Cosa succede in città- Pagina 175

Elezioni di domenica 25 settembre: orari, indirizzi, informazioni utili dal Comune di Torino

Domenica 25 settembre 2022 si vota per l’elezione dei membri del Senato e della Camera dei Deputati.

I seggi saranno aperti dalle ore alle 7 ore 23.00 di domenica 25 settembre e successivamente, dopo il calcolo dell’affluenza finale, inizieranno le operazioni di spoglio.

La Città di Torino invita gli elettori a controllare la propria tessera elettorale e ricorda che in caso di tessera smarrita o con gli spazi tutti timbrati occorre richiedere un duplicato o una nuova tessera.

La tessera elettorale può essere richiesta presso l’Ufficio elettorale di corso Valdocco n.20  oppure presso le anagrafi di circoscrizione.

Ufficio Elettorale Corso Valdocco, 20

Venerdì 23 settembre ore 8.00 – 18.00

Sabato 24 settembre ore 8.00 – 18.00

Domenica 25 settembre ore 7.00 – 23.00

Anagrafi decentrate: Nei giorni di venerdì 23, sabato 24 e domenica 25 e settembre, provvederanno al rilascio delle tessere elettorali, e osserveranno il seguente orario:

Circ. 2 – Via Guido Reni, 96/16

Circ. 3 – C.so Racconigi, 94

Circ. 5 – Via Stradella, 192

Circ. 8 – C.so Corsica, 55

venerdì 23 settembre

dalle 8.30 alle 14.00 e

dalle 14.30  alle 18.00

sabato 24 settembre

dalle 8.30 alle 14.00 e

dalle 14.30  alle 18.00

domenica 25 settembre

dalle 7.00 alle 23.00

Deterioramento – Smarrimento: nel caso di smarrimento l’elettore può richiedere un duplicato della tessera elettorale, previa autocertificazione, senza necessità di denuncia all’Autorità competente; nel caso di deterioramento l’elettore può richiedere un duplicato della tessera elettorale previa riconsegna della tessera deteriorata.

Per il rilascio del duplicato occorre esibire un documento di riconoscimento, mentre per l’emissione di una nuova tessera occorre esibire, oltre al documento d’identità, la vecchia tessera con tutti i diciotto spazi per la certificazione del voto timbrati.

Coloro che si trovano nell’impossibilità di recarsi presso gli uffici comunali e hanno la tessera elettorale con gli spazi esauriti, possono stampare il proprio attestato sostitutivo della tessera elettorale sul portale di Torino Facile, valido solo per la consultazione di domenica.

Documenti necessari da esibire al seggio per esercitare il voto: un documento di riconoscimento personale (qualsiasi documento di identificazione munito di fotografia rilasciato dalla Pubblica Amministrazione; patente di guida; ricevuta carta identità elettronica), la tessera elettorale personale a carattere permanente.

Per l’identificazione degli elettori sono valide anche le carte di identità e gli altri documenti di identificazione rilasciati dalla pubblica amministrazione, anche se scaduti, purché siano sotto ogni altro aspetto regolari e assicurino la identificazione dell’elettore.

In mancanza di un idoneo documento, l’identificazione può avvenire per attestazione di uno dei componenti del seggio che conosca personalmente l’elettore.

COME SI ESPRIME IL VOTO, I NUOVI MAGGIORENNI, LE MISURE ANTI COVID AI SEGGI ELETTORALI

All’elettore vengono consegnate due schede, una per la Camera e una per il Senato.

Le schede recano il nome del candidato nel collegio uninominale e, per il collegio plurinominale, il contrassegno di ciascuna lista, a fianco dei contrassegni delle liste sono stampati i nomi dei candidati del collegio plurinominale.

Il voto è espresso tracciando un segno sul rettangolo contenente il contrassegno della lista e i nominativi dei candidati nel collegio plurinominale.

Il voto così espresso vale ai fini dell’elezione del candidato nel collegio uninominale e a favore della lista nel collegio plurinominale. Qualora il segno sia tracciato solo sul nome del candidato nel collegio uninominale, il voto è comunque valido anche per la lista collegata.

In presenza di più liste collegate in coalizione, il voto è ripartito tra le liste della coalizione, in proporzione ai voti ottenuti da ciascuna lista in tutte le sezioni del collegio uninominale.

nuovi maggiorenni. Potranno votare gli iscritti alle liste elettorali del Comune di Torino che abbiano compiuto i 18 anni di età entro il 25 settembre sia per i candidati della Camera dei Deputati che per quelli del Senato della Repubblica.

Le misure anti covid ai seggi elettorali. Per prevenire il contagio durante le operazioni di voto, i ministeri dell’Interno e della Salute hanno siglato un protocollo con le misure anti covid da rispettare durante le elezioni.

Non è richiesto il Green Pass per recarsi al seggio e non è prevista la misurazione della temperatura. E’ obbligatorio indossare la mascherina per i componenti del seggio, mentre per gli elettori è fortemente raccomandato. All’interno degli edifici verrà garantita la pulizia degli spazi, il ricambio dell’aria e saranno allestiti percorsi differenziati di entrata e uscita per evitare assembramenti. Inoltre, all’interno del seggio elettorale, dovrà essere garantita la distanza minima di un metro sia tra i componenti del seggio che tra questi e gli elettori.

I cittadini stranieri non possono partecipare alle Elezioni politiche.

TAGLIANDO ANTIFRODE

Come per il 2018, anche per questa tornata elettorale le schede sono dotate di un’appendice cartacea munita di tagliando antifrode, ovvero un codice progressivo generato in serie. L’elettore dopo aver esercitato il voto, restituisce la scheda ai componenti di seggio i quali controllano che la corrispondenza del numero del tagliando sia lo stesso di quello annotato prima della consegna della scheda sulla lista sezionale, solo dopo il riscontro, il presidente inserisce la scheda nell’urna.

La Cappella della Sindone tra storia e restauro

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Presentazione degli atti del convegno internazionale di studi sul restauro del capolavoro barocco

 

 

Venerdì 23 settembre alle ore 17, nel Salone delle Guardie Svizzere di Palazzo Reale è stato presentato il volume La Cappella della Sindone. Tra storia e restauro, che raccoglie il patrimonio di conoscenze emerse nel corso del restauro della Cappella progettata da Guarino Guarini, a seguito del disastroso incendio del 1997.

 

19 autori e 284 pagine con illustrazioni restituiscono gli studi e le attività che, per oltre vent’anni, hanno visto impegnati i migliori esperti di diverse discipline. Questo traguardo è stato accompagnato nel 2018 dal convegno internazionale Un capolavoro dell’architettura barocca. La Cappella della Sindone a Torino tra storia e restauro, che ha portato nuovi elementi per la comprensione dell’edificio e messo in luce le sue peculiarità, anche in relazione agli indirizzi e alle metodologie del restauro. Gli atti del convegno sono ora uno strumento indispensabile per conoscere e approfondire gli studi condotti e i risultati scientifici conseguiti durante un intervento unico nel suo genere, premiato da Europa Nostra nel 2019 con lo European Heritage Award per la categoria Conservazione.

 

Il volume, curato da Marina Feroggio, realizzato con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo, raccoglie questo patrimonio di conoscenze e affronta un’ampia rosa di temi: la storia del Sacro Lino e del monumento progettato per custodirlo; i simboli e gli usi della Cappella nel contesto dei cerimoniali di Corte; i momenti drammatici dell’emergenza post-incendio attraverso le voci dei protagonisti; gli studi e le sperimentazioni che hanno condotto agli interventi di riabilitazione strutturale e di restauro architettonico per una comprensione del tutto inedita della rinascita del mirabile monumento barocco. Dal 2018 la Cappella della Sindone è entrata a far parte del percorso di visita dei Musei Reali ed è tornata a essere, per la città e il mondo intero, un grande simbolo di arte e storia.

 

Alla presentazione del volume sono intervenuti Enrica Pagella, direttrice dei Musei Reali; Laura Fornara, responsabile Missione Custodire la bellezza, Obiettivo Cultura della Fondazione Compagnia di San Paolo; Marina Feroggio, funzionario architetto dei Musei Reali; Michela di Macco, già docente dell’Università di Roma La Sapienza; Paolo Cornaglia, docente del Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino; Gennaro Miccio, già Segretario regionale del Ministero della Cultura per il Piemonte.

 

Gli autori del volume sono Lisa Accurti, Daniela Biancolini, Paolo Cozzo, Giuseppe Dardanello, Maria Beatrice Failla, Marina Feroggio, Giuseppe Forlani, Maurizio Gomez Serito, Roberto Gottardo, Andrea Longhi, Pasquale Bruno Malara, Andrea Merlotti, Maurizio Momo, Gennaro Napoli, Paolo Napoli, Luisa Papotti, John Beldon Scott, Gian Maria Zaccone, Thomas Wilke.

Il volume, pubblicato da Sagep Editori Srl, potrà essere acquistato nel Museum Shop dei Musei Reali.

Successo per Tattoo Convention

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Entra nel vivo l’edizione 2022 della Torino Tattoo Convention, in programma fino a domenica 25 settembre al Pala Alpitour, che inaugura con un’ottima affluenza e un programma ricco di appuntamenti.

Tre palchi con musica dal vivo e DJ set, oltre 20 contest nel fine settimana e 250 tatuatori da tutto il mondo che sono già al lavoro con tantissime session prenotate. Dai tatuaggi minimal a quelli più articolati fino ad arrivare a delle vere e proprie immense opere d’arte sulla pelle. Alcuni tatuaggi richiederanno l’intero weekend per essere completati.

Tra i visitatori c’è chi arriva con un’ idea ben precisa e chi sceglie sul momento; chi ha prenotato da tempo il suo slot e chi invece resta folgorato dalla maestria dei tatuatori presenti e decide di tatuarsi in un contesto unico come la Torino Tattoo Convention.

Giunta alla sua XI edizione, la Torino Tattoo Convention, ospitata quest’anno al Pala Alpitour, è un evento anticonformista, colorato, pieno di musica e di festa: live show, concerti, esposizioni, lo street food più rock e un dj set con artisti d’eccezione. Per i visitatori è l’occasione per vedere al lavoro i grandi maestri internazionali e per farsi realizzare un tatuaggio da professionisti altrimenti inavvicinabili.

Tra gli ospiti più particolari i tatuatori orientali: Horizakura, Jinta2 e Shun Tattoo dal Giappone, Liu Shanqui dalla Cina, maestri dello stile orientale e figurativo, i cui tattoo sono vere e proprie opere d’arte, capolavori di tecnica ricchi di dettagli minuziosi. Nutrita la presenza di tatuatrici donne, tra tutte Roberta Mazziotti e Paola Currado, bravissime esponenti dello stile fine line, vera tendenza tattoo 2022: a differenza dei tatuaggi tradizionali, più spessi e pesanti, che li hanno preceduti, i tatuaggi a linee sottili sono diventati lo stile preferito da chiunque voglia aggiungere un disegno delicato o minuscolo alla propria collezione.

“Sister in Black, con l’Istituto dei Sordi di Torino e l’associazione APS Comfra

Un evento importante!

L’Istituto dei Sordi di Torino insieme all’associazione APS Comfra, presenterà Sabato 24 settembre 2022,al teatro Agnelli in via Sarpi 111 Torino,ore 20.45 un bellissimo spettacolo dal titolo “Sister in Black”un musical dove i protagonisti sono un gruppo di persone  di varie età che ballano, cantano e recitano, tutti fanno parte dell’associazione di volontari Comfra, Combriccola Francescana,che nasce esattamente 10 anni fa nel 2012 a Torino dentro la  parrocchia “Madonna della Guardia”, sede del convento dei Frati Minori Conventuali, che la sostengono nella formazione spirituale in nome del grande Santo Francesco.
L’idea di creare questa associazione nasce  da un gruppo di ragazzi cresciuti in oratorio,tutti amanti del teatro e della musica.L’obiettivo è quello d’esser un punto di riferimento all’interno della comunità aperta a tutti ed al contempo lanciare un messaggio cristiano di fratellanza, gioia e serenità utilizzando il teatro e la musica.
L’associazione è composta da persone di diversa età ed è guidata da un direttivo di giovani bravi e molto attenti al sociale ed a tutte le realtà che ci circondano.
Tutti possono fare parte dell’associazione: per maggiori informazioni consigliamo.il sito
www.combriccolafrancescana.it

Enzo Grassano

Un nuovo sguardo su Palazzo Madama: la storia di Torino inizia qui

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Attraverso i preziosi disegni a china di Francesco Corni

Uno sguardo e un percorso storici, una visione che abbraccia i duemila anni di storia di Palazzo Madama, da quel baluardo difensivo che fu la porta Decumana – poi Phibellona – sino al Novecento. Un allestimento proposto nella Corte Medioevale, al piano terreno, dove ai lati l’occhio con facilità individua i lati e gli angoli delle due torri, dove sotto l’ampio pavimento trasparente si contano scale, il pozzo, stanze, muri di delimitazione, passaggi, ogni cosa avvalorata da un sapiente gioco di luci, per scoprire al meglio le differenti parti. Dove ogni passaggio storico – dall’ampliarsi della città romana, la Julia Augusta Taurinorum, di età augustea, un’area di 670 x 760 metri, attorno al “decumanus maximus” (l’attuale via Garibaldi) e al “cardus maximus” (via Porta Palatina e via San Tommaso), a quella medioevale, agli interventi di Filippo (il nuovo rivestimento in cotto della corte interna) e Ludovico d’Acaia (che aggiunge altre due torri simmetriche a quelle romane); di Emanuele Filiberto di Savoia che, trasferendo la capitale del ducato da Chambéry a Torino, interviene con la creazione della cittadella, di Carlo Emanuele I, Carlo Emanuele II e Vittorio Amedeo II che, in poco meno di un secolo, dal 1619 al 1703, ampliano la città rispettivamente verso Porta Nuova, verso il Po e in direzione di Porta Susina;

di Cristina di Francia e Maria Giovanna Battista di Savoia Nemours, le due Madame Reali, con i loro “abbellimenti”, la prima con la copertura della corte per la creazione della sala superiore, oggi Sala del Senato (qui dal 13 ottobre verrà ospitata la mostra su Margherita di Savoia), la seconda con l’affidamento a Filippo Juvarra della facciata e dello scalone monumentale, capolavori della Torino e dell’arte barocca (1718 – 1721) – è splendidamente documentato dai disegni (in esposizioni sino al 9 gennaio 2023) di Francesco Corni, modenese di origine e spentosi a Stambino due anni fa, a china nera su carta da lucido, dove trovano spazio, con prevalenza, la conoscenza delle fonti storiche, documentarie e visive del castello e non soltanto, ma altresì, a scopo didattico, le suggestive intuizioni, le supposizioni, le scommesse nate attraverso gli studi quotidiani (da ricordare almeno la sua lunga collaborazione a “Bell’Italia” e a “Bell’Europa”) che sempre accompagnano ogni intervento moderno intorno al mondo dell’architettura antica e dell’archeologia.

 

“Scopo del progetto”, ha illustrato nei giorni scorsi Giovanni Carlo Federico Villa, direttore di Palazzo Madama, “è quello di restituire alla sensibilità dei visitatori il ruolo essenziale di Palazzo Madama nel suo essere il cuore di Torino, la cui crescita e sviluppo è riflessa nell’evoluzione della città medesima.” I disegni di Corni racchiusi nelle teche, i nove pannelli che con una descrizione essenziale passano da un’epoca all’altra, da un mutamento della struttura ad un altro, il prezioso intervento, già ricordavamo, di illuminazione che impreziosisce e arricchisce l’intero ambiente, fanno una guida intelligente per lo sguardo di chi, cittadino o turista, vorrà visitarlo: arricchito da una bella pubblicazione, “Palazzo Madama. La porta di Torino”, edita da Ink Line, che giunge sino al periodo napoleonico e alla prima capitale d’Italia, all’Osservatorio Astronomico poi smantellato e al Senato subalpino, ricca di illustrazioni, di approfondimenti, dell’intero lavoro di Corni a testimonianza dei tanti cambiamenti.

 

Con una visione più sabauda che nazionale, per l’antica abitudine a non liberarsi del salvabile e dell’ancora utilizzabile, alla lodevolissima insegna del risparmio, una volta terminata la mostra estiva su Pompei e l’allestimento intorno alla Veronica del Vaticano di Ugo da Carpi, si utilizzano di questo le teche mentre di quella si alzano lungo tutta la parete a destra di chi entra gli alti supporti a sorreggere oggi i pannelli posti ad illustrare, in italiano e in inglese, i vari passaggi storici e architettonici. Confessa ancora Villa di essersi trovato in questi ultimi mesi dinanzi a persone che conoscevano perfettamente le collezioni ospitate all’interno di Palazzo Madama ma “che erano all’oscuro della storia racchiusa tra queste mura. Ecco il perché della decisione di una mostra che ne ricordasse le tappe e gli sviluppi.” Contrariamente a quanto è accaduto sino ad oggi, la corte sarà l’autentica entrata al Palazzo, primo sguardo verso l’intero percorso di visita e necessaria del biglietto d’ingresso. “La casa dei secoli è il Palazzo Madama – scriveva Guido Gozzano, all’inizio del secolo scorso, in “L’altare del passato”,- nessun edificio racchiude tanta somma di tempo, di storia, di poesia nella sua decrepitudine varia”: perché il punto centrale della città è questo, è qui, è l’origine di una storia che non è ancora superata.

Elio Rabbione

Nelle immagini: Perottino, l’allestimento; Francesco Corni, “La Porta Decumana di Augusta Taurinorum”, inchiostro di china su carta da lucido, 26×25 cm, Strambino 1997; Francesco Corni, “Palazzo Madama all’epoca di Giovanna Battista di Nemours”, inchiostro di china su carta da lucido, 35×30 cm, Strambino 1997; Francesco Corni, “Palazzo Madama dopo il 1865 prima del restauro di D’Andrade”, inchiostro di china su carta da lucido, 35×30 cm, Strambino 1994.

“Vibrazioni di seta” Musiche tradizionali cinesi per la Festa di Mezz’Autunno

Al Conservatorio Giuseppe Verdi in programma musiche tradizionali cinesi venerdì 23 settembre alle 21

 

Saranno “Vibrazioni di seta” le musiche tradizionali cinesi in occasione della Festa di mezz’autunno, promossa dall’Istituto Confucio dell’Università di Torino, che celebra la ricorrenza con una serata dedicata alla musica del Paese di mezzo.
Venerdì 23 settembre, alle 21, al Conservatorio di piazza Bodoni, si terrà il concerto “Vibrazioni di seta”, con due musicisti dell’United Kingdom Chinese Music Ensemble. Si tratta di un evento organizzato in collaborazione con l’Unione Musicale.
La Festa di metà autunno rappresenta una delle festività maggiormente avvertite dai cinesi in patria e all’estero. Per trasmetterne lo spirito nel capoluogo piemontese, nasce uno spettacolo capace di coniugare l’aria insufflata nel flauto con la seta, materiale con cui, tradizionalmente, vengono fabbricate le corde degli strumenti musicali.
Sono diversi gli strumenti utilizzati, il guaina, una cetra a sette corde, il pipa, liuto a quattro corde, e il flauto di bambù di tipo xiao, da sempre associati al mondo raffinato dell’aristocrazia imperiale. Nei secoli sono diventati parte integrante della formazione dei letterati di corte e tipici della musica tradizionale cinese. Gli strumenti si alterneranno in assoli e in duetto, spaziando da partiture del secolo tredicesimo a brani, invece, contemporanei.
Il concerto è offerto dall’Istituto Confucio a titolo gratuito e la prenotazione è obbligatoria attraverso il sito web dell’Istituto Confucio a titolo gratuito.
Obbligatoria la prenotazione attraverso il sito web dell’Istituto Confucio al link htttps://istitutoconfucio.torino.it/concerto2309

Mara Martellotta

TO25 Brain Storm, un concorso per gli studenti durante le Universiadi invernali

Nel lungo percorso di avvicinamento alle Universiadi invernali del 2025, è stato presentato TO25 Brain Storm.

Si tratta di una competizione internazionale suddivisa in nove discipline proposte dalle Università del Piemonte e tre scelte dagli studenti italiani, che verranno sottoposte ai loro colleghi di tutto il mondo. Dodici prove della mente, collegate a quelle sportive, che si svolgeranno durante le XXXII Universiadi invernali. Teatro della sfide le Officine Grandi Riparazioni.

Ad ogni prova potranno partecipare un massimo di venticinque squadre provenienti da tutti i Paesi del mondo. Gli studenti italiani ammessi a TO25 Brain Storm dovranno far parte di Politecnico, Università di Torino, Università del Piemonte Orientale e dell’ateneo delle Scienze Gastronomiche di Pollenzo.

Ogni compagine sarà composta da quattro componenti, di cui due ragazze, e ci potrà essere una riserva. Sostenibilità, inclusività, innovazione e dimestichezza con i mezzi di comunicazione digitali le materie che vedranno affrontarsi i concorrenti per raggiungere il gradino più alto del podio.

Con il concorso ci si propone di costruire una nuova forma di partecipazione con cui tentare di risolvere alcuni grandi problemi della vita contemporanea, allargare il concetto di competizione universitaria associando a quella sportiva anche quella intellettuale; selezionare alcuni talenti internazionali che si ricordino di Torino come luogo di lancio della propria carriera di ricercatori universitari al servizio della collettività; fare di Torino la città dello sport universitario associando affiancando anche le discipline intellettuali.

Ciascuna squadra, oltre alla medaglia, vincerà un premio con cui realizzare il proprio progetto. I primi tre classificati potranno avvalersi della consulenza di due aziende, una specializzata in head hunting e un’altra in innovazione, per verificare come inserire i giovani talenti nel mondo delle imprese o se far partire delle start up ad hoc.

Marco Aceto

Concerto a favore del Volontariato Vincenziano attivo nella sesta Circoscrizione. Protagonista il Coro CAI UGET

Venerdì 23 settembre prossimo si esibirà il Coro CAI Uget di Torino, presso la parrocchia San Gaetano da Thiene, esempio di stile eclettico di fine Ottocento, chiesa eretta quando la Manifattura Tabacchi comunicò alla Curia la sua intenzione di non far più entrare estranei all’interno dello stabilimento in cui la Chiesa, dedicata al Beato Amedeo IX di Savoia, fungeva da parrocchia per la popolazione del Borgo Regio Parco. La chiesa sarebbe sorta a nuova vita e oggi è sede di un gruppo territoriale di volontariato vincenziano, quello che si occupa di sostegno domiciliare a famiglie e anziani, che vivono in una Circoscrizione, la n. 6, nella zona Nord di Torino, da cui spesso giungono notizie per fatti di cronaca e disagio.
La serata in cui sarà impegnato il Coro CAI UGET ha per obiettivo la raccolta di fondi a sostegno delle attività del gruppo.
L’appuntamento è per venerdì 23 settembre prossimo, alle 21, in via San Gaetano da Thiene 2.
Sebbene l’ingresso sia gratuito, si richiede generosità.

Mara Martellotta

Una notte ai Musei Reali per promuovere la ricerca scientifica e culturale

 

Club Silencio apre le porte dei Musei Reali per la Notte Europea dei RicercatoriVenerdì 30 settembre una serata unica in sinergia con i Musei Reali e l’Università degli Studi di Torino per mettere al centro ricercatrici e ricercatori, laboratori territoriali, artiste e artisti  uniti dalla passione per la ricerca e la cultura.

 

Dalle 19 a mezzanotte, nella cornice dei Giardini Reali, sarà possibile partecipare a quiz e giochi con percorsi ideati attraverso un’attività di gamification nel cuore di Torino, per svelare il dietro le quinte della cultura.
L’iniziativa è nata in collaborazione con i Musei Reali per valorizzare i partenariati già attivi con il Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione, il Dipartimento di Scienze della vita e Biologia dei Sistemi e il Dipartimento di Studi Storici dell’Università di Torino.

 

In occasione dell’apertura serale del Museo d’Antichità, dalla Galleria Archeologica al Teatro Romano fino alla Sezione Torino, saranno proposti giochi e quiz per scoprire i segreti del lavoro del ricercatore. Sarà inoltre possibile scoprire i testi antichi e le memorie dei Savoia attraverso una visita guidata alla Biblioteca Reale a cura di CoopCulture e, inoltre, visitare la mostra “Animali a Corte. Vite mai viste nei Giardini Reali”.

 

Fra le attività laboratoriali e ludico-didattiche in programma, la gamification è al centro di una caccia al tesoro a cura di Gianmarco Giuliana del Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione, per delineare attività e abitudini di lavoro del ricercatore, con ritrovo nella Corte d’Onore di Palazzo Reale e diffusione di indizi nei Giardini Reali.
ln collaborazione con il Dipartimento di Scienze della vita e Biologia dei Sistemi, sarà possibile ripercorrere le abitudini alimentari e riproduttive delle comunità preistoriche alpine, tramite il progetto APICI “prodotti fermentati nelle Alpi PIemontesi tra Cambiamento e Innovazione ” rivelando i segreti delle analisi biomolecolari del passato.
Nell’ambito del progetto “Le fonti del diritto in Europa tra medioevo ed età moderna. Per un corpus dei testi dello ius commune dal manoscritto alla stampa (1350-1650)“, il Dipartimento di Studi Storici svelerà il percorso di testi incisivi nella storia del diritto.

 

Nel Giardino del Duca sarà possibile giocare con l’installazione interattiva CityChrone, la nuova applicazione urbanistica ideata per simulare la Torino del futuro creata dal ricercatore Indaco Biazo. Non mancherà inoltre la Global Shaper Community – Turin, nata all’interno del World Economic Forum e attiva a Torino con progettualità globali su innovazione e sostenibilità.

 

La serata sarà anche accompagnata da contenuti artistici e performativi con artisti che proporranno la propria selezione musicale, tra cui Awer  Kwality & Awer all’interno del Giardino Ducale e gli TSAO! che si esibiranno nel boschetto dei Giardini Reali.

 

Da non perdere anche le performance live audio e video curate da Algoritmi, con Salgari Records & Anna La RosaBAAB & IngridProject-To Microcosmo (Live coding e live video), nel Giardino di Levante.

 

Nel corso dell’intera serata il pubblico potrà rinfrescarsi in uno dei corner bar di Club Silencio con i drink Martini e le craft beer BrewDog, oltre ad assaporare le proposte food gourmet nei ristoranti all’interno dell’area evento.

 

Non poteva mancare per Club Silencio una nuova collaborazione con l’Università degli Studi di Torino, organizzatrice dell’edizione torinese della Notte Europea dei Ricercatori e promotrice per eccellenza della ricerca culturale, che trova la sua massima espressione nella cornice dei Musei Reali.

 

Alberto Ferrari Co-Founder e CEO di Club Silencio dichiara: “Grazie a questa nuova collaborazione intendiamo ribadire – anche attraverso il potere della bellezza che da sempre rappresenta la mission degli eventi Club Silencio in ottica di promozione e valorizzazione dei musei e degli edifici storici d’Italia, in particolare verso una fascia giovanile – l’importanza e la centralità della ricerca scientifica e culturale con un evento che accende le luci del cuore della città per celebrare chi tutti i giorni, nel nostro territorio, dedica la propria vita alla passione per la conoscenza e la scoperta del futuro.

 

 

 

PER  PARTECIPARE  È NECESSARIO ACCREDITARSI

 

INFO

 

 

Ingresso con 1° consumazione + visita museale: 15€

Visita guidata alla Biblioteca Reale con CoopCulture:+5€ (accredito online – posti limitati)

Ingresso 19:00 → 23:00 suddiviso in fasce orarie

Ultimo accesso all’evento e alla visita museale alle ore 23:00

Ultimo accesso alla visita guidata alla Biblioteca Reale  alle ore 22:45

Ingresso in Piazzetta Reale 1, Torino

La Banda dell’Esercito nel cortile di Palazzo Arsenale

Con il patrocinio di Ministero della Difesa, Ministero della Cultura e Città di Torino

Regio Opera Festival
Torino, Cortile di Palazzo Arsenale
Sede del Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito, Via dell’Arsenale 22

GRAN FINALE CON IL CONCERTO DELLA BANDA DEL’ESERCITO
Giovedì 22 settembre ore 21

Nella foto: la Banda dell’Esercito al Cortile di Palazzo Arsenale nel concerto conclusivo dello scorso anno (foto © Andrea Macchia)
Il Regio Opera Festival si conclude giovedì 22 settembre con un concerto a ingresso gratuito alle ore 21 che vede protagonista la Banda dell’Esercito diretta dal Maggiore Filippo Cangiamila.

Il Cortile di Palazzo Arsenale si è riconfermato sede di grande fascino per gli spettacoli estivi del Regio. Il nostro più sentito ringraziamento va ai partner, senza i quali il Festival non si sarebbe potuto realizzare: Ministero della DifesaMinistero della CulturaCittà di Torino e il Media Partner Publitalia ’80.

Il programma del concerto prevede: Flourish for Wind Band di Ralph Vaughan Williams; Superman, suite di John Williams (arrangiamento B. Lowden); Toccata Marziale di Ralph Vaughan Williams; Theme from Schindler’s List di John Williams (arrangiamento di J. de Haan); English Folk Song Suite di Ralph Vaughan Williams; Indiana Jones Selection di John Williams (arrangiamento H. van der Heide); Fanfare and Allegro di Clifton Williams e Star Wars Saga di John Williams (arrangiamento J. de Meij).
Presenta la serata Germana Zuffanti.

Fondata nel 1964, la Banda dell’Esercito è il complesso musicale della Forza Armata, formata da centodue orchestrali, un archivista, un Maestro direttore e un Maestro vice direttore, tutti diplomati presso le più importanti Istituzioni Musicali italiane. Oltre all’attività istituzionale, svolge un’intensa attività concertistica nei più prestigiosi teatri e festival italiani e stranieri; solo per citarne alcuni, ricordiamo le Celebrazioni Nazionali Verdiane e, con artisti tra i quali Plácido Domingo, il Concerto di Gala per i 90 anni di Giancarlo Menotti a Spoleto nel 2001 dove è tornata per il Festival dei Due Mondi nelle edizioni 1998, 1999, 2001, 2002, 2005 e 2019. Nel 2005, su invito dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, ha preso parte – presso il Parco della Musica di Roma – alla serata inaugurale del K Festival, rassegna triennale dedicata a Mozart. Nel 2006 ha preso parte al Festival Settembre Musica a Torino e alla stagione sinfonica della GOG di Genova. Nel 2015 ha partecipato alla serata finale del Festival di Sanremo e l’anno scorso ha chiuso la prima edizione del Regio Opera Festival presso il meraviglioso cortile di Palazzo Arsenale a Torino.

Ha al suo attivo la presenza a numerose trasmissioni radio-televisive e una intensa produzione discografica, recentemente ampliata con i CD contenenti le registrazioni live dei concerti del 2001 e 2003 al Festival Internazionale delle Bande Militari di Modena, con i CD CinecittàFlumen e The Age of Mozart realizzati per le Edizioni Scomegna, del CD Bella Italia (solista Steven Mead) per le Edizioni “Bocchino” di Londra, con il CD “Divagazioni musicali” edito dalle Edizioni Eufonia e, recentemente con un CD di musiche di Luigi Zaninelli registrato in una coproduzione con le Università americane del Southern Mississippi e dell’Illinois. Inoltre, è in corso di pubblicazione un CD con musiche originali per trombone e banda registrato dal primo trombone solista della prestigiosa orchestra dei Wiener Philharmoniker, Enzo Turriziani, il quale ha scelto la Banda dell’Esercito per il suo debutto discografico. La sua esecuzione dell’Inno Nazionale Italiano, registrata nella versione più aderente alla partitura originale di Novaro, è stata scelta e inserita, tra i simboli della Repubblica, sul sito internet del Quirinale. Guidata nel passato dai Maestri Amleto Lacerenza, Marino Bartoloni, Domenico Cavallo (f.f.), Fulvio Creux, Antonella Bona (s.v.), la Banda dell’Esercito dal luglio 2019 è diretta dal Maggiore Filippo Cangiamila.

L’ingresso al concerto è gratuito, con tagliandi da acquisire sul sito del Teatro Regio al seguente indirizzo: www.teatroregio.torino.it.