Cosa succede in città- Pagina 223

Agriflor Marzo: la natura prende casa in piazza Vittorio

Domenica 13 marzo, dalle 9 alle 19 in Piazza Vittorio Veneto, secondo appuntamento del 2022 con il mercatino di Agriflor, l’appuntamento mensile per fare un tuffo nella natura

 

 

A poche settimane dall’appuntamento di febbraio, Agriflor raddoppia per portare il meglio del florovivaismo piemontese nel centro città: domenica 13 marzo dalle 9 alle 19 in Piazza Vittorio Veneto, infatti, andrà in scena il secondo attesissimo mercatino di Agriflor.

 

Anche questa edizione sarà incentrata principalmente sulle piante da interno, come ad esempio le piante grasse e le piante succulente. Non mancheranno le proposte primaverili tutte da scoprire girando per i banchi che inebrieranno Piazza Vittorio per tutta la giornata.

 

Un tripudio di colori per allietare un pubblico sempre più amante della natura e delle sue piante.

Insieme alla proposta florovivaistica, Agriflor ospiterà, come sempre, alcune eccellenze agroalimentari piemontesi che proporranno i prodotti tipici del nostro territorio: dai cioccolati alle nocciole, dalle marmellate al vino e ai liquori.

 

Durante Agriflor sarà inoltre possibile acquistare la “Guida ai Vivai d’Italia” (ADD Editore) scritto a quattro mani da Giustino Ballato, Presidente di Orticola Piemonte, e Rossella Vayr: 259 viaggi nel verde per conoscere le eccellenze del florovivaismo italiano e scoprire le piante più affascinanti e inusuali presenti nel nostro Paese.

 

Come sempre, Agriflor sarà organizzata in totale sicurezza, con la garanzia del giusto distanziamento tra i banchi e tra le persone per evitare assembramenti.

 

A fine mese l’appuntamento con i fiori sarà preso la Certosa Reale di Collegno, il 26 e 27 marzo per Follia in Fiore che torna dopo due anni di stop dovuti alla pandemia.

 

 

Torino in piazza per aiutare l’Ucraina

Sabato 12 marzo alle ore 12 la Città di Torino aderirà alla manifestazione delle città europee di Eurocities per dire no alla guerra in Ucraina in piazza Castello (lato Prefettura). “Cities stand with Ukraine” vedrà unite, in un unico momento di solidarietà condiviso, le principali comunità del Continente.

Durante la riunione di coordinamento al tavolo istituito dalla Città di Torino nell’intervento della Pastorale Migranti della Diocesi di Torino è stato comunicato che la cappellania ucraina cattolica guidata da don Ihor Holynskyy si riunirà nella chiesa di Nostra Signora del Sacro Cuore di Gesù (via Germonio 27 a Torino), domenica 13 alle 12.15 per celebrare una Messa per la pace.

La Città di Torino ha attivato uno specifico conto corrente bancario per ricevere le offerte per aiutare la popolazione ucraina, così tristemente e duramente colpita dalla guerra.

I cittadini che vogliono offrire un contributo possono utilizzare l’IBAN:

IT71K0200801046000106365334 con la causale “Emergenza Ucraina”.

Le somme saranno immediatamente destinate per sostenere i servizi di accoglienza della Città per la popolazione ucraina in fuga dalla guerra.

La guerra delle donne, incontro sui diritti violati

“La guerra delle donne” è il titolo dell’incontro che il Comitato diritti umani e civili, in collaborazione con la Consulta femminile regionale, ha organizzato per sensibilizzare l’opinione pubblica sui diritti violati ed esprimere vicinanza ideale alle donne che oggi stanno vivendo la situazione tragica della guerra,  come sta accadendo ora in Ucraina.

Secondo il rapporto 2021 del Segretario delle nazioni Unite, solo nel 2020 sono stati  2.542 i casi di violenza sessuale legata ai conflitti, di questi 1.053 sono stati registrati nella Repubblica Democratica del Congo. 1.773 sono invece I bambini vittime di stupri, di cui 1.155 sono bambine.

Il Women Peace and Security Index 2021/2022, che monitora il benessere sociale ed economico delle donne, nell’analizzare 170 Paesi che rappresentano il 99% della popolazione mondiale, ha individuato i  paesi in cui le donne vivono meglio: al primo posto compaiono i paesi del Nord Europal’Italia è al 28°postol’Ucraina al 66°. È invece l’Afghanistan il paese in cui le donne vivono in condizioni peggiori rispetto a inclusione, giustizia e sicurezza. La classifica evidenzia, anche per effetto della pandemia,  un divario in aumento, specchio  della crescente disuguaglianza nella condizione delle donne tra i paesi: i paesi in cima continuano a migliorare mentre quelli in fondo peggiorano, rispecchiando le tendenze globali in termini di ricchezza e disuguaglianza di reddito.

La Giornata internazionale della donna di quest’anno ha il volto delle donne dell’Ucraina e di tutte le donne che quotidianamente in ogni parte del pianeta, con abnegazione e coraggio, si mobilitano contro la guerra e si battono per i diritti e la libertà – ha dichiarato Stefano Allasia, presidente del Consiglio regionale –  L’invasione russa in Ucraina, nella sua drammaticità, ci conferisce una grande centralità della figura della donna che mai come in questo momento rappresenta un simbolo di vita e di pace. Come Comitato regionale dei diritti umani – continua Allasia – rivolgiamo un appello a tutte le Istituzioni affinché si intensifichino tutte quelle azioni per far fronte a questa immane tragedia umanitaria”.

“ La situazione  a cui stiamo assistendo in Ucraina ha le caratteristiche di un incubo – esordisce Dario Arrigotti, console onorario di Ucraina –  eppure si tratta di realtà,  di bombe vere e vittime reali, donne, bambini, anziani e  russi, anche loro vittime innocenti trascinati in questa aggressione. L’escalation militare non diminuisce, – prosegue il console – la resistenza armata dell’Ucraina è difficile da attuare in edifici ancora pieni di civili. Da spettatori dobbiamo diventare attori della guerra. Certo il Piemonte non è un attore della diplomazia internazionale o del dialogo politico, ma può essere protagonista della solidarietà e dell’accoglienza. Proprio su questo invito la Regione pensare a un piano di supporto alle famiglie che generosamente stanno offrendo accoglienza ai profughi ucraini. Oltre alle istituzioni, infatti, non c’è categoria della società che non voglia partecipare a questa gara di solidarietà . Per 60 anni  – conclude il console  – abbiamo vissuto in una condizione fortunata di pace, il bene più importante, ma altrettanto importante è la libertà e la democrazia, ed è questo è il momento di preservarle”.

“ Oggi, come in tutti i periodi storicamente delicati, le donne stanno dimostrando di avere tenacia e di essere una vera colonna portante per le famiglie e la società  – ha esordito Sara Zambaia, vicepresidente del Comitato diritti umani e civili   – Stiamo vivendo giorni di terrore a causa dell’emergenza in Ucraina, ma nel mondo le situazioni di pericolo, dove spesso le donne sono bersagliate perché ancora considerate, in diversi paesi, il “sesso debole”, sono diverse. Per questo come Comitato regionale per i Diritti Umani e Civili abbiamo deciso non solo di dedicare alla lotta delle donne nel mondo l’attività del 2022, ma anche di parlarne in questo convegno, alla presenza delle istituzioni e di relatori che possono portare all’attenzione del pubblico le situazioni emergenziali. Ancora una volta, le donne si stanno dimostrando delle grandi guerriere, che nel silenzio o nella sofferenza riescono a farsi portavoce non solo dei loro diritti, ma del riscatto sociale dei propri popoli.

“Il Congo è il secondo paese più grande dell’Africa con una popolazione di 107 milioni di abitanti, di questo il  60% sono giovani con meno di 20 anni – ha sottolineato  Marie Jeanne Balagizi Sifa, coordinatrice Forum donne africane italiane – Negli ultimi 26 anni di guerre sono morti circa 12 milioni di persone, le donne congolesi sono state le prime vittime di queste guerre. Lo stupro usato come arma di guerra per sabotaggio ha portato alla distruzione del tessuto sociale. Un genocidio che  si consuma nell’est del Congo,  sotto il silenzio della comunità internazionale. In uno Stato in cui sono state commesse gravi violazioni dei diritti umani, occorre un tribunale che punisca gli autori dei crimini e renda giustizia alle vittime. Il Congo ha bisogno di pace  – conclude –  il Congo ha bisogno di giustizia, i congolesi hanno soprattutto bisogno che la comunità internazionale sostenga questa lotta in modo che gli interessi economici ed egoistici non possano avere la prevalenza sui diritti umani”.

“ E’ drammaticamente giusto il titolo dell’incontro di oggi  “La guerra delle donne!” – ha dichiarato Giampiero Leo, vicepresidente del Comitato diritti umani e civili – le donne sono infatti  le principali vittime dei conflitti, ma anche protagoniste di coraggiose lotte. Non a caso il Comitato per i diritti umani ha deciso che il filo conduttore dei  lavori per l’intero 2022 fosse quello della “lotta delle donne per la difesa dei diritti umani nel mondo”. Si è deciso inoltre,  considerata l’attuale situazione internazionale di emergenza di negazione dei diritti,  di convocare il Comitato dei diritti umani e civili in seduta “permanente”, per rispondere in maniera tempestiva ad ogni eventuale  segnalazione in arrivo”.

“Negli ultimi anni è molto aumentato il numero di ragazze e giovani donne vittime di tratta che hanno uno o più figli a carico:in particolare nel 2020 i numeri sono raddoppiati. Il Piemonte registra uno dei numeri più alti a livello di presenza di nuclei monoparentali di persone accolte nel sistema anti-tratta: dal 2018 ad oggi nei programmi dedicati alle vittime di tratta sono stati accolti 78 nuclei- ha sottolineato Ylenia Serra, garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza- Secondo i dati dell’Osservatorio regionale sull’immigrazione e sul diritto d’asilo, dal 2018 al 2020 sono stati circa 6.000 i primi contatti con potenziali vittime di tratta attraverso le unità di strada, gli sportelli. I servizi pubblici e privati anti-tratta hanno assistito 1.367 potenziali vittime di tratta. L’80% delle persone identificate come vittime di tratta e/o di grave sfruttamento in Piemonte ha presentato richiesta di protezione internazionale durante il 2020”.

“Avremmo potuto parlare del triste fenomeno delle spose bambine, dell’altrettanto triste fenomeno delle mutilazioni genitali femminili, della tratta  – ha dichiarato Ornella Toselli, presidente della Consulta femminile regionale – Ma in questi giorni il nostro cuore, oltre che per le donne che subiscono tali abusi, è in gran parte sconvolto dalla condizione delle  donne ucraine che, come altre donne dei territori di guerra, ne vivono gli orrori. Siamo altrettanto in ansia per quanto avviene ai i loro bambini e alle loro famiglie. Il portavoce dell’Unicef parla di un milione e mezzo di profughi in fuga dalla guerra. 700/800 mila sono bambini e bambine. Si tratta della  crisi dei rifugiati in più rapida crescita in Europa dalla Seconda Guerra Mondiale. È alla  disperazione delle donne ucraine , ma allo stesso tempo alla loro forza e determinazione, che simbolicamente dedichiamo questa celebrazione.

La Giornata dei Planetari

Il viaggio lo decidi tu

Domenica 13 marzo 2022

Torino, Milano, Reggio Calabria, Palermo: un filo rosso unisce, la seconda domenica di marzo, queste e altre città in occasione della Giornata dei Planetari. Un’occasione unica per viaggiare, comodamente seduti, tra pianeti, stelle e galassie. Grazie alle tecnologie avanzate delle cupole, infatti, si può simulare un magnifico cielo stellato, privo degli effetti dell’inquinamento luminoso.

Infini•to aderisce alla giornata promossa dall’Associazione dei planetari italiani (PLANIt) con lo spettacolo in Planetario “Il viaggio lo decidi tu”: Luna, pianeti nani, galassie, esopianeti e buchi neri… Quale destinazione preferisci? “Il viaggio lo decidi tu”! Non una semplice proiezione, ma una vera e propria avventura spaziale per celebrare insieme la Giornata dei Planetari 2022.

Tre orari di visita per domenica 13 marzo, 14.3016.00 – 17.30, durante i quali puoi visitare liberamente il Museo interattivo ed assistere ad una proiezione speciale nel Planetario digitale “Il viaggio lo decidi tu”. Non sono previste visite guidate, ma puoi accedere all’audioguida gratuita direttamente dal tuo smartphone.
Le attività sono adatte ai visitatori di tutte le età e hanno una durata totale di 1 ora e 45 minuti, comprensiva dei controlli all’ingresso.

Cosa comprende il biglietto
la visita libera del museo interattivo (1h)
l’audioguida fruibile da smartphone (portare auricolari)
lo spettacolo del planetario (30 minuti)

Cosa non comprende il biglietto
la visita guidata del museo interattivo

COME PARTECIPARE ALL’EVENTO
Si consiglia l’acquisto del biglietto online, prima dell’evento. È possibile acquistarlo, fino ad esaurimento posti, anche sabato pomeriggio presso la cassa del museo (controllare prima online se ancora disponibili).
Intero: € 12.00
Ridotto: € 10.00 per ragazzi 6-18 anni, adulti over 60 anni, enti convenzionati, universitari fino a 25 anni con smartcard
Gratuito
per bambini sotto i 6 anni, disabile e accompagnatore, possessori di Abbonamento Musei o Torino+Piemonte Card, possessori del Passaporto Culturale, iscritti alla Membership di Infini.to, residenti a Pino Torinese. I giornalisti devono accreditarsi qui.

Crediti immagine: Evans&Sutherland – Infini.to

Gli appuntamenti della Fondazione Torino Musei

11 – 17 marzo 2022

 

SABATO 12 MARZO

 

Sabato 12 marzo ore 15

LABORATORIO DI IKEBANA, L’ARTE GIAPPONESE DEI “FIORI VIVENTI”

MAO – workshop per adulti sulla mostra Kakemono. Cinque secoli di pittura giapponese

A cura della maestra Yuko Fujimoto per Associazione Interculturale Sakura APS

I partecipanti saranno guidati dalla maestra Yuko Fujimoto nell’arte della disposizione dei fiori recisi. Lo stile utilizzato sarà lo Shoka Shinpu-tai, ovvero l’evoluzione moderna e contemporanea dello Shoka; quest’ultimo nacque sotto l’influsso del pensiero zen e grazie a esso l’ikebana divenne anche un metodo spirituale di meditazione.

Massimo 15 partecipanti. Costo: 40 €. Tutti i workshop sono comprensivi dei materiali. Prenotazione consigliata alla mail: mao@fondazionetorinomusei.it.

 

Sabato 12 marzo ore 14.30

LEGAMI METALLICI. I metalli nell’arte orientale

MAO – visita guidata alle collezioni

L’itinerario si concentra su una selezione di opere del museo accomunate dal medesimo materiale d’utilizzo: il metallo. Sia esso in forma pura o costituito da leghe, sin dall’antichità ha rappresentato un valido e prezioso alleato dell’essere umano per la realizzazione di manufatti e opere d’arte, esito delle più svariate lavorazioni. Il percorso mette in luce nuclei di opere accomunati dall’utilizzo dei metalli, dimostrandone la versatilità sia dal punto di vista delle tecniche, sia della funzione e della natura dell’oggetto artistico.

Costo: 6€ a partecipante

Costi aggiuntivi: biglietto d’ingresso al museo; gratuito per i possessori di Abbonamento Musei.

Info 011.5211788 –  prenotazioniftm@arteintorino.com (da lunedì a domenica 9.30 – 17.30)

 

 

DOMENICA 13 MARZO

 

Domenica 13 marzo ore 16

PENNELLATA DI GIAPPONE

MAO – attività per famiglie sulla mostra Kakemono. Cinque secoli di pittura giapponese

L’attività prevede la visita della mostra temporanea Kakemono. Cinque secoli di pittura giapponese e un laboratorio in cui i partecipanti potranno realizzare il proprio dipinto verticale su rotolo utilizzando la pittura monocromatica ispirata alla tecnica sumi-e.

Costo: bambini € 7; adulti ingresso ridotto € 8 (gratuito con Abbonamento Musei)

Prenotazione obbligatoria entro il venerdì precedente tel. 011.4436927/8 oppure maodidattica@fondazionetorinomusei.it

 

 

MERCOLEDI 16 MARZO

 

Mercoledì 16 marzo ore 18.30

COLLECTING ASIA. QUESTIONING THE EXOTICA AND REPOSITIONING AESTHETIC CANONS

MAO – evento in inglese

Per riflettere sulle eredità e sui lasciti di Hub India | Classical Radical, progetto a cura di Myna Mukherjee e Davide Quadrio realizzato nell’ambito di Artissima Internazionale d’Arte Contemporanea di Torino in collaborazione con Fondazione Torino Musei e l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, che ha portato nelle sedi del MAO, di Palazzo Madama e dell’Accademia Albertina, i lavori di 65 fra i più importanti artisti contemporanei e moderni provenienti dal subcontinente indiano, mercoledì 16 marzo alle ore 18.30 il MAO ospita Collecting Asia. Questioning the exotica and repositioning aesthetic canons: Davide Quadrio e Giovanni Carlo Federico Villa, rispettivamente direttori del Museo d’Arte Orientale e di Palazzo Madama, e Paola Gribaudo, Presidente dell’Accademia Albertina, saranno in dialogo con alcuni fra i più importanti direttori di musei e curatori di arte asiatica a livello globale, come Mami Kataoka (Mori Art Museum), Suhanya Raffel (M+), Laura Vigo (Musée des Beaux-Arts de Montréal), Roobina Karode (KMNA) e Myna Mukherjee (Engendered).

L’evento, moderato da Anna Somers Cocks, storica dell’arte e fondatrice di The Art Newspaper, rappresenta un’occasione di riflessione sui sistemi museali internazionali che si occupano di collezioni di arte asiatica o non europea in contesti diversi. Il panel analizzerà narrazioni plurime e trasversali che riguardano l’”oggetto” artistico di provenienza non europea, le sue implicazioni rituali e religiose e il suo continuo evolversi nel contesto contemporaneo globale.

L’evento sarà trasmesso in diretta streaming sul sito del Giornale dell’Arte, media partner dell’incontro, e sulla pagina Facebook del MAO.

 

 

GIOVEDI 17 MARZO

 

Giovedì 17 marzo ore 18

fino al 16 giugno

OTTO ARTISTI PER UN RINASCIMENTO. VENEZIA E L’INVENZIONE DELLA MODERNITÀ

Palazzo Madama – nuovo ciclo di appuntamenti di Storia dell’Arte con il direttore del museo Giovanni Carlo Federico Villa

“Venezia è la città più gloriosa che io abbia mai visto, ed è la più saggiamente governata”, scriveva l’ambasciatore Philippe de Commynes nel 1494. E sono i protagonisti veneti della rivoluzione pittorica a indicare il ruolo cardine di Venezia per il rinnovamento della cultura italiana ed europea. Se quando si tratta di Rinascimento lo si associa precipuamente a Firenze e Roma, è a Venezia che si assiste al pieno sviluppo dell’arte moderna, interprete di una cultura capace di creare i monumenti di Pietro e Tullio Lombardo e i prodotti delle manifatture tessili, i tratti di pennello di Giovanni Bellini e la produzione navale dell’Arsenale, gli scritti di Ermolao Barbaro e gli aridi saggi sulla partita doppia, le prime collezioni da museo e gli orti botanici, la biblioteca del cardinale Bessarione e gli scritti di Pietro Bembo. Produttori e artisti, politici ed eruditi, pensatori e condottieri respiravano la stessa aria, erano prigionieri dell’identica atmosfera di un’epoca tutta riassunta nella stupefacente Veduta a volo d’uccello di Jacopo de’ Barbari. Ed è questo il racconto, intessuto di immagini, che si svolgerà in otto incontri sul farsi dell’arte occidentale.

 

Programma

 

Giovedì 17 marzo 2022, ore 18.00

‘Non humani pictoris’. Il divino Antonello dal mito alla storia

 

Giovedì 24 marzo 2022, ore 18.00

‘Zambelin se puoi dir la primavera del Mondo tuto, in ato de Pitura’. Giovanni Bellini, o della classicità

 

Giovedì 7 aprile 2022, ore 18.00

Nell’altra luce: sguardi e paesaggi di Cima da Conegliano

 

Giovedì 28 aprile 2022, ore 18.00

Palma il Vecchio, l’invenzione della bellezza

 

Giovedì 5 maggio 2022, ore 18.00

Da Venezia all’Europa. Tiziano “principe de’ pittori”

 

Giovedì 26 maggio 2022, ore 18.00

‘Solo, senza fidel governo et molto inquieto dela mente’. Lorenzo Lotto, l’ombra dell’angelo

 

Giovedì 9 giugno 2022, ore 18.00

“Il più terribile cervello che abbia mai avuto la pittura”. Tintoretto, dal disegno alla pittura

 

Giovedì 16 giugno 2022, ore 18.00

La magnifica illusione. Suggestioni per Paolo Veronese

 

Giovanni Carlo Federico Villa

Professore presso le Università di Bergamo e di Udine, dal 2019 è componente del Consiglio Superiore per i Beni culturali e Paesaggistici e, dal 2015 al 2018, è stato direttore onorario dei Musei Civici e Conservatoria Pubblici Monumenti di Vicenza. Ha curato numerosi progetti espositivi in Italia, tra cui quelli per le Scuderie del Quirinale di Roma, e all’estero. Autore di oltre trecento pubblicazioni scientifiche e monografie, numerose sono le sue presenze divulgative relative al patrimonio artistico nazionale sui principali canali radiotelevisivi italiani e stranieri.

 

Durata: 1 ora

Costo: intero € 120, ridotto € 90 (riservato ad Abbonati Musei, studenti, insegnanti, guide turistiche abilitate, Amici Fondazione Torino Musei, soci Rotary Club e Inner Wheel)

Info e prenotazioni: t. 011.4429629; madamadidattica@fondazionetorinomusei.it

 

Giovedì 17 marzo ore 18.30

HARU – LA PRIMAVERA IN HAIKU

MAO – conferenza seguita da scrittura creativa

A cura della dottoressa Roberta Vergagni, iamatologa

Ogni incontro si articolerà in tre momenti: introduzione teorica allo haiku, lettura di alcuni tra gli esempi più evocativi dei grandi maestri e composizione guidata di haiku come scrittura creativa.

Massimo 25 partecipanti a incontro. Costo: 3 € a incontro

Info e prenotazioni:  mao@fondazionetorinomusei.it

 

 

 

Le modalità di accesso ai Musei sono regolamentate secondo le disposizioni normative vigenti.

 

 

 

Theatrum Sabaudiae propone visite guidate in museo

alle collezioni e alle mostre di Palazzo Madama, GAM e MAO.

Per informazioni e prenotazioni: 011.52.11.788 – prenotazioniftm@arteintorino.com

 

https://www.arteintorino.com/visite-guidate/gam.html

https://www.arteintorino.com/visite-guidate/mao.html

https://www.arteintorino.com/visite-guidate/palazzo-madama.html

 

 

Torna il Festival del giornalismo Alimentare

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IL 31 MAGGIO E L’1 GIUGNO IL MONDO DEL CIBO TORNA AL CENTRO DEL DIBATTITO

 

Punta sui contenuti la settima edizione del Festival del Giornalismo Alimentare che si terrà il 31 maggio e l’1 giugno al Centro congressi del Lingotto di Torino.

L’evento è unico nel suo genere e riunisce nel capoluogo piemontese il mondo dell’informazione e della comunicazione sul cibo insieme al mondo della ricerca, della salute alimentare, dell’economia e della politica legati all’alimentazione.

 

Nato nel 2016 da un gruppo di giornalisti e comunicatori torinesi è diventato, in questi anni, uno dei luoghi più apprezzati per raccogliere notizie, tendenze, analisi sull’universo alimentare e su un settore del giornalismo che, dalla recensione dei ristoranti si è allargato a tutti i grandi temi presenti nei media dimostrando che il cibo è un argomento trasversale ai generi giornalistici.

 

Molte le ricerche che verranno presentate all’edizione 2022 del Festival.

 

Il Festival inizierà con il report “Media & Food”, realizzato da l’Eco della Stampa, la più importante società di rassegne e analisi dei media, dedicato a come giornali e siti web hanno trattato l’alimentazione nel 2021 e in questi primi mesi tra il recedere della pandemia e lo scoppio della guerra.

L’Istituto Piepoli, specializzato in indagini demoscopiche, presenterà un sondaggio per comparare l’offerta di informazione sul cibo presente nei media alle aspettative dei cittadini-utenti.

Allo staff scientifico del master Cibo & Società dell’Università Bicocca di Milano il compito di realizzare un’analisi sulla trattazione da parte delle testate giornalistiche di alcuni macro temi che legano cibo e società.

Dall’Associazione italiana di comunicazione pubblica e istituzionale arriva la seconda edizione del rapporto su Infosfera e narrazioni mediatiche dedicato al cibo, realizzato con Fondazione Italiani, Media Lab dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli e altri gruppi di ricerca.

Un’indagine sulla psicologia dei consumi tra l’uscita dalla percezione della pandemia e l’incertezza del futuro sarà presentata dal Monitor di EngageMinds HUB – Consumer, Food & Health Engagement Research Center dell’Università Cattolica di Cremona.

È previsto anche un rapporto di “sentiment analysis” dei consumi proiettato verso il futuro e curato dall’Università di Torino con il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria.

Altroconsumo contribuirà presentando il quadro delle nuove esigenze dei consumatori con rinnovati spunti per scelte consapevoli in un mercato ripensato, descrivendo tendenze che si consolideranno nei mesi a venire.

Dalla Borsa Merci Telematica Italiana arriverà un’analisi dell’andamento dei prezzi delle materie prime alimentari che influenzano in modo così evidente i prezzi dei beni al consumo ma anche l’autonomia di approvvigionamento del nostro Paese

Altre relazioni sono in preparazione, per un Festival ricco di spunti.

 

Per seguire tutti gli aggiornamenti visitare il sito www.festivalgiornalismoalimentare.it o i canali social del Festival.

FB e IG: @foodjournalismfest

 

“Due anni di pandemia: un incontro inaspettato dell’uomo con la natura” Roberto Burioni a Torino

Laboratorio di Resistenza Permanente

alla Fondazione E. di Mirafiore
Via Alba 15, 12050 Serralunga d’Alba CN

Venerdì 11 marzo ore 19
ROBERTO BURIONI
“Due anni di pandemia: un incontro inaspettato dell’uomo con la natura”

SPETTACOLI TEATRALI PER FAMIGLIE
Domenica 13 marzo ore 16:30
COMPAGNIA CLAUDIO&CONSUELO
“Dal paese dei balocchi”
Proseguono gli incontri del Laboratorio di Resistenza: venerdì 11 marzo alle 19 si torna a parlare della pandemia che da due anni condiziona la vita di tutto il pianeta con Roberto Burioni.
Virologo e immunologo, divenuto noto al pubblico grazie alla trasmissione “Che tempo che fa” di Rai 3, terrà una lezione dal titolo “Due anni di pandemia: un incontro inaspettato dell’uomo con la natura”.
Burioni attinge alla sua lunga esperienza di medico e ricercatore per mostrare la natura e il funzionamento dei virus, l’evoluzione delle conoscenze scientifiche e gli effetti devastanti di questa pandemia sull’umanità. Nessuno può sapere come andrà a finire esattamente questa storia ma dovremmo essere certi di poter contare su un’arma formidabile: la scienza.

Per gli appuntamenti in teatro dedicati alle famiglie domenica 13 marzo, alle ore 16:30, toccherà alla compagnia albese Claudio&Consuelo portare in scena “Dal paese dei balocchi”, uno spettacolo pioniere nel campo della giocoleria, che diventa la tecnica portante, insieme alla clownerie, alla musica e al canto dal vivo, di un lavoro che ricongiunge circo e teatro.
Per bambini dai 6 anni in su.

La partecipazione agli eventi è gratuita previa prenotazione sul sito www.fondazionemirafiore.it. Per chi non potesse partecipare, gli incontri si potranno seguire anche in diretta streaming.

Si ricorda che per accedere al teatro, oltre alla prenotazione, sarà necessario essere muniti di Green Pass rafforzato e della mascherina FFP2 (come da regolamento).

Per info:
Federica Fiocco
fiocco@fondazionemirafiore.it

La Norma di Bellini, una lotta tra amore e ragion di stato, in scena al teatro Regio

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Al teatro Regio di Torino sabato 12 marzo prossimo, alle 20, la Norma di Vincenzo Bellini, che rimarrà  in scena fino al 26 marzo prossimo, per sei recite nell’allestimento firmato dal regista Lorenzo Amato e con le scene ideate da Ezio Frigerio, il celebre scenografo di cinema e teatro recentemente scomparso. I costumi sono del Premio Nobel Franca Squarciapino. Sul podio dell’Orchestra e del Coro del teatro Regio salirà Francesca Lanzillotta, uno dei più interessanti talenti italiani. Nel ruolo della sacerdotessa Norma sarà  il soprano Gilda Fiume, il personaggio di Adalgisa sarà interpretato da Annalisa Stroppa e nei ruoli maschili si distinguono il tenore Dmitry Korchak, nei panni del proconsole romano Pollione, e il basso Fabrizio Beggi in quello del druido Oroveso.

L’allestimento, realizzato nel 2016 per il teatro San Carlo di Napoli, va in scena per la prima volta a Torino.

“Norma – spiega il regista Lorenzo Amato –  si muove su di un binario universale e senza tempo, quello della lotta tra la ragion di Stato, il potere religioso e quello privato. Ho chiesto a Ezio Frigerio e Franca Squarciapino di collocare la vicenda in un contenitore fantastico, quasi leggendario, senza dare una precisa connotazione storico-geografica. Di qui nasce l’idea dell’esplosione dell’elemento naturale, il bosco, la foresta, che rappresentano caratteri fondamentali non soltanto per riportare la storia in un tempo fantastico, ma anche per l’importanza che il culto degli alberi rivestiva presso i Druidi. Emerge una foresta carica di vita e di misteri che insinua nei Romani superstizioni e paure e che contribuisce a conferire quel clima di misticismo e di paura che emerge all’ascolto della partitura”.

Norma è una tragedia lirica in due atti composta da Vincenzo Bellini su libretto di Felice Romani, tratto da “Norma ou l’infanticide”di Alexander Soumet, la cui prima rappresentazione avvenne a Milano al teatro La Scala il 26 dicembre 1831.

L’intreccio di Norma è tutto giocato sull’alternanza e la compenetrazione tra due piani, quello pubblico, che si manifesta nei momenti rituali e collettivi, e quello privato, in cui agiscono gli affetti personali che coinvolgono Norma,  Adalgisa e Pollione. L’alternanza di questi piani trova una corrispondenza perfetta nella complessità psicologica del personaggio della protagonista,Norma, la cui statura sovrasta quella di ogni altro personaggio. Le scene in cui canta Norma si sottraggono alla rigidità  e allo schematismo delle forme melodrammatiche coeve all’opera; vi compaiono sempre altri personaggi ad accompagnarla o quelli del coro o sono inserite in quadri ampi a più sezioni.

 

Norma sarà  in scena dal 12 al 26 marzo prossimi, i biglietti sono acquistabili presso la biglietteria del teatro Regio, in piazza Castello 215, da lunedì  a sabato orario 13-18.30; domenica ore 10-14 un’ora prima degli spettacoli.

Fino a venerdì  11 maggio una speciale promozione per chi acquista i biglietti per le recite di sabato 12 ( ore 20), mercoledì  23( ore 20) o sabato 26 marzo (ore 15) per cui è  previsto uno sconto del 30%.

 

Tel 0118815557

Il bilancio 2021 della Fondazione CRT è tra i migliori negli ultimi 5 anni

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Tutti i numeri registrano una forte crescita, in linea con i livelli pre Covid.

Il consuntivo si chiude con un avanzo di ben 89,2 milioni di euro (33,9 milioni in più rispetto ai 55,3 del 2020), facendo segnare un aumento del 61,2%, frutto dell’efficiente gestione operativa e della prudente ed equilibrata gestione del patrimonio, prioritariamente finalizzata a fornire risorse per l’attività istituzionale della Fondazione, anche rafforzando l’azione di Gruppo.
Sono i numeri del al progetto di bilancio 2021, varato dal Consiglio di Amministrazione della Fondazione CRT, presieduto da Giovanni Quaglia, che sarà sottoposto all’esame del Consiglio di Indirizzo.
Si evidenziano, in particolare, l’incremento dei dividendi incassati (+55% sul 2020) derivanti da Cassa Depositi e Prestiti e dagli enti creditizi e assicurativi – tornati a distribuire utili dopo lo stop imposto dai regolatori nel 2020 – e l’incremento del risultato di negoziazione (+28% rispetto al 2020).
L’ottimo risultato di gestione rafforza ulteriormente la solidità e l’operato della Fondazione CRT, creando i presupposti per mettere a disposizione 52 milioni di euro per l’attività istituzionale del 2022 ed effettuare accantonamenti significativi: 17,8 milioni destinati alla riserva obbligatoria, 13,4 alla riserva per l’integrità del patrimonio, 2,5 al Fondo nazionale per il volontariato, 0,2 milioni al Fondo nazionale per iniziative comuni delle Fondazioni.
Il Fondo di stabilizzazione delle erogazioni sale a 158,3 milioni (a fronte dei 143,8 del 2020), continuando a garantire continuità e forza all’attività istituzionale futura della Fondazione.
Il patrimonio netto della Fondazione CRT arriva a superare i 2,3 miliardi di euro. Sempre ampiamente positiva la posizione finanziaria netta (328 milioni di euro).
Nel 2021 la Fondazione CRT ha attivato quasi 60 milioni di euro per l’attività istituzionale, rendendo possibili circa 1.300 progetti in molteplici ambiti: la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio artistico, architettonico, paesaggistico e il rilancio del settore culturale messo a dura prova dalla pandemia; lo sviluppo dell’innovazione e della ricerca scientifica e tecnologica, la formazione del capitale umano e dei giovani talenti, il rafforzamento delle competenze; la salvaguardia dell’ambiente, il sostegno al welfare, la tutela della salute pubblica, l’inclusione delle persone in difficoltà, la promozione dell’imprenditoria sociale, il consolidamento del sistema di primo intervento del 118 e della protezione civile. A queste tradizionali modalità di intervento, la Fondazione ha continuato ad affiancare ulteriori iniziative a prevalente contenuto sociale orientate allo sviluppo (social impact investments o mission related investments), mettendo complessivamente a disposizione del territorio oltre 62 milioni di euro.

“Nel trentennale della Fondazione CRT, questi eccellenti risultati di bilancio sono la dimostrazione che la nostra forza economico-finanziaria continua a crescere, nonostante le complessità e le incertezze del quadro nazionale e internazionale, evidenziando altresì la bontà di un modello di gestione diretta del patrimonio che, caso raro nel panorama delle fondazioni italiane, si avvale interamente della struttura finanziaria interna – afferma il Presidente Giovanni Quaglia –. Diamo oggi un nuovo, importante segnale di stabilità e fiducia al territorio, intessuto di persone, istituzioni, associazioni non profit e realtà del Terzo Settore che possono contare sulle risorse e sul supporto tangibile della Fondazione”.

“La Fondazione CRT conferma la propria capacità di value creation – direttamente e attraverso l’azione sinergica di ‘Gruppo’ con gli enti collegati – con effetti positivi sull’economia reale del nord-ovest in ottica Paese, ponendo le basi anche per l’attivazione degli interventi che saranno originati dall’esecuzione del PNRR – dichiara il Segretario Generale Massimo Lapucci –. Con un avanzo di oltre 89 milioni di euro, pari ad un aumento del 61,2% rispetto al 2020, e forti di una robusta posizione finanziaria netta attestata oltre i 320 milioni di euro, il bilancio 2021 consolida l’ottimo trend degli ultimi anni riportandoci ai livelli pre-pandemia ed evidenziando la correttezza delle scelte strategiche e operative improntate ad una visione di sostenibilità nel lungo periodo”.

In servizio 50 nuovi Civich

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A Torino, all’interno del cortile della Scuola della  Polizia Locale, i 51 agenti della Polizia Municipale di Torino, che hanno frequentato e completato l’87° corso formazione regionale, alla presenza del primo cittadino, Stefano Lo Russo, dell’assessora alla Polizia Municipale e alle politiche per la Sicurezza, Giovanna Pentenero, e del Comandante Vicario, Alessandro Parigini.

Non un giuramento in pompa magna, ma un semplice saluto e un augurio in forma privata, così come impone il periodo pandemico non ancora del tutto superato.

Il  Sindaco Lo Russo si è rivolto direttamente agli agenti, implotonati di fronte a lui per ricevere la placca identificativa: “Sono contento ed emozionato di essere qui con voi che rappresentate lo spirito giovane di una nuova Torino che riparte. Spero davvero che questo nuovo e delicato percorso vi consenta di trovare il giusto spirito, l’entusiasmo, e perché no anche la missione, essenziali per la convivenza nella nostra comunità”. Il Sindaco ha poi concluso facendo gli auguri a nome di tutta la Giunta.

Emozione a cui si è unita anche l’assessora Pentenero“A questi giovani agenti va il mio benvenuto e mi unisco all’emozione generale ricordando l’importanza del senso di appartenenza alla Città e al territorio che deve caratterizzare il loro agire quotidiano, a servizio dei cittadini” .

Ora, dopo un percorso formativo  durato 3 mesi, per un totale complessivo di 360 ore di lezioni teoriche e pratiche, i nuovi agenti inizieranno l’addestramento sul campo, affiancati da agenti esperti del Reparto Radiomobile e del Comando Territoriale V. Questa seconda fase di addestramento avrà  una durata complessiva di 6 mesi, dopodiché, i nuovi agenti saranno assegnati nei vari Comandi/Reparti del Corpo.