Cosa succede in città- Pagina 13

Oriente a Torino: viaggio nel cuore asiatico della città tra arte, cultura e sapori

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SCOPRI – TO ALLA SCOPERTA DI TORINO 
Torino è una città che sorprende.
Dietro la sua eleganza sabauda e l’ordine geometrico dei viali alberati e delle sue strade si nasconde un’anima meticcia, che mescola culture e tradizioni da ogni angolo del mondo. Se c’è una parte del mondo che ha saputo radicarsi con grazia e profondità nel tessuto urbano torinese è senza dubbio quella dell’Estremo Oriente. Dai musei ai templi del gusto, la città ha accolto nei suoi quartieri e nelle sue piazze un’Asia silenziosa ma viva, che racconta storie, offre esperienze, stimola i sensi e l’immaginazione.
Tutto inizia nel cuore del centro storico, in via San Domenico, dove si trova il MAO – Museo d’Arte Orientale. Aperto nel 2008 all’interno di Palazzo Mazzonis, il MAO è una delle realtà più affascinanti e meno convenzionali della Torino culturale. Non è solo una collezione: è un vero e proprio viaggio sensoriale e spirituale attraverso l’Asia. Le sue sale custodiscono reperti e opere provenienti da cinque grandi aree culturali: il Sud-Est asiatico, la Cina, il Giappone, il subcontinente indiano e la regione islamica dell’Asia. Le statue del Buddha, i paraventi giapponesi, le maschere rituali e le calligrafie cinesi dialogano con uno spazio che invita al silenzio e alla contemplazione. Visitare il MAO non è solo un’esperienza estetica: è un modo per rallentare, ascoltare e riflettere. Ogni esposizione temporanea, ogni laboratorio o conferenza ospitata al museo è un tassello in più per costruire ponti tra culture e aprire finestre su mondi che, seppur lontani geograficamente, oggi ci toccano da vicino.
Dall’arte alla tavola: quando l’Oriente si fa gusto.
Ma la scoperta dell’Oriente a Torino non si ferma alle sale museali. Basta uscire dal MAO e percorrere pochi isolati per accorgersi di quanto le influenze asiatiche abbiano messo radici anche nella vita quotidiana, soprattutto a tavola. Il centro storico e le vie limitrofe pullulano di ristoranti, botteghe e locali che propongono una cucina autentica, spesso gestita da famiglie arrivate in città molti anni fa e ormai parte integrante del tessuto sociale torinese.
Tra i nomi storici c’è Wasabi, in via Mazzini, uno dei primi ristoranti giapponesi a proporre sushi di qualità con una forte attenzione alla tradizione. Atmosfera minimalista, cura del dettaglio e una selezione di pesce sempre fresco lo rendono un punto di riferimento per gli amanti della cucina nipponica.
Poco distante, in via Maria Vittoria, troviamo Kensho, che ha portato in città l’idea del sushi contemporaneo e creativo, con accostamenti audaci e una filosofia estetica che ricorda la raffinatezza delle tavole di Tokyo.
Per chi cerca sapori decisi e speziati, il consiglio è dirigersi verso Via Principe Tommaso, dove si concentrano alcuni tra i migliori locali thailandesi e vietnamiti di Torino. Saigon, ad esempio, è un piccolo gioiello che propone autentica cucina vietnamita in un ambiente caldo e accogliente. I suoi “pho” fumanti e i “roll” estivi a base di carta di riso sono tra i più apprezzati in città. Non molto lontano, in via Berthollet, La Piccola Bangkok è invece il regno del curry e dei “pad thai”, serviti con gentilezza e generosità. L’arredamento è semplice ma pieno di colore e spesso ci si ritrova circondati da clienti affezionati che conoscono i titolari per nome.
Tradizione e contaminazione: l’Oriente che evolve.
Oggi, l’Oriente torinese è anche contaminazione e sperimentazione. Un esempio? Oh Crispa!, in zona Vanchiglia, dove l’Oriente incontra lo street food in chiave contemporanea: ravioli cinesi fatti a mano, bao bun con carne affumicata, noodles saltati con verdure locali. L’ambiente è giovane, conviviale, e rappresenta la nuova generazione di imprenditori asiatici (e non solo) che scelgono Torino come laboratorio di creatività gastronomica.
A fare da contraltare a questa vivacità culinaria c’è anche una crescente proposta culturale: corsi di lingua giapponese e cinese, pratiche di meditazione zen, yoga tibetano, workshop di calligrafia e cerimonia del tè sono sempre più presenti nei programmi dei centri culturali, delle librerie indipendenti e delle associazioni di quartiere. In questo senso, Torino non è solo un luogo che accoglie: è un crocevia fertile in cui l’Oriente non è un’esotica comparsa, ma un interlocutore stabile.
In un mondo sempre più connesso, la capacità di una città di far convivere tradizioni diverse diventa segno di intelligenza collettiva. E Torino, con la sua discrezione e il suo ritmo lento, sta costruendo un dialogo profondo con l’Asia, fatto di rispetto, bellezza e sapori indimenticabili. Un Oriente torinese che non fa rumore, ma che sa lasciare il segno.
NOEMI GARIANO

L’estate di casa Gianduja: Spettacoli, burattini, musica e magia nel cuore di Torino

Luglio e Agosto 2025

Casa Gianduja, Via Pettinati 10. Torino

Da un ex circolo ricreativo abbandonato nasce uno dei poli culturali più vivaci dell’estate torinese: Casa Gianduja, sede del Museo Teatro delle Marionette e dei Burattini, è pronta ad accogliere il pubblico con un cartellone estivo ricco di spettacoli, musica, laboratori e intrattenimento per tutte le età.

 

Fino al 15 agosto, questo spazio si anima con un programma accessibile e coinvolgente, pensato per famiglie, bambini, giovani e adulti.

Il calendario si articola in tre appuntamenti settimanali, ciascuno con una propria identità, per offrire al pubblico un’estate di cultura e divertimento all’aria aperta.

VENERDI’: IL CABARET CHE TI FA RIDERE… E POI PAGARE (SE TI È PIACIUTO!)

Ogni mercoledì sera, l’arena estiva ospita una rassegna di cabaret dal vivo curata da Mauro Villata, volto storico di Colorado Cafè. L’ingresso è gratuito, ma il pubblico potrà lasciare un contributo simbolico di 5 euro… solo se si sarà davvero divertito: è la formula “pay what you laugh”.

 

Un umorismo diretto e mai banale, con alcuni tra i comici più frizzanti della scena italiana:

25 luglio – Enrico Luparia – Attore, showman e artista di circo
1 agosto – Gabriele Rigo – Illusionista giovane e brillante, tra magia e risate

 

SABATO SERA: “ARTE VARIA” – SPETTACOLI CHE INCANTANO

I sabati di Casa Gianduja celebrano il teatro popolare in tutte le sue forme: musica, varietà, magia, danza e marionette, con spettacoli serali pensati per stare insieme e condividere emozioni. La rassegna “Arte Varia” rende omaggio allo spirito delle serate di una volta, tra leggerezza, qualità e sorpresa.

 

In programma:

19 luglio – Fantastico Show – Illusionismo con Beppe Brondino e Madame Zora
26 luglio – Gran varietà – Marionette e comicità in stile café-chantant con le marionette di Augusto Grilli
2 agosto – Serata danzante con DJ – Speciale anni ’70, ’80 e ’90
9 agosto – Arie d’operetta – Grandi melodie della tradizione italiana con le marionette di Augusto Grilli
14 agosto – Anguriata e serata danzante con DJ

Biglietti: intero 10€, ridotto 8€, gratuito over 65.

 

DOMENICA: I BURATTINI DEI BAMBINI (E DEGLI ADULTI CHE SANNO ANCORA SOGNARE)

Le domeniche sono dedicate ai più piccoli (e a chi ha ancora voglia di meravigliarsi). Si parte alle 17 con un laboratorio creativo, seguito alle 18 da uno spettacolo di burattini firmato dai migliori burattinai italiani. Un’occasione unica per avvicinarsi al teatro di figura attraverso gioco, fantasia e narrazione.

 

Ingresso: 8 euro – Gratuito fino a 3 anni

20 luglio – Farse meneghine – Valerio Saccà (MI)
27 luglio – Testacce di legno e gran bastonate – Riccardo Pazzaglia (BO)
3 agosto – Gianduja senza paura – Marco Grilli (TO)
10 agosto – Il castello degli spaventi – Miro Strinati (CE)
15 agosto – Ferragosto speciale – Anguriata e spettacolo con Il Cerchiotondo (LC)

 

Ingresso posto unico 8€, gratuito fino a 3 anni.

 

Possessori tessera ARCI prezzo ridotto.

 

https://marionettegrilli.it/casagianduja/

INFORMAZIONI

Casa Gianduja, Via Pettinati 10, Torino

Info: +39 334 261 7947

www.fondazionemarionettegrilli.it

Gran Ballo d’Estate ai Giardini Reali: una serata imperdibile tra arte, storia e danze

Giovedì 17 luglio 2025, i Musei Reali di Torino invitano il pubblico a una apertura straordinaria in orario serale di Palazzo Reale, in occasione del Gran Ballo d’Estate nei Giardini Reali, un evento unico che combina musica dal vivo a rievocazioni storiche.

 

Dalle 19.45 alle 23.30 sarà possibile visitare il primo piano di Palazzo Reale, per ammirare le Sale di Rappresentanza in una suggestiva atmosfera.

 

A partire dalle ore 20.45 si potrà assistere al Gran Ballo Ottocentesco, realizzato in collaborazione con la Società di Danza Torinese. Nella cornice dei Giardini Reali, i ballerini, indossando riproduzioni fedeli di abiti ottocenteschi, eseguiranno quadriglie, valzer, mazurke e contraddanze, accompagnati dalla musica dal vivo eseguita dalla Salon Orchester, ensemble cameristico nato all’interno dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, diretto dal violinista slovacco Michal Ďuriš.

 

Ultimo ingresso alle ore 22.45.

 

Lo spettacolo è parte del programma di Estate Reale, la rassegna culturale che trasforma il patrimonio storico artistico in un palcoscenico d’eccezione. Musica, teatro, poesia e arti performative si intrecciano in oltre venti appuntamenti serali e diurni, ospitati in alcuni dei luoghi più affascinanti del complesso museale: dal Teatro Romano ai Giardini Reali, passando per la Corte d’Onore e il Salone delle Guardie Svizzere di Palazzo Reale.

 

La Caffetteria Reale resterà aperta durante tutta la serata per gustare l’ampia offerta di cocktail dedicati a “Estate Reale – Una sera al museo”.

 

In caso di pioggia, l’evento si terrà nel Salone delle Guardie Svizzere di Palazzo Reale.

 

Per tutti coloro che avevano acquistato il biglietto per la Festa della Musica del 21 giugno, annullata a causa del maltempo, presentando lo stesso biglietto in cassa, si avrà diritto all’ingresso gratuito al Gran Ballo d’Estate.

 

 

 

 

Gran Ballo d’Estate ai Giardini Reali

Torino, Palazzo Reale e Giardini Reali

Giovedì 17 luglio 2025

 

Orario di ingresso: 19:45 – 22:45

Visita al museo: fino alle 23:30

 

Gran Ballo Ottocentesco

Orario: dalle 20.45 alle 23.00

 

Ingresso con biglietto museale: 10 euro

 

Prenotazioni e biglietti: https://www.ticketone.it/event/musei-reali-estate-reale-musei-reali-di-torino-20186462/

Dai cocktail alla Spagna e ora un pub e un ristorante di pesce

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Luigi Iula: “Continuiamo ad investire nel food, la sfida è conquistare le nuove generazioni”

Dai cocktail di Barz8 alla cucina spagnola e, adesso, il pub con barbecue e pizza, poi, a seguire, un ristorante di pesce. La Terrazza del circolo Caprera sul Po, sarà per tutta l’estate l’occasione per connettere, e far conoscere il progetto “food and beverage”, che Luigi Iula, porta avanti dal 2010 e che ha radici e il cuore pulsante in piazza Gran Madre e che dalla metà di luglio crescerà anche a Vanchiglia e al Lingotto, sotto il grattacielo della regione Piemonte. “Il filo conduttore – racconta – è la scelta di conciliare materia prima di qualità, tecniche di lavorazione che esaltino quelle caratteristiche, con prezzi che siano sostenibili dai clienti”. La sfida del futuro? “Trovare la ricetta giusta per fare breccia nelle nuove generazioni che vivono sui social e che troppo spesso preferiscono il virtuale alla convivialità”.

Nel presente, invece, è necessario “trovare un equilibrio, e non sempre è facile, tra cura della materia prima e della qualità e prezzo ma è un atto dovuto nei confronti di una città che sta vivendo un momento complicato e merita investimenti che la possano rendere attrattiva”. Ma è un atto dovuto anche nei confronti dei suoi “abitanti che devono fare i conti con una congiuntura economica difficile”. La pandemia ha segnato lo spartiacque nel mondo del food and beverage cambiando “le abitudini dei torinesi che, passata l’euforia dopo la riapertura dopo la fine del lockdown, sono tornati alla realtà di una capacità di spesa che si è ridotta”.
Se questo è lo scenario, allora, Iula ha scelto uno schema di gioco d’attacco che prevede l’apertura, senza clamore, nella seconda settimana di luglio di due nuove attività. In via Sommariva diventerà operativo un “pub con pizzeria e barbecue all’americana”.

Dalla parte opposta della città, in piazza Montebello a Vanchiglia, porte aperte per “Quasi vista Mole”, un ristorante di pesce sostenibile per le tasche dei clienti, cioè “pesce azzurro, soprattutto, lavorato con tecniche da stellato e recuperando i piatti della tradizione”.
E poi c’è Ibericos, in via Goito 9. Luigi Iula ha deciso di coinvolgere il cugino Luca Briamonte, “è il progettual chef, il nostro architetto del gusto. È la persona giusta per guidare la cucina: insieme raccontiamo una Spagna moderna, viva, ma sempre fedele alla sua anima più profonda».

Il legno scuro delle pareti, i motivi geometrici delle ceramiche, le fotografie di paesaggi spagnoli e l’illuminazione calda creano un ambiente che richiama le tradizionali tabernas iberiche. I tavoli “sono pensati per la condivisione: qui non si ordina un piatto a testa, ma si compone un mosaico di sapori da esplorare insieme”.
Il menù? È “un atlante gastronomico della Spagna con cucina rigorosa nella scelta degli ingredienti: quasi tutti importati direttamente dalla Spagna. “Stravolgere – racconta lo chef – sarebbe stato facile, ma la vera sfida è mantenere intatta l’essenza della cucina spagnola”.

MAURIZIO TROPEANO

Sulla Pista 500 del Lingotto una serata speciale per gli 80 anni di “Roma città aperta” 

Festeggia 80 anni “Roma città aperta” che uscì nelle sale il 27 settembre 1945. Mercoledì 16 luglio, alle 21,30, il grande schermo allestito sulla Pista 500 – che ospita un’arena da 170 posti – omaggia il capolavoro neorealista di Roberto Rossellini, presentandolo nella versione restaurata da CSC-Cineteca Nazionale, Istituto Luce Cinecittà, Cineteca di Bologna e Coproduction Office.

L’appuntamento rientra nella rassegna cinematografica all’aperto “Cinema sulla Pista 500”, curata da Distretto Cinema e Pinacoteca Agnelli: sarà arricchito da un’introduzione di Ludovica Poli, docente di diritto internazionale al Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Torino, e dalla lettura di un testo di Anna Magnani a cura dell’attrice Beatrice Modica. Un’occasione per una profonda riflessione sulla storia e sull’umanità attraverso l’arte cinematografica.

“Roma città aperta” è universalmente riconosciuto come una delle pellicole più influenti e rappresentative del neorealismo cinematografico italiano, nonché uno dei migliori film di tutti i tempi. La sua uscita segnò l’acquisizione di notorietà internazionale per l’indimenticabile Anna Magnani, co-protagonista insieme ad Aldo Fabrizi, entrambi in una delle loro interpretazioni più iconiche.

Il film, primo della “Trilogia della guerra antifascista” di Rossellini (seguito da Paisà e Germania anno zero), ha profondamente definito nell’immaginario collettivo l’immagine dell’occupazione tedesca di Roma e della Resistenza romana. Premiato con il Grand Prix al Festival di Cannes 1946 e vincitore di due Nastri d’argento (per la miglior regia e la migliore attrice non protagonista a Anna Magnani), “Roma città aperta” è stato anche candidato al Premio Oscar per la migliore sceneggiatura originale ed è incluso nella prestigiosa lista dei “100 film italiani da salvare”.

UTILITA’

Biglietto 7 euro. Ridotto under 12 e caregiver: 5 euro. Biglietti in vendita alla cassa e online su webtic.it L’accesso alle proiezioni avviene dalla biglietteria della Pinacoteca Agnelli all’interno del Centro Commerciale Lingotto.

BIOGRAFIA Beatrice Modica – attrice

26 anni, conclude il terzo anno di recitazione al Centro Sperimentale nel 2023. Il suo percorso ha inizio all’età di sei anni tra pubblicità, musical e teatro (quest’ultimo anche in francese).
Il suo primo film da coprotagonista è “Banana” di Andrea Jublin nel 2015. Grazie a “Banana” con lo stesso regista girerà per Netflix “Per lanciarsi dalle stelle” nel 2022. Nel 2023 si interessa al genere horror con il film diretto dal regista Francesco Carnesecchi “Resvurgis” che viene presentato alla Festa del cinema di Roma nella sezione “Alice nella città”. Nel 2022 partecipa al Festival di Cannes con il cortometraggio “Il barbiere Complottista” di Valerio Ferrara, che vince il primo premio alla “Cinef”. Nel 2024 prende parte al film “Confidenza” con Elio Germano, regia di Daniele Luchetti. Il 2024 si conclude con l’uscita del film “Cortina Express” diretto da Eros Puglielli, con anche Isabella Ferrari e Cristian De Sica: Beatrice interpreta il ruolo di Giorgia, la figlia di Lillo Petrolo, il protagonista.
Ha appena finito di scrivere il suo primo spettacolo teatrale, in cui interpreta sei personaggi protagonisti di una brillante e divertente storia di quotidianità condominiale romana.
Nel tempo libero si diverte su TikTok, interpretando il personaggio di “Guendalina”, amato dai più giovani. Inoltre si dedica allo sport di prepugilista, motocross, ama la fotografia e la scrittura. Il suo sogno è “far sorridere”, diventando un punto di riferimento felice per le persone.

Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, ecco il programma

Prosegue l’attività della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT per il secondo semestre 2025

Dal 2000, la Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, ente “art oriented” della Fondazione CRT, mette in campo azioni concrete volte a valorizzare talenti e ad arricchire il patrimonio culturale, alimentando al contempo un’estesa collezione di opere d’arte contemporanea, diventata nel tempo tra le più prestigiose a livello nazionale e internazionale.

 

Nel venticinquesimo anno dalla sua costituzione (27 dicembre 2000), la Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT prosegue con impegno crescente nell’implementare le linee strategiche del proprio programma, consolidando di anno in anno la sua visione e il suo impatto grazie a singoli eventi e a progetti speciali: Spazio pubblico, scelto come luogo privilegiato per realizzare opere attraverso un processo di coinvolgimento attivo di abitanti, enti locali, associazioni, rendendo l’arte accessibile e partecipata; Internazionalizzazione: un’apertura a progetti oltre i confini della città di Torino e del Piemonte; Comunità, filo conduttore che attraversa tutti i progetti della Fondazione, intesa come destinazione dei progetti di Fondazione e come approccio diretto alla costruzione di una pluralità di gruppi, con l’obiettivo di creare connessioni e rafforzare il tessuto sociale attraverso l’arte; Professioni, quelle dell’arte contemporanea, un settore che richiede competenze specifiche che vanno incoraggiate e formate; Educazione, da sempre un pilastro dell’azione della Fondazione e strumento fondamentale per avvicinare persone di tutte le età ai linguaggi dell’arte, promuovendone la comprensione e l’apprezzamento; Collezione, il cuore dell’identità istituzionale della Fondazione, un patrimonio artistico a disposizione della collettività.

 

“La programmazione della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT racconta ciò che questi 25 anni sono stati, ma anche ciò che la Fondazione CRT ha voluto e continua a volere: promuovere la cultura come bene collettivo, generare valore attraverso l’arte, rendere il patrimonio accessibile a tutta la comunità – dichiara Anna Maria Poggi, Presidente della Fondazione CRT -. Nata nel 2000 per valorizzare un nucleo di opere di Arte Povera, la Fondazione è cresciuta fino a diventare una realtà culturale di riferimento a livello internazionale, con una collezione di oltre 930 opere di 330 artisti, messa a disposizione della collettività e dei musei torinesi. Nel tempo abbiamo ampliato il nostro impegno, avvicinandoci sempre più al territorio, come con il progetto di arte pubblica Radis, e sostenendo attivamente il sistema dell’arte contemporanea piemontese. Abbiamo promosso progetti di rete nei campi della formazione e dell’educazione, come Aperto e aulArte, riconosciuti come best practice a livello nazionale. Oggi la Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT continua a contribuire a rafforzare l’identità di Torino come capitale italiana dell’arte contemporanea: il ritorno in Italia del summit internazionale del CIMAM, proprio a Torino dopo oltre cinquant’anni, rappresenta un riconoscimento importante di questa visione aperta, dinamica e attenta alle nuove sfide, come quella dell’AI e della contaminazione tra arte e tecnologia, che trova una delle sue case naturali alle OGR Torino, hub di cultura e innovazione della Fondazione CRT, da dove CIMAM prenderà il via”.

 

“È per me una gioia veder riunite in questo ricco calendario le attività che vedranno la luce nei prossimi mesi, a testimonianza della continuità e dello sviluppo del programma 2024-2027 – dichiara Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, Presidente della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT -. Le sei parole chiave, con le quali abbiamo sistematizzato la strategia dell’istituzione, rispecchiano le sue vocazioni originarie, collezionistiche ed educative e, d’altra parte, ne indirizzano gli investimenti, progettuali ed economici, verso programmi innovativi nell’ambito dell’arte nello spazio pubblico, dell’alta formazione e dell’internazionalizzazione. Intorno alla collezione, giunta all’importante traguardo dei suoi 25 anni, la Fondazione è oggi più che mai un’istituzione impegnata a favore della comunità dei pubblici dell’arte, del sistema e delle sue istituzioni. Sono certa che, dopo il successo delle prime edizioni, i programmi di arte pubblica Radis e di alta formazione Aperto confermeranno il valore strategico che rivestono per l’istituzione e il territorio. Infine, sono felice che la Fondazione CRT, insieme alla Fondazione Arte, sostenga la Conferenza annuale del CIMAM, un evento internazionale che si svolgerà a Torino nel novembre 2025 e che darà nuova visibilità e centralità alla nostra città”.

La Mole omaggia Sinner

“Fenomenale Jannik Sinner! – è il commento del sindaco Stefano Lo Russo – Primo italiano a trionfare a Wimbledon, il nostro campione continua a farci sognare e a regalare grandissimi traguardi a tutto il nostro sport. Fantastico Jannik, tutta Torino ti applaude e tifa per te!”. La Città omaggia il tennista dedicandogli la proiezione sulla Mole.

Torino Click

“Una Rosa a Torino” per gli amanti e gli appassionati di Lady Oscar

Terza edizione a Torino all’hotel Adalesia 

Fino al 20 luglio è  in corso la terza edizione di “Una Rosa a Torino”, presso l’hotel Adalesia, evento d’arte a 360 gradi per tutti gli appassionati di ogni età che hanno amato e amano Lady Oscar, organizzato da Bm Srl eventi.
Lady Oscar non è  soltanto un cartone animato, ma si tratta di un fenomeno di costume, una storia di forte impatto culturale e un’epopea struggente romantica, che pone al centro un’eroina ideata da Riyodo Ikeda nel manga intitolato “Versailles no Bara” del 1972 e poi consacrata in tutto il mondo grazie alla serie TMS nel 1979. Quest’anno ha avuto un nuovo adattamento animato al cinema con un film prodotto dallo studio Mappa e distribuito da Netflix a livello mondiale, che ha suscitato non poche perplessità, ma ha fatto scoprire o riscoprire a molti appassionati il personaggio.
Questa edizione si svolge all’hotel Adalesia in via XX Settembre 7/A, organizzata da Bm Srl in collaborazione con il progetto di aggregazione artisti del mondo no profit Virtual Art Workshop Social Group, con le curatrice Antonella Bovino e Fabiana Macaluso e la scrittrice di libri fantasy e sui manga e anime, in particolare su Lady Oscar, Elena Romanello.
Sabato 12 luglio, dopo la proiezione del fan film “Due destini travolti dalla rivoluzione” della compagnia teatrale I Giocolieri delle stelle di Viareggio con il regista Yatta e alcuni attori presenti in sala, si è  tenuta la Merenda in stile Versailles, con artisti,  attori, sfilanti della Rievocazione storica del Gruppo storico La Fenice Rinnovata. A questa merenda sono stati ammessi ospiti, organizzatori e gli spettatori del fan film arrivati alle ore 13.
Il corteo storico è poi partito alle ore 16, composto da diciannove attori figuranti, alla volta di piazza San Carlo, con la rievocazione dei punti salienti delle anime e l’inserimento storico di duelli e saluti dei moschettieri in carica fino all’inconorazione di Re Luigi XIV. Il rientro in hotel è stato alle ore 18.

Domenica 13 luglio si configura come una giornata orientale con il centro benessere Tranquilium con massaggi orientali su prenotazione, workshop e performance a tema.
Il weekend conclusivo del 19 e 20 luglio sarà in cosplay per concludere la mostra.

Espongono artisti e artigiani provenienti da tutta Italia e dall’estero, tra cui Germania, Cile, Serbia e Argentina, con il tema “Il mondo di lady Oscar”. A fine esposizione è  prevista l’assegnazione di alcuni premi artistici: Premio ‘Una Rosa a Torino’, una breve recensione per l’opera più significativa ed originale; ‘Premio Adalesia’, la mini personale  all’interno del locale con targa artistica, stampe, videocerimonia ed e-book; ‘Premio Giuria Popolare’, per le opere più gradite dal pubblico; ‘Premio Sinset Informatica’; ‘Premio Virtual Art Workshop Social Group’, con inserimento nella galleria digitale anno 2025 a fine anno Ebook Virtual Art Workshop Social Group; ‘Premio Caroselli Street Art’, inserimento con stampa d’autore all’evento in collaborazione con l’organizzazione; ‘Premio Romanello’, inserimento dell’opera e breve biografia su un’uscita successiva della scrittrice; ‘Premio Tenere Piume’, inserimento dell’opera nella galleria in metaverso del sito.
Tutti i partecipanti riceveranno un attestato di merito artistico, patrocinato, tra gli altri, da Italia Arte Editore e Museo MIIT.
La mostra è visitabile tutti i giorni con ingresso dalle 12 alle 19, fino a domenica a 20 luglio.

È sempre gradito, ma non obbligatorio, l’abbigliamento in cosplay.

Mara Martellotta

A Torino si conclude la ventesima edizione di Interplay Festival

 

Martedì 15 luglio si conclude la ventesima edizione di Interplay Festival con un doppio appuntamento nei nuovissimi spazi del Living Lab, palcoscenico e centro per residenze artistiche realizzato da Mosaico Danza nello spazio collinare di Strada della Viola grazie al bando PNRR TOCC per la transizione ecologica, finanziato dall’Unione Europea nell’ambito di Next Generation EU. Un luogo pensato per coniugare innovazione, sostenibilità e sperimentazione artistica, che ospita per la prima volta due spettacoli accomunati da una riflessione sulla trasformazione e sulla relazione profonda tra corpo, paesaggio e appartenenza.

Alle ore 19.00 va in scena la prima regionale di Cosmorama di Nicola Galli, uno dei più originali coreografi della scena italiana contemporanea. Artista multidisciplinare, Galli firma una creazione immersiva che trasforma lo spazio in paesaggio e il movimento in lente d’ingrandimento sulla natura, in un percorso itinerante e meditativo. I danzatori, attraverso una coreografia mimetica e silenziosa, conducono il pubblico in un viaggio fisico ed emotivo tra prossimità e distanza, tra gesto e orizzonte, in una cerimonia che celebra l’effimero e l’armonia con il mondo circostante.

Alle ore 19.00, in prima nazionale, è il turno di Roots Unseen del Collettivo Kyklos, formato da Chiara Cardona, Francesca Massaioli e Ornella Trespidi, con la produzione esecutiva di Zerogrammi. Un lavoro che nasce dall’urgenza di esplorare il senso di appartenenza come istinto primordiale e bisogno relazionale, intrecciando paesaggi fisici, emotivi e sociali. Il movimento – sospeso tra improvvisazione e struttura – è strumento per indagare il legame profondo tra corpo e territorio, tra individuo e comunità. La performance è anche frutto del percorso artistico e sociale di Francesca Massaioli, danzatrice e progettista culturale impegnata, oltre che nella organizzazione di Interplay Festival, nella trasformazione attraverso l’arte in contesti di comunità.

Con questo doppio appuntamento, Interplay conferma la sua vocazione di laboratorio di ricerca e avamposto della danza contemporanea, chiudendo il suo ventesimo anno con uno sguardo rivolto al futuro: sostenibile, condiviso, radicalmente aperto.