SABATO 18 E DOMENICA 19 SETTEMBRE 2021
In collaborazione con
GREENPEACE • FRIDAYS FOR FUTURE • GREENTO
Dopo 4 anni di attività, tra concerti indoor e festival open air, Sofa So Good torna ad animare lo spazio culturale del Bunker (TO) per festeggiare il superamento delle 100 esibizioni dal vivo, conseguito durante la stagione estiva 2021.
Nasce così SOFARM Festival: la manifestazione culturale organizzata in collaborazione con Greenpeace, Fridays For Future e GreenTO, per far sì che l’evento sia occasione di sensibilizzazione e crescita collettiva oltre che di svago.
Due imperdibili giornate di concerti all’insegna della migliore musica indipendente italiana – con artisti provenienti da Piemonte, Lombardia, Toscana, Lazio e Puglia – arricchite da interventi e workshop legati al tema della sostenibilità ambientale.
PROGRAMMAZIONE
18/09/2021
COMETE • MANITOBA • NENO
ZOË – SANTOIANNI – IMA – RICHIEDO – ITTO
19/09/2021
SVEGLIAGINEVRA • EST-EGO’ • ROSITA • T VERNICE
PUGNI – QUARZO BLU – ROSSANA DE PACE – MICHAEL SORRISO – JUNIOR V Con la partecipazione di TI AMO DJ SET e BEATKOINZ
BUNKER
Via Niccolò Paganini 0/200, 10154, Torino (TO)
Apertura cancelli ore 16:00
Concerti dalle ore 17:00
INFO E BIGLIETTI
GIORNALIERO: €10,00 + prevendita
https://xceed.me/en/torino/event/sofarm-festival-animali-da-palco-bunker–92806/channel–bunker
ABBONAMENTO 2-DAYS (edizione limitata): €15,00 + prevendita
https://xceed.me/en/torino/event/sofarm-festival-animali-da-palco-bunker–92806/channel–bunker
GREEN PASS OBBLIGATORIO
Da venerdì 6 agosto 2021, secondo le disposizioni vigenti previste per tutti i luoghi di cultura italiani, per accedere agli eventi musicali in tutta Italia è obbligatorio esibire il Green Pass.
Maggiori info: https://www.dgc.gov.it/web/
PER ULTERIORI INFORMAZIONI
https://www.facebook.com/sofasogoodtorino

Certo. Non potevano mancare le opere del grande – eternamente “unknown”, come molti altri suoi colleghi celati dietro improbabili e misteriosi pseudonimi – Banksy da Bristol nella ricca carrellata di opere esposte fino al 26 settembre nella mostra “Sreet Art in Blu3” (seconda edizione) voluta da Claudia e Andrea Spoto, in collaborazione con il collettivo di collezionisti “Xora”, negli spazi del Teatro “Colosseo”, il più grande teatro privato, per numero di posti, del Piemonte. Se di grande “Arte di Strada” o “Arte Urbana” si vuol parlare con una visione a carattere internazionale, Banksy non poteva di certo essere dimenticato. Dicono le curatrici, la svizzera di Lugano Serena Maisto (anche lei presente con sue opere in mostra e curatrice dell’immagine guida) e Lacryma Lisnic: “Dopo l’esperienza del 2019 torniamo al Colosseo con una seconda mostra, che però viviamo ‘alla terza’. Il 3 infatti ricorda sia la B di Blu che la lettera con la quale si firma Bansky, ancora una volta protagonista della nostra mostra, in dialogo con i lavori di 3D, ovvero Robert Del Naja. Sono la stessa persona? Sono artisti che collaborano in un progetto collettivo? Non diamo risposte, ma sarà il pubblico a farsi emozionare dalle loro opere”. Quasi 150 sono i lavori di 36 artisti esposti negli spazi del teatro, nei corridoi, sul palcoscenico, nel foyer in un vero e proprio allestimento fra luci e musica, in un percorso di assonanze e rimandi fra esterno e interno, luci e ombre, passato e presente. Originali, print, serigrafie, copertine di LP che hanno fatto la storia della musica e dell’arte, insegne stradali e persino una falsa banconota a firma di Banksy: “opere diverse e diversi materiali per raccontare un mondo fatto di rimandi, influenze, percorsi di senso”. Il titolo della rassegna rimanda all’italiano Blu, fra i nomi più importanti della street art mondiale. Anche di lui non si conosce la vera identità, né il nome né la data di nascita; si ipotizza sia nato agli inizi degli anni ’80 a Senigallia, comincia a farsi conoscere nel ’99 con alcuni graffiti realizzati un po’ ovunque (muri, saracinesche, cartelli stradali e quant’altro) nel centro storico di Bologna e nel 2011 viene segnalato dal “Guardian” come uno dei dieci migliori street artist in circolazione. Al “Colosseo”, presenta 32 opere. Da segnalare “Rennes”, prova d’artista in preparazione del murales realizzato in occasione del “Festival Mettre en Scene” nel 2010 nell’omonima cittadina francese sulla facciata di un teatro e il potentissimo “Il Grigio di Blu”, frammento di una delle opere coperte a Bologna nel marzo del 2016 in polemica con la tanto discussa mostra degli “stacchi”, in corso nel capoluogo emiliano. Atto di rivolta. Che crea, non distrugge. “Se si potesse grattare la patina di vernice da quest’opera, si vedrebbe un frammento di uno dei murales cancellati a Bologna”. Il muro, appunto. Dice Banksy: “Un muro è una grande arma. E’ una delle cose peggiori con
cui puoi colpire qualcuno”. E quanto se n’è servito, di quest’arma, l’artista di Bristol! Lui che ha fatto del suo segno uno dei maggiori esempi di “arte politica” del contemporaneo. Quaranta le sue opere esposte al “Colosseo”. Dalla celeberrima “Girl with Balloon”, diventata dopo l’“incidente” (di cui s’è detto) all’asta di Sotheby’s, “Love is in the Bin”, alla “Di-Faced Tenner”, la prima opera di Banksy ad entrare nella collezione privata del “British Museum”: una falsa banconota da 10 sterline raffigurante Lady Diana, con sopra l’iscrizione provocatoria “Banksy of England” e il motto “I promise to pay the bearer on demand the ultimate price”. Fra i tanti nomi importanti presenti in mostra, da segnalare anche lo spagnolo (Gonzalo) Borondo con i suoi volti e corpi deformi e incompleti “che si attorcigliano e straripano con crudeltà”, insieme a 3D, ovvero il britannico Robert Del Naja, produttore, musicista, cantante e rapper, fondatore dei “Massive Attack”. Sempre più insistenti le voci che possa proprio essere lui a tutti gli effetti il vero Banksy. Gira e rigira, sempre a Lui, si ritorna.
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