Cosa succede in città- Pagina 27

Dove sta la felicità? Proviamo a chiederlo a Platone!

Il filosofo e saggista Simone Regazzoni racconterà questa sera, giovedì 19 Settembre, cos’era l’Accademia di Platone all’interno del programma Building Happiness.

Ritorna Building Happiness, il progetto ideato dalla Fondazione per l’Architettura di Torino che indaga sul binomio Architettura & Felicità volto a capire e a creare delle linee guida che permettano di progettare case e città felici. L’evento di questa sera è una lectio o forse una chiacchierata più o meno informale che vedrà Platone come protagonista. A spiegarci cosa era la sua accademia e come possiamo sperimentare gli effetti e la pratica, ci sarà il Professor Simone Regazzoni, filosofo, saggista e docente universitario. L’ho incontrato per parlare di felicità.

 

Buon pomeriggio Professore, partiamo dalla definizione di fisolosia. Che cos’è e cos’è la filosofia di massa, che lei insegna.

Dare una definizione di filosofia dipende da come la viviamo, perché ce ne sono moltissime. Se uno chiede che cos’è la sociologia o che cos’è la critica letteraria, ci sono delle risposte molto precise, sulla filosofia ne abbiamo tante quante sono i filosofi. Io condivido quella che era l’idea della Grecia antica, fondamentalmente di Platone, per cui la filosofia è un’arte della vita, è per me la definizione più bella e completa. Non è un discorso tecnico teorico su una questione specifica che ha un linguaggio tecnico per comunicare questa questione, è un modo di vivere, come intendi la vita e come l’affronti, sia dal punto di vista del pensiero, ma anche dal punto di vista proprio del rapporto tra pensiero e quello che fai quotidianamente e riguarda anche il tuo corpo.

Per la grecia antica, la filosofia è allenamento, al contempo, della mente e del corpo.

Ricorda molto la psicoanalisi, sembra quasi uno strumento terapeutico.

Ecco, è una terapia nel senso che riguarda il modo migliore per affrontare i colpi che arrivano dalla vita. Platone, e ne parleremo proprio domani, decide di aprire la sua scuola, che era la palestra dove si allenava da ragazzo. Lui era un atleta, non lo ricordiamo mai, ma lui era un atleta che ha vinto le Olimpiadi nella lotta e domani al Circolo dei lettori andremo anche a vedere fisicamente come era questo luogo.

 

Però non sveliamo troppo.

 

Allora la questione appunto è del parare i colpi della sorte, cioè essere allenati del corpo e dell’anima, perché è evidente che quando ci capitano delle cadute, dei fallimenti, o dei disamori, non sono questioni che ci colpiscono da un punto di vista puramente intellettuale. Le sentiamo nei sentimenti, quindi le sentiamo nel corpo, nello stomaco.  Platone direbbe che è come un pugno che ci prende allo stomaco, quindi non possiamo affrontarle solo teoricamente. Cercare di lavorare su tutte le parti di noi stessi è un modo per affrontare la vita nella maniera migliore possibile, e in questo senso la filosofia è terapeutica. Ci dà una certa forza, ma non la forza di non cadere, o la forza di non subire i colpi, ma la forza di rialzarsi.  Per Platone, come per altri filosofi antichi, non c’è modo per evitare né il male, né le sciagure, però ecco, la filosofia fa il punto su come come le affronti, e in questo senso allora sì è terapeutica, ma non è mai consolatoria.

Ma esiste la felicità?

La felicità è qualcosa di cui noi facciamo esperienza, ma il punto è che non ce ne accorgiamo.  E questa è la grande questione.  La poniamo sempre come la ricerca, qualcosa a cui agogniamo, e in realtà la felicità è una cosa molto più semplice. Diremmo, nel modo greco, sentire che la vita è un bene e che quel bene ci appartiene. Questa è per me la definizione della felicità, ed è una formula di Aristotele. Il problema è che noi spesso ci dimentichiamo di sentire la vita. Siamo talmente affaccendati a fare duemila cose, a procurarci oggetti, a interrogarci su come raggiungere una condizione migliore, che ci scappa dalle mani il filo della vita.

E si tratta di sentire quell’intensità del vivere, che può capitare anche in un momento di difficoltà. Basta un attimo, un raggio di sole che entra dalla finestra, e illumina un pezzo di pane sul tavolo, in un piatto, e tu esclami: che è bello!  Senti in quel momento qualcosa di positivo, senti la vita. Il punto è fare attenzione a tutto questo. Quando un grande pittore come Cézanne dipinge un oggetto di questo tipo, due persone al tavolo, un uomo con un bicchiere, ci sta dipingendo quello che è la felicità. Di tutto questo te ne accorgi quando la vita sta per finire. Allora, cosa rimpiangi? Non è che rimpiangi qualcosa di particolare, rimpiangi quel sentire lì. Ecco, per me la felicità è in quella misura del sentire e dell’essere consapevoli.

 

Building Happiness indaga su cosa rende felice una città. Se lei dovesse dirmi 3 elementi che contribuirebbero alla definizione di una città felice, quali sarebbero?

Anzitutto il verde. Viviamo in città sempre più fatte di ferro e pietra,  che tendono a espungere la vita vegetale. La città è uno spazio che lascia fuori, tra virgolette, la natura per essere uno spazio culturale. eppure sappiamo oggi quanto sia essenziale, per esempio, per le temperature, per la qualità dell’aria, ma anche per il nostro benessere psichico, vedere del verde, vedere dell’erba, vedere delle piante. Quindi per me le città del futuro devono avere questa centralità della vita vegetale. In secondo luogo, a partire da Aristotele, la polis è lo spazio dei viventi. Abbiamo visto durante il Covid, quando noi ci siamo ritirati nelle case, che altri viventi si riprendevano lo spazio della città. Abbiamo incontrato cervi, daini che si aggiravano per le città.

I delfini a Venezia…

Esatto. Questo ci dice quanto la nostra modalità di vivere sia respingente per gli altri viventi. Noi vogliamo una città ospitale anche agli altri viventi, il che renderebbe il luogo in cui viviamo più ricco. È una terapia di coesistenza, avere altri viventi più vicini. Quando qualcuno sente il bisogno di allontanarsi dalla città e andare in altri posti è perché sente questo bisogno di vicinanza con altri viventi. Sappiamo quanto ci fa bene la vicinanza con gli animali, non per niente esiste la pet therapy.

 

Il terzo elemento riguarda la mobilità. L’auto è uno degli oggetti più arcaici che abbiamo, un oggetto narcisistico di potenziamento dell’io. Girare in auto  in città è qualcosa di insensato, ci si infila nel traffico, ci si arrabbia con se stessi e con gli altri. Le auto nelle città sono uno strumento non funzionante, e da un punto di vista psichico un danno enorme perché diamo il peggio di noi. Bisogna ripensare a una nuova mobilità, come si sta ormai facendo in moltissime città in Italia. Diciamolo in modo un po’ brutale: vorrei una città senza auto, che oggi ci sembra qualcosa di impensabile, ma questo ci dice quanto è limitata la nostra capacità di desiderare. Se devo pensare veramente, allora penso in grande, e una città senza auto è l’ultimo tassello di una città veramente più ospitale, nonché un desiderio di felicità.

Parliamo di gentrification. Il fenomeno Air BB sembra essere a un punto di rottura. Quest’estate abbiamo assistito alle proteste degli abitanti di Barcellona che patiscono il turismo di massa, la mancanza di appartamenti per affitti a lungo termine e lo svuotamento dei centri abitati per lasciare spazio a un grande hotel. Come se ne esce?

In realtà questi processi non li possiamo governare. Air B&B non sparirà ma dobbiamo ripensare il rapporto con gli spazi e con il tempo. Questa modalità è quella di andare in un posto con la mentalità del villaggio turistico, le città diventano un villaggio turistico. Prima le due cose erano separate. Avevamo la vacanza da villaggio turistico e avevamo invece degli spazi nelle città per poterle frequentare. Oggi le due cose si stanno sovrapponendo. Quando è che finirà tutto questo? Il rischio è che non c’è più il luogo che desideriamo vedere. Questa trasformazione implica un effetto distruttivo sull’economia di una città che si trasforma in uno spazio vuoto.

 

Questi processi in realtà poi troveranno il loro limite nella loro autosussistenza. Il problema è che i processi possono arrivare da soli al loro punto di esaurimento o forse ce ne possiamo accorgere culturalmente. Culturalmente dovremmo fare un lavoro davvero a monte su che cos’è il turismo, su cosa significa andare in un posto, che cosa vogliamo davvero vedere e che cosa vogliamo essere. Il problema secondo me del nostro tempo è che ci stiamo veramente impoverendo dal punto di vista del linguaggio, della cultura, della capacità di immaginare. Quindi procediamo con piccoli schemi che applichiamo. Nelle città che diventano un grande villaggio turistico  si procede senza visione, senza immaginario, senza respiro culturale. A Barcellona questo processo ha raggiunto il suo limite, infatti la gente ha iniziato a ribellarsi. E forse, invece di al punto di rottura, riflettiamo su come possiamo intervenire.

A Milano invece il caro affetti sta piegando chiunque abbia bisogno di recarsi in città per studio o lavoro. Cosa succede e come si risolve questa situazione?

Io Milano la frequento poco, l’ho frequentata quando insegnavo, e non la amo moltissimo. Nella mia città, vivo nella periferia verde, e cerco spazi di questo tipo. Da una città come Milano bisogna fuggire, non c’è altro da fare, perché il rischio è quello di ritrovarsi in una città nevrotica, con tutte le malattie dell’animo contemporaneo, e da quello spazio lì non si può che fuggire per non subirne gli effetti negativi. Se parli con  amici milanesi, parlano male di Milano, e la colpa è del modo di vivere, nel senso proprio di abitudini, del modo di fare, del rapporto tra lavoro e tempo libero. C’è una politica culturale che andrebbe totalmente cambiata, altrimenti l’unica soluzione è la fuga, l’abbandono di quella città oppure arriviamo ai processi che incontrano il loro limite, dove la gente va via così come è andata via dalle grandi città in un certo momento negli Stati Uniti.  Quell’idea di città che è stata creata tantissimi anni fa viene dal Medio Oriente e arriva fino a noi, ma oggi incontra davvero il suo limite, ci sarebbe anche da domandarsi, abbiamo ancora bisogno della città? Il modello di città che conosciamo è superato poiché oggi abbiamo le città che soffocano, città ormai invivibili.

Torino corre lo stesso rischio di Barcellona e Milano?

Non so, è come se ci fosse qualcosa di arcaico in Torino, un’eleganza arcaica, che non si lascia afferrare e sedurre. Milano e i milanesi per primi si sono lasciati sedurre da questa modalità e adesso ne subiscono le conseguenze. In Torino c’è come un fuoco di diffidenza che sento ancora verso questa modalità, come del resto Genova. Genova è una città che conserva il suo spirito arcaico, di contaminazione, quindi il problema non lo sento minimamente.

 

Lei mi sta dando una nuova chiave di lettura di Torino. Io ho sempre patito l’essere sempre un passo dietro Milano, quasi, mi passi il termine, più provinciale o “bogia nen” come diciamo da queste parti. Ma forse questo restare un passo indietro è la strategia giusta per mantenere la propria autenticità?

 

Questo è il mio gusto. Mi piace essere un po’ in contrattempo sui tempi, Nietzsche diceva che un certo anacronismo sui tempi ci dà una prospettiva, una capacità di pensare, di fermarsi un attimo. Qui non mi piace essere proprio contemporaneo, perfettamente contemporaneo, perfettamente al passo coi tempi. Un passo indietro non sto malissimo, quindi Torino, Genova io le apprezzo ancora moltissimo.

Questa sera lei parlerà di Accademia, raccontando quella che era l’Accademia per Platone: palestra per allenare mente e corpo. Esiste un luogo cosi e, se si, dove? Senza svelare troppo.

 

Io collaboro con la scuola Holden, faccio spesso corsi da loro, e ho collaborato con il Circolo dei Lettori, e sia Holden sia il Circolo dei Lettori, che ringrazio, hanno promosso qualcosa che rievoca proprio quello spirito e quella materialità dell’accademia. Siamo abituati a pensare agli spazi del sapere come una classe con sedie su cui ti siedi, col docente davanti. Per Platone e per il greco non era così. Vi erano spazi dove ci si muoveva, ci si allenava fisicamente, si dialogava, e le cose erano in continuum, proprio perché sapevano già quello che le neuroscienze ci dicono oggi: la postura è un modo di pensare, cambiare postura è un nuovo modo di pensare. Al Circolo dei lettori di Torino abbiamo fatto una serie frequentatissima di lezioni all’aperto al Parco del Valentino, facendo insieme allenamento e filosofia.

 

Alla Holden ho fatto molte lezioni dove sono stati eliminati banchi e sedie, dove eravamo scalzi in aula e si facevano una serie di movimenti o di esercizi e al contempo si lavorava sulla scrittura e sulla lettura. Questo all’inizio può sembrare un po’ disturbante, in realtà è sempre un modo di interrogare gli spazi della nostra città.  

 

Dove è scritto che un’accademia, una scuola, un’università debbano essere strutturate solo in un certo modo? Quello è un modello che ci viene dal mondo ecclesiastico, dove ci sono i banchi dei fedeli e il prete ex cathedra che fa la predica. Certo ci può essere anche quello, ma si può anche fare lezioni senza fare la predica e usando il corpo e tutte le sue potenzialità. Questo significa mettere in moto altre forze per scrivere, per pensare, per elaborare concetti. Stasera parleremo del rapporto tra spazi architettonici e innovazione nel pensiero.


Lori Barozzino

 

Per tutte le info sul progetto BUILDING HAPPINESS

Building Happiness – Fondazione per l’architettura / Torino (fondazioneperlarchitettura.it)

 

Evento di questa sera: Giovedì 19 settembre, ore 18.30

Circolo dei lettori, via Bogino 9, Torino. 

Prenotazione consigliata all’email info@circololettori.it

 

Fare casa nei luoghi pensati come bene comune

Convivio, Esperienze di crescita e conoscenza

 

Evento di apertura del ciclo di incontri e presentazione della stagione per le scuole

giovedì 19 settembre 2024 ore 17.30

 

con la lectio di Andrea Staid

Casa del Teatro
(Corso Galileo Ferraris 266, Torino)

 

 

Dopo l’esperienza del primo ciclo di incontri di Convivio, con gli ospiti Ugo Morelli, Carlo Boccadoro e Carla Weber, Fondazione TRG propone un nuovo ciclo di incontri alla Casa del Teatro Ragazzi e Giovani rivolti prevalentemente alle e agli insegnanti, ma aperti alla collettività, per riflettere sui diversi linguaggi teatrali legati ad altrettanti spettacoli in stagione. La serata di presentazione di Convivio, progetto nato per creare momenti di approfondimento culturale dedicati alle e agli insegnanti in un’atmosfera rilassata e informale, sarà anche occasione per presentare la nuova stagione teatrale di Fondazione TRG, che proporrà più di 120 spettacoli per studentesse e studenti di ogni ordine e grado.

 

Da anni la Fondazione TRG, attraverso progetti legati al teatro e soprattutto a una ricca e variegata programmazione con spettacoli pensati per le famiglie, per i giovani e per le scuole, propone temi utili alla crescita delle nuove generazioni nella realtà contemporanea, dalla guerra all’etica, dalla giustizia alle nuove tecnologie, per coinvolgerle nel dibattito attuale e fornire loro strumenti utili per poter leggere e interpretare la realtà del presente. Continua il percorso legato alla valorizzazione del linguaggio nelle sue molteplici declinazioni – della letteratura, della filosofia, della scienza… – come strumento di comprensione e comunicazione, nella consapevolezza che i linguaggi teatrali possano dare un contributo alla crescita di tutte e tutti.

 

L’evento di presentazione si terrà giovedì 19 settembre e si aprirà alle 17.30 con i saluti istituzionali della Presidente della Fondazione TRG Anna Maria Poggi e dell’Assessora alla Cultura della Città di Torino Rosanna Purchia, al termine dei quali Emiliano Bronzino, Direttore Artistico della Fondazione TRG, presenterà Luogo in Comune – la stagione Teatrale 2024/25 di TRG dedicata alle scuole -, le attività di laboratorio Un teatro per il futuro, e il programma di Convivio, annunciando la collaborazione con in collaborazione con il progetto Democrazia Futura realizzato da Fondazione per la Cultura Torino, il Salone Internazionale del Libro e con Associazione CentroScienza Onlus. 

 

Alle 18.30 seguirà la lectio dell’antropologo Andrea Staid Fare casa nei luoghi pensati come bene comune. Staid rifletterà sull’esperienza dell’abitare, fondamentale dell’essere umano perché ci consente di costruire un senso di appartenenza e di radicamento, e sul concetto di spazi comuni, sottolineando la necessità di fondare un nuovo paradigma che pone al centro il saper fare comunità riconoscendosi nei luoghi che abitiamo e che ci abitano – senza dimenticare le altre vite animali, vegetali e minerali con cui li condividiamo.

 

L’evento si concluderà alle ore 20.00 con un aperitivo. L’ingresso è gratuito con prenotazione obbligatoria.

 

Andrea Staid è docente di Antropologia culturale e visuale presso la Naba, di antropologia culturale presso Università statale di Genova, e dirige per Meltemi la collana Biblioteca/Antropologia. Tra i suoi ultimi libri: Disintegrati (Nottetempo 2020), La casa vivente (ADD 2021), Essere natura (UTET 2022). I suoi libri sono tradotti in Grecia, Germania, Spagna, Cina, Portogallo, Cile. Collabora con diverse testate giornalistiche, tra le quali Il Tascabile e Left.

 

La Fondazione TRG onlus, presieduta da Anna Maria Poggi e diretta da Emiliano Bronzino, è riconosciuta dal Ministero della Cultura quale Centro di Produzione Teatrale per l’Infanzia e la Gioventù. È partecipata da Regione Piemonte, Città di Torino ed è sostenuta dalla Compagnia di San Paolo. Prosegue la missione individuata alla fine degli anni Sessanta dai fondatori del Teatro dell’Angolo, continuandone il quarantennale percorso storico-artistico, volto a diffondere la cultura teatrale tra i giovani e a favorirne l’incontro con altre espressioni artistiche. Tra le sue attività principali, l’intervento sul territorio, con progetti rivolti a insegnanti, educatori, oltre naturalmente a bambini, ragazzi, giovani e alle loro famiglie. Produce e distribuisce spettacoli in Italia e all’estero, per i quali ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti. Dal 2006 gestisce la Casa del Teatro Ragazzi e Giovani, dove programma, ogni anno, una ricca stagione di spettacoli per le scuole, per le famiglie e per i giovani, ospitando oltre 240 rappresentazioni e accogliendo oltre 40.000 spettatori. Organizza inoltre una significativa attività anche nel campo della formazione, offrendo a bambini, ragazzi, giovani e adulti la possibilità di divenire protagonisti della scena.

 

 

Per informazioni
Fondazione TRG – Casa del Teatro Ragazzi e Giovani
tel. 328/2291796
scuole@fondazionetrg.it
www.casateatroragazzi.it

 

Equinozio d’autunno ai Musei Reali

Una serata speciale con l’apertura straordinaria dalle 19.30 alle 23.30del Museo di Antichità al costo speciale di 5 euro e, nel Giardino Ducale, con lo spettacolo Cabaret Vertigo a cura di Fondazione Cirko Vertigo e Centro di Produzione blucinQue Nice.

Sabato 21 settembre 2024, ai Musei Reali di Torino si tiene l’ultimo appuntamento con il nuovo format Echi di antichità, un palinsesto di performance teatrali e di spettacoli che, al calar della sera, esplora connessioni tra arte antica e contemporanea, valorizzando il patrimonio dei Musei Reali. Echi di antichità è parte di Estate Reale, la tradizionale rassegna di musica, teatro e svago, organizzata dai Musei Reali con il sostegno della Direzione Generale Spettacolo del Ministero della Cultura, che quest’anno celebra il 300° anniversario del Museo di Antichità, una delle istituzioni più longeve d’Europa.

 

Come anticipazione delle GEP – Giornate Europee del Patrimonio (European Heritage Days), la più estesa e partecipata manifestazione culturale d’Europa, promossa dal Consiglio d’Europa e dalla Commissione Europea e coordinata per l’Italia dal Ministero della Cultura, sabato 21 settembre 2024 è in programma la serata Equinozio d’Autunno, che prevede l’apertura serale dalle 19.30 alle 23.30, con uno straordinario percorso di visita al Museo di Antichità al costo speciale di 5 euro.

 

Nel corso di Equinozio d’Autunno, alle ore 21 nel Giardino Ducale si può assistere a Cabaret Vertigo, a cura della Fondazione Cirko Vertigo e del Centro di Produzione blucinQue Nice, uno spettacolo all’insegna del circo contemporaneo. Gli artisti di Fondazione Cirko Vertigo, acrobati e danzatori provenienti da tutto il mondo, portano in scena numeri inediti. Tra questi si segnalano le performance sulle cinghie aeree di Sara Frediani e Nicolas Jacques Francois Benezech-Imbert, quelle sui tessuti aerei di Elena Andreasi e Filippo Vivi, o ancora l’originale numero di multicorda di Angel Villa. Cerchio aereo, mano a mano e corda molle saranno le altre discipline portate in scena da un cast internazionale.

 

Per i programmi e i costi delle iniziative consultare il sito ufficiale dei Musei Reali: https://museireali.beniculturali.it/; per informazioni sui singoli eventi, scrivere a: mr-to.eventi@cultura.gov.it

 

Spazio Portici, una galleria a cielo aperto

Si è aperta la tredicesima edizione del progetto Spazio Portici – Percorsi Creativi,dedicato alla valorizzazione dei 12 chilometri dei portici di Torino realizzato con il sostegno della Città di Torino e Torino Creativa. Questa nuova iniziativa artistica grazie alla proficua e prestigiosa collaborazione con Graphic Days®, si presenta sotto una luce innovativa grazie alla mostra di Poster Art “Le fake news di Pandemonio”.

A partire dal 16 settembre, i due isolati di Corso San Martino, tra Piazza XVIII Dicembre e via Juvarra, ospitano una nuova esperienza visiva che trasforma la passerella porticata in una galleria a cielo aperto. Grazie alla collaborazione delle proprietà immobiliari, questo percorso significativo di arcate si arricchisce con un progetto che invita a riflettere su tematiche rilevanti e stimolanti per tutte le fasce d’età e le classi sociali.

La mostra “Le fake news di Pandemonio” offre, infatti, una provocatoria e affascinante esplorazione del fenomeno delle fake news. Attraverso 11 poster realizzati ad hoc,  viene messo in luce come le bufale abbiano influenzato la società nel corso della storia, alimentando la disinformazione e il pregiudizio.

Con “Le fake news di Pandemonio”, Print Club Torinoesplora le dinamiche storiche e contemporanee, offrendo un’interpretazione visiva del loro ruolo nel plasmare l’opinione pubblica. Le fake news non sono una novità dei nostri giorni: dal presunto tradimento di Pausania nell’antica Grecia, alla falsa morte di Napoleone nel 1814, fino alla celebre truffa della Luna pubblicata dal Sun del New York Times, queste notizie infondate hanno sempre avuto un impatto significativo.

“La scelta del tema di questa mostra nasce dalla volontà di riflettere sul potenziale degli strumenti di comunicazione in relazione a un fenomeno, quello delle fake news, da sempre presente ma che ha assunto un ruolo ancor più incisivo negli anni recenti”. Spiegano i direttori artistici di Graphic Days® Ilaria Reposo e Fabio Guida. “Abbiamo applicato il concetto di fake news ad alcune questioni sociali, lasciando massima libertà alle agenzie di scegliere sia la tematica che il taglio di comunicazione da adottare. Il risultato sono 11 poster che spaziano dall’ambiente, al ruolo della donna nella chiesa, alle teorie del complotto e del controllo governativo e che speriamo colpiscano l’attenzione delle persone e facciano riflettere sui reali pericoli della disinformazione attivando un approccio più critico.”

L’iniziativa, parte dell’edizione 2023-2024 del progetto Pandemonio, è realizzata con il supporto di 10 agenzie di comunicazione torinesi e coinvolge studenti, studentesse e giovani professionistə nella creazione e produzione dei poster in serigrafia a due colori.

Spazio Portici – Percorsi Creativi è un progetto di Fondazione Contrada Torino Onlus, realizzato con il sostegno della Città di Torino e Torino CreativaL’architetto Germano Tagliasacchi, direttore di Fondazione Contrada Torino Onlus, afferma “Il progetto di Corso San Martino rappresenta una straordinaria opportunità per dare voce alla creatività giovanile e, al contempo, per rivalutare una porzione significativa delle arcate torinesi. Attraverso l’arte e l’innovazione, trasformiamo questi spazi pubblici in luoghi di incontro e riflessione, in cui la bellezza e la funzionalità si intrecciano per arricchire il tessuto urbano e coinvolgere i cittadini in un’esperienza culturale unica. La nostra missione è quella di rendere ogni angolo della città un palcoscenico di creatività e partecipazione”.

A partire dal 2020 gli happening artistici ideati all’interno del progetto Portici Creativi – Percorsi Creativi, hanno trovato collocazione in via Po (street art), via Nizza (video & sound art – in corso), Corso San Martino (poster art), Piazza Vittorio (allestimento di 3 percorsi di giovani curatori e curatrici).

“Passepartout” alla “Basilica Mauriziana”, quattro giorni di visite guidate

Alla Cupola, nel cantiere di restauro della “Basilica” di via Milano

Dal 21 al 22 e dal 28 al 29 settembre

La “Basilica Mauriziana” appartiene alla “grande storia” architettonica di Torino e attraversa, con la sua stratificazione costruttiva e decorativa oltre dieci secoli della storia subalpina. Appartenente, per volontà di re Vittorio Amedeo II (1729), all’Ordine Cavalleresco dei “Santi Maurizio e Lazzaro” e sita all’incrocio fra via Milano e via della Basilica, nel pieno centro di Torino, la “Basilica” sorge dal 1572 sull’antica Chiesa dedicata a “San Paolo” (costruzione romanica risalente al 1207) e la sua storia è legata alla Confraternita di “Santa Croce”, la più antica della città, e all’“Ordine Mauriziano”. Fra i “beni mauriziani” ad oggi meno conosciuti, tornerà ad aprire le porte al pubblico, a seguito di mesi di chiusura resi necessari dal restauro e messa in sicurezza della “Cupola” e del “Tamburo” dell’aula (elemento di raccordo tra la volta e la base della stessa “cupola”), in avanzato e grave stato di degrado. L’appuntamento prevede quattro giorni di “visite guidate” organizzate dalla “FOM- Fondazione Ordine Mauriziano” esclusivamente alla “Cupola” (edificata a 40 metri d’altezza sul finire del Seicento dall’architetto luganese Antonio Bettino ed ultimata a metà Ottocento) nei giorni di sabato e domenica 21 e 22 settembre e, la settimana successiva, sempre di sabato e domenica 28 e 29 settembre, secondo quattro turni orari: ore 10/11,30 e 14/15,30. La visita consentirà di salire su un ponteggio per ammirare eccezionalmente da vicino il dipinto murale raffigurante il “Trionfo della Croce” realizzato nel 1858-59 da Paolo Emilio Morgari (Torino, 1815 -1882), a celebrazione dei Santi Maurizio e Lazzaro e su cui è ora in corso un dettagliato lavoro di “saggi stratigrafici” relativi agli stucchi e agli intonaci per individuare le cromie originarie, gli strati manutentivi, le ridipinture ed eventuali altre sostanze soprammesse. La salita alla Cupola consentirà di vedere, anche, da vicino lo straordinario apparato decorativo composto da dipinti murali e stucchi dipinti, opera sempre di Morgari, che lavorò insieme al fratello Rodolfo nella Basilica e in altri cantieri della corte sabauda. Nei “pennacchi”, posti tra i quattro archi, si trovano invece le immagini di Amedeo IX e Umberto III, i due Beati Sabaudi e i santi Maurizio e Lazzaro, opera di Francesco Gonin (Torino, 1808 – Giaveno, 1888), pittore, scenografo e grande litografo (celebri le sue xilografie eseguite per i “Promessi Sposi” del Manzoni che lo occuparono dal 1839 al 1842).

La “fabbrica” della Chiesa è proseguita, nei secoli, con importanti lavori di ammodernamento. Al 1836 risale la costruzione della facciata neoclassica su progetto dell’architetto biellese di Occhieppo Superiore, Carlo Bernardo Mosca, caratterizzata da un “pronao” tetrastilo con colonne corinzie e un “frontone” triangolare – ai cui fianchi sono poste le statue dei Santi Maurizio e Lazzaro – preceduto da una scalinata semicircolare di cinque gradini. Anche gli interni sono stati, nel tempo, oggetto di importanti lavori di restauro, intorno alla “cripta” (costituita da una cappella a forma circolare) in cui sono conservate le spoglie di generali e funzionari dello stato sabaudo.

I lavori di restauro, attualmente in corso e che porteranno progressivamente alla totale riapertura della Chiesa, si devono alla disponibilità dell’“Arciconfraternita dei Santi Maurizio e Lazzaro” e a una pluriennale collaborazione con la “Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio (III livello)” del “Politecnico di Torino”, diretta da Chiara Devoti, supportati anche dall’attività dell’“Archivio Storico” dell’“Ordine Mauriziano”. L’investimento previsto è di 619.381,23 Euro per circa tre anni. Il progetto è stato ammesso ai contributi ministeriali in conto capitale del “MiC – Ministero della Cultura” e si concentrerà su interventi per il restauro e la messa in sicurezza della cupola e del “tamburo” dell’aula.

La progettazione, coordinata dagli uffici interni della “FOM- Fondazione Ordine Mauriziano”,  con la partecipazione dell’architetto Giovanni Milone che ha redatto il primo step di progettazione, sarà elaborata in sinergia con la “Fondazione Centro Conservazione e Restauro” de “La Venaria Reale”, in stretta collaborazione e con il supporto della “Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Torino” e in particolare delle funzionarie Monica Fantone e Valeria Moratti.

Per partecipare alle “visite guidate” è obbligatoria la prenotazione. Vista la particolarità del luogo, vi potranno accedere solo gli adulti e i ragazzi al di sopra dei 12 anni di età e per un numero massimo di 8 persone.

Info e prenotazioniwww.ordinemauriziano.it – stupinigi@ordinemauriziano.it

G.m.

Nelle foto di Dario Fusaro: Lavori di restauro della “Basilica Mauriziana”

Il libro di Vullo riscopre Brancati nel 70° della morte

La presentazione del libro di Salvatore Vullo “Vitaliano Brancati- Scoprire e riscoprire il grande scrittore nel 70° della morte”, Morrone Editore, è  in programma Lunedi 23 settembre 2024 alle ore 18, presso il Caffè Letterario Fiorio, via Po, 8/C Torino. Con l’autore interverranno Enzo Ghigo, presidente del Museo Nazionale del Cinema di Torino, Giuseppe Mastruzzo, direttore International University College Torino. Condurrà l’incontro Giovanni Firera, organizzatore dell’evento, fondatore e presidente dell’Associazione Culturale Vitaliano Brancati che ha promosso e patrocinato la pubblicazione di questo libro per ricordare e celebrare Brancati di cui in questo 2024 ricorre il 70° della morte. La presentazione di questo libro al Caffè Letterario Fiorio, fa seguito a quella in anteprima nel maggio scorso al Salone del Libro di Torino, nell’area incontri della Regione Siciliana. L’impegno per la promozione del libro, assieme a Giovanni Firera, proseguirà con due presentazioni programmate in terra di Sicilia: il prossimo 11 ottobre a Caltanissetta e il 12 ottobre, a Pachino (SR) (Città natale di Brancati).

 

Torino over: nei musei alla ricerca del regalo su misura

Vi è mai capitato di avere quell’ occasione particolare, quell’invito, quel compleanno dove a mani vuote non puoi andare, ma non ti va di presentarti con il solito regalo e desiderate stupire il desistinatario e non rischiare di aver avuto la stessa idea di altri ospiti?
Un posto originale dove trovare un regalo “ad arte’ sono i bookshoop , si proprio quegli angoli di cose originali e stravaganti che si trovano nei musei o in occasioni di mostre o presso le gallerie d’ arte…
Nella nostra città ne abbiamo alcuni veramente ben forniti con idee regalo speciali ed adatti a tutte le occasioni.
Affacciato su Via Santa Teresa, e aperto anche al pubblico esterno al museo, il bookshop di Gallerie d’Italia – Torino presenta una proposta di pubblicazioni d’arte e fotografia, insieme a oggetti di design e a una linea di merchandising dedicata alle collezioni esposte. Lo spazio è accessibile dall’interno del museo, ma possiede anche un’entrata indipendente svincolata quindi dal pagamento del biglietto d’accesso,segue gli orari di apertura delle Gallerie.
Al museo dell’ auto, il famoso Mauto una vasta  scelta di libri e gadget (compresi modellini di automobili), in mostra su eleganti espositori cubici modulari in rovere troverete sicuramente l idea per l’ amante dei motori.
Il Bookshop del Museo Nazionale del Cinema, situato al piano terra della Mole Antonelliana, è a ingresso libero e indipendente dal Museo. Propone un’ampia selezione di pubblicazioni dedicate alla storia e alla critica del cinema e dei suoi protagonisti nazionali e internazionali, alla fotografia, insieme a cataloghi delle mostre, dvd, libri sulla storia della Mole Antonelliana e sull’architettura della città di Torino. Completa la sua offerta con una ricca selezione di  merchandise  dedicato al cinema e all’edificio simbolo della città.
Al piano terra della GAM , in uno spazio affacciato sul giardino posteriore, molto luminoso e silenzioso gli scaffali raccolgono libri d’arte di ogni genere, con diverse proposte adatte ai bambini. Per gli appassionati di gadget non c’è che l’imbarazzo della scelta, dai portachiavi ai block-notes agli ombrelli “a tema”.
A Palazzo Madama è collocato nella zona di libero accesso, nei pressi dell’uscita del museo, in una sala che nel vecchio museo ospitava l’ufficio del direttore. Si tratta di uno spazio specializzato nel settore delle edizioni d’arte, dove è possibile acquistare i cataloghi e le pubblicazioni del museo (atti di convegni, mostre, monografie, guide alle collezioni) dagli anni Sessanta a oggi. La libreria propone inoltre un’ampia selezione di libri italiani e stranieri, che presentano un particolare legame con le collezioni del museo e con la storia artistica di Torino e del Piemonte, e che forniscono imprescindibili strumenti di ricerca e di approfondimento (in molti casi si tratta di pubblicazioni oramai introvabili sul mercato librario tradizionale). Una sezione importante è quella destinata al pubblico infantile che troverà nella libreria un luogo di riferimento e un catalogo costantemente aggiornato, con pubblicazioni italiane e straniere di riconosciuto valore pedagogico.
Nella libreria si possono inoltre acquistare magneti, biglietti di auguri, cartoline, matite, candele, giochi infantili personalizzati con le immagini del Museo .
E che dire del museoshop del Museo Egizio, dove si può acquistare oltre a libri ed oggetti ispirati all Egitto e alla storia anche amuleti direttamente dal sito del Museo?
Curiosità il primo bookshop in Italia ha aperto nel 1997 in Galleria di Villa Borghese a Roma , seguiti dal Colosseo e Uffizi Firenze che è tutt’ ora quello che fattura di più.

Segnalateci le vostre esperienze

Il Consiglio comunale vuole valorizzare la figura di Cavour

Il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità una mozione che chiede di portare alla conoscenza del grande pubblico i percorsi cavouriani e lo stretto legame che lega la Città di Torino all’opera dello statista piemontese e alla città di Santena.

Nel dettaglio, il documento presentato dalla consigliera del Partito Democratico, Caterina Greco, impegna Sindaco e Giunta comunale a mettere in campo un’adeguata progettualità per ricordare lo statista, anche con interventi che siano pensati ed elaborati in collaborazione con la Fondazione Camillo Cavour, la Città di Santena e Turismo Torino e tutti gli enti e le associazioni che in qualche modo ne portano il nome o si rifanno al suo operato.

Nel presentare la mozione in Sala Rossa, Caterina Greco ha ricordato come Cavour sia stato figura indiscussa del Risorgimento italiano, universalmente riconosciuto come il tessitore principale della brillante operazione che portò i Savoia e il piccolo Regno di Sardegna a diventare pietra miliare dell’unificazione del nostro Paese.

Ma il tempo è passato inesorabile e uno degli uomini più importanti nella storia d’Italia, politico navigato e fine stratega, viene sempre meno ricordato e celebrato. Per questo la consigliera ritiene si debbano valorizzare e pubblicizzare adeguatamente le opere, i percorsi, la passione per la cucina e i prodotti tipici del territorio di Camillo Benso, conte di Cavour, di Cellarengo e di Isolabella.

Al via la Settimana europea della mobilità sostenibile

La Città di Torino aderisce, anche quest’anno, alla Settimana Europea della Mobilità Sostenibile promossa dalla Commissione Europea “Mobility Week”, che si svolge dal 16 al 22 settembre 2024: si tratta della ventesima edizione a cui partecipa la Città di Torino.

«Anche quest’anno Torino si fa trovare pronta per la European Mobility Week. Insieme a un ricco calendario di appuntamenti, questo è diventato il momento dell’anno in cui vengono lanciate nuove sperimentazioni per pedonilizzazioni e scuole car free – spiega l’assessora alla Mobilità e Transizione ecologica, Chiara Foglietta –  Un lavoro che inizia mesi prima con l’ascolto del territorio e l’interlocuzione con le Circoscrizioni, con le quali si avviano percorsi per la creazione di spazi sicuri e più vivibili per la cittadinanza. A fronte delle sperimentazioni che vengono avviate in questo periodo, vengono poi fatte valutazioni sui risultati e la maggior parte di queste diventano poi strutturali. Restituire un po’ per volta lo spazio pubblico alla cittadinanza ha l’obiettivo di migliorare la qualità della vita di tutte e tutti e le numerose richieste che riceviamo confermano l’efficacia di queste politiche».

La Settimana europea della mobilità sostenibile è la principale campagna di sensibilizzazione della Commissione Europea per promuovere un cambiamento di abitudini a favore della mobilità attiva, del trasporto pubblico e di altre soluzioni di trasporto pulite e intelligenti. Ogni anno, in questa settimana, migliaia di città e milioni di cittadini europei lanciano un messaggio di cambiamento e di rinnovamento dei nostri stili di vita. E’ un’occasione importante, sia per la cittadinanza che per le amministrazioni locali, per attivarsi in un percorso di miglioramento della mobilità urbana nella direzione della sostenibilità ambientale non disgiunta dalla crescita economica locale e dalla qualità della vita nelle città.

Il tema scelto per l’edizione 2024 è “La condivisione degli spazi pubblici”. Si declina in quattro linee programmatiche: vivere lo spazio pubblico in modo diverso; riqualificare insieme lo spazio urbano; strade scolastiche: creare uno spazio sicuro per gli spostamenti attivi; e pianificare e progettare strade più sicure.

Basandosi su questi 4 punti, la Città di Torino, in collaborazione con enti e associazioni, presenta un programma ricco di eventi per incentivare gli spostamenti a piedi, in bicicletta, con il trasporto pubblico locale e con mezzi condivisi.

INIZIATIVE IN PROGRAMMA

Lunedì 16/09

·        Ore 15 – 18, nella parte alta di piazza Arbarello: la Circoscrizione 1, insieme all’operatore di mezzi in sharing Lime, organizza un momento di sensibilizzazione sulla guida sicura del monopattino.

Mercoledì 18/09

·        Nuova edizione del Bike e Walk to School che coinvolgerà le sedi dell’istituto comprensivo Ugo Foscolo (Circ 1);

·        Giretto d’Italia: iniziativa organizzata da Legambiente con rilevazione dei passaggi in bicicletta sulle principali arterie ciclabili;

·        Ore 18, viale Ottavio Mai: inaugurazione della colonnina riparazione bici progetto Share the Tool di Bike Pride Fiab Torino. Con il supporto della Città di Torino e della Circoscrizione 7;

Giovedì 19/09

·        Ore 12, Urban Lab, piazza Palazzo di Città 8f : “PER CHI STIAMO PROGETTANDO LA MOBILITÀ DEL FUTURO?” – attraverso il coinvolgimento di policy-makers, professionisti, tecnici e ricercatori, Urban Lab propone una conversazione a più voci nella quale esplorare il rapporto tra esigenze di mobilità sempre più complesse, cambiamenti demografici, sociali ed economici, grandi trasformazioni della città e della società;

·        Ore 15, Urban Lab, piazza Palazzo di Città 8f: “LA MOBILITÀ AUTONOMA CAMBIERÀ LA CITTÀ?” – con l’aiuto di esperti, tecnici e ricercatori, Urban Lab propone una tavola rotonda nella quale provare a guardare  questi aspetti, interrogandosi criticamente sulla portata del cambiamento sui nostri stili di vita, sugli spazi urbani, su una nuova quotidianità che non sembra essere così lontana;

·        Ore 16 scuola Allievo, via Michele Antonio Vibò 62: attività di sensibilizzazione verso la mobilità sostenibile, organizzato con il supporto dell’associazione Impresa e Territorio.

·        Ore 20.30 – associazione “Volere la Luna” via Trivero 16: “Lo spazio pubblico nelle città del futuro secondo il cinema di finzione” a cura di Pietro Caccavo, giornalista e curatore del Pungolo, e di Ecoborgo Campidoglio.

Venerdì 20/09

·        Ore 12, Urban Lab, piazza Palazzo di Città 8f: “LAVORI (PRESTO) IN CORSO” – in un question time aperto ai cittadini, verranno illustrate alcune delle principali progettualità sulle quali la Città di Torino sta lavorando e che in futuro potrebbero cambiare radicalmente le abitudini di spostamento dei torinesi: Linea 2 Metropolitana, pedonalizzazione di via Roma e piazza Baldissera;

·        Ore 18.30, via Musinè 5/7: “Creare uno spazio pubblico bello, vivibile e accessibile”, un incontro/dibattito con associazioni e istituzioni a cura di Ecoborgo Campidoglio.

Sabato 21/09

·        Ore 17, via Musinè 5/7: “Strade aperte alle persone: impatti su società e ambiente di pedonalizzazioni e ciclabilità”, un dialogo tra stakeholder e associazioni a cura di Ecoborgo Campidoglio;

·        Ore 19, Galleria del MAU via Rocciamelone 7/c: “Arte: spazio pubblico/privato” – rigenerazione urbana attraverso l’arte e dell’arte come spazio pubblico/privato.

Domenica 22/09

·        Ore 9, pedalata condivisa con le Circoscrizioni 3 e 4, il Comune di Collegno e il Comune di Grugliasco. Partenza dalla Circoscrizione 4, in P.zza Bernini fronte ISEF.

PEDONALIZZAZIONI E CHIUSURE STRADALE PER LA SETTIMANA DELLA MOBILITA’ SOSTENIBILE (dal 16 settembre):

Circoscrizione 3

• scuola Ottino nel tratto di via Brissogne, tra via Ozieri e via Brissogne 44/A (civico da lasciare

libero), istituzione del divieto di transito sperimentale chiusura con transenne/fioriere nel periodo

compreso tra il dal 20 settembre 2024 al 6 ottobre 2024;

• scuola Palazzeschi nel tratto di via Lancia, tra via Lancia 138 e via Sagra di San Michele,

istituzione del divieto di transito sperimentale con chiusura con transenne/fioriere nel periodo compreso tra il 20 settembre 2024 al 6 ottobre 2024;

• scuola Montalcini nel tratto di via Collegno e via Calmieri, compresi tra via Avigliana e via

Cavalli, istituzione del divieto di transito sperimentale con chiusura con transenne/fioriere dal 16 al 29 settembre 2024;

• scuola Battisti nel tratto di via Luserna di Rorà, tra via Verzuolo e via Revello, istituzione del divieto di transito sperimentale con chiusura con transenne/fioriere nel periodo dal 16 al 29 settembre 2024.

Circoscrizione 4

• tratto fronte Scuola Dewey, via Passoni, tratto tra le vie Casaleggio e Bianco, istituzione della

pedonalizzazione sperimentale con chiusura con fioriere/transenne dal 16 settembre 2024 fino al 30

gennaio 2025.

Circoscrizione 5

• via Terraneo fronte Istituto comprensivo Statale Padre Gemelli, chiusura in orari di ingresso e uscita da scuola, durante la Settimana Europea della Mobilità Sostenibile con transenne mobili dal

16 al 22 settembre 2024.Circoscrizione 6

istituzione zone scolastiche urbane ai sensi dell’articolo 3, comma 1 n. 58/Bis del Codice della

strada nei seguenti tratti:

– strada San Mauro 194, scuola infanzia “Piccoli passi”

– via Mercadante/Duprè, “istituto Perotti”

– via Banfo/Courmayeur, scuola infanzia “Teresa Sarti”

– via Mottarone, scuola primaria “Pestalozzi”

– via Cervino 6, scuola infanzia “Tommaso di Savoia”

– via Corelli/via Tartini int.10, “istituto Novaro”

– via Monte Rosa 165, “scuola primaria

Circoscrizione 8

• istituzione della pedonalizzazione sperimentale di parte di piazza Govean (su prolungamento di via Belfiore) con posa di 4 fioriere per la durata di quattro settimane dal 16 settembre 2024 al 13

ottobre 2024;

• istituzione del divieto di transito in via permanente nell’esedra fronte chiesa in largo Saluzzo;

• istituzione della pedonalizzazione sperimentale con chiusura con fioriere/transenne di via Aquileia per la durata di quattro settimane dal 16 settembre 2024 al 13 ottobre 2024;

• istituzione del divieto di transito con chiusura con fioriere/transenne in via permanente della banchina alberata che si trova fronte ingresso liceo Alfieri di corso Dante n. 80;

• chiusura alla circolazione veicolare del tratto di via Tepice compreso tra via Genova e via

Cherasco nei giorni da lunedì 16 a venerdì 20 settembre 2024 dalle ore 18 alle ore 24, e nei

giorni di sabato 21 e domenica 22 settembre dalle 0.00 alle 24.00.

Alcune iniziative sono protratte nel tempo, anche oltre i limiti temporali della Settimana europea della mobilità sostenibile, per consentire una maggiore fruibilità pubblica e nel contempo avere il tempo necessario per valutare gli esiti di questi provvedimenti. Sono inoltre previsti momenti di sensibilizzazione all’uso corretto di monopattini e biciclette.

TORINO CLICK

Cosplayer Run 2024, al via la sesta edizione

È tutto pronto per la sesta edizione della Cosplayer Run, l’evento che combina sport, cosplay e beneficenza che ha già attirato l’attenzione degli appassionati di tutte le età. Dopo il grande successo delle edizioni precedenti la manifestazione torna ancora più ricca di divertimento nella cornice del parco del Valentino, a Torino. Una location suggestiva facilmente raggiungibile sia con mezzi pubblici che privati. L’evento è organizzato dalla associazione sportiva dilettantistica Accademia 72, un gruppo di amici che da anni si impegna nella promozione di eventi sportivi e sociali su scala nazionale. La manifestazione gode del Patrocinio ufficiale dell’associazione Amici e Bambini cardiopatici onlus, che opera presso l’ospedale Regina Margherita di Torino, a cui sarà devoluto tutto il ricavato della manifestazione. L’edizione è 2024 è patrocinata dal Comune di Torino e supportata da Torino Comics, una delle principali fiere nazionali dedicata ai comics, al mondo cosplay, a tornei di esport e videogame, ai giochi da tavolo e da Xmas Comics, la versione invernale della fiera che avrà luogo il 14 e 15 dicembre 2024 presso l’Oval Lingotto Fiere di Torino. La Cosplayer Run è una corsa o camminata di 5 km non competitiva, adatta agli appassionati di tutte le età che potranno partecipare indossando i loro costumi preferiti dei personaggi di film, fumetti e videogiochi, in un contesto di relax e divertimento dedicato a famiglie e sportivi amatoriali. Anche quest’anno non mancheranno momenti di intrattenimento prima e dopo la corsa, con la partecipazione di ospiti speciali, tra i quali la 501 st Italica Garrison e la Rebel Legion Italian Base, entrambi gruppi appassionati di Star Wars, ufficialmente riconosciuti da Lucas Film, LTD e Disney, Tomb Raider Italia e il Marvel AvengersTeam Italia. L’associazione sportiva Phoenix Saber offrirà ai partecipanti l’opportunità ai partecipanti di combattere con le spade laser. Hanno già confermato la partecipazione alcuni dei più noti cosplayer dei social media, quali Danaries – Daniela Cordella, Sara, Straidogs Babe e Sonia – Lilit Cosplay. La musica avrà un ruolo centrale durante la manifestazione, con la performance dal vivo de “Il magico mondo di Laura”, che interpreterà in chiave moderna le colonne sonore dei cartoni animati più amati. Gli amanti del K – Pop e della danza avranno la possibilità di ammirare le esibizione del Reverse Crew K-Pop Dance Cover.

Le iscrizioni online sono aperte. Il costo in promozione online è di 15 euro per gli adulti e 12 euro per i bambini dai 6 ai 15 anni.

 

Mara Martellotta