Cosa succede in città- Pagina 438

Dal parrucchiere un taglio netto alla violenza

La Regione Piemonte e il Comitato di coordinamento delle Confederazioni artigiane Piemonte (Confartigianato Imprese Piemonte, CNA Piemonte e CasArtigiani Piemonte) hanno presentato un protocollo per trasformare i parrucchieri ed estetisti piemontesi in ‘sentinelle’ a tutela delle donne vittime di violenza. Ogni salone diventerà una sorta di punto d’ascolto.


L’accordo è stato annunciato durante la giornata finale del Meeting nazionale di CNA Impresa Donna. La Regione Piemonte è la prima in Italia a sottoscrivere questo tipo di accordo. “E proprio CNA punta a estendere l’iniziativa in tutte le altre regioni”, conferma il responsabile nazionale di CNA Benessere e Sanità Filippo D’Andrea. A livello internazionale ci sono già stati dei casi simili. A Chicago, parrucchieri ed estetisti sono stati coinvolti in corsi per riconoscere i segni di maltrattamenti sulle clienti e per capire come intervenire. Ora anche la Regione Piemonte organizzerà degli incontri insieme ai Centri Antiviolenza. “Vogliamo fornire ai professionisti che vorranno partecipare – spiega l’assessora regionale ai Diritti civili, Monica Cerutti – nozioni utili a individuare eventuali segnali di difficoltà o per capire come comportarsi davanti a richieste di aiuto da parte delle vittime di violenza”. “Come CNA Impresa Donna siamo molto contente e onorate che un’iniziativa di questo genere sia tra gli atti conclusivi del nostro incontro nazionale. Siamo sempre dalla parte delle donne, con le donne e per le donne come imprenditrici e come destinatarie delle nostre attività” aggiunge Cristiana Alderighi, coordinatrice nazionale di CNA Impresa Donna. “Si parte di qui proprio per segnare un primo passo verso il panorama nazionale – afferma Maria Fermanelli, presidente di CNA Impresa Donna – Useremo l’esperienza del Piemonte per creare un progetto trasversale che coinvolga le imprese del Benessere e tutte le imprenditrici del sistema CNA”. Ai parrucchieri ed estetisti sarà fornito del materiale informativo e sarà chiesto di impegnarsi in una sorta di ‘primo intervento’, informando e indirizzando le clienti verso i centri Antiviolenza più vicini. Sulle vetrine dei saloni di bellezza compariranno degli adesivi che segnaleranno l’adesione al progetto di contrasto della violenza di genere, proprio come già successo ad Asti, dove l’associazione Orecchio di Venere ha avviato la prima sperimentazione in Italia, lanciando lo slogan ‘Se la tua vita sta prendendo una brutta piega, chiedi aiuto’.  Con il protocollo la Regione e gli artigiani si impegnano anche a costituire una cabina di regia con funzioni di coordinamento e di valutazione dell’andamento del progetto. Dopo i parrucchieri inoltre si vuole procedere al coinvolgimento dei centri estetici. Tutto il progetto verrà monitorato e periodicamente saranno elaborati dei report che verranno pubblicati sul sito della Regione. Adesso, per dare un taglio netto ai maltrattamenti, le donne hanno nuovi alleati: tutti i parrucchieri e gli estetisti piemontesi.

Con 85mila visitatori chiude il Bocuse d’Or Off

9 giorni, 150 appuntamenti in 130 luoghi di Torino, 85.000 visitatori: si chiude così il ricco calendario OFF del Bocuse D’Or Europe 2018, la kermesse che ha reso Torino il palcoscenico di un grande racconto culturale e gastronomico fatto di dialoghi, mostre, degustazioni, spettacoli, eventi e laboratori.

 

Più di 200 i soggetti – tra musei, istituzioni e associazioni culturali, player privati, associazioni di categoria e attori del mondo dell’enogastronomia– che si sono mobilitati per dare vita a una programmazione eterogenea e capillare: oltre 100 personalità tra chef, intellettuali, artisti, autori, musicisti, giornalisti, artigiani del cibo hanno animato presentazioni, dialoghi e spettacoli, 26 chef stellati sono stati protagonisti con le loro storie e la loro cucina e oltre 150 tra ristoranti, gelaterie, caffè, negozi, librerie e B&B sono stati coinvolti con cene, attività e iniziative speciali. 

“Questo progetto, inedito nell’ambito del Bocuse d’Or e da noi fortemente voluto – ha ricordato l’assessore alla Cultura della Regione Piemonte Antonella Parigi –, ha avuto l’indubbio merito di mettere in rete le migliori istituzioni culturali di Torino e del Piemonte offrendo un programma ricco e di grande interesse, capace di far dialogare patrimonio culturale ed enogastronomico, nonché chef, studiosi, scrittori e artisti. Un esempio virtuoso di sinergia che ha contribuito a rafforzare questo dialogo che sempre più caratterizza il nostro territorio e la sua identità. Vorrei quindi ringraziare tutti coloro che hanno collaborato a questo importante progetto, offrendo a torinesi e piemontesi una stagione di eventi che ha animato tutto il territorio in occasione delle selezioni europee del Bocuse d’Or”.

 Il pubblico ha risposto con entusiasmo al programma OFF – prima edizione nella storia del concorso Bocuse d’Or –, facendo registrare un’appassionata partecipazione per un evento corale distribuito su più appuntamenti e in diversi luoghi. 18 000 i visitatori delle 8 mostre, 4000 i partecipanti ai talk e ai laboratori, 3000 gli spettatori degli appuntamenti di cinema e teatro, 50 000 i passaggi agli eventi in piazza e 10 000 le persone che hanno preso parte agli eventi enogastronomici. “Siamo alla fine di un lungo e affascinante percorso che abbiamo gioiosamente contribuito a tracciare – ha sottolineaato l’assessore al Commercio e al Turismo della Città di Torino Alberto Sacco –. Il Bocuse d’Or Europe OFF ha costituito un altro importante tassello della strategia di promozione e consolidamento della nostra cultura enogastronomica, strategia che coinvolge sia gli enti pubblici, sia i tanti operatori del settore. Cultura e cibo sono indissolubilmente legati e la loro unione acquisirà ulteriore importanza nel futuro, dato che l’Italia è un serbatoio inesauribile di entrambi.

Desidero ringraziare con tutto il cuore tutti coloro che hanno partecipato e collaborato per rendere questa bellissima iniziativa una realtà. Il Bocuse d’Or Europe OFF sarà sicuramente un modello per coloro che organizzeranno eventi di questo genere negli anni a venire”.

 

Attorno al Bocuse d’Or Europe OFF ha gravitato un mondo di chef e protagonisti della cultura che hanno fatto crescere la consapevolezza della presenza in città di un grande evento: la finale europea della più importante competizione internazionale di alta cucina, per la prima volta in Italia e nel Sud Europa.

 

La grande partecipazione – che ha registrato molti sold out – e la dimensione partecipativa del calendario di eventi hanno reso concreto l’obiettivo di audience engagement che la Regione Piemonte, la Città di Torino e la Camera di commercio di Torino si erano date con la creazione del Bocuse d’Or Europe OFF: coinvolgere diversi pubblici in una riflessione sul cibo che non fosse squisitamente gastronomica, per raccontare attraverso una moltitudine di esperienzeil legame tra cibo e cultura e il ruolo del territorio nel portare avanti questa relazione. Un esperimento di successo, a cui potranno guardare le città e i Paesi che ospiteranno il Bocuse d’Or negli anni a venire.

 

“La tradizione enogastronomica di Torino ha avuto con Bocuse d’Or Europe OFF una straordinaria occasione di visibilità per i tanti turisti accorsi per il premio Bocuse d’Or. A Palazzo Birago poi, la nostra rassegna con i Maestri del Gusto, i viticoltori di Torino DOC, insieme alle associazioni di categoria, hanno appassionato con il loro lavoro oltre 3.800 visitatori. Le visite guidate Passeggiando con “Gusto” hanno permesso ai cittadini e turisti di scoprire tutti i giorni il lato goloso di Torino e di visitare Palazzo Birago, incontrando le nostre eccellenze enogastronomiche. Dal cioccolato al vino, dai formaggi alla gastronomia, dal vermouth di Torino ai cocktail di territorio, tutti hanno mostrato grande cura per le serate, unendo anche talk show musicali e culturali e offrendo una panoramica di elevata eccellenza – ha dichiarato Vincenzo Ilotte, presidente della Camera di commercio di Torino –. Questa esperienza ha dimostrato che con la grande opera di selezione, formazione e promozione che la Camera di commercio porta avanti con i suoi progetti e il lavoro sinergico con le associazioni locali, abbiamo proposto eventi fantastici, mostrando all’Italia e all’estero la nostra “torinesità” dell’industria enogastronomica, comparto che può e sa darsi una visione comune. È questa eccellenza che riporterà sicuramente molti visitatori a tornare a Torino e molti imprenditori a cominciare o a rinsaldare relazioni commerciali con le nostre imprese. Ricordo infatti che, a conferma della rinomata vocazione agroalimentare della nostra provincia, le oltre 58.000 imprese dell’industria alimentare e di prodotti agricoli, con un bacino occupazionale stimato di circa 38mila addetti, sono attive anche con l’export, in crescita nel 2017 di oltre il 9%, e con una dinamica della produzione industriale sempre positiva”.

 Il programma OFF è nato dal presupposto che il cibo, e quindi anche l’alta cucina, sia espressione di un bagaglio storico, dell’identità di un territorio, di un’idea di contemporaneità in continuo dialogo con altre arti e discipline con cui condivide la capacità di interpretare il presente e disegnare il futuro. Il Bocuse d’Or Europe OFF 2018 è un progetto di Regione Piemonte, Città di Torino e Camera di commercio di Torino, realizzato da Circolo dei lettori e Accademia Bocuse d’Or Italia. Main partner Il Palato Italiano.

 

 

In visita alla reggia con il Bocuse D’or Europe

In occasione del Bocuse D’or Europe OFF 2018, il Consorzio Residenze Reali Sabaude, Città Metropolitana di Torino e Turismo Torino e Provincia presenta un’edizione speciale di “Brindisi a Corte”: una visita teatrale proposta dalla compagnia teatrale Teatro e Società all’interno degli ambienti aulici della Reggia di Venaria alla scoperta della vita domestica dei Savoia. Alla fine della visita, presso il cortile della chiesa di Sant’Uberto, occasionalmente aperto al pubblico i produttori della celebre Strada dei Vigneti Alpini presenteranno agli ospiti vini e prodotti gastronomici tradizionali che potranno essere degustati, comodamente seduti sull’erba nello scenografico Giardino delle rose oppure all’ombra delle pergole che sostengono la varietà storica di rose rampicanti Alberich Barbier. Un vero e proprio déjeuner sur l’herbe previsto per circa 300 persone, in una cornice eccezionale, voluto per chiudere la programmazione culturale Bocuse d’Or OFF, che ha coinvolto tutto il territorio dall’8 al 16 giugno in un cartellone di oltre 130 eventi, 6 rassegne culturali e 8 mostre. La visita guidata all’interno della Reggia di Venaria di sabato 16 giugno ha un sapore speciale e si sofferma sui numerosi dipinti che testimoniano il momento conviviale a corte soprattutto in occasione delle celebri battute di caccia. Da un testo di cronache venatorie redatto dal nobile Niccolò Zocca da Parma, vengono riportate le varie fasi della caccia al cervo che era solita terminare con la degustazione di numerosi vini a bassa temperatura per rinfrescare “le fauci di tutti aride da sì furiosa caccia fatta con tanta fatica nel più cocente ardor del sole. La vita di corte era scandita
e allietata da numerosi momenti conviviali ma anche dal ciclo delle stagioni che regolava la produzione agricola: le coltivazioni vitivinicole intorno alle Dimore Sabaude, ad esempio, erano protagoniste indiscusse della quotidianità dell’epoca.

Ma quali vini bevevano i sovrani? Come avveniva
la coltivazione dei vigneti? Come venivano preparati i sontuosi banchetti regali?
Questo e molto altro si può scoprire con le visite teatrali di “Brindisi a Corte”, itinerari tra vigneti e ambienti aulici per scoprire aspetti della vita domestica dei Savoia degustando vini e prodotti gastronomici torinesi. Per questo Brindisi a Corte speciale, dedicato al Bocuse d’Or OFF, l’attenzione è puntata sull’Erbaluce di Caluso DOCG nell’omonimo vitigno coltivato a poca distanza dalla Reggia di Venaria con il tipico allevamento detto a “topia”, unico nel suo genere. L’erbaluce sarà protagonista della degustazione di questo Brinidisi a Corte dedicato al Bocuse OFF insieme ad altri pordotti tipici del territorio.

 

I Giardini della Reggia

I Giardini della Reggia sono oggi diventati uno stretto straordinario connubio tra antico e moderno, un dialogo virtuoso tra insediamenti archeologici e opere contemporanee. Nel Parco Basso infatti si estende per 500 metri il Giardino delle Sculture Fluide di Giuseppe Penone, con 14  sculture che scandiscono un cammino senza cesure tra mondo minerale, vegetale e umano. Nel Parco Alto invece, al centro del Gran Parterre juvarriano, la suggestiva installazione dell’artista Giovanni Anselmo: sei lastre di granito su cui è incisa la scritta “Dove le stelle si avvicinano di una spanna in più”. Il tutto incorniciato in un’incomparabile visione all’infinito che non ha riscontri analoghi fra i giardini italiani per la magnificenza delle prospettive e la vastità del panorama naturale circondato dai boschi del Parco La Mandria e dalla catena montuosa delle Alpi.

I giovani Giardini della Reggia di Venaria, inaugurati nel 2007, superata la prima fase di assestamento, sono in un momento importante della loro crescita ed evoluzione durante la quale iniziano a delinearsi in maniera più evidente e definita gli elementi caratterizzanti e la “forza” del loro disegno, a testimonianza di una continua trasformazione naturale che nel panorama dei grandi giardini storici europei rappresenta un’esperienza unica. La loro visita può dunque costituire una piacevole sorpresa anche per chi li ha già visitati in passato. I Giardini della Reggia di Venaria fanno parte della rete dei Grandi Giardini Italiani.

 

Cappella di Sant’Uberto

Insieme alla Galleria Grande, un altro capolavoro di Filippo Juvarra alla Venaria è la Cappella di Sant’Uberto, titolata al santo protettore dei cacciatori come rimando alla destinazione venatoria della residenza. Le numerose fastose decorazioni arricchiscono all’interno i sapienti contrasti di luce rendendo l’ambiente davvero unico. Il vero “protagonista radioso” della Cappella è l’altare maggiore, opera di Giovanni Baratta, che si presenta come sospeso, quasi incorniciato dal fascio di luce che da sfondo al tabernacolo retto da angeli marmorei. L’altare si sviluppa in senso verticale collocandosi tra le due colonne centrali della conca realizzata dall’abside. La luce, che entra copiosa dalle alte vetrate retrostanti, evidenzia la forma frastagliata dell’altare e ne moltiplica i toni ed i colori.

I collegamenti della Cappella con la Reggia, lasciati incompiuti da Juvarra, vennero portati a termine sotto Carlo Emaneuele III da Benedetto Alfieri, cui si deve anche lo scenografico scalone monumentale che sale alle tribune della Cappella.

 

 

INFO:

Giardini della Reggia di Venaria Reale

domenica 16 giugno 2018

ore 10 – 15

 

Partenza tour in bus alle ore 10.00 da Piazza Castello – fronte Teatro Regio.
Presenza di guida turistica a bordo.
Per chi raggiunge il sito con mezzi propri, appuntamento presso la biglietteria della Residenza Reale alle ore 10.30.
Durata del tour: 4/5 ore.
Prezzo intero con trasporto: € 25,00
Prezzo ridotto con trasporto: € 22,00 – possessori Torino+Piemonte Card, Royal Card o Abbonamento Musei in corso di validità
Prezzo ridotto SENZA trasporto: € 19,00
Prezzo ridotto Child 6-11: € 10,00
Prezzo ridotto Child 0-5: € 5,00
La tariffa include: biglietto di ingresso alla Residenza, transfer da e verso la residenza, guida turistica a bordo del bus, rappresentazione teatrale tematica, degustazione di vini e prodotti tipici.

 

Per informazioni

Contact Centre 011 535181 tutti i giorni dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.00.

turismotorino.org o residenzereali.it

 

Grande musica ad alta velocità

 Italo, da sempre sostenitore dei grandi eventi e della buona musica, sarà al fianco del grande evento musicale in programma per la prossima estate: lo Stupinigi Sonic Park di Nichelino


L’evento, che si terrà dal 25 giugno all’11 luglio nello splendido giardino della Palazzina di Caccia di Stupinigi (da oltre 20 anni patrimonio dell’UNESCO), propone sei concerti, offrendo la possibilità di vivere serate speciali all’insegna della grande musica italiana ed internazionale.Immersi nel parco settecentesco si esibiranno Jeff Beck (25 giugno) ovvero uno dei chitarristi rock più influenti di sempre; Steven Wilson (26 giugno) che in estate girerà l’Europa con il suo tour To The Bone; la cantautrice statunitense LP (29 giugno), vincitrice di 6 dischi di platino e uno d’oro per brani come “Lost On You”, “Other People” e “Strange”; i Negrita (5 luglio) in occasione della tournée iniziata in primavera Desert Yatch Club, ricca di successi; Caparezza (9 luglio) ossia l’artista italiano dell’anno che da novembre 2017 a febbraio 2018 ha registrato ben 20 sold out nei palazzetti italiani; e i Deep Purple (11 luglio), icone del rock a livello mondiale, che alterneranno brani storici a nuovi successi.Ma non finisce qui: chi arriva a Torino con Italo avrà uno sconto del 10% valido fino al 10 giugno sull’acquisto di 2 biglietti per uno dei concerti a scelta (acquisto su www.stupinigisonicpark.com/italo).Gli iscritti al programma fedeltà Italo Più potranno inoltre partecipare ad un esclusivo concorso che partirà il 1° giugno. Grazie al contest Con Italo vinci i concerti dell’estate ogni giorno in palio dei voucher sconto per viaggiare in treno entro la fine dell’anno. Ad estrazione finale invece un’esperienza di viaggio davvero unica: un pacchetto per due persone comprensivo di biglietto andato e ritorno in treno e un pass vip per il Festival che comprende il biglietto per il concerto, una fast lane dedicata, un tour guidato della Palazzina sabauda, una cena nel food park di Stupinigi Sonic Park ed una notte in un Hotel a 4 stelle offerta da Booking.com. Un’occasione in più per iscriversi al programma fedeltà Italo Più e godere dei vantaggi offerti a tutti i viaggiatori fidelizzati. Iscriversi è semplice, veloce e a portata di click, basta collegarsi al sito www.italotreno.it e compilare il form di registrazione oppure tramite il proprio account social di Facebook.Tutti i viaggiatori Italo potranno così comodamente raggiungere il festival musicale arrivando a Torino, oggi ancor più collegata rispetto al passato grazie al debutto dei nuovi treni Italo EVO lungo la trasversale Torino-Milano-Venezia. Il capoluogo piemontese infatti dal prossimo 10 giugno (in occasione del cambio orario ferroviario) sarà servito da 26 collegamenti giornalieri fra quelli lungo la dorsale Napoli-Roma-Milano-Torino e quelli lungo la Trasversale del Nord Est.

 

Torna la Torino Fashion Week

Dopo il successo delle due precedenti edizioni, dal 27 giugno al 3 luglio torna la Torino Fashion Week che quest’anno si tiene presso la Ex Borsa Valori in via San Francesco da Paola 28.Inserita tra le fashion week mondiali dagli operatori del settore, la settimana della moda ha per protagonisti stilisti emergenti torinesi, italiani e stranieri, alcuni dei quali famosi nel proprio paese d’origine, ma non all’estero. Gli oltre 80 protagonisti firmano una capsule collection realizzata appositamente per la Torino Fashion Week puntando sulla ricerca estetica e stilistica, sull’impiego di materiali inediti o animal free, sull’arte come espressione di moda e sullo sportwear.

In mostra le opere di Villa, il “Bansky torinese”

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La mostra “La scena del crimine”personale di Andrea Villa, si terrà fino al 30 giugno all’ex Teatro di Palazzo Saluzzo Paesana di Torino. A cura di Enrico Debandi, presenta 23 opere del “Bansky torinese”, street artist noto alle cronache per i suoi manifesti irriverenti che ironizzano su personalità e questioni scottanti legate all’attualità politica e sociale.  Dal 2014 i suoi manifesti sono comparsi per le strade di Torino creando scalpore e curiosità, alimentando la capacità critica dell’ arte come strumento per sorridere delle ossessioni che agitano la società contemporanea.

Metropolitan art per un weekend diverso

 
Nei sabati e domeniche dal 9 al 24 giugno un’immersione a 360° nell’arte contemporanea metropolitana Dalla GAM di Torino > al Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea > al quartiere Le Vallette di Torino – rinfresco e spettacolo alle Officine Caos > e ritorno
 

 

Il progetto Metropolitan Art realizzato da Stalker Teatro arriva alla sua terza edizione, quest’anno con ampliate collaborazioni che arricchiscono i sei percorsi turistico culturali, immersioni a 360° nell’arte contemporanea metropolitana, previsti nei sabati e domeniche dal 9 al 24 giugno 2018. Alla sempre fondamentale e continuativa collaborazione col Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, si unisce il contributo della GAM Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea Torino, tappa iniziale dei percorsi (ritrovo alle h 17 per la visita alla collezione permanente sezione del ‘900), ma anche di Palazzo Barolo che ospiterà la mostra “Trac(c)e” dal 15 settembre al 7 ottobre con la documentazione e i materiali artistici prodotti durante le numerose attività di questa terza edizione. Dagli ultimi mesi del 2017 si sono infatti svolti incontri, workshop, laboratori che hanno coinvolto più di trecento persone in relazione alle diverse esposizioni presentate: alla GAM di Torino “Vero amore. Pop Art italiana” e il nuovo riallestimento della Collezione Permanente del ‘900; al Castello di Rivoli la grande mostra personale dedicata all’artista Gilberto Zorio e la collettiva internazionale “Metamorfosi – lasciate che tutto vi accada”; infine nei giardini della Reggia di Venaria, il ciclo delle installazioni permanenti “Il Giardino delle Sculture Fluide” dell’artista Giuseppe Penone. Da sabato 9 giugno, i percorsi condurranno gli spettatori con bus privati dalla GAM al Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea per la visita alla mostra Metamorfosi, per poi proseguire verso il quartiere periferico de Le Vallette di Torino dove Stalker Teatro ha la sua sede operativa. Qui una piacevole passeggiata tra le peculiarità architettoniche di alcuni complessi di edilizia popolare progettati negli anni ’50 viene proposta dal Centro di Documentazione Storica della Circoscrizione 5, per terminare il tour con l’ingresso alle Officine Caos di piazza Montale dove sarà offerto un rinfresco conviviale prima di assistere alla composizione performativa Reaction, ispirata alle opere considerate durante il percorso. Reaction, con la regia di Gabriele Boccacini, propone azioni performative in cinque situazioni sceniche, agite dai performer di Stalker Teatro e dai partecipanti ai workshop: giovani artisti e adulti del territorio, ragazzi dell’Istituto Comprensivo Turoldo, volontari Giovani per Torino, studenti in alternanza scuola-lavoro del Liceo Scientifico Fossati di Rivoli e, come anche lo scorso anno, le ragazze richiedenti asilo coordinate dalla Coop. Biosfera. Scrive Gabriele Boccacini, Direttore Artistico di Stalker Teatro-Officine Caos: “Metropolitan Art è il tentativo attuale di Stalker Teatro di fare sintesi dei diversi aspetti che compongono la complessità di un lavoro artistico consapevole e di relazione con l’ambiente territoriale e sociale. Un’arte partecipata, senza togliere nulla all’impulso creativo originale che risiede in ogni individuo, condividendo i percorsi personali con altri, come soluzione antropologica e politica di un arte contemporanea”. “L’esperienza dell’arte contemporanea, vissuta in prima persona, consente di entrare in contatto con la visione degli artisti, che come noi vivono la complessità del tempo presente, spesso trasformandola in opere d’arte” dichiara Anna Pironti, Responsabile Capo del Dipartimento Educazione Castello di Rivoli.

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L’accesso ai percorsi turistico-culturali prevede l’acquisto del biglietto con procedura on line dal sito clappit.com, oppure con prenotazione a info@stalkerteatro.net, con numerose possibilità di riduzione e convenzione: biglietto intero € 20 ; biglietto  ridotto € 15 per over 60, under 18, studenti con tessera universitaria, Abbonamento Musei Torino Piemonte, tessera AIACE, Torino+Piemonte Contemporary Card, Torino+Piemonte Card, Abbonati GTT e Formula, associati Legacoop Piemonte, carte Plus e Smart del Circolo dei Lettori, tessera Rete Culturale Virginia, tessera TOSCA 2018, tessera Officine CAOS, residenti Circoscrizione 5. 

La protesta dei cacciatori

La nuova legge regionale sulla caccia, in via di approvazione, che vieta l’uccisione di 15 specie e impedisce di cacciare nelle domeniche di settembre, ha suscitato la protesta dei cacciatori. Alcune centinaia di loro hanno manifestato stamane  in piazza Vittorio e per le vie del centro, creando disagi al traffico. (Foto Mara Martellotta / il Torinese)

Ortoalto per la rigenerazione urbana e sociale

Il 9 e 10 giugno, nel corso dell’evento “Open House”, sarà possibile visitare gratuitamente l’ortoalto di Casa Ozanam a Torino, un progetto di rigenerazione urbana, ma soprattutto di inclusione sociale e lavorativa, ideato e coordinato dall’associazione OrtiAlti.

Il giardino collettivo, realizzato con i sistemi Harpo sul tetto del ristorante “Le Fonderie Ozanam”, ha acquisito nel tempo una funzione sociale ed educativa, creando spazi inediti e innescando nuove micro-economie con il coinvolgimento di cooperative sociali e associazioni di quartiere.

 

“Un progetto innovativo che conferma l’evoluzione del giardino pensile da elemento estetico a valore economico e sociale – commenta Maurizio Crasso, direttore della divisione verdepensile di Harpoazienda triestina che ha fornito il sistema a verde pensile e il substrato di coltivazione delle Fonderie Ozanam -. Sul tetto, in piena vita urbana, le piante crescono sane grazie al particolare substrato, ricco di ossidi di ferro e alluminio che contribuiscono a rendere gli inquinanti poco solubili in acqua”.Oltre alla collaborazione con gli abitanti del quartiere Borgo Vittoria che si occupano della gestione dell’orto nei vari giorni della settimana, il tetto verde è protagonista anche dell’inserimento lavorativo di ragazzi svantaggiati grazie alla collaborazione con la Cooperativa sociale Meeting Service. Nel ristorante “Le Fonderie”, i giovani, prima di entrare in cucina, vengono formati sul ciclo della natura imparando a prendersi cura dell’orto, il cui raccolto viene direttamente utilizzato in cucina per preparare piatti a metro zero. Nella sede di via Foligno, tra ristorante, catering e corsi di ristorazione, lavorano in tutto nove persone, di cui quattro soggetti svantaggiati (un ragazzo con sindrome di down, due disabili e un utente psichiatrico). Due di loro si occupano dell’orto sul tetto, aiutati da un esperto in orticoltura dell’associazione OrtiAlti e da un tirocinante pakistano. Particolarmente interessante è la storia di Islam, un ragazzo del Bangladesh: Islam era solito vendere le rose all’interno del ristorante, così la Cooperativa, giorno dopo giorno, ha imparato a conoscerlo, finendo per proporgli di frequentare uno dei corsi di pizzeria e cucina. Una volta finito il corso, Islam è stato assunto svolgendo diverse mansioni, dal custode dell’ostello all’aiuto cuoco e aiuto pizzaiolo, fino a diventare cuoco. “È bello avere la possibilità di far nascere gli ortaggi e le piante aromatiche sul tetto – racconta -. Seguire la loro crescita, dedicarci del tempo e poi portarli direttamente nella cucina delle Fonderie per realizzare i nostri piatti, rende tutto ancora più gustoso”.

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Il secondo weekend di giugno, durante Open House a Torino, sarà possibile visitare gratuitamente l’orto sul tetto realizzato con i sistemi Harpo

Frida Kahlo e Macondo nelle fotografie di Leo Matiz

Visitabile presso la Pinacoteca dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino

 


A cura di Arminda Massarelli e con la collaborazione di Alejandra Matiz, la mostra raccoglie due momenti della grande attività del fotografo colombiano Leo Matiz (1917-1998). Un ritratto inedito della grande pittrice messicana Frida Kahlo nei primi anni quaranta nella casa Azul di Coyocan, a Città del Messico, che restituiscono un’atmosfera d’ambiente, di natura e di cultura che fu di quella casa. Dalla regione di Aracataca in Colombia, dove il fotografo nacque, (luogo poi traslato da Gabriel Garcia Marquez con il nome di Macondo), provengono oltre 70 immagini, in un intreccio mirabile di paesaggi di luce, di gente al lavoro, di venditori, di volti unici, che si sintetizzano nell’immagine del pescatore che lancia la rete, capolavoro assoluto di Leo Matiz e manifesto poetico di tutta la sua arte fotografica. 

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Tutto ha inizio ad Aracataca, remota cittadina colombiana persa tra le pianure polverose della costa caraibica, tra piantagioni di banani e il fiume che sgorga dalla Sierra Nevada de Santa Marta.

Lì nascono i raccontatori della mitica Macondo, il fotografo Leo Matiz e lo scrittore Gabriel García Márquez, accomunati dalla fine capacità di osservare con interesse e rispetto il reale, quello complesso e appariscente così come il più semplice e irrilevante, rintracciando dignità e fierezza nelle persone e restituendo valore all’ordinario, alle povertà, alle solitudini, alle fragilità. La mostra Frida Kahlo e Macondo nelle fotografie di Leo Matiz  è un percorso che porta dall’intimità della Casa Azul di Frida in Messico ai personaggi e ai luoghi di Cent’anni di solitudine.  Storie, intrecci, incontri che possiedono la concretezza della realtà e il prodigio della magia. Le fotografie trasportano dall’immaginazione all’immagine, rendono tangibili angoli di giardino, mercati, venditori, fiumi e pescatori, frutti offerti da alberi dai tronchi soffici, cresciuti nell’aria umida dei tropici. Ritraggono reti nel loro flessuoso volo, nella provvisorietà del movimento e di emozioni transitorie, reti per pescare e reti su cui i corpi, densi di energia, di fiabesche acrobate volteggiano, capaci di creare vento e suono del vento. Nelle fotografie si riannodano i fili della memoria, dell’identità, della cultura di persone e ambienti, di condizioni e fatti. Frida nella sua casa, le donne, gli uomini, i bambini di Aracataca/Macondo sono osservati da uno sguardo che sceglie, se ne innamora, ne cerca pensieri e anima, ne coglie l’umanità più autentica e profonda. Tutti si svelano nella loro risolutezza che profuma di caducità, di fragilità senza rimedio ma, al contempo, di cammino verso la ”impetuosa utopia della vita”. Matiz ferma il tempo, vissuto e scrutato intensamente, e rende la sua fotografia frammento di storia e di storie, sospensione analitica e poetica di una trama, intrisa ora di nostalgia ora di palpabile presente. Il bianco e nero è elegante, liricamente espressivo, struggente ed evocativo, pregnante di materia, spesso ruvida, erosa, che incarna tensione e fremito. E la luce, strumento e complice, lenisce la durezza di alcune verità e ne mostra la purezza innata. Così anche la mostra diventa sospensione del tempo, occasione di sguardi silenziosi e attenti che, tra consapevolezza e stupore, ricevono e assaporano bellezza.

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Pinacoteca Albertina, dal 16 marzo al 03 giugno 2018

Via Accademia Albertina 8, Torino.

011 0897370

www.pinacotecalbertina.it – pinacoteca.albertina@coopculture.it


ORARI: tutti i giorni dalle 10.00 alle 18.00 (ultimo ingresso alle 17.30). Chiuso il mercoledì.

 

BIGLIETTI: intero € 7,00; ridotto € 5,00 bambini e ragazzi dai 6 ai 18 anni, studenti universitari fino ai 26 anni, convenzioni; gratuito under 6 anni, insegnanti, possessori Abbonamento Musei e Torino + Piemonte Card.