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Moncenisio: l’inverno porta le nuove isole ecologiche in Comune

Nel comune di Moncenisio, nonostante il pieno inverno e la neve, si sono ultimati i lavori per la posa delle nuove isole ecologiche. Si presentano in legno a tema con l’architettura montana e l’ambiente. I lavori su appalto dell’Acsel, l’azienda consortile di rifiuteria urbana, sono stati eseguiti dall’Impresa “Il bosco”. Le isole di  presentano molto ampie e funzionali con i cassoni della raccolta differenziata tra i verdi, gialli, bianchi e quelli blu. Un insieme armonico che rappresenta un passo avanti verso il giusto equilibrio armonico tra esigenze dei cittadini e territorio. Ora l’ordine e la pulizia delle isole è garantita da uno spazio dedicato e allo stesso tempo non invasivo. Il sindaco Mauro Carena e l’amministrazione comunale sono convinti che una buona e ordinata raccolta differenziata sia innanzitutto segno di educazione ambientale. “Avere tutti i cassoni presenti in paese riuniti sotto caratteristiche tettoie in legno risulti altresí importante per l’arredo urbano e la piacevolezza di un villaggio alpino con vocazione turistica. Siamo sicuri che a tutti sta a cuore il progetto della raccolta differenziata e grazie all’aiuto di tutti gli utenti riusciremo a raggiungere le percentuali consone ad un paese civile. Considerato che il nostro è un paese turistico è stato progettato un sistema di raccolta di conferimento dei rifiuti presso le isole al fine di permettere a tutti di poter differenziare l’immondizia in qualsiasi momento”.” spiega l’avvocato Mauro Carena.

Controlli covid nelle aree della Movida

Torino  Tre esercizi commerciali sottoposti a chiusura provvisoria

 

Sabato sera, la Polizia di Stato insieme a personale dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Polizia Municipale ha effettuato una serie di controlli, finalizzati all’osservanza delle prescrizioni anticovid, a locali ubicati nelle aree interessate dal fenomeno della “movida”. In particolare l’attenzione si è concentrata nelle aree dei quartieri San Salvario e Vanchiglia.

Nel corso dell’attività, per tre esercizi ubicati a San Salvario è stata disposta la chiusura provvisoria per 5 giorni: un supermarket di via Nizza, un bar di via Principe Tommaso e un pub bar di via Berthollet. A tutti gli esercizi sono state elevate le sanzioni previste.

Durante il controllo del supermercato di via Nizza, sono emerse diverse violazioni delle norme anticovid tra le quali il mancato utilizzo della mascherina di due dipendenti. Nel dehors del bar di via Principe Tommaso, invece, è stato notato un assembramento con la presenza di una settantina di persone, senza che vi fosse distanziamento tra i tavoli. Altre 30 persone, prive di mascherina, stazionavano in prossimità dell’accesso all’area interna. Un dipendente prestava la sua opera con la mascherina indossata sotto il mento. Un altro assembramento è stato visto nei pressi dell’esercizio di via Berthollet, circa 150 persone. Sia all’esterno sia all’interno del locale c’erano persone prive di mascherina.

In zona Vanchiglia, invece, sono stati controllati diversi esercizi due dei quali sono stati sanzionati per la violazione delle norme anticovid. In uno degli esercizi erano presenti due clienti privi di green pass, entrambi sanzionati così come il titolare del locale per l’omessa verifica.    

Tentata rapina in Piazzetta Reale

 

Arrestato dagli agenti del Commissariato Centro

 

Domenica mattina, intorno alle 5.30 gli agenti del Commissariato Centro vengono fermati in Piazza Castello angolo via Roma da un uomo che racconta loro di aver subito poco prima un tentativo di rapina sotto i portici che collegano Piazzetta Reale con Piazza San Giovanni.

Poco prima, mentre camminava, la vittima aveva incrociato un uomo che aveva tentato di strappargli lo zaino che portava a spalla. Nell’occorso, la vittima si era divincolata per evitare il furto e il rapinatore lo aveva colpito con due pugni al volto. Dopo tale condotta, l’aggressore, un trentanovenne, si era dato alla dato alla fuga lungo i portici inseguito dalla vittima fino a quando non aveva incrociato la volante della Polizia.

Subito dopo essere stati notiziati, gli agenti fermano il trentanovenne in via Viotti angolo via Monti di Pietà arrestandolo per il tentato furto. L’uomo viene anche denunciato in stato di libertà per le minacce rivolte ai poliziotti durante le fasi dell’arresto.

A seguito di accertamenti, emerge che l’arrestato, gravato da numerosi precedenti di polizia, oltre a un divieto di dimora nel Comune di Torino aveva a carico un Allontanamento Prefettizio per motivi di pubblica sicurezza ai quali è risultato inottemperante. Inoltre, l’uomo aveva utilizzato più di 30 alias nel corso delle diverse identificazioni.

Sanità privata, 500 posti letto per alleggerire la pressione ospedaliera

A SUPPORTO DEGLI OSPEDALI 500 POSTI LETTO ORDINARI NELLE STRUTTURE PRIVATE

Per alleggerire la pressione ospedaliera, la Regione Piemonte ha raccolto la disponibilità di circa 500 posti per la degenza ordinaria nelle strutture private del territorio, con cui verrà siglato in settimana un protocollo di collaborazione.

Posti letto che consentiranno così di liberare spazi e ridurre l’impatto delle ospedalizzazioni Covid su quelle necessarie per altre patologie.

Tv nei comuni montani, l’allarme di Uncem

Uncem ha chiesto a tutti gli Enti montani italiani proprietari di impianti per la trasmissione televisiva di bloccare ogni tentativo di spegnimento dei ripetitori, a opera di imprese incaricate dal Ministero dello Sviluppo Economico. I ripetitori TV non si spengono. La mobilitazione è necessaria, a tutela dei cittadini residenti nei Comuni montani. “Intervenga con urgenza il MISE per sostenere gli Enti, Comuni, Comunità, Unioni montane, in questo complesso passaggio di frequenze e adattamento tecnologico dei ripetori – afferma Marco Bussone, Presidente Uncem – Di certo gli impianti non possono e non devono essere spenti. Faremo resistenza. Perché non accettiamo di fare le spese, come comunità ed Enti locali dei territori, di una non gestione del cambio delle frequenze da parte del Ministero competente. Queste cose non si improvvisano. E vanno guidate, operativamente. Anche d’intesa con Rai e Inwitt. Uncem chiede da almeno un anno al Mise di intervenire. Nulla è stato fatto. Ora il Ministero deve convocarci, in sede tecnica e politica, capire dove sono gli impianti e quante risorse servono per adeguarli. Se non riuscirà, allora si stanzino risorse per consentire ai cittadini delle aree montane coperti da segnali di ripetitori non Rai o RaiWay, di acquistare la parabola e il decoder e dunque vedere la televisione con il TVSat. Uncem prosegue anche nei rapporti con il sistema delle TV regionali, rappresentate da Confindustria Radio-TV, per evitare black-out e ingenti spese da parte delle imprese del settore. I cittadini, in tutto il Paese, anche nelle aree montane, hanno il diritto di vedere l’intero bouquet televisivo, compresi i canali tematici Rai, comprese le tv regionali e locali. Senza ulteriori spese e senza interventi a carico degli Enti locali, onerosi e finora rimasti senza copertura finanziaria e politica”.

Incidente sulla minimoto, grave bimbo di 5 anni

DAL PIEMONTE / In un bosco di Bellinzago nel Novarese, nei pressi di una pista di motocross, un bambino di 5 anni alla guida  di una «minimoto» è finito violentemente contro una recinzione. Alcuni presenti hanno chiamato l’ambulanza. Il piccolo è stato trasportato all’ospedale Maggiore di Novara e le sue condizioni sono gravi.
(Foto archivio)

Muore a 55 anni l’artigiano volontario delle ambulanze

DAL PIEMONTE

Gianfranco Caliri è morto a Biella a 55 anni. 

Titolare di una ditta specializzata nella realizzazione di insegne era molto apprezzato come artigiano e per le doti umane e professionali.

Per anni è stato anche  volontario della Croce Rossa come autista soccorritore di ambulanza e formatore nella sede di Biella.

Oggi nella chiesa di San Biagio  i funerali alle  ore 15.

(foto archivio)

Morto ex primario fondatore del reparto di radioterapia

DAL PIEMONTE

È morto Giuseppe Marchetti, fondatore e per anni primario del reparto di Radioterapia del Santa Croce e Carle di Cuneo. 

Aveva 76 anni ed era malato da tempo. Proveniente da Brescia, si era laureato in Chirurgia all’Università di Padova con specializzazione in Radiologia. Poi arrivo’ Cuneo dove dal 1980 al 2009 diresse la Radioterapia per le cure dei malati oncologici portando l’ospedale cuneese  ai primi posti in Italia. Molto deciso ed energico, era stimato per la sua autorevolezza da collaboratori, colleghi e pazienti.

Presunti favori, assolto l’ex pm Padalino

L’ex pm di Torino Andrea Padalino,  imputato con rito abbreviato davanti al gup di Milano per corruzione in atti giudiziari e abuso d’ufficio nell’inchiesta su presunti ‘favoritismi’ nella procura piemontese, è stato assolto

Per Padalino la Procura milanese aveva chiesto una condanna a tre anni.

Il giudice ha condannato due degli imputati  a pene attorno ai due anni e  ne ha assolti altri tre, oltre a Padalino, ora giudice civile a Vercelli.

Covid nelle carceri, l’allarme dei Radicali

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Esplodono focolai di covid nelle carceri del Piemonte. Mario Barbaro e Sergio Rovasio: A fianco di Rita Bernardini, fare presto nel ridurre la “congestione” di corpi nelle carceri. L’Associazione Marco Pannella di Torino riprende iniziativa nonviolenta.

Dichiarazione di Mario Barbaro (Segreteria Partito Radicale) e Sergio Rovasio (Presidente Associazione Marco Pannella di Torino):

Purtroppo le notizie che ci giungono non fanno che confermare l’aggravarsi della situazione.
Al Carcere di Torino la situazione è drammatica così come abbiamo più volte evidenziato: sovraffollamento (quasi 1.400 detenuti su 1.060 posti di capienza regolamentare), presenza di topi e blatte e gravi carenze sanitarie, solo per citare alcuni punti. Ora si aggiunge la denuncia da parte dell’Osapp, il Sindacato di Polizia Penitenziaria, sui focolai di Covid che avanzano prepotentemente all’interno dei penitenziari e che esprime preoccupazione per le carceri piemontesi.
Rita Bernardini (Presidente di Nessuno Tocchi Caino) ha annunciato che riprenderà lo sciopero della fame a partire dalla mezzanotte del 10 gennaio per aiutare Governo e Parlamento a far presto per ridurre la “congestione” di corpi nelle carceri italiane.
La coraggiosa iniziativa di Rita Bernardini è iniziativa di amore nei confronti del diritto e della democrazia. Fare presto è imperativo.
Comunichiamo dunque che a partire dalla mezzanotte del 10 gennaio ripartirà l’iniziativa di sciopero della fame a staffetta da parte dei militanti dell’Associazione Marco Pannella di Torino. Scriveremo nuovamente al Presidente della Regione Piemonte Cirio e all’Assessore alla Sanità Icardi affinché venga messa in campo da subito ogni iniziativa volta ad alleviare la situazione insostenibile presente nelle carceri del Piemonte.