Cosa succede in città- Pagina 223

Manca il personale nella ristorazione. Ne parliamo con lo chef Nicola Batavia

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DEL RISTORANTE “ ‘L BIRICHIN “ DI TORINO

Il problema è ormai davanti agli occhi di tutti, soprattutto per gli operatori del settore gastronomico e della ristorazione : manca personale competente nelle brigate di sala e di cucina.

Le motivazioni sono varie,non solo economiche, non solo derivanti dalla pandemia, sia da una parte che dall’altra. I primi rilevano un’incapacità del governo a fornire adeguate misure assistenziali per agevolare le assunzioni e perfezionare i contratti con stipendi adeguati, i secondi – ” coccolati ” , nella maggior parte delle situazioni, dal reddito di cittadinanza e da altre misure di sostegno alla disoccupazione, non trovano motivazioni a rimettersi in gioco per una professione che prevede molta fatica fisica e mentale. Ma anche tanta passione. E forse è proprio questa che manca.

Ho chiesto quale fosse la reale situazione, per ciò che rileva nel suo ristorante, ‘L BIRICHIN a Torino, a uno chef di lungo corso nella ristorazione torinese, nazionale ed europea, Nicola Batavia, definito dai più lo “chef internazionale” proprio per questo suo bagaglio culturale eno gastronomico proveniente da più parti del mondo e che esprime nei suoi ristoranti. Il suo punto di vista, paragonandolo anche con il modello inglese che conosce bene, l’ho ascoltato con interesse.

 

1.Da quanto tempo il ristorante è aperto?

Il 4 marzo sono ben ventinove anni. Sono stati anni di grandi soddisfazioni personali ma anche della clientela soprattutto. Il mio modo di fare cucina nel tempo si è adeguato alle loro esigenze che, inevitabilmente, si sono modificate. In questo processo, le mie attività di consulenza in numerose attività ristorative in giro per il mondo, mi hanno aiutato molto nella diversificazione delle mie proposte culinarie. 

2.Quanto ricambio di personale ha subito la sala e la cucina?

Poco. Le figure responsabili, soprattutto in cucina, tendenzialmente rimanevano per cinque o sei anni. In sala, per almeno quattro anni, ho fatto crescere parecchi ragazzi.

In un ristorante ” gastronomico ” come il mio, dove i piatti che propongo partono da una base di studio e di approfondimento della materia che si trova nel piatto, non ho – ad esempio – bisogno di un sommellier: colui che gestisce la sala si attiva anche in quel ruolo. In sala, le persone che rispettano i turni del pranzo e della cena sono due, più qualche figura extra che richiedo quando il weekend è particolarmente impegnativo. In cucina,invece, siamo quattro comprensivo di uno stagista: io stesso sono molto presente in cucina e spesso mi occupo anche della sala. Le modalità nel godersi la sosta al ristorante è cambiata molto, il cliente ama trascorrere più ore seduto, essendo limitate numerose attività per il dopo cena. E così mi piace chiacchierare coi clienti e spiegare loro cosa stanno mangiando. Loro apprezzano e io vengo ripagato dalle fatiche, non solo in termini economici ….

3.Che tipo di caratteristiche deve avere, al di là della qualifica che ricerchi, il personale che ricerchi?

Sicuramente deve avere esperienze nelle tipologie di ristorante come il mio. Non svaluto in alcun modo i curricula che descrivono precedenti lavorativi nelle pizzerie, anzi, ascolto sempre tutti i candidati volentieri e, spesso trovo skills interessanti ma quasi mai in linea con ciò che ricerco. Ad esempio, io ricerco persone che si sappiano rivolgere al cliente in maniera elegante e che sappia spiegare in maniera pulita e tranquilla le portate. Diversamente, snaturo tutto il lavoro che c’è dietro ogni preparazione.

E’ molto difficile la selezione, soprattutto di questi tempi, perchè mi accorgo, leggendo le candidature ( centinaia al giorno,numero molto emblematico della situazione lavorativa attuale) che il problema maggiore per i ragazzi è leggere attentamente gli annunci di lavoro e rendersi conto se si è davvero in grado di proporsi o se si ha voglia di rimettersi in gioco.

4.Quali sarebbero le soluzioni principali da adottare per migliorare la situazione?

Bisognerebbe partire proprio dalle basi che ci proiettano nel mondo del lavoro, e cioè la scuola. Sarebbe utile rivedere tutto il sistema di organizzazione di inserimento lavorativo post diploma fin dal quarto anno e trovare un modus operandi efficace fra presidi, mondo della gastronomia e della ristorazione; così da da attivare stages formativi e tirocini in grado di capire sin da subito se vi siano le potenzialità o meno. E, per quelli selezionati, creare dei percorsi privilegiati.

Ad oggi, in questo particolare momento storico ed economico, ritengo non vi sia interesse, nonostante abbiamo creato le basi per diventare il reparto lavorativo che più alimenta la ricettività turistica e l’attenzione dei media e ha dimostrato di avere le potenzialità alla creazione di nuovi posti di lavoro, non abbiamo un vero e proprio inquadramento legislativo; con tutte le tutele che spetterebbero, sia agli uni che agli altri, ovviamente.

Troppe volte i ragazzi che seleziono mi chiedono in quali orari dovrebbero svolgere l’attività: per me è impensabile inserire negli annunci part time. Il lavoro nella ristorazione è full time, 6 ore al mattino e 6 ore la sera. Gli straordinari – se richiesti, io di solito non ne chiedo mai se non in occasioni particolari – sono regolarmente pagate, come da contratto. Per altro, il part time che intendiamo noi , in Gran Bretagna- ad esempio- non è contemplato.

La questione degli orari è legittima, ma penso che, se all’inizio della carriera di commis o di cuoco, non viene fatto un minimo di investimento su sé stessi, la famosa ” gavetta” di cui io stesso ne vado fiero, di questo mestiere non si avrà mai più passione, ma sarà considerato come un modo per “arrotondare” per arrivare a fine mese.

E anche il grido di allarme innalzato soprattutto dai candidati, rappresentato dagli stipendi inadeguati è sacrosanto; però c’è anche da dire che ogni salario dev’essere commisurato al grado di esperienza e all’ambiente in cui ci si propone. Ma è così non solo nel mio ristorante, ma anche in quello di livello superiore.

5.Perchè un ragazzo dovrebbe essere convincersi a mandare il curriculum al Birichin?

Semplicemente perchè, percentualmente, chi ha avuto esperienze lavorative da me, ha una probabilità maggiore di essere assunto o, per lo meno, di fa sì che il suo cv venga messo in cima alla lista di quelli pervenuti.

Nel mio ristorante si respira serietà, eleganza – quella giusta, senza eccessi che poi ” spaventa” gli ospiti – e amore per il cibo. Una volta percepite e fatte proprie queste caratteristiche che ogni figura lavorativa nell’ambiente della ristorazione di un certo tipo è richiesta, si è maturi per questa professione.

Io consiglio sempre, agli aspiranti commis o chef, di fare sempre qualche anno di esperienza all’estero:le difficoltà di carattere anzitutto linguistico e poi di adattamento ai diversi stili di vita, creano una ” corazza” che difficilmente, una volta rientrati in Italia, non potrà essere notata.

Chiara Vannini

Felice Anno della Tigre. Un augurio dalla Mole

Un video augurale e un’esposizione di “carte intagliate” a cura dell’Istituto Confucio dell’Università di Torino

 

Il 1° febbraio inizia l’Anno della Tigre, secondo il Calendario tradizionale della Cina e di tutti i paesi dell’Asia orientale.

 

L’Istituto Confucio dell’Università di Torino ha fornito la grafica per la realizzazione dell’immagine augurale per il Capodanno Cinese che comparirà sulla Mole la sera del 31 gennaio, vigilia di Capodanno. L’iniziativa, lanciata e patrocinata dalla città di Torino, vede collaborare con la Città l’Istituto Confucio del nostro Ateneo e le Associazioni cinesi della città.

 

L'”ideogramma” cinese che sarà proiettato, FU, è un augurio di felicità per il Capodanno, altrimenti conosciuto come Festa di Primavera. La ricorrenza è condivisa da cinesi, giapponesi, coreani, vietnamiti, thailandesi, e questo simbolo è riconoscibile da chiunque appartenga a una di queste popolazioni. Come vuole la tradizione, l'”ideogramma” di FU sarà proiettato a rovescio. In cinese, l’espressione “il fu – ovvero la felicità – è al rovescio” si pronuncia come “il fu – ovvero la felicità – è arrivata”.

 

Inoltre, in occasione del Nuovo Anno della Tigre, l’Istituto Confucio ha realizzato un breve video che pone in scherzoso dialogo due giganti delle culture italiana e cinese, Dante e Tao Yuanming, salutando così anche la conclusione dell’anno dantesco. Il filmato sarà proiettato sulle piattaforme di carattere educativo in Cina, e in particolare sul sito della Fondazione per la Diffusione della Lingua e della Cultura Cinese.

 

Il video è pubblicato su sito web, canale YouTube e canali social dell’Istituto Confucio dell’Università di Torino:

 

Sito web Istituto Confucio: https://istitutoconfucio.torino.it/capodanno-cinese-tra-dante-e-taoyuanming/

Canale Youtube:

Facebook:

.       versione cinese https://fb.watch/aKpF3e1nSL/

 

A completare le iniziative per il Capodanno Cinese, l’Istituto Confucio ha realizzato una esposizione temporanea presso Torino Outlet Village; l’iniziativa è patrocinata dal Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Torino.

 

A partire da martedì 1 febbraio, primo giorno del nuovo anno, e per le prime due settimane successive, sarà esposta presso l’InfoPoint di Torino Outlet Village una selezione di “carte intagliate”, una antica forma di artigianato la cui ricchezza iconografica si esprime con particolare vivacità nelle immagini augurali dedicate al Capodanno Cinese.

 

Questi manufatti dall’aspetto apparentemente ingenuo e naïf testimoniano di una pratica artigianale antichissima, talvolta di straordinaria raffinatezza, che nel 2006 è stata inclusa tra le forme di arte popolare riconosciute come Patrimonio Immateriale dell’Umanità.

 

Per l’occasione, l’Istituto Confucio ha realizzato un breve video esplicativo che sarà proiettato negli spazi dell’Outlet e che è anche visibile sul canale YouTube e sui canali social dell’Istituto.

 

In collaborazione con l’Aula Confucio del Liceo Linguistico Internazionale Grazia Deledda di Genova, affiliata all’Istituto Confucio dell’Università di Torino, il filmato sarà visibile sul quotidiano digitale genovese www.fivedabliu.it e proiettato nel corso di una intervista online dedicata al Capodanno cinese, in onda il 31 gennaio. L’iniziativa si estenderà anche alla Sicilia, dove, in collaborazione con l’Istituto Confucio dell’Università UniKore di Enna, il video sarà proiettato presso l’Ateneo e presso l’Aeroporto di Catania-Fontanarossa.

Bennato re del rock di scena al Colosseo

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Nel 2020 si sono festeggiati i 40 anni del leggendario “Sono solo canzonette”, l’album che consacrò il successo di Bennato portandolo, come primo italiano, a riempire gli stadi con i suoi concerti.

 

EDOARDO BENNATO 

PETER PAN 

ROCK ‘N’ ROLL TOUR 

Il re italiano del rock

torna a teatro per un nuovo tour

LUNEDì 7 FEBBRAIO – TEATRO COLOSSEO

Via Madama Cristina, 71 – Torino

 

La pandemia non ha permesso la realizzazione del tour, che si sposta direttamente al 2022, con ancora maggiore energia, maturata in due anni, dell’artista.
Edoardo si prepara quindi a tornare sul palco con due ore di pura energia.
Con grinta, passione e tanta voglia ancora di trascinare il pubblico, sarà la volta di “PETER PAN ROCK’N’ROLL TOUR”, nei teatri più prestigiosi d’Italia.
Un concerto ad alto contenuto rock & blues: dai brani dell’album “Solo solo canzonette” ai grandi classici di Bennato.
On stage la Be Band, la formazione ormai consolidata, formata da Giuseppe Scarpato (chitarre), Raffaele Lopez (tastiere), Gennaro Porcelli (chitarre), Arduino Lopez (basso), Roberto Perrone (batteria). E a completare il quadro di grande musica il Quartetto Flegreo.
Bennato arriva a Torino in data lunedì 7 febbraio alle ore 21 al Teatro Colosseo per una data che si prospetta ennesimo SOLD OUT come tutte le date di Bennato organizzate da Dimensione Eventi.

I biglietti di tutte le date sono in vendita:
Per maggiori informazioni contattare
on-line su www.ticketone.it
la produzione Dimensione Eventi al
in tutti i punti vendita affiliati Ticket One
numero 011/19214730, dal lunedì al venerdì,
on-line su www.teatrocolosseo.it
dalle 9.30 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 18.30
e presso la biglietteria del teatro

Che pizza! Al taglio e al padellino ecco 5 pizzerie torinesi top

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Vi riproponiamo una selezione di pizzerie torinesi pubblicata tempo fa dal nostro giornale. Che ne direste di aggiornarla indicandoci i vostri locali preferiti? 

Rotonda, a tranci, a fette, a spicchi, in piedi o a tavola, fuori o a casa, purché sia ottima: la pizza è un piatto universale. A Torino la scelta tra i locali è davvero ampia perchè la vera pizza è alimento povero e nobile, simbolo e rito, momento di aggregazione e di golosità.

Daniela Roselli

Rock Jazz e dintorni Ludovico Einaudi e Claudio Chiara quartet

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GLI APPUNTAMENTI MUSICALI DELLA SETTIMANA 

Martedì. Al Jazz Club suona il sassofonista Fuat  Sunay con il chitarrista Gianluca Palazzo.

Mercoledì. Al Magazzino di Gilgamesh è di scena la cantante Arianna Cibonfa con il chitarrista Maurizio Malano. Al Jazz Club suona l’armonicista Big Harp con il duo Dodo &Charlie.

Al Teatro Erba tributo ad Astor Piazzolla con i Magasin Du Cafè e la violinista Sara Cesano.

Giovedì. Al Dash si esibisce il duo The Damn Swing. Al Jazz Club suona il quartetto The Hot Pots.  Al Cafè Neruda si esibisce il quartetto di Claudio Chiara.

Venerdì. Al Magazzino di Gilgamesh sono di scena gli The Hot Dogs. Tributo a Bill Evans al Jazz Club con il pianista Emanuele Sartoris accompagnato dal contrabbassista Marco Bellofiore.

Sabato. All’Arteficio suona il quartetto Boogie Bombers. Al Jazz Club tributo a Jimi Hendrix con Fast Frank. Ludovico Einaudi inizia  con 2 concerti consecutivi la tournèe per presentare il nuovo lavoro “Underwater”. Al Magazzino di Gilgamesh è di scena Paolo Demontis & The Good Gheddo. Al Folk Club suonano i Birkin Tree con il  cantante scozzese Tom Stearn.

Domenica. Al Jazz Club si esibiscono i KoriShanti. Al Blah Blah suona il trio Tin Woodman. All’Arteficio è di scena il cantante e chitarrista Stef Rosen.

Pier Luigi Fuggetta

Buon compleanno Torino! L’alba della città, il mistero in quattro anfore e un Gps

Buon compleanno Torino ma quando è nata davvero la città? Il suo anniversario dovrebbe essere il 30 gennaio, almeno secondo le ultime recentissime ricerche che datano la nascita di Torino al 30 gennaio dell’anno 9 a. Cristo ma l’origine del capoluogo piemontese è sempre stato un mistero avvolto nella nebbia nonostante i numerosi studi condotti sull’argomento.

Tanto è vero che se ne discute ancora oggi nel terzo millennio e forse questa volta è stata messa la parola fine all’enigma. Ma la storia è lunga. Vent’anni fa il ritrovamento di quattro anfore sotto piazza Castello insieme ad altri reperti archeologici affiorati nell’area del Duomo, nel cuore storico della città, fecero pensare ad un antico cerimoniale generalmente utilizzato per la fondazione di una città. Una specie di rito propiziatorio per tracciare i confini di un nuovo territorio in cui abitare e vivere. La datazione di Torino non era mai stata stabilita con certezza. Sono state avanzate varie ipotesi: si è parlato per esempio del 27 a.C. quando Ottaviano diventa imperatore con il titolo di Augusto o del 25 a.C. con la fondazione di Augusta Praetoria (Aosta). Quel primo villaggio che Annibale distrusse nel 218 a.C. fu ricostruito un secolo e mezzo dopo il suo passaggio e si estese sempre di più fino a diventare una città, la Augusta Taurinorum dell’epoca romana, come avamposto verso la Gallia. É probabile, secondo gli storici, che i Taurini, gente scesa dalle montagne, siano appartenuti sia al ceppo celtico che alla famiglia dei Liguri, a sud e a nord del grande fiume e che la colonia taurina si sia sviluppata in seguito alla conquista dell’arco alpino e dei valichi da parte di Augusto.
Nuovi sorprendenti sviluppi sulla nascita di Torino sono emersi tre anni fa con grossi titoli sui giornali. L’anno ufficiale della nascita della colonia romana Augusta Taurinorum non è più il 25 o il 27 a.C. come si riteneva ma il 30 gennaio dell’anno 9 a. Cristo. È quanto si è saputo da una ricerca multidisciplinare condotta dall’astronoma Mariateresa Crosta, dell’Istituto nazionale di Astrofisica di Torino e dall’archeologo Sandro Caranzano, direttore del Centro Studi archeologici Herakles di Torino, incrociando dati archeologici, eventi storici e calcoli astronomici. Come si è arrivati a stabilire la nuova data? Si è partiti da una misura ottenuta con il Gps in via Garibaldi che corrisponde all’antico Decumano di Torino. “Un Gps di precisione, spiegano i due studiosi, ha misurato come è orientata via Garibaldi. La misura ottenuta corrisponde all’angolo in cui è sorto il sole nel momento in cui è stata tracciata la linea per costruire il decumano torinese”. Secondo il rito romano quando veniva fondata una città il decumano veniva tracciato in linea con il punto in cui sorgeva il sole.
Una volta ottenuta la misura i ricercatori hanno calcolato la data in cui il sole è sorto in quel preciso punto. Insomma, per farla breve, è emersa la data del 30 gennaio che coincide con la festa della Pace istituita da Ottaviano Augusto al termine delle guerre alpine. Dopo aver individuato il giorno, il sistema utilizzato dai fisici ha consentito di individuare anche l’anno di fondazione, il 9 a. Cristo, una data cara ad Augusto perché coincide con la prima celebrazione della festa all’Ara Pacis, l’altare della pace fatto innalzare da Augusto proprio in quell’anno. E per celebrare degnamente il compleanno di Torino ci vorrebbe, dicono i due ricercatori, un brindisi sul decumano in via Garibaldi in onore di Augusto.
Filippo Re

Al via i bandi per la quarta edizione della borsa di studio “Amazon Women in Innovation”

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Il Politecnico di Torino, il Politecnico di Milano, l’Università di Roma “Tor Vergata” e  l’Università degli Studi di Cagliari hanno pubblicato le scadenze per la candidatura alle borse di studio create da Amazon.

“Amazon Women in Innovation” è parte del programma Amazon nella Comunità e mira a supportare le giovani studentesse impegnate in percorsi di studio nelle discipline STEM (in italiano: Scienze, Tecnologia, Ingegneria e Matematica) ad avere successo nel mondo digitale.

Milano, 27 gennaio 2022 – I bandi per la candidatura alla quarta edizione delle borse di studio “Amazon Women in Innovation” sono stati pubblicati sui siti del Politecnico di Torino, del Politecnico di Milano, dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” e dell’Università degli Studi di Cagliari insieme alle modalità per candidarsi e alla data di scadenza per la presentazione della domanda.

Le borse di studio hanno lo scopo di incentivare e aiutare le giovani donne meritevoli a intraprendere un percorso di studi e a soddisfare la propria ambizione di lavorare nel settore dell’innovazione e della tecnologia, come parte del programma Amazon nella Comunità, a supporto della crescita delle nuove generazioni nel mondo digitale. La borsa di studio Amazon Women in Innovation consiste in un finanziamento di €6.000 all’anno, rinnovabile per tre anni, a quattro studentesse dei quattro atenei italiani. Le Università sceglieranno le vincitrici in base a parametri di merito e di reddito, come specificato nei bandi di gara. Oltre a supportare economicamente le studentesse, Amazon metterà a disposizione una mentor, una manager di Amazon, per aiutare a sviluppare competenze utili per il lavoro futuro come, ad esempio, le tecniche per creare un curriculum efficace o affrontare un colloquio di lavoro.

TORINO – Politecnico di Torino
Per concorrere, le candidate devono aver effettuato la prima immatricolazione al sistema universitario italiano nell’a.a. 2021/2022 al Corso di Laurea in Ingegneria Informatica oppure al Corso di Laurea in Ingegneria Informatica (Computer Engineering) presso il Politecnico di Torino, aver conseguito almeno 20 CFU, utili al conseguimento del titolo, alla data del 26/02/2022 e aver riportato una media pesata di almeno 24/30.

La scadenza della domanda è prevista per il 15 marzo 2022.
Ulteriori informazioni a questa pagina.

MILANO – Politecnico di Milano
Possono partecipare al concorso le studentesse che, entro la scadenza del bando, siano immatricolate per la prima volta all’a.a. 2021/2022 ai corsi di laurea in Ingegneria Matematica e in Ingegneria Informatica del Politecnico di Milano, abbiano sostenuto e regolarmente registrato in carriera almeno 20 CFU utili al conseguimento del titolo, abbiano riportato una media pesata degli esami utili al conseguimento del titolo non inferiore a 24/30.

La domanda deve essere presentata entro il 31 marzo 2022.
Ulteriori informazioni a questa pagina.

ROMA – Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”
Possono concorrere all’assegnazione della Borsa di studio le studentesse che alla data di scadenza del bando risultino in possesso dei seguenti requisiti: siano immatricolate per la prima volta all’a.a. 2021/2022 al Corso di Laurea in Ingegneria Informatica oppure al Corso di Laurea in Ingegneria di Internet presso l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”; abbiano conseguito e regolarmente verbalizzato almeno 18 CFU, utili al conseguimento del titolo; abbiano riportato una media degli esami utili al conseguimento del titolo non inferiore a 26/30. Sono escluse dalla selezione di cui al presente bando le studentesse che abbiano ricevuto in precedenza sanzioni a seguito di presentazione di dichiarazioni mendaci finalizzate al conseguimento di benefici per il diritto allo studio ovvero per i quali è stata erogata una sanzione disciplinare.

Le domande devono pervenire all’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” entro il 9 marzo 2022.
Ulteriori informazioni a questa pagina.

CAGLIARI – Università degli Studi di Cagliari
Possono concorrere all’assegnazione della Borsa di studio le studentesse che alla data di scadenza del
bando risultino in possesso dei seguenti requisiti: siano immatricolate per la prima volta all’a.a. 2021/2022 presso l’Università degli Studi di Cagliari al Corso di Laurea in Ingegneria Elettrica, Elettronica e Informatica, on line e in presenza (blended); abbiano conseguito e regolarmente verbalizzato almeno 17 CFU, presenti nel piano di studi e utili al conseguimento del titolo entro l’11/03/2022; abbiano riportato una media ponderata degli esami utili al conseguimento del titolo non inferiore a 25/30. Ai fini del calcolo dei CFU, gli esami integrati costituiti da più moduli, hanno valenza se sono stati verbalizzati tutti i relativi moduli.

Le domande devono pervenire all’Università degli Studi di Cagliari entro l’11 marzo 2022.
Ulteriori informazioni a questa pagina.

Amazon a Milano, Torino, Roma e Cagliari
In Italia, Amazon ha la propria sede corporate a Milano. Dall’edificio in Viale Monte Grappa 3/5, nel business district di Porta Nuova, oltre 1.200 dipendenti gestiscono con passione una vasta gamma di progetti in alcune delle aree più interessanti e innovative come il marketing, l’advertising, l’entertainment, il cloud computing e i dispositivi elettronici. Sempre a Milano ad aprile 2020 Amazon ha inaugurato la Regione di AWS in Italia (Milano) per supportare la ripresa e la crescita delle aziende italiane e la trasformazione digitale della nostra economia. La Regione AWS consente ai clienti italiani, come start-up, PMI, grandi imprese o agenzie governative, di gestire carichi di lavoro, archiviare dati in Italia e supportare i clienti finali con maggiore efficienza. Milioni di clienti si affidano ad AWS per potenziare le loro infrastrutture, diventare più agili, ridurre i costi e essere supportati nella trasformazione digitale. La Regione AWS in Italia è la sesta Regione di AWS in Europa, che si unisce a quelle esistenti in Francia, Germania, Irlanda, Regno Unito, Svezia e alle prossime Regioni della Spagna e della Svizzera che saranno lanciate nel 2022. Grazie a questi investimenti, Amazon e AWS continuano a migliorare e incrementare costantemente i servizi offerti ai clienti. A Milano nel 2015 ha aperto il suo centro di distribuzione urbano per servire i clienti Amazon Prime Now, oggi Fresh, mentre, negli ultimi anni, ha inaugurato quattro ulteriori depositi di smistamento a Rogoredo, Buccinasco, Mezzate e Pioltello. Inoltre in Lombardia, Amazon è presente con un centro di distribuzione a Cividate al Piano (BG), un centro di smistamento a Casirate d’Adda (BG), e ulteriori tre depositi di smistamento localizzati a Origgio (VA), Burago di Molgora (MB) e Castegnato (BS).

A Torino ha sede il Centro di Sviluppo italiano di Amazon, dedicato alla ricerca applicata alle capacità dell’intelligenza artificiale che consentono un’interazione naturale e accurata con Alexa, focalizzandosi su aree come il riconoscimento vocale, la comprensione del linguaggio naturale e il text-to-speech per fornire ai clienti la migliore esperienza d’uso possibile. Alle porte di Torino si trovano anche il centro di distribuzione di Torrazza Piemonte e i depositi di smistamento di Brandizzo e Grugliasco. In città è stato inoltre recentemente annunciato il centro di distribuzione urbano Fresh. A Vercelli sorge, invece, un centro di distribuzione che accoglie l’Innovation Lab europeo, che lavora all’implementazione dei processi tecnologici all’interno dei centri logistici di Amazon. Inoltre, in Piemonte nel 2021 ha aperto anche un nuovo centro di distribuzione a Novara.

A Roma, Amazon nel 2020 ha aperto un centro logistico urbano, a Roma Tiburtina, per servire i clienti Prime Now, oggi Fresh. Sono presenti, inoltre, 4 depositi di smistamento a Roma Settecamini, Roma Magliana, Pomezia e Cisterna di Latina, in provincia di Latina e due centri di distribuzione, uno a Colleferro e il secondo a Passo Corese, in provincia di Rieti. Inoltre, Amazon ha annunciato recentemente l’apertura di un nuovo centro di distribuzione a Ardea che sarà operativo dalla prossima primavera.

A Cagliari, Amazon ha aperto nel 2012 il Centro di Assistenza clienti, con cui l’azienda può offrire supporto ai clienti di Amazon.it per tutte le categorie di prodotto. Inoltre, è stato inaugurato nel 2020 un nuovo deposito di smistamento che ha portato così a oltre 1200 le assunzioni a tempo indeterminato effettuate da Amazon in Sardegna.

Caselle registra oltre due milioni di passeggeri. Con Ryanair 19 voli internazionali

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RECUPERATA PIÙ DELLA METÀ DEI VOLUMI PERSI DAL 2019 A CAUSA DELLA PANDEMIA.

 

A dicembre 2021 Torino Airport si attesta tra gli scali regionali con le migliori performance a livello europeo

 

Nel 2021 l’Aeroporto di Torino ha trasportato 2.066.106 passeggeri, registrando un aumento del traffico di 658mila passeggeri, pari al +46,7% sui dati del 2020 e al -47,7% sui dati del 2019, con un andamento migliore della media italiana (pari a -58,2%) nel raffronto con il periodo pre-pandemico.

 

Nonostante il perdurare della pandemia, infatti, l’Aeroporto di Torino nel 2021 ha saputo recuperare – soprattutto nel secondo semestre – una buona parte dei volumi persi nel 2020 a causa del Covid-19.

 

Significativa, in questo scenario, la ripresa del segmento nazionale, che nel 2021 ha registrato volumi pari a 1,4 milioni di passeggeri, attestandosi a un +68,1% sul 2020 e a un -21,9% sui dati del 2019. Il mercato nazionale, sviluppato principalmente sulle direttrici verso il Sud Italia e le isole, ha registrato per Torino Airport un andamento migliore della media italiana (pari a -35,1%) nel raffronto con il 2019 e dimostrato particolare vivacità nel periodo di picco estivo, riportando ad agosto 2021 addirittura il miglior dato di sempre, grazie alla ripresa della domanda di viaggio.

 

Il segmento internazionale ha fatto registrare 571mila passeggeri nel 2021, in crescita sul 2020 (+10,6%), ma ancora rallentato rispetto al 2019 (-71,9%). Il divario del segmento internazionale rispetto all’epoca pre-pandemica si è fortemente ridotto negli ultimi due mesi dell’anno: con l’avvio della stagione winter 2021/2022 a novembre sono partite le operazioni della nuova base Ryanair, che a Torino ha posizionato due aeromobili e lanciato 21 nuove rotte, di cui 19 internazionali. Ciò ha consentito a Torino Airport di posizionarsi fra i primi 15 scali in Europa che nella stagione winter hanno avviato il maggior numero di rotte. A questo si aggiunge inoltre la ripresa del traffico neve dai mercati del Nord Europa, dell’Irlanda e della Gran Bretagna, con la conseguente ripartenza dei voli charter degli sciatori.

 

Il sommarsi di questi fattori ha consentito inoltre all’Aeroporto di Torino di attestarsi a dicembre 2021 tra i primi 10 migliori scali regionali europei in termini di recupero del traffico: nel mese Torino Airport ha infatti registrato volumi complessivi pari all’86,4% rispetto a quelli di dicembre 2019.

 

Sul fronte del network, il 2021 ha fatto registrare diverse novità.

 

Per quanto concerne il segmento nazionale si è assistito all’apertura di nuovi collegamenti su destinazioni già servite, con l’ingresso di diversi vettori e un aumento di frequenze: si è quindi rafforzata in maniera significativa l’offerta verso il Sud Italia e le isole, con una più ampia possibilità di scelta per i passeggeri in termini di orari e di prezzi. Nel 2021 hanno inoltre preso il via tre nuove rotte: Pescara, Reggio Calabria e Trapani.

 

Nel segmento internazionale, in estate ha debuttato sul mercato italiano proprio da Torino Airport la compagnia aerea Binter con il collegamento inedito per Gran Canaria; inoltre sono state avviate tratte nuove verso Grecia e Baleari, con il Mykonos e il Minorca di Volotea e i nuovi voli Ryanair verso Chania (Creta), Corfù, Rodi e Palma de Mallorca; infine nuovi collegamenti si sono aggiunti anche per l’Est Europa, con il Leopoli, in Ucraina, con Ryanair e Bacau, in Romania, con Wizz Air.

 

La vera novità dell’anno è però stata l’apertura della base Ryanair che con due aeromobili è arrivata a servire 33 rotte, tra cui le nuove tratte internazionali verso Birmingham, Bristol, Budapest, Cracovia, Copenaghen, Dublino, Edimburgo, Kiev, Lanzarote, Londra Luton, Madrid, Malaga, Marrakech, Parigi Beauvais, Shannon, Siviglia e Tel Aviv. Infine, si ricorda la novità del volo verso Parigi Orly operato da Vueling.

 

Nonostante il perdurare della complessa situazione sanitaria, l’Aeroporto di Torino nel 2021 ha ottenuto il riconoscimento di ACI Europe ‘The Voice of the Customer’ per aver monitorato anche in un periodo difficoltoso la voce dei passeggeri, garantendo che le loro istanze fossero sempre ascoltate.

 

Nel 2021 lo scalo ha inoltre ottenuto la certificazione ambientale rilasciata da ACI Europe ACA (Airport Carbon Accreditation) Level 2-‘Reduction’: tale riconoscimento si inserisce nell’ambito del progetto lanciato a luglio 2021 ‘Torino Green Airport’, che racchiude sotto un unico brand tutte le iniziative messe in campo dallo scalo orientate alla sostenibilità ambientale.

 

Sul fronte delle attività per contenere l’espandersi della pandemia da Covid-19, nel 2021 l’Aeroporto di Torino ha messo a disposizione della comunità la propria infrastruttura per la predisposizione di un hub vaccinale in cui sono state somministrate oltre 95 mila dosi di vaccino da aprile, mese di apertura, a dicembre.

 

L’Aeroporto di Torino, infine, nel 2021 ha conseguito il rinnovo della certificazione Airport Health Accreditation rilasciata da ACI Europe. La pulizia e disinfezione degli ambienti, il mantenimento delle distanze fisiche, la protezione del personale, le comunicazioni e le strutture per i passeggeri sono tra gli elementi esaminati e valutati da ACI per il rilascio di tale certificazione.

 

Gli appuntamenti culturali nei musei della Fondazione

AGENDA APPUNTAMENTI FONDAZIONE TORINO MUSEI

28 gennaio – 3 febbraio 2022

 

 

DOMENICA 30 GENNAIO 

 

Domenica 30 gennaio 

CHIUDE LA MOSTRA LUIGI ONTANI. Alam Jiwa & Vanitas 

GAM – Ultimo giorno 

ANNULLATO Finissage con l’artista

a causa dell’attuale situazione sanitaria l’evento previsto per sabato 29 gennaio è stato annullato.

Ultimo giorno per visitare la mostra dedicata a Luigi Ontani allestita negli spazi della Wunderkammer della GAM. Forse nessun altro artista avrebbe potuto più di Luigi Ontani restituire a quel nome i molti suoi significati originari. Questa mostra è un ambiente-mondo attraversato da un’unica ghirlanda allegorica di innumerevoli figure e significati, sacri e profani, della cultura d’Oriente e d’Occidente. Sono simulacri intrecciati tra loro per principio di analogia e per gusto sincretico che si rispondono da un capo all’altro della stanza prendendo di volta in volta forma di scultura, di fotografia acquarellata, di immagine lenticolare, di maschera, di burattino da teatro d’ombre o di acquerello.

Vi sono esposte più di 130 opere su carta alle quali Ontani ha rimesso mano negli ultimi due anni, ultimando e dipingendo disegni a china realizzati negli anni Ottanta e Novanta.

Info: https://www.gamtorino.it

Domenica 30 gennaio 16 

FAMIGLIE IN MOSTRA. Pomeriggio con Giovanni Fattori 

GAM – attività per famiglie 

In occasione della nuova mostra dedicata a Giovanni Fattori la GAM propone un pomeriggio dedicato ai bambini. Si parte dalla visita degli spazi espositivi per conoscere alcune delle opere più interessanti e curiose dell’artista livornese e dar vita a momenti di osservazione e prime critiche personali.

A seguire, spazio alla sperimentazione sull’incisione, attività di Fattori meno conosciuta, che diventa il punto di partenza per scoprire come la tecnica pittorica a macchia, unita all’incisione su lastra di rame, può creare opere uniche e originali.  L’attività è riservata ai bambini; i genitori possono scegliere di lasciarli con i nostri operatori fino alle ore 17:30 e possono usufruire del servizio di visita guidata delle ore 16:30 (durata 60 minuti) al costo aggiuntivo di 6 euro.

Costo: bambini 7 euro, adulti biglietto di ingresso alla mostra 6 euro; gratuito per i possessori di Carta Junior e Abbonamento Musei Torino Piemonte Valle D’Aosta 

Informazioni e prenotazioni: 011 5211788  – prenotazioniftm@arteintorino.com 

 

Domenica 30 gennaio ore 11 e ore 16 

FESTEGGIAMO INSIEME IL CAPODANNO CINESE 

MAO – attività per famiglie  

In occasione del capodanno cinese e dell’entrata nell’anno della tigre, i Servizi Educativi del MAO propongono una divertente attività per famiglie con laboratorio.

Costo: bambini € 7; adulti ingresso ridotto alla mostra (gratuito con Abbonamento Musei)

Prenotazione obbligatoria tel. 011.4436927/8 oppure maodidattica@fondazionetorinomusei.it.

GIOVEDI 3 FEBBRAIO  

 

Giovedì 3 febbraio ore 16 

DEGUSTAZIONE DI TÈ 

MAO – attività per adulti sulla mostra Kakemono. Cinque secoli di pittura giapponese 

Theatrum Sabaudiae, in collaborazione con The Tea, propone una visita guidata alla mostra Kakemono. Cinque secoli di pittura giapponese, a cui seguirà una degustazione di tè condotta da Claudia Carità.

La visita guidata alla mostra Kakemono. Cinque secoli di pittura giapponese. La collezione Perino permette di illustrare i meravigliosi kakemono, rotoli verticali pensati per essere appesi durante occasioni speciali o utilizzati come decorazione in accordo alle stagioni dell’anno, che mostrano diversi soggetti – uccelli, animali, figure, paesaggi, piante e fiori – dipinti su carta o seta. I kakemono appartengono alla collezione Perino e sono datati tra la metà del XIV e i primi decenni del XX secolo. A seguire nei giardini giapponesi Claudia Carità propone un itinerario sensoriale di degustazione di wakōcha, il tè nero moderno e inusuale nell’offerta del tè Giapponese che per 800 anni ha prodotto solo tè verde. L’esperienza confronterà due tè rari dalle note aromatiche molto diverse per terroir e cultivar. La degustazione sarà accompagnata da assaggi di prodotti giapponesi e del territorio. Il servizio è adeguato alle normative in vigore, ogni partecipante riceverà un servizio composto da un piccolissimo vassoio in simil grafite con tazza di porcellana.

Costo: 18€ a partecipante (+ biglietto di ingresso alla mostra – gratuito per possessori di Abbonamento Musei). Prenotazioni 0115211788prenotazioniftm@arteintorino.com

 

Giovedì 3 febbraio ore 18.30 

HAKI – L’AUTUNNO IN HAIKU  

MAO – conferenza seguita da scrittura creativa 

A cura della dottoressa Roberta Vergagni, iamatologa

Ogni incontro si articolerà in tre momenti: introduzione teorica allo haiku, lettura di alcuni tra gli esempi più evocativi dei grandi maestri e composizione guidata di haiku come scrittura creativa.

Massimo 25 partecipanti a incontro. Costo: 3 € a incontro

Info e prenotazioni:  mao@fondazionetorinomusei.it

 Le modalità di accesso ai Musei sono regolamentate secondo le disposizioni normative vigenti.

Theatrum Sabaudiae propone visite guidate in museo

alle collezioni e alle mostre di Palazzo Madama, GAM e MAO.

Per informazioni e prenotazioni: 011.52.11.788 – prenotazioniftm@arteintorino.com

https://www.arteintorino.com/visite-guidate/gam.html

https://www.arteintorino.com/visite-guidate/mao.html

https://www.arteintorino.com/visite-guidate/palazzo-madama.html

“Mad for science”: ecco le scuole ammesse

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ALLA SECONDA FASE DEL PRESTIGIOSO CONCORSO NAZIONALE CHE OGNI ANNO VEDE LE MIGLIORI SCUOLE ITALIANE COMPETERE PER L’AMBITO PREMIO FINALE

 

Tantissime le candidature pervenute da tutta Italia. Ora si entra nel vivo della seconda fase della 6ª edizione del Concorso promosso dalla Fondazione DiaSorin negli oltre 1600 Licei Scientifici, Classici e Istituti tecnici italiani. In palio un montepremi di oltre 175mila euro per rendere il proprio laboratorio di scienze innovativo, attuale e capace di far innamorare gli studenti della scienza.

 

Il mondo della scuola italiana ha risposto ancora una volta con entusiasmo alla chiamata della 6ª edizione del Concorso Mad for Science, sostenuto dalla Fondazione DiaSorin. 15 regioni e, 50 scuole ammesse alla seconda fase del Concorso.

 

Il Concorso Mad for Science, promosso in tutti i Licei Scientifici, Classici con percorso a curvatura biomedica e Istituti tecnici, mette in palio un premio in denaro per rendere l’esistente laboratorio di scienze un luogo dove imparare la scienza scendendo in campo, vivendola con esperienze reali, pratiche e all’avanguardia. L’obiettivo del Concorso – ideato e promosso da DiaSorin e passato successivamente alla sua Fondazione – è quello di avvicinare gli studenti alle carriere STEM, alimentare la passione per la scienza e dare un assaggio di cosa significa fare ricerca.

 

15 le Regioni italiane coinvolte: delle 50 scuole che hanno superato la prima fase, il 16% proviene dalla Campania, il 14% dalla Puglia e dalla Lombardia, il 10% dal Piemonte, il 6% da Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Toscana e Veneto, il 4% da Abruzzo, Liguria, Marche e Sardegna, e infine il 2% da Calabria, Lazio e Sicilia.

Ottima la partecipazione degli Istituti tecnici, che rappresentano il 42% delle scuole che accedono alla seconda fase del Concorso; inoltre il 54% delle scuole è rappresentata da Licei scientifici (tradizionali e con opzione scienze applicate) e il restante 4% dai Licei classici con percorso a curvatura biomedica.

 

“I risultati della prima fase di questa edizione, con oltre 140 candidature, confermano la capacità attrattiva dell’iniziativa presso i giovani e i docenti. Il mondo della scuola gioca un ruolo essenziale nella progressiva affermazione dell’interesse per la scienza e del valore della ricerca” ha commentato Francesca Pasinelli, Presidente della Fondazione DiaSorin.

 

I 50 Licei dovranno ora lavorare sul tema “Le biotecnologie al servizio della salute dell’uomo e dell’ambiente” mettendo a punto 5 esperienze didattiche coerenti con il tema proposto e dimostrando come le biotecnologie possono fattivamente essere utilizzate in laboratorio o sul campo per garantire la salute delle persone e del Pianeta.

 

Un Comitato appositamente costituito da Fondazione DiaSorin selezionerà le 8 proposte progettuali più interessanti che garantiranno ai team finalisti l’accesso alla Mad for Science Challenge 2022 a maggio 2022, dove professori e studenti dovranno convincere una Giuria di eccezione composta da professionisti della comunicazione ed esponenti della comunità scientifica per vincere gli importanti premi in palio.

 

I primi due Istituti classificati verranno premiati con l’implementazione del biolaboratorio per un importo rispettivo di 50.000 e 25.000 euro, oltre ad ottenere la fornitura dei relativi materiali di consumo per 5 anni, con un importo rispettivamente pari a 5.000 e 2.500 euro all’anno.  

La Giuria – assegnerà, inoltre, il Premio Speciale Comunicazione, pari a 15.000 euro per l’acquisto di piccola strumentazione e materiale vario da laboratorio, al team che saprà divulgare meglio il proprio progetto.

I progetti rimanenti riceveranno, infine, il Premio Finalisti, del valore di 10.000 euro ciascuno, a riconoscimento dell’impegno profuso per accedere alla Finale, a testimonianza dell’impegno della Fondazione DiaSorin nel sostenere la passione per la scienza nelle scuole italiane.

 

L’ultima edizione del Concorso Mad for Science è stata vinta dal Liceo Valsalice di Torino, mentre le precedenti edizioni rispettivamente dal Liceo scientifico Buonarroti di Pisa (2020), dal Liceo scientifico Spallanzani di Reggio Emilia (2019), dal Liceo scientifico Monti di Asti (2018) e dall’IIS Nicola Pellati (indirizzo liceo scientifico Galileo Galilei) di Nizza Monferrato – AT (2017).

 

Per il Piemonte le scuole che hanno superato la prima fase sono:

 

Piemonte Alessandria Casale Monferrato Liceo scientifico ad opzione scienze applicate SOBRERO
Piemonte Torino Ivrea Istituto Tecnico Tecnologico – Meccanica, Meccatronica ed Energia OLIVETTI
Piemonte Torino Torino Liceo scientifico ad opzione scienze applicate ALBERT EINSTEIN
Piemonte Torino Torino Liceo scientifico ad opzione scienze applicate SANT’ANNA

 

Mad for Science

Promosso dall’anno scolastico 2016/2017, Mad for Science è un Concorso nazionale rivolto ai Licei scientifici (scelti oggi dal 15,6% degli studenti italiani, in base ai dati del Ministero dell’Istruzione dell’anno scolastico 2021/2022), ai Licei classici con percorso a curvatura biomedica e da quest’edizione anche agli Istituti Tecnici, che mette al centro il laboratorio della scuola, strumento concreto ed efficace per far capire agli studenti come funziona il metodo scientifico e la ricerca.

 

Fondazione DiaSorin

Fondazione DiaSorin, costituita nel luglio 2020 da DiaSorin S.p.A., è un ente senza scopo di lucro che opera nei settori dell’educazione, istruzione e formazione in ambito scientifico per sostenere giovani talenti, suscitare l’interesse dei giovani verso la scienza e promuovere la cultura scientifica.