Cosa succede in città- Pagina 353

La “Caat-ena” di solidarietà del CAAT prosegue

 Con la donazione di 3 quintali di prodotti a favore dei Frati Minori Piemonte Onlus

 

Sotto l’incipit “IL CAAT HA UN GRANDE CUORE” prosegue la Caat-ena di solidarietà che ha visto  protagonista il Centro Agroalimentare di Torino, impegnato in una nuova iniziativa che ha consentito la donazione di oltre 3 quintali di prodotti ortofrutticoli freschi a favore dei Frati Minori Piemonte Onlus, che ogni giorno offrono circa duecento pasti ai senza fissa dimora e poveri presenti nella città di Torino. L’iniziativa è stata resa possibile grazie alla preziosa collaborazione  dell’Associazione Piemontese Grossisti Ortoflorofrutticoli  (APGO Fedagro Torino) e dell’operatore logistico Global Truck Srl.

“Questa iniziativa – dichiarano il Presidente del CAAT Marco Lazzarino  ed il Direttore Generale Gianluca Cornelio Meglio – conferma l’impegno profuso dal Centro Agroalimentare di Torino a sostegno delle tante iniziative di solidarietà nate per far fronte all’emergenza sociale che sta colpendo duramente il nostro territorio”.

Il presidente dell’ APGO, Stefano Cavaglia’, nel condividere la necessità di promuovere iniziative  analoghe a sostegno dei bisognosi sul nostro territorio, esprime la propria gratitudine  verso le aziende grossiste che, dimostrando la loro consueta generosità, hanno preso fattivamente parte all’iniziativa, attraverso la donazione di prodotti agroalimentari :

INTERFRUTTA Piemonte Srl

GROPPO Srl

BORGNINO Vittorio Srl

BERBOTTO Sas

TORRETTA FRANCO Srl

GUARDAMAGNA Srl

AMATO Srl

PRIMAVERA Snc

QUIRICO Srl

ZOPEGNI Srl

FV EFFEVI Srl

F.lli CAVAGLIA’ Srl

 

Photo Action per Torino, “chiamata alle arti”

Grandi fotografi donano una loro immagine per beneficenza. Una “chiamata alle arti” ideata e coordinata  da Guido Harari e Paolo Ranzani. Offerta di stampe fotografiche per contribuire al Fondo Straordinario Covid-19 di U.G.I. Onlus e Città della Salute e della Scienza di Torino

www.photoactionpertorino.org

 

Superati il lockdown e la prima fase dell’emergenza Covid-19, purtroppo permangono o emergono problematiche di lungo periodo. U.G.I. Onlus e Città della Salute e della Scienza di Torino le stanno affrontando con la creazione di un Fondo Straordinario Covid-19.    

Fino al 21 maggio “Photo Action per Torino”, il progetto ideato dai fotografi Guido Harari e Paolo Ranzani insieme a Wall Of Sound Gallery, vuol essere una “chiamata alle arti” per contribuire alla creazione del Fondo Straordinario Covid-19.

 

All’appello hanno aderito più di 100 fotografi italiani e internazionali che a titolo gratuito hanno messo a disposizione del progetto una loro immagine che verrà stampata in un’edizione proposta per l’occasione alla cifra di 100 Euro.

 

Si tratta di fotografie classiche e inedite, rese disponibili per la prima volta in una “collezione” esclusiva per “Photo Action per Torino” che include:

 

grandi icone del XX° secolo (Marilyn Monroe di Douglas Kirkland, David Bowie di Masayoshi Sukita, Salvador Dalì di Mimmo Dabbrescia, Maria Callas di Gianni Greguoli)

 

musica (Bruce Springsteen di Frank Stefanko, Eddie Vedder di Danny Clinch, Patti Smith

e Robert Mapplethorpe di Norman Seeff, John Coltrane di Joe Alper, Ezio Bosso di Roberto Serra, Lucio Battisti di Gered Mankowitz, Mick Jagger di Robert Whitaker, Fabrizio De André di Luca Greguoli, Lou Reed e Laurie Anderson di Guido Harari, Pino Daniele di Cesare Monti, Lucio Dalla di Carlo Massarini, Liam Gallagher di Alessio Pizzicannella)

 

spettacolo (Federico Fellini di Franco Bellomo, Massimo Troisi e Pino Daniele di Luciano Viti, Robert De Niro di Adolfo Franzò, Johnny Depp di Maurizio Galimberti, Vittorio Gassman di Claudio Porcarelli, Tilda Swinton di Fabio Lovino, Hanna Schygulla di Fulvia Farassino, Luca Zingaretti di Marina Alessi, il teatro di Lelli e Masotti)

 

cultura (Eduardo De Filippo e Carmelo Bene di Angelo Turetta, Mario Rigoni Stern di Bruno Murialdo, Irvine Welsh di Alessandro Albert

 

reportage e travel (Uliano Lucas, Paola Agosti, Francesco Radino, Franco Pagetti, Eric Meola, Cristina Arrigoni, Franco Carlisi, Paolo Verzone, Renzo Chiesa, Roger Corona, Enzo Obiso, Anna Rosati, Vittore Buzzi, Matteo Fantolini, Marco Turatti, Annalisa Vandelli, Valentina Tamborra, architettura industriale di Gabriele Basilico, vita rurale di Mario Giacomelli, tradizioni religiose di Mario LaPorta, il circo di Mauro Raffini, il subcomandante Marcos di Maki Galimberti)

 

moda (immagini di famose campagne internazionali e ricerche personali di Art Kane, Franco Turcati, Toni Thorimbert, Paolo Ranzani)

 

arte (Lello Esposito di Riccardo Piccirillo)

 

ricerca (nudi d’autore di Franco Fontana, Settimio Benedusi e Gabriele Rigon, scomposizioni fotografiche di Joe Oppedisano, reinvenzioni di celebri opere d’arte di Mauro Balletti, meditazioni visive di Simone Bramante, Oberto Gili, Piero Gemelli, Carlo Orsi, Maurizio Beucci, Maria Vittoria Backhaus, Sophie-Anne Herin, Bart Herreman, Peter Andrewartha, Efrem Raimondi, Laila Pozzo, Ottavio Maledusi).

 

Un’opportunità unica per acquisire opere di grandi autori italiani e internazionali ad un prezzo speciale per sostenere insieme un progetto a scopo benefico.

 

Durante le due settimane dell’iniziativa, da sabato 9 maggio un’intensa attività sulla pagina Instagram di “Photo Action per Torino” sarà arricchita da dirette giornaliere in cui Guido Harari e Paolo Ranzani dialogheranno a turno con diversi fotografi del progetto.

 

IN QUALE MODO SI PUÒ DARE UN AIUTO?

 

Accedendo al sito www.photoactionpertorinorino.org entro e solo fino al 21 maggio 2020, si potrà consultare l’archivio delle immagini e scegliere una o più stampe fine art donando 100 Euro ciascuna (più 10 Euro per spese di spedizione).

Le stampe saranno realizzate in formato 21x29cm (A4) su Epson Premium Luster Photo Paper da Wall Of Sound Gallery. Saranno in edizione aperta con timbro a secco, certificate con un’apposita etichetta sul retro della stampa ma non firmate né numerate.

 

L’intero ricavato della raccolta fondi “Photo Action per Torino” verrà devoluto a U.G.I. Onlus per il Fondo Straordinario Covid-19.

 

 

IL FONDO STRAORDINARIO COVID-19

 

Il Fondo Straordinario Covid-19 è destinato a sostenere le famiglie assistite da U.G.I. Onlus la cui situazione economica sia stata aggravata dall’emergenza sanitaria Covid-19 e ad erogare borse di studio per giovani medici impegnati nella unità di crisi Covid-19 della Città della Salute e della Scienza di Torino.

Il Fondo, che ha una natura straordinaria, erogherà contributi una tantum a famiglie selezionate dal Comitato Assistenza di U.G.I. Onlus su proposta della Assistente Sociale che opera all’interno della Città della Salute con particolare attenzione al reparto di Oncoematologia pediatrica dell’ospedale Infantile Regina Margherita, diretto dalla professoressa Franca Fagioli. Quest’ultima segnalerà eventuali emergenze nell’ambito del team medico a cui destinare una borsa di studio.

 

 

 

“PHOTO ACTION PER TORINO”

 

I fotografi che hanno aderito offrendo una loro immagine a titolo gratuito:

 

Paola AGOSTI  /  Alessandro ALBERT  /  Joe ALPER  /  Marina ALESSI

Alberto ALIVERTI  / Vittoria AMATI  /  Peter ANDREWARTHA  /  Cristina ARRIGONI     Maria Vittoria BACKHAUS  / Isabella BALENA  / Mauro BALLETTI  / Erika BANCHIO    Gabriele BASILICO  / Franco BELLOMO  / Maya BEN FREJ  / Settimio BENEDUSI    Maurizio BEUCCI  / Niccolò BIDDAU  / Simone BRAMANTE  / Alberto BUZZANCA

Vittore BUZZI  /  Luca CACCIAPUOTI  /  Marianna CAPPELLI  / Franco CARLISI  Renzo CHIESA  / Lorenzo CICCONI MASSI  / Roberto CIFARELLI  / Danny CLINCH     Marco CORBO    Roger CORONA    Lucia COVI  / Mimmo DABBRESCIA 

Enrico DE LUIGI  /  Matteo FANTOLINI  /  Fulvia FARASSINO  / Barry FEINSTEIN     Franco FONTANA   Adolfo FRANZÒ /  Ugo GALASSI  /  Maki GALIMBERTI 

Maurizio GALIMBERTI    Piero GEMELLI  / Mario GIACOMELLI  /  Oberto GILI   

Gianni GREGUOLI  /  Luca GREGUOLI  /  Guido HARARI  /  Sophie Anne HERIN   

Bart HERREMAN  /  Claudio ISGRÒ  /  Raymond JACOBS  /  Art KANE 

Douglas KIRKLAND  / COSMO LAERA /  Mario LAPORTA 

LELLI e MASOTTI  / Cristina LE NOCI / Fabio LOVINO 

Uliano LUCAS / Laura MAJOLINO  /  Ottavio MALEDUSI 

Gered MANKOWITZ  /  Carlo MASSARINI  / Eric MEOLA    Margherita MIRABELLA     Cesare MONTI  /  Bruno MURIALDO  /  Patrizia MUSSA  / Zoltan NAGY  / Pino NINFA  Enzo OBISO / Joe OPPEDISANO  / Carlo ORSI / Franco PAGETTI  / Gianni PEZZANI 

Riccardo PICCIRILLO  /  Alessio PIZZICANNELLA  / Claudio PORCARELLI    

Laila POZZO  /  Francesco RADINO  /  Mauro RAFFINI   Efrem RAIMONDI 

Paolo RANZANI  /  Maurizio REBUZZINI  /  Ugo RICCIARDI  / Gabriele RIGON     Patrizia RIVIERA    Sylvie ROMIEU  /  Anna ROSATI  /  Norman SEEFF 

Roberto SERRA  /  Frank STEFANKO  /  Masayoshi SUKITA  /  Valentina TAMBORRA

Allan TANNENBAUM / Toni THORIMBERT  /  Marco TURATTI  / Franco TURCATI   Angelo TURETTA  /  Annalisa VANDELLI  /  Paolo VERZONE  /  Luciano VITI 

Robert WHITAKER  / Mattia ZOPPELLARO

 

 

Il team e i partner tecnici che a titolo gratuito hanno reso possibile il progetto:

Concept: Guido Harari, Paolo Ranzani

Coordinamento progetto: Cristina Pelissero

Progetto comunicazione: Paola Galletto

Comunicazione social: NAM Studio/Marco Corbo, Andrea Conti,

                                                       Nico Gulino, Anna Monformoso

Stampe: Cristina Pelissero/Wall Of Sound Gallery & Editions

Web design: Involucra, agenzia di marketing e comunicazione di Torino

Partner tecnici: Epson Italia

 

 

U.G.I. ONLUS

Domenico De Biasio

Michele Magri

Massimo Mondini

 

 

Link Ufficiale: www.photoactionpertorino.org

 

Instagram photoactionpertorino

 

Più di 11 mila pazienti guariti in Piemonte. Altri 27 morti, in calo le terapie intensive

Il bollettino della Regione delle ore 19 di venerdì 15 maggio

11.149 PAZIENTI GUARITI E 3527 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 11.149 (+553 rispetto a ieri): 1028 (+53) in provincia di Alessandria, 450 (+17) in provincia di Asti, 508 (+11) in provincia di Biella, 1132 (+34) in provincia di Cuneo, 1018 (+78) in provincia di Novara, 5851 (+310) in provincia di Torino, 508 (+37) in provincia di Vercelli, 555 (+9) nel Verbano-Cusio-Ossola, 99 (+4) provenienti da altre regioni.

Altri 3527 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI SALGONO COMPLESSIVAMENTE A 3557

Sono 27 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 4 al momento registrati nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

A seguito della necessità di un puntuale allineamento dei dati con il Ministero, è stato richiesto alle Asl l’inserimento dei dati che erroneamente le stesse Asl non avevano ancora registrato in piattaforma: sono cosi risultati ulteriori 37 decessi risalenti al mese di aprile.

Il totale è ora di 3557 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale:  614 Alessandria, 212 Asti, 171 Biella, 324 Cuneo, 302 Novara, 1.581 Torino, 196 Vercelli, 122 Verbano-Cusio-Ossola, 35 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 29.346 (+137 rispetto a ieri) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte: 3779 in provincia di Alessandria, 1723 in provincia di Asti, 1022 in provincia di Biella, 2679 in provincia di Cuneo, 2565 in provincia di Novara, 14.896 in provincia di Torino, 1235 in provincia di Vercelli, 1093 nel Verbano-Cusio-Ossola, 251 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 103 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 108 (-8 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 1593 (-182 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 9412.

I tamponi diagnostici finora processati sono 239.507, di cui 132.346  risultati negativi.

Il Concorso Lingua Madre compie 15 anni

Il CLM sarà nel programma SalToEXTRA con le vincitrici 2020: l’appuntamento è per sabato 16 maggio 2020 alle ore 12.45 in live streaming sul sito del Salone del Libro.

 

L’attività non si è mai fermata, nonostante l’emergenza sanitaria. 
PerùTurchia e Italia, Bangladesh e Italia: sono questi i paesi di provenienza delle prime classificate della XV edizione del Concorso letterario nazionale Lingua Madre, progetto permanente di Regione Piemonte e Salone Internazionale del Libro di Torino, ideato nel 2005 da Daniela Finocchi, diretto alle donne migranti e alle donne italiane che vogliono raccontare l’incontro con l’Altra.
“Un’occasione per conoscere queste autrici – dice Daniela Finocchi, ideatrice e responsabile CLM – che testimoniano l’importanza e la bellezza della relazione e come il Concorso Lingua Madre sia anche luogo di gemmazione. Con i racconti e le fotografie suggeriscono modi e forme di ripensamento del vivere associato, per decostruirne i principi di esclusione, di guerra, di violenza, per fondare nuove cittadinanze. Diffondere il loro pensiero è necessario e urgente ed è il senso politico del lavoro svolto dal progetto da quindici anni. Le loro storie con sguardo lucido e critico, attraversano il dipanarsi di vite che non si rassegnano ai pregiudizi e alle discriminazioni. Nella leggerezza e trasparenza dello stile, sfiorano delicatamente i più vari aspetti: la maternità, l’emigrazione, le origini, la neutralità del linguaggio, le violenze. A vincere è la forza delle donne che ne sono protagoniste”.
Proprio in considerazione del momento di grande difficoltà che stiamo attraversando, ci teniamo infatti a dare un segno di fiducia e speranza alle tante donne, straniere e italiane, che hanno partecipato e che continuano a seguire la quotidiana attività del progetto. Abbiamo infatti portato online la maggior parte dei nostri eventi con reading, incontri video, webinar, interviste così come continuiamo a svolgere tutta la nostra attività, a curare le pubblicazioni e i progetti speciali.

Al seguente link tutti i comunicati sulle vincitrici, le loro biografie, le motivazioni della giuria, i racconti selezionati per la pubblicazione del volume Lingua Madre Duemilaventi – racconti di donne straniere in Italia (Edizioni SEB27), tutte le fotografie selezionate per il Premio Speciale Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, la giuria e gli incipit dei racconti vincitori:

https://concorsolinguamadre.it/info/press-area/

– Prima Classificata: Yeniffer Lilibell Aliaga Chávez  (Perù) con il racconto Mille e una luna

– Seconde Classificate: Berivan Görmez e Alessandra Nucci (Turchia e Italia) con il racconto I regni di Berivan

– Terze Classificate:  Tahmina Akter e Alice Franceschini (Bangladesh e Italia) con il racconto Vulnerabile

– Premio Sezione Speciale Donne Italiane: Silvia Favaretto con il racconto La pietra di Sisifo

– Premio Speciale Fondazione Sandretto Re Rebaudengo: Nadia Kibout (Algeria) con la fotografia Ombra di memoria

– Premio Speciale Slow Food Terra Madre: Corina Ardelean (Romania) con il racconto L’altra forma dell’amore

– Premio Speciale Torino Film Festival: Narcissa V. Ewans (Polonia) con il racconto L’usignolo nel frutteto di ciliegie non cinguetta più

 

Nuove risorse ai centri diurni per disabili: 2 milioni dalla Regione

Una misura straordinaria di 2 milioni di euro per favorire il graduale riavvio delle attività dei centri diurni per disabili, affinché siano supportati nell’adozione delle disposizioni necessarie per garantire la sicurezza e la prevenzione del contagio.

Lo stanziamento è stato annunciato dall’assessore al Welfare Chiara Caucino, durante i lavori della Commissione Bilancio (presieduta da Carlo Riva Vercellotti) nell’ambito dell’illustrazione del disegno di legge “Interventi di sostegno finanziario e di semplificazione per contrastare l’emergenza da Covid-19”. Le risorse previste saranno distribuite attraverso i 49 enti gestori dei servizi socio assistenziali del Piemonte ai 170 centro diurni in base alla numerosità dei presidi e dell’utenza.

Su sollecitazione di Francesca Frediani (M5s) e Monica Canalis (Pd) in merito ai progetti di vita personalizzati per le persone con disabilità Caucino ha spiegato che c’è la volontà dell’assessorato di elaborare una proposta, in collaborazione con il presidente della Commissione Sanità Alessandro Stecco, affinché siano incoraggiati progetti su misura per questi invalidi, che contemplino anche la possibilità di essere seguiti a domicilio, un aspetto essenziale in considerazione della probabile riduzione della fruizione dei servizi nei centri diurni a causa delle nuove regole imposte per la sicurezza sanitaria. Sempre su richiesta di Canalis, l’assessore ha assicurato che, nonostante il periodo di emergenza sanitaria, verrà garantita completezza nella retribuzione degli enti che hanno erogato i servizi. Marco Grimaldi (Luv) è poi intervenuto auspicando che vi sia un’estensione della misura anche per i centri che si occupano di minori non accompagnati e di senza fissa dimora, mentre Silvio Magliano (Moderati) ha invitato a prendere in considerazione il metodo della coprogettazione e della coprogrammazione per favorire un lavoro unitario, che tenga conto delle diverse realtà del Terzo Settore e del contributo che ciascuna può offrire.

Sul tema sono intervenuti anche Daniele Valle (Pd) e Sean Sacco (M5s).

L’assessore Caucino ha poi aggiunto, fra le misure di sua competenza, la sospensione della restituzione dei contributi regionali dovuti per il 2020 dalle cooperative edilizie a proprietà indivisa nella misura del 50%. In tal modo, le stesse cooperative dovranno restituire i versamenti sospesi entro il 31 ottobre 2021 senza oneri aggiuntivi. Il valore delle restituzioni sospese oggetto della moratoria è di circa 3 milioni di euro.

La Commissione ha infine discusso insieme con il presidente della Giunta, Alberto Cirio e con l’assessore ai Rapporti con il Consiglio, Maurizio Marrone, la possibilità di stralciare dal ddl “Riparti Piemonte” la parte relativa ai bonus destinati alle attività economiche colpite dall’emergenza Coronavirus e alle relative coperture. Il nuovo disegno di legge, accanto ai 101 milioni già previsti per ristorazione, commercio ambulante e parrucchieri (denominati bonus 1 e 2) aggiunge 15 milioni di euro per ulteriori categorie produttive. Il provvedimento potrebbe essere affrontato nei prossimi giorni in sede di Commissione legislativa.

I guariti sono oltre 9000. Ancora 28 morti e 113 contagiati

Il bollettino della Regione delle ore 17 di martedì 12 maggio

9.003 PAZIENTI GUARITI E 3.274 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 9.003 (+272 rispetto a ieri): 635 (+0) in provincia di Alessandria, 380 (+16) in provincia di Asti, 472 (+18) in provincia di Biella, 958 (+9) in provincia di Cuneo, 806 (+33) in provincia di Novara, 4.771 (+46) in provincia di Torino, 401 (+11) in provincia di Vercelli, 499 (+38) nel Verbano-Cusio-Ossola, 81 (+1) provenienti da altre regioni.

Altri 3.274 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI SALGONO COMPLESSIVAMENTE A 3.428

Sono 28 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 4 al momento registrati nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente dall’Unità di Crisi può comprendere anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 3.428 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 602 Alessandria, 204 Asti, 167 Biella, 300 Cuneo, 295 Novara, 1.536 Torino, 171 Vercelli, 120 Verbano-Cusio-Ossola, 33 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 28.889 (+113 rispetto a ieri) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte: 3.744 in provincia di Alessandria, 1.690 in provincia di Asti, 1.016 in provincia di Biella, 2.649 in provincia di Cuneo, 2.494 in provincia di Novara, 14.631 in provincia di Torino, 1.205 in provincia di Vercelli, 1.097 nel Verbano-Cusio-Ossola, 254 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 109 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 136 (+1 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 1.900 (-121 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 11.148.

I tamponi diagnostici finora processati sono 218.071, di cui 120.333 risultati negativi.

Mascherine, la Regione: “Consegnato il 50 per cento del totale a Torino. Distribuzione in corso”

Prosegue la distribuzione delle mascherine della Regione Piemonte a tutti i Comuni piemontesi. Si è completata – scrive la Regione in una nota – la fornitura di tutti i comuni sotto i 3000 abitanti, mentre agli altri è stata consegnata una prima tranche.

In particolare, per quanto riguarda Torino, è stato consegnato il 50% delle mascherine previste condividendo con l’amministrazione comunale l’opportunità di non ingolfare la macchina distributiva ma di procedere con gradualità. Fin dall’inizio è stato infatti ritenuto opportuno non temporeggiare aspettando la produzione complessiva dei 5 milioni di dispositivi, ma si è scelto di procedere con tranches di consegne successive man mano che erano pronte.

A domenica 10 maggio, è stata coperta la metà del fabbisogno cittadino. Rispetto al timing iniziale si registra uno scarto di due giorni, dovuto alla tempistica di produzione. «Il dialogo tra la Regione Piemonte e il Comune di Torino è sempre stato costante sul tema mascherine – sottolinea l’assessore alla Protezione civile della Regione Piemonte Marco Gabusi – la collaborazione si è rivelata proficua ed in queste ultime settimane condivideremo anche gli ulteriori passaggi relativi al completamento delle consegne. La scelta di distribuzione capillare comporta maggiori oneri e dilazioni temporali, ma è certamente la più precisa. Ricordiamo che le mascherine “sociali” sono gratuite e utilizzabili più volte seguendo le istruzioni allegate ad ogni pezzo».

Mascherine a Torino, la situazione della distribuzione

Nella seduta di oggi  del Consiglio Comunale di Torino, in Sala Rossa è intervenuto l’assessore Alberto Unia  che ha fatto  comunicazioni sullo “stato dell’arte della distribuzione delle mascherine ai torinesi che l’Amministrazione ha scelto di far distribuire dagli amministratori di condominio”, così come richiesto dal capogruppo PD Stefano Lo Russo.

Nel suo intervento, l’assessore Unia ha ringraziato il consigliere per avergli dato la possibilità di fare ulteriore chiarezza sulle modalità di distribuzione delle mascherine.

La consegna – ha spiegato – è articolata in due fasi: la prima sta avvenendo con l’intermediazione degli amministrazioni di condominio, la seconda avverrà tramite dipendenti della Città e volontari.

Dal 4 maggio – ha detto – la Città ha iniziato le operazioni per distribuire le prime 176mila mascherine acquistate dalla Regione Piemonte tramite gli amministratori di condominio, che attraverso il portale web Torino Facile hanno potuto prenotare il ritiro presso le sedi delle Circoscrizioni, dal lunedì avenerdì dalle ore 9 alle 16.30.

Non ci sono costi per la città – ha chiarito Unia – dato che gli amministratori operano a titolo volontario.

Ha quindi spiegato che altre mascherine sono arrivate oggi dalla Regione: per queste da domani inizierà la distribuzione agli amministratori di condominio, ai quali – ha precisato – non è imputabile alcun ritardo.

In totale – ha concluso – alla Città sono arrivate sinora 472mila mascherine.

IL DIBATTITO A PALAZZO CIVICO

Stefano Lo Russo (PD): Certamente gli amministratori di condominio non sono colpevoli dei ritardi: è la logistica del Comune di Torino che è stata inefficace. C’è stata un’enorme sottovalutazione. La modalità di distribuzione non ha funzionato, tant’è che oggi la stragrande maggioranza dei torinesi non ha la mascherina. Sarebbe stato meglio incaricare le farmacie, utilizzando la tessera sanitaria. In che data ce l’avranno finalmente tutti?

Francesco Tresso (Lista civica per Torino): Non tutto ha funzionato bene, come aveva promesso l’assessore Unia una settimana fa. L’operazione è stata condotta male, sin dall’inizio, dalla Regione Piemonte, in modo demagogico. Non ci sono monitoraggio, né profilatura dei bisogni e serviva una comunicazione più efficace. Credo ci sarebbero potuti usare metodi migliori, ad esempio utilizzando le tessere sanitarie. Mi auguro si possa sopperire al più presto alle attuali lacune amministrative.

Raffaele Petrarulo (Lista civica Sicurezza e Legalità): La Città è partita in ritardo con la distribuzione: occorreva una concertazione tra la Regione Piemonte e il Comune. E chi e come controlla che tutti abbiano ottenuto le mascherine?

Deborah Montalbano (DemA): Molti amministratori di condominio hanno tentato di prenotare il ritiro delle mascherine attraverso la procedura on line, ma hanno trovato le prenotazioni bloccate. Perché?

Silvio Magliano (Moderati): Non entro nel merito della gestione da parte della Regione Piemonte, che sul tema ha fatto uno spot elettorale, riversando poi le problematiche sulle Amministrazioni locali. E ancora oggi ci sono problemi sulle mascherine, a cominciare dalla questione dell’Iva. Si potevano usare farmacie, poste, associazioni di volontariato e parrocchie per la distribuzione, ma ora vorrei comunque capire come forniremo mascherine ai cittadini più in difficoltà, soprattutto persone anziane e con disabilità.

Federico Mensio (M5S): Bisognerebbe rivolgersi alla Regione Piemonte per conoscere numeri, modalità di produzione e tempistiche di consegna delle mascherine. La Città ha distribuito tutte le mascherine che ha ricevuto e non vedo come avrebbe potuto operare meglio. L’onere non sarebbe stato sostenibile per le farmacie e il primo lotto di mascherine ricevuto non sarebbe comunque bastato a rifornirle tutte. Ringrazio l’Anaci e le altre associazioni per l’ottimo lavoro svolto.

Aldo Curatella (Misto di Minoranza): Non entro nel merito di chi sia la colpa sui ritardi, ma la Città quando ha iniziato a programmare la distribuzione, almeno alla popolazione più fragile? La necessità di farlo si conosceva già molto prima del 4 maggio, almeno un mese e mezzo prima! La Città ha aspettato la Regione Piemonte?

Al termine del dibattito, è intervenuto per una breve replica l’assessore Unia, che ha ribadito che non ci sono stati ritardi da parte della Città nelle distribuzione delle mascherine. Sono state consegnate tutte le 176mila mascherine ricevute fino a venerdì scorso: “Il meccanismo ha funzionato benissimo e la situazione è sotto controllo” – ha affermato. Termineremo la distribuzione – ha concluso – quando avremo tutte le mascherine dalla Regione.

(dall’ufficio stampa di Palazzo Civico)

Vita di Barriera

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PAROLE ROSSE  di Roberto Placido / Nelle ultime settimane diversi articoli ed interventi, l’ultimo sul Corriere Torino di sabato 9 maggio 2020 a firma di Paolo Coccorese, si sono occupati della situazione in Barriera di Milano ed in Borgata Aurora, due dei quartieri più problematici di Torino.

L’intervista del Corriere mi ha fatto ricordare un comizio, si facevano ancora, per le elezioni europee del maggio del 2009, in Piazzetta Cerignola. Prima di iniziare, ero insieme all’allora Sindaco Sergio Chiamparino e mi sembra Sergio Cofferati, alcuni cittadini che mi conoscevano, essendo cresciuto in quel quartiere, con un fare accorato e già allora disilluso mi segnalarono tutti i problemi di convivenza e di abbandono.

Mi pregarono di fare un breve giro con loro, Via Montanaro, Via Sesia e le altre vie intorno al mercato di Piazza Foroni. Ed era chiaro agli occhi di chiunque, tranne di chi non voleva vedere, che non vedeva da anni e che ha continuato a non vedere fino ai giorni nostri. Pipì ed escrementi sulle soglie dei portoni, mini atti vandalici diffusi, una concentrazione di extracomunitari in parte dediti a traffici illeciti, spaccio ed altre cose simili. La sinistra incominciò a pagare elettoralmente quel distacco da quella che era sempre stato una parte molto forte del suo insediamento politico ed elettorale in città. Qualche anno dopo ritorno in Via Montanaro con una cara amica giornalista milanese che doveva fare un servizio per il Foglio, un sabato mattina affollato ed assolato, ci ritroviamo davanti alla sede del Partito Democratico, storica sezione di quel quartiere dal Partito Comunista Italiano fino al PD, e ricordo che ebbi da dire molto bruscamente con alcuni nigeriani che non volevano che fotografassi la “casa dello spaccio”, il retro di un palazzo di ringhiera interamente abitato da extracomunitari. Potei verificare la situazione che, se possibile, era peggiorata e cosi nel tempo quando ci ritornai su invito di alcuni ambulanti. Quando ci fu il tracollo elettorale della sinistra, a favore dei cinque stelle prima e della destra poi, non fui assolutamente sorpreso, anzi! Quei cittadini erano stati fin troppo pazienti e generosi verso la sinistra. La differenza era lampante tra gli anni della mia infanzia e prima adolescenza, fine anni ’60 e ’70, dove ci furono investimenti in case, scuole, servizi, verde pubblico ed i vari piani di recupero delle periferie della fine degli anni ’90 e primo decennio del nuovo millennio. Tra Avventure Urbane, uno dei progetti più fantasiosi, ed investimenti di soldi pubblici fatti di tante parole ed immagine e poca sostanza sui problemi veri. Come mi disse un caro amico e compagno che lì ci vive da sempre, “l’atteggiamento e l’approccio di “questi” è di chi pensa che in Barriera abbiamo l’osso al naso e ci deve spiegare come dobbiamo viverci”.

Ci siamo detti e ricordato che noi eravamo orgogliosi di abitarci. Tornando a quanto è stato scritto in questi giorni la sorpresa di leggere che c’è chi ora, a sinistra, storce il naso con l’atteggiamento classico della sinistra fighetta, di quella “gauche caviar” che tanti danni ha fatto e continua a fare, per la presenza dei blindati di esercito e carabinieri. Certo che non si risolve solo con quelli ma prima bisogna garantire un minimo di legalità. Gli assembramenti prima durante e dopo le limitazioni per il Covid 19 erano e sono principalmente di spacciatori e loro amici. Avere permesso certe concentrazioni senza controllo è una delle principali responsabilità. Non è un problema di ”abitabilità”, gli extracomunitari che si sono inseriti, come i meridionali immigrati allora, hanno un livello di adattamento e sopportazione superiore a chi spesso ne parla e chiedono solo di potere lavorare e vivere in pace tranquillamente nel rispetto delle regole. I primi ad essere danneggiati sono proprio loro. Alla “Barriera” ci sono affezionato e lì c’ho lasciato il cuore da quel lontano 14 luglio 1967 quando arrivai a Torino con la mia famiglia e come tanti altri andammo ad abitare in quel quartiere popolare. Così quando leggo in cronaca dei giardini di Via Padre D’Enza, dove ho frequentato la scuola media, mi scatta un moto di rabbia per l’abbandono in cui da decenni versa la “Barriera”. Senza un piano serio di investimenti in lavoro, servizi, asili e legalità la situazione non potrà che peggiorare. Mi sono soffermato a parlare del passato perché è impossibile parlare del presente in quanto l’attuale amministrazione, dopo avere fatto lì il pieno di voti, semplicemente non ha fatto nulla. Il prossimo anno ci saranno, almeno sono previste, le elezioni amministrative per eleggere il Sindaco e rinnovare il Consiglio Comunale ed i quartieri popolari faranno la differenza e se ne ritornerà a parlare. Urge un piano vero per quei quartieri. Alla sinistra è evidente che non possono bastare centro, collina e crocetta.

Coronavirus: oltre 8500 pazienti guariti. Altri 116 contagi e 36 vittime

Il bollettino della Regione delle ore 17 di domenica 10 maggio

8515 PAZIENTI GUARITI E 3133 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 8515 (+320 rispetto a ieri): 633 (+0) in provincia di Alessandria, 357 (+8) in provincia di Asti, 452 (+19) in provincia di Biella, 938 (+39) in provincia di Cuneo, 767 (+6) in provincia di Novara, 4458 (+213) in provincia di Torino, 375 (+24) in provincia di Vercelli, 455 (+9) nel Verbano-Cusio-Ossola, 80 (+2) provenienti da altre regioni.

Altri 3133 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI SALGONO COMPLESSIVAMENTE A 3.367

Sono 36 i decessi di persone positive al test del Coronavirus Covid-19 comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 3 al momento registrati nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente dall’Unità di crisi può comprendere anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 3.367 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 592 Alessandria, 202 Asti, 167 Biella, 293 Cuneo, 290 Novara, 1.500 Torino, 170 Vercelli, 120 Verbano-Cusio-Ossola, 33 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 28.665 (+116 rispetto a ieri) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte: 3.730 in provincia di Alessandria, 1.679 in provincia di Asti, 1.015 in provincia di Biella, 2.641 in provincia di Cuneo, 2.475 in provincia di Novara, 14.494 in provincia di Torino, 1.185 in provincia di Vercelli, 1.081 nel Verbano-Cusio-Ossola, 254 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 111 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 137 (-6 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 2.024 (-14 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 11.489.

I tamponi diagnostici finora processati sono 210.370, di cui 116.292 risultati negativi.