Cosa succede in città- Pagina 116

Nuova vita all’Organo Reale

Dopo un attento restauro riprendono fiato le canne dell’organo costruito a metà settecento dai Fratelli Concone e conservato inalterato e in condizioni di assoluta originalità. Nessun apporto elettrico impone l ‘azionamento manuale dei mantici. Strumento di piccole dimensioni idoneo alla Cappella Regia. Grazie all’ Accademia Santo Spirito che ha organizzato tre concerti  aperti alla cittadinanza, pochi fortunati che oltre ad entrare in un luogo assolutamente fantastico,nella Cappella Reale di Palazzo Madama , hanno potuto godere del suono d’altri tempi. L’ organista Luca Ronzitti coadiuvato dagli alzamantici Pagliero e Zamboni ha interpretato un repertorio organistico e clavicembalistico di autori Frescobaldi, Scarlatti, Leo e Trofeo alternando pagine di scuola napoletana e sabauda con ritmi cadenzati dei balli tardo rinascimentale. Un’esperienza rara per gli amanti della musica barocca.

GABRIELLA DAGHERO

Al Museo Miit il libro “Carlo e Renzo Piano alla ricerca di Atlantide” e una mostra di artisti emergenti e non

Duplice appuntamento presso il Museo Miit di corso Cairoli 4 per la presentazione del libro “Carlo e Renzo Piano alla ricerca di Atlantide” per le edizioni Feltrinelli, e una mostra di artisti emergenti e non dal titolo Linea, forma, colore’

Sabato 6 maggio, dalle 18, al Museo MIIT di Torino verrà presentato il libro dal titolo “Carlo e Renzo Piano alla ricerca di Atlantide”, per le edizioni Feltrinelli, con la partecipazione di Carlo e Elsa Piano.

Il lungo viaggio del nonno Renzo e della nipote Elsa inizia dal porto di Genova in una giornata di fine estate e a guidarli è un desiderio ancestrale, salpare e prendere il largo alla ricerca di Atlantide, quella che risulta la città perfetta per ogni architetto, l’idea che muove la sua creatività.

Per trovarla Renzo e la nipote fanno tappa nei luoghi in cui in tutta la vita il nonno ha inseguito la perfezione, costruendo le proprie opere. In tutti i capitoli del libro sono presenti aneddoti e curiosità, nozioni marinaresche di venti, onde, ancoraggi, naufragi scampati che rendono il viaggio coinvolgente.

La narrazione è accompagnata dalla storia di Atlantide e di tutti i posti in cui nei secoli l’hanno collocata gli studiosi.

“Alla ricerca di Atlantide”, edito da Feltrinelli, rappresenta un viaggio nella memoria della bellezza e dell’anima, attraverso sensazioni generazionali che si fondono in un racconto avventuroso ma reale al tempo stesso, alla ricerca del mito della perfezione, della felicità e dell’amore, di quel binomio inscindibile che affonda le sue radici nell’arte classica.

I concetti di “Bello e buono”, derivanti dal mondo greco, diventano nel libro la sintesi essenziale di tutte le virtù. Il grande architetto Renzo Piano, padre di Carlo e nonno di Elsa, la coprotagonista della storia, spiega nel video di presentazione del libro come costruire sia davvero un’avventura e come il cantiere venga vissuto come un luogo immaginario, locus della magia del creare un eduficio, che è sempre un atto di speranza, di positività verso il futuro, un atto capace di restituire ai cittadini un’anima e una polis migliore.

“Le città hanno bisogno di essere rammendate – spiega Renzo Piano – soprattutto nelle periferie. Oggi costruire rappresenta uno degli aspetti più importanti dell’orgoglio di fare qualcosa insieme e questo è dato dal cantiere migliore, il cantiere perfetto”.

“Alla ricerca di Atlantide” è un preziosa testimonianza e un’eredità da cogliere con uno sguardo aperto verso il futuro, con l’incontro con generazioni diverse, unite nell’ideale di bellezza, giustizia e libertà.

Sempre dal 6 maggio fino al 13 maggio prossimo, al Museo MIIT di Torino si terrà una selezione di artisti italiani e stranieri, che lavorano sulla sperimentazione della forma, del colore e del segno.

L’esposizione raccoglie numerosi lavori di diversi autori contemporanei dal sicuro avvenire collezionistico o già affermati. Scopo è quello di far scoprire alle nuove generazioni artisti emergenti e non, ponendo a confronto tecniche e materiali diversi.

Sono presenti opere realizzate in pittura, scultura, fotografia e video.

Tra gli artisti selezionati ricordiamo Christel Sobke, una attenta ricercatrice tra arte tradizionale e digitale, tra architettura e visione onirica.

La mostra, intitolata “Linea, forma, colore”, reca come sottotitolo “Architetture dell’arte. Arte sul Po”

L’inaugurazione è per le ore 17.

Orario mostra: mart- sab 15.30/19.30

Altri giorni per appuntamento per visite guidate, gruppi, scolaresche.

Museo Miit, corso Cairoli 4

Info 0118129776.

www.museo miit.it

 

MARA MARTELLOTTA

Gianni Bui, il campione, in mostra all’Osteria Rabezzana

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Sabato 6 maggio alle ore 18,30 inaugura all’Osteria Rabezzana di via San Francesco d’Assisi 23 la
mostra dell’ex calciatore Gianni Bui, campione indimenticato.
Passato dal Verona al Torino, vince
con i granata la Coppa Italia nel 1970 /71. I tifosi granata lo accoglievano all’ingresso in campo al
grido di “ E’ lui è lui, è Gianni Bui “e lo omaggiavano con lo striscione in Curva Maratona “ Se
Gesù Cristo giocasse al pallone sarebbe Gianni Bui”. Lasciato il calcio, si è potuto dedicare alla sua
grande passione: la pittura. “ Fin da bambino – dichiara Gianni Bui – mi divertivo a disegnare. Mi
sono avvicinato alla pittura da autodidatta. Nei ritiri delle partite si giocava a carte, ma io mi
annoiavo e così ripresi a disegnare, riempiendo quaderni su quaderni.
Da allora i pennelli sono
diventati compagni di vita sempre più assidui. Dipingo allontanandomi dal linguaggio classico. Mi
piace avere una prospettiva diversa delle cose.
“ Nel suo percorso pittorico è indicativa la ricerca di un linguaggio personale in cui si si evidenzia
un abbandono graduale della stesura pittorica più figurativa e quindi tradizionale per approdare alla
libertà espressiva dell’astrattismo Ogni opera d’arte ha origine nell’emozione: questo è lo spirito con
cui avvicinare il viaggio pittorico di Gianni Bui, in cui l’esplorazione viene affiancata dall’
introspezione per puntare alla ricerca dell’ essenza “”Così Marco Basso nella presentazione del
catalogo della mostra. I giocatori storici del Toro presenti alla serata saranno, oltre a Gianni Bui,
Natalino Fossati , Nello Santin e Beppe Pallavicini. Saranno presenti inoltre l’Avvocato Marengo , il
giornalista di GRP Alessandro Costa e per Toro Channel i fratelli Bumma.
Mauro Reverberi

Al Baretti inizia il viaggio nel cuore dell’Africa Occidentale

Giovedì 4 maggio ore 20.00

VOCI DALL’AFRICA OCCIDENTALE

concerto con Babara Yattara, e con Vicente Cabrera, Camilla Sandri Bellezza

by PROGETTO RESCUE!

La musica entra al Baretti e inizia il viaggio, un viaggio che giovedì 4 maggio ci porterà nel cuore dell’Africa Occidentale, di quell’Africa che è incrocio di culture e di tradizioni, l’Africa che nonostante le occupazioni e i confini creativi, non ha perduto i suoi suoni, i suoi profumi e i suoi colori.

Un concerto con il grandissimo Babara Yattara (Guinea-Conakry) emusicista e cantante e griot: nella cultura di alcuni popoli dell’Africa Occidentale, il griot è un poeta e cantore che svolge il ruolo di conservare la tradizione orale degli avi e, in alcuni contesti storici pre-coloniali, aveva anche il ruolo di interprete ed ambasciatore. Questa figura ha ancora una propria funzione nelle comunità dei paesi dell’Africa occidentale sub-sahariana (Mali, Gambia, Guinea, Senegal Burkina Faso), specialmente presso le popolazioni Mandé (Mandinka, Malinké, Bambara e altre), Fula, Hausa, Toucouleur, Wolof, Sérèr, e tra alcuni gruppi della Mauritania.

Figlio d’arte, dall’età di 6 anni s’immerge nella musica tradizionale africana. Il suo primo strumento è la Gongoma: strumento armonico e di percussione. Insieme allo studio di strumenti a percussione (Djembe, Dun-dun, Sangban, Borleyi tra gli altri), e a corde (Kora, N’goni, Kamele N’goni), ha sviluppato la sua arte principalmente nei canti della tradizione “Griot” e nello studio dei ritmi tradizionali tra cui Garangedo, Kandia-soli, Yankadi, Yolé.
Nel 2018 si trasferisce a Torino. Ha lavorato in Europa come insegnante di canto e tamburo (a Milano, Roma, Lussemburgo e Berlino). Progetto

RESCUE! è un gruppo attivo nelle arti performative, tratta temi di rilevanza sociale con un approccio transdisciplinare e inclusivo. Il gruppo fonda la sua pratica artistica sul potenziale trasformativo dell’arte nel territorio in cui agisce.
Le azioni di Progetto Rescue sono dirette alla costruzione di una rete sociale e artistica che avvicini le persone alla partecipazione civica e culturale per riconoscere e ricostruire i fili di un tessuto umano indispensabile. Il gruppo è composto da persone provenienti da Europa, Africa e America Latina in continua espansione.

Questo spettacolo è parte del programma vincitore del Bando Corto Circuito 2022 della Fondazione Piemonte dal Vivo.

BIGLIETTERIA: INTERO 12€ / RIDOTTO 10€ (under25/over65)
È consigliato l’acquisto dei biglietti online su anyticket.it.
Informazioni tel 011 655 187 / info@cineteatrobaretti.com 

Sonic Park Stupinigi, arriva Sting

Star internazionali e grandi nomi della musica italiana nel giardino dell’incantevole residenza sabauda
patrimonio Unesco

Nel giardino storico della Palazzina di Caccia di Stupinigi – residenza sabauda eretta per i Savoia fra il 1729 e il 1733 su progetto dell’architetto Filippo Juvarra e patrimonio mondiale Unesco – Fondazione Reverse, con la produzione di Fabio e Alessio Boasi, firma la quinta edizione di Sonic Park Stupinigi, promosso da Città di Nichelino e Sistema Cultura Nichelino. Il cartellone è ricchissimo e spazia fra vari generi musicali, e promette di portare in Piemonte, alcuni fra inomi più interessanti e prestigiosi della musica italiana e internazionale.

Non solo: la grande rassegna di concerti di Stupinigi allarga i suoi confini e sbarca a Torino per un’anteprima ad alto contenuto indie rock. In collaborazione con OGR Torino e sotto l’insegna “OGR Sonic City” il 26 giugno gli INTERPOL saranno protagonisti di uno dei loro tre concerti italiani dopo cinque anni dall’ultima apparizione. Lo show, negli emozionanti spazi di OGR Torino, segna l’inizio della collaborazione tra Sonic Park e uno degli hub di promozione culturale più dinamici e innovativi della città. Alla base del sodalizio un’unica, grande visione: la volontà di costruire un nuovo scenario musicale urbano e, attraverso esperienze uniche e concerti di grande rilievo, valorizzare il territorio agli occhi dei suoi abitanti e non solo.

Una protagonista della programmazione di Sonic Park è la Città Metropolitana, un territorio nuovo che sposta i confini e offre occasioni da non perdere: ogni concerto sarà unico, con posti a sedere o in piedi, sempre organizzato con attenzione alla sostenibilità attraverso l’eliminazione delle plastiche monouso a favore di bicchieri riutilizzabili che danno diritto ad acqua gratuita e illimitata, l’utilizzo di materiali compostabili e la distribuzione gratuita di posaceneri portatili. L’area concerti, situata all’interno del giardino storico sarà allestita anche in questa edizione tra esemplari di querce e carpini dove si aprirà un vero e proprio villaggio di servizi food and beverage. Lo spettacolare palco di 300 mq che si affaccia sulla Palazzina di Caccia crea un immaginario unico capace di ammaliare, un’edizione dopo l’altra, tutti i big della musica che sempre più scelgono Sonic Park per una delle tappe dei loro tour nel nostro paese.

Sonic Park Stupinigi, insieme al gemello Sonic Park Matera, si assesta infatti nella considerazione del pubblico e degli addetti ai lavori come una delle manifestazioni più interessanti a livello nazionale e non solo, capace di connettere tra loro cultura e grandi eventi musicali valorizzando luoghi straordinari e siti patrimonio Unesco dell’Umanità, così da alimentare nuove occasioni di visibilità e di turismo innovativo sul territorio. Per questa ragione quest’anno, grazie alla collaborazione con TurismoTorino, sono in fase di sviluppo pacchetti e proposte turistiche interessanti, pensati per rendere sempre più attrattivo il territorio e la città e aumentare la tenitura turistica del pubblico.

«Questa nuova edizione del festival – dichiarano i produttori Fabio e Alessio Boasi di Fondazione Reverseassomiglia sempre di più al nostro sogno. Volevamo portare in Piemonte i grandi nomi della musica internazionale creando un grande progetto di valorizzazione per il giardino storico della Palazzina di Caccia di Stupinigi con la sua meraviglia storica, architettonica e naturale. Volevamo entrare in sinergia con altre realtà che credono nei grandi eventi musicali come motori per un nuovo turismo e per lo sviluppo: insieme a OGR Torino e alla Città Metropolitana stiamo creando una rete di eventi solida e incredibilmente accattivante. Insieme a Sonic Park Matera – il festival alla Cava del Sole “David Sassoli” nella Città dei Sassi, altro patrimonio Unesco – siamo orgogliosi di proporre a un pubblico sempre più esigente manifestazioni contemporanee, sostenibili e inclusive».

Giampietro Tolardo, sindaco della Città di Nichelino dichiara «è evidente ormai l’espansione e la grandezza del progetto Sonic Park Stupinigi, grazie anche alle molteplici collaborazioni attivate; è necessario però sottolineare da dove siamo partiti, da un progetto ambizioso come Sistema Cultura con cui siamo riusciti a far emergere la nostra città come un territorio capace di generare cultura, aggregazione e turismo e mettere Nichelino al centro di un intrattenimento di qualità».

Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte: «Eventi come Sonic Park Stupinigi confermano il valore sempre più strategico che i grandi eventi hanno per il nostro territorio. La straordinaria cornice della Palazzina di Caccia aggiunge poi a questa manifestazione una peculiarità che la rende unica del panorama dei festival musicali. Ospitare eventi che radunano migliaia di persone all’insegna della musica e del divertimento in luoghi di così alto valore artistico, rispettandone l’equilibrio e l’ambiente, rappresenta una ricetta che qui si sperimenta con successo da anni e che può diventare un modello anche per altre realtà».

Diego Sarno, consigliere della Regione Piemonte, aggiunge: «Sonic Park Stupinigi 2023 sarà un’edizione di svolta, non solo perché aumenta il livello artistico, ma anche perché porta al suo interno partner istituzionali e privati di altissimo profilo. Questo dimostra che l’intuizione del 2018 è stata vincente e che dalla cosiddetta periferia possono partire progetti straordinari capaci di andare decisamente oltre i propri confini e farsi prendere da esempio da altre realtà anche più strutturate».


MADAME, foto L. Scotti
Il programma, che si sviluppa lungo nove giorni per sette concerti esplosivi, si apre con il primo grande nome internazionale del cartellone il 4 luglio con il concerto dei SIMPLY RED del “rosso” Mick Hucknall per festeggiare l’uscita del nuovo album della band, ‘Time’, prevista il prossimo 26 maggio. Anche il 7 luglio Sonic Park Stupinigi regala agli appassionati un grande ritorno al live con il concerto di BIAGIO ANTONACCI, da oltre trent’anni uno dei cantautori più amati, forte di un pubblico trasversale che abbraccia diverse generazioni di estimatori. Dopo l’opening della torinesissima GINEVRA l’8 luglio, per una serata tutta al femminile, arriva sul palco di Sonic Park Stupinigi MADAME: la giovane cantautrice, dopo la seconda partecipazione al Festival di Sanremo, sta riscuotendo un grandissimo successo di pubblico e critica con il nuovo album L’amore. Una serata davvero da non perdere è quella del 9 luglio: sul palco, insieme, GUÈ e EMIS KILLA per un doppio concerto con due fra i più importanti rapper della scena hip hop nazionale. Il secondo imperdibile nome internazionale è quello dei PLACEBO che apriranno l’11 luglio al Sonic Park Stupinigi la tournée di cinque date che vedrà il loro grande ritorno in Italia con la lussuosa performance dei BUD SPENCER BLUES EXPLOSION a fare da special guest della serata. Davvero unico, e carico di emozioni, l’arrivo di STING sul palco il 12 luglio per uno dei tre concerti che l’ex Police terrà nel nostro paese: “My Songs” sarà uno spettacolo dinamico e divertente che si concentra sulle canzoni più amate scritte dall’artista durante la sua prolifica carriera come solista e frontman di una delle band più amate della storia della musica. Un’altra grande band internazionale per la chiusura di Sonic Park Stupinigi il 13 luglio: i BLACK EYED PEAS hanno scelto il festival piemontese per aprire la tournée che li riporta in Italia dopo la trascinante esibizione all’ultimo Festival di Sanremo. L’iconico gruppo musicale vincitore di 6 Grammy Awards e con 35 milioni di album venduti sarà protagonista di una grande festa musicale al ritmo della loro cultura pop con influenze ibride di hip-hop, pop ed elettronica.
Come nella tradizione del festival il pubblico di Sonic Park Stupinigi potrà godere di una serata indimenticabile tra grande musica e tante variegate proposte golose in uno spazio unico. L’esperienza di questa quinta edizione si completa infatti con un’offerta gastronomica di altissimo profilo, garantita nel 2023 per la prima volta da una pluralità di cibo di qualità su ruote: i migliori food truck italiani, premiati tra i confini nazionali e in Europa, propongono le loro migliori specialità sotto il cielo stellato di Stupinigi, in perfetta armonia con Beck’s birra ufficiale del festival.
La Polpetteria dei fratelli Lamberti da Milano, propone una delle ricette più versatili e evocative della cultura gastronomica del mondo – la polpetta – in modo divertente e goloso; Bstradi raccoglie e diffonde l’emilianità tramandando la tradizione della pasta fresca fatta a mano e selezionando le migliori materie prime provenienti dai colli piacentini; Porcobrado è il sapore della Toscana racchiuso in un panino di grano verna farcito con gustosa carne di maiali pregiati; e per chi vuole una proposta alternativa Van Ver Burger è un modo dinamico e divertente di vivere la cucina vegetale con burger creati artigianalmente dal sapore originale, unico e ricercato; per chi ama la musica rock ma anche mangiare bene Rock Burger, pluripremiato sia nei due locali torinesi che con il grintosissimo truck, si ispira per ogni panino gourmet a un grande successo della storia della musica.

Sting, foto M. Nishada
Sonic Park Stupinigi è un progetto promosso da Città di Nichelino e Sistema Cultura Nichelino, prodotto da Fondazione Reverse, con il patrocinio di Regione Piemonte, Città di Torino, Camera di Commercio di Torino, Città Metropolitana di Torino, con il sostegno di Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, in partenariato con Fondazione Ordine Mauriziano, Palazzina di Caccia di Stupinigi, Distretto Reale di Stupinigi, OGR Torino, Turismo Torino e Provincia. I lavoratori del festival inquadrati grazie alla collaborazione con Lavoro Più, il mobility partner è Rinaldi Gruppo Eurocar Italia. A supporto della comunicazione e valorizzazione del festival Noir Studio, la unit creativa di Fondazione Reverse.

Il festival sceglie in ogni edizione di accompagnare un grande progetto di solidarietà: parte dei proventi del festival quest’anno andranno alla Fondazione Ricerca Molinette ETS per la terapia “ENO3PEP” messa a punto dal Professor Novelli che studia la relazione tra il sistema immunitario ed il tumore pancreatico, uno tra i tumori più aggressivi e letali.

La sostenibilità del festival è supportata dal lavoro prezioso di Iren e dai Technical Partner Consorzio COVAR 14 e Acqua Hydra. Accanto ai più noti vettori per la biglietteria i fan possono da quest’anno rivendere i propri biglietti su Ticketswap.
Anche nel 2023 RDS 100% Grandi Successi ritorna come Official Radio del festival.

Il programma di Sonic Park Stupinigi
INTERPOL (26 giugno OGR Sonic City), SIMPLY RED (4 luglio), BIAGIO ANTONACCI (7 luglio), MADAME + opening GINEVRA (8 luglio), GUÈ + EMIS KILLA (9 luglio), PLACEBO + special guest BUD SPENCER BLUES EXPLOSION (11 luglio), STING (12 luglio), BLACK EYED PEAS (13 luglio).

Sonic Park Stupinigi
Palazzina di Caccia di Stupinigi
Piazza Principe Amedeo 7, Nichelino
WEB          sonicparkfestival.it
MAIL          stupinigi@sonicparkfestival.it
FB             @sonicparkofficial
IG               @ sonicparkofficial
HASHTAG  #SonicPark2023

I suoni del Male

Osteria Rabezzana, via San Francesco d’Assisi 23/c, Torino

Mercoledì 3 maggio, ore 21.30

I suoni del Male

La poesia di Baudelaire con Emanuele Sartoris in duo con il contrabbassista Marco Bellafiore

“I suoni del Male” è il progetto dedicato alla poesia di Baudelaire “Les fleurs du mal” del duo composto dal pianista Emanuele Sartoris e dal contrabbassista Marco Bellafiore.

Pianoforte e contrabbasso: un modello che nel jazz ha infiniti esempi, da Duke Ellington con Jimmy Blanton a Bill Evans con Eddie Gomez. Un dialogo ricco che vede lo scambio reciproco e l’alternarsi del gioco solistico in una relazione che è la quintessenza del jazz cameristico. “I suoni del Male” è una ricerca per immergere l’ascoltatore nello stato emotivo che generano.

Ora di inizio: 21.30

Ingresso:

15 euro (con calice di vino e dolce) – 10 euro (prezzo riservato a chi cena)

Possibilità di cenare prima del concerto con il menù alla carta

Info e prenotazioni

Web: www.osteriarabezzana.it

Tel: 011.543070 – E-mail: info@osteriarabezzana.it

E’ tempo di brunch in terrazza a Eataly Lingotto!

Con la bella stagione a Eataly Lingotto ritorna il Brunch in Terrazza, l’appuntamento della domenica, ormai una tradizione per la primavera e l’estate, per godersi la giornata di pausa nel relax e gustare le proposte che gli chef di Eataly hanno pensato per l’occasione. Ogni domenica l’ampia terrazza immersa nel verde, al primo piano di Eataly Lingotto, accoglierà un gustoso e rilassante brunch per accompagnare i partecipanti dalla colazione al pranzo.

Patrik Lisa, Executive Chef di Eataly Lingotto, firma il menu della domenica: le portate sono quelle classiche del brunch, con un’attenzione particolare alla stagionalità e alle eccellenze del territorio. Tra le proposte salate, ecco l’omelette con erbette, prosciutto cotto e Toma di Lanzo, l’uovo alla Benedict con pan brioche, pancetta croccante e salsa olandese e il goloso club sandwich con salmone marinato, maionese al finocchietto, pomodoro e insalata. E poi, waffle con crema gianduia, lamponi e panna montata, pancake farciti al burro di arachidi, miele e frutti di bosco, o ancora cheesecake al cocco, biscotto al cioccolato e mango e crema di yogurt, muesli al cioccolato e frutta fresca. Disponibili anche opzioni vegetariane. Non mancheranno freschi succhi di frutta, spremute, bevande calde e altre bontà.

Il Brunch di Eataly è proposto a 35 euro a persona per gli adulti: comprende un piatto dolce, uno salato, un contorno, una bevanda calda e una fredda. Per i bambini, c’è un menu dedicato che comprende un piatto a scelta fra quelli dolci e salati, un contorno, una bevanda calda e una fredda, a 18 euro.

Si consiglia la prenotazione su www.torino.eataly.it

Queste tutte le date:

– domenica 7 maggio

– domenica 28 maggio

– domenica 4 giugno

– domenica 11 giugno

Premio Buscaglione, la settima edizione al via a Torino

Le semifinali e la finale: dal 4 al 6 maggio, in tre dei più importanti  live club di Torino, i 10 semifinalisti della settima edizione del Premio Buscaglione si esibiranno dal vivo. 

A chiusura di ogni serata, i concerti di tre headliner: 

Post Nebbia, 4 maggio

Yosh Whale, 5 maggio 

Gazebo Penguins, 6 maggio

presentano Claudia Losini e Sebastiano Pucciarelli

GIOVEDI’ 4 MAGGIO

Torino, sPAZIO211 

in apertura, 5 semifinalisti 

headliner: POST NEBBIA

biglietto: 13 Euro + prevendita

inizio concerti ore 21.30

VENERDI’ 5 MAGGIO

Torino, Off Topic

in apertura, 5 semifinalisti 

headliner: YOSH WHALE

biglietto: 10 Euro + prevendita

inizio concerti ore 21.30

SABATO 6 MAGGIO 

Torino, Cap10100

in apertura, i 4 finalisti 

headliner: GAZEBO PENGUINS

biglietto: 15 Euro + prevendita

inizio concerti ore 21.30

prevendite disponibili dal 13 aprile su Oooh Events https://oooh.events

scopri i 10 semifinalisti attraverso la playlist online: 

audio

Candra, Cassio, Fonni, Frenesi, Giøve, 

Hey!Himalaya, Miglio, Mivergogno, Tommi Scerd, Ufo Blu

561 artisti si sono candidati all’attesa settima edizione del Premio Buscaglione, il premio dedicato ai giovani talenti musicali italiani, per un totale di circa 65 ore di musica. Dopo aver svelato i dieci semifinalisti, il Premio Buscaglioneannuncia le date in cui i selezionati si sfideranno sul palco di tre dei più importanti live club di Torino, per tre giorni, dal 4 al 6 maggio, di concerti in cui, a chiusura, seguiranno le esibizioni di tre headliner, tre band che, nel corso degli anni, hanno consolidato la propria esperienza artistica.

Tra questi dieci semifinalisti, solo uno si aggiudicherà il premio da 3.000 Euro, più un tour di dieci date in Italia. Il vincitore del premio della Critica si aggiudicherà invece 1.500 Euro, oltre un tour di cinque date. Il premio Booster permetterà ad un artista di avere un’audizione a porte chiuse con l’agenzia di booking Locusta e l’etichetta discografica Woodworm, mentre l’artista che si aggiudicherà il premio Sold Out avrà l’onore di aprire un concerto targato Panico Concerti o Dischi Sotterranei; infine, con il premio Riflettori il vincitore avrà la possibilità di avere visibilità sulle testate dei media partner del Premio Buscaglione.

Si parte il 4 maggio con il live di Post Nebbia sPAZIO211 che, dall’home recording, arrivano a farsi notare nel panorama musicale indipendente italiano dove, tra psych-rock e funk, hanno conquistato media ed ascoltatori in ogni angolo della Penisola. Il 5 maggio, all’Off Topic, è la volta della sperimentazione di Yosh Whale, band che spazia dall’elettronica al soul, dalla R&B al rock. Yosh Whale hanno inoltre vinto il Premio Buscaglione nel 2018, anno del loro esordio. Il 6 maggio, al Cap10100, arriva la carica punk-rock-emo e free jazz di Gazebo Penguins, pronti a presentare ‘Quanto‘, il quarto album pubblicato a dicembre 2022.

POST NEBBIA 

I Post Nebbia sono una band della nuova scena musicale veneta, nata dalle esplorazioni di home recording di Carlo Corbellini, classe ’99. La band pubblica il primo lavoro autoprodotto, ‘Prima Stagione’ a maggio del 2018, facendosi notare da importanti realtà del panorama musicale italiano indipendente. Con le prime date accolgono un riscontro positivo da parte di tutti gli addetti al settore. Nei primi mesi del 2020 la band viene segnalata tra le band più promettenti sia da rockit.it (CBCR) che da Rolling Stone (Classe 2020).

Il 23 ottobre 2020 arriva il loro secondo disco, ‘Canale Paesaggi’ per Dischi Sotterranei/La Tempesta Dischi. Qui i Post Nebbia partono da una base psych-rock, giocando però con citazioni al funk, alla musica sample based di produttori come Madlib e The Alchemist e alla library music italiana. Un viaggio allucinato nel mondo dell’esperienza dello spettatore televisivo, con rimandi all’estetica trash dei canali televisivi regionali. L’album ha riscosso gli entusiasmi di pubblico e stampa (tra cui Il Venerdì di Repubblica, La Lettura, Internazionale, Billboard, Rolling Stone). Il 28 maggio 2021 esce il singolo Veneto d’estate feat. Nico LaOnda, che apre e anticipa un fitto tour estivo nei principali festival e venue di tutta Italia. La band fa il suo ritorno con il nuovo album ‘Entropia Padrepio’, anticipato dai singoli Cuore semplice e Cristallo Metallo.

YOSH WHALE

Yosh Whale è un progetto campano nato nel 2017. È composto da Vincenzo Liguori, Andrea Secondulfo, Ludovico Marino e Sam De Rosa. Le loro sonorità variano dall’elettronica al rock, dalla R’n’B al soul; quadrati nei picchi di intensità, morbidi nelle chiusure più espressive. A gennaio del 2017 viene pubblicato il primo EP auto-prodotto “YAWN”, con il quale vincono il Premio Buscaglione. Si aggiudicano un tour in vari festival Italiani, condividendo il palco con artisti come i Ministri, Bud Spencer Blues Explosion, Sick Tamburo, Colapesce, Andrea Laszlo De Simone, Dardust. Nel 2020 pubblicano il video ufficiale di ‘Nilo’ e una live session di ‘Inutile’ con l’etichetta discografica italiana INRI. Ad ottobre 2021 partecipano alla dodicesima edizione di “Music for change” vincendo un tour in vari club italiani organizzato da KeepOn live. Il 4 Marzo 2022 pubblicano il loro primo disco ‘Tornano sempre’. A giugno partecipano all’edizione di Musicultura 2022 vincendo il premio “Vincitori assoluti”, il premio “Nuovo Imaie” e “Miglior testo”. Yosh parlano unicamente la lingua italiana che nei pezzi si veste di stati d’animo e mentali, di vite di periferia che si esprimono in musica grazie ad una fusione eterogenea dei background dei suoi componenti.

GAZEBO PENGUINS

I Gazebo Penguins nascono a Correggio nel 2004, e ora si dividono tra Correggio e Zocca. Sono sempre stati in 3 ma negli ultimi anni hanno suonato in 4 sul palco, se non in 5.

Hanno pubblicato 4 dischi: ‘The Name Is Not The Named”‘(2009), ‘Legna’ (2011), ‘Raudo”‘(2013) e ‘Nebbia’ (2017), oltre all’EP ‘Invasion” (2005). Alcuni di questi – o alcune loro canzoni – sono finite in varie classifiche della musica rock/emo/sticazzi più importante degli ultimi anni. Nel 2020 stavano facendo un tour per festeggiare i 15 anni di vita quando tutta la musica dal vivo si è fermata.

Nell’estate 2021 hanno suonato 30 concerti in una versione più soft per via delle norme anti-Covid.

Tra una balla e l’altra hanno fatto +400 date in tutta Italia, e l’idea sarebbe quella di farne altrettante prima di diventare ancora più dei vecchi di merda di quanto non lo siano già.

Il 16 dicembre 2022 arriva il nuovo album Quanto’ per Garrincha Dischi – con la collaborazione di To Lose La Track, storica etichetta della band – anticipato dai singoli ‘Nubifragio’ CPR14′ e presentato in anteprima in 4 speciali live a Roma, Bologna, Milano e Rivoli (TO).

I PREMI

Primo Premio: 3.000 Euro + tour in 10 festival partner

Premio della Critica: 1.500 Euro + tour in 5 festival partner

Premio Booster: audizione a porte chiusa con Locusta Booking e Woodworm Label

Premio Sold Out: apertura di una data di una band del roster Panico Concerti o Dischi Sotterranei

Premio Riflettori: uno slot intervista rilanciato sulle testate dei media partner del Premio Buscaglione: Hipster Democratici; Lerane.netlindiependente.itoutsidersweb.it, Radio Ohm, Radio RBE

Con ben tredici anni di riconosciuta attività e giunto alla sua settima edizione, il Premio Buscaglione è una fucina di talenti che, attraverso le passate edizioni, ha contribuito a scoprire e a dare visibilità a giovani musicisti italiani, contribuendo fortemente alla loro crescita in un complesso sistema che vede gli artisti emergenti inseriti in un network di professionisti musicali nazionali. Negli anni, il Premio Buscaglione ha premiato gli allora esordienti Lo Stato Sociale e lanciato gli Eugenio In Via Di Gioia.

Ad ogni edizione, il Premio Buscaglione scandaglia ogni centimetro d’Italia, intercettando artisti sconosciuti al grande pubblico ma dal potenziale enorme. Con una direzione artistica ed uno staff tutto al femminile, il Premio si è consolidato tra le realtà più importanti tra gli operatori del settore musicale, avviando giovani talenti al professionismo musicale e supportandoli con tour e comunicazione. 15 festival distribuiti in tutta Italia sono infatti quelli che ospiteranno le due band che si aggiudicheranno il Primo Premio ed il Premio della Critica.

Organizzato dall’Associazione F.E.A., con l’obiettivo di trovare la Next Big Thing italiana, il Premio si svolge con cadenza biennale a Torino ed è intitolato a Fred Buscaglione per coltivare la memoria del musicista. Il progetto ha l’obiettivo di promuovere la musica dal vivo emergente e vuole essere prima di tutto un talent scout invece di un talent show, una proposta alternativa in contrasto con i format televisivi dei talent dove il successo è immediato ma non duraturo.

Il Premio Buscaglione è inoltre un luogo di condivisione attraverso le band, gli spazi che ospitano la loro musica durante l’anno, il pubblico che non è solo spettatore ma partecipa attivamente alla selezione degli artisti.

Per conoscere tutti gli aggiornamenti del Premio Buscaglione:

www.sottoilcielodifred.it

fb: sottoilcielodifred –  ig: premiobuscaglione – t.me/premiobuscaglione

Festival partner: Apolide, Arcella Bella, Artico Festival, Fans Out Festival, Filagosto, Live Rock Festival, Memorabilia, Mind Festival, Mira On Air, Omega X Resistenza, Rock & Rodes, Rockunmonte, SEI – Sud Est Indipendente, Tanaro Libera Tutti, Tenetevi il Resto

Media Partner: Hipster Democratici, Outsiders Webzine, Le Rane, Radio Ohm, Radio RBE, L’indiependente

Vincitori passate edizioni 

 

2020

Nervi: Primo Premio, Premio Tempesta Dischi e Premio Sold Out
Noè: Premio della Critica

2018

Yosh Whale: Primo Premio e Premio Tempesta Dischi
La notte: Premio della Critica
Il Branco: Premio Sold Out

2016

Blindur: Primo Premio e Premio Tempesta
Albedo: Premio della Critica
La Municipàl: Premio MEI
Matteo Fiorino: Premio King Kong Radio 1

2014

Etruschi from Lakota: Primo Premio
Eugenio in via di Gioia: Premio della Critica
Pagliaccio: Premio Tempesta Dischi

2012

Lo Stato Sociale: Primo Premio
Andrea Cola: Premio Tempesta Dischi

2010

Giovanni Block: Primo Premio
Jang Senato: Premio della Critica

Live report edizione 2020: https://www.youtube.com/watch?v=gmpaxObUBDQ

Cabaret. Brachetti sorprende e affascina

 

TEATRO ALFIERI TORINO

ROMA CITY MUSICAL

con ARTURO BRACHETTI e DIANA DEL BUFALO

 

ideato da Christopher Isherwood | libretto di Joe Masteroff | liriche di Fred Ebb

musica di John Kander | Traduzione e attamento di Luciano Cannito e Arturo Brachetti

 

scene Rinaldo Rinaldi | costumi Maria Filippi | direzione musicale Giovanni Maria Lori

18 interpreti – Musica dal vivo

 

Coreografie di Luciano Cannito

Regia di ARTURO BRACHETTI e LUCIANO CANNITO

CABARET è uno dei titoli più famosi della storia del musical, tratto da un romanzo di Christopher Isherwood e ambientato nella Berlino degli anni 30, durante la salita al potere dei nazisti. Ha ricevuto numerosissimi premi, tra cui 8 Tony Awards, ed è considerato un classico del teatro musicale.

 

La sua messa in scena ha ispirato numerose produzioni teatrali e cinematografiche in tutto il mondo, tra cui l’omonimo pluripremiato film diretto da Bob Fosse, continuando ad affascinare il pubblico con la sua capacità di portare alla vita un’epoca storica attraverso la musica e la danza.

 

Il musical segue la storia di Sally Bowles (Diana Del Bufalo), primadonna del “Kit Kat Klub” -famoso cabaret della città- e del suo coinvolgimento con Cliff Bradshaw, un giovane scrittore americano alla ricerca della sua ispirazione, che si fa inconsciamente conquistare da questa nuova Babilonia piena di profonda povertà, paura del futuro, ma anche di luci, colori, musica, gioia di vivere.

 

I personaggi di questo club ed in particolare EMCEE (il maestro delle cerimonie – Arturo Brachetti), ci fanno vivere momenti fantastici, magici, dove la sensualità, il divertimento, l’assenza di preconcetti culturali e sessuali, rendono il Kit Kat Klub, precursore del mondo contemporaneo, anche se decisamente in controtendenza rispetto all’epoca buia delle leggi razziali e della catastrofe del Nazismo.

 

Con una colonna sonora iconica che include brani come “Willkommen” e “Cabaret”, il musical esplora temi di politica, amore, e libertà personale in un’epoca di grande incertezza.

 

 

Fabrizio Di Fiore Entertainment con la compagnia Roma City Musical, reduce dal successo di pubblico e botteghino di 7 Spose per 7 Fratelli, porterà in scena la nuova versione di Cabaret firmata da Arturo Brachetti Luciano Cannito con una scelta registica dall’impostazione visiva cinematografica corredata da tanti effetti speciali, rendendo lo spettacolo più vicino alle estetiche di oggi.

 

Le scene sono firmate da Rinaldo Rinaldi, i costumi da Maria Filippi, la direzione musicale da Giovanni Maria Lori. Tutte figuro di spicco nel mondo del musical e del teatro internazionale che daranno una nuova luce a questo titolo e renderanno questo allestimento totalmente diverso dalle edizioni precedenti.

 

 

REGIA

 

Arturo Brachetti è un artista italiano, famoso e acclamato in tutto il mondo, considerato univocamente il grande Maestro del trasformismo internazionale. In molti paesi è considerato un mito vivente nel mondo del teatro e della visual performing art. La sua carriera comincia a Parigi, dove, come unico trasformista al mondo, reinventa e riporta in auge l’arte dimenticata di Fregoli, diventando per anni l’attrazione di punta del Paradis Latin. Oggi, dopo 40 anni dal debutto di Parigi, Brachetti è il più grande attore-trasformista del mondo. Arturo come regista e direttore artistico mescola sapientemente trasformismo, comicità, illusionismo, giochi di luci e ombre, e amalgamandoli con poesia e cultura. In Italia e all’estero ha diretto spettacoli e concerti oltre a commedie e musical di successo. Tra tutti spicca il rapporto “storico” e speciale con Aldo, Giovanni e Giacomo, di cui è il regista teatrale sin dagli esordi con I Corti, fino a oggi.

 

Luciano Cannito Direttore Artistico Teatro Alfieri e Teatro Gioiello di Torino, consigliere di amministrazione del Teatro Stabile di Napoli e direttore artistico dell’Accademia di Arti Performative Art Village. Ha creato circa 80 spettacoli rappresentati nei più grandi teatri del mondo, dal Metropolitan di New York, all’Orange County di Los Angeles, alla Scala di Milano, al Bolshoi di Mosca, al Teatro Nazionale di Hong Kong, all’Opera di Bordeaux, all’Opera di Avignon, al teatro Nazionale di Tallin in Estonia, a Tel Aviv, a Taiwan, all’Opera di Nizza. Ha diretto il Teatro San Carlo di Napoli e il teatro Massimo di Palermo, ha realizzato un film per il cinema (La lettera), ha diretto opere liriche, musicals, spettacoli di prosa e grandi eventi come La Notte della Taranta, show live e televisivo con 200 mila persone di pubblico. Ha collaborato con grandi nomi della cultura e dello spettacolo come Roberto De Simone, Carla Fracci, Maya Plisetskaya, Lucio Dalla, Maria De Filippi, Altan, Franco Zeffirelli, Mistilav Rostropovich.

 

SCENE E COSTUMI

 

Le scene sono firmate da Rinaldo Rinaldi, pittore e scenografo dalla carriera straordinaria che lavora nei maggiori teatri d’opera del mondo e i costumi sono firmati da Maria Filippi con al suo attivo tantissimi spettacoli di Opera e Balletto e diversi film.

 

 

 

DIREZIONE MUSICALE

 

Giovanni Maria Lori nella sua carriera è stato direttore e supervisore musicale, direttore d’orchestra, ma anche

autore delle musiche e arrangiatore di moltissimi musical e tantissime produzioni teatrali di altissimo livello. Inoltre, è autore interno Mediaset per sigle e sottofondi, scrive le musiche per noti canali Tvinsegna canto in “Amici”, è autore delle canzoni di varie produzioni televisive e di molti cortometraggi.

Scrive e dirige gli archi per gli album di Chiara Galiazzo e Lorenzo Fragola, entrambi vincitori di X Factor e per quest’ultimo anche delle cover cantate a San Remo. Arrangia anche per Francesco Sarcina, Giulia Luzi e i Maneskin. Nel 2017 ha arrangiato il medley cantato da Robbie Williams per “XFACTOR”.

 

L’ensemble Geometrie Variabili compirà un viaggio dal Novecento storico a oggi

MARTEDì 2 MAGGIO A TORINO

Tre grandi personalità della musica del Novecento Arnold Schonberg, Franco Donatoni e Wolfang Rihm, affiancati da una recente brano di Stefano Pierini, creato nel 2021, rappresentano la proposta del concerto da Camera dell’Ensemble Geometrie variabili dell’Orchestra Sinfonica della RAI, in programma martedì 2 maggio alle 20.30 all’Auditorium RAI “Arturo Toscanini” di Torino, con trasmissione in diretta su Radio 3 e in live streaming su raicultura.it

Il concerto sarà diretto da Francesco Pomarico, primo oboe della compagine della Rai e fa parte del ciclo RAI Nuova Musica.

Apre il programma un’opera commissionata a Wolfang Rihm, Chiffre VI, in occasione della Giornata Europea della Cultura, eseguita per la prima volta il 12 aprile 1985, a Karlsruhe, con l’Ensemble diretto da Manfred Reichert.

Il concerto proseguirà con “Clockworks” di Stefani Pierini, che prende le mosse da un progetto più ampio dedicato a Stravinsky, in occasione del cinquantesimo anniversario della scomparsa.

Partendo dall’approccio compositivo e da materiali originali dell’autore russo, Pierini ha generato un nuovo organismo musicale, dividendo il brano in tre movimenti, capriccio, corale e Kolokol’nost, ognuno dei quali ispirato a materiali di origine stravinskiana. Le composizioni da cui sono tratte queste molecole rigenerative sono i tre pezzi per quartetto d’archi e Agon, il primo movimento; Canticum Sacrum, Requiem canticles e il Corale della Sinfonia per strumenti e fiato per il secondo movimento. Quindi “The Flood” e Requiem Canticles come Postludio per quanto riguarda il terzo movimento.

“Ho sottoposto a vari procedimenti di parodia e distorsione – conclude Pierini – prendendo a modello proprio l’atteggiamento di Stravinskij verso la musica; le ho trasfigurate e trasformate a mia volta in un nuovo organismo musicale, composto di “clockwords” collegati tra di loro e capaci di porre in moto il meccanismo con cui funziona il brano.

Seguirà poi “Tema” di Franco Donatoni, scritta nel 1981 e eseguita per la prima volta al Thèatre di Rond point di Parigi dell’Ensemble Intercontemporain, diretta da Zoltan Pesko, anche dedicatario dell’opera.

Chiude il concerto la Kammersymphonie in mi maggiore op.9 n.1 composta da Arnold Schoenberg. È considerata la prima opera dodecafonica del compositore austriaco, capace di segnare una svolta nella storia della musica novecentesca.

La prima Sinfonia da camera op. 9 di Schoenberg è stata scritta nel 1906 e rappresentata per la prima volta l’8 febbraio 1907, a Vienna dal Quartetto Rosé insieme a un Ensemble di Fiati della Filarmonica di Vienna, sotto la direzione del compositore medesimo. Nel 1913 questi diresse nuovamente il pezzo come parte del famoso Skandalkonzert, in cui le tonalità eterodosse della Sinfonia di Schoenberg e ancor più le opere del suo allievo Alban Berg, incitarono i partecipanti a ribellarsi in segno di protesta.

La Sinfonia da camera è un’opera unica della durata di 20 minuti. Anche se indicata come un solo movimento, può essere considerata suddivisa in ben 5 movimenti continui dei quali lo stesso Schoenberg ha dedicato la seguente forma, usando i numeri delle prove come punto di riferimento. Il primo movimento è la Sonata Allegro, il secondo lo Scherzo, il terzo lo Sviluppo, il quarto l’Adagio e il quinto la Ricapitolazione e finale.

Schoenberg, negli anni successivi alla composizione, affermò che si trattava del primo tentativo di essere di un’orchestra da Camera. Fa uso di un tema “motto” costruito per quarti, che aiuta a delineare i punti di articolazione strutturale del brano. Schoenberg ha rispettato la disposizione classica dei musicisti sul palco, istruendo che tutti gli archi dovessero essere seduti in prima fila, i fiati in seconda e tutti i suoni di basso raggruppati insieme. La sua esecuzione, anche se l’opera è chiamata da camera, richiede un direttore d’orchestra.

I biglietti per i concerti di RAI Nuova Musica sono in vendita online sul sito del’OSN RAI e presso la biglietteria dell’Auditorium RAI di Torino, al prezzo di 5 euro e di 3 per gli under 35.

Ingresso gratuito per gli abbonati della Stagione Sinfonica 2022 / 23.

Mara Martellotta