Cosa succede in città- Pagina 161

Alla Galleria Gliacrobati di Torino un’epopea pittorica

Dedicata da Brigitte Aubignac alla vita della Santa e curata da Dominique Stella

 

La Galleria gliAcrobati ospita da giovedì 20 ottobre scorso, con presentazione del catalogo venerdì 25 novembre, dalle 18 alle 20, l’esposizione dell’artista francese Brigitte Aubignac, dedicata alla Maddalena, e curata da Dominique Stella, che ha dialogato con l’artista e con Guido Brivio dell’Università di Torino. Si è trattato di un dialogo su una pittura che rappresenta un viaggio nella profondità dell’essere umano, in questo caso di una figura femminile che suggerisce una riflessione in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza alle donne.
Si tratta di tre cicli pittorici realizzati in più di dieci anni, tra il 1990 e il 1996, rappresentati da “L’abri tranquille” (il Rifugio tranquillo 1990-1996),” Au sanctuaire” (Al santuario 1997-2000) e “Après les larmes” ( Dopo le lacrime, 1999-2002), realizzati in più di dieci anni tra il 1990 e il 2002, ognuno rivolto a un diverso capitolo della vita di Maria Maddalena, che la pittrice frammenta in tre atti.
Si tratta di un racconto visivo composto di immagini in stretta successione, una sorta di via Crucis lungo la quale la pittrice accompagna lo spettatore a osservare un’esistenza straordinaria, che possiede diversi punti di contatto con la vita delle donne e degli uomini di tutti i tempi.
La storia della Mistica rappresenta un’epica di rivelazione di pentimento, di forza e coraggio e, soprattutto, amore.
“La Maddalena rappresenta l’amore con la A maiuscola – sostiene Brigitte Aubignac – si tratta di una figura moderna si è data all’Amore prima di ogni altra cosa. E’ stata capace di infiammare l’immaginario di numerosi artisti e scrittori presenti e passati, da Rubens a van Dyck fino a Margherite Yourcenar. Simbolo di devozione e sapienza, in quanto prescelta da Gesù, è anche un esempio di peccato e spudoratezza per i suoi trascorsi di cortigiana e la sua attitudine reazionaria. Si tratta della seconda donna di spicco nella Bibbia, in assoluto la più contemporanea”.
Quella di Aubignac per la Maddalena rappresenta una folgorazione che si è scatenata nel 1990 in seguito alla visita alla Chiesa della Santa Trinità di Firenze, sede della scultura lignea di Desiderio da Settignano e Benedetto da Maiano, che ritrae la Santa in un corpo anziano, straziato dal tempo, un incontro che la scrittrice ha definito scioccante, capace di stravolgere il suo sguardo artistico negli anni a venire.
La caratteristica principale del ciclo tematico su Maria Maddalena è l’atmosfera enigmatica e inquietante, quasi in penombra, valorizzata dalla tecnica pittorica dell’artista, attraverso semi-tinte e chiaroscuri, in cui prevale una tonalità verde e in cui i personaggi sono tratteggiati come schizzi.
A partire dal 1990 Brigitte Aubignac si dedica alla produzione de “L’abri tranquille”, una collezione di dodici olii su tela sui quali imprime il racconto secondo cui Maria Maddalena, testimone privilegiata della Passione e Resurrezione di Cristo, sfugge alle persecuzioni di Erode grazie a una zattera di fortuna, approdando in Provenza. Qui sarebbe vissuta per oltre trent’anni nella grotta di Sainte Baume.
L’artista si dedica poi alle sedici tele che compongono il ciclo “Au Sanctuaire”, frutto della lettura di un testo di Gregoire de Tours, in cui è citata la presenza di un sepolcro di Maria Maddalena nella città di Efeso, in Turchia. Questa suggestione scatena in Brigitte Aubignac l’urgenza di costruirle un nido e un santuario in cui poterle rendere grazie. Verrà presentato nel 2005 presso la galleria XI Dong Cheng, Tempio dell’Intelligenza di Pechino, che le vale la censura da parte del governo cinese.
A concludere la trilogia una serie di quindici dittici, che ritraggono uomini e donne comuni, impegnati nell’intimità del quotidiano. Ciascuna scena si sviluppa in due tempi, per esempio un personaggio sogna e l’oggetto del suo sogno si proietta sul secondo pannello del dittico, in cui si materializza il suo pensiero. Egli nasconde un codice, una frase, che si rivela dall’accostamento dei titoli delle singole tavole, offrendone una precisa chiave di lettura.
Si tratta di un tributo alla lezione di umiltà impartita a Maria Maddalena, che esorta ad abbandonare il superfluo per riscoprire la semplicità delle piccole cose.
L’esposizione è sostenuta dal portale Psicoanalisi e Sociale e ha visto venerdì 21 ottobre scorso Brigitte Aubrignac, Dominique Stella e lo psicanalista Tito Baldini, Presidente del Portale, dialogare sulla piattaforma Zoom.
Questo contributo è finalizzato a riscoprire la donna prima dell’asceta, esplorando l’ambiguità con cui questa figura è raccontata nel corso dei secoli, attraverso uno sguardo maschile.
E’ privata del diritto al desiderio e a un corpo capace di sentire, ma è stata elevata ad apostola, dopo la santificazione della sua sessualità.
La Galleriagliacrobati è nata nel 2017 da un’idea di Raffaella Bortino quale spazio espositivo dei linguaggi dell’Art Brut, dell’Arte irregolare e dell’outsider Art. La galleria è diretta da un artista e arteterapista, Francesco Cena, e da Marzia Capannolo, art advisor e storica dell’arte.
Gli artisti da noi rappresentati privilegiano linguaggi fortemente orientati verso l’estetica espressionista che si rifà alla matrice storica dell’Art Brut, evidenziando la necessità di ampliare la ricerca verso il trasversale mondo outsider, accogliendo esperienze autodidatte e frequentando territori che generalmente non sono indagati dai sistemi ufficiali dell’arte, quali la marginalità sociale e il disturbo psichiatrico. L’obiettivo è quello di tessere trame di riconnessione tra l’arte e la sua funzione di cura e di strumento di indagine della psiche, funzione che, pur non costituendo il fine della vocazione creativa, ne rappresenta una delle conseguenze dirette. IL concetto di arte viene investigato in relazione alla sua capacità di sublimare lacerazioni, intercettare fragilità, scavare dentro le emozioni, porre interrogativi e attivare quei processi di visione che l’immaginario collettivo tende a dissimulare sotto l’ordinarietà del quotidiano. Viene, così, recuperata la dimensione sociale dell’arte, restituendo all’artista il ruolo di inventore di nuovi mondi e creatore di ponti tra il vissuto e la profondità dell’esistenza. La galleria Gliacrobati sostiene anche un atelier laboratorio aperto agli artisti e ai pazienti psichiatrici con doppia diagnosi. A coordinarlo sono Carola Lorio e Francesco Sena, è realizzato in collaborazione con due comunità terepeutiche, Fermata d’Autobus e Fragole Celesti.
Brigitte Aubignac lavora a Parugi e nel Sud Ovest della Francia. Laureata presso l’Ecole des Beaux-Arts de Rouen, ha insegnato disegno e pittura nei laboratori del Musée des Art Decoratifs di Parigi.

Mara Martellotta

Franco Battiato La Voce del Padrone, iI film evento di Marco Spagnoli

Dal 28 novembre al 4 dicembre solo al cinema, ecco le sale piemontesi

Le più emozionanti interpretazioni di Battiato si intrecciano con testimonianze d’eccezione, in un viaggio nella musica e nella vita di un cantautore unico.
Un omaggio al musicista e al suo storico album ‘La Voce del Padrone’, il primo in Italia a superare il record di oltre 1 milione di copie vendute nel 1982.

Per celebrare Franco Battiato, genio indiscusso della musica italiana, arriva sul grande schermo, dopo la presentazione al Taormina Film Fest 2022, il film evento Franco Battiato – La Voce del Padronediretto da Marco Spagnoli, dal 28 novembre al 4 dicembre solo al cinema in 200 copie in tutta Italia,grazie alla distribuzione theatrical di qualità firmata Altre Storie e RS Productions.
Prodotto da RS Productions e ITsART, la piattaforma streaming dedicata all’arte e alla cultura italiana, il film evento Franco Battiato – La Voce del Padrone è un viaggio nella musica e nella vita di Battiato, attraverso le sue esibizioni più significative, immagini di repertorio e i racconti di testimoni d’eccezione che ci restituiscono la sua storia e la sua personalità.
Ad accompagnare lo spettatore in questo viaggio è Stefano Senardi, tra i più grandi produttori discografici italiani, autore del film insieme al regista, e caro amico di Franco Battiato. Partendo da Milano e arrivando fino a Milo, nella casa di Franco Battiato, Senardi incontra personalità molto diverse: Nanni Moretti, Willem Dafoe, Oliviero Toscani, Caterina Caselli, Mara Maionchi, Morgan, Alice, Carmen Consoli, Vincenzo Mollica, Andrea Scanzi, Francesco Messina, Roberto Masotti, Francesco Cattini, Alberto Radius, Carlo Guaitoli e tanti altri che lo conoscevano bene e che possono restituire al pubblico uno spaccato della sua musica e della sua filosofia di vita.
Nel film evento troviamo alcuni brani dell’album ‘La voce del padrone’ e altri selezionati in esibizioni esclusive. Fra i principali: Cuccurucucù, Centro di gravità permanente, Bandiera Bianca, La Cura. Lo score è composto dal Maestro Paolo Buonvino, vincitore del David di Donatello e Nastro D’Argento e autore delle musiche di Muccino e Moretti.
Franco Battiato è stato e rimarrà un artista unico da tanti punti di vista – ha affermato il regista Marco Spagnoli – e la presenza di Stefano Senardi ci aiuta a comprenderlo sotto diversi aspetti: umano, artistico, amicale, intimo.  Ad accompagnarlo in questo meraviglioso viaggio troviamo personalità strepitose dell’entertainment italiano ed internazionale che, per la prima volta, elaborano dinanzi alla macchina da presa una riflessione sul perché e sul come sono stati anche loro protagonisti del lavoro e della vita di questo cantautore”.
Questo viaggio ha un motivo preciso – ha dichiarato Stefano Senardi – trattare con cura quello che Battiato ci ha lasciato. E riuscire a comprendere il senso ultimo di una vita eccezionale come la sua, raccontandola in una biografia plurale ed intima attraverso i ricordi, gli aneddoti dei suoi amici, i materiali di repertorio e le meravigliose canzoni di questo artista straordinario e indimenticabile. Speriamo di esserci riusciti”.

Sinossi ufficiale
Un viaggio musicale. Un viaggio fisico, ma anche ideale, da Nord a Sud dell’Italia per raccontare Franco Battiato e la sua influenza sulla cultura del nostro paese, attraverso testimoni d’eccezione che ci restituiscono la storia e la personalità di Battiato. Un racconto che, tra arte e memoria, non solo renda omaggio alla storia del musicista e del suo storico album “La Voce del Padrone”, ma riesca anche a celebrare l’eredità morale ed estetica di questo cantautore unico.

trailer
https://www.youtube.com/watch?v=4k6mJsNOo_g

clip Carmen Consoli
https://www.youtube.com/watch?v=IHSmYNAeYng

TUTTE LE SALE PIEMONTESI

Biella (Mazzini)
Cuneo – Barge (Cinema Comunale)
Cuneo – Bra (Impero)
Novara (Faraggiana) (solo il 6 dicembre)
Torino – Beinasco (The Space Cinema)
Torino – Carmagnola (Elios)
Torino – Moncalieri Uci Cinemas
Torino – Valperga (Ambra)
Torino (Nazionale; The Space Cinema; Uci Cinemas)

Rock Jazz e dintorni: Paolo Conte e Ludovico Einaudi

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GLI APPUNTAMENTI MUSICALI DELLA SETTIMANA 

Lunedì. Il documentario di Marco Spagnoli su Franco Battiato è al cinema per 7 giorni.

Martedì. Al Blah Blah si esibisce Buzz Kull. All’auditorium del Lingotto suona Ludovico Einaudi.

Mercoledì. Al Jazz Club è di scena il quintetto di Angelo Greco. Al Blah Blah Giovanni Corgiat e Davide Broggini, sonorizzano il film d’animazione giapponese “l’uovo dell’angelo”.

Giovedì. Al Magazzino sul Po sono di scena Danielle e Carbs. All’auditorium del Lingotto recital di Paolo Conte per beneficenza. Al Jazz Club tributo a Ray Brown con il trio di Max Gallo. Al Blah Blah si esibisce Simon Joyner preceduto da Riccardo Salvini. Al Mad Dog suona il trio di Aura Nebiolo. All’Archivio di Stato si inaugura la mostra fotografica “America Sogni Diritti” con i ritratti di David Bowie scattati da Steve Schapiro. Al’Hiroshima Mon Amour suonano gli Hang Massive. Al Mao per la mostra “Buddha10” performance dell’artista coreana Park Jiha.

Venerdì. Allo Ziggy si esibisce il trio Ottone Pesante. Al Teatro Colosseo è di scena il Soweto Gospel Choir. Al Cap 10100 suonano i Management. Allo Spazio 211 si esibisce Daniele Celona mentre all’Off Topic è di scena Gnut. Al Magazzino sul Po suonano i Bluebeaters.

Sabato. Al Bunker si esibisce il duo elettronico Dame Area con Katatonic Silencio. Alla Suoneria di Settimo arriva Nada. Al Cap 10100 suona il quintetto Makepop. Al Blah Blah sono di scena i Diaframma. Al Folk Club si esibisce Jesper Lindell. Al Teatro Colosseo canta Marco Masini.

Domenica. Sempre al Teatro Colosseo è di scena Alex Britti.

Pier Luigi Fuggetta

Al Tff i 70 anni di Vittorio Sgarbi raccontati in un ritratto corale

VITTORIO

IN UN TEMPO FUORI DAL TEMPO

Un film di ELISABETTA SGARBI / BETTY WRONG

 

In anteprima al TORINO FILM FESTIVAL

 attraverso lo sguardo affettuoso della regista 

 

 

 

Verrà proiettato in anteprima al Torino Film Festival “VITTORIO – IN UN TEMPO FUORI DAL TEMPO” di Elisabetta Sgarbi/Betty Wrong. Dedicato al fratello Vittorio in occasione del compimento dei 70 anni, il film è stato girato a maggio 2022 durante le due feste di compleanno: la prima a bordo di una nave sul Po, la seconda a Milano.

 

Durante le due serate gli amici e i colleghi sono stati rapiti da un disturbatore affettuoso, impersonato da Elisabetta Sgarbi con il suo drappo colorato, e portati davanti alla telecamera per un personale saluto al festeggiato.

PROIEZIONI TORINO FILM FESTIVAL

PROIEZIONE STAMPA: lunedì 28 novembre ore 16.00 – Cinema Centrale

CONFERENZA STAMPA: martedì 29 novembre ore 13.00 – Auditorium della Cavallerizza Reale via Verdi 9

PROIEZIONE UFFICIALE: martedì 29 novembre ore 17.30 – Cinema Romano sala 2

REPLICA: venerdì 2 dicembre ore 22.15 – Cinema Romano sala 1

Marco “Morgan” Castoldi, Giuseppe Cruciani, Domenico Dolce, Mirco Mariani e tantissimi altri personaggi del mondo dello spettacolo, imprenditori, scrittori e persone che hanno un legame con Vittorio, si sono prestati ad essere ritratti in una veste informale che delinea il profilo di un Vittorio che non tutti conoscono ma di cui Elisabetta ha sempre intuito la sensibilità oltre che il genio.

«Per distrarmi dagli obbligatori festeggiamenti dovuti a Vittorio, ho inventato l’esigenza di un film che testimoniasse questa doppia festa di compleanno. Un film che mi portasse fuori dalla festa. L’8 maggio 2022 a bordo della Nave Stradivari lungo il Po è stata la prima tappa. La seconda è stata il 10 maggio, nella mia città di adozione, Milano, a casa di Francesco Micheli. Così, mentre si festeggiava, io, con la complicità di Andrés Arce Maldonado e quella più saltuaria di Eugenio Lio, rapivamo gli invitati dal flusso della festa per inquadrarli. Ne emerge un ritratto (impossibile) di Vittorio, corale e a più voci. Amici (molti), e meno amici (pochi, in fondo inteneriti dalla estrema vitalità di Vittorio), collaboratori, giornalisti, complici di avventure e scorribande, politici e ministri, autisti e artisti, figlie e parenti, medici, dentisti e galleristi, imprenditori, creditori ed ex amanti dedicano a Vittorio una parola, una testimonianza, un ricordo. 70 ricordi per 70 (dicono) anni» racconta Elisabetta Sgarbi.

 

Le riprese si muovono dinamiche all’interno della Motonave Stradivari, lungo il Po grazie a un drone, negli interni della location milanese di Francesco Micheli e sopra l’abitazione di Ro Ferrarese di Vittorio e Elisabetta Sgarbi, per finire lungo il litorale con un cameo di Antonio Rezza.

 

Il montaggio incalzante è impreziosito dalle note dei brani degli Extraliscio estratti dagli album “È bello perdersi” e “Romantic Robot” (prodotti dall’etichetta Betty Wrong Edizioni Musicali di Elisabetta Sgarbi e distribuiti da Sony Music Italy).

Con Vittorio Sgarbi e Elisabetta Sgarbi.

Hanno partecipato Andrée Ruth Shammah, Giuseppe Cruciani, Arnaldo Colasanti, Nicola Porro, Francesca Filauri, Mirco Mariani, Moreno Conficconi, Marco “Morgan” Castoldi, Laura Casalis, Eleonora Cavallini, Stefano Bighi e Angela Benini, Edera Fornasari e Gino Ziche, Sabrina Colle, Guido Panza, Sauro Moretti, Camillo Langone, Alessandro Bertazzini, Giuseppe Bergomi, Roberto Barbolini, Luisa Beccaria, Marcello Corvino, Pietro Di Natale, Nino Ippolito, Roberto Pazzi, Anja Rossi, Leonardo Spadoni, Roberta Tancredi, Wainer Vaccari, Gianfranco Vissani, Tommaso Ferruda, Marisa Roncati, Claudio Trotta, Filippo Martinez, Eugenio Lio, Marco Gulinelli, Alan Fabbri, Naomo Lodi, Giampaolo Cagnin, Massimo Listri, Leonardo Spadoni, Santino Carta, Sara Pallavicini, Giovanni Lettini, Stefano Morelli, Beatrice Avanzi, Franco Panizza, Monica Macchioni, Alba ed Evelina Sgarbi, Francesco Micheli, Mario Andreose, Anna Maria Lorusso, Simona Baroni, Domenico Dolce, Candida Morvillo, Eliana Liotta, Venanzio Postiglione, Pietro Valsecchi, Melania Rizzoli, Gile Bae, Riccardo Vitanza e Francesco Specchia, Urbano Cairo, Alessandro Sallusti, Maurizio Bottoni, Chiara Beria di Argentine, Michele Ainis, Tommaso Sacchi, Moni Ovadia, Fabio Novembre, Stefano Losani, Oliviero Toscani. Alla festa in barca Arialdo Ceribelli, Pierluigi Panza, Giuliano Landini, Massimo Garavaglia, Corrado Sforza Fogliani. Assenti giustificati Antonio e Giordano Rezza.

 

Regia: Elisabetta Sgarbi / Betty Wrong

Aiuto Regia: Eugenio Lio

Direttore della fotografia: Andrés Arce Maldonado

Montaggio: Andrés Arce Maldonado, Elisabetta Sgarbi

Mix: Pino “Pinaxa” Pischetola

Foto di scena: Simona Chioccia

 

Per le feste di compleanno, durante le quali è stato girato il film, si ringraziano Giampaolo Cagnin e Francesco Micheli.

BIOGRAFIA Elisabetta Sgarbi ha fondato e dirige La nave di Teseo Editore, è Presidente di Baldini+Castoldi e Oblomov Edizioni, è Direttore Responsabile della rivista linus. Ha ideato, e da 20 anni ne è Direttore artistico, il festival internazionale La Milanesiana, e ha ideato e dirige linus –  Festival del fumetto. Dal 1999 dirige e produce i suoi lavori cinematografici.

FILMOGRAFIA Mariko Mori (1999); Stringimi, stringimi (1999); Anonimo. Rispondere? (1999); Fla (videoverde, 1999); Frammenti di una biografia per versi e voce (1999); In serra (un arabo colpito dalla fuga occidentale) (1999); Starless (1999); Set(t)e (co-regia Paolo Mosca, 2000); L’isola del tesoro, video, 2000 (co-regia Paolo Mosca, 2000); John Richmond non lo sa (ovvero, il video che non c’è) (co-regia Paolo Mosca, 2000); This is my chocky message (co-regia Paolo Mosca, 2000); Ancora un po’ (ovvero il senso del cinema italiano) (coregia Paolo Mosca, 2000); Projeto meninos de luz (2000); (Non sempre) Merci beaucoup (2000); La consolazione e la spina dolorosa (2001); Aladdin flash (-back) (2001); Malattia (2001); Otello (2001); Tre variazioni della vita (2001); Wainer (2001); Belle di notte (2001); L’acqua… Il fuoco (2002); La notte che si sposta (2002); Rue de Varenne (2002); La conversazione amorosa. Luciano Emmer / Alice Ferney (2002); Fantasmi di voce, Antonio Stagnoli (2003); Nel castello del Catajo (2003); Ci conosciamo? Luciano Emmer / Erica Jong (2004); Notte senza fine (2004); Dentro una nuvola, dentro Giro di vento (2004); Insopportabile (2004); Palladio. La luce della ragione (2004); Palladio. I tempi del sole e della luna (2004); Due contro una (2005); Due. Michael Cunningham / Michel Houellebecq (2005); NevicheRo (2006); Tresigallo. Dove il marmo è zucchero (2006); Apparizioni. Mathias Grünewald (2006); Watch football together. Hanif e Chocki Kureishi (2006); Un viaggio nel Mare delle verità. Andrea De Carlo (2006); Il pianto della statua (2007); Non chiederci la parola. Il Gran teatro montano del Sacro Monte di Varallo (2008); L’ultima salita. La Via Crucis di Beniamino Simoni (2009); Deserto Rosa. Luigi Ghirri (2009); Dimenticare Tiziano. Girolamo Romanino a Pisogne (2010); Raffaello. La Stanza della Segnatura (2010); Se hai una montagna di neve tienila all’ombra. Un viaggio nella cultura italiana (2010); Prove per un naufragio della parola (2011); Quiproquo. Cosa è l’avanguardia? (2011); Sono rimasto senza parole. Un dialogo tra Antonio Stagnoli e Pino Roveredo (2011); Lotta silenziosa. Andrea Martinelli / Edoardo Nesi (2011); L’invenzione di Ariosto. Tullio Pericoli (2011); Il viaggio della Signorina Vila (2012); Trieste: la contesa (2012); Racconti d’amore (2013); Quando i tedeschi non sapevano nuotare (2013); Per soli uomini (2014); Il pesce siluro è innocente (2014); Il pesce rosso dov’è (2015); Colpa di comunismo (2015); La lingua dei furfanti. Romanino in val Camonica (2016); L’altrove più vicino (2017); I nomi del signor Sulčič (2018); Extraliscio. Punk da balera (2020); La nave sul monte (2022); È così (2022); Nino Migliori. Viaggio intorno alla mia stanza (2022).

TFF al via con Malcolm McDowell, Pilar Fogliati e Noemi

Il Tff edizione numero 40 ha preso il via. Sul Red carpet  al Teatro Regio di Torino Malcolm McDowell,  “Alex” di Arancia meccanica e la madrina (piemontese) della rassegna, Pilar Fogliati. Apertura innovativa del festival, quest’anno, con la diretta radiofonica Hollywood party su RaiRadio3, percorso tra cinema e musica dai Beatles ai Rolling Stones con protagonista Noemi.

Al grattacielo Intesa Sanpaolo tre nuove lezioni di storia con il prof. Barbero

 Al via il ciclo di incontri dal titolo

“Come abbiamo imparato a convivere? Dalla sopraffazione alla democrazia”

 

Tre appuntamenti: martedì 29 novembre, martedì 6 dicembre e martedì 13 dicembre sempre alle ore 18

 

Torino, Auditorium grattacielo Intesa Sanpaolo, corso Inghilterra 3

Ingresso gratuito,

prenotazioni sul sito https://group.intesasanpaolo.com dal 25 novembre

 

Torino, 25 novembre 2022 – Tornano le lezioni-conferenze di storia di Alessandro Barbero, organizzate da Intesa Sanpaolo nell’ambito delle attività culturali svolte al grattacielo di Torino. Il ciclo, curato da Giulia Cogoli e giunto alla settima edizione, prevede tre nuovi appuntamenti dal titolo “Come abbiamo imparato a convivere? Dalla sopraffazione alla democrazia”.

Gli incontri in programma martedì 29 novembre, martedì 6 dicembre e martedì 13 dicembre, alle ore 18 sono dedicati alle forme di convivenza sociale che hanno caratterizzato la storia dell’uomo e la sua evoluzione. Lo storico e scrittore, professore di Storia medievale presso l’Università degli Studi del Piemonte Orientale, noto al pubblico per la sua straordinaria capacità divulgativa, racconterà in modo avvincente e ricco di curiosità gli aspetti più o meno noti dei modelli di convivenza. Dalla schiavitù, su cui si reggevano l’Impero Romano o il Sud degli Stati Uniti prima della Guerra di Secessione, al totalitarismo, tratto distintivo delle due più feroci dittature del Novecento, il nazismo e lo stalinismo, fino alla democrazia, di cui i Greci sono stati i primi a sperimentare il regime, ma della quale molti pensatori hanno affermato con la massima convinzione che era un male da evitare a tutti i costi. Cosa si intende dunque oggi per democrazia?

Gli appuntamenti saranno anche trasmessi in streaming sul sito https://group.intesasanpaolo.com

Le lezioni-conferenze sono inserite all’interno del palinsesto culturale del grattacielo della Banca, che si caratterizza per la qualità dei contenuti e la notorietà dei protagonisti (artisti, attori, scrittori, conferenzieri). Dal 2015, anno di apertura, quasi 125 mila persone hanno seguito le attività culturali del grattacielo, diventato in pochi anni un centro di cultura, arte e svago.

Le lezioni verranno pubblicate come nuovi episodi del podcast “Alessandro Barbero. La storia, le storie” di Intesa Sanpaolo On Air, che già raccoglie tutte le lezioni del prof. Barbero dei cicli precedenti al grattacielo. Intesa Sanpaolo On Air ha raggiunto 8,5 milioni di ascolti, con un pubblico di cui oltre la metà è under 35 e molto fidelizzato (oltre il 45% ritorna su On Air). I podcast della piattaforma anche nel 2022, sono stati ai vertici delle classifiche Top Podcast delle principali piattaforme audio in Italia.

“COME ABBIAMO IMPARATO A CONVIVERE? DALLA SOPRAFFAZIONE ALLA DEMOCRAZIA”:

Martedì 29 novembre, ore 18

La schiavitù

Nella storia si incontrano società interamente basate sulla schiavitù, come l’Impero Romano o il Sud degli Stati Uniti prima della Guerra di Secessione, e altre in cui gli schiavi sono presenti pur senza avere un ruolo centrale, come nell’Italia del Rinascimento. In tutte queste società quasi nessuno metteva in discussione la legittimità della schiavitù, accettata come un fatto naturale, nonostante le storture e gli orrori che produceva. Che la nostra civiltà, negli ultimi secoli, sia arrivata a delegittimare la schiavitù e a vietarla è uno dei rari casi in cui nella storia si può davvero parlare di progresso.

Martedì 6 dicembre, ore 18

Il totalitarismo

Nella cultura politica odierna il totalitarismo è identificato con le due più feroci dittature del Novecento, il nazismo e lo stalinismo. Pochi ricordano che il termine è stato inventato in Italia per definire la dittatura fascista: coniato dagli avversari e inteso in senso critico, il totalitarismo venne rivendicato e assunto a programma da Mussolini. Analizzare i motivi per cui in realtà il fascismo in Italia non riuscì mai a costruire un regime veramente totalitario è un modo per esplorare l’intrinseca diversità della società italiana e la sua irriducibilità a un paradigma omogeneo.

Martedì 13 dicembre, ore 18

La democrazia

Tutti sanno che il termine democrazia è di origine greca e che furono i Greci i primi a sperimentare il regime democratico. Oggi la democrazia per noi è un valore così ovvio, che ci stupisce scoprire come lungo tutta la nostra storia, dall’Antichità fino all’epoca delle rivoluzioni, molti pensatori abbiano affermato con la massima convinzione che era un male da evitare a tutti i costi. Ma quella che oggi continuiamo a chiamare democrazia, perché non abbiamo un’altra parola, è ancora davvero la stessa cosa che intendevano i Greci?

Tradizione e modernità con la musica del Canzoniere Grecanico Salentino

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SalenTorino eventi e Ponderosa Music & Art
presentano il primo e più importante gruppo di musica popolare salentina

CANZONIERE GRECANICO SALENTINO

 

DOMENICA 27 NOVEMBRE

Hiroshima Mon Amour, Via Bossoli 83, Torino

apertura porte ore 21, inizio spettacolo ore 22
ingresso 15 €
biglietti disponibili in prevendita oppure in biglietteria la sera stessa

 

L’affascinante dicotomia tra tradizione e modernità caratterizza la musica del Canzoniere Grecanico Salentino, che arriva all’Hiroshima Mon Amour domenica 27 Novembre, per un concerto organizzato da SalenTorino e Ponderosa Music & Arts, il cui ricavato sarà utilizzato per piantare alberi di Ulivo nel Salento.

Il gruppo CGS reinterpreta in chiave moderna le tradizioni che ruotano attorno alla celebre pizzica tarantata rituale, che aveva il potere di curare, attraverso la musica, la trance e la danza, il morso della temibile tarantola. Gli album e gli spettacoli del Canzoniere Grecanico sono un’esplosione di energia, passione, ritmo e magia, che incantano il pubblico e lo trasportano in un viaggio dal passato al presente della cultura salentina grazie al battito del tamburello.

La formazione musicale è composta da Mauro Durante (voce, percussioni, violino), Alessia Tondo (voce), Silvia Perrone (danza), Giulio Bianco (zampogna, armonica, flauti e fiati popolari, basso), Massimiliano Morabito (organetto), Emanuele Licci (voce, chitarra, bouzouki), Giancarlo Paglialunga (voce, tamburieddhu) e continua ad innovare e rappresentare la musica italiana e salentina nel mondo.

Con 20 album all’attivo e innumerevoli spettacoli sia in Italia – degna di nota la partecipazione alle edizioni 2010, 2013 e 2015 della Notte della Taranta di Melpignano – che in Europa, Medio Oriente e Stati Uniti, il CGS è acclamato da pubblico e critica perché portatore di una tradizione coinvolgente e antica, nonché della musica italiana, in tutto il mondo. Nel 2010 riceve il premio come Miglior Gruppo Italiano di Musica Popolare dal MEI, nel 2012 partecipa al globalFEST a New York per cui viene definito dal New York Times: «a whirlwind», e nello stesso anno sono l’unico gruppo italiano selezionato al WOMEX Festival, la più importante fiera di world music (genere di contaminazione tra la musica popolare e musica tradizionale) al mondo. Nel 2014 il CGS riceve il premio Arte e Diritti Umani da Amnesty International per il brano “Sola Andata” scritto su un testo dello scrittore italiano Erri De Luca e per cui è stato girato anche un videoclip da Alessandro Gassman. Il 2018 è poi l’anno di un riconoscimento estremamente importante per il mondo della world music: si tratta dei Songlines Music Awards assegnato per la prima volta ad un gruppo italiano designando il CGS come miglior gruppo di world music al mondo.

Lettere, manoscritti e documenti di Leone Ginzburg tornano a Torino, affidati al Polo del ‘900

Lettere, manoscritti e documenti appartenuti a Leone Ginzburg, fino a oggi custoditi dalla famiglia, tornano a Torino, affidati alla Fondazione Polo del ‘900, casa di istituti storici e archivi di protagonisti del Novecento come Primo Levi, Piero Gobetti, Gaetano Salvemini, Franco Antonicelli e Giorgio Agosti.

 

“Fin dalla prima conversazione con Alberto Sinigaglia e Emiliano Paoletti io e mia sorella Alessandra non abbiamo avuto dubbi sulla decisione da prendere: le carte di nostro padre dovevano essere conservate a Torino, e il Polo del ‘900 era l’istituzione ideale per farlo. I profondi legami di Leone Ginzburg con questa città sono noti: il soprannome che gli avevano dato i suoi amici – ‘il russo di Torino’ – è eloquente”: spiega il professor Carlo Ginzburg. 

 

Nato ad Odessa in una famiglia cosmopolita, Leone si ferma a Torino nel 1924. Al liceo Massimo D’Azeglio i suoi compagni di classe sono Sion Segre Amar, Giorgio Agosti e Norberto Bobbio; tra gli insegnanti Ugo Cosmo, Zino Zini, Franco Antonicelli e Augusto Monti con cui s’incontra consolidando rapporti culturali destinati a tradursi in azioni politiche. Fondamentali sono gli amici dell’università tra cui Cesare Pavese, Massimo Mila, Vittorio Foa con i quali aderisce al movimento antifascista clandestino “Giustizia e Libertà”. C’è anche Giulio Einaudi tra i suoi amici con cui avvia la storica casa editrice torinese della quale di fatto è il primo direttore editoriale. Nella stessa città a casa di Carlo Levi incontra la futura moglie Natalia Levi. Torino è anche la città da cui più volte Leone è costretto ad allontanarsi. Arrestato la prima volta nel 1934, esce nel 1936 come vigilato speciale e in seguito è inviato al confino a Pizzoli in Abruzzo. Liberato nel 1943 alla caduta del fascismo, a Roma è uno degli animatori della Resistenza. Nuovamente catturato e incarcerato a Regina Coeli, è torturato dai tedeschi fino alla morte a soli 35 anni dopo una vita breve e straordinaria, devoluta alla difesa della libertà di associazione, di stampa e di pensiero contro il regime.

 

Continua il professor Ginzburg: “Su tutto ciò le carte che verranno depositate nell’archivio del Polo del ‘900 daranno un contributo documentario non irrilevante. Molto consistente, e insostituibile, è il carteggio tra Leone Ginzburg e Natalia Levi, prima e dopo il matrimonio, inviate tra il 1934 e il 1940. Altre lettere sono rivolte ai suoi amici a personaggi noti come Benedetto Croce. Tra i documenti anche un quaderno di appunti del 1921 e una novella inedita del 1925 che permetteranno di gettare qualche luce sulla sorprendente precocità intellettuale di Leone Ginzburg”.

 

L’archivio di Leone Ginzburg, attualmente in fase di riordino, trova casa al Polo del ‘900 in Palazzo San Celso nella sede dell’Istoreto. Da questo punto di arrivo prenderanno avvio iniziative e progetti legati alla memoria di un uomo tra i principali animatori della cultura italiana degli anni Trenta.

All’incontro con Carlo Ginzburg erano presenti i rappresentanti degli istituti del Polo del’ 900 e personalità della cultura. Tra loro gli scrittori Margherita Oggero, Ernesto Ferrero e Dario Voltolini,  il presidente della Einaudi Walter Barberis, l’assessora alla Cultura della Città di Torino Rosanna Purchia, il vicepresidente del Consiglio regionale Valle,  il sovrintendente agli Archivi Benedetto, il segretario generale della Compagnia di San Paolo Anfossi, il presidente della Comunità ebraica di Torino Dario Disegni,  Bruno Segre, Patrizia Antonicelli, Anna Mila, Andrea Bobbio, Andrea Casalegno.

“Accogliamo l’Archivio di Leone Ginzburg con affetto e gratitudine: è un segnale di fiducia da parte di Carlo Ginzburg e della sua famiglia per il Polo del ‘900 e le 25  istituzioni che ne fanno parte. Ed è un grande dono per Torino, città di cultura e di pensiero critico” conclude il presidente del Polo Alberto Sinigaglia.

Corso di calligrafia all’Officina della Scrittura

Si apre una nuova stagione all’Officina della Scrittura con il Maestro Ernesto Casciato e i suoi nuovi Corsi di Calligrafia.
Sabato

26 novembre 2022

 

Onciale (formale)

 

Chiara e solenne, di diretta derivazione latina, rappresenterà di fatto la scrittura monastica per eccellenza. Ottimo stile per che si approccia alla punta tronca.

 

 

 

 

 

Sabato

25 febbraio 2023

 

Italico (maiuscole)

 

Il Rinascimento italiano si è artisticamente espresso anche con le lettere scritte, infatti a quel periodo storico, risale questo splendido stile scrittorio che tutto il mondo ci invidia!
Di chiara leggibilità, diventerà di fatto la matrice di tutti gli stili occidentali corsivi.

 

Sabato

29 aprile 2023

 

Corsivo inglese (maiuscole)

 

Sicuramente lo stile corsivo più affascinante ed elegante, dove il contrasto tra i fini e le ombre è portato alla sua massima espressione!
L’eleganza ed il ritmo di questo stile scrittorio ne hanno decretato il successo planetario!

 

Sabato

28 gennaio 2023

 

Italico (minuscole)

 

Il Rinascimento italiano si è artisticamente espresso anche con le lettere scritte, infatti a quel periodo storico, risale questo splendido stile scrittorio che tutto il mondo ci invidia!
Di chiara leggibilità, diventerà di fatto la matrice di tutti gli stili occidentali corsivi.

 

Sabato

25 marzo 2023

 

Corsivo inglese (minuscole)

 

Sicuramente lo stile corsivo più affascinante ed elegante, dove il contrasto tra i fini e le ombre è portato alla sua massima espressione!
L’eleganza ed il ritmo di questo stile scrittorio ne hanno decretato il successo planetario!

 

 

Sabato

27 maggio 2023

 

Variazioni di Onciale

 

Partendo dallo stile aulico e formale che ha contraddistinto tutto l’alto Medioevo, si studieranno le sue forme variate e “moderne” che ci
stupiranno non poco per freschezza ed impatto visivo!

 

 

INFORMAZIONI e COSTI:

 

Corso di un giorno: 80 euro a persona

Corso di due giorni: 150 euro a persona

 

Orario: dalle 10:00 alle 18:30

con pausa pranzo dalle 13:00 alle 14:00

Si informa che il ristorante L’Officina è chiuso il weekend.

 

Su prenotazione a info@officinadellascrittura.it o chiamare il numero 011 0343090

 

Minimo 6 partecipanti, massimo 15.

“Essere Alice”, no alla violenza sulle donne

In occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, si terrà “Essere Alice”, una serata a teatro dove saranno presenti diverse performance artistiche e dibattito sulla tematica, a sostegno del Progetto Alice, Educazione all’Amore 
Ospite della serata sarà la scrittrice Maria Dell’Anno, autrice di molte opere sul tema del femminicidio. In particolare nel suo ultimo libro “El modo ancor m’offende”, un capitolo è proprio dedicato alla storia di Alice.
Ma avremo anche:
– Orlando Cristiani presenterà le sue opere pittoriche a sostegno del Progetto, con la possibilità di acquistarle per beneficenza in loco.
– Irene Giannecchini, creatrice del marchio INNER QVIET, metterà a disposizioni le magliette e le felpe della sua collezione a sostegno del Progetto, con la possibilità di acquistarle per beneficenza in loco.
Saranno anche presenti la scuola di danza “L’accademia del Balletto” di Leinì e la scuola di musica “Mezzo Forte Music Academy” di Torino.
Intrattenimento musicale a cura di Danilo Ghiglieri.
Per info e prenotazioni 3395827680
 
 
E ‘l modo ancor m’offende è una raccolta di racconti dedicati a donne vittime di femminicidio, uccise da uomini che dicevano di amarle, mariti, ex mariti, fidanzati ed ex fidanzati: i racconti sono scritti in prima persona, quindi sono le stesse donne a raccontare la propria vita e la propria morte, la loro versione dei fatti. Sono donne che hanno rivendicato la propria libertà, la libertà di decidere della propria vita, la libertà di dire no, e che sono state punite per questo. Pur essendo elaborazioni narrative, i racconti si basano su un attento lavoro di ricerca di informazioni e notizie apparse sulla stampa, nelle sentenze processuali e/o riportate in altri studi, nonché in alcuni casi sulla diretta testimonianza dei familiari delle vittime personalmente contattati/e dall’autrice.
Le voci di queste undici vite spezzate ci aprono gli occhi e rispondono a domande che non possiamo evitare: Cosa pensavano queste donne della loro vita, dei loro uomini, del loro essere mogli e madri? Come hanno lottato per riacquistare una vita libera dalla violenza maschile? Chi poteva e doveva aiutarle? Cosa ha fatto per loro lo Stato di cui erano cittadine? Cosa deve cambiare nella nostra cultura e nel rapporto tra uomini e donne? E cosa può fare ciascuno e ciascuna di noi per cambiarlo?
Maria Dell’Anno è giurista, criminologa e soprattutto scrittrice. Solo quando scrive sente che sta facendo ciò per cui è nata. Da alcuni anni studia e scrive sulla violenza maschile contro le donne, dopo essersi formata in due centri antiviolenza dell’Emilia-Romagna. Crede fermamente che solo un profondo cambiamento culturale potrà mettere la parola fine a questa perfida forma di violenza. Ha pubblicato i romanzi “Troppo giusto quindi sbagliato” (Ed. Le Mezzelane, 2019), “Fuori tempo” (Ed. Eretica, 2021), e i saggi “Se questo è amore. La violenza maschile contro le donne nel contesto di una relazione intima” (Ed. LuoghInteriori, 2019), “Parole e pregiudizi. Il linguaggio dei giornali italiani nei casi di femminicidio” (Ed. LuoghInteriori, 2021). Ha vinto vari premi letterari e suoi racconti sono pubblicati in antologie. Scrive articoli su NoiDonne.org e Filodiritto.com.