Cosa succede in città- Pagina 299

Riparte la Scuola di Italiano per Minori Stranieri non Accompagnati “A scuola sul fiume” 

Riceviamo e pubblichiamo

La Scuola di Italiano per Minori Stranieri non Accompagnati “A scuola sul fiume” del Magazzino sul Po riparte dalla terza settimana di ottobre (19/10/2021)

A scuola sul fiume è un servizio dedicato a MSNA provenienti da diverse comunità di accoglienza torinesi o segnalatici da educatorə e volontarə che collaborano al progetto.

Le lezioni si terranno per due giorni a settimana, ogni martedì e giovedì, dalle 16 alle 18. Vi preghiamo di contattarci direttamente a questa email o ai numeri indicati in calce per ulteriori informazioni o per segnalarci gli studenti e le studentesse interessati/e a partecipare. Anche quest’anno proporremo lezioni di italiano e laboratori a tema ambientale, artistico e musicale.

 

La Scuola ha lo scopo di promuovere e favorire l’inserimento di MSNA attraverso lo studio e l’apprendimento della lingua italiana coinvolgendo il gruppo di studentə in un percorso di educazione scolastica e alla cittadinanza.

Alfabetizzazione basica, sviluppo del lessico, regole grammaticali, lavori di gruppo, uscite didattiche, simulazioni di vita quotidiana.

Il reading di Paolo Rumiz al Grattacielo Sanpaolo

Torino, Auditorium grattacielo Intesa Sanpaolo, corso Inghilterra 3

Ingresso gratuito, prenotazioni dal 1° ottobre sul sito www.grattacielointesasanpaolo.com/news

  Martedì 5 ottobre al grattacielo Intesa Sanpaolo di Torino è in programma in anteprima nazionale alle ore 21 il reading teatrale e musicale “Canto per Europa” di Paolo Rumiz, con la regia di Franco Però.

 

Lo spettacolo, coprodotto da The Italian Literary Agency e Intesa Sanpaolo, è tratto dal nuovo libro dello scrittore “Canto per Europa”, in uscita per Giangiacomo Feltrinelli Editore il 7 ottobre e farà conoscere al pubblico alcuni dei passaggi più significativi ed emozionanti dell’opera, letti e interpretati dallo stesso scrittore e dagli attori Lara Komar e Giorgio Monte. Gli interventi saranno accompagnati dagli intermezzi musicali a cura degli artisti Aleksandar Sasha Karlic (oud, chitarra, def, duduk, voce) e Vangelis Merkouris (oud, bouzouki, voce).

 

Una cintura di costellazioni ornava le murate della barca come segno d’augurio per il viaggio”. Una giovane siriana, profuga di guerra, fugge sulla barca a vela di quattro uomini assetati di miti. La ragazza si chiama Europa. Da quel momento, rivive in lei la leggenda della principessa fenicia rapita da Giove-toro, mentre il viaggio attraversa le meraviglie del mare aperto ma anche la deriva di un mondo fuori controllo: naufragi, emigrazioni e turismo di massa, conflitti, pestilenze, incendi e alluvioni.

 

Paolo Rumiz richiama il mito della fondazione del nostro continente, si interroga sulle sue origini, sui suoi valori, sui suoi strappi e sulle sue lacerazioni. Un viaggio epico: quattro moderni argonauti e una profuga siriana ridanno vita al mito che ha fondato l’Europa. Un’opera straordinaria, antica nel respiro e contemporanea nella denuncia, realizzata da un autore che da sempre racconta la necessità di essere cittadini del mondo.

 

L’incontro è inserito all’interno del palinsesto culturale del grattacielo della Banca, che si caratterizza per la qualità dei contenuti e la notorietà dei protagonisti (artisti, attori, scrittori, conferenzieri). Dal 2015, anno di apertura, 121 mila persone hanno seguito le attività culturali del grattacielo, diventato in pochi anni un centro di cultura, arte e svago.

 

Paolo Rumiz, triestino, è scrittore e viaggiatore. Con Feltrinelli ha pubblicato La secessione leggera (2001), Tre uomini in bicicletta (con Francesco Altan; 2002), È Oriente (2003), La leggenda dei monti naviganti (2007), Annibale (2008), L’Italia in seconda classe. Con i disegni di Altan e una Premessa del misterioso 740 (2009), La cotogna di Istanbul (2010, nuova edizione 2015; Audiolibri “Emons-Feltrinelli”, 2011), Il bene ostinato (2011), la riedizione di Maschere per un massacro. Quello che non abbiamo voluto sapere della guerra in Jugoslavia (2011), A piedi (2012), Trans Europa Express (2012), Morimondo (2013), Come cavalli che dormono in piedi (2014), Il Ciclope (2015), Appia (con Riccardo Carnovalini; 2016), Il filo infinito. Viaggio alle radici d’Europa (2019), Il veliero sul tetto (2020) e, nella collana digitale Zoom, La Padania (2011), Maledetta Cina (2012), Il cappottone di Antonio Pitacco (2013), Ombre sulla corrente (2014) e Gulaschkanone (2017).

 

Il museo: caso studio per progetti accessibili e inclusivi

/

Master Class 2021 | Comunicazione visiva – Progettazione acustica – Spazio architettonico

A ottobre , Torino ospita la seconda edizione del un corso di specializzazione dedicato alla progettazione inclusiva delle architetture museali. Tra i docenti Pete Kercher, ambasciatore presso l’EIDD – Design for All Europe. Iscrizioni aperte.

Torino, 21-22-23 ottobre 2021
Accesso con Green Pass

Dopo il successo della prima edizione si ripropone a Torino l’iniziativa mirata a fornire strumenti conoscitivi e progettuali sulla resa accessibile di un museo visto come luogo che racchiude in sé le criticità di tutti gli edifici e dei servizi pubblici: accessibilità fisica e cognitiva, efficienza e adeguatezza, adozione di una narrativa inclusiva.
La Master Class assume in questo periodo un’importanza ancora maggiore data la necessità di rivalutare la partecipazione della cittadinanza in ogni sua variegata composizione nell’ottica in particolare, di un intervento sui beni culturali di prossimità
La Master Class 2021 fornirà ai progettisti (max.20) una metodologia conforme al Design for All, indispensabile per la valorizzazione, la salvaguardia e la fruizione in autonomia del patrimonio culturale.
Destinatari: professionisti che a vario titolo intervengono nella progettualità museale ed espositiva: curatori, architetti, allestitori, lighting designer, scenografi, tecnici del suono, progettisti di supporti multimediali, grafici, architetti e progettisti di spazi pubblici.
Gli argomenti trattati dalla Master Class
⦁ L’architettura inclusiva dell’esperienza museale: allestimenti, illuminotecnica, progettazione del suono;
⦁ La narrativa inclusiva nel museo: adeguamento per pubblici differenti, uso delle nuove tecnologie, multimedialità;
⦁ La normativa e la comunicazione. Materiali e canali di comunicazione;
⦁ Servizi inclusivi annessi
Tutte le tematiche rientrano anche nella progettualità degli spazi pubblici in genere.
Il programma prevede un’introduzione generale all’accessibilità aperta sia in presenza che on line (Giornata Studio); mentre nei giorni successivi l’accesso sarà riservato ai partecipanti (Master Class) che approfondiranno con un gruppo di professionisti gli approcci ai diversi comparti lavorano in piccoli gruppi su progetti pratici, con lo scopo di identificare una serie di sfide nel luogo (es. accesso, percezione, comunicazione, narrazione, servizi, strutture e anche – non ultimo – profittabilità).
DOCENTI
Pete Kercher Direzione e Coordinamento
Arch. Giulio Ceppi
Arch. Claudio Cervelli Lighting Design
Dott.ssa Alessia Pianeta

QUOTA DI ISCRIZIONE GIORNATA STUDIO
€ 100,00

QUOTA DI ISCRIZIONE MASTER CLASS
€ 300,00

REGISTRAZIONI SU e PRE ISCRIZIONI
https://cutt.ly/SWbxmkx
entro il 5 ottobre
accesso con Green Pass

INFO E PROGRAMMA
www.piuculturaaccessibile.it
SEDE
Musei Reali di Torino
Piazzetta Reale, 1 – 10122 TORINO
Essai progettuale: Palazzo Reale
accesso con Green Pass

PERIODO
13-14-15 e 21-22-23 ottobre 2021dalle 9.30 alle 17.00

 

“Sete d’oro” Antichi kesa e paraventi giapponesi in mostra al MAO di Torino

Fino al 6 marzo 2022

Veste tipica dei monaci buddhisti, nonché l’abito indossato dal Buddha stesso, il kesa non è, in Giappone, un semplice indumento confezionato dal monaco stesso assemblando strisce di tessuto con cuciture sovrapposte (e realizzato, nel caso dei kesa rituali, con tessuti preziosi e decorati), ma riveste anche un significato simbolico estremamente profondo, legato al risveglio, alla consapevolezza del praticante che lo indossa e alla connessione con l’intero universo.

Al “MAO-Museo d’Arte Orientale” di Torino se ne vanta una pregiata raccolta, che, per motivi conservativi – come accade con i dipinti su carta o seta o con le stampe – vede periodicamente la messa a riposo di alcuni  esemplari, necessaria per consentire alle fibre dei tessuti di distendersi dopo lo stress a cui sono sottoposti nel periodo di esposizione al pubblico e ai manufatti più delicati di non essere troppo sovraesposti alla luce. Seguendo, dunque, scrupolosamente questo turnover, dallo scorso 7 settembre e fino al 6 marzo del prossimo anno, il Museo di via San Domenico propone oggi, nella galleria dedicata al Giappone, l’esposizione di tre kesa di fattura, epoca ed iconografia differenti, accompagnati da tre piccoli pregiati paraventi a due ante. Andando per ordine: il primo è un kesa a motivi floreali, con draghi e fenici multicolori della prima metà del XIX secolo. Sullo sfondo ocra del mantello si alternano fiori di peonia e di pruno alternati a draghi avvolti ad anello tra nuvole e simboli augurali, mentre le fenici in volo riprendono il dinamismo rotatorio dei draghi grazie alle loro lunghe code piumate che ne cingono il corpo. Il secondo tessuto, che risale al XVIII secolo, è impreziosito da minuti motivi floreali: si tratta di una stoffa di colore bruno preziosa e leggera, piuttosto sobria nonostante il largo uso di filati metallici. A chiudere la triade un kesa risalente al XIX secolo, che presenta un motivo di draghi allineati e avvolti su loro stessi a formare tanti anelli sormontati da tralci vegetali con peonie in fiore, elementi dal profondo significato beneaugurale, ulteriormente impreziositi da rade foglie di gelso ricamate in oro. Per dimensioni e fattura, si ipotizza che questo mantello sia stato ricavato da un uchikake, un kimono nuziale femminile.

Passando ai paraventi, il primo presenta una decorazione con ritratti di grandi poeti del periodo Fujiwara (898-1185): le immagini del monaco Shun’e, del cortigiano Fujiwara no Kiyosuke, del letterato Fujiwara no Mototoshi e della dama Akazome Emon, applicati sul fondo a foglia d’oro, sono poste accanto ad alcuni dei loro versi più celebri. Gli altri due paraventi formano  invece una coppia e raccontano scene di famosi scontri militari: sul supporto in carta spruzzata di laminette d’oro appaiono alcuni episodi celebri della battaglia di Ichinotani (1184), teatro di uno degli scontri conclusivi della lunga guerra tra i clan dei Taira e dei Minamoto, che si contesero il dominio sul Giappone alla fine dell’epoca Heian.

Gianni Milani

 

“Sete d’oro”

MAO-Museo d’Arte Orientale, via San Domenico 11, Torino; tel. 011/4436919 o www.maotorino.it

Fino al 6 marzo 2022

Orari: mart. merc. ven. sab. e dom. 10/18 – giov. 13/21, lun. chiuso

 

Nelle foto

–         Kesa con motivi circolari di draghi, tessuto in seta operata con seta policroma e ricami in filo d’oro ritorto, 1840-50

–         Kesa con motivi floreali, draghi e fenici, tessuto in seta (fodera in cotone ocra), prima metà XIX secolo

–         Paravento a due ante con ritratti di grandi poeti della tradizione giapponese, dipinti applicati su foglia d’oro e supporto in carta con bordo di seta damascata montato su struttura in legno laccato, XVIII-XIX secolo

L’economia spiegata con i mattoncini, il laboratorio didattico del Museo del Risparmio di Intesa Sanpaolo

Sabato 2 ottobre, ore 15:30
LEGONOMIA  laboratorio per bambini 6 – 12 anni

 

Astronavi, castelli, palazzi e camioncini, tutti abbiamo usato i mattoncini per costruire qualcosa e dare libero sfogo alla nostra fantasia creativa, ma utilizzarli per spiegare l’inflazione, il PIL e i costi del cambiamento climatico rappresenta indubbiamente una novità.

Nell’ambito dell’iniziativa “Invito a Palazzo”, l’appuntamento promosso da ABI per l’apertura straordinaria e gratuita dei palazzi storici delle banche italiane giunto alla XX edizione, il Museo del Risparmio di Intesa Sanpaolo (via San Francesco d’Assisi 8/a) propone sabato 2 ottobre alle ore 15.30 il laboratorio didattico dedicato ai bambini “Legonomia”. Luciano Canova, economista e divulgatore, utilizzerà i famosi mattoncini come strumento educativo per far avvicinare i più piccoli ad alcuni contenuti di economia (come inflazione, PIL, disoccupazione, costi dei cambiamenti climatici, differenze di genere) in modo semplice e divertente. Protagonisti saranno infatti i bambini dai 6 ai 12 anni che potranno partecipare alle attività insieme ai loro genitori, trasformando un gioco in un coinvolgente momento di apprendimento reciproco, replicabile anche a casa. Per un’anteprima dei contenuti: https://bit.ly/Legonomia_Canova.

Nella stessa giornata sono inoltre previste visite guidate alla collezione di salvadanai “Dal passato al futuro”, con partenze alle ore 10.00 e 14.00 (durata max. 45’). La prenotazione è obbligatoria scrivendo a prenotazionimdr@civita.art. Sempre disponibile la visita virtuale all’indirizzo https://www.museodelrisparmio.it/virtual-tour.

Il Museo del Risparmio è l’iniziativa di educazione finanziaria di Intesa Sanpaolo. È aperto dal 2012 ed è membro fondatore dell’International Federation of Finance Museums (IFFM), una rete internazionale di musei, privati e pubblici, dedicati al tema della finanza e con interesse all’educazione finanziaria.

In mostra al “Collegio San Giuseppe” le graffianti (con garbo) vignette di Gianni Chiostri

Brevi storie complete, umorismo che punge senza fare troppo male

Fino al 9 ottobre


La sua non è mai “matita velenosa” all’eccesso, mai “corrosiva e blasfema” come quella di altri suoi colleghi. Le sue vignette coltivano sempre l’accortezza di non spingere, oltre i limiti, la marcia della satira. Non cercano ridanciani consensi, ma riflessioni a fior di pelle. Che allertano e fan sorridere senza agitare o incupire. A Gianni Chiostri, credo calzino alla perfezione le parole di un altro grande della satira, Giorgio Forattini, il primo ad essere quotidianamente pubblicato negli anni Ottanta, in  prima pagina su un quotidiano a diffusione nazionale e che ricorda: “La satira è una grande dimostrazione, la più alta espressione, di libertà e democrazia”. In questa cornice etica e professionale vedo bene collocarsi i lavori di Chiostri, caratterizzati dalla sciolta maestria segnica del  grande grafico e dall’innocente poesia dell’eterno fanciullo. A lui e ai disegni originali delle sue vignette dedica, fino al 9 ottobre, un’interessante e ricca antologia, con presentazione di Francesco De Caria, il “Collegio San Giuseppe”, nella sala espositiva di via San Francesco da Paola 23, a Torino.  Torinese, classe ’47, Gianni Chiostri “accompagna  i lettori” de “La Stampa” da quasi quarant’anni (oggi nella pagina degli editoriali), ma collabora anche con altri importanti quotidiani nazionali, come “Avvenire”, “Il Giornale”, “Il Sole 24 Ore”, oltre che con periodici e case editrici varie e con la RAI (suoi i siparietti poetico-satirici di “Robinson & Venerdì” per Rai3). Portano la sua firma anche piacevoli libri disegnati, editi da “Ancora” fra cui “Ingannare il tempo” (2002), “Scherzi d’amore”(2003), “Perbacco!” (2004) e “L’altra metà del sorriso” (2005, realizzato quale omaggio alla donna). Vignette sempre senza parole. “Dentro  non ci ho mai messo – racconta Chiostri in una recente intervista – né didascalie, né dialoghi. Però le vignette sono, a tutti gli effetti brevi storie complete, in cui gli elementi nascono sulla  sinistra e si concludono sulla destra. Se venisse un aborigeno dell’Australia che non conosce una parola d’italiano, ma ha un minimo senso dell’umorismo, potrebbe godersele comunque senza problemi”. E aggiunge a ragione: “In questi tempi depressi e depressivi mi pare tanto”. Ricca, si diceva, e ben esaustiva nella proposizione delle varie tecniche – dalle prime matite, ai disegni su cartapaglia fino alle creazioni tridimensionali  in cartoncino o fili metallici in cui ritagliare sagome umane – la selezione dei lavori esposti. A legare il tutto: la voglia di un sorriso. Di un vedere e di un  rivedersi all’interno di un siparietto in cui tutti ci scopriamo un po’ attori perfetti, e ben rappresentati, della grande commedia o tragicommedia umana o delle bizzarrie e delle fissazioni e fisime del vivere quotidiano. Ecco allora, in mostra, l’automobile ( con tanto di bellicoso conducente) la cui sagoma ricorda una pistola puntata sullo sventurato automobilista-antagonista o il computer, una sorta di belva che si mangia il cervello dell’utente o la riflessione sulla volontà di “affermazione” a tutti i costi, “che ha ridotto – scrive De Caria – il cervello dell’individuo a camera oscura che semplicemente registra quanto l’occhio vede, che ha fatto dell’individuo un rivale o un nemico di sè stesso, talché egli giunge a duellare con la propria immagine allo specchio”. Ma, “come per gli artisti autentici, l’umorismo di Chiostri è mosso essenzialmente da un concetto alto dell’esistenza e dell’Uomo, che solo certe situazioni fanno scadere in atteggiamenti goffi e risibili…Sta alla cultura autentica, e in particolare alla satira, smascherare gli inganni: e le penne e le matite del disegnatore umoristico diventano frecce”. Sorrisi. Ma anche momenti di malinconica e sospesa compartecipazione emotiva. Solitudini, amori negati. E la matita, allora, trasforma squarci di mondo in immagini di sottile, coinvolgente  poesia.

Gianni Milani

Gianni Chiostri

Collegio San Giuseppe, via San Francesco da Paola 23, Torino; tel. 011/8123250 o www.collegiosangiuseppe.it

Fino al 9 ottobre

Orari: lun.-ven. 10,30/12,30 – 16/18 e sab. 10/12

Per l’ingresso obbligatori Green Pass e mascherina, come misure anticovid.   

 

Energia, spazio e innovazione. Tecnologie e strumenti finanziari per la sostenibilità e la transizione energetica

30 Settembre 2021 Energy Center – Politecnico di Torino h 15-19

Il settore Energia a livello globale vive un’epoca di trasformazione e innovazione tecnologica senza precedenti
con una agenda che punta alla digitalizzazione, alla interconnessione e alla sostenibilità ambientale.
Transizione energetica, decarbonizzazione ed energie rinnovabili sono solo alcuni degli obiettivi dei maggiori
stakeholders che operano nel settore e che sempre più spesso si avvalgono di tecnologie spaziali e i dati
spaziali.

Il nostro Paese sta lavorando per avere un ruolo sempre più attivo nello sviluppo di sistemi e servizi
all’avanguardia nel settore energia accelerando la transizione necessaria al raggiungimento degli obiettivi e
delle sfide green dell’Europa. In particolare il settore spaziale e le applicazioni integrate di dati satellitari
possono fornire una risposta efficace alle linee di indirizzo nazionali definite dal PNRR in tema di produzione,
accumulo e sostenibilità energetica.

La Fondazione E. Amaldi , in collaborazione con il Politecnico di Torino e il gruppo Fante, ha organizzato una
giornata di lavori dedicata alle opportunità e le potenziali sinergie dell’utilizzo di applicazioni space related,
in particolare quelle promosse dalla piattaforma Ambassador ESA di Business Applications e InCubed+
dell’ESA.

Il workshop prevede una sessione istituzionale di indirizzo e 4 panel tematici con esponenti del mondo
industriale, finanziario e istituzionale per trattare il tema dell’innovazione in relazione all’interazione tra
Spazio ed Energia da diverse prospettive. Al centro del convegno le linee strategiche dell’Agenzia Spaziale
italiana e dell’Europa sul fronte energetico, i need, le sfide e i progetti dei big player regionali e nazionali. Ad
un confronto sulle opportunità e sugli strumenti di finanza per l’innovazione seguirà, in conclusione
dell’evento, l’analisi delle prospettive per il settore energetico nazionale supportato dall’integrazione degli
asset spaziali.

Costadoro Social Coffee nella galleria commerciale delle Officine S in Corso Mortara

L’azienda torinese produttrice di caffè di alta gamma  che rappresenta oggi una realtà industriale presente in oltre 40 Paesi continua a puntare sulla città di Torino per l’apertura di spazi dove protagonista assoluto è il caffè.

Al Costadoro Social Coffee nella galleria commerciale delle Officine S in Corso Mortara 24, il primo affiliato dell’omonimo progetto, si può degustare ma anche acquistare il caffè macinato al momento.

Un vero e proprio luogo dedicato alla cultura di questa bevanda per chi vuole un’ottima tazzina imparando allo stesso tempo qualcosa sulla materia prima e sulle sue modalità di torrefazione e di preparazione.

Cavalcando il movimento che aspira a cambiare la percezione del caffè elevandolo a bevanda “nobile”, il brand internazionale Costadoro ha dato vita al Costadoro Social Coffee, un progetto unico nel suo genere con un format replicabile in franchising in Italia e all’estero. Questa apertura torinese infatti segue quella di Genova di questa estate e anticipa l’apertura prevista nel Principato di Monaco prossimamente.

“Vogliamo continuare a promuovere la nostra competenza in ciò che facciamo da 131 anni e al contempo diffondere la cultura del caffè, facendo direttamente formazione a chi vuole avvicinarsi a questo mondo e rendendo più consapevole il cliente finale” dichiara l’AD Giulio Trombetta.

Al Costadoro Social Coffee il barista dialoga con il cliente spiegandogli le caratteristiche del caffè che gli sta proponendo ma anche come e con che strumenti lo realizzerà. Vengono proposte le nuove metodologie di preparazione e consumo e si possono degustare le miscele biologiche, i mono origine e mono origine specialty nelle varie estrazioni dall’espresso al filtro, dal Brew al Drip Coffee.

 Al bancone del bar sono disponibili la miscela Costadoro RespecTo 100% Arabica Bio e Fairtrade, gli Specialty Coffee e i Monorigine estratti con tutte le metodologie: Espresso, Filtro, Chemex, French Press, V60, Cold Brew, Moka, Napoletana;

 Il locale è realizzato in stile industrial con legno, ferro, tubi. L’ecosostenibilità è evidentemente al centro del progetto: dal legno ai licheni stabilizzati utilizzati per l’insonorizzazione e la depurazione dell’ambiente, alle poltrone vintage originali, fino ai bicchieri da asporto in materiale 100% compostabile.

Inoltre il nuovo Costadoro Social Coffee di Torino, grazie alla collaborazione con la startup genovese ALOS, disporrà di menù accessibili in CAA, Comunicazione Aumentativa Alternativa, basata su simboli e immagini. Sarà inoltre possibile comunicare al personale di sala il proprio ordine utilizzando il software comunicativo ALOSpeak con l’ausilio di un tablet. L’obiettivo è offrire un supporto a bambini e adulti con bisogni comunicativi complessi, legati a disturbi del neurosviluppo, in un’ottica di accessibilità ed inclusione reali.

Sarà anche disponibile uno speciale menù in Braille, che Costadoro ha redatto in collaborazione con la Polisportiva UICI Torino (Unione Italiani Ciechi e Ipovedenti).

Incontro con Malerba allo Space Fesival

/

sabato 2 ottobre 2021 ore 18.30 Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica

Piazza Castello – Torino

Nell’ambito dello Space Festival, che si svolge a Torino dal 30 settembre al 3 ottobre 2021, Palazzo Madama, sede dal 1822 al 1912 dell’Osservatorio Astronomico fondato dall’astronomo piemonteseGiovanni Plana, ospita, sabato 2 ottobre 2021 alle ore 18.30, la conferenza con l’astronauta Franco Malerba, il primo astronauta italiano, che racconterà l’emozione di osservare il mondo al di sopra del cielo. Insieme a lui, il collezionista Luca Cableri porterà un autentico pezzo di Luna delle Missioni Apollo.

Space Festival è il primo festival dello spazio a Torino. Una manifestazione di 4 giorni, dedicata a famiglie e appassionati: conferenze con astronauti e astrofisici, laboratori, show di realtà virtuale con robot e droni, mostre stellari e cene stellate per fare dello spazio uno spettacolo incredibile.

Perché a Torino? Perché Torino è la città dello spazio. La nostra città ospita un ecosistema di aziende e poli di ricerca sull’aerospazio tra i più importanti al mondo, capace di affermarsi a livello internazionale come principale player nella progettazione e costruzione di tutto ciò che orbita intorno al nostro pianeta.

Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria all’indirizzo www.spacefestival.it

Richiesto Green pass o certificazione equivalente