La compagnia collegherà Torino con lo scalo di Londra Heathrow. Il vettore riavvia inizialmente 2 frequenze settimanali, che gradualmente aumenteranno sino ad arrivare a 6.
British Airways torna a volare da Torino Airport. La compagnia britannica ripristina da oggi i collegamenti da e per Londra, operando la rotta Torino-Londra Heathrow.
A luglio saranno due le frequenze settimanali per la capitale britannica effettuate dal vettore, che gradualmente aumenterà i collegamenti con Torino: ad agosto, infatti, i voli diventeranno 4 a settimana, per poi passare a 6 frequenze settimanali da settembre, con operatività quotidiana eccetto il venerdì.
“Siamo molto soddisfatti che British Airways torni ad operare i voli da e per Londra. Si tratta di un collegamento importante per il nostro scalo – ha commentato l’Amministratore Delegato di Torino Airport, Andrea Andorno – e di un’ulteriore conferma per noi del ritorno verso la ripresa del traffico aereo e della domanda di viaggio. Il mercato britannico, inoltre, è strategico anche in ottica incoming, poiché molti visitatori dalla Gran Bretagna scelgono il Piemonte per trascorrere le vacanze. Questo fattore si manifesta in maniera ancora più rilevante in inverno, quando il traffico dal Regno Unito nel nostro Aeroporto aumenta, per via degli sciatori che scelgono le nostre montagne per i propri soggiorni. Noi saremo pronti nella prossima stagione invernale ad accoglierli, nel pieno rispetto delle disposizioni sanitarie di sicurezza”.

Il provvedimento, come ha spiegato il primo firmatario Giorgio Bertola (M5s), “intende valorizzare le competenze degli operatori e dare maggiore visibilità agli enti accreditati che operano sul territorio offrendo inoltre una forma di garanzia ai cittadini che fruiscono dei loro servizi. Un contributo, dopo l’emergenza Covid-19, per rendere migliore la Sanità regionale e far sì che il Piemonte si trovi meno vulnerabile in caso di nuove emergenze”.
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“Esiste un aspetto spirituale, legato indissolubilmente a ciascuno di noi: la ricerca consolatoria della bellezza” della quale “nonostante carestie, guerre e pestilenze, non abbiamo mai potuto fare a meno”, come scrive Bruto Pomodoro nella introduzione al catalogo della bella mostra “ Novecento in cortile” con cui il 