Cosa succede in città- Pagina 429

Energia, cultura e ambiente nel gemellaggio tra Torino e Betlemme

Nel 2015 la Città di Torino e la Municipalità di Betlemme (situata nei Territori Palestinesi e, più precisamente, in Cisgiordania) hanno siglato un Accordo di Cooperazione che inizialmente si è concretizzato in un progetto sulla gestione delle risorse idriche nel distretto di Betlemme e, successivamente, in un piano di riqualificazione del Mercato all’ingrosso locale

Entrambe le iniziative sono state cofinanziate dal MAECI (Ministero Affari Esteri e Cooperazione Internazionale) attraverso il PMSP (Palestinian Municipalities Support Program).

Nel febbraio 2018 ha preso l’avvio il progetto triennale ‘NUR – New Urban Resources. Energia rinnovabile per Betlemme’ (‘nur’ o ‘noor in lingua araba significa ‘luce’)  finalizzato a promuovere la diffusione di energia rinnovabile nel territorio della Municipalità di Betlemme – composta da 30mila abitanti – attraverso l’installazione di pannelli solari, l’assistenza tecnica relativa all’efficienza energetica, la formazione professionale, la costituzione di startup, iniziative di sensibilizzazione e processi di governance locale. Gli interventi, che si concluderanno nel gennaio 2021, sono invece cofinanziati dall’AICS (Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo) e gestiti dall’ufficio Cooperazione internazionale e Pace della Città di Torino.

Il ‘NUR’ beneficia di un partenariato ampio e composito caratterizzato dalla presenza di due enti locali (Torino e Betlemme), di una rete di Città (il Co.Co.Pa – Coordinamento Comuni per la Pace), di due atenei (Politecnico di Torino e Bethlehem University), di due enti di formazione professionale (Enaip Piemonte e Scuole Tecniche Salesiane di Betlemme), di una ONG (il VIS – Volontariato Internazionale Salesiano, che opera a Betlemme da un ventennio), della neonata Fondazione Links e di un’azienda privata (lo studio Ai Engineering Srl) oltre al  supporto scientifico dell’Energy Center di Torino. Suo obiettivo è generare una visione complessiva di sostenibilità ambientale a Betlemme animata sia dagli impulsi delle autorità locali, sia dall’apporto degli attori territoriali.

Il progetto ha un valore complessivo di quasi 1milione e 900mila euro di cui 1milione e 500mila finanziati dall’AICS65mila dati in contanti dal VIS e il rimanente coperto dalla fornitura di lavoro e servizi da parte dei 10 partner.

Ad aprile 2018, con la firma dell’Accordo di Partnership del progetto NUR siglata nel capoluogo piemontese dai sindaci Chiara Appendino e Anton Salman, il primo cittadino di Betlemme – centro che nel 2020 sarà ‘Capitale della cultura araba’ – ha espresso la volontà  di realizzare un ‘gemellaggio culturale’ con la Città di Torino.

La prima collaborazione in ambito creativo tra Torino e Betlemme è stata ‘Let it light!’ (E luce sia!) un concorso di arti visive dedicato a giovani artisti palestinesi, di età compresa tra i 18 e i 35 anni, per richiamare l’attenzione sugli aspetti sostenibili del progetto ‘NUR – New Urban Resources. Energia rinnovabile per Betlemme’, lanciato nella città della Cisgiordania a marzo 2019.

La Municipalità di Betlemme ha individuato nel Museo di Banksy ‘Walled Off Hotel Gallery’ – collocato a pochi metri dal muro fatto costruire da Israele per separare la città palestinese dai territori di Gerusalemme Est – il partner artistico ideale del concorso.

Il ‘Walled Off Hotel Gallery’ è stato aperto a sorpresa due anni fa da Banksy – probabilmente il più famoso, provocatorio e talentuoso street artist del mondo – e, pur avendo come payoff The worst view in the world (‘la peggiore vista al mondo’) a causa del suo affaccio sul muro – la struttura sorge infatti a soli quattro metri dalla barriera di Betlemme eretta da Israele per segnare la divisione con i territori palestinesi -, le opere di Banksy, insieme a quelle di altri famosi street artists, hanno trasformato la parete antistante in una delle gallerie artistiche open air più famose del mondo.

La struttura ospita sia un museo che ripercorre la storia e gli effetti del muro di separazione, sia una galleria d’arte dove vengono allestite mostre temporanee di artisti palestinesi gestita, sotto la direzione artistica di Banksy, dal responsabile dell’hotel, Wissam Salsa.

La Città di Torino, con il concreto apporto dell’Ufficio Torino Creativa, ha elaborato il bando del concorso. A rispondere sono stati 63 artisti che hanno presentato altrettanti bozzetti creati con tecniche diverse: dalla pittura alla scultura, alla fotografia. Una giuria composta da 7 artisti e critici d’arte palestinesi, collaboratori della Walled Off Hotel Gallery di Betlemme ne ha selezionate 21 che sono state esposte per un mese all’interno della Gallery e viste da 4mila visitatori invitati a votarle. Cinque di queste sono state vendute con prezzi variabili da 700 a 1.500 dollari.

Per selezionare i vincitori del contest il pubblico ha espresso 1.017 voti ‘pesando’ per un terzo sul risultato finale. Gli altri due terzi sono stati determinati da una giuria di qualità a cui ha partecipato anche un’esperta di arte contemporanea scelta e messa a disposizione dalle politiche culturali della Città di Torino.

Si tratta di Francesca Canforadirettore artistico di Paratissima – una delle più rilevanti manifestazioni promosse a Torino durante la settimana dell’Arte contemporanea – chiamata a far parte della commissione dall’amministrazione con l’intento finale di poter ospitare i lavori dei primi tre classificati nella rassegna di quest’anno. I tre artisti palestinesi, grazie ai fondi messi a disposizione dal Progetto NUR e alla collaborazione della Rete di Comuni Co.Co.Pa., riceveranno un premio in denaro (rispettivamente di 500, 300 e 200 euro) e avranno la possibilità di essere presenti a Torino nei giorni della Fiera d’arte contemporanea (30 ottobre – 3 novembre) dove, oltre a promuovere le proprie opere, incontreranno altri artisti e galleristi e animeranno laboratori per famiglie. Il trasporto dei dipinti sarà finanziato dalla Walled Off Hotel Gallery, mentre il Co.Co.Pa. (partner che ha gestito questa azione del progetto) insieme alla Città di Torino (con l’Ufficio Cooperazione Internazionale e Pace, l’Ufficio Torino Creativa e il Servizio Arti visive, Cinema e Teatro) garantirà (utilizzando i fondi del progetto NUR) le spese di viaggio, di vitto e di alloggio per i tre artisti.

Per la Città di Torino questa iniziativa è un esempio concreto dell’importanza dell’arte nei percorsi di creatività e protagonismo giovanile – dichiara l’assessore alle politiche giovanili, Marco Giusta -. L’auspicio è che il contest rappresenti la prima di molte tappe di un percorso di collaborazione con il museo di Banksy e con tutto il movimento di artisti che questo rappresenta, anche nell’ottica di futuri possibili scambi con Betlemme. Il linguaggio della street art è molto apprezzato nel capoluogo piemontese, come testimoniato dai progetti Murarte, Picturin, B-Art e Toward 2030 Wath Are you Doin. Per questo Torino è la città ideale per dialogare con il Banksy Museum”.

 

Let it light!, iconcorso di arti visive dedicato a giovani artisti, inserito nel progetto ‘NurUrban Resources. Energia rinnovabile per Betlemme’ e organizzato con il Walled off Hotel,è la prima tappa della cooperazione culturale di Torino con Betlemme, città che sarà capitale araba della cultura 2020 – sottolinea l’assessora alla Cultura, Francesca Leon -. L’amministrazione, che ritiene fondamentale questa collaborazione, vede nel progetto un’importante testimonianza delle contaminazioni culturali internazionali nelle politiche locali torinesi”.

 

“Per Paratissima si tratta della prima occasione di collaborazione con la Palestina afferma Francesca Canfora, direttore artistico di Paratissima . È stato interessante e arricchente aver avuto l’opportunità di partecipare a questo progetto, visionare dal vivo alla Walled Off Hotel Gallery di Betlemme tutte le opere candidate e conoscere personalmente sia i giovani partecipanti al concorso, sia gli importanti artisti palestinesi che hanno preso parte alla giuria. Sono rimasta piacevolmente stupita non solo dalla padronanza tecnica dei giovani artisti, che hanno scelto perlopiù un medium non facile come la pittura, ma anche dalle reinterpretazioni del difficile tema proposto, ovvero l’energia e la sostenibilità”.

Riconoscimento economico alle professionalità della Città della Salute

E’  stato firmato un importante  accordo tra la Direzione della Città della Salute di Torino e le Organizzazioni Sindacali del Comparto
Esso mira, nell’ambito delle Linee guida del Contratto Collettivo Nazionale, a garantire una migliore valorizzazione delle diverse professionalità presenti in Azienda. Dopo dieci anni verrà riconosciuta (per la prima volta da quando è Città della Salute, prima erano ancora le tre singole Aziende separate), senza intaccare il bilancio aziendale, ma solamente nell’ambito delle disponibilità del Fondo contrattuale per i dipendenti, una progressione economica per fasce per i dipendenti del comparto (circa 6000 tra infermieri, OSS, amministrativi, tecnici) della Città della Salute distribuiti nel prossimo biennio tra il 2019 ed il 2021. Solo per il 2019 si tratta di 1 milione di euro. Inoltre è stato concordato il Piano degli incarichi di funzione (circa 883.500 euro), ovvero le posizioni organizzative per coloro che hanno incarichi di coordinamento e responsabilità. Infine verrà riconosciuta una maggiore valorizzazione e/o riconoscimento economico ai dipendenti con maggior disagio legato ad istituti, quali la indennità di pronta disponibilità, indennità lavoro notturno, area critica, il riconoscimento del disagio del personale che svolge funzioni amministrative front line. Tutti questi accordi sono il frutto di un grande lavoro e di una fattiva collaborazione tra la Direzione Aziendale (Silvio Falco, Giovanni La Valle, Valter Alpe) e tutte le Organizzazioni Sindacali. Grande soddisfazione per tutte le parti in causa, ma soprattutto un grande riconoscimento ed un segnale importante per i dipendenti della Città della Salute per il lavoro e l’impegno che quotidianamente profondono per mantenere alte le eccellenze degli ospedali.

Leonardo in mostra fino al 21 luglio

La mostra Leonardo da Vinci. Disegnare il futuro, allestita nelle Sale Palatine della Galleria Sabauda è stata prorogata fino a domenica 21 luglio. 

Una settimana in più per ammirare il nucleo di disegni autografi di Leonardo da Vinci conservati alla Biblioteca Reale di Torino, comprendente tredici fogli acquistati dal re Carlo Alberto nel 1839, tra cui il celebre Autoritratto, oltre al Codice sul volo degli uccelli donato da Teodoro Sabachnikoff al re Umberto I nel 1893. Per restituire il senso del lavoro di Leonardo, inoltre, la genesi dei disegni torinesi è indagata in relazione con analoghe esperienze di altri artisti, attraverso l’esposizione di maestri fiorentini quali Andrea del Verrocchio e Pollaiolo, lombardi come Bramante e Boltraffio, fino a Michelangelo e a Raffaello.

Nuovo presidente alla Fondazione “Accorsi-Ometto” di Torino

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Costanzo Ferrero succede al Cavaliere Giulio Ometto

Castagnolese, 69 anni, sposato, due figlie e due nipoti, da vent’anni fedelissimo e fidatissimo “braccio destro” e consigliere economico-finanziario del Cavaliere Giulio Ometto, mancato il 18 giugno scorso, è Costanzo Ferrero il nuovo Presidente della Fondazione “Accorsi-Ometto”   di via Po, a Torino. La nomina – informa una nota della stessa Fondazione – è arrivata dal Consiglio d’Amministrazione dell’ “Accorsi-Ometto”, di cui Ferrero era già membro effettivo, riunitasi martedì 9 luglio scorso per notificare le ultime volontà del Presidente Ometto. Volontà che vedono, per l’appunto, la designazione immediata a suo successore del ragioniere Costanzo Ferrero e del dottor Luca Mana, attuale responsabile delle collezioni museali, a direttore artistico, la cui effettiva elezione (insieme a quella del nuovo consiglio artistico) verrà però ratificata nella prossima seduta del 26 settembre. Il Cavaliere Ometto ha inoltre designato la stessa Fondazione come erede universale di tutti i suoi beni mobili ed immobili. In sede di consiglio, è stato riconfermato come Vice-Presidente il dottor Guido Appendino e sono stati nominati due nuovi consiglieri: il dottor Luigi Rigorini da sempre restauratore della Fondazione “Accorsi-Ometto” e il dottor Giancarlo Garau.

Costanzo Ferrero comincia la sua attività lavorativa nel 1971 presso l’allora Banco di Roma avviando una brillante carriera che lo porta a diventare capo filiale e successivamente capo della Private Banking di Torino. Dal 2004 al 2009, matura anche un’importante esperienza politico-amministrativa come sindaco di Castagnole Piemonte. Senza però lasciare i suoi impegni professionali in ambito bancario. Dal settembre 2006 passa, infatti, a Banca Fideuram, in qualità di Private Banker TOP– Gestione Grandi Patrimoni, dove lavora fino al 31 dicembre 2017, anno in cui va in pensione per dedicarsi prevalentemente alle attività della Fondazione “Accorsi-Ometto”. Nel 2008 partecipa al corso di International Wealth Management organizzato dell’Imperial College London – Tanaka Business School e nel 2010 al corso di Elementi di Wealth Advisory organizzato dalla Scuola di Direzione Aziendale dell’Università Bocconi di Milano. Dal 2006 è consigliere della Fondazione “Accorsi-Ometto” e dal 2014, in stretto contatto con il Presidente Ometto, si occupa della sezione finanziaria, del bilancio e della gestione del personale, partecipando in modo sempre più attivo alla vita della Fondazione e mettendo a disposizione le proprie competenze ed esperienze lavorative.

 

g. m.

Una notte alla scoperta del Museo Egizio

Con il Club Silencio

Per una notte il Museo Egizio cambierà veste e nel suo splendido cortile verrà servito, mercoledì 10 luglio prossimo, un aperitivo con cocktail bar, accompagnato da un sottofondo musicale. Durante tuttala serata i partecipanti potranno scoprire i misteri della civiltà Egizia ammirando la galleria dei Re ed esplorando il primo piano del museo che ospita, tra gli altri reperti, la tomba di Kha, la galleria dei Sarcofagi e la sala dedicata al villaggio di Deir el Medina. Lo statuario è stato riallestito, in occasione dei Giochi Olimpici Invernali del 2006, dallo scenografo Dante Gabriele Ferretti in una veste rinnovata ed estremamente suggestiva.

La serata è organizzata con aperitivo a partire dalle 19.30 fino alle 20.45 al costo di 20 euro, con un drink incluso. A partire dalle 21.30 sarà possibile accedere alla serata al costo di 12 euro.

Una notte al museo Egizio” è ideato e realizzato dal Club Silencio,che intende valorizzare e promuovere il patrimonio storico culturaledei musei e degli edifici storici italiani attraverso la promozione di eventi serali. Obiettivo di queste serate è proporre una nuova esperienza socio culturale ai cittadini, dando la possibilità diusufruire di grandi realtà storiche in un contesto meno istituzionale,come è capitato in “Una notte a Palazzo Reale “, “Una notte al Mao”, Solstizio d’estate a Villa della Regina”, “Una notte a palazzo Carignano ed “Una notte al castello di Rivoli“.

Mara Martellotta 

 

Museo Egizio

Via Accademia delle Scienze 6, Torino

120 ragazzi a scuola di circo

 Per coltivare un sogno: diventare artisti di circo contemporaneo 

9, 10, 11 e 12 luglio 2019
presso la FLIC Scuola di Circo della Reale Società Ginnastica, Via Magenta 11, TORINO

Sono in arrivo a Torino oltre 120 ragazzi provenienti per il 65 dall’estero e da ben 27 diverse nazioni, per partecipare alle audizioni di accesso della FLIC Scuola di Circo, una delle scuole del settore più rinomate in Europa che nel 2018 ha ottenuto il miglior punteggio in assoluto da parte del Mibac tra i progetti di formazione circense..
Nella stagione in corso gli allievi iscritti ai corsi professionali della FLIC sono stati 81, con età comprese tra i 18 e i 31 anni e provenienti per il 65% dall’estero, da 22 diverse nazioni.

Si svolgono dal 9 al 12 luglio 2019 nella sede di via Magenta 11 a Torino le audizioni per il 18° anno del “Corso di Formazione per l’Artista di Circo Contemporaneo” della FLIC Scuola di Circo, progetto della Reale Società Ginnastica avviato nel 2002, che ad oggi prevede tre programmi formativi: Biennio, Terzo anno di ricerca Artistica e Mise à Niveau.
Un impegnativo provino di 4 giorni per provare ad accedere ad uno dei corsi di formazione più qualificati del settore e per coltivare un sogno che è diventato realtà per molti ex-allievi della FLIC.

Moduli sulle iscrizioni e maggiori informazioni sul percorso formativo sono reperibili in:
http://www.flicscuolacirco.it/formazione-professionale

Sono pervenute le candidature di oltre 120 ragazzi provenienti per il 65 dall’estero (39 italiani) e da ben 27 diverse nazioni: Argentina, Australia, Austria, Brasile, Cile, Colombia, Corea Del Sud, Costa Rica, Finlandia, Francia, Germania, Guatemala, Inghilterra, Irlanda, Israele, Messico, Olanda, Perù, Portogallo, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera, Taiwan, Uruguay e Usa.

Nella stagione appena terminata, gli allievi iscritti ai corsi professionali sono stati 81, con età comprese tra i 18 e i 25 anni e provenienti per il 65% dall’estero, di cui più della metà da paesi extra-europei e, compresa l’Italia, da 22 diverse nazioni.

Dati che rappresentano un grande motivo di soddisfazione per l’intero staff della FLIC e che certificano ulteriormente l’importanza che il centro di formazione torinese ha assunto nel settore del circo contemporaneo in ambito mondiale, rappresentando spesso l’Italia nel mondo e ricevendo importanti riconoscimenti per la qualità della sua formazione e per lo stile proprio con il quale interpreta le ultime tendenze sullo sviluppo del nuovo circo.
Importanza e valenza che a livello nazionale vengono confermate nel 2018 dal miglior punteggio in assoluto ottenuto da parte del Mibac tra i progetti di formazione circense presentati per l’assegnazione del FUS e dalla selezione da parte della Regione Piemonte come luogo di residenza artistica per il bando “Artisti nei territori”.

Un altro indice della qualità del lavoro svolto nelle ultime stagioni è dato dal fatto che sempre più allievi del secondo anno vengono selezionati per proseguire la formazione in alcune delle migliori università internazionali di circo contemporaneo e danza: l’École de cirque de Québec in Canada, il CNAC – Centre national des arts du cirque di Châlons-en-Champagne, la Académie Fratellini di Parigi e Le Lido – centre des arts du cirque de Toulouse in Francia, la Doch – University of Dance and Circus di Stoccolma,  l’ESAC – Ecole Supérieure des Arts du Cirque di Bruxelles, e la SEAD – Salzburg Experimental Academy of Dance.

De Chirico si presenta al Palagiustizia

Martedì 9 luglio alle 15.00 la GAM e la Corte d’Appello di Torino, con la partecipazione di Nuova Giustizia CRAL Piemonte, organizzano a Palazzo di Giustizia un incontro di presentazione della mostra GIORGIO DE CHIRICO. RITORNO AL FUTURO, in corso alla GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea fino al 25 agosto 2019.

La Fondazione Torino Musei e la Corte d’Appello proseguono la loro collaborazione “L’Arte protagonista al Palagiustizia” iniziata nel 2016 con la presentazione nell’Aula Casalbore della Corte d’Appello delle mostre di Palazzo Madama Da Poussin agli Impressionisti. Tre secoli di pittura francese dall’Ermitage, e a seguire la mostra Odissee. Diaspore, invasioni, immigrazioni, viaggi e Pellegrinaggi.

Nel 2018 sono state proposte le mostre Renato Guttuso. L’arte rivoluzionaria nel cinquantenario del ’68 e I Macchiaioli: arte italiana verso la modernità, allestite alla GAM. Tutti gli appuntamenti sono stati accolti con grande interesse e partecipazione di pubblico.

La mostra Giorgio De Chirico. Ritorno al futuro sarà presentata da Lorenzo Canova e Riccardo Passoni, curatori della mostra. Organizzata e promossa da Fondazione Torino MuseiGAM Torino e Associazione MetaMorfosi, in collaborazione con la Fondazione Giorgio e Isa de Chirico, presenta un centinaio di opere provenienti da importanti museienti, fondazioni e collezioni private, in un dialogo tra la pittura neometafisica di Giorgio de Chirico e le generazioni di artisti che si sono ispirati alla sua opera.

Insieme al Presidente emerito della Corte d’Appello Arturo Soprano, che per primo ha fortemente sostenuto e promosso le iniziative a Palazzo di Giustizia, saranno presenti il Presidente della Corte d’Appello Edoardo Barelli Innocenti, il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, l’Assessore regionale alla Cultura, Turismo, Commercio Vittoria Poggio, la Sindaca della Città di Torino Chiara Appendino, il Presidente della Fondazione Torino Musei Maurizio Cibrario, il Segretario Generale Elisabetta Rattalino, il Presidente dell’Associazione MetaMorfosi Pietro Folena, il Direttore della GAM e co-curatore della mostra Riccardo Passoni e Lorenzo Canova, curatore della mostra.

L’incontro è aperto a Magistrati, avvocati, dipendenti degli Uffici Giudiziari e a tutto il pubblico interessato. Al termine della presentazione a tutti i partecipanti verrà consegnato un biglietto omaggio per visitare la mostra.

‘Protagoniste all’opera’ per La Vie en Rose

‘La Vie en Rose’ (http://www.torinoestate.it/vieenrose/) prosegue martedì 9 luglio, alle ore 21.30, al Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino, con l’esibizione ‘Protagoniste all’opera’ del soprano Erika Grimaldi e del mezzosoprano Na’Ama Goldman, con la pianista Jeong Un Kim.

Un bouquet di figure musicali femminili tratte, principalmente, dal repertorio dell’opera italiana, francese e russa dell’Ottocento, con arie e duetti tra i più amati e conosciuti. Saranno rappresentate eroine sotto diverse sfaccettature: frivole e curiose come Fiordiligi e Dorabella, seducenti e astute come Isabella e Dalila, pure e votate al sacrificio come Norma e Violetta, passionali e sfacciate come Carmen, fino alle donne pucciniane contraddittorie e sfuggevoli come Manon oppure dolci e innocenti come Mimì. Un ventaglio di ritratti di donna, dall’opera buffa al melodramma romantico e al verismo, dove i grandi musicisti sono riusciti a comprendere e a interpretare la ricchezza emotiva e psichica dell’universo femminile. Arie e duetti da opere di Mozart, Rossini, Bellini, Massenet, Verdi, Bizet, Offenbach, Puccini, Čajkovskij, Saint-Saëns e Delibes. Il concerto è a cura di Teatro Regio.

Tutti gli spettacoli della rassegna La Vie en Rose’ sono realizzati dalla Fondazione per la Cultura Torino con la partnership di Intesa Sanpaolo e sono accessibili al costo di soli 5 euro.

I biglietti si possono acquistare all’Urban Lab in piazza Palazzo di Città 8/F, all’Infopiemonte in via Garibaldi angolo piazza Castello e online sui siti www.torinoestate.it – www.vivaticket.it (il costo del servizio di acquisto è di € 1 per ciascun biglietto).

Summer school al Castello di Rivoli, ecco le novità

In principio furono gli Argonauti che veleggiavano nel Mar Egeo in cerca del Vello d’oro. Poi vennero gli Astronauti che nel secolo scorso raggiunsero la Luna, l’astro a lungo vagheggiato…

Il tema del viaggio, dal mito alla contemporaneità, è la rappresentazione simbolica e reale della conoscenza, dell’esperienza che arricchisce, della concreta possibilità di aprirsi alle esperienze che la vita propone. Il viaggio che non solo allarga la mente, come afferma Bruce Chatwin, ma al contempo le dà forma. In questa linea di pensiero nasce l’Artenauta, il viaggiatore dell’arte, la persona che per passione o professione attraversa il mondo dell’arte, per vivere un viaggio inteso come vita e conoscenza.
(Anna Pironti, Responsabile Capo del Dipartimento Educazione Castello di Rivoli)

 

La Summer School del Dipartimento Educazione ogni anno offre a bambini e ragazzi, con i campus settimanali, l’opportunità unica di trascorrere il tempo libero immersi nell’arte e nella bellezza, nello splendido contesto del Castello di Rivoli, fino alla ripresa dell’anno scolastico.

Nel 2019 le attività renderanno omaggio all’Anniversario dello sbarco del primo uomo sulla Luna e alle tante opere di artisti contemporanei – alcune presenti nella collezione Permanente del Museo, come il Concetto Spaziale di Lucio Fontana – ispirate al fascino dei corpi celesti, al grande mistero dell’Universo, all’immensità dello spazio siderale e al desiderio dell’uomo di scoprirlo e conquistarlo. Le ARTENAUTE del Dipartimento Educazione, prime Artenaute della storia, accompagneranno i ragazzi in un meraviglioso viaggio immaginario nello spazio, un percorso tra arte & scienza arricchito dalla nuova collaborazione con il Planetario di Infini.to.
Percorsi in Museo, racconti, workshop, momenti di gioco e di relax all’aria aperta e nei laboratori all’ombra del grande glicine che accompagna la storia del Castello da secoli.

 

Da lunedì 8 luglio la Summer school del Dipartimento Educazione al Castello di Rivoli si rinnova con uno speciale programma

9 Luglio 2019, Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea

Evento speciale Sun & Moon

A cura di Infini.to Planetario di Torino nell’ambito della Summer school del Dipartimento Educazione

 

Torino Fashion Week, che successo!

La quarta edizione della settimana di sfilate sotto la Mole si chiude con le sfilate di Hussain Harba e di Orgvsm e le premiazioni dei numerosi partner

 

Con 11 sessioni di sfilate, oltre 70 stilisti emergenti che si sono alternati in passerella per presentare le proprie capsule collection e più di 5mila ospiti si è conclusa la quarta edizione della Torino Fashion Week, che ha portato sul palco dell’ex Borsa Valori delegazioni internazionali da Cina, Sudafrica e Medio Oriente, ma anche da Belgio, Olanda, Stati Uniti, Israele, Regno Unito e ovviamente da tutta l’Italia e Torino.

 

Protagonisti dell’ultimo défilé, il poliedrico artista e designer Hussain Harba, con la sua collezione di borse di lusso raffinate e grintose, ispirate all’universo femminile e indossate per l’occasione dalla showgirl Elena Barolo e dall’ex top model Bali Lawal, e il seducente street style di Orgvsm, che richiama disegni tribali, graffiti, rose stilizzate e maxi-scritte su felpe, retro zip jeans, giacche e crop-top. Proprio a questo innovativo brand creato dal giovane tatuatore torinese Edwin Basha è andato il Premio Torino Fashion Week 2019, consegnato dal team TMODA, che dal 2016 organizza la lunga settimana di sfilate sotto la Mole.

 

Vogue Talents ha riconosciuto una special mention a tre designer che sono Hussain Harba, Ashram e Alvada Creations e che avranno l’opportunità di essere intervistati dalla redazione di Vogue.it.

 

In una serata ricca di sorprese, i migliori fashion designer sono stati premiati dai partner che hanno sostenuto l’edizione 2019. Gli spettacolari copricapi ispirati al genio di Leonardo da Vinci di Giuseppe Fata, il fascino mediorientale delle creazioni di Chantique dal Brunei, le borse-gioiello customizzate di Hussain Harba, lo stile senza tempo degli abiti di Atelier Beaumont e le innovative borse tailor-made di Re-New Bags sono stati selezionati da Rinascente, che dal prossimo autunno darà la possibilità a questi brand di esporre le proprie collezioni nello store di Torino in via Lagrange.

 

E ancora, Banca di Cherasco ha premiato tre eccellenze del territorio piemontese: la magia degli abiti da sposa e da cerimonia della boutique torinese Adelyur Fashion, i gioielli unici – collane, orecchini, braccialetti e sets – in ceramica interamente realizzati a mano da Scialabà e l’Atelier Beaumont di Paola Benedetta Cerruti. L’avanguardia stilistica ha, invece, guidato la scelta di Lexus Torino Sud, che ha consegnato il proprio riconoscimento all’estro di Lorenzo Ferrarotto, una delle giovani promesse più interessanti della scena emergente, alla collezione prêt-à-porter che lega moda, architettura e design di Aurora Leopardi e alla perfetta combinazione di eleganza e praticità dei capi urban-style creati da Hao Weimin per il brand David Sylvia.

 

La moda modesta di Francesca Iman Cocconi di Luya Moda è stata infine premiata dall’Islamic Fashion & Design Council, mentre l’agenzia per lo sviluppo delle piccole imprese del Sudafrica SEDA (Small Enterprise Development Agency) ha conferito il proprio riconoscimento a Royal Wardrobe Designs, Tumalone e Carlos Fritz, che hanno presentato le proprie collezioni nelle sessioni di martedì.

 

«Ad ogni edizione è sempre più alta la qualità delle capsule collection degli stilisti che portiamo sul palco della Torino Fashion Week – commenta il fondatore e CEO Claudio Azzolini -. Il grande interesse del pubblico e degli operatori di settore è la conferma che questo evento, grazie alla collaborazione con enti locali e stranieri, sta diventando una vetrina mondiale per la moda emergente e per tutti quei talenti che sanno portare avanti con coraggio idee nuove, dirompenti e sperimentali».

 

Bilancio più che positivo anche per l’anima “business” della kermesse, Torino Fashion Match, realizzato grazie alla collaborazione con Unioncamere Piemonte nell’ambito della rete Enterprise Europe Network: agli oltre 630 incontri B2B, che si sono svolti a Palazzo della Luce, hanno partecipato 222 aziende da 30 Paesi del mondo. «Siamo molto soddisfatti – spiega Federica Leonetti, responsabile del Textile & Fashion Sector Group di Enterprise Europe Network -: abbiamo offerto a stilisti, aziende, società di e-commerce, università, rappresentanti della Commissione europea e buyer provenienti da Germania, Olanda e Norvegia la possibilità di partecipare a meeting di profilo internazionale in mattinata, di confrontarsi nel pomeriggio con workshop e case study e poi di partecipare alle sfilate serali. Sono stati tre giorni di attività intense che hanno portato a centinaia di contatti avviati, che speriamo si traducano in partnership durature».