Cosa succede in città- Pagina 27

In scena al teatro Astra il Faust di Goethe di Leonardo Manzan

Leonardo Manzan e Rocco Placidi hanno firmato l’originale adattamento del Faust di Goethe, con l’obbiettivo di avvicinare con un linguaggio contemporaneo anche il pubblico più giovane. Faust di Goethe è inteso come un’opera monumentale che rispecchia la modernità nella figura del suo protagonista, un eroe incapace di essere felice, eternamente insoddisfatto, che vuol possedere l’assoluto e l’eternità e non si accorge che si può godere solo nel limite dell’attimo.

Faust stesso afferma :”All’attimo direi, sei così bello, fermati”.

La pièce teatrale è una produzione della Fabbrica dell’Attore- Teatro del Vascello TPE Teatro Piemonte Europa LAC Lugano Arte e Cultura.

La storia è piuttosto semplice. C’era un uomo che aveva fatto un patto con il diavolo. Eppure si dice che la storia del Faust sia irrappresentabile, perché, per farlo, bisogna credere nel diavolo. Lo spettacolo prende avvio davanti a un sipario chiuso, con una conferenza sul Faust tenuta da Faust. La sua opera non si può fare, se ne può solo parlare. Faust è talmente autoconsapevole da non poter più agire. E soprattutto lui al diavolo non crede più. Non fa in tempo a finire la frase che il diavolo appare al tavolo dei relatori.

Nessuno crede più nel diavolo come nessuno crede più nel Teatro. Con l’arrivo di Mefistofele il sipario si apre e inizia il viaggio della strana coppia. Mefistofele ha bisogno che Faust creda in lui per esistere, Faust ha bisogno di credere nel diavolo per ritrovare sé stesso e le possibilità del teatro.

Anche a Leonardo Manzan, Andrea De Rosa ha rivolto la consueta domanda su chi o che cosa sia il fantasma nel suo spettacolo.

“Potrei rispondere con una battuta – ha affermato Leonardo Manzan – e dire che il fantasma rischio di essere io che ho scelto di misurarmi con un testo che il suo autore definisce incommensurabile. Il Faust di Goethe è un mondo, un’opera letteralmente piena di fantasmi, evocazioni dall’oltretomba, festini di streghe, trasformazioni, viaggi nel tempo e mostri di vario genere. Ma la cosa che mi piace da matti è che questa storia così spaventosa si può riassumere così: c’era una volta un uomo che fece un patto con il diavolo. Il Faust incombe su di me come una montagna incantata. Se mi vedrete riemergere da questa foresta di simboli sarà perché sono riuscito ad arrivare al nocciolo e a fare uno spettacolo di una semplicità incommensurabile. Altrimenti sì sarà vera la battuta, il fantasma sono io”.

 

Teatro Astra via Rosolino Pilo 6

Martedì, venerdì ore 21, mercoledì ore 19, giovedì ore 20, sabato ore 19, domenica ore 17

 

Mara Martellotta

Il Carnevale a Torino è al Balon!

Il Balon di Torino è uno dei mercati caratteristici della città, famoso per la sua lunga tradizione legata al riuso, al riciclo e alla vendita di oggetti di seconda mano. Si trova nel quartiere Borgo Dora ed è un luogo perfetto per chi cerca pezzi unici, antiquariato o articoli vintage. È un mercato che valorizza il riuso, proprio come la maschera di Rusnenta, che viene scelta durante il Carnevale di Torino. La figura della Rusnenta è una maschera simbolica che rappresenta l’antico modo di non sprecare nulla, rispecchiando la cultura del recupero e del riciclo che caratterizza da sempre il Balon. Il nome “Rusnenta” viene dal dialetto torinese e significa “arrugginita”, ma in questo contesto simboleggia proprio l’idea di trasformare ciò che sarebbe considerato scarto in qualcosa di utile e prezioso, proprio come nel mercato dove gli oggetti trovano una seconda vita. Questa maschera diventa protagonista durante il Carnevale, mettendo in evidenza il legame tra tradizione, sostenibilità e il riuso nella vita quotidiana torinese. È anche un momento per riflettere sull’importanza del riciclo e del consumo consapevole. Domenica 23 febbraio lo storico mercato di antiquariato e vintage ospiterà numerosi 𝙜𝙧𝙪𝙥𝙥𝙞 𝙙𝙞 𝙧𝙞𝙚𝙫𝙤𝙘𝙖𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚 𝙨𝙩𝙤𝙧𝙞𝙘𝙖, 𝘤𝘩𝘦 𝘤𝘰𝘯 𝘭𝘦 𝘭𝘰𝘳𝘰 𝘦𝘴𝘪𝘣𝘪𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪 e la parata finale faranno 𝘷𝘪𝘢𝘨𝘨𝘪𝘢𝘳𝘦 𝘯𝘦𝘭 𝘵𝘦𝘮𝘱𝘰 gli spettatori in un crescendo di emozioni: dall’antica Roma al medioevo, dalle corti settecentesche alle guerre Napoleoniche… tutto tra le vie di uno dei più bei borghi del capoluogo sabaudo.

FRANCESCO VALENTE

Guarda il video:

Al via la decima edizione di Seeyousound Music Film Festival

L’inaugurazione odierna di Seeyousound Music Film Festival verrà introdotta presso gli spazi del Recontemporary Magazzino sul Po da una mostra dell’artista Luis Braddock Clarke, con l’esibizione dei Lamita!

Ritorna, dal 21 al 28 febbraio, il Seeyousound Music Film Festival, con in programma 65 film e videoclip che esplorano l’universo musicale in tutte le sue sfaccettature, 15 live, una exhibition, un djset afterscreening, masterclass e una varietà di eventi collaterali che renderanno per 8 giorni Torino un punto di aggregazione tra cinema e musica. La manifestazione continuerà a proporre il meglio della produzione internazionale che intreccia musica e cinema. La formula vincente non viene cambiata, ma vengono rinnovati i contenuti con sempre nuovi ospiti e tanta musica, oltre che tanta voglia di vivere la festa di Seeyousound. Più nel dettaglio, vi sarà un film in anteprima assoluta, uno internazionale, una europea, 19 anteprime italiane suddivise tra le tradizionali sezioni competitive: Long Play Doc, Long Play Feature, Sette Inc, Soundies e Frequencies. Saranno presenti anche le rassegne Rising Sound e Into the Groove, sezione mainstream che inaugurerà a Seeyousound con l’anteprima italiana di “Blur-To the end” del regista Toby L. Lo scorso anno Seeyosound ha celebrato il suo decimo anniversario, e ora inizia il compito più difficile, quello di garantire al Festival una nuova decade con passione immutata e grande sforzo, definendo un programma capace di abbracciare sensibilità diverse in un mondo contraddistinto dall’incertezza e spesso lacerato dalle tensioni. La musica deve rimanere un punto di riferimento essenziale, un rifugio, una guida, e per questa ragione gli 8 giorni di Seeyousound saranno di grande intensità edizione storie appassionanti da vivere. I dati di vendita dimostrano il successo della rassegna. Tra i titoli più attesi dei documentari sulle leggende del rock e dell’elettronica, e di storie di scena underground, ricordiamo la prima italiana di My Way, di Thierry Teston, Eliza Azuelos, seguita da uno speciale tributo del live dei Blue Beaters, “Googoosh Made of fire” del regista Milow Far Taghizad, segue “Soundtrack – to a coup d’Etat” di Johan Grimonprez, fresco di nomination all’Oscar come Miglior Documentario, Omar and Cedric, “If this ever gets weird” di Nicolas Jack Davis, regista pluripremiato e nominato ai Grammy.

Un aspetto interessante è quello dell’unico film in concorso intitolato “Going underground”, dedicato alla parabola della band post punk Gaznevada, che verrà proiettato domenica alle 21.15. Seeyousound non vive solo di pellicole, il suo fitto programma è arricchito da molti eventi collaterali e anche da una quarantina di ospiti che spazieranno dalla Beat Generation, rappresentata da Shel Shapiro, a quella pop anni Ottanta di Johnson Righeira, oltre a una quindicina di altre esibizioni, tra cui quella di Tormento.

MARA MARTELLOTTA

Tutto il programma dettagliato sul sito www.seeyousound.org

Nuovi appuntamenti a Villa della Regina

Gabriele Icardi, giardiniere del Consorzio delle Residenze Reali Sabaude, attualmente impegnato nella cura dei giardini di Villa della Regina, Propone un ciclo di tre appuntamenti dedicati alla cura del giardino, tre workshop botanici in villa per approfondire le tecniche di potatura delle ortensie e della cura delle rose.

Sabato 22 febbraio dalle 9.30 alle 12.30 si terrà il primo laboratorio sulle tecniche più adatte di potatura, cura e messa e dimora delle ortensie. Per l’occasione sarà possibile visitare il Padiglione dei Solinghi, costruzione a pagoda dove si riuniva l’Accademia dei Solinghi, accolita di intellettuali fondata dal Cardinale Maurizio, e sorseggiare un tè. Prenotazioni a infoamicivilladellaregina@gmail.com, contributo per la partecipazione al progetto “Un giardino per tutti” 40 euro a persona.

La partecipazione al workshop richiede l’acquisto del biglietto per accedere al polo museale, gratuito per i possessori di tessera “Torino Musei” e per i soci di Amici di Villa della Regina.

Sabato 22 febbraio, a partire dalle ore 13, nel salone d’onore si terrà un evento dedicato al design del gioiello contemporaneo dal titolo “Oggetti del desiderio. Moda, tendenze, tecniche e mercato – 4 cardini per raccontare il gioiello”. Per l’occasione saranno presenti con alcuni loro lavori e ispirazioni cinque designer del gioiello contemporaneo. Alle 14.30 seguirà un talk sulla storia del gioiello contemporaneo con Gloria Guerinoni, contributo di Vogue Italia, che dialogherà con Monica Bruno della galleria Marco Polo. Sabato 15 febbraio, alle ore 11, si terrà a Villa della Regina una visita tematica sugli amori divini, nella settimana di San Valentino, alla scoperta della passione settecentesca per la mitologia greca. Si tratta di un’occasione per approfondire i miti a tema amoroso che sono stati fonte di ispirazione per le opere presenti nella residenza. Telefono 011 95035.

Domenica 23 febbraio, dalle 14.30 alle 17.30, vi saranno delle danze in costume settecentesco per rievocare le feste alla corte sabauda in occasione del Carnevale, a cura del gruppo storico Historia Subalpina. Alle 15.30 bambini e bambine potranno partecipare con il loro travestimento preferito e saranno protagonisti con le loro famiglie ai giochi e ai balli ispirati ai colori del Carnevale.

Proseguono le visite guidate condotte dai volontari dell’Associazione Amici di Palazzo Reale ODV venerdì e sabato dalle 10.30 alle 13 e dalle 14.30 alle 17.30. Domenica dalle 10 alle 13.

Mara Martellotta

“Yo Yo Piederuota”. Una “storia di amicizia e diversità” allo “Spazio Kairòs”

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Con la Compagnia dei “Santibriganti Teatro” e l’organizzazione di “Onda Larsen”

Domenica 23 febbraio, ore 16,30

Uno spettacolo per famiglie, pensato per tutte le età, dai 5 anni in su. Estremamente toccante ma non privo di umorismo e soprattutto teso a trasmettere importanti principi di vita, incentrati sul tema, con cui tutti dai più grandi ai più piccini quotidianamente ci confrontiamo: il tema della “disabilità”.

Lui, Giovanni, da tutti chiamato Yo: troppo alto e con due grandi piedi per correre/ Lei, Giorgia, da tutti chiamata Yo: troppo orgogliosa e con due grandi ruote per forza/

C’è un cortile asfaltato, c’è un canestro mezzo scassato e un quartiere di una città/

C’è una stanza, c’è una lavagna e la scuola di una città …/

 

Prima di incontrarsi erano un po’ più soli/

Yo lui, troppo alto, chi ci arriva   a parlargli fin lassù? E poi se ci arrivi non ti parla: un orso/

Yo lei, troppo orgogliosa. Anche perché prima non era così, sopra una sedia a rotelle, era come gli altri: “normale”…/

 

YoGiovanni probabilmente vive con i suoi genitori in quella città e in quel quartiere da sempre … /

YoGiorgia ci è arrivata da poco tempo …

 

In estrema sintesi, questo lo spaccato narrativo e ambientale – raccontato dagli organizzatori – di “Yo Yo Piederuota”, lo spettacolo teatrale a cura di “Santibriganti Teatro” (nata come Cooperativa a Torino nel 1992, sotto la direzione artistica di Maurizio Bàbuin, e dal 2002 “Associazione Culturale”), ospitato sul palco di “Spazio Kairòs” di via Mottalciata 7, domenica prossima 23 febbraioalle 16,30.

Organizzato dalla Compagnia Teatrale “Onda Larsen”, lo spettacolo esplora, attraverso le vicende di Giovanni e Giorgia, il tema assai delicato della “disabilità”. Ricca di emozioni e avvincenti colpi di scena, la storia, al di là della pura e semplice narrazione di fatti e circostanze, vuole indicarci, in qualche modo, la strada, quella giusta da seguire in ogni istante e in grado di porci nella condizione di superare ogni qualsivoglia genere di ostacoli: la strada dell’amicizia e della ragionata accettazione di sé.

Lo spettacolo vede in scena Arianna Abbruzzese e Marco Ferrero, con la regia di Maurizio Bàbuin, e circuita da anni in vari teatri italiani, senza mai interrompere la sua corsa e conquistando vari riconoscimenti. Ha, infatti, vinto il primo premio al “Festival Internazionale Enfanthéâtre Aosta 2023/24”, il primo posto Giuria “100 ragazzi” al Festival Internazionale “I Teatri del Mondo 2015” e una menzione speciale Giuria esperti al Festival “G.Calendoli Padova 2012”. Si è, inoltre, aggiudicato il terzo posto tra gli spettacoli più votati dai bambini sempre al Festival “G.Calendoli Padova 2012”, oltre ad una menzione speciale Giuria adulti e una per Giuria bambini in “Giocateatro Torino 2012”.

Il tema della “disabilità” viene sempre affrontato “con un linguaggio – sottolineano gli interpreti – semplice e diretto, promuovendo l’inclusione e il rispetto per le differenze”. E soprattutto cercando di far vivere ai bambini e alle famiglie un’esperienza assolutamente coinvolgente: l’interazione con il pubblico e l’uso di elementi scenici dinamici rendono, così, lo spettacolo un’esperienza unica.

Un’esperienza che porta attori in scena e pubblico in platea ad una positiva convinzione. Positiva e, in qualche modo, rasserenante. Una convinzione che, dentro, coltiva, e sempre deve coltivare, i semi della speranza.

Per YoGiovanni e YoGiorgia, concludono, infatti, gli organizzatori “non c’è molto che possa aiutarli a farli diventare amici / se non quella palla che si butta dentro un canestro e poco altro / Ma a volte, si sa, basta poco per fare accadere tanto”.

Per ulteriori info: tel. 351/4607575 o www.ondalarsen.org

G.m.

Nelle foto: Immagini di scena

Volley, nazionali Giappone Under 16 in Consiglio regionale

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Le nazionali giapponesi Under 16 di volley, ospiti a Cambiano e San Mauro Torinese (To) nel contesto dell’iniziativa “Youth Volley League and Cultural Exchange”, sono state ricevute  a Palazzo Lascaris dal presidente del Consiglio regionale del Piemonte Davide Nicco, e dal presidente della sesta Commissione, che si occupa anche di Sport e Cultura, Paola Antonetto.

Le due squadre nipponiche, in Piemonte fino al 20 febbraio, e gli atleti e le atlete pari età della In Volley Piemonte e della Sant’Anna Pallavolo effettuano allenamenti congiunti e hanno in calendario due partite amichevoli.

Ma, come ha voluto sottolineare Nicco, “non c’è solo lo sport nell’iniziativa, ma anche cultura, formazione e socialità”, come si evince dal programma dei tre giorni che ha toccato e tocca ogni aspetto.

Concetti ribaditi da Antonetto, che ha sottolineato “l’importanza dello scambio di esperienze tra i giovani”.

L’associazione interculturale Italia-Giappone “Sakura” di Torino ha dato vita a una serie di laboratori dove le atlete e gli atleti asiatici hanno dato saggio di alcune delle loro arti come l’origami e lo shodo, l’arte giapponese della calligrafia. Dopo la visita a Palazzo Lascaris, e dopo i due test-match, le pallavoliste e i pallavolisti del Sol Levante impareranno a cucinare la pizza.

Al Politecnico RESTART “Connetti il domani, disegna il futuro”

Al via l’iniziativa promossa dal programma di ricerca e sviluppo RESTART per orientare la scelta universitaria verso un futuro guidato da innovazione e tecnologia

 

Torino, 18 febbraio 2025 – Proiettarsi verso un futuro guidato da innovazione e tecnologia: è questo l’obiettivo della nuova iniziativa promossa dal programma di ricerca e sviluppo RESTART-RESearch and innovation on future Telecommunications systems and networks, to make Italy more smART– finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del PNRR, tra i più importanti programmi pubblici realizzati in Italia nel settore delle Telecomunicazioni – che si rivolge alle nuove generazioni di studenti per ispirare e orientare la loro scelta universitaria. Si tratta del roadshow nazionale “Connetti il domani, disegna il futuro”, un evento a tappe che, a partire da oggi e fino ad aprile prossimo, toccherà alcuni tra i principali atenei partner di RESTART.

“Uno degli obiettivi fondamentali del programma RESTART è quello di mettere in campo azioni strategiche per supportare la formazione di giovani ingegneri/e e per incrementare l’offerta di risorse umane in un settore che offre grandi opportunità di carriera” ha sottolineato Nicola Blefari Melazzi, Presidente della Fondazione RESTART, che crede molto in questa iniziativa per l’impatto che può avere sui giovani in tutt’Italia.

Per la prima tappa è stato scelto il Politecnico di Torino, che coordina la comunicazione e la disseminazione del programma: qui, sul palco dell’Aula Magna, dove erano presenti oltre 400 studenti e studentesse delle scuole superiori di secondo grado, sono intervenute oggi numerose figure di spicco per portare all’attenzione del pubblico le loro storie, storie di successo capaci di ispirare e guidare le future generazioni di studenti universitari. L’evento è stato infatti pensato come format motivazionale, coinvolgendo nella conduzione Walter Rolfo – ingegnere, coach e autore che, utilizzando un linguaggio emozionale e coinvolgente, accompagnato da contributi video e musicali, ha mostrato al giovane pubblico come sognare in grande per disegnare, insieme, un futuro nel quale lasciare un segno.

E allora, introdotti dal Vicerettore per la Formazione del Politecnico di Torino Fulvio Corno, e Carla Fabiana Chiasserini, referente del programma RESTART, hanno preso la parola Amalia Ercoli Finzi, una delle personalità più importanti al mondo nel campo delle scienze e tecnologie aerospaziali, intervenuta sul palco al fianco della figlia, Elvina Finzi,  ingegnera nucleare, insieme alla quale ha ispirato il pubblico al “dovere morale” di realizzare i propri sogni, e indirizzando le donne, verso le carriere ingegneristiche; la dottoranda del Dipartimento di Elettronica e Telecomunicazioni-DET del Politecnico di Torino Anna Mauro, che a soli 25 anni ha fondato la start up ORiS per portare energia sulla luna e fa parte della lista Forbes Italia Under 30 ; il ricercatore del DET e “cacciatore di terremoti” Emanuele Virgillito, che studia come trasformare le reti ottiche in microfoni per percepire eventi naturali catastrofici come i terremoti; Marco Boglione, fondatore di BasicNet, azienda proprietaria di marchi celebri come Robe di Kappa,  la cui storia imprenditoriale di successo è stata di grande esempio per gli e le studenti presenti, invitati ad approfittare del progresso tecnologico per nutrire un’immaginazione costruttiva . E ancora, hanno raccontato le loro esperienze Christopher Castellini, definito lo “Stephen Hawking della magia”, che unisce illusionismo e profonde riflessioni sul senso della vita, dimostrando che i veri limiti esistono solo nella nostra mente.

A conclusione dell’incontro è intervenuta Gabriella Olmo, docente presso il Dipartimento di Automatica e Informatica-DAUIN del Politecnico di Torino e medico chirurgo, che in dialogo con Emilia Parodi, Direttrice del reparto di Pediatria e Neonatologia dell’Ospedale Mauriziano di Torino, ha illustrato come la tecnologia possa aiutare chi non può esprimere il dolore come i neonati o persone affette di disabilità.

“Siamo molto orgogliosi come Politecnico di Torino di essere riusciti a realizzare un’iniziativa come il road show di RESTART. Il nostro ateneo vanta infatti una lunga tradizione nei corsi di ingegneria delle Telecomunicazioni e riteniamo sia importante valorizzarli anche a livello nazionale. Grazie a questa iniziativa daremo la possibilità ai principali atenei italiani di ispirare la scelta universitaria attraverso i racconti di ingegneri e ingegnere delle Telecomunicazioni, ma soprattutto di persone che hanno creduto nell’innovazione e nella tecnologia per dare un senso al loro futuro” ha dichiarato la professoressa Carla Fabiana Chiasserini, referente del programma RESTART al Politecnico di Torino.

Prossima tappa, il 25 febbraio al Politecnico di Bari: a dialogare con il pubblico saranno, tra gli altri, Mariarita Costanza, co-fondatrice e CTO dell’azienda di informatica, elettronica e telecomunicazioni Macnil e co-fondatrice e CEO della società benefit Everywhere, Francesca Portincasa, Direttrice dell’Acquedotto Pugliese e Attilio Guarin, Primario di Ematologia e Terapia Cellulare presso l’Istituto Tumori “Giovanni Paolo II”.

Da qui si proseguirà, il 27 febbraio, all’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, con ospiti come Carmen Luisa Bucci, Broadcast Engineer alla RAI, Settimio Pavoncello, Ingegnere delle Telecomunicazioni presso ARPA Lazio, Giuseppe Bianchi, Professore presso l’Università di Roma Tor Vergata e Sara Turco, Communication Technologies Engineer presso Enel Grids.

Gli altri appuntamenti in programma saranno il 12 marzo presso l’Università di Genova, il 1° aprile presso l’Università di Palermo, l’8 aprile presso l’Università di Trento, l’11 aprile presso l’Università Mediterranea di Reggio Calabria e il 15 aprile presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II.

Foto di Alberto Chiariglione

Gli appuntamenti della Fondazione Torino Musei

SABATO 22 FEBBRAIO

Sabato 22 febbraio ore 16.30

ONE WAY Together

MAO – Visita guidata in collaborazione con Orchestra Filarmonica di Torino

Arte e musica: un abbinamento dal quale sprigiona bellezza. Ispirati dai concerti della Stagione concertistica dell’Orchestra Filarmonica di Torino, i musei della Fondazione Torino Musei ogni sabato precedente il concerto propongono a rotazione un ciclo di visite guidate al proprio patrimonio museale.

SORRISI E ABBRACCI

Nella collezione di statuaria indiana, il dio Shiva e la sua consorte Parvati siedono abbracciati con un sorriso lieve, mentre alcune sale più in là, nei bronzi e nei dipinti tibetani, divinità terrifiche dall’aspetto feroce stringono la loro partner tantrica in un abbraccio furioso. A partire da questi spunti, il percorso si sviluppa tra la statuaria di soggetto buddhista e induista proveniente dall’Asia Meridionale e dal Sud-est asiatico e gli oggetti di arte religiosa dallo straordinario impatto visivo che rappresentano lo sterminato pantheon del Buddhismo tantrico.

Visita guidata a pagamento. Costo: 7 € per il percorso guidato + biglietto di ingresso al museo secondo tariffe (gratuito con Abbonamento Musei e Torino Piemonte Card).

Info e prenotazioni: t. 011 5211788 (lun-dom 9-17.30); prenotazioniftm@arteintorino.com – è possibile effettuare l’acquisto online https://www.arteintorino.com/

 

 

DOMENICA 23 FEBBRAIO

 

Domenica 23 febbraio ore 11-13 e 15-17

LAMENTI/AMO         

MAO – performance a cura di YizhongArt

YizhongArt svolge un percorso di ricerca sull’incontro e la relazione che si esprimerà attraverso la serie di perfomance, “OUYU偶遇”.

“Lamenti/AMO” è il primo progetto performativo della serie in residenza al MAO e prende spunto dal concetto del lamentarsi sia come espressione di dolore o rammarico sia come azione che crea connessione. Attraverso di esso si comunica disagio, si condividono ostacoli e, paradossalmente, si costruiscono legami. In Italia, lamentarsi è spesso un atto che avvicina permettendo agli interlocutori di esprimere empatia e comprensione reciproca. “Lamenti/AMO” esplora questa necessità creando uno spazio dove il lamento diventa un mezzo per favorire l’incontro e il dialogo interculturale.

Nella cultura cinese, quando si menziona il carattere “怨” (yuan = lamento/lamentarsi), si percepisce spesso un’aura negativa. Si ritiene, infatti, che “怨” rappresenti l’irrisolto e quindi una delle cause per cui le anime non trovano pace dopo la morte.

Dal punto di vista della calligrafia, il carattere “怨” viene talvolta scritto con la parte superiore rappresentata dal carattere “死” (si=morte) e la parte inferiore dal carattere “心” (xin=cuore). Guardando la forma del carattere si può interpretare come uno stato di dolore e rimpianto che nasce nel cuore. Il carattere “怨” , sia nella sua forma sia nel suo significato, riflette la complessità del pensiero e dei sentimenti, il disappunto che persiste nel cuore (attaccamento), ma anche l’opportunità per una trasformazione (distacco).

La performance si svolgerà nel giardino zen del MAO e coinvolgerà i visitatori in uno scambio “uno a uno”, per dare la possibilità al singolo partecipante di potersi “lamentare con il performer”.

La partecipazione è gratuita. Gradita la prenotazione su yizhongart@gmail.com

Domenica 23 febbraio ore 11.30 e ore 16

DIANA LOLA POSANI

Un’esplorazione del non detto, come un urlo che si trasforma in silenzio

MAO – performance nell’ambito del public program della mostra Rabbit Inhabits the Moon

Diana Lola Posani è una sound artist, performer vocale e facilitatrice di Deep Listening certificata dalla Deep Listening Foundation. Si esibisce internazionalmente, scrive sulla rivista A Row of Trees, della Sonic Art Research Unit (SARU) – Oxford Brookes University e cura il sound art festival AKRIDA. Attualmente è interessata a indagare lo spazio comune tra suono e immaginario poetico, attraverso opere interdisciplinari e poesie sonore.

Il suo lavoro è stato presentato in diversi contesti tra i quali il Padiglione Italia alla Biennale d’Arte di Venezia 2024, MACRO museo d’arte contemporanea, Accademia di Spagna di Roma, Museo MADRE di arte contemporanea e Museo del novecento e del contemporaneo di Palazzo Fabroni.
A Marzo 2023 è stata pubblicata la sua traduzione del libro “Deep Listening – La pratica sonora di una compositrice” di Pauline Oliveros per la casa editrice Timeo e nel Dicembre 2023 è seguita la pubblicazione di “Quantum Listening” di Pauline Oliveros, di cui ha curato anche la prefazione.

Ingresso incluso nel biglietto di mostra.

(cs in allegato)

 

Domenica 23 febbraio ore 10.30

IMPRESSIONI DI COLORE

GAM – Attività per le famiglie

Bambini 3-5 anni

In occasione della mostra “Berthe Morisot. Pittrice impressionista”, la GAM propone un percorso che celebra la storia dell’unica donna tra i fondatori dell’Impressionismo.

Durante il percorso di visita I bambini verranno accompagnati tra le tele dell’artista che, attraverso l’uso sapiente di pennellate brillanti, trasmettono atmosfere vibranti e cromaticamente intense.

In laboratorio il colore diventerà materia da plasmare e attraverso una vera azione di manipolazione, darà vita a una esplorazione creativa.

Grazie alla collaborazione tra la Fondazione Torino Musei e Biraghi al termine dell’attività sarà offerta la merenda a tutti i partecipanti.

Costo bambini: 8 € (biglietto d’ingresso al museo gratuito)

Costo adulti accompagnatori: biglietto d’ingresso alla mostra ridotto, ingresso gratuito ai possessori di Abbonamento Musei Torino Piemonte e Valle d’Aosta

Informazioni e prenotazioni: 0115211788 – prenotazioniftm@arteintorino.com

Prenotazione obbligatoria e pagamento online entro il venerdi alle ore 18

Domenica 23 febbraio 2025, ore 15

I GIARDINI DI BERTHE

GAM – Attività per le famiglie

Bambini dai 6 anni in su

La visita alla mostra dedicata a Berthe Morisot permetterà ai bambini di scoprire una delle poche artiste legate all’impressionismo, che amava dipingere “en plein air” persone, paesaggi e momenti di vita quotidiana catturando con la sua pennellata luci e atmosfere uniche.

I suoi giardini saranno il punto di partenza per un’attività di laboratorio pittorico nello spazio dell’Educational Area, dove i partecipanti potranno creare colorate composizioni a colpi di pennello.

Grazie alla collaborazione tra la Fondazione Torino Musei e Biraghi al termine dell’attività sarà offerta la merenda a tutti i partecipanti.

Costo bambini: 8 € (biglietto d’ingresso alla mostra ridotto)

Costo adulti accompagnatori: biglietto d’ingresso alla mostra ridotto, ingresso gratuito ai possessori di Abbonamento Musei Torino Piemonte e Valle d’Aosta

Informazioni e prenotazioni: 0115211788 – prenotazioniftm@arteintorino.com

Prenotazione obbligatoria e pagamento online entro il venerdi alle ore 18

 

 

LUNEDI 24 FEBBRAIO

 

Lunedì 24 febbraio ore 17

IL PROGETTO LEVINET: I CARTEGGI TEDESCHI DI PRIMO LEVI

Palazzo Madama – conferenza nell’ambito della mostra Giro di posta

Intervengono Martina Mengoni, Alice Gardoncini, Camilla Veneziani.

Quando Se questo è un uomo esce in una nuova edizione per Einaudi nel 1958, Primo Levi viene a sapere che un editore tedesco vuole tradurlo. Finalmente, il libro sarà letto dai tedeschi, dagli ex aguzzini, dai loro figli e figlie. Sul principio degli anni sessanta, Levi comincia a ricevere lettere dai suoi lettori tedeschi e germanofoni: nascono scambi, amicizie, vere e proprie reti di corrispondenza. Come raccontare Auschwitz per immaginare una nuova Europa? E come farlo in un’Europa già divisa in due blocchi? È possibile parlare con i tedeschi che ad Auschwitz stavano «dall’altra parte»? Lo straordinario carteggio tedesco di Primo Levi emerge per la prima volta grazie al progetto ERC Starting Grant LeviNeT, che sta costruendo un’edizione on line ad accesso libero in italiano e in inglese di queste lettere. Uno spaccato di storia culturale europea visto attraverso gli occhi di uno dei maggiori scrittori del novecento italiano.

Ingresso libero.

MERCOLEDI 26 FEBBRAIO

Mercoledì 26 febbraio
BIANCO AL FEMMINILE
Palazzo Madama – apre il nuovo riallestimento collezioni tessuti

In occasione del riallestimento della Sala Tessutimercoledì 26 febbraio 2025 Palazzo Madama presenta un’esposizione che racconta la stretta connessionemateriale e simbolica, che lega il bianco, il colore naturale della seta e del lino, alla donna.

Attraverso una ricca selezione di cinquanta manufatti tessili, di cui sei restaurati in occasione di questa occasione quattordici esposti per la prima volta, la curatrice Paola Ruffino tesse il filo di una storia secolare che passa per ricami minuti, intricati merletti e arriva al più iconico degli indumenti femminili di colore bianco: l’abito da sposa.

Ingresso incluso nel biglietto delle collezioni.

 

Mercoledì 26 febbraio ore 15.30-17.30

L’ARTE DELLA POTATURA

Palazzo Madama – appuntamento dedicato al giardinaggio nel Giardino Botanico

Rose e frutti, siepi e rampicanti: dare forma alle piante che ci circondano è un modo per mantenerle in salute e rendere più equilibrato il giardino. Nella parte teorica si discuterà delle motivazioni e delle scelte che portano a potare le piante, nella parte pratica si eseguiranno delle dimostrazioni dei tagli corretti sulle piante del giardino.

Costi: 5 € Ingresso giardino (gratuito abbonamento musei) + 5€ ogni incontro

Info e prenotazioni: tel. 011 4429629; e- mail: madamadidattica@fondazionetorinomusei.it

Prenotazione consigliata

GIOVEDI 27 FEBBRAIO

 

Giovedì 27 febbraio ore 20:30

CONCERTO IN MEMORIA DI PRIMO LEVI – DON’T FORGET ABOUT THAT

Palazzo Madama – concerto di Sira Hernandez nell’ambito della mostra Giro di posta

Il concerto si svolge nella Sala Concerti del Conservatorio “Giuseppe Verdi”

Musica e interprete: Sira Hernandez

«L’intera composizione è molto complessa e può essere letta in modi diversi. La struttura semplice su cui si basa, con un’alternanza di accordi angosciati e ossessivi che si ripetono come solidi blocchi e la sottile e dolce melodia che si insinua in questo cupo sottofondo, suggerisce che anche nelle immagini più dolorose c’è e può esserci serenità e speranza, nonostante tutto» (Enrico Fubini)

Sira Hernández è considerata una pianista tra le più brillanti del panorama contemporaneo spagnolo. Nata a Barcellona, ha studiato musica presso il Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino sotto la guida del Maestro Remo Remoli e successivamente di Felice Quaranta. Ritornata a Barcellona ha perfezionato i suoi studi presso l’Accademia Marshall, ricevendo lezioni dalla grande pianista Alicia de Larrocha. Sira Hernández è conosciuta come una grande pianista, tuttavia la sua intensa attività non si è limitata all’esecuzione ma ha felicemente toccato anche il campo della composizione.

Ingresso libero.

 


Theatrum Sabaudiae
 propone visite guidate in museo
alle collezioni e alle mostre di Palazzo Madama, GAM e MAO.
Per informazioni e prenotazioni: 011.52.11.788 – prenotazioniftm@arteintorino.com

https://www.arteintorino.com/visite-guidate/gam.html
https://www.arteintorino.com/visite-guidate/mao.html
https://www.arteintorino.com/visite-guidate/palazzo-madama.html

“Tutto Strauss” diretto da Marc Albrecht con la pianista Maire-Ange Nguci

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 Per il concerto di giovedì 20 febbraio con l’Orchestra RAI all’Auditorium Arturo Toscanini di Torino

Tornano ospiti della stagione dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai il direttore d’orchestra tedesco Marc Albrecht e la pianista franco albanese Marie-Ange Nguci, protagonisti del concerto in programma all’Auditorium Rai Arturo Toscanini di Torino giovedì 20 febbraio, alle 20.30, con replica venerdì 21 febbraio anche in live streaming sul portale di Rai Cultura. Già direttore principale dell’Opera Nazionale olandese di Amsterdam e delle orchestre filarmoniche e da camera olandesi, già direttore musicale dello Staatstheatre di Darmstadt e direttore artistico e principale dell’Orchestre Philharmonique di Starsburgo, Abrecht è particolarmente apprezzato nel repertorio tardo romantico tedesco e austriaco, da Wagner a Strauss, a Zemlinsky, Schreker e Korngold. Vincitore agli International Opera Awards 2019 come miglior direttore, estende abitualmente la sua attività anche alla musica contemporanea. Per il suo ritorno sul podio dell’OSN Rai, ha scelto un programma interamente dedicato a Richard Strauss. In apertura la Burlesque in Re minore per pianoforte e orchestra, scritta dal compositore tedesco a soli 21 anni. La Burlesque fu scritta nel 1886, e la prima esecuzione avvenne il 21 giugno 1890 al festival di Eisenach. Il brano venne eseguito dal pianista Eugène D’Albert, che esortò Strauss a riprenderlo dopo una parziale interruzione compositiva. A interpretarla è chiamata Marie-Ange Nguci, che ha debuttato con la compagine Rai nel febbraio 2023 ed è stata ospite l’ultima volta nel febbraio 2024. Nguci ha suonato in sale come il Musikverein di Vienna, il Concertgebouw di Amsterdam, la Suntory Hall di Tokyo, la Tonhalle di Zurigo, ma anche all’Opera House di Sydney e di Oslo, e in festival come quelli di La Roque d’Anthéron e di La Grange de Meslay.

Nella seconda parte della serata è in programma la Symphonia Domestica op.53 di Strauss. Composta tra la primavera del 1902 e il 31 dicembre del 1903, segue il gruppo dei poemi sinfonici che vedono la luce nel ventennio 1878 – 1898, e precede i grandi successi del teatro musicale inaugurati nel 1905 da Salomè. In quel periodo la vita famigliare del compositore si era fatta più serena, e rappresentava una sorta di rifugio dagli impegni mondani che il raggiunto successo professionale comportava. La dimensione domestica era in entrata sulla figura del figlio Franz, soprannominato Bubi, che aveva 6 anni, e su quello della moglie Pauline. Il ritratto musicale di questa serenità casalinga esprime però anche aspetti ironici e autoironici di Strauss, attraverso un consapevole gusto per l’esagerazione, incarnato da un’orchestra di dimensioni mastodontiche. Il poema sinfonico venne eseguito per la prima volta il 21 marzo 1904 a New York, con la Carnagie Hall Wetzler Symphony Orchestra, diretta dallo stesso compositore.

Biglietti: da 9 a 30 euro, in vendita presso la biglietteria dell’Auditorium e online sul sito dell’OSN Rai. Telefono 011 8104996

Mara Martellotta

Cybersicurezza in sanità

Si è svolto presso la Regione Piemonte, il convegno “La cybersicurezza nel settore sanitario”, organizzato in collaborazione con l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN).

L’obiettivo dell’incontro è stato quello di sensibilizzare l’istituzione regionale e in particolare i dirigenti delle strutture sanitarie sul tema della cybersicurezza, fornendo strumenti utili e diffondendo le linee guida operative specifiche per la Sanità redatte dall’ACN.

Il Piemonte è tra le prime Regioni da cui parte questo progetto, all’interno di un’ampia campagna nazionale che nei prossimi mesi toccherà tutti gli enti territoriali italiani.

All’evento hanno partecipato il presidente della Regione, Alberto Cirio; il vicedirettore generale dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, Nunzia Ciardi, l’Assessore alla Sanità della Regione Piemonte Federico Riboldi.

Quello sanitario è un settore particolarmente critico dal punto di vista della sicurezza e della resilienza cyber, sia per i servizi essenziali forniti che per i dati sensibili trattati, con conseguenze potenzialmente molto rischiose in caso di attacco, che possono portare al blocco di sale operatorie, terapie intensive e centri trasfusionali.

«Il Piemonte è pronto ad affrontare la sfida della cybersicurezza in ambito sanitario nella consapevolezza che si tratta di un settore particolarmente sensibile. Siamo al fianco dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale per aumentare il livello e proteggere i dati dei pazienti e dei cittadini piemontesi. La collaborazione con l’ACN, e con soggetti del territorio quali Azienda Zero e CSI Piemonte può diventare il fulcro di una strategia integrata di difesa, riducendo il rischio cyber e costruendo un sistema sanitario più sicuro» dichiarano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Federico Riboldi.

«Proprio in questi giorni la Regione sta finalizzando le procedure per l’adeguamento alla nuova normativa di sicurezza NIS2 – hanno aggiunto Cirio e Riboldi – per arrivare in tempo alla scadenza del 28 febbraio rispetto alla quale abbiamo sollecitato anche tutte le aziende sanitarie e ospedaliere del Piemonte. L’adeguamento è infatti fondamentale per il Piemonte, perché consentirà di rafforzare la resilienza informatica delle aziende sanitarie, proteggere maggiormente i dati sensibili e garantire la continuità operativa dei servizi essenziali».

«Il settore sanitario, complice anche l’utilizzo malevolo dell’IA da parte dei cybercriminali, è sempre più esposto alla minaccia cibernetica: ospedali, RSA, pronto soccorso, nessuna struttura sanitaria può dirsi davvero esente dal rischio cyber – ha spiegato il vice direttore generale dell’Agenzia per la Cybersicurezza nazionale Nunzia Ciardi – Questo significa che, non solo la salute dei pazienti, ma anche i loro dati più critici e sensibili sono costantemente a rischio. Si pensi che, nei primi sei mesi del 2024, gli attacchi a questo settore sono aumentati del 50%, facendone il più colpito a livello globale. Non è un problema del nostro Paese. È una tendenza che caratterizza tutte le società più avanzate, dove gran parte della vita pubblica e privata si è spostata online, estendendo enormemente la superficie d’attacco. L’interazione tra sicurezza, salute e digitalizzazione è infatti sempre più stretta: si parla oggi di “cyberbiosecurity”, a dimostrazione di come i diversi piani non siano più nettamente separabili. È questo un dato che non possiamo permetterci di sottovalutare. Soprattutto quando c’è in gioco la vita delle persone. Consapevoli di ciò ci sono già stati diversi, fondamentali, importanti interventi normativi, come la Direttiva NIS2 e la Legge n. 90/2024. Ma regolare, pur essendo importante, non basta: bisogna puntare su un approccio sistemico, diffuso, integrato; bisogna puntare sulla formazione, a tutti i livelli e in tutti i gradi di istruzione; e bisogna puntare, in primis, sulla consapevolezza: primo, vero argine contro le minacce cyber, in ogni settore e ad ogni latitudine».

Durante il convegno è stato presentato l’ultimo report dell’ACN sulla minaccia cibernetica al settore sanitario. I dati evidenziano come in Italia si sono verificati più di 25 eventi ransomware ai danni di questo delicato settore, interessando quasi 51 tra strutture sanitarie, presidi ospedalieri e servizi sanitari sul territorio. La sanità, nel 2023, si colloca al terzo posto tra i comparti più colpiti, dopo il manifatturiero e la vendita al dettaglio. Nel 2023, l’Italia è quindi risultata il terzo Paese UE (dopo Germania e Francia) e il sesto a livello globale, più colpito da ransomware.

La situazione in Piemonte

In Piemonte come nel resto d’Italia il settore sanitario è sempre più esposto alle minacce informatiche, con attacchi mirati che evidenziano vulnerabilità nei sistemi IT. Episodi recenti di ransomware a livello nazionale hanno causato il blocco di servizi essenziali, mettendo a rischio la continuità dei servizi offerti dalle strutture sanitarie e la sicurezza dei dati sensibili.

La sicurezza informatica dei dati di Regione Piemonte è affidata al Csi, che che gestisce oltre 18 mila postazioni protette e solo nel 2024 il CSI ha fatto 658 vulnerability assessment (Servizi per valutare la sicurezza delle infrastrutture e delle applicazioni IT). In particolare il Csi è dotato di una serie di misure di sicurezza sia organizzative che tecniche che si articolano in:

* un SOC (Security Operations Center) e un CSIRT (Computer Security Incident Response Team): abbiamo un centro operativo dedicato alla sorveglianza continua delle minacce, all’analisi delle vulnerabilità e alla risposta tempestiva agli incidenti.

* un Data Center e il Cloud Nivola certificati secondo i requisiti di AgID e ACN che definiscono misure di sicurezza specifiche per la gestione e conservazione di dati ordinari e critici.

* una Service Control Room: uno spazio di 350 mq ad accesso controllato con due aree operative e due videowall per il monitoraggio dei servizi h24

* far parte di Trusted Introducer, la comunità internazionale degli Incident Response Team e collaboriamo con lo CSIRT nazionale nello scambio di informazioni circa le minacce cyber e la gestione degli incidenti

* soluzioni integrate di cybersecurity: offriamo piattaforme che combinano monitoraggio, analisi predittiva e sistemi di allerta per anticipare le minacce e proteggere i dati.

* consulenza e formazione: collaboriamo con gli enti per migliorare i loro processi di sicurezza, sviluppare policy robuste e offrire percorsi formativi personalizzati.

* programmi di simulazione: coinvolgono scenari complessi, ispirati a minacce reali come attacchi ransomware o interruzioni distribuite del servizio (DDoS). Questi scenari mettono alla prova le competenze tecniche e decisionali, garantendo che ogni livello della PA sia preparato a gestire anche le crisi più difficili.

A questo si aggiungono le attività di formazione: nel 2024 1.453 dipendenti di PA e atenei hanno fatto formazione su phishing e cybersecurity.

Dal 2021 Regione e Csi organizzano cicli di webinar “Sicuri di essere sicuri? Privacy e cybersecurity per gli Enti locali” per promuovere la conoscenza e la formazione delle pubbliche amministrazioni su questi temi: 28 gli incontri svolti in 4 anni della durata di 2 ore a cui hanno preso parte in media ad ogni incontro circa 250 persone tra Sindaci, Amministratori, personale PA, ASL, Atenei.

Le opportunità della NIS2

In funzione anche del percorso di Trasformazione Digitale (che porterà verso il completo passaggio a servizi Cloud), la Direttiva NIS2 rappresenta un’opportunità cruciale per rafforzare le azioni di sicurezza e controllo perché introduce misure avanzate di gestione del rischio, segnalazione tempestiva degli incidenti e valutazione più rigorosa dei fornitori. L’adeguamento alla NIS2 è fondamentale per il Piemonte, consentendo di rafforzare la resilienza informatica delle aziende sanitarie, proteggere maggiormente i dati sensibili e garantire la continuità operativa dei servizi essenziali.

Un ruolo chiave in questo percorso è svolto dall’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN), che rappresenta un’opportunità strategica per il Piemonte. La collaborazione con l’ACN, e con soggetti del territorio quali Azienda Zero e CSI Piemonte, consente di:

• Accedere a linee guida nazionali e best practice per l’adozione delle misure richieste dalla NIS2.

• Sviluppare a programmi di formazione per migliorare la prontezza nella risposta alle minacce ma anche la consapevolezza su come va gestito il rischio cyber.

• Condividere informazioni su minacce emergenti attraverso canali dedicati ed attraverso reti di collaborazione specializzate.

• Sviluppare capacità tecniche e operative per la gestione delle emergenze cyber investendo in organizzazione e competenze, due fattori chiave per il raggiungimento degli obiettivi di resilienza.

Questa sinergia tra aziende sanitarie, Azienda Zero, CSI Piemonte e ACN può diventare il fulcro di una strategia integrata di difesa, riducendo il rischio cyber e costruendo un sistema sanitario più sicuro e resiliente.