Cosa succede in città- Pagina 255

Biennale Democrazia, 230 relatori e migliaia di presenze

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Sono state registrate oltre 20.000 visualizzazioni online e si calcolano circa 18.000 presenze complessive.

Biennale Democrazia ha riportato a Torino (in presenza e per la prima volta anche online) la riflessione collettiva sullo stato della democrazia nella contemporaneità, declinata in 90 appuntamenti con 230 relatori dal mondo e dedicata per la VII edizione al tema UN PIANETA, MOLTI MONDI.Al programma in presenza è stata affiancata un’ampia offerta di dirette streaming – oltre la metà degli eventi – per garantire a tutti di seguire buona parte degli appuntamenti in palinsesto, valorizzati anche dal maxischermo in piazza Carignano che ha trasmesso una selezione di dirette streaming. Inoltre, tutti gli appuntamenti di questa edizione rimarranno disponibili on demand gratuitamente nell’archivio multimediale della manifestazione su sito e canale YouTube.

Oltre 20.000 le visualizzazioni online da tutta Italia e anche dall’estero (Germania, Regno Unito, Francia, Lussemburgo, Olanda, Romania, Danimarca, Lettonia e dall’Australia) e circa 18.000 presenze complessive nelle varie sedi confermano una grande risposta di pubblico anche in questa speciale edizione autunnale, la prima a doversi confrontare con il mondo post-pandemia.

Le scuole e i giovani hanno rinnovato il loro coinvolgimento attivo: 22 classi hanno partecipato in presenza, con quasi 350 studenti delle scuole secondarie e 300 iscrizioni di studenti universitari. Tra questi anche 15 dottorandi portoghesi del Centre for Social Studies dell’Università di Coimbra. Molte altre scuole e studenti hanno seguito da remoto via streaming da tutta Italia, confermando Biennale come un punto di riferimento intergenerazionale.

Dichiara il Presidente, Gustavo Zagrebelsky: “È grande soddisfazione aver superato le difficoltà poste dal Covid ed essere riusciti a tenere la settima edizione di Biennale in presenza del nostro pubblico. Non era scontato, ed abbiamo fatto una scommessa, vinta. Desideriamo ringraziare i nostri ospiti per l’alto livello dei loro contributi; contributi che hanno spaziato sui maggiori problemi sociali, culturali, politici ed ecologici del nostro tempo. Problemi con i quali la democrazia avrà a che fare nel prossimo avvenire. Diamo fin da ora a tutti nostri amici l’appuntamento al 2023“.

Nella mia prima edizione da Direttore Organizzativo – dichiara Alessandro Isaiaè grande la soddisfazione nel rivedere il pubblico così numeroso in sala, nonostante tutte le complessità dettate dall’emergenza sanitaria. Gli sforzi fatti sono stati premiati anche dall’attenzione dei media, locali e nazionali: Biennale si conferma un punto di riferimento e una preziosa occasione di incontro e riflessione collettiva. Fondamentale è stata anche quest’anno la collaborazione con i tanti partner della manifestazione, che da sempre ne permettono la realizzazione e ne arricchiscono i contenuti”.

Tra gli eventi che hanno registrato il tutto esaurito: il concerto di Fatoumata Diawara, sold out già in prevendita; e poi gli incontri con Diego Bianchi e Serena Danna, Francesca Mannocchi, Francesco Costa; oltre allo spettacolo inaugurale “Dante fra le fiamme e le stelle” e tutti gli incontri al Circolo dei Lettori. Sono inoltre stati venduti 100 carnet abbonamento per tutti gli incontri.

Biennale Democrazia si chiude questa sera con il concerto di Fatoumata Diawara a OGR Torino, dopo l’incontro tra Massimo Giannini e Esther Duflo, ma diverse iniziative rimarranno a disposizione del pubblico anche nelle prossime settimane.
La collaborazione col Salone del Libro, manifestazione a cui Biennale passa virtualmente il testimone, prevede un incontro tra Gustavo Zagrebelsky e Romano Prodi (alle 15:30 di giovedì 14 ottobre, in sala Oro). E inoltre: sarà visitabile fino al 7 novembre Memory Matters, il progetto espositivo diffuso nel Parco del Valentino nato in collaborazione con Fondazione Sandretto Re Rebaudengo; al Polo del ‘900 prosegue fino al 24 ottobre I 50 anni del Fuori! – a cura di Roberto Mastroianni, Maurizio Gelatti, Maurizio e Chiara Miranda – la mostra sul primo movimento italiano impegnato nella lotta per i diritti degli e delle omosessuali; alle OGR, fino al 16 gennaio 2022 Vogliamo tutto, Una mostra sul lavoro, tra disillusione e ricatto, curata da Samuele Piazza, per riflettere sulla trasformazione del lavoro nel contesto post-industriale e digitale. Infine, Dante fra le fiamme e le stelle andrà in scena fino al 14 ottobre al Teatro Gobetti e dal 26 novembre al 5 dicembre alla Casa del Teatro Ragazzi e Giovani.

Concentrica: spettacoli in orbita, un progetto del Teatro della Caduta

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STAGIONE 9/ ottobre 2021 – settembre 2022 attraverso Piemonte e Liguria insieme a:

Play With Food, Compagni di Viaggio, Teatro delle Dieci, Still I Rise, Festival dell’Innovazione e della Scienza, Faber Teater, Nido di Ragno, Nuovi Mondi Festival, Officine Papage/ Festival Nuove Terre, Officina Teatrale degli Anacoleti, Progetto Cantoregi, Santibriganti Teatro, Spazio Kor, Teatro delle Selve, Cabiria Teatro, Teatro Akropolis

Scampagnate Teatrali in collaborazione con
Direzione Generale Musei Piemonte, Ass. La Cabalesta,
Ass. Turismo InCollina, Comune di Albugnano, ATL Cuneese, Città di Racconigi, Comune di Asti,
Comune di Valloriate, Ass. Ratatoj, Fondazione Amleto Bertoni, AEVF – Associazione Europea delle Vie Francigene, Comune di Piverone, ACSEL, Cidiu
Bus by I Viaggi di Gabry & Max

maggior sostenitore Fondazione Compagnia di San Paolo
con il sostegno di Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo,
Regione Piemonte, Torino Arti Performative, Città di Torino, Fondazione CRT
in collaborazione con Fondazione Piemonte dal Vivo

in rete con In-Box, Cresco, Re.Clip, 3+2

mediapartner: Theatron 2.0, PaneAcquaCulture

Gli approdi di Concentrica
Torino, Asti, Fiano Torinese (TO), Cherasco (CN), Valenza (AL), Novara, Valloriate (CN), Piverone (TO), Vercelli (VC), Casalborgone (TO), Framura (SP), S. Maurizio d’Opaglio (NO), Albugnano (AT), Settimo Torinese (TO), Racconigi (CN), Mattie (TO).

Al via la nuova stagione di Concentrica//Spettacoli in Orbita con tantissimi appuntamenti in cartellone da ottobre 2021 a settembre 2022. L’edizione 9 va immediatamente a seguire, in un pensiero di continuità, l’edizione speciale 8 e ½, terminata l’ultimo week end di settembre e pensata in modo mirato per poter riprogrammare alcuni spettacoli annullati nell’arco della sfortunata edizione 8,
dando priorità al format delle Scampagnate Teatrali.

Concentrica 9 torna invece alla sua struttura originaria con le 4 sezioni (Concentrica a Scuola, Concentrica in Giro, Scampagnate Teatrali, Concentrica al Mare) più una sezione ‘jolly’ Concentrica Play pensata per ospitare eventi in streaming.
Molteplicità dei linguaggi e una particolare attenzione verso artisti e compagnie under 35 sono le fondamenta di una proposta varia e articolata, che si dispiega nelle sezioni di Concentrica in Giro e Concentrica a Scuola.
Si lavora invece sulla valorizzazione del patrimonio artistico, paesaggistico e culturale in Concentrica al Mare e nelle Scampagnate Teatrali, vere e proprie gite fuori porta in cui l’evento teatrale non è più al centro dell’esperienza ma è solo uno degli ingredienti di una proposta culturale più ampia: turismo lento, sostenibilità, ecologia, enogastronomia, arte, teatro. Si passa dalle escursioni sulla Via Francigena all’ Abbazia di Vezzolano, dal Lago d’Orta al riviera ligure di Framura; luoghi straordinari che si fanno palcoscenico di eventi irripetibili in cui arte performativa, convivialità e turismo di prossimità si fondono indissolubilmente.

20 compagnie coinvolte, 22 artisti under 35, 24 spettacoli con 22 sedi. Sono questi i numeri della prossima edizione di Concentrica a conferma di una forte volontà di riportare in vita il teatro.
Il progetto è ideato e organizzato dal Teatro della Caduta, con il prezioso sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo, del Ministero per i Beni e le Attività culturali e del Turismo, della Regione Piemonte, della Città di Torino e della Fondazione CRT con la collaborazione di Fondazione Piemonte dal Vivo.

IL PROGRAMMA

Visto il periodo di grande incertezza la direzione artistica ha optato per una programmazione a “breve termine” e, pur avendo già definito titoli e partnership dell’intera stagione, ha deciso di programmare a step successivi. Il primo sarà dedicato alla sezione Concentrica in Giro con proposte di spettacoli per tutto il mese di ottobre a partire da sabato 2 con R.L. di Cuocolo/Bosetti al Circolo dei Lettori, nell’ambito di Play With Food – La scena del cibo, partner storico con il quale si rinnova una collaborazione pluriennale. Il 9 ottobre ci si sposta a Fiano Torinese al Teatro Medici del Vascello per Settanta volte sette, gioiellino della giovane compagnia romana Collettivo Controcanto, vincitore di Teatri del Sacro. L’evento è in collaborazione con Fondazione Piemonte dal Vivo e Compagni di Viaggio. Domenica 10 ottobre in cartello un appuntamento speciale, Concentrica per il Sociale, alle ore 19 nella sala grande della Casa del Teatro Ragazzi e Giovani andrà in scena Stay Hungry- Indagine di un affamato di Angelo Campolo, spettacolo vincitore del premio InBox 2020, del Nolo Milano Fringe Festival 2019 e del premio Sillumina SIAE Nuove Opere.
Attraverso l’elemento autobiografico si raccontano 3 anni – tra il 2015 e il 2018 – di un’Italia che in modo schizofrenico ha aperto e chiuso le porte dell’accoglienza, lasciando per strada storie, sogni, progetti, relazioni umane avviate al grido di Integrazione. Lo spettacolo ha il patrocinio del Comune di Torino e l’intero incasso della serata sarà devoluto in favore dell’organizzazione no-profit Still I Rise partner per questa serata speciale.

La programmazione prosegue il 15 ottobre alle ore 21 con Troppe Arie del Trio Trioche al Teatro Salomone di Cherasco, spazio appena riaperto e gestito da uno dei nuovi partner: la storica compagnia del Teatro delle Dieci.
Il primo blocco termina domenica 16 ottobre alle ore 18 con Francesco Giorda, uno degli artisti più rappresentativi del Teatro della Caduta, che con Alberto Agliotti di Frame – Divagazioni Scientifiche, sarà protagonista del Quizzone Scientifico. Lo spettacolo dal taglio ironico e interattivo fa parte della programmazione del Festival dell’Innovazione e della Scienza di Settimo Torinese che, oltre ad essere co-organizzatore della serata, è il principale sostenitore.

PROGETTI SPECIALI

Riconfermata l’adesione di Concentrica a C.Re.S.Co. (coordinamento delle Realtà della Scena Contemporanea). Si rafforza ulteriormente sul versante ligure l’azione della rete 3+2, avviata nel 2018 dal festival Nuove Terre (Bonassola, Framura, Deiva Marina, Moneglia, Sestri Levante), dal festival Testimonianze Ricerca Azioni (Genova) e da Concentrica (Piemonte), che unisce le tre programmazioni e le due regioni (Piemonte e Liguria) a sostegno della circuitazione della creazione contemporanea. Ciascuno con le sue peculiarità, questi soggetti condividono, nella scelta degli spettacoli, un’apertura alla multidisciplinarietà, la cura e l’accompagnamento del lavoro delle compagnie, l’attenzione per l’innovazione dei linguaggi scenici.

INFORMAZIONI
http://www.rassegnaconcentrica.net/ – info@rassegnaconcentrica.net – tel. 011 060 60 79
PRENOTAZIONI
prenota@rassegnaconcentrica.net

I LUOGHI
Circolo dei Lettori – Via G. Bogino, 9 – Torino
Teatro Medici del Vascello – Via Roma, 51 – Fiano Torinese (TO)
Casa del Teatro Ragazzi e Giovani – Corso Galileo Ferraris – Torino
Teatro Salomone – Via S. Pietro, 41/a – Cherasco (CN)
Biblioteca Archimede – Piazza Campidoglio, 50 – Settimo Torinese (TO)

CALENDARIO

2 OTTOBRE ore 19 e 21 – Circolo dei Lettori, Torino
Cuocolo/Bosetti – R.L.
in collaborazione con Play With Food

09 OTTOBRE ore 21 – Teatro Medici del Vascello, Fiano Torinese (TO)
Collettivo Controcanto – SETTANTA VOLTE SETTE
Piemonte dal Vivo in collaborazione con Concentrica e Compagni di Viaggio

10 OTTOBRE ore 19 – Casa del Teatro Ragazzi e Giovani, Torino
Angelo Campolo/ DAF – STAY HUNGRY Indagine di un affamato
Con il patrocinio del Comune di Torino
in collaborazione con Still I Rise

15 OTTOBRE ore 21 – Teatro Salomone, Cherasco (CN)
Trio Trioche – TROPPE ARIE
in collaborazione Teatro delle Dieci

16 OTTOBRE ore 18 – Biblioteca Archimede, Settimo Torinese (TO)
Francesco Giorda e Alberto Agliotti – QUIZZONE SCIENTIFICO
Festival dell’Innovazione e della Sceinza in collaborazione con Concentrica

 

Il toretto “Toh” si colora di rosa alla Rinascente per la lotta contro i tumori femminili

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In serie limitata, è stata presentata alla RINASCENTE di Torino e la sua vendita servirà per sostenere la campagna LIFE IS PINK promossa dalla Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro ONLUS a favore della lotta contro i tumori femminili

Si colora di rosa TOH, l’opera che l’artista Nicola Russo ha creato ispirandosi ai Toret come simbolo della volontà di rinascita della città dopo il lungo lockdown. I Toh, prodotti in una serie limitata di 35 pezzi sono stati presentati sabato 2 ottobre alla Rinascente di Torino e parte del ricavato della loro vendita andrà a sostegno della campagna LIFE IS PINK, promossa dalla Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro a favore della lotta contro i tumori femminili, la quale proprio quest’ anno compie 35 anni di vita.

Tre Toh, di grandi dimensioni e di colore verde come le storiche fontanelle di Torino, sono stati donati da Nicola Russo alla città il 24 giugno scorso in occasione della Festa del Santo Patrono e installati in tre piazze.

Ora TOH vuole entrare nelle case di tutti i torinesi attraverso la commercializzazione di formati ridotti dell’opera: “Credo che i momenti difficili si superino insieme, azzerando le differenze, Toh è inclusivo anche per la sua immediata comprensione, ed è positivo, ironico, pop”, afferma Russo.
“Immaginando le mille declinazioni di questo progetto, ho pensato a Rinascente, per il prestigio del marchio e per la sua storia, nonché per il nome che è molto collegato al concept del TOH”, aggiunge Russo.
Nello specifico i TOH con Rinascente diventano un oggetto tra arte e design, disponibile in due formati da 35 e 60 centimetri, ma soprattutto saranno tutti pezzi artigianali prodotti in Piemonte, la cui vendita partirà il 2 ottobre durante il weekend del compleanno del brand.

All’interno dello store si potranno trovare anche i TOH verdi tutto l’anno e verranno lanciate serie numerate e limitate in occasione di eventi, ricorrenze o partnership. “Ho pensato di voler dare una funzione sociale a questo progetto – conclude Russo – per cercare concretamente di essere utile, aiutare qualcuno, e la Fondazione ha accolto subito il messaggio appoggiando il progetto.”

La Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro Onlus è stata costituita nel 1986 per offrire un contributo significativo alla sconfitta del cancro attraverso la realizzazione in Piemonte di un centro oncologico, l’Istituto di Candiolo (Torino), capace di coniugare la ricerca scientifica con la pratica clinica e di mettere a disposizione dei pazienti oncologici le migliori risorse umane e tecnologiche.
La Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro si occupa di reperire le risorse economiche attraverso attività di raccolta fondi e organizza tutte le iniziative e le manifestazioni necessarie per raggiungere questo scopo.
L’Istituto di Candiolo è l’unico centro di ricerca e cura del cancro italiano realizzato esclusivamente attraverso il sostegno di oltre 300 mila donatori privati che, grazie alla loro generosità, ne hanno fatto un centro di rilievo internazionale. L’ Istituto di Candiolo è anche l’unico “Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico” del Piemonte, riconosciuto dal Ministero della Salute, a testimonianza delle importanti scoperte fatte e pubblicate sulle più prestigiose riviste scientifiche internazionali. È inserito nella Rete Oncologica del Piemonte e della Valle d’Aosta e le sue prestazioni sono fornite in convenzione col Servizio Sanitario Nazionale o in regime di libera professione. Ha iniziato la sua attività nel 1996 e da allora ha sviluppato nuovi spazi e servizi. Oggi si estende su 56.500 mq, di cui circa 10 mila dedicati alla ricerca. A Candiolo lavorano circa 800 persone tra medici, ricercatori italiani e internazionali, infermieri, personale amministrativo e tecnici.
La Fondazione ha previsto per i prossimi anni un importante piano di sviluppo che permetterà all’Istituto di crescere ulteriormente, dotandosi così di nuovi spazi da mettere a disposizione di medici, ricercatori e, soprattutto, dei pazienti e delle persone a loro vicine. L’obiettivo è di curare sempre più persone e sempre meglio.
Nicola Russo è un creativo puro, napoletano di nascita, torinese d’adozione, con una forte passione per la città la cui energia ha alimentato la sua creatività. Sempre alla ricerca di nuove forme di espressione, vince concorsi internazionali di design e si spinge sempre oltre la sua immaginazione.
Direttore creativo e designer da 15 anni nel campo della comunicazione il design e l’entertainment, la sua esperienza in campi diversi gli ha permesso di creare intersezioni dove far nascere nuove narrazioni e forme.
“Mi piace affrontare sempre settori diversi per avere sempre stimoli nuovi, dal design all’arte, non credo si possa dare uno schema alle idee, mi considero uno yes-man della creatività.” Napoli, Torino e Firenze sono i campi di azione, città diverse che hanno contaminato il suo lavoro aprendo nuovi scenari, sempre alla ricerca di nuove forme d’arte di espressione.

Rinascente è una prestigiosa collezione di negozi, con il meglio di moda, accessori, bellezza, casa, design e food. Conta nove negozi in Italia, situati nel centro delle città principali e uno store on-line lanciato a Giugno del 2020. Ha due flagship store, uno a Milano e uno nel cuore di Roma, inaugurato nel 2017. Un department store unico nel suo genere, poiché incorpora nella struttura architettonica un piccolo edificio del ‘900 e al piano -1 mette in luce una parte dell’Acquedotto Vergine del 19 a.C. Rinascente propone un’ampia scelta di marchi di alta gamma, rappresentativi del miglior Made in Italy e del panorama internazionale. È il luogo degli eventi esclusivi, delle personal appearance di personaggi importanti e dei lanci di nuovi prodotti. Considerata una tappa obbligata nei percorsi dello shopping, propone un’offerta ricca e varia senza formule preconfezionate, perfetta per un target sempre più aggiornato ed esigente. Ogni store è un vero e proprio polo d’attrazione, dove lo shopping diventa un’esperienza coinvolgente e gratificante, tanto che a maggio 2016 il flagship store di Milano viene proclamato “Miglior Department Store al Mondo” da Intercontinental Group of Department Stores (IGDS), la più importante associazione internazionale di department store. Nel 2017 Rinascente ha festeggiato i 100 anni del suo nome, ideato dal poeta GabrieleD’Annunzio, con una grande mostra a Palazzo Reale, LR 100- Rinascente Stories of Innovation, mettendo in luce la passione, il talento e la capacità di visione con cui ha scritto la sua storia.

 

 

Al “Polo del ‘900” due fotoreporter e un giornalista a confronto sul linguaggio foto-giornalistico

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“Il dilemma del linguaggio”  Lunedì 11 ottobre, ore 18

“Cosa si aspettano giornalisti, fotoreporter, artisti quando raccontano la tragedia dei conflitti, della guerra, della violenza? Una reazione. Che sia commozione, fastidio, rifiuto, consenso, indignazione. Ancor più: un’azione, un comportamento costante nel tempo che provenga dalle coscienze e in base al quale possano dire che la denuncia, la testimonianza non sia stata vana, inutile. Purtroppo questo non accade quasi mai”. Da e su questa triste constatazione parte e s’ incentra l’incontro programmato per il prossimo lunedì 11 ottobre, alle ore 18, presso la Sala del “Polo del ‘900”, in via del Carmine 14, a Torino. A confronto, due scrittori-fotografi di gran razza e un notissimo giornalista globetrotter, caposervizio degli Esteri e inviato di guerra nei punti più caldi del pianeta, dell’Africa e del Medio Oriente (con vicende personali alle spalle, come  si sa, fortemente pesanti) per “La Stampa”. I primi, Michela Battaglia Stefano De Luigi, il secondo Domenico Quirico“Il dilemma del linguaggio” é il titolo dell’incontro progettato da “ArtPhoto” e dalla sua vulcanica fondatrice, Tiziana Bonomo che, dopo i saluti di Alessandro Bollo (direttore del “Polo”), ne sarà anche conduttrice e moderatrice. La riflessione prende spunto dall’interessante lavoro artistico “Babel” (diventato anche libro edito nel 2018 da “Postcart Edizioni”) realizzato a quattro mani – e a due teste egregiamente pensanti – da Michela Battaglia e Stefano De Luigi che, in quel lavoro, si interrogano sull’efficacia del linguaggio del fotoreporter nell’ambito del quotidiano. Si interrogano e riflettono e ciò che ne esce è un senso di amara delusione. L’ennesima, dopo l’attentato avvenuto nel 2005 al “Bataclan” di Parigi. E proprio i giudizi preconfezionati e superficiali che in quella occasione sono stati diffusi dai mezzi di informazione li hanno spinti a sviluppare il progetto “Babel” che coniuga la cartellonistica pubblicitaria (fotografie dei manifesti della metropolitana di Parigi) e le immagini estrapolate dalle riviste di propaganda Daesh – Isis. “È un lavoro – si legge in una nota – che unisce i due linguaggi solo apparentemente contrastanti della propaganda di Al Qaida e della cartellonistica pubblicitaria tipica del capitalismo occidentale”. Il risultato sono immagini non convenzionali che si ispirano ai celebri décollage di Mimmo Rotella. Nel 2003, la scrittrice, filosofa e storica americana Susan Sontag scriveva: “Lo shock è diventato uno dei più importanti criteri di valore e incentivi al consumo”. Da allora la soglia di sopportazione si è andata via via alzando. “Ci si è assuefatti e, addirittura, si è sempre più bramosi di una certa pornografia del dolore”. Dice Tiziana Bonomo: “L’insistente domanda di verificare se esiste un’alternativa al linguaggio usato fino ad oggi è la stessa che Domenico Quirico pone all’ adeguatezza della sua scrittura”. Domanda legittima anche per un grande narratore di umanità, la più varia e dolente, e di storie divorate sul campo e di guerre e di rivoluzioni come quelle esibite in pagina da Quirico.  “L’incontro al ‘Polo del ‘900’ – conclude la Bonomo- ha proprio lo scopo, in quest’ottica, di far emergere i tanti interrogativi e alcuni punti fermi nel mondo della testimonianza rispetto ad avvenimenti apparentemente ineluttabili della Storia”.

g.m.

Prenotazione obbligatoria al seguente link:

https://polodel900.secure.force.com/eventi?IdEvt=a0C6N0000004txq

L’ingresso è consentito alle persone munite di GREEN PASS COVID-19

Per info: “ArtPhotò”, tel. 335/ 7815 940 o www.artphotobonomo.it o “Polo del ‘900”, tel. 011/ 088 32 00

Nelle foto: immagini da “Babel”

“Time for Change”: il Festival CinemAmbiente torna in sala per sensibilizzare, informare, divulgare

I film vincitori di CinemAmbiente e gli altri più di 80 titoli proposti saranno visibili gratuitamente sulla piattaforma OpenDDB, dove il Festival prosegue online fino al 13 ottobre.

Si è conclusa da poco la 24° edizione del Festival CinemAmbiente (dal 1° al 6 ottobre) con una particolare attenzione al riscaldamento globale. Il claim di quest’anno “Time for Change” suona come un’esortazione, la constatazione che non c’è più tempo da perdere, la necessità improcrastinabile di portare avanti una transizione ecologica in grado di arginare gli ulteriori effetti devastanti dei cambiamenti climatici e le conseguenti trasformazioni sociali, politiche, economiche che ci attendono. “I film realizzati oggi non fanno più plausibili profezie (puntualmente avverate), non proiettano scenari distopici in un prossimo futuro, ma registrano l’esistente, documentano cambiamenti ormai certificabili. La centralità della questione climatica nel dibattito mondiale sta dando – e darà probabilmente nei prossimi anni – una crescente visibilità al cinema ambientale, che oggi si fa largo anche nei grandi festival generalisti. E se il rischio di ogni cinematografia avviata a entrare nel mainstream è quello di eccessi di banalizzazione e spettacolarizzazione, il volano mediatico risulta positivo anche per quei film documentati, rigorosi, basati su dati scientifici e su fatti verificabili” tiene a precisare Gaetano Capizzi, direttore del Festival CinemAmbiente. Quest’anno sono tornate le sezioni competitive, temporaneamente abolite lo scorso anno, suddivise in due concorsi internazionali, uno riservato ai documentari e l’altro ai cortometraggi, aperti anche ai titoli italiani, in passato inseriti in una specifica sezione competitiva nazionale. Nell’edizione 2021 al cinema ambientale di recente produzione italiana, è stata dedicata una vetrina molto ampia attraverso la sezione non competitiva Made in Italy. Una seconda sezione non competitiva, Panorama internazionale, presenta, insieme a un classico da riscoprire, film di recentissima produzione, selezionati, anche se non inediti in Italia, per la loro rilevanza e il loro interesse per il pubblico del Festival. Molti sono stati quest’anno gli appuntamenti collaterali alle proiezioni ricompresi nella
sezione Ecoeventi e dedicati ad esplorare le nuove tendenze, i progetti, i dibattiti che animano oggi la realtà ambientalista.

I film vincitori e gli altri più di 80 titoli proposti complessivamente nel cartellone di quest’anno sono visibili gratuitamente (dietro prenotazione da effettuare sul sito www.cinemambiente.it) sulla piattaforma OpenDDB, dove il Festival prosegue online fino al 13 ottobre.

I riconoscimenti attribuiti al termine della 24^ edizione del Festival sono:

Premio Asja Energy per il miglior documentario della sezione internazionale ($ 5000) assegnato a:
Marcher sur l’Eau di Aïssa Maïga (Francia/Belgio 2021, 90’) dalla giuria composta da Roberto Danovaro, biologo marino, presidente della Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli, Maciej Nowick, direttore di Watch Docs. Human Rights in Film International Film Festival, Polonia, Elèna Past, studiosa di ecocinema, Associate Professor di Italiano alla Wayne State University di Detroit, Michigan, Juliano Ribeiro Salgado, regista, Daniele Segre, regista con la seguente motivazione:
Nel raccontare una storia molto forte di persone che in Niger soffrono ogni giorno non solo la carenza d’acqua, ma anche, letteralmente, la sete, il film affronta un problema che riguarda tutti noi e le nostre responsabilità verso il Pianeta. Un esempio di cinema della realtà che focalizza il suo messaggio sulle conseguenze più gravi dei cambiamenti climatici in aree del mondo diverse dalle nostre, inducendo nello spettatore un senso di urgenza ad agire. La bellissima fotografia del deserto, la narrazione sviluppata nel linguaggio del luogo, l’immedesimazione nella vita dei protagonisti e nella quotidianità di un villaggio vista dagli occhi di una quattordicenne e scandita dal cambio delle stagioni testimoniano il lungo tempo trascorso dalla regista all’interno della comunità: sono immagini che coinvolgono profondamente lo spettatore e lo mettono a confronto diretto con il tema della giustizia climatica.

Premio Terna per il miglior cortometraggio della sezione internazionale ($ 1500) assegnato a:
Out of Sight, out of Mind (Aus den Augen aus dem Sinn) di Anna-Maria Dutoit (Germania 2021, 11’ 21”) dalla giuria composta da Sara Conforti, textile artist e performer, Enrico Vannucci, co-fondatore di Torino Short Film Market, programmatore e membro del comitato di selezione dei Pardi di Domani al Locarno Film Festival, Bruno Smadja, fondatore e direttore di Mobile Film Festival, Francia con la seguente motivazione:Grazie all’uso di una sapiente messa in scena che pone la figura umana in secondo piano, riducendola a una mera voce fuori campo, e grazie a una fotografia in bianco e nero che appiattisce gli appariscenti colori della moda, la regista pone l’accento su un problema ambientale certamente quasi del tutto sconosciuto alla maggioranza delle persone: la non riciclabilità dei prodotti della fast fashion, la seconda industria più inquinante sul pianeta, nonché tra le prime per consumo energetico e risorse naturali.

Premio IREN del pubblico ($ 1500), assegnato dagli spettatori del Festival a: Animal di Cyril Dion (Francia 2021, 120’) A cinque anni dal successo di Demain –
realizzato con l’attrice Mélanie Laurent e presentato al Festival nel 2016 – il regista francese ritorna sui cambiamenti climatici focalizzando, però, lo sguardo sull’emergenza concomitante del collasso della biodiversità. Attraverso il viaggio di due giovani attivisti, i sedicenni Bella e Vipulan, che, volendo capirne di più, interrogano studiosi ed esperti ai quattro angoli del mondo, il film esplora il fenomeno della sesta estinzione di massa, il nostro rapporto con le altre specie animali, la pericolosa convinzione umana di poter
vivere separatamente dalla natura.

Premio “Dalla Terra alla Terra”, promosso da Biorepack (€ 3000) per il film in concorso che meglio illustra le problematiche legate alla terra, al suolo, ai suoi problemi e alle soluzioni possibili per proteggere la salute umana, salvaguardare la biodiversità e garantire la sicurezza alimentare assegnato da Biorepack e dal Festival a:
The Ants & the Grasshopper di Raj Patel e Zak Piper (Malawi 2021, 74’). Lo straordinario dono persuasivo e la particolare tenacia di cui è dotata Anita Chitaya si rivelano fondamentali per affrontare i problemi che affliggono il suo piccolo villaggio in Malawi, colpito da una crescente siccità. Per questo la donna decide di intraprendere un viaggio negli Stati Uniti, nel tentativo di convincere gli americani che il cambiamento climatico è reale e riguarda il Pianeta intero. Incontrando scettici sul clima e agricoltori disperati, emergono tutti quegli aspetti contrastanti che modellano la storia e la società americana. Dal divario rurale-urbano, a quello tra ricchi e poveri, alla discriminazione razziale e la disuguaglianza di genere, i temi più urgenti dei nostri tempi si intrecciano nell’esperienza di Anita, alle prese con la sfida più grande della sua vita.
Premio speciale Movies Save the Planet, istituito dal Festival per un artista che abbia saputo declinare nella sua opera il tema dell’ambiente e della natura assegnato a
Yann Arthus-Bertrand

Giuliana Prestipino

Gli appuntamenti culturali della Fondazione Torino Musei

AGENDA APPUNTAMENTI FONDAZIONE TORINO MUSEI

8  – 14 ottobre 2021

 

SABATO 9 OTTOBRE

Sabato 9 ottobre ore 10.30 – 16

ANTOINE DE LONHY. UN VIAGGIO TRA TORINO E SUSA

Palazzo Madama – giornata di visita alle mostre con bus granturismo

In occasione dell’apertura della mostra a Palazzo Madama dedicata all’artista Antoine de Lonhy, che completa il percorso espositivo cominciato presso il Museo Diocesano di Susa, proponiamo un itinerario giornaliero, che permetterà ai partecipanti di immergersi nell’attività poliedrica dell’artista, giunto in Piemonte nella seconda metà del Quattrocento. Le opere esposte nelle due sezioni della mostra consentono di focalizzare l’attenzione sulla maestria di Lonhy pittore, miniatore, maestro di vetrate, scultore e autore di disegni per ricami.

L’appuntamento è a Palazzo Madama, dove alle ore 10.30 vi aspetterà la guida per illustrarvi le opere d’arte esposte nella nuova mostra allestita presso la grande Sala Senato. A seguire, in Piazza Castello – fronte Teatro Regio, vi aspetterà il bus granturismo per condurvi presso la città di Susa, sempre in compagnia della guida. Dopo il pranzo libero, occasione per poter ammirare le testimonianze archeologiche e architettoniche che evidenziano il lungo passato storico della città, l’appuntamento sarà alle ore 14.30 presso l’ingresso del Museo Diocesano. Con la guida visiteremo la mostra, testimonianza dello stretto legame che l’artista ebbe con la Valle di Susa.

 

Programma

ore 10.30 visita mostra a Palazzo Madama (ritrovo 15 minuti prima)

ore 12.00 partenza per Susa (ritrovo bus davanti al Teatro Regio)

pausa pranzo libero a Susa

ore 14.30 visita mostra

ore 16.00 partenza per Torino (rientro previsto per le ore 18.00)

 

Costo: 40 € a persona (comprensivo di prenotazioni, visite guidate e trasporto bus granturismo)

Costi aggiuntivi: biglietto di ingresso alle mostre; gratuito per i possessori di Abbonamento Musei Piemonte Valle d’Aosta e di Torino+Piemonte card.

Info e prenotazioni: tutti i partecipanti dovranno essere in possesso di Green pass, il bus granturismo da 50 posti potrà contenere un massimo di 25 partecipanti. L’evento sarà attivato a raggiungimento di un numero minimo di iscritti. Pagamento online o via bonifico. Per coloro che desiderano effettuare il pagamento tramite bonifico bancario sarà necessario prima prenotare il tour via mail all’indirizzo info@arteintorino.com

Il pagamento è da effettuarsi a:

CODICE IBAN: IT 93 I 02008 01119 000105974696 – UNICREDIT

C/c intestato a: THEATRUM SABAUDIAE TORINO

Causale: De Lonhy 9 ottobre + nome e cognome

 

Sabato 9 ottobre ore 15

AI PIEDI DELLA TORRE

Palazzo Madama – visita guidata tematica al Castello e al Giardino

Vi proponiamo un itinerario insolito all’interno di Palazzo Madama, per scoprire e riscoprire uno dei suoi aspetti, questa volta non tanto legato all’epoca barocca o le sue collezioni, ma bensì al più lontano XV secolo. Vi racconteremo la storia di un’architettura straordinaria, che ancora oggi possiamo leggere osservando i diversi elementi costruttivi e decorativi dell’edificio, per proseguire attraverso una passeggiata nel Giardino Botanico Medievale ai piedi della torre. Un vero e proprio angolo verde in epoca medievale, le cui prime testimonianze risalgono al 1402, periodo in cui furono avviati i lavori di ingrandimento dell’edificio per volere di Ludovico principe d’Acaia.

Grazie ai documenti conservati all’Archivio di Stato si è potuto ricostruire il giardino nella forma e nell’inserimento di piante ed erbe, presenti nei diversi trattati dell’epoca.

Approfittando ancora dell’apertura autunnale avremmo modo di percorrere e approfondire le diverse parti di cui è composto: dall’hortus (orto) al viridarium (bosco e frutteto) fino al iardinum domini (giardino del principe).

Costo: €6 per visita guidata (max 10 persone) + biglietto di ingresso al museo (ingresso gratuito per i possessori di Abbonamento Musei e possessori Torino + Piemonte Card)

Prenotazione obbligatoria: la visita sarà attivata a raggiungimento del numero minimo di partecipanti: t. 011 5211788 / info@arteintorino.com

Appuntamento 15 minuti prima dell’inizio.

 

Sabato 9 ottobre ore 16

IL FEMMINILE TRA SACRO E PROFANO NELLE COLLEZIONI DEL MAO

MAO – visita guidata per possessori Abbonamento Musei Torino Piemonte

Il MAO propone itinerari volti ad illustrare alcuni significati del Femminile nella produzione artistica delle culture orientali rappresentate dalle opere della collezione permanente del museo. Questo appuntamento è dedicato alla Galleria della Regione himalayana.

La galleria dedicata alla Regione Himalayana ospita esemplari di arte religiosa buddhista. Il percorso tematico si sofferma in particolare sulle figure femminili rappresentate nello sterminato pantheon del Buddhismo Tantrico, la particolare forma di Buddhismo che si diffuse nella Regione Himalayana.

Informazioni e prenotazioni: visita guidata in museo riservata ai possessori di Abbonamento Musei Torino Piemonte: 6 €. Prenotazioni al numero 800329329. Le visite saranno attivate con un numero minimo di partecipanti.

 

 

DOMENICA 10 OTTOBRE

 

Domenica 10 ottobre

CHINA GOES URBAN. La nuova epoca della città

MAO – chiude la mostra

Chiude oggi al pubblico la mostra “China Goes Urban. La nuova epoca della città”, curata dal Politecnico di Torino e da Prospekt Photographers, in collaborazione con la Tsinghua University di Pechino e Intesa Sanpaolo.

La mostra, frutto di una ricerca pluriennale, propone al pubblico una prospettiva nuova e ampia che traccia una linea di continuità tra passato, presente e futuro, mettendo in relazione la cultura della Cina tradizionale con le imponenti trasformazioni delle città cinesi contemporanee. Un’occasione per approfondire e interrogarsi sulle sfide lanciate dai cambiamenti urbani in atto non solo in Cina, ma in tutto il pianeta. Partendo dall’esplorazione di alcune new town cinesi e delle contraddizioni innescate dai frenetici processi di inurbamento e di espansione urbana, la mostra punta infatti a stimolare una riflessione sulla città di oggi e del futuro.

 

 

Domenica 10 ottobre

F@MU – GIORNATA NAZIONALE DELLE FAMIGLIE AL MUSEO

GAM, MAO e Palazzo Madama – attività per famiglie

La Fondazione Torino Musei aderisce alla Giornata Nazionale delle Famiglie al Museo, che torna domenica 10 ottobre dopo un anno di stop.

La Giornata F@MU è ormai un appuntamento irrinunciabile, che punta a favorire l’incontro fra i musei e le famiglie con bambini e a sottolineare il ruolo che le istituzioni museali rivestono nella società in quanto luoghi aperti e accoglienti, anche per i visitatori più piccoli: un’occasione per godere del nostro patrimonio artistico e conoscere il territorio, per imparare, per crescere attraverso il confronto con gli altri e per scoprire che l’arte può anche essere divertente!

Il tema della giornata F@MU 2021 è “Nulla accade prima di un sogno” e i tre musei di Fondazione Torino Musei hanno appositamente programmato altrettante attività rivolte ai piccoli visitatori.

 

Il programma delle attività:

 

PALAZZO MADAMA

ore 11

BIANCO SU BIANCO

Non sempre il bianco è uno spazio vuoto, a volte basta mettere a fuoco e nel bianco appaiono mondi inaspettati dove vivono figure silenziose. È quello che accade nel Rilievo con San Giovanni Battista di Pietro Paolo Olivieri, dove i bambini scoveranno molte specie di animali nascosti all’interno di una natura rigogliosa. Una “caccia al dettaglio” per analizzare l’opera usando i concetti spaziali di vicino/lontano, davanti/dietro, sinistra/destra e troveranno tanti suggerimenti per rappresentare uno spazio immaginario creando una scultura di carta.

Costo: bambini € 7; adulti ingresso ridotto € 8 (gratuito con Abbonamento Musei).

Prenotazione obbligatoria: tel 011 4429629 o madamadidattica@fondazionetorinomusei.it.

 

GAM

ore 15

NULLA ACCADE PRIMA DI…

La GAM propone un pomeriggio dedicato a grandi e piccini. Il mondo dei sogni, nelle diverse sfaccettature degli artisti del Novecento, sarà il punto di partenza per attività creative per tutta la famiglia. Nello Spazio Lab i bambini daranno forma ai sogni attraverso la sperimentazione di tecniche e colori, mentre l’evanescenza tridimensionale di Fausto Melotti coinvolgerà gli adulti nella creazione di sculture in argilla.

Costo: € 7 a partecipante (+biglietto di ingresso per adulti, gratuito per possessori di Abbonamento Musei).

Prenotazione obbligatoria: 0115211788 – prenotazioniftm@arteintorino.com.

 

MAO

Ore 16

SEGNI DI CARTA

L’esplorazione dell’affascinante produzione artistica presente nella galleria dedicata ai Paesi Islamici dell’Asia, tra caleidoscopici disegni geometrici, forme sinuose di foglie e fiori e diversi stili calligrafici, tra ceramiche e tessuti, fornirà l’ispirazione per la realizzazione in laboratorio di creazioni in carta colorata, arricciata e incollata con la tecnica del quilling.

Costo: bambini € 7; adulti ingresso ridotto € 8 (gratuito con Abbonamento Musei)

Prenotazione obbligatoria tel. 011.4436927/8 oppure maodidattica@fondazionetorinomusei.it, entro il venerdì precedente.

 

 

MERCOLEDI 13 OTTOBRE

 

Mercoledì 13 ottobre ore 16

ROSE D’AUTUNNO

Palazzo Madama – visita con il curatore botanico Edoardo Santoro

Una passeggiata in giardino per parlare di rose: l’autunno è il momento migliore per apprezzare i colori delle bacche delle rose botaniche e per ammirare gli ultimi scampoli di fioritura della bianca e profumata rosa moschata, che è coltivata nel Giardino Botanico Medievale di Palazzo Madama.

Le rose d’autunno hanno tonalità più intense e fioriture prolungate, favorite dalle temperature fresche.

Ottobre è anche il mese in cui prendersi cura con maggiore attenzione delle piante e dunque effettuare la potatura di formazione, la fertilizzazione del terreno e la piantagione di nuove rose prima del gelo invernale.

La passeggiata si concluderà in museo per leggere alcune notazioni botaniche e citazioni d’autore, tratte dal libro Rose d’autunno della casa editrice La Campanella.

Costo: € 4 (max 15 persone); durata 1h30

Info: il giardino è visitabile con un biglietto dedicato (5€, gratuito Abbonamento Musei e Torino + Piemonte Card) oppure con il biglietto di ingresso al museo.

Prenotazioni: madamadidattica@fondazionetorinomusei.it

 

 

GIOVEDI 14 OTTOBRE

 

Giovedì 14 ottobre GAM – apre la mostra

FATTORI. Capolavori e aperture sul ‘900

 

ANTEPRIMA PER LA STAMPA Mercoledì 13 ottobre | dalle ore 12.00 alle 13.30

RSVP

GAM TORINO Daniela Matteu | daniela.matteu@fondazionetorinomusei.it

24 ORE Cultura Elettra Occhini | elettra.occhini@ilsole24ore.com

 

La GAM ospita per la prima volta nei suoi spazi una grande retrospettiva dedicata all’opera di Giovanni Fattori (Livorno 1825- Firenze 1908), uno dei maestri assoluti dell’Ottocento italiano che seppe interpretare in modo originale e innovativo tanto i temi delle grandi battaglie risorgimentali quanto i soggetti legati alla vita dei campi e al paesaggio rurale a cui seppe infondere, analogamente ai ritratti, nuova dignità e solennità. La mostra “Fattori. Capolavori e aperture sul ‘900”, che apre al pubblico dal 14 ottobre per proseguire fino al 20 marzo 2022, è organizzata e promossa da GAM TorinoFondazione Torino Musei e da 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE in collaborazione con l’Istituto Matteucci e il Museo Civico Giovanni Fattori di Livorno. Il percorso espositivo, che presenta oltre 60 capolavori dell’artista livornese, tra cui tele di grande formato, preziose tavolette e una selezione di acqueforti, si articola in nove sezioni e copre un ampio arco cronologico che dal 1854 giunge al 1894, dalla sperimentazione macchiaiola e da opere capitali degli anni Sessanta e Settanta fino alle tele dell’età matura, che ne rivelano lo sguardo acuto e innovatore, capace di aperture sull’imminente ’900.

 

Giovedì 14 ottobre ore 17

COME UN TESSUTO

Palazzo Madama – attività per famiglie

Come sono vestiti i personaggi dipinti da Antoine de Lonhy? Osserviamo i mantelli, gli abiti, i copricapo e facciamo un confronto con il nostro guardaroba per scoprire l’importanza dei colori, l’eleganza delle pieghe e i motivi che animano i tessuti.  Gli elementi naturali presenti sui tessuti dipinti daranno lo spunto per lavorare sul concetto di ordine e disordine con forme di cartoncino colorato.

Info: età consigliata 5/10 anni; durata 90 minuti

Costo: €7 a bambino; biglietto ridotto per gli adulti accompagnatori

Prenotazione obbligatoria: 011 4429629 madamadidattica@fondazionetorinomusei.it

 

Giovedì 14 ottobre ore 18.30

COME SASSI NELL’ACQUA

GAM – Evento nell’ambito di Torino Foto Festival realizzato dalla FIAF – Federazione Italiana Associazioni Fotografia

La GAM di Torino è felice di presentare nell’ambito del Torino Foto Festival realizzato dalla FIAF – Federazione Italiana Associazioni Fotografia una selezione di film e video d’artista dove il tempo fotografico dell’immagine fissa e il fluire del tempo filmico sono posti a confronto.

Guardare una fotografia all’interno di un video o di un film è come osservare un sasso sul letto di un fiume o sul fondo del mare. Il suo senso solido di realtà conclusa ci appare come velato dallo scorrere del film, quasi disincarnato dalla dimensione effimera di una durata volatile che non gli appartiene. Foto e film si trovano sovrapposti, stratificati portatori di diversi sentimenti del tempo. Nelle opere in mostra, provenienti dalla collezione della VideotecaGAM, talvolta la fotografia si mostra come cellula vitale, generativa del film, come nell’opera di Robin Rhode, altre volte offre un specchio rovesciato alla natura filmica. È il caso della foto di una superficie marina che si offre come traguardo finale del lungo zoom di Snow in Wavelength in cui il flusso del film trova il proprio traguardo in un’immagine fissa che documenta però l’eterno movimento dell’acqua. T.J. Wilcox invece, nel suo Garland 5, sovrappone al senso crepuscolare – come lo definì Susan Sontag – della natura fotografica, il sentimento nostalgico del tempo custodito nei vecchi film documentari.

In Unisono di Giulio Paolini e in Senza titolo di Francesco Barocco le fotografie che appaiono sono documentazioni di opere d’arte il cui tempo liminale e assoluto viene a complicare il dialogo tra foto e video, così che il senso della durata insito nel film, la sua impermanenza, seppur presente, ci appare come riassorbita dal tempo eterno della storia dell’arte, nella presenza perdurante dell’opera attraverso i secoli.

 

Opere in proiezione continua:

 

Michael Snow, Wavelength, 1966/2003, 16mm, colore, sonoro, 15’

Giulio Paolini, Unisono, 1974, video, b/n, muto, 1’

T.J. Wilcox, Garland 5, 2005, 16mm, colore, muto, 6’49”

Robin Rhode, Promenade, 2008, video animazione, b/n, sonoro, 5’

Francesco Barocco, Senza Titolo, 2004, video, col, muto, 7’6”

 

Durata compressiva del programma: 35 minuti

Le modalità di accesso alla GAM e alle attività sono regolamentate secondo le disposizioni normative vigenti.

Per avere informazioni aggiornate, clicca qui

Info www.gamtorino.it

ClochArt La nobiltà nei ritratti artistici di poveri e senzatetto

 La Mostra “ClochArt”, nata da un’idea di Raffaele Palma per il CAUS (Centro Arti Umoristiche e Satiriche), è la prima collettiva artistica dedicata al mondo dei Senzatetto.

Sono gli invisibili, quelle povere persone domiciliate sempre sugli stessi marciapiedi, anno dopo anno, stagione dopo stagione, giorno dopo giorno, notte dopo notte. Le ore passano e loro non intercettano più il nostro sguardo, da tempo oramai rivolto altrove, indifferente, spesso infastidito dalla loro presenza.

L’esposizione è aperta al pubblico presso la Sala Mostre del Circolo degli Artisti, da sabato 9 a domenica 17 ottobre 2021. Orario: dalle ore 15,30 alle 19,30 tutti i giorni, sabato e domenica compresi. Inaugurazione sabato 9 ottobre ore 16.
Accesso contingentato, secondo le normative anti Covid ed esclusivamente presentando green pass personale valido.
Ci preme ricordare che domenica 10 ottobre 2021 ricorre la “Giornata Mondiale dei Senzatetto”!

La rassegna propone le opere di 23 artisti realizzate con tecniche diverse, dipinti ad olio, acrilico, acquerello; grafiche a china, matita, pastello e incisioni. I lavori creati dagli artisti nell’estate 2021 a Torino, sono principalmente ritratti dal vero di alcuni clochard, effettuati col loro consenso in strada o presso alcune mense del povero.
I “temi dell’arte” spaziano in varie direzioni; ritraggono ad esempio i senza fissa dimora con i loro animali, che non abbandonano mai; evidenziano l’habitat quotidiano in cui vivono, mettendo in risalto il contrasto tra le regali architetture di Torino e i miseri averi di queste persone: giacigli di cartone, buste e carrelli posti su panchine di giardini o in angoli di marciapiede.
Nell’ampia ritrattistica in esposizione, emergono immagini di vite disperate ma dignitose, sguardi stanchi, provati, ma ricchi di empatia, fieri d’essere a disposizione degli artisti che, nel rispetto assoluto della loro difficile condizione, si adoperano per fissare su carta e tela un momento della loro vita quotidiana, in un rapporto artista-modello fatto di umanità, rispetto e solidarietà.
All’inaugurazione della mostra “ClochArt” presso Il Circolo degli Artisti di Torino “La Giardiniera Reale” in C.so San Maurizio, 6 (tel. + 39 011 8128718/ +39 329 3042949) saranno presenti alcuni dei clochard che hanno prestato la loro immagine per la realizzazione della mostra e le Associazioni di volontariato Sociale che hanno aderito e contribuito alla realizzazione di questa non semplice iniziativa a cui sarà devoluto per opere di carità il ricavato delle vendite dei quadri.
Gli artisti che espongono le loro opere sono:
Carlo Barbero, Angela Betta Casale, Rocco Forgione, Loredana Fulgori, Titti Garelli,
Lia Laterza, Rosa Maria Lo Bue, Elisa Vaschetti Longo, Lorella Massarotto,
Delio Meinardi, Franco Negro, Caterina Pallotta, Raffaele Palma, Annamaria Palumbo,
Carla Parsani, Vinicio Perugia, Marco Piva, Bruno Santos, Luciano Spessot, Maria Teresa Spinnler, Marcello Toma, Almerico Tomaselli, Wally Waser.

Si ringraziano: Avvocato di Strada OdV – Sportello di Torino, Mensa Parrocchia Sacro Cuore di Gesù, Mensa del Povero Parrocchia Sant’Antonio da Padova e la Mensa del Povero Parrocchia Sant’Alfonso di Torino.
Per tutte le informazioni sulla mostra: mail – info@caus.itcell. – 3396057369

Tanto nel tardo Medioevo quanto nel Rinascimento, i pittori potevano attingere ad un’infinita fonte di modelli, raccolti tra la plebe nelle strade. I tratti somatici deformati, sofferenti, consunti, nel caso dei pittori fiamminghi, servivano a rappresentare, in una sorta di poetica aristotelica figurata, i vizi umani, l’abiezione, l’errore, insomma i peccati dell’umanità inscritti simbolicamente nei corpi e nei volti di questi poveri modelli. I giovani e le giovinette divenivano invece solleciti cupidi o ninfette trasudanti sensualità, grazia o purezza. Poveri d’ogni età popolavano, dunque, gli studi di artisti figurativi che sarebbero divenuti in seguito ammirati personaggi su dipinti di quadri famosissimi.
Dopo il Rinascimento, col trionfo di Manierismo e Barocco, si continuò a prediligere per i soggetti sacri modelli acquistati dal popolino. La loro figura segnata da una fisicità sofferta, spesso malata, era evidente nell’incarnato, nell’abbigliamento, nelle pieghe delle espressioni.
In questo lungo periodo di mutazioni stilistiche, si cimentarono con la mendicità maestri quali Michelangelo Merisi, noto come Caravaggio, Georges du Mesnil de La Tour (pittore spagnolo della corrente del caravaggismo), Jusepe de’ Ribera detto lo Spagnoletto, Domínikos Theotokópoulos chiamato El Greco, Pieter Bruegel.
Ancora. Giovanni Antonio Canal conosciuto come il Canaletto, Bartolomé Esteban Murillo, Rembrandt Harmenszoon van Rijn o semplicemente Rembrandt, l’incisore Jacques Callot , Giacomo Ceruti detto il Pitocchetto e moltissimi altri giganti dell’arte figurativa sino al 1700.
Comparve in seguito la singolarissima corrente dei Bamboccianti, termine derivante dal nome del loro caposcuola, Laer Pieter van, pittore olandese trapiantato a Roma: il soprannome di Bamboccio gli era stato appioppato dai suoi contemporanei per il suo singolare aspetto. I pittori di questo movimento, attivo dalla metà del 1700, si opposero nettamente alla pittura barocca: le loro opere, infatti, traevano quasi interamente ispirazione dall’umile vita popolana dell’epoca. Ricordiamo tra capostipiti pure Cerquòzzi Michelangelo, detto Michelangelo delle Battaglie e Jan Miel. Anche a Torino, oltre che nella città papalina, presero vita i pittori bamboccianti. I maggiori furono Giovanni Michele  Graneri e Pietro Domenico Ollivero.
Il Verismo e il Realismo, infine approdarono alla fedele rappresentazione della condizione umana e della sua ambientazione , anche quella degli ultimi, metafora e riflessione di ciò che il destino concesse ad ognuno.
In epoca moderna e contemporanea nomi d’assoluto talento come Pablo Picasso, Cristiano Banti, Tamara De Lempicka, Amedeo Modigliani, Anto Carte e il torinese Giacomo Balla nel suo periodo divisionista, si sono cimentati con la tematica dei senzatetto.
La mostra “ClochArt” è un riconoscimento verso i poveri che tanto hanno contribuito al mondo delle arti figurative, oltre ad essere memoria verso quegli artisti che hanno vissuto l’intera vita da indigenti, morti sconosciuti oppure riconosciuti come giganti dell’arte solo in epoche successive alla loro dipartita come Michelangelo Merisi, Vincent Van Gogh, Amedeo Modigliani, Antonio Ligabue solo per fare qualche esempio.

 

Da Palazzo Arsenale al Seminario, tornano le Giornate Fai d’autunno

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Evento nazionale di partecipazione attiva e di raccolta pubblica di fondi sabato 16 e domenica 17 ottobre 2021

Visite a contributo libero in 600 luoghi inaccessibili o poco conosciuti in 300 città d’Italia.

Tra questi, 42 beni delle Forze Armate in occasione del centenario della traslazione del Milite Ignoto
L’EDIZIONE 2021 È DEDICATA AD ANGELO MARAMAI GIÀ DIRETTORE GENERALE DEL FAI (1961-2021)

Elenco dei luoghi aperti e modalità di partecipazione su www.giornatefai.it

I Giovani del FAI, con il supporto di tutte le Delegazioni, i Gruppi FAI e i Gruppi FAI Ponte tra culture, propongono per sabato 16 e domenica 17 ottobre la decima edizione delle Giornate d’Autunno con visite in 600 luoghi solitamente inaccessibili o poco noti in 300 città d’Italia tra cui 42 luoghi del Ministero della Difesa, dello Stato Maggiore della Difesa e delle Forze Armate, aperti in occasione del centenario del Milite Ignoto.

Torna la grande festa delle Giornate FAI, la più importante manifestazione di piazza dedicata al nostro patrimonio artistico e culturale. Con energia, coraggio, voglia di fare, di migliorare e migliorarsi, di condividere e soprattutto con una passione travolgente per il nostro Paese, oltre 5.000 tra delegati e volontari FAI sono pronti a far innamorare tutti gli italiani dell’Italia. L’opportunità, ogni anno nuova e diversa, per accostarsi a un patrimonio smisurato e policromo, raccontato per l’occasione con l’entusiasmo contagioso di tutti i giovani che sposano la missione culturale del FAI: diffondere e coltivare la consapevolezza che l’Italia custodisce tesori inestimabili, fondamento dell’orgoglio che ogni cittadino prova davanti all’eccezionale bellezza del Paese e solida base su cui costruire la prosperità del futuro. Le Giornate FAI sono, dunque, un incontro sentimentale, un abbraccio collettivo tra i visitatori e l’ambiente che li circonda, prodigo di natura, arte e storia. In una parola: cultura.
Il catalogo dei luoghi visitabili è, come di consueto, amplissimo così come tantissime sono le tipologie rappresentate: dai complessi religiosi ai palazzi, dai castelli alle aree archeologiche, dai piccoli musei ai parchi e giardini storici, e ancora borghi, aree naturalistiche, luoghi produttivi e molto altro. Inoltre, in occasione del centenario della traslazione della salma del Milite Ignoto, il Ministero della Difesa, lo Stato Maggiore della Difesa e le Forze Armate concederanno l’accesso straordinario in 42 loro luoghi-simbolo di significativa importanza storica e istituzionale. Quest’anno, tra le aperture proposte, ecco alcuni luoghi sorprendenti delle Giornate FAI:

A Torino saranno aperti:

PALAZZO ARSENALE SEDE DEL COMANDO PER LA FORMAZIONE E SCUOLA DI APPLICAZIONE DELL’ESERCITO

PALAZZO DEL SEMINARIO METROPOLITANO DI TORINO, ORA SEDE DEL POLO TEOLOGICO TORINESE

CHIESA DI SAN SALVARIO
GRAN LOGGIA D’ITALIA DI RITO SCOZZESE (solo per soci FAI)
MUSEO DELL’INDUSTRIA AERONAUTICA, situato presso lo stabilimento Leonardo Velivoli di Torino-Caselle.

Tutti i visitatori potranno sostenere il FAI. È infatti suggerito un contributo non obbligatorio di 3 euro. La donazione online consentirà, a chi lo volesse, di prenotare la propria visita, assicurandosi così l’ingresso nei luoghi aperti dal momento che, per rispettare la sicurezza di tutti, i posti saranno limitati. Chi lo vorrà potrà anche iscriversi al FAI online oppure nelle diverse piazze d’Italia durante l’evento. Agli iscritti saranno dedicate aperture speciali. Prenotazione online consigliata (salvo diverse indicazioni segnalate sul sito) su www.giornatefai.it; i posti sono limitati. N.B. il programma potrebbe subire variazioni. La realizzazione dell’evento nelle singole Regioni dipenderà dal loro colore nella settimana dell’11 ottobre.
Le Giornate FAI d’Autunno si inquadrano nell’ambito delle iniziative di raccolta pubblica di fondi occasionale (Art 143, c 3, lett a), DPR 917/86 e art 2, c 2, D Lgs 460/97). A coloro che decideranno di partecipare verrà suggerito un contributo libero, utile a sostenere la missione di cura e tutela del patrimonio culturale italiano della Fondazione. Gli iscritti al FAI o chi si iscriverà in occasione dell’evento potranno beneficiare di aperture e visite straordinarie in molte città e altre agevolazioni e iniziative speciali.
Le visite si svolgeranno nel pieno rispetto delle normative anti Covid-19.

Fondazione per la Ricerca sul Cancro: nel 2020 sono stati destinati all’Istituto di Candiolo oltre 18 milioni di euro

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Presentato il Bilancio Sociale e di Sostenibilità dal Presidente Allegra Agnelli: “Nel 2021 abbiamo tagliato il traguardo dei 35 anni di attività e, nonostante l’emergenza Covid, non ci è mai mancato l’appoggio dei nostri sostenitori”.

In corso i lavori per un ulteriore importante ampliamento dell’Istituto.

La sfida epocale del Covid non ha frenato l’impegno della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro: nel 2020 sono stati destinati all’Istituto di Candiolo IRCSS per la ricerca e la cura oltre 18 milioni di euro. E’ quanto emerge dal Bilancio Sociale e di Sostenibilità che è stato presentato dal Presidente, Allegra Agnelli.

Hanno partecipato all’ evento – che si è svolto in modalità digitale all’ Istituto di Candiolo Irccs ed è stato trasmesso online sul sito de La Stampa e sulla pagine Facebook della Fondazione – esponenti delle istituzioni, della comunità scientifica, del mondo dell’ imprenditoria e della finanza: Alberto Cirio, Presidente della Regione Piemonte, Ersilia Vaudo Scarpetta, Chief Diversity Officer e Special Advisor on Strategic Evolution dell’ Agenzia Spaziale Europea (ESA), Anna Sapino, Direttore Scientifico dell’ Istituto di Candiolo IRCCS, Giuseppe Banna, Responsabile Ricerca Clinica e Traslazionale per i Tumori Toracici dell’ Istituto, Gianmarco Sala, Direttore della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, Marco Lavazza, Vice Presidente di Lavazza, Marco Morganti, Responsabile Direzione Impact Intesa Sanpaolo, Julien Di Pace, Head of Jeep Brand Advertising, Massimiliano Allegri, allenatore della Juventus. Ha moderato l’incontro il Direttore dell’HuffPost ed editorialista della Stampa, Mattia Feltri.

“Nel 2020 siamo stati chiamati a uno sforzo straordinario – ha detto Allegra Agnelli – siamo scesi in campo per supportare il sistema sanitario nella lotta contro il Covid-19, accogliendo pazienti oncologici da altre strutture sanitarie, abbiamo realizzato un laboratorio per l’analisi dei tamponi e nel 2021 siamo diventati hub per le vaccinazioni e centro di riferimento per il tracciamento delle varianti del virus. Nonostante tutto questo abbiamo garantito cure, trattamenti e destinato ingenti risorse alla ricerca sul cancro”.

“Nel giugno di quest’anno – ha aggiunto – la Fondazione ha compiuto 35 anni di attività, un grande traguardo raggiunto solo grazie a chi ci sostiene dal 1986 ad oggi. Questa storia è il nostro futuro: grazie ai nostri sostenitori stiamo realizzando l’Istituto di Candiolo di domani”.

Il Presidente Alberto Cirio ha lodato l’ Istituto di Candiolo per il contributo dato al contrasto alla pandemia e per il suo alto livello scientifico: “Il Covid ci ha insegnato – ha aggiunto – l’

importanza della ricerca, ma ha anche ha abbattuto i tabù contro la sanità privata. Da oggi bisogna pensare a un nuovo rapporto fra pubblico e privato”.

Il forte legame fra la Fondazione e il territorio è stato così sintetizzato dal Direttore Gianmarco Sala: “Nel 2020 la Fondazione ha raccolto complessivamente, tra donazioni dirette, 5×1000 ed eredità più di 23 milioni. Per ogni euro donato oltre 90 centesimi vengono destinati alla missione dell’Istituto. Un risultato importante, sottolineato dal sostegno che riceviamo: nel 2020, 47 mila donazioni direttee 254 mila persone che hanno scelto di destinare il loro 5×1000 a Candiolo. Poi ha ricordato che nel maggio scorso, nonostante la pandemia, sono iniziati i lavori “per mettere a disposizione di medici, ricercatori e, soprattutto, pazienti e loro familiari, nuovi spazi”. I primi interventi riguardano il nuovo servizio di Hospice “Monviso e laboratori per ospitare ricercatori clinici provenienti dalla più importanti strutture internazionali. A seguire sono previsti una Biobanca per conservare i tessuti in un’ottica di future terapie oncologiche personalizzate, la Protonterapia, avanzata forma di radioterapia, un Poliambulatorio e spazi dedicati alla formazione, alla didattica e a servizi di foresteria. L’obiettivo è curare sempre più persone e farlosempre meglio, ha concluso Sala.

Per quanto riguarda l’attività di ricerca, la Professoressa Anna Sapino ha ricordato i dati del 2020: 288 ricercatori impegnati in 37 laboratori e unità di ricerca, 231 lavori pubblicati, record di citazioni (10.392) sulle più importanti riviste scientifiche mondiali, con conseguente crescita dell’impact factor a 1.621,32 (è l’indice che misura l’impatto di una pubblicazione sulla comunità scientifica).

All’Istituto di Candiolo lavorano circa 800 persone, di cui 464 nell’attività di assistenza ospedaliera. Nel 2020 sono state erogate 1.314 mila prestazioni ambulatoriali e sono stati ricoverati 8.144 pazienti; oltre 1.100 sono stati sottoposti a trattamenti di radioterapia. Inoltre, erano attivi 154 protocolli e studi sperimentali. L’Istituto, nonostante la pandemia, ha mantenuto pressochè invariati i volumi di attività clinica e ha anche messo a disposizione di altre strutture ospedaliere (ASO San Luigi e Mauriziano, Ospedali di Rivoli, Pinerolo, Moncalieri, Chieri, Carmagnola) il proprio blocco operatorio per interventi chirurgici non procrastinabili su pazienti oncologici.

Il Bilancio Sociale e di Sostenibilità è stato realizzato in collaborazione con l’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Torino e con il Dipartimento di Management dell’Università degli Studi di Torino

Oscar Giammarinaro (Statuto) in concerto a Torino dopo più di trent’anni di carriera

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Dopo più di trent’anni di carriera e 15 album con la storica band mod Statuto, con cui si è esibito su palchi prestigiosi come quello del Festival di Sanremo e del Festivalbar, per la prima volta Oscar intraprende un percorso artistico da solista con un progetto discografico che punta ad uno stile raffinato, fatto di sonorità ricche ed eleganti, accessibili ed orecchiabili.

«La decisione di lavorare a un progetto solista – dichiara Oscar – deriva dall’aver raggiunto con l’esperienza una maturità tale che mi ha portato al bisogno di comporre canzoni più intime e personali. Questo lavoro non si sostituisce alla realtà degli Statuto, è un percorso nuovo e parallelo che trova nella proposta cantautoriale la sua dimensione più adatta. In un momento in cui il panorama musicale italiano sembra trascurare la ricercatezza compositiva ho voluto lavorare ad un progetto artistico attento allo stile e all’eleganza “totale”: nelle sonorità, negli arrangiamenti, nei testi e nelle grafiche. Questi brani parlano di sentimenti in diversi modi, ma sempre senza inibizioni, in maniera molto istintiva, diretta e passionale. Da qui il nome dell’album “Sentimenti Travolgenti”».

Prodotto da Pietro Foresti e distribuito da Universal Music Italia, “Sentimenti Travolgenti” è un album (pubblicato solo in vinile) composto da 8 brani (5 inediti e 3 rivisitazioni di canzoni già pubblicate con gli Statuto) che con eleganza lessicale e attenzione estetica ruotano attorno a tematiche sentimentali, non esclusivamente amorose. L’album contiene anche il primo singolo “Lei Canterà” (uscito in formato 45 giri in edizione limitata), che descrive come in una fotografia il momento in cui Oscar conobbe Mia Martini durante il Festival di Sanremo del 1992. Il 14 maggio 2021 è stato pubblicato per Universal Music Italia il brano “Non mi manchi più” e lo scorso 13 settembre il nuovissimo “La Musica Magica“, brano tributo all’artista Ezio Bosso, fraterno amico di Oscar, presentato già alle selezioni del Festival di Sanremo 2021.

Per questa data Oscar sarà accompagnato dalla band composta da Enrico Bontempi (chitarra), Rudy Ruzza (basso), Gigi Rivetti (tastiera) e Marco Ruggiero (batteria).

Sabato 9 ottobre

Ore 21

Caffè Neruda

Via Errico Giachino, 28 – Torino

Ingresso Libero con tessera ARCI e green pass

Infoline 3483793726

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VIDEOCLIP “LA MUSICA MAGICA”

https://www.youtube.com/watch?v=dsi1HfvnOO0