Cosa succede in città- Pagina 353

Più senso di responsabilità per non ricadere nell’emergenza

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni

La prima giornata arancione a Torino ha rivelato l’immaturità e l’insensatezza di troppi che hanno invaso il centro, creando vistosi assembramenti. Anche la signora Appendino era a passeggio con la figlia in via Garibaldi.

Di una situazione del tutto fuori controllo si è reso conto persino l’assessore regionale alla Salute Icardi, quello che ad ottobre andò’ in viaggio di nozze.

IAnche a me avrebbe fatto piacere fare una passeggiata in via Roma e iniziare con gli acquisti di Natale a cui certo non voglio rinunciare . Ma il senso di responsabilità in questi drammatici momenti, per nulla superati, lo sconsigliava. Ci sarà tempo per farlo prima di Natale con tutta calma.
Ma qui si ripropone in modo lampante il problema dei controlli che non ci sono stati o non hanno funzionato. Ricadere nell’emergenza assoluta e’ facilissimo. L’esordio della domenica ci offre un pessimo segnale. Troppi hanno già dimenticato ciò che è accaduto nel corso dell’estate.

Prefettura, Questura e Comune debbono mettere in atto un’azione preventiva e repressiva perché non si ripeta ciò che è accaduto domenica e che può portare ad un aumento dei contagi.
Se consideriamo l’esilarante protesta della ragazzina dodicenne che vuole tornare assolutamente a scuola senza considerare la mancanza di sicurezza e la inadeguatezza dei trasporti, abbiamo un quadro complessivo di evidente irresponsabilità . Sulla dodicenne hanno imbastito una speculazione politica contro Cirio che ha avuto il buon senso di non riaprire le scuole.

Anche se la didattica a distanza non soddisfa ,non possiamo dimenticare che la seconda ondata è proprio coincisa con l’apertura scriteriata delle scuole senza trasporti adeguati di cui non si parla neppure più . La nuova Greta torinese della riapertura ad ogni costo meriterebbe una strigliata da parte dei genitori e non la pubblicazione sui giornali delle sue immature proteste che rivelano ovviamente la non conoscenza dei problemi.

Da oggi occorre più fermezza nelle Autorità e soprattutto più responsabilità nei cittadini . Ieri non è stata una domenica arancione, ma una domenica nera che non fa onore ai torinesi.

Urodinamica, il congresso Siud si svolge online

La SIUD, Società Scientifica Italiana di Urodinamica comunica che il 44° Congresso Nazionale, insieme al 18° Congresso SIUD, fisioterapisti, infermieri, ostetriche si terrà da venerdì 4 a domenica 6 dicembre 2020

Pensato per essere realizzato a Torino, in presenza, nella sede del Lingotto, il Congresso ha trovato una casa virtuale su una piattaforma online appositamente costruita per l’occasione. Questo in ottemperanza a quanto stabilito dal DCPM del 18 ottobre 2020.

Il Congresso, realizzato in modalità virtuale avanzata, manterrà inalterato il programma scientifico originale a cui hanno lavorato il Presidente SIUD Marco Soligo e i Delegati  per l’organizzazione del Congresso Maurizio Serati, Gianfranco Lamberti di concerto con i Presidenti del Congresso Antonella Biroli ed Alessandro Giammò. 

Grazie al supporto tecnico della Segreteria Organizzativa è stato elaborato un Programma scientifico di elevata qualità, all’altezza degli standard SIUD per i Congressi in presenza.

Letture magistrali, sessioni e workshops tematici interattivi, alternati a sessioni di comunicazione rappresenteranno un panorama ricco di tematiche pertinenti alle molteplici aree di interesse della SIUD.

Il programma è esteso dalla neurourologia all’uroginecologia, all’urologia funzionale maschile, senza dimenticare le implicazioni relative al compartimento pelvico posteriore, al dolore pelvico e al ruolo della sessualità. Il tutto nei suoi aspetti diagnostici e terapeutici, farmacologici, riabilitativi e chirurgici.

Saranno ospitati alcuni simposi aziendali che arricchiranno il programma con le più recenti novità disponibili.vLa grande ricchezza e diversificazione delle tematiche SIUD, costituisce una peculiarità del Congresso all’interno del quale ciascuno potrà individuare i momenti di interesse particolare.

Per ogni settore verranno colti gli elementi di novità senza dimenticare i necessari approfondimenti e verrà dato giusto spazio al dibattito sulle questioni controverse.
A conferma dell’ottima reputazione di cui SIUD gode nel mondo il 44° Congresso è arricchito dalla partecipazione di numerosi esperti stranieri che invieranno il loro contributo registrato e parteciperanno in diretta alle discussioni. Essi rappresentano le molteplici Società Scientifiche Internazionali con le quali SIUD intrattiene delle collaborazioni: l’International Continence Society (ICS) e l’European Urogynecological Association (EUGA).
 
Presidenti del Congresso sono i torinesi:

Alessandro Giammò Urologo, Struttura Complessa di Neuro-Urologia, P.O. CTO-Unità Spinale A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Torino

Antonella Biroli Fisiatra, S.C. Recupero e Rieducazione Funzionale Ospedale San Giovanni Bosco – A.S.L. Città di Torino
 
Presidente SIUD: Marco Soligo Dirigente Medico con qualifica di Alta Specialità in Uroginecologia presso l’Unità Operativa di Ginecologia e Ostetricia dell’Ospedale “Vittore Buzzi” ASST Fatebenefratelli Sacco – Milano
 
La SIUD è una Società Scientifica che non persegue fini di lucro. Essa ha il compito di promuovere e diffondere le conoscenze nell’ambito delle disfunzioni del basso tratto urinario e delle disfunzioni pelviperineali ad esse correlate.

La SIUD è stata la prima Società Scientifica in Italia ad occuparsi specificamente di incontinenza urinariae, più in generale, di urologia funzionale. La sua storia vede la fondazione nel1977 e la successiva crescita ed espansione fino ai nostri giorni.

La SIUD è l’unica Società Scientifica in Italia ad impegnarsi nella prevenzione diagnosi e cura della incontinenza urinaria a 360°. Le sue attività e competenze coprono infatti i campi della incontinenza urinaria nella donna, nell’uomo, nel soggetto neurologico, nel bambino e nell’anziano fragile.

http://www.siud.it

Uno studio delle Molinette: ecografia ai polmoni può diagnosticare il Covid

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Uno studio dell’ospedale Molinette di Torino ha stabilito che anche una semplice ecografia del polmone può diagnosticare la polmonite da Covid 19 già in Pronto soccorso.

L’aggiunta dell’ecografia polmonare, eseguita insieme alla visita medica, ha permesso di identificare correttamente casi di polmonite da COVID-19 – quasi il 20% – tra quanti erano stati erroneamente catalogati, in base al risultato del primo tampone naso-faringeo, come negativi. Tutti sono ormai familiari con la metodica dell’ecografia, comunemente utilizzata per il monitoraggio della gravidanza o per lo studio dell’addome o del cuore. Pochi sanno invece che l’ecografia può essere di aiuto anche nella diagnosi delle malattie polmonari. Sebbene possa suonare inusuale, l’ecografia del polmone è usata da circa 20 anni, ad esempio, per valutare la presenza di liquidi in eccesso nei polmoni, situazione per lo più correlata a patologie croniche con riacutizzazioni più o meno frequenti, come lo scompenso cardiaco.

Uno studio condotto dai medici della Medicina d’Urgenza dell’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino (diretta dal professor Enrico Lupia) ha recentemente dimostrato che l’ecografia polmonare è anche estremamente utile per la diagnosi delle polmoniti da COVID-19 in Pronto soccorso.

Nel corso dello studio, condotto nei mesi scorsi ed appena pubblicato sulla rivista scientifica internazionale Annals of Emergency Medicine, la più prestigiosa rivista medica del settore, sono stati arruolati 228 pazienti con sintomi suggestivi per COVID-19, di cui 107 diagnosticati come affetti da polmonite da COVID-19 in seguito al riscontro di positività del tampone naso-faringeo.

L’aggiunta dell’ecografia polmonare, eseguita insieme alla visita medica, ha permesso di identificare correttamente altri 21 casi di polmonite da COVID-19 – quasi il 20% – tra quanti erano stati erroneamente catalogati, in base al risultato del primo tampone naso-faringeo, come negativi.

La rapida e corretta identificazione dei pazienti con  polmonite da COVID-19 in Pronto soccorso consente di isolare precocemente i soggetti malati, limitando la diffusione dei contagi non solo all’interno dell’ospedale, ma anche fuori dall’ospedale, grazie alle misure di isolamento applicate ai contatti stretti.

Lo studio è stato in parte condotto con ecografi portatili collegabili direttamente ad uno smartphone forniti gratuitamente dalla ditta produttrice Butterfly Inc. La facilità d’uso e maneggevolezza di questi apparecchi ne rendono ipotizzabile un utilizzo sempre più diffuso, addirittura al domicilio dei pazienti.

Grande è la confusione sotto il cielo…

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PAROLE ROSSE … E quindi la situazione è eccellente, era la conclusione della massima del “grande timoniere” Mao Tse Tung. La famosa citazione mi è ritornata in mente in questi giorni, sia parlando con alcuni esponenti della sinistra torinese , sia leggendo gli articoli dedicati alla scelta del candidato Sindaco della città di Torino

Purtroppo, a dispetto della citazione, la situazione mi sembra sì ideale ma per una nuova e più bruciante sconfitta. Questa volta avverrebbe, e sarebbe la prima, con la destra. Andando con ordine e provando a districarsi nell’affollata coalizione di centro sinistra, quindici sigle e oltre trenta partecipanti, riunita dal e intorno al PD (Partito Democratico). La partenza dell’operazione riconquista del Palazzo Civico, per le evidenti divisioni e veti contrapposti delle varie componenti dell’azionista di riferimento, della coalizione di centro sinistra, il PD, è avvenuta in ritardo. Deciso, non senza contrasti interni, che la strada era quella delle primarie, la stessa decisione, questa volta con divisioni tra i vari alleati, Radicali, +Europa, Verdi e almeno un candidato a Sindaco del PD a favore e con i restanti contrari o agnostici, è stata recentemente congelata fino a fine dicembre. Questo proprio mentre a Bologna, sempre il PD ed il centro sinistra, hanno definito che la strada per scegliere il successore a Palazzo d’Accursio sono proprio le primarie, pandemia o non pandemia. Spauracchio, credibile o no, condiviso o meno, agitato da molti sotto la Mole per il congelamento prima e l’annullamento poi delle stesse primarie. Discorso diverso quello di Roma dove le implicazioni politiche nazionali fanno pensare ad una scelta politica senza competizione interna per definire il candidato al Campidoglio.

Ma tornando alle vicende torinesi, mi hanno colpite alcune cose, per certi versi incredibili. relative ai nomi circolati finora. La cosa più inverosimile è stato l’appiattirsi sul nome del rettore del Politecnico Guido Saracco. Definito da molti, tra i quali un’autorevole esponente nazionale e parlamentare del PD torinese “ esponente dei poteri forti”. Proposto dalle liste civiche e centriste è diventato subito anche l’alfiere della parte più sinistra della coalizione. Scelta avvenuta senza prima definire un programma e rinunciando a priori a proporre un proprio candidato con un proprio programma. Alla faccia dei grandi temi cari, a parole, alla sinistra nostrana e cioè, periferie, lavoro, giovani, assistenza e così via. Ai più è apparsa subito una scelta dettata da interessi personali di qualche esponente della stessa area e di suoi eventuali, futuri ed ipotetici tornaconti. Una cosa mai vista. La decisione fa il paio con le dichiarazioni di uno dei garanti della lista civica che, invece di appoggiare il rettore Saracco, come scritto prima candidato proposto dalla stessa area e lista civica, ha dichiarato di preferire il capogruppo del PD in “sala rossa” (aula del consiglio comunale di Torino) Stefano Lo Russo. E siamo ancora alle schermaglie. La candidatura del rettore è nel frattempo tramontata, di qualche giorno la sua comunicazione dettata, e gli facciamo sinceri auguri, da motivi personali. Un’ultima cosa sulla proposta di candidatura del rettore, come pensavano di recuperare l’abisso elettorale del centrosinistra nelle periferie con la sua candidatura? Domanda che oramai resterà non solo un mistero ma anche senza risposta. Della sinistra della coalizione ho detto prima e merita di essere ricordato il tentativo, fatto a cavallo della scorsa estate, di mettere insieme buona parte dei partiti movimenti e soggetti della sinistra torinese, fallito per il prevalere di vecchi ed inossidabili personalismi. Rimangono le candidature del PD e di alcuni suoi esponenti. Il primo a lanciare la sua candidatura è stato Enzo Lavolta, attuale vice presidente della “sala rossa” ed ex assessore della giunta Fassino. Ex sindaco che ha dichiarato, tra gli scongiuri dei suoi sostenitori, di appoggiare con una parte dell’ala cattolica del PD il centrista Luca Jahier.

 

A seguirlo subito dopo un altro ex assessore della fulminante, soprattutto per gli elettori del centro sinistra e per i torinesi, giunta Fassino, Stefano Lo Russo, attuale capo gruppo del PD in consiglio comunale. Con grande dispiego di mezzi e di appoggi o “endorsement” che dir si voglia. Questo nonostante le velenose voci che parlano della sua come di un’operazione di puro “posizionamento” con obiettivo reale un posto nel futuro parlamento nazionale. Ancora una volta si è distinta, negativamente, la sinistra, in questo caso quella interna del PD. Alla candidatura di Enzo Lavolta è seguita quella di Gianna Pentenero, ex assessore regionale, prima con Bresso e poi con Chiamparino, con una conferenza stampa dove lanciava oltre alla sua, in alternativa quella dello, e qui le interpretazioni si dividono, lo stesso Saracco o, addirittura, Chiamparino. A ruota. un’altra autorevole esponente della sinistra locale nonché vice presidente del Senato e dirigente nazionale del PD, Anna Rossomando, che, con uno sfortunato tempismo, spezzava più di una lancia in favore del rettore Saracco pochi giorni prima del ritiro dello stesso. Al poker dei principali esponenti dell’ala sinistra del PD torinese mancava Andrea Giorgis, attuale sotto segretario alla giustizia, ex capogruppo in comune e vicinissimo all’ex Sindaco e Presidente della Regione Sergio Chiamparino, che è stata lanciato un paio di giorni fa sui quotidiani torinesi. Subito il “fuoco amico” a bollarlo come candidato della ZTL (zona a traffico limitato) indicando con questo i quartieri centrali e collinari dove il PD fa il pieno dei voti e lo stesso Giorgis è stato eletto. Questo dovrebbe favorire sicuramente il sostegno del consigliere regionale di LUV (Liberi Uguali Verdi) Marco Grimaldi, autorevole rappresentante della sinistra esterna al PD che meglio di tutti rappresenta la sinistra fighetta e della movida e di parte di quell’area di sinistra rimasta orfana del rettore e che ora non sa che pesci prendere. Insieme a quello di Giorgis hanno incominciato a circolare i nomi di Mauro Salizzoni, in realtà il suo già da prima, luminare della medicina e votatissimo consigliere regionale, attuale vice presidente dello stesso consiglio e l’inossidabile, intramontabile, come dicono alcuni suoi detrattori, “buono per tutte le stagioni”, Sergio Chiamparino. L’ex sindaco, dicono i bene informati, nega decisamente. Da questo complicato, confuso e poco entusiasmante quadro emergono alcune considerazioni finali, sulla coalizione di centro sinistra, sulla sinistra del PD e su quella a sinistra dello stesso Partito Democratico. La coalizione appare tanto numerosa quanto velleitaria dove manca una guida chiara, sia politica che programmatica. Ruolo che spetta di diritto al principale partito della coalizione che, bloccato dalle divisioni ed interessi interni, non riesce a svolgere.

 

Fa venire in mente quanto disse un paio di anni fa lo storico e sempre lucido dirigente del PCI (Partito Comunista Italiano), Emanuele Macaluso, “il PD non c’è, ma è tutto quello che c’è”. La sinistra interna del PD esce spappolata, disintegrata con il rischio, grande, che a seconda dell’esito finale potrebbe portare anche a scelte estreme. La stessa candidatura di Andrea Giorgis, che ha il pregio di liberare, in caso di vittoria, un posto in parlamento, nel governo e nella direzione nazionale del PD e che quindi mette d’accordo molti parlamentari uscenti e aspiranti tali, non risolve tutte le divisioni e le fratture che si sono create, Rimane la sinistra fuori dal PD, ridotta oramai a percentuali minime, servirebbe molto tempo e spazio per elencare cause e responsabilità sia nazionali che locali. Il fallimento del progetto nazionale di LeU (Liberi e Uguali) non ha tenuto conto del risultato torinese che pure nel deludente risultato nazionale, a Torino ottenne il massimo dei consensi, non solo in percentuale ma in termini di voti assoluti. Più delle due ultime competizioni politiche, regionali e comunali. Ma se si esclude il tentativo di due esponenti di LeU torinesi tutti gli altri si sono accodati alle scellerate e fallimentari decisioni nazionali. Il risultato, l’anno dopo alle regionali, è stato di dimezzare i voti con LUV ed eleggere un solo consigliere, Grimaldi, con i resti e con uno striminzito e misero 0,15% di margine e pregiudicando così gli eventi futuri, a cominciare dalle elezioni amministrative del 2021. Diversi dei soggetti della variopinta e numerosa coalizione di centro sinistra torinese faranno fatica, qualcuno non ci riuscirà, a presentare la lista alle elezioni. Poi, di quelli che ce la faranno la maggior parte non eleggerà nessuno e farà da portatore di voti o da utili idioti che dir si voglia, al PD ed a chi ce la farà. Si stanno creando le condizioni per la “tempesta perfetta” e far vincere così le elezioni comunali di Torino, per la prima volta come scrivo all’inizio, alla destra. Vale la pena ricordare che, sembra oramai deciso, candida l’imprenditore Paolo Damilano, nominato, giusto per non dimenticare, dalla giunta regionale Chiamparino Presidente del Museo Nazionale del Cinema ed ora diventa l’alfiere della destra. Tutto questo e siamo solo all’inizio.

L’e-commerce nel Torinese cresce del 300 per cento

Nei primi nove mesi del 2020 si registra un incremento del 306% delle consegne e-commerce rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Pronti nuovi servizi

Cresce ancora il numero dei pacchi consegnati da Poste Italiane a Torino. Nei primi nove mesi del 2020, infatti, si è registrato un incremento del 306% dei pacchi e-commerce rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

L’Azienda, grazie alla propria capillarità e all’efficienza della rete distributiva che sul territorio può contare su 42 Centri di Recapito, 420 Uffici Postali e 440 Punto poste da te, è riuscita a far fronte alle nuove esigenze del mercato, ai nuovi bisogni dei consumatori e soprattutto al considerevole incremento di richieste dei cittadini in questo periodo di emergenza.

E grazie alla spinta del Black Friday e degli acquisti natalizi ormai alle porte, le prossime settimane rappresenteranno un periodo di alti volumi di consegna per la rete logistica di Poste Italiane, che si conferma fra i partner di distribuzione più scelti dal mercato, grazie ai suoi servizi, ai suoi 27 mila portalettere, 33.500 mezzi e oltre 1.800 centri di distribuzione. Attualmente in Provincia di Torino la rete Punto Poste, l’insieme di attività commerciali che offrono i servizi di ritiro e spedizioni pacchi, conta 414 tabaccherie, bar, cartolerie, negozi ed edicole presso le quali è possibile ritirare i propri acquisti in modo semplice e veloce. A questi si affiancano i 26 Locker punti self-service con orari di apertura estesi attraverso i quali è possibile anche effettuare il reso dei propri acquisti online che devono essere spediti con Poste Italiane.
Inoltre, anche per i cittadini della provincia di Torino la consegna e-commerce di Poste Italiane si arricchisce di nuovi servizi. Attraverso l’utilizzo dell’intelligenza artificiale, sarà infatti possibile consultare lo stato della spedizione direttamente via WhatsApp . Con il servizio di tracciatura online, già disponibile su web ed APP, è possibile tracciare lo stato della spedizione in modo semplice e veloce, per qualsiasi tipo di prodotto di Poste Italiane.
Inviando un messaggio WhatsApp al numero 3715003715, si entra in contatto con l’Assistente Digitale Poste, che restituisce un apposito link alle informazioni richieste per verificare lo stato della spedizione. Per eseguire la tracciatura è necessario indicare il codice di invio presente sotto il simbolo a barre del prodotto inviato o, in caso di acquisto online, il numero fornito dal venditore.

A livello nazionale, nei primi nove mesi dell’anno, grazie al modello di recapito Joint Delivery è stato consegnato il numero record di 53 milioni di pacchi, circa il 42% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, determinando un risultato operativo (EBIT) in crescita del 34,7%.

“Per Poste Italiane – come ricordato dall’Amministratore Delegato di Poste Italiane Matteo Del Fante in occasione della presentazione dei risultati del terzo trimestre – il segmento B2C mostra un trend solido dopo aver registrato un terzo trimestre molto forte, con volumi di vendite significativi. A ottobre, che è andato ancora meglio di settembre, e a novembre abbiamo assistito ad una costante crescita. Inoltre, stiamo entrando in un periodo importante per questo tipo di mercato”.
La rete logistica di Poste Italiane è destinata ad ampliarsi: nei giorni scorsi Poste Italiane ha annunciato di aver sottoscritto un accordo preliminare per acquistare l’intero capitale sociale dell’operatore postale Nexive Group. Un risultato che, ad autorizzazione definitiva dell’operazione, porterà Poste Italiane a poter contare su sinergie importanti, come sottolineato dall’AD Matteo Del Fante: “L’accordo per la possibile acquisizione di Nexive è utile al Paese, crea valore e nello stesso tempo migliora la qualità del servizio di recapito”.

“Cinesi in Italia”, presentazione del documentario in Live Chat

Online da lunedì 23 novembre 2020 il documentario realizzato dall’Istituto Confucio dell’Università di Torino

Presentazione in Live Chat venerdì 27 novembre nell’ambito della Notte delle Ricercatrici e dei Ricercatori

 Nell’ambito della Notte dei Ricercatori dell’Università di Torino, l’Istituto Confucio dell’Ateneo presenta il documentario “Cinesi in Italia”, lavoro di ricognizione della presenza cinese nel nostro paese, realizzato attraverso recentissime interviste raccolte fra Torino, Milano, Firenze, Prato, Roma, Napoli, Bologna e Trieste. Il lavoro vuole essere un contributo a una migliore conoscenza della presenza diversificata, attiva e spesso socialmente attenta e partecipe dei Cinesi nel nostro paese.

Il documentario, online a partire da lunedì 23 novembre 2020, indaga con particolare attenzione le generazioni più giovani, senza perdere d’occhio la stratificazione delle diverse esperienze a partire dagli anni Ottanta del secolo scorso.

Il lavoro è stato possibile grazie alla collaborazione attiva della chat sino-italiana “Dialogo” e vuole essere un punto di partenza che stimoli allo studio e alla ricerca; l’amplissimo materiale documentario raccolto verrà messo a disposizione degli studiosi da parte dell’Istituto Confucio dell’Università di Torino e dell’Ateneo.

Nel contempo, il documentario si rivolge alla società intera e a tutti coloro che vivono in Italia, italiani e stranieri, cinesi e non, per riflettere sul nostro ruolo di cittadini IN questo paese, a prescindere dai passaporti.

Venerdì 27/11, i professionisti, gli operatori e i tecnici che hanno realizzato le interviste, insieme a studiosi e protagonisti del documentario, parteciperanno alla Live Chat della Notte, dalle 16.00 alle 17.30. L’incontro sarà coordinato da Stefania Stafutti, coordinatrice scientifica del progetto.

“Cinesi in Italia” – Regia di Xin Alessandro Zheng, documentario, ITA 2020, durata 57 minuti.

Il documentario racconta le storie di almeno tre generazioni di cinesi che vivono in Italia, attraverso le interviste realizzate tra il 2019 e l’inizio del 2020 in diverse città dello Stivale. Racconti individuali che diventano una storia corale: uno spaccato molto interessante dell’ampia comunità cinese nel nostro paese.

 

“Cinesi in Italia” sarà online, a partire da lunedì 23 novembre 2020, su:

Sharper Night http://www.sharper-night.it/evento/video-cinesi-in-italia-il-documentario/

Unito Media https://media.unito.it/?content=9841

Live Chat della Notte / venerdì 27 novembre dalle 16.00 alle 17.30:

(https://meet.google.com/ueq-qtwt-uah)

Partecipano:

  • Li Hongxiang, Direttore di parte cinese dell’Istituto Confucio dell’Università di Torino
  • Zheng Ningyuan, artista visivo, fondatore del gruppo WUXU
  • Susanna Yu Bai, filmmaker e producer
  • Sergio Basso, regista e sceneggiatore
  • Xin Alessandro Zheng, regista
  • Shi Yang Shi, attore
  • Daniele Brigadoi Cologna, Università degli Studi dell’Insubria
  • Marco Wong, Presidente Onorario di Associna e Consigliere Comunale del Comune di Prato
  • Jada Bai, Fondazione Italia Cina
  • Zhiyuan Liu, mediatrice culturale

L’importanza della prevenzione urologica in tempi di pandemia

Giovedì 26 Novembre dalle ore 15.30 alle16.30 in diretta streaming sulla pagina FB di Fondazione Ricerca Molinette incontro online con i medici della S.C. Urologia Molinette “NON ABBASSIAMO LA GUARDIA! L’importanza della prevenzione urologica in tempi di pandemia”

“In base ai dati del rapporto “I numeri del Cancro in Italia – 2020”, i tumori urologici sono tra le 5 neoplasie più frequentemente diagnosticate nel nostro paese.
Ogni anno vengono diagnosticati 36.000 carcinomi della prostata, oltre a 25.500 carcinomi della vescica. Considerando tutte le neoplasie, l’efficacia delle campagne di prevenzione e delle terapie innovative ha determinato un complessivo aumento del numero delle persone vive dopo la diagnosi: sono circa 3,6 milioni, con un incremento del 37% rispetto a 10 anni fa. Almeno un paziente su quattro (quasi un milione di persone) è tornato ad avere la stessa aspettativa di vita della popolazione generale e può considerarsi guarito.
Sono risultati straordinari, che dimostrano perché è importante continuare a lavorare sul fronte della prevenzione. Non possiamo abbassare la guardia, anche in un momento in cui tutta l’attenzione è focalizzata sull’epidemia da Covid-19.
La campagna “Un Baffo per la Ricerca” prevede la collaborazione con i medici della Struttura Complessa di Urologia di Città della Salute e della Scienza, una delle più all’avanguardia d’Italia per l’attività clinica e chirurgica uro-oncologica, guidata dal Prof. Paolo Gontero. I medici metteranno la loro esperienza a disposizione dei cittadini attraverso momenti informativi che quest’anno si svolgeranno online”.

Il Planetario e la Notte Europea delle Ricercatrici e dei Ricercatori

Colleghiamoci! Venerdì 27 novembre 2020 dalle ore 17.00   Infini*to – Planetario di Torino, Museo dell’Astronomia e dello Spazio vi invita, come ogni anno, alla Notte delle Ricercatrici e dei Ricercatori, quest’anno completamente digitale.

Grazie alla tecnologia del Planetario e ai canali social, partiremo per un viaggio nella ricerca che parte dal pianeta Terra e arriva alle galassie più lontane. In diretta sulla nostra pagina Facebook e sul nostro canale Youtube incontreremo i Ricercatori ed Esperti che ci racconteranno le ultime news in campo Astronomico e Astrofisico.

Il tutto sarà fruibile online grazie a una diretta Youtube Facebook sulle pagine ufficiali del Museo. Attraverso le chat live di Youtube e di Facebook sarà possibile fare domande ai nostri ospiti.

L’evento sarà gratuito e sarà possibile effettuare una donazione per supportare il Planetario e il programma “Explore. Together.”

L’evento si svolge nell’ambito della Notte Europea delle Ricercatrici e dei Ricercatori 2020, che a Torino è organizzata da Università e Politecnico. L’iniziativa fa parte del progetto Sharper – SHAring Researchers’ Passion for Evolving Responsibilities. Per maggiori informazioni si rimanda al sito: www.sharper-night.it/torino

PROGRAMMA

Ore 17: INIZIO DIRETTA

1° TAVOLA ROTONDA

ore 17.00: introduzione ai temi tavola rotonda. Utilizzando il Planetario vi presentiamo il tema del primo incontro del pomeriggio

ore 17.10: Il clima sulla Terra [Antonello Provenzale – Direttore, Istituto di Geoscienze e Georisorse del CNR, Pisa]

ore 17.30: Dal Sole alle Aurore, effetti imprevedibili della nostra stella [Alessandro Bemporad – Ricercatore INAF, Osservatorio Astrofisico di Torino]

2° TAVOLA ROTONDA

ore 18.00: introduzione ai temi tavola rotonda. Utilizzando il Planetario vi presentiamo il tema del secondo incontro della serata

ore 18.10: Radio galassie e buchi neri supermassicci. Il progetto Lofar Radio Galaxy Zoo [Francesco Massaro – Professore Associato, Università degli Studi di Torino, Valentina Missaglia – Postdoc, Università degli Studi di Torino ]

ore 18.30: Astronomia multimessaggero [Luca Latronico e Chiara Oppedisano – Ricercatori, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare]

ore 19.15 FINE

Entrambe le tavole rotonde saranno moderate da Simona Romaniello, Responsabile Education di Infini*to ed Emanuele Balboni, Divulgatore di Infini*to.

Al termine di ogni tavola rotonda sarà possibile, utilizzando la chat di Youtube e Facebook, fare domande agli ospiti della serata.

Un Dono per Tutti, organizzato dalla Centrale del Latte, si trasferisce sul web

Quest’anno lo storico evento Un Dono per Tutti, organizzato dalla Centrale del Latte di Torino, si trasferisce sul web. Si tratta della manifestazione, giunta alla XXII edizione, che ogni anno,  durante il periodo natalizio, porta un contributo concreto ai bambini meno fortunati del Piemonte. Un appuntamento che coinvolge la cittadinanza torinese e le famiglie piemontesi che partecipano alla raccolta di doni e giochi, distribuiti attraverso le associazioni non profit del territorio.

La Centrale del Latte di Torino e le associazioni partner di Un dono per tutti, con il patrocinio della Città di Torino e della Regione Piemonte, hanno attivato la raccolta fondi in modalità crowdfunding grazie alla collaborazione con Rete del Dono, piattaforma di crowdfunding leader per la raccolta di donazioni online a favore di progetti d’utilità sociale ideati e gestiti da organizzazioni non profit (ONP). 

I sostenitori potranno dare il proprio contributo direttamente da casa, tramite una donazione online. Il denaro raccolto verrà utilizzato per l’acquisto di giochi educativi che verranno donati ai bambini meno fortunati del territorio.

I partner di Un Dono per Tutti 2020 sono:
– Protezione Civile – Coordinamento provinciale di Torino
– UGI (Unione Genitori Italiani contro il tumore dei bambini) ONLUS
– FORMA Onlus – Fondazione Ospedale Infantile Regina Margherita
– Sermig – Servizio Missionario Giovani
– Quercetti & C. S.p.a.

Il link per la raccolta fondi e tutte le informazioni QUI: https://www.retedeldono.it/it/centraledellatte/un-dono-per-tutti

Infinito: Come gli scienziati del passato hanno immaginato l’illimitato

Giovedì 26 novembre 2020 ore 17.45  su: www.giovediscienza.it con Piergiorgio Odifreddi, matematico e scrittore

Primo appuntamento della trentacinquesima edizione di GiovedìScienza.

Il 26 novembre dal “palco virtuale” della rassegna di divulgazione scientifica, Piergiorgio Odifreddi racconterà l’Infinito.

Immenso, inesauribile, illimitato, indefinito, interminabile, incommensurabile, irraggiungibile, transfinito, trascendente… Sono solo alcune delle varianti linguistiche e concettuali dell’“infinito” che però nella sua essenza più pura si manifesta esclusivamente in matematica. Una essenza, peraltro, che ci mette di fronte a paradossi sconcertanti per il senso comune: per esempio una pluralità di infiniti e infiniti più grandi di altri. Piergiorgio Odifreddi si muoverà con il suo senso dell’umorismo e la sua cultura profondamente interdisciplinare in questo mondo che è anche quello del suo ultimo libro, in uscita da Rizzoli, Ritratti dell’infinito. Sarà una scorribanda tra artisti, poeti, scrittori, teologi, filosofi, scienziati e – immancabilmente – matematici. Sullo sfondo il grande dilemma tra analogico e digitale, continuo e discreto.

Piergiorgio Odifreddi

Ha studiato matematica in Italia, Stati Uniti e Unione Sovietica, insegnato logica matematica all’Università di Torino e alla Cornell University (Usa), collaborato con “La Stampa” e “Repubblica”. Attualmente scrive su “Domani” e “Le Scienze”. Nel 2011 ha vinto il Premio Galileo per la divulgazione scientifica. I suoi libri divulgativi più noti sono Le menzogne di Ulisse (2004) sulla logica, C’è spazio per tutti (2010) sulla geometria, e Il museo dei numeri (2013) sull’aritmetica.

È autore di best-seller che hanno diviso i lettori tra ammiratori e detrattori: Il Vangelo secondo la Scienza (1999), Il matematico impertinente (2005), Perché non possiamo essere cristiani (2007), Il dizionario della stupidità (2016) e La democrazia non esiste (2018). Un suo libro concepito come lettera aperta a Benedetto XVI, ha ricevuto una lunga risposta pubblica del destinatario. Ne è derivato Caro papa teologo, caro matematico ateo (2013), dove compare il testo dell’attuale papa emerito.

I suoi ultimi libri sono Il Dio della logica. Vita di Kurt Gödel (Longanesi, 2018), Il genio delle donne (Rizzoli, 2019) e Ritratti dell’infinito (Rizzoli, 2020).

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