Cosa succede in città- Pagina 295

2 Giugno, alzabandiera alla Caserma Monte Grappa

Cerimonia in corso IV Novembre 3  a Torino.

L’alzabandiera alla caserma Monte Grappa apre  le celebrazioni torinesi del 75esimo anniversario della Festa della Repubblica. Il tricolore sarà issato alle ore 10.30 nel piazzale della caserma sede del Comando della Brigata Alpina Taurinense. Anche quest’anno, infatti, è stato scelto un luogo diverso rispetto alla tradizionale cerimonia in piazza Castello nel rispetto delle disposizioni di sicurezza dovute alla pandemia. Alla cerimonia interverranno, tra gli altri, il prefetto Claudio Palomba, la sindaca Chiara Appendino, il questore Giuseppe De Matteis, il presidente della Regione Alberto Cirio e i presidenti del Consiglio regionale e comunale, Stefano Allasia e Francesco Sicari. Saranno inoltre presenti il comandante del Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito, Generale di Divisione Salvatore Cuoci, e i rappresentanti delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma.

Turin Confidential

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Cosa succede a Torino: informazioni per chi arriva in città 

What’s on in Turin: events and attractions for tourists, occasional visitors and expats

Covid-19 cases are constantly decreasing and the number of vaccinated people is increasing. We are slowly reopening restaurants, bars and tourist attractions, which means gathering with friends and visiting other cities. It is finally time and our city is blossoming as a garden that has been covered with frost for too long.

Dear visitor, if you do not speak Italian but you are in Turin for business or leisure, this column is for you. Here you will find ideas on what to do in town. Follow the links as, due to Covid-19 restrictions, many locations might require you to book in advance.

Markets

Every Saturday, you can visit the flea market Balon, and, the second Sunday of each month, you will also find the Gran Balon. From 8am to 6pm more than 300 exhibitors will wait for you with an incredible selection of clothes, accessories, furniture, jewelry and books. It is a true paradise for vintage lovers and collectors. The next Gran Balon will take place on Sunday, June 13.

Every first Sunday of the month, in Piazza Carlo Felice, from 8 am to 6pm, you will find a market dedicated to ancient or out-of-print books. And finally, Piazza Palazzo di Città, every second Sunday of the month, hosts farmers with their produce.

Art

Palazzo Madama, in Piazza Castello, hosts the World Press Photo, the renowned  press photography contest, while  on the other side of the same square, you can find “Capa in Color”, an exhibition dedicated to Robert Capa in Palazzo Chiablese.

With a 5-minute walk, you can reach Camera, Italian center for photography. Here, two amazing exhibitions will enchant you: one dedicated to Lisette Model and the other to Horst P.Horst.

From Camera, walking like an Egyptian, you can reach the most important Egyptian Museum of Europe, second in the world only to that of Cairo. You won’t find temporary exhibitions at the moment, but it is definitely worth a visit. Plus, the district is pinpointed with cafès and wineries open for the happy hour.

From May 13,  ARTiglieria, will host a great exhibition of Peter Lindberg. Nearby, you will also find Mole Antonelliana, with the Cinema Museum and many ice-cream parlors where to you can try the Gianduja flavor.

Music

In the lovely park named La Tesoriera, with the Evergreen Fest, you can find concerts. A nice occasion to take a night walk at the park or eat something at the street food corner.

And for a moment of pure pleasure…

At 6pm of any day, take a seat at La Farmacia, order a St Germain Spritz and wait for the appetizers. Loosen up watching the Piazza Carignano slowly switching from day to night. Things to forget: rainy and cold days, lockdown, Things to remember: friends to meet, gossip, books to read, movies to watch. Life is beautiful and so is travelling.

Lori Barozzino

 

Lori is an interpreter and translator who lives in Turin. You can also find her on www.theitalianblog.net.

La scuola Ada Negri vince il concorso Barilla sul cibo

LA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO ADA NEGRI DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO LEONE SINIGAGLIA DI TORINO VINCE IL CONCORSO “NOI, IL CIBO, IL NOSTRO PIANETA: IN ACTION” PROMOSSO DA FONDAZIONE BARILLA

“Consapevolezza”, “Corresponsabilità” e “Condivisione” sono le tre parole della sostenibilità e del cambiamento che hanno permesso alla scuola di distinguersi tra i numerosi progetti proposti e aggiudicarsi l’ambito riconoscimento

L’anno scolastico volge al termine e, in vista delle vacanze estive, una bella notizia arriva dalla scuola secondaria di primo grado Ada Negri dell’Istituto Comprensivo Leone Sinigaglia di Torino che è stata proclamata vincitrice del concorso “Noi, il cibo, il nostro Pianeta: in action”, organizzato dalla Fondazione Barilla in collaborazione con Tuttoscuola. La cerimonia di premiazione si è tenuta lo scorso 25 maggio nel corso di un webinar dal titolo: “Sviluppo sostenibile e cibo: la transizione ecologica inizia a scuola” alla presenza, tra gli altri, di Carlo Mazzone, Docente finalista Global Teacher Prize 2020 e Andrea Bollini, Direzione generale per i fondi strutturali per l’istruzione, l’edilizia scolastica e la scuola digitale del Ministero dell’Istruzione. Nel corso dell’anno, la professoressa Michela Rosa Palladino, insieme alla collega Elena Di Boni, hanno approfondito la tematica dello spreco alimentare con l’obiettivo di identificare piccole soluzioni che, ogni giorno, possono consentire di compiere scelte responsabili e consapevoli e adottare stili di vita rispettosi della salute e dell’ambiente, nel rispetto di tutti. Un percorso educativo che ha portato alla creazione di un vademecum con le regole anti-spreco, all’elaborazione di una serie di ricette realizzate con gli avanzi e allo sviluppo di un quiz digitale per testare le conoscenze dei giocatori riguardo a questa tematica.

“Il tema dello spreco alimentare ci ha permesso di identificare 3 parole della sostenibilità e del cambiamento: consapevolezza, corresponsabilità e condivisione. Essere consci dell’impatto ambientale prodotto dagli alimenti nel corso del loro intero ciclo di vita è fondamentale per compiere scelte di consumo consapevoli. Occorre essere consapevoli del fatto dalle nostre scelte alimentari discendono da questioni etiche e di salute in cui siamo tutti coinvolti e di cui siamo tutti responsabili, anche con le semplici scelte di vita quotidiana: le nostre azioni incidono anche sulle vite di persone lontane da noi, in termini di impatto ambientale e di sfruttamento delle risorse, e siamo tutti responsabili dell’uso che facciamo delle risorse del Pianeta e della loro tutela. Del Pianeta condividiamo risorse e fragilità, ma come comunità possiamo condividere anche buone pratiche, incluse quelle per ridurre gli sprechi” – ha dichiarato Michela Rosa Palladino commentando l’elaborato finale che ha portato la scuola alla vittoria.

IL CONCORSO: “NOI, IL CIBO, IL NOSTRO PIANETA: IN ACTION”

Noi, il cibo, il nostro Pianeta” è un programma educativo oggetto di un protocollo d’intesa con il Ministero dell’Istruzione che, incentivando una didattica innovativa, offre ai docenti contenuti e strumenti per l’educazione alla cittadinanza attiva e alla sostenibilità, attraverso il cibo. Uno strumento particolarmente apprezzato tanto che più di 9.000 docenti in oltre 6.000 scuole (per un totale di circa 18 mila classi e oltre 450.000 studenti) lo hanno usato per le loro lezioni, avendo così la possibilità di partecipare alla terza edizione del concorso “Noi, il cibo, il nostro Pianeta: in action”. Il concorso, nato con l’obiettivo di premiare l’eccellenza nell’insegnamento e dare visibilità alle scuole che si sono distinte per il loro approccio alla sostenibilità alimentare e ambientale, ha chiesto ai docenti, di ogni ordine e grado, di proporre 3 parole chiave per sintetizzare le attività legate al cibo che la scuola ha avviato per essere più sostenibile. Alla base dell’attività, lo strumento educativo “Imparare, agire, (per) cambiare” che Fondazione Barilla ha pensato per aiutare i docenti nella spiegazione delle parole chiave su cibo e sostenibilità. Infatti, imparando parole legate a questo ambito, si può agire identificando una serie di azioni quotidiane utili a generare un cambiamento. La “call to action” per diventare dei veri e propri “formatori della sostenibilità” si è tradotta in un’importante partecipazione da nord a sud, ponendo le basi per aiutare le nuove generazioni a identificare le attuali criticità dei sistemi alimentari e trovare le soluzioni per un futuro più sano, equo e sostenibile.

COSA SI VINCE

Le tre scuole vincitrici sono state premiate nel corso di un webinar che ha dato il via a un dibattito sull’importanza di una transizione ecologica che metta a sistema l’alimentazione, la salute e la tutela dell’ambiente, attraverso un processo di cambiamento che parta dai giovani. Le 3 scuole vincitrici hanno vinto un buono del valore di 300 €, mentre un ulteriore buono del valore di 300 € è andato al docente (o il gruppo di docenti ideatori del progetto) da spendersi in libri e/o materiale didattico.

Torino ha ospitato EnterMode il tirocinio del futuro di Erasmus+

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La professoressa torinese Claudia Pintus è stata mentore del progetto europeo in città. Implementate le attitudini imprenditoriali di tre studenti dell’Università Telematica Pegaso. La sede di piazza Castello ha ospitato “virtualmente” il percorso formativo di smart working

Nel mese di maggio si è concluso un tirocinio sperimentale a distanza che ha visto la collaborazione tra l’Università Telematica Pegaso, nel ruolo di sending institution, e la Servizi Universitari di Torino, nel ruolo di host company.

“Il tirocinio virtuale, realizzato con un costante e continuativo rapporto tra il mentore aziendale e gli studenti, ha favorito lo sviluppo di competenze trasversali, quali la programmazione, il pensiero creativo, il lavoro di gruppo e l’alfabetizzazione finanziaria” ha commentato la professoressa Claudia Pintus, mentore aziendale di EnterMode, docente della scuola pubblica e anche responsabile della sede torinese dell’Università Telematica Pegaso.

Il tirocinio è stato parte della sperimentazione pilota del progetto denominato “EnterMode” (Internship Model for Developing of Entrepreneurial skills in Higher Education Students) che è risultato vincitore del bando competitivo Erasmus+, nell’ambito della Key Action 2, e quindi cofinanziato dalla Commissione Europea. L’obiettivo è l’elaborazione di un nuovo modello di tirocinio, curriculare ed extra-curriculare, da erogare agli studenti universitari europei, prescindendo dal loro ambito di studio, al fine di migliorarne “l’attitudine imprenditoriale” e favorirne quindi l’autoimpiego e l’occupazione.

“Siamo orgogliosi di aver partecipato a questo progetto e di aver offerto a tre studenti italiani la possibilità di sperimentare un tirocinio che riteniamo all’avanguardia, soprattutto se consideriamo che una consistente parte delle posizioni lavorative dell’immediato futuro sarà presumibilmente in smart working. Il successo della nostra esperienza è da ascrivere anche al proficuo lavoro di collaborazione che ha coinvolto il gruppo di ricerca dell’Università Telematica Pegaso, formato dal professor Costantino Formica, responsabile scientifico del progetto e presidente del Presidio Qualità di Ateneo, dal professor Eugenio D’Angelo, associato di economia e gestione delle imprese, e dalla dottoressa Ida Caruccio, pedagogista e Ph.D. candidate”. I partecipanti si sono sentiti valorizzati e gratificati e hanno portato a termine una vera e propria challenge, ovvero una sfida particolarmente rilevante per l’azienda e stimolante per gli studenti, e il risultato è stato ottimo.

Grazie all’esperienza ultradecennale di Pegaso, anche nella didattica telematica e nello scambio virtuale, sono stati realizzati un piano di web marketing dagli studenti Giuseppe Cangiano e Federica Di Dato, entrambi iscritti al corso di laurea in Scienze Economiche, e un test attitudinale e di orientamento dalla studentessa Giovanna Martinelli, iscritta al corso di laurea Scienze Pedagogiche.

Il progetto EnterMode e Pegaso

Il Progetto EnterMode è iniziato nel mese di gennaio 2019 e si completerà a giugno 2021, dopo oltre due anni di lavoro. Al gruppo di lavoro dell’Università Telematica Pegaso, oltre al professor Costantino Formica, al professor Eugenio D’Angelo e alla dottoressa Ida Caruccio, rappresentante dell’Associazione NOI – Napoli Open Innovation, partecipano anche la dottoressa Federica Durante e il dottor Gerardo Schettino. Oltre all’Italia, EnterMode ha coinvolto anche Germania, Grecia, Belgio, Olanda, Slovacchia, Ungheria e Irlanda, in un partenariato di 14 organizzazioni tra Università, incubatori, enti di ricerca e imprese. Gli output principali del progetto sono:

–          Modello di tirocinio per l’acquisizione di capacità imprenditoriali da parte degli studenti universitari

–          Guida per i mentori

–          Serious Game

–          Community of Practice

–          Gli output, già disponibili sul sito entermode.eu/outputs, sono in fase di ultimazione e revisione dopo la sperimentazione pilota che ha coinvolto 30 studenti delle 5 Università coinvolte (Università di Kosice in Slovacchia, capofila, Università LMU di Monaco, Università Semmelweis di Budapest, Università greca di Ioannina, Università Telematica Pegaso – Italia).

Per ulteriori approfondimenti                                                                                                                        

–          entermode.eu                                                                                                                                                                     

–          www.discuss-community.eu/community.html

–          www.unipegaso.it/ricerca-scientifica/progetti/entermode

Che buono lo spritz alla maniera torinese!

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I LIQUORI DELLE DISTILLERIE SUBALPINE DIVENTANO SPRITZ “SUBALPINI”

Realizzati all’interno del nuovo opificio urbano, da poco inaugurato dal Gruppo Affini a Chieri, i liquori delle distillerie subalpine diventano un ingrediente intrigante per una nuova proposta di Spritz in stile piemontese, grazie alla visione e all’estro del bar manager Michele Marzella

 

Offrire una proposta rigorosamente “handcrafted”, di qualità certificata e assolutamente piemontese. Partendo da questi principi, Affini presenta la nuova carta degli Spritz Subalpini, che si possono assaporare accompagnando l’innovativo aperitivo in barattolo o in un intrigante food pairing presso i tre locali torinesi del Gruppo: 100 Vini e Affini (presso Green Pea), Affini San Salvario Riv.1 (Via Belfiore 16C) e Affini Porta Palazzo Riv.2 (Piazza della Repubblica 3).

Base degli “Spritz Subalpini” sono alcuni dei liquori di punta di Distillerie Subalpine, storico brand torinese rilanciato sul mercato nel 2020 dal Gruppo Affini, grazie all’intuizione e all’impegno di Davide Pinto e Michele Marzella. La ricetta dei liquori è già stata studiata nella sua creazione con la finalità di essere “sprizzata” con diluenti frizzanti diversi dal solito Spumante.

 

Sono quattro le proposte di “Spritz Subalpini” attualmente in menù.

Il Nuvola in cui il liquore Nuvolari si incontra con la birra. Una bevanda che può prendere direzioni e gusti differenti a seconda della tipologia di birra scelta per l’abbinamento.  Una bevanda pensata per chi ama i gusti a tendenza leggermente amara e citrica e per gli appassionati del classico aperitivo italiano. Ideale per una merenda sinoira, per accompagnare i taglieri di formaggi e salumi, fantastico insieme alla pizza. Suggerito anche l’accompagnamento con il “barattolo” di Affini a base di pulled pork, mele e mezcal.

Il Wizard è invece frutto dell’incontro tra l’Elixir Le Masche e il sidro di mele del Birrificio Baladin con l’aggiunta di profumo di fieno. Uno spritz per chi ama l’eleganza e vivere delle sensazioni “floreali”. Perfetto per un aperitivo estivo leggero a base di bruschette e insalatine, ma anche in accompagnamento a un buon primo piatto vegetariano o a una macedonia di stagione. Suggerito l’accompagnamento con il “barattolo” di Affini a base di insalata russa.

L’ApeRegina celebra il matrimonio tra il liquore Green Bee e la soda di miele fermentato “meadlight” con l’aggiunta di sciroppo di cedrata e gocce di lime. Pensato per chi ama i gusti agrumati ed aromatici, delicatamente piccanti. Consigliato in accompagnamento con tartine, toast o tramezzini, da assaporare spiluccando noccioline o patatine. Il suo “barattolo” ideale di accompagnamento è il baccalà mantecato con cipolle caramellate.

Valentino ultimo arrivato nella lista “Spritz Subalpini”, rappresenta l’incontro tra il liquore Ascari, il liquore alla pesca e il liquore “Affino”. Pensato per chi ama i gusti fruttati ed aromatici. Consigliato in abbinamento e “a contrasto” dei gusti sapidi e decisi, come la carne salada che da Affini viene servita con il gelato alla robiola di capra, chicca gastronomica dell’Agrigelateria San Pè di Poirino

A partire da luglio, la grande famiglia dei liquori e degli spritz si allargherà con due nuove “invenzioni di Michele Marzella, il Susa Libre e il Lady Nuvolari.

I liquori delle Distillerie Subalpine nascono presso il nuovo Opificio urbano inaugurato dal Gruppo Affini a Chieri (Via Vittorio Emanuele 23). Un luogo dove prendono vita liquori storici e nuovi distillati, grazie alla fusione di creatività e competenze diverse: da una parte l’arte miscelatoria di Michele Marzella, bar manager del Gruppo Affini, dall’altra quella distillatoria, incarnata dall’aromatiere e distillatore Alfredo La Cava.

Tutta la produzione dell’Opificio urbano di Distillerie Subalpine è rigorosamente house made e punta a valorizzare le materie prime del territorio.

Tra alambicchi, provette e macchinari più moderni, ogni fase della lavorazione viene curata dal team di Affini, a partire dalla raccolta delle erbe e alla loro macerazione fino all’imbottigliamento.

Una filiera cortissima che si riflette anche in una serie di collaborazioni con realtà artigianali del territorio, perché secondo la filosofia del Gruppo Affini in questo momento storico nessuno basta a sé stesso e il modo giusto per ripartire è farlo tutti insieme, unendo le forze e condividendo competenze, materie prime ed eccellenze.

Attualmente all’interno dell’Opificio urbano vengono prodotti i primi liquori del brand Distillerie Subalpine come lo storico Fernet, il Nuvolari (da cui nasce il Nuvola) e l’Ascari (da cui nasce il Valentino), due dei cocktail di punta di Affini trasformati in liquori per l’aperitivo, l’aromatico Green Bee (ingrediente principale dello spritz Ape Regina) e il misterioso e intrigante Elixir Le Masche (base per il Wizard), nato in collaborazione con il ristorante stellato torinese Casa Vicina.

Opera Viva Barriera di Milano, il Manifesto

 Edizione 2021 Secondo appuntamento – giugno 2021:

“Utile” di Erika Nevia Cervo (2020)

Inaugurazione in presenza e in diretta Facebook > Giovedì 3 giugno, alle ore 18.30

Torino, Barriera di Milano, Piazza Bottesini

 

Giovedì 3 giugno alle ore 18.30 si inaugura in Piazza Bottesini a Torino e in diretta Facebook – @flashbackfair – il secondo manifesto di Opera Viva Barriera di Milano, progetto ideato da Alessandro Bulgini, curato da Christian Caliandro e sostenuto dalla fiera d’arte Flashback, con l’opera Utile di Erika Nevia Cervo (2020).

 

Dopo la tavola imbandita del progetto senzazioni di Emanuela Barilozzi Caruso (esposto in Piazza Bottesini a partire dal 5 maggio), che aveva preso corpo a Palermo a casa dell’artista nel marzo di quest’anno, il racconto visivo e artistico della fase che stiamo vivendo attraverso le opere delle vincitrici della call di Opera Viva Barriera di Milano prosegue con il manifesto di Erika Nevia Cervo, Utile.

La fotografia – esposta su manifesto di6x3 metri – ritrae una situazione impossibile, almeno a maggio dello scorso anno, del 2020: una fila ordinata e distanziata di persone davanti alla saracinesca abbassata del Multicinema Modernissimo di Napoli.

Amici e conoscenti dell’autrice si sono prestati alla realizzazione di una sorta di “quadro” che a sua volta riproduceva una condizione lontana dalla realtà. L’immagine è nata attraverso l’invito di una rete di enti e associazioni (composta dal collettivo artistico ABC, dalla piattaforma Nation 2.0 con sede a Dubai negli Emirati Arabi, da Mincione Edizioni e dallo Spazio Y di Roma) che hanno chiesto all’artista di realizzare un lavoro sul concetto di basic necessities, di necessità primarie e fondamentali. Ne è nato il progetto condensato in nell’immagine Utile, una critica alla retorica dei “beni di prima necessità” che ha caratterizzato quest’anno di pandemia, specialmente nella sua fase iniziale: una retorica legata a criteri di efficienza, di produttività, che per sua natura ha in gran parte rimosso la cultura, le sue realtà lavorative e i suoi luoghi.

 

Come afferma la stessa artista, Erika Nevia Cervo: “Nel primissimo periodo de ‘l’era Covid’, in pieno lockdown, ho subìto come ingiustizia il diktat della prima necessità: una fase in cui il Governo Italiano, dimentico dell’importanza basilare della produzione culturale, si affrettava a dare i primi aiuti alle industrie. Tra lo sfrecciare delle camionette della polizia, in una Napoli ineditamente deserta, ho chiamato a raccolta un piccolo gruppo di persone (per lo più teatranti, artisti, musicisti) per trovarci tutti in fila davanti ad un cinema chiuso.”

 

Erika Nevia Cervo, attraverso la sua opera, riflette su questo tema a partire non solo dalla propria visione artistica, ma anche dalla propria esperienza di vita e di professione, legata al teatro. Così, la fila in paziente attesa davanti al cinema multisala (con le locandine di Volevo nascondermi e Parasite, gli ultimi film visti in quella sala prima di una lunghissima interruzione, a congelare un preciso momento storico e collettivo) restituisce l’immagine di una condizione che, a un anno esatto di distanza, è ancora estremamente attuale.
Ciò che queste persone e questa immagine ci dicono è che arte e cultura sono beni primari, di prima necessità, utili per definizione – e come tali dovrebbero essere disponibili per tutti, in ogni momento.

 

 

Erika Nevia Cervo affronta la riscoperta e rigenerazione del sé attraverso la scultura. L’artista utilizza materiali e medium diversi a seconda delle necessità espressive. È co-fondatrice dello studio Cervo nel centro storico di Napoli. Diplomata al Liceo artistico e alla triennale in Archeologia e Storia delle Arti alla Federico II di Napoli Erika è stata selezionata alla call Reclaim di Cheap festival 2020, affissione poster in via Marchesana a Bologna. È vincitrice del concorso Exibartloves Verona 2018 e autrice della pubblicazione foto “psnluci” sul numero 102 del cartaceo di Exibart.

 

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Opera Viva Barriera di Milano, il Manifesto VII edizione

Un progetto di Alessandro Bulgini

A cura di Christian Caliandro

“2” artista: Erika Nevia Cervo, “Utile”

Cimasa 50530 – Piazza Bottesini, Torino

Inaugurazione, 3 giugno ore 18.30

3 giugno – fino al 28 giugno 2021

 

Flashback, l’arte è tutta contemporanea

4/7 novembre 2021, Torino

 

Con il Patrocino della Città di Torino e della Circoscrizione 6.

 

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Per informazioni:

  1. info@flashback.to.it
  2. operaviva@flashback.to.it

www.flashback.to.it

 

Reale società: riapre la più antica associazione sportiva d’Italia

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La società sportiva più antica d’Italia è pronta ad accogliere bambini, ragazzi e adulti nella sua sede nel centro di Torino, per ricominciare con le attività in presenza, nel rispetto delle regole e dei protocolli emanati, con corsi di numerose discipline sportive e circensi aperti a chiunque sia interessato.

Nel lunghissimo periodo di chiusura, la “Reale” è riuscita a portare avanti le attività agonistiche per la partecipazione ai vari campionati ai quali è iscritta e per i corsi amatori ha attivato numerosissime lezioni online,

Finalmente, dopo un lungo periodo in modalità online, dal 31 maggio la Reale Società Ginnastica di Torino potrà riaccogliere le persone nella sua sede di Via Magenta 11 a Torino per ricominciare con i corsi dal vivo di numerose discipline sportive e circensi.

La riapertura dei 3000 mq di palestre della sua storica palazzina avverrà nel rispetto delle regole e dei protocolli emanati, con corsi aperti a chiunque sia interessato e non solo ai suoi attuali soci.

Durante la lunga chiusura, la società sportiva più antica d’Italia non si è mai fermata, ha compiuto grandi sforzi per continuare a stare vicino ai propri soci e al suo pubblico della rete, attivando corsi online e decine di video tutorial pubblicati sui social networks che sono stati guardati e seguiti da migliaia di persone.

Lo sport “fai da te” ha però diversi evidenti limiti, la Società torinese non vede l’ora di poter riaprire il suo portone ed ha predisposto la sua grande e fornitissima sede – composta da 9 palestre con una grande dotazione di attrezzature all’avanguardia – per poter accogliere numerose persone ogni giorno, con un piano di turni attentamente studiato per garantire la sicurezza necessaria.

 

Lo svolgimento di diversi corsi può avvenire contemporaneamente per permettere a più membri della stessa famiglia, adulti o bambini, di svolgere attività diverse negli stessi orari e ottimizzare così i tempi e il ritmo dei loro impegni quotidiani. Inoltre, la Reale continuerà a proporre corsi online, per chi desidera continuare a fare attività fisica nella propria abitazione, con agevolazioni e maggior cura per il benessere dei soci meno giovani con specifici corsi a loro dedicati.

 

Per gli adulti sono in programma corsi di salute e fitness [corpo libero, gym jazz, pilates, functional training], di arti marziali [iaido, judo, karate], di acrobatica e circo [acrobatica aerea, acrobatica a terra, acrobatica a coppie, verticali, palo cinese] e di danze indiane.

 

Per bambini e ragazzi sono in programma corsi di presport [attività motoria e propedeutica ai vari sport per i bambini di 5 anni], di ginnastica artisticaginnastica ritmicacirco e acrobatica aereatrampolino elastico e arti marziali [judo e karate].

Per ciò che riguarda l’acrobatica aerea outdoor, con la sua FLIC Scuola di Circo la “Reale” ha allestito cinque strutture negli spazi aperti dell’area Bunker, adiacenti allo Spazio FLIC (ingresso via Paganini 0/200 in Barriera di Milano), per lezioni che si svolgono dal lunedì alla domenica dalle 10:00 alle 19:00 in collaborazione con l’associazione Variante Bunker Sport.

Le discipline insegnate sono tessuti, cerchio, corda, cinghie, trapezio fisso e trapezio ballant (oscillante).

 

Le informazioni complete sono reperibili nel sito www.realeginnastica.it ma è possibile richiedere maggiori informazioni recandosi nella sede di Via Magenta 11 o telefonando allo 011530217.

 

Per avere maggiori informazioni sulla Reale Società Ginnastica è possibile visitare:

www.realeginnastica.it,  www.museorealeginnastica.it  e  www.flicscuolacirco.it

 

 

RIFERIMENTI WEB

Sito Internet: www.realeginnastica.it

Facebook: https://www.facebook.com/realeginnastica/

Instagram: https://www.instagram.com/realeginnastica/

Youtube: https://www.youtube.com/user/RealeGinnastica

“Il pensiero in meno”. Intrecciando cinema e arte

Personale di Irene Dionisio al Polo del ‘900 con video, installazioni, oggetti e perfomance

 

Una mostra che, intrecciando i linguaggi di cinema e arte,  riflette su qual è lo spazio, il ruolo e il potere del pensiero oggi in Occidente.  

Il pensiero in meno“, la mostra personale di Irene Dionisio (Torino, 1986) si inaugura giovedì 3 giugno alle 19 al Polo del ‘900 di Torino, Palazzo San Celso – Galleria delle Immagini. È curata da Ilaria Bernardi ed è parte del più grande cartellone di “Archivissima 2021”.

Il percorso espositivo desidera indurre nello spettatore la riflessione su come il pensiero possa operare all’interno di una società che, da un lato, continua sottilmente ad applicare censure, vincoli e, dall’altro, trasforma – il pensiero stesso – in merce. 

L’esposizione include una serie di lavori – video, installazioni, oggetti e performance – che l’artista e regista torinese, vincitrice nel 2020 del Premio Bertolucci e nel 2021 dell’American Dream Fellowship for Artist, ha dedicato a questo tema dal 2016 a oggi. Tra questi, di particolare rilievo, sono alcuni lavori inediti concepiti per l’occasione. 

 «Se nel 1966 Michelangelo Pistoletto realizzava gli Oggetti in meno per reagire a una concezione di mercato che rendeva potente uno specifico dominio culturale, Irene Dionisio con Il pensiero in meno si oppone all’attuale parametro – che svuota il pensiero stesso –  per liberarlo, rendendolo autonomo da qualsiasi restrizione, imposizione esterna e contemporanea alienazione» afferma Ilaria Bernardi, curatrice della mostra. 

 La mostra prevede inoltre alcuni momenti partecipativi: giovedì 3 giugno alle 19,30 una performance di Irene Dionisio, mentre mercoledì 9 giugno alle 15 in programma sui canali social di Archivissima è in programma il talk “ll pensiero in meno: quale il ruolo dell’intellettuale nel mondo contemporaneo?” al quale partecipano la curatrice Ilaria Bernardi, il direttore della Fondazione Polo del ‘900 Alessandro Bollo, il filosofo e scrittore Leonardo Caffo e la stessa Dionisio.

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Irene Dionisio (To, 1986). La produzione di Irene Dionisio si snoda tra cinema e arte visiva, includendo video-installazioni, documentari, film di finzione. 

Le sue opere sono state esposte in mostre personali e collettive presso prestigiosi spazi espositivi in Italia e all’estero come IIC, New York; PAC, Milano; PAV e Castello di Rivoli, Torino; OCAT, Shanghai; Palazzo Grassi, Venezia; Museo Berardo, Lisbona; MamBo, Bologna; Centre d’Art Contemporain, Ginevra. 

Le sue produzioni filmiche hanno partecipato a numerosi festival internazionali (tra cui Biennale di Venezia, Torino Film Festival, Visions du Réel, Taiwan Film Festival) e ricevuto numerosi premi (tra cui il Premio Solinas, il Premio Scam – Fr -, il Premio della Giuria al Cinema Verité in Iran, il Nastro D’argento). E’ stata nominata ad David e ai Globi d’Oro.  Irene Dionisio ha vinto inoltre un grant per Nipkow – Media Brandeburg – Berlin (2020), il grant ArtOmy – NY (2020), il Premio Bertolucci (2020) e l’American Dream Fellowship for Artist (2021).

 

I manifesti pittorici di Sabrina Rocca: un’esplosione di colore e positività

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Cosa hanno in comune la pittrice torinese Sabrina Rocca e le Nazioni Unite?

Giovedì 27 maggio un pubblico di oltre trecento appassionati di arte (e non solo) hanno potuto scoprirlo partecipando (seguendo rigorosamente i protocolli sanitari imposti dalle norme sulla prevenzione dei contagi COVID 2019) alla vernice della mostra GO GOALS TOGETHER della pittrice Sabrina Rocca, curata dalla storica dell’arte e scrittrice Monica Trigona.

 

L’evento si è svolto eccezionalmente nella sede dell’International Training Centre dell’International LabourOrganization di Torino.

Un luogo speciale che per la prima volta apre le sue sale ad un evento privato e seguendo il percorso dell’esposizione se ne comprende appieno il motivo.

Il legame forte che unisce le Nazioni Unite, delle quali l’ILO è uno degli Enti, e Sabrina Rocca è la sensibilità con la quale l’artista attraverso le sue opereveri e propri manifesti  pittorici, come lei stessa ama definirli riesce a cogliere e trasmettere principi che fondano la sua opera. I suoi quadri sono un’esplosione di colore e positività,veicolati attraverso le sue ormai emblematiche figure di bambini e ragazzi che si fanno ambasciatori di messaggi sociali quali la pace, l’uguaglianza, la non violenza, la lotta alla diffusione delle armi, la tutela dell’infanzia, la sostenibilità, la lotta al cd “gender gap”.

Il percorso artistico di Sabrina Rocca l’ha condotta, ormai da tempo, ad esprimere e trasmettere il suo impegno sociale che attraverso i quadri, sintesi mirabile e colorata della sua visione del mondo, messaggi forti che assurgono a titolodelle sue opere. Attraversando le sale dell’ITC ILOtroviamo i quadri “Go goals together, We want you for a better world; Handle with care (riferito ai bambini), Feelslike green spirit (ispirato alla tutela del Pianeta e alla sostenibilità), The future is female, Protect kids no Guns(lotta alle armi)

Le opere di Sabrina sembrano essere le didascalie deicosiddettigoals”, ovvero gli obiettivi della Agenda per il 2030 per lo Sviluppo Sostenibile divenuti programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità, unaccordo programmatico sottoscritto nel Settembre 2015 dai 193 Paesi membri dell’ONU. Gli obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile – “Sustainable Development Goals”- sono 17 e rappresentano un piano d’azione per raggiungere i “goals”. Tra gli obiettivi comuni troviamo proprio il contrasto al cambiamento climatico, la lotta alla povertà, l’azione per raggiungere la parità di genere, la pace e la giustizia, la salute, l’istruzione, la riduzione delle disuguaglianze(https://sdgs.un.org/goals )

L’esposizione dei quadri dell’artista torinese non poteva trovare collocazione e accoglienza migliore del Campus Onu, la bellissima palazzina dell’ITC ILO. Percorrendo il corridoio e le sale l’impressione che si ricava è quella di essere invitati a visitare la sede dell’Organizzazione,piuttosto che una mostra d’arte, tanto la poetica pittorica dell’artista è in sintonia perfetta con lo spirito e la missiondell’Ente e del luogo.

Una tale armonia ci fa pensare che questi quadri possano entrare a pieno titolo nella collezione permanente dell’ILO, sia a Torino che nella sede internazionale di Ginevra.

La curatrice della mostra Monica Trigona ci aiuta a comprendere più a fondo lo stile pittorico dell’artista “Le composizioni di Sabrina Rocca” – dice- rivelano immediatamente l’attitudine a traslare con bella pittura – di matrice iperrealista – un repertorio iconografico che proviene dal contesto urbano quanto dalla sua visione personale della contemporaneità globalizzata e multietnica. Le “frivolezze grafiche”, mutuate dal modo del fumetto, memore delle affiches d’antan, rafforzano quei messaggi scritti, così lapidari e giusti, che s’affacciano nei suoi quadri”.

Sabrina Rocca, con quella luce speciale negli occhi, che ci introduce già nel suo universo spirituale e che si traduce, poi, in segni e colori che testimoniano che solo insieme possiamo costruire un mondo migliore chiosa: “Credo nei sogni e nei colori, attraverso il mio lavoro cerco di far riflettere, con il sorriso, su temi importanti. Credo negli esempi positivi credo nel bene, nei sorrisi dei bambini che sono il nostro futuro”.

D’altra parte non è la prima volta che l’artista riesce aconiugare arte e diritti umani. Nel 2017  con il progetto “The art of rights unendo fotografia, video e pittura ha realizzato un “quadro multimediale” una riflessione suiDiritti Umani attraverso il riferimento concettuale della Bandiera della Pace  con l’obiettivo favorire la conoscenza e la consapevolezza sul tema dei Diritti Umani.

Molti i volti noti che abbiamo incontrato al vernissage, da Lamberto Vallarino Gancia, Presidente del Teatro Stabile, Paolo Manera, Direttore Generale di Film CommissionPiemonte, alla direttrice della SORIS Maria Teresa Buttigliengo, la curatrice e storica dell’arte Carla Testore,Valeria Ferrero Presidente della Fondazione Bellisario Piemonte e  tanti giovani, ma anche importanti artisti torinesi come Carlo Gloria e Salvatore Zito e la fotografa Daniela Foresto.

Tanti gli sponsor dell’evento, segno che l’arte è sempre più seduttiva nei confronti dell’economia e che diventa sempre più uno straordinario “brand ambassador”: GALUP, con l’AD Stefano Borromeo, Riso Gallo, con l’AD Emanuele Preve, INALPI, Mega 1941, con Gabriella ed Elena Allemani, ISTAM con Marcella Arrabito, AD ed ideatrice della linea di design Q-Nico, Mollificio Italiano con l’AD Luca Venzon, OLYRE, con l’AD Monica Carnino e COVISIAN, con il Presidente Gabriele Moretti, Matteo Torchio responsabile marketing e comunicazione di Inalpi e Luca Sburlati ceo di Pattern

La Città di Torino ha offerto il suo patrocinio a questa mostra che segna la ripresa degli eventi culturali in presenza dopo la lunga pausa forzata dovuta alla pandemia. Il colore, il calore umano, la gioia e l’ottimismo che i bambini di Sabrina Rocca trasmettono, unitamente all’impegno sociale sono certamente un viatico per la rinascita culturale e non solo della nostra Città. Go GoalsTogether!

Irma Ciaramella

(nella foto di Tommaso Chiarella: Sabrina Rocca, Monica Trigona e Irma Ciaramella con mascherina e due foto delle opere – 2021, tecnica acrilico su tela)

 

Dove: International Training Centre ILO Viale Maestri del Lavoro 10 – Torino

Quando: dal 27/05/2021 – al 17/07/2021

Artista: Sabrina Rocca

Genere: arte contemporanea, personale

Orari: martedì – domenica dalle 10 alle 19 previo appuntamento, richiesto via mail a gogoalstogether@gmail.com

Email: gogoalstogether@gmail.com

Ufficio stampa: EMANUELA BERNASCONE

 

Bentornati al Giardino Medievale di Palazzo Madama

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Riapertura mercoledì 2 giugno

Noto come il “Giardino della Principessa” dedicato alla Principessa d’Acaia Bona di Savoia, undicesima figlia di Ludovico d’Acaia e di Anna di Lusignano – dal prossimo mercoledì 2 giugno torna a riaprirsi al pubblico il “Giardino Botanico Medievale”, che dal 2011,  nel fossato di Palazzo  Madama, ospita  la fedele e suggestiva ricostruzione di un giardino di tardo Quattrocento, riprendendo nell’organizzazione della struttura e nella scelta delle piante le indicazioni trovate in alcuni documenti, risalenti al governo di Ludovico Principe d’Acaia (1402 – 1418), in cui erano elencate le spese di vario genere di Palazzo Madama. Ebbene, a 10 anni dall’inaugurazione, botanica e giardinaggio continuano a essere protagonisti di primissimo piano con l’introduzione di nuove specie di piante ornamentali e officinali, frutti e ortaggi e con la ripresa di visite e attività volte alla scoperta delle fioriture stagionali, di curiosità botaniche e di particolari aspetti di coltivazione e gestione naturale del giardino.

Tutti i mercoledì del mese di giugno, dalle ore 16.30 e alle ore 17.30, saranno dedicati alle “Passeggiate con il curatore botanico Edoardo Santoro, che, con l’aiuto dei volontari del progetto Senior Civico del Comune di Torino, accompagnerà i visitatori nelle diverse aree del giardino tra rose antiche, officinali mediterranee, medicinali indigene, fiori di campo e piante dimenticate. Dal mese di luglio le passeggiate avranno cadenza mensile e l’appuntamento sarà il primo mercoledì del mese.

Altro progetto. Si sa che il giardino è anche luogo fra i maggiormente deputati alla lettura e per questo motivo, l’ultimo venerdì del mese dalle ore 16.30 alle ore 17.30 verrà dedicato all’appuntamento Libri e giardini: sarà un’ora pomeridiana durante la quale i visitatori potranno pescare a sorpresa da una cesta alcuni libri scritti da famosi giardinieri o giardiniere, intellettuali, personaggi dello spettacolo, che amano mettere le mani in terra e raccontare esperienze di giardinaggio, piante curiose o avventurosi viaggi botanici.

Info: il giardino è visitabile con un biglietto dedicato (5€, gratuito Abbonamento Musei e Torino + Piemonte Card) oppure con il biglietto di ingresso al museo.

Costo appuntamenti in giardino: € 4 (max 10 persone)
Calendario Passeggiate con il curatore botanico | ore 16.30 – 17.30; mercoledì 9, 16, 23, 30 giugno; mercoledì 7 luglio, mercoledì 4 agosto
Calendario Libri e giardini | ore 16.30 – 17.30; venerdì 25 giugno, venerdì 30 luglio, venerdì 27 agosto

Prenotazioni: madamadidattica@fondazionetorinomusei.it

g. m.