Seppe vedere la grandezza di de Maistre,grandissimo scrittore ,come già riconosceva Soldati. Ha tradotto in modo magistrale e non convenzionale i carmina di Catullo con una sensibilità che ci ha reso come forse nessun altro il poeta dell’amore sfortunato vissuto nel tempo in cui tramontava l’antica repubblica e la corruzione stava invadendo la vita pubblica e privata di Roma . L’animo delicato ,tenero, licenzioso ed ironico di Catullo e’ reso come neppure il raffinatissimo latinista Vincenzo Ciaffi seppe fare.Altrettanto preziose sono le sue traduzioni dall’ebraico,in primis ,del “Cantico dei cantici”. E’ un uomo gioioso con il suo straordinario teatro di burattini,il teatro dei Sensibili, è un uomo ricco di un’ironia che non fa sconti a nessuno.A Cetona trascorre la sua vita di vegliardo lucidissimo che ha mantenuto il gusto per la vita,una vita semplice,austera.Quando viene a Torino va dal comune amico Sante Prevarin al “Montecarlo” ma le due esigenze alimentari sono minime non solo perché è vegetariano,ma perché si può considerare un moderno eremita.

 

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Le sere che arriva il locale di via San Francesco da Paola si illumina di immenso.Ceronetti ha attraversato decine d’anni di cultura italiana,ma si può considerare un uomo solo con il suo orgoglio,la sua umiltà,il suo spirito libero. Non è mai voluto entrare nel branco dei lupi famelici che costituisce il nocciolo durissimo della cultura italiana schierata. Alla Biblioteca cantonale di Lugano che già conserva le carte di Prezzolini e di Flaiano nel 1994 si è creato un fondo Ceronetti a dimostrazione come i grandi Italiani debbano fuggire in Svizzera ancor vivi per avere la sicurezza che i propri documenti vengano conservati nel modo dovuto.Buon compleanno,amico e maestro Guido.Maestro di libera intelligenza,esempio di indipendenza morale senza eguali.

 

quaglieni@gmail.com

(foto grande: ritratto di Ceronetti di Sante Prevarin)

TORINO TODAYS, VIETATE LE BEVANDE IN BOTTIGLIE DI VETRO E LATTINE

Il Prefetto di Torino ha emesso un’ordinanza che vieta durante la tre giorni del TORINO TODAYS FESTIVAL la vendita, l’utilizzo e la detenzione di bottiglie di vetro e lattine

Nello specifico il Provvedimento prefettizio proibisce la somministrazione, la vendita per asporto da parte degli esercizi pubblici, in sede fissa e ambulante, di alcolici e altre bevande in bottiglie di vetro e lattine, anche se erogate da distributori automatici, i cui gestori dovranno provvedere ad ogni misura per impedirne l’erogazione. Inoltre, è vietato il consumo di alcolici e altre bevande in bottiglie di vetro e lattine e la detenzione di alcolici e altre bevande in bottiglie di vetro e lattine, nonché il loro abbandono al di fuori dagli appositi raccoglitori. I divieti iniziano dalle ore 15.00 di venerdì 25 agosto fino alle ore 6.00 di sabato 26 agosto, dalle ore 15.00 di sabato 26 agosto fino alle ore 6.00 di domenica 27 agosto e dalle ore 15.00 di domenica 27 agosto fino alle ore 2.00 di lunedì 28 agosto.

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Le aree interessate dal Provvedimento sono:

corso Venezia, nel tratto compreso tra piazza Baldissera e via Gino Lisa;

via Sempione, nel tratto compreso tra via Lauro Rossi e Via Toscanini;

Parco Sempione Est, nell’area compresa tra via Sempione, via Toscanini, via Boccherini e Passante Ferroviario della linea Torino Milano;

via Boccherini, nel tratto compreso tra il civico 43 e corso Vercelli;

corso Vercelli, nel tratto compreso tra via Boccherini e corso Vigevano;

corso Vigevano, nel tratto compreso tra corso Vercelli e piazza Baldissera.

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Gli esercizi pubblici situati nell’area interessata, nelle fasce orarie specificate dall’Ordinanza, possono vendere bevande contenute in bottiglie di vetro esclusivamente per il consumo sul posto, all’interno del locale, o in una superficie di pertinenza dello stesso esercizio, aperta al pubblico e appositamente attrezzata. Sono in ogni caso consentite la commercializzazione e la detenzione di bevande e alimenti in contenitori di plastica leggera o carta. Gli Ufficiali e gli Agenti di P.S. cureranno la vigilanza sull’ottemperanza dei divieti e i trasgressori saranno puniti ai sensi dell’art. 650 del Codice Penale.

 

Bimbo del Somaliland, malato grave, sarà operato al Regina Margherita

Arriverà a Torino nei prossimi giorni il piccolo Ahmed, un bimbo di 13 anni proveniente dal Somaliland ed affetto da una grave cardiopatia congenita, costituita da una stenosi valvolare ed infundibolare polmonare. Questa è stata diagnosticata presso il MAS Teaching Hospital di Hargeisa, l’ospedale, nato grazie al contributo della Fondazione Specchio dei Tempi, che dal 2012 ha permesso di curare circa 50000 piccoli pazienti.

Ahmed sarà curato presso la Cardiologia e Cardiochirurgia Pediatrica dell’ospedale Infantile Regina Margherita della Città della Salute di Torino, grazie al contributo della Fondazione FORMA, che si occupa dell’organizzazione logistica del viaggio, e dell’Associazione Amici dei Bambini Cardiopatici, che garantisce il vitto e l’alloggio al paziente ed alla sua mamma. Le spese dell’intervento invece saranno coperte dalla Regione Piemonte, grazie ai fondi che consentono di curare pazienti provenienti da Paesi in via di sviluppo.

Il bimbo sarà ricoverato presso il nuovo reparto di Cardiologia e Cardiochirurgia Pediatrica dell’ospedale Regina Margherita per eseguire gli accertamenti necessari da parte dei cardiologi, diretti dalla dottoressa Gabriella Agnoletti, tra cui un cateterismo cardiaco. In seguito Ahmed sarà sottoposto ad intervento correttivo di valvuloplastica polmonare e resezione infundibolare a cuore aperto da parte dell’équipe cardiochirurgica diretta dal dottor Carlo Pace Napoleone.

La pressoché totale ristrutturazione del percorso del paziente affetto da cardiopatia congenita, in atto presso il Regina Margherita, resa possibile grazie al contributo della Fondazione Specchio dei Tempi e che si concluderà entro la fine dell’anno, consentirà alle Cardiologia e Cardiochirurgia Pediatrica, afferenti al Dipartimento di Pediatria e Specialità Pediatriche (diretto dalla dottoressa Franca Fagioli), di aumentare consistentemente le proprie prestazioni. Il Centro, che già rappresenta un punto di riferimento regionale e nazionale di altissimo livello, potrà così rafforzare la propria collaborazione con le Associazioni che consentono l’accesso alle cure necessarie ai piccoli pazienti portatori di cardiopatia congenita e provenienti da Paesi in via di sviluppo.