CRONACA- Pagina 961

Le “fototrappole” della sindaca Appendino incastrano chi abbandona i rifiuti

/

“Pulire la città è un dovere dell’Amministrazione.
Mantenerla pulita è un dovere (anche) dei cittadini. Chi non lo fa danneggia tutti”

Così la sindaca Chiara Appendino su Facebook comunica i risultati delle foto trappole piazzate in città per scoprire chi abbandona i rifiuti. “Avevamo detto che avremmo messo delle “fototrappole” per individuare chi abbandona illegalmente rifiuti nell’ambiente, e lo abbiamo fatto.

Quello che vedete nella foto è uno dei tanti fermo immagine dei video che ha raccolto la Polizia Municipale. I responsabili sono stati individuati e sanzionati.  Ve lo dico: andremo avanti”.

Prosegue la sindaca:”Abbiamo dedicato tutte le energie possibili per difendere e tutelare l’ambiente e gli spazi verdi di Torino, non permetteremo che gli sforzi nostri – e di migliaia e migliaia di cittadini – vengano vanificati da pochi incivili.

Colgo l’occasione per ringraziare tutti i torinesi che ogni giorno contribuiscono a tutelare il nostro territorio rispettando le regole del conferimento rifiuti. Un ringraziamento anche all’Assessore Alberto Unia, agli uffici del Verde, alla Polizia Municipale e ad Amiat.”

 

Giovane minaccia il suicidio, rintracciato e soccorso dalla Polizia 

È la notte di santo Stefano e un ragazzo poco più che ventenne, residente nel quartiere San Paolo, ha litigato con la sua fidanzata. Sono le 23, esce di casa correndo, dicendo ai genitori di volerla fare finista gettandosi sui binari della ferrovia che percorre via Tirreno. I familiari non riescono a trattenerlo e contattano immediatamente il 112 NUE per chiedere aiuto.

Una prima geolocalizzazione del telefono colloca il giovane nel vicino Parco Ruffini ma le ricerche delle pattuglie danno esito negativo. Gli agenti decidono di percorrere il tratto di ferrovia lungo via Tirreno, camminano per quasi due km ma del ragazzo nessuna traccia. Durante le ricerche incrociano la madre, anche lei alla ricerca del figlio, che riferisce agli agenti di aver ricevuto una chiamata dalla fidanzata.

La ragazza ha appena ricevuto un messaggio criptico dal giovane che le dice di trovarsi “Lì dove insieme a te ho passato una delle serate più felici della mia vita” e che sarebbe rimasto lì aspettandola, anche al costo di farsi morire di freddo.

È tardi, il ragazzo è uscito con solo una felpa e si trova fuori da oltre due ore con una temperatura sotto lo zero. Il fattore tempo diventa determinante così come il contributo della fidanzata nella ricerca. Lei è sotto shock e trova difficoltà a concentrarsi e  indicare con certezza il luogo in cui l’ex potrebbe trovarsi: fornisce comunque 5 indirizzi.

Le pattuglie partono alla volta dei luoghi indicati, nel mentre chiamano la ragazza per ricevere aggiornamenti. Non ha più ricevuto messaggi, il telefono del giovane si riaccende per un momento – la madre lo capisce dalla chat – ma lui non risponde e subito dopo viene spento, troppo poco per essere geolocalizzato.

Prosegue la ricerca, la fidanzata continua a pensare ai luoghi significativi per la coppia e all’improvviso è certa: un parco in collina, è quello il luogo, il suo fidanzato è lì.

La volante Borgo Po setaccia il luogo indicato e, dopo circa 15 minuti, rintraccia il giovane, seduto su una panchina, al buio. E’ duramente provato, infreddolito e pallido, ha percorso ben 7 km a piedi in piena notte, senza giacca. Gli agenti lo scaldano con una coperta termica che hanno  in auto e lo portano negli uffici del Commissariato di via Sabaudia, per somministrargli una bevanda calda, in attesa che arrivi il 118. Successivamente, gli operatori sanitari trasporteranno il ragazzo in ospedale per affidarlo alle cure dei medici.

22/1

Operazione stazioni sicure: 500 persone controllate

505 persone controllate, 1 arrestato e 1 persona indagata, circa 50 bagagli ispezionati, 5 sanzioni amministrative elevate:

questo il bilancio dell’operazione “stazioni sicure”, promossa dal Servizio di Polizia Ferroviaria a livello nazionale, che ha visto impegnati 78 operatori della Polizia Ferroviaria nelle stazioni ferroviarie del Piemonte e Valle d’Aosta nella giornata di mercoledì 30 dicembre.

Gli operatori Polfer hanno effettuato accertamenti su viaggiatori e bagagli, sia in stazione che a bordo treno, con l’uso di apparati metal detector e delle più recenti tecnologie che consentono un disbrigo più rapido delle procedure di identificazione permettendo un maggiore numero di controlli grazie all’immediato accesso alle banche dati.

Le stazioni interessate dai servizi disposti sono state: Torino Porta Nuova,  Torino Porta Susa, Torino Lingotto, Bussoleno, Chivasso, Avigliana, Bardonecchia, Alessandria, Novi Ligure, Arquata Scrivia e Tortona, Novara, Asti, Cuneo, Bra, Alba, Mondovì, Vercelli, Santhià, Aosta, Point Saint Martin, Domodossola e Verbania.

Gli Agenti della Polizia Ferroviaria in servizio presso il Posto Polfer di Novi Ligure (AL) hanno arrestato un nigeriano di 24 anni, senza fissa dimora, a bordo di un treno regionale sulla tratta Genova–Torino. L’uomo, privo di documenti, è stato controllato durante il servizio di scorta a bordo del convoglio, dal quale è risultato destinatario di misura cautelare di custodia in carcere per resistenza a Pubblico Ufficiale e lesioni aggravate, emessa dalla Procura di Asti lo scorso ottobre.

Sempre a Novi Ligure gli operatori hanno denunciato un ventunenne tunisino, per inosservanza delle norme che disciplinano il regolare soggiorno degli stranieri sul territorio nazionale.

(foto archivio)

Torino: inseguimento per le vie della zona nord

Arrestato dagli agenti del Reparto Prevenzione Crimine il conducente dell’auto

Mercoledì mattina, in Piazza Derna, un equipaggio del Reparto Prevenzione Crimine Piemonte nota un’autovettura con 5 persone a bordo che alla vista degli agenti, improvvisamente, svolta in corso Giulio Cesare direzione esterno città. Nonostante gli agenti intimino l’alt, l’auto accelera e si allontana a velocità sostenuta non rispettando più norme del codice della strada. Le manovre pericolose del conducente lo portano, all’altezza di piazzale Romolo e Remo, a collidere con un autocarro. Subito dopo l’impatto, l’uomo un ventiduenne con precedenti di polizia a carico, si dà alla fuga a piedi.

Raggiunto dai poliziotti, l’uomo si dimena e oppone resistenza che a nulla gli vale venendo bloccato dagli agenti. Da accertamenti, emergerà poi che il reo era destinatario di un ordinanza di custodia cautelare in carcere. Alla luce dei fatti, il ventiduenne viene arrestato per resistenza a P.U. e sanzionato per le diverse violazioni del Codice della Strada.

Donna a passeggio con il cane muore investita sulla statale

Una donna  di 68 anni è morta  ieri sera a Montalto Dora (Torino)  investita, sulla statale 26 per la Valle d’Aosta, da una Ford condotta da una 24enne di Perosa Canavese.

La vittima che era a passeggio con il cane, è stata urtata nell’attraversare la strada ed è stata sbalzata per  venti metri.

E’ morta sul colpo, illesa la giovane al volante della vettura. I carabinieri della compagnia di Ivrea stanno svolgendo gli accertamenti.  La donna abitava  a Montalto Dora.

Ventiquattrenne molesto fermato dalla Polizia di Stato

Era già stato arrestato per episodi simili

Nella tarda serata di mercoledì la Centrale Operativa dispone l’intervento di una pattuglia in corso Grosseto angolo corso Molise poiché un cittadino ha segnalato la presenza di un soggetto molesto in strada che aveva danneggiato la sua auto con un calcio per poi allontanarsi. Poco dopo, gli agenti della Squadra Volante, giunti in corso Ferrara per un altro intervento, appurano, in base alla descrizione fornita, che l’uomo che stava ostacolando le vetture in transito era lo stesso della precedente segnalazione. Agli agenti si presentava a torso nudo, con diverse ferite sul petto e perdita di sangue dal naso. L’uomo veniva immediatamente soccorso. In ospedale, si dimostrava sin da subito poco collaborativo: tentato di aggredire i sanitari e la guardia giurata, danneggia un pannello informativo ed ingaggia una colluttazione con un agente. Il ventisettenne, originario del Marocco, irregolare sul Territorio Nazionale, viene poi arrestato per resistenza a Pubblico Ufficiale e danneggiamento.

Chiuso per 5 giorni bar al cui interno si somministravano bevande

Alle 18 di ieri pomeriggio, personale del commissariato Barriera Nizza impegnato in un servizio di controllo del territorio mirato alla verifica del rispetto delle prescrizioni Covid-19, transitando in via Spotorno ha notato luci accese e persone all’interno di un  bar;

dall’esterno erano ben visibili due persone sedute al tavolino intente a leggere una rivista e a bere una birra.

Gli agenti appuravano che il proprietario del bar non solo aveva servito la bevanda al cliente, che cercava di spacciare per suo cugino, ma aveva regolarmente acceso la cassa; inoltre, la macchinetta dei caffè era pronta per l’utilizzo. I poliziotti appuravano che il cliente non era assolutamente imparentato col titolare del locale. Pertanto, gli agenti hanno comminato al proprietario del bar la sanzione amministrativa prevista e chiuso l’esercizio al pubblico per 5 giorni a decorrere dal primo gennaio 2021. Il cliente è stato sanzionato anch’egli, in quanto si trovava al di fuori dalla propria abitazione senza motivi di necessità, urgenza o lavoro.

E’ morta Anna Giustetto, la nonnina degli agnolotti

/

Luigi, 93 anni, e Anna, 89. Erano i titolari del più antico Pastificio di Torino, in via Santa Teresa angolo via San Francesco d’Assisi.  I due fratelli sono morti a distanza di poche settimane, prima Luigi e ieri l’altro Anna.

Hanno lavorato fino a poco tempo fa. Tanti torinesi li ricordano nel loro negozio, il Pastificio Giustetto, rimasto immutato dagli anni ‘60 che ha sfornato (rigorosamente venduti a dozzine) un’infinità di squisiti agnolotti.

Su Facebook li ricorda il nipote Franco Rabezzana, titolare dell’enoteca vicina al Pastificio: “Il 2020 si è portato via anche i miei zii Luigi e Anna Giustetto, due mesi fa mio zio Luigi e solo due giorni fa la mia carissima zia Anna. Vorrei ricordarli nel loro pastificio e ringraziarli ancora di tutto il lavoro che hanno fatto per portare avanti con grande professionalità e passione la tradizione del più antico pastificio di Torino”.

(Foto Facebook Pastificio Giustetto)

Tenta di sfondare la porta dell’ex fidanzata: arrestato

Torino, 2 gennaio:  bloccato dai militari che gli trovano in dosso 20 gr. di cocaina

Torino, 2 gennaio. I carabinieri hanno arrestato in flagranza di reato un italiano di 30 anni che, in evidente stato di alterazione psicofisica, si è presentato a casa della ex fidanzata, 32enne, e ha cercato di sfondare la porta per entrare all’interno contro la volontà della donna. L’immediato intervento delle gazzelle dell’Arma ha consentito di bloccarlo prima che riuscisse ad accedere in casa. L’uomo, sottoposto a perquisizione personale, è stato trovato in possesso di 20 grammi di cocaina. Altri 8 grammi di hashish sono stati trovati all’interno della propria abitazione.

(foto archivio)

I carabinieri sventano rave party

Torino. Controlli dei Carabinieri: 4 arrestati, 1 kg di hashish sequestrato, sanzionate 8 persone

Quattro persone arrestate, 1 kg di stupefacente sequestrato, un rave party sventato e 8 automobilisti sanzionati sono il bilancio dei controlli effettuati nella notte dell’ultimo dell’anno dai Carabinieri del Comando Provinciale di Torino nel capoluogo piemontese e nell’hinterland, finalizzati a contrastare ogni forma di criminalità ed assicurare il rispetto delle prescrizioni anticovid. Impiegata altresì una squadra di artificieri ed unità cinofile per scongiurare il pericolo derivante da artifizi pirotecnici inesplosi.
A Torino sono stati fermati due giovani egiziani, che nel quartiere periferico di Barriera Milano avevano appena rapinato un coetaneo marocchino, asportandogli con violenza una collanina.
A Ciriè, nella prima cintura torinese, a finire in manette è stato un italiano di origine ucraina trovato in possesso di un 1 kg di hashish, suddiviso in 12 panetti pronti per lo smercio di capodanno.
A Nichelino, a sud della Città metropolitana, 5 pattuglie dell’Arma sono dovute intervenire in un’area industrale dismessa, dove alcuni giovani avevano tagliato la rete di recinzione ed erano entrati per predisporre un Rave Party. In tre sono stati denunciati e la presenza delle gazzelle con i lampeggianti accesi ha impedito che gli amici raggiungessero il luogo, già ampiamente pubblicizzato sui social network.
Qualche ora più tardi altri equipaggi hanno raggiunto velocemente l’abitazione di un locale pregiudicato, già sottoposto agli arresti domiciliari che, in stato alterazione dovuta all’assunzione di bevande alcoliche, poneva in essere condotte violente nei confronti della fidanzata convivente, poi medicata dai sanitari per escoriazioni al volto, al collo ed agli arti superiori. L’uomo è stato tradotto in carcere.
Pochi gli automobilisti per strada e solo in 8 sono stati sanzionati per spostamenti non consentiti.
Anche oggi e nei prossimi giorni i servizi dei CC proseguiranno in tutta la provincia, con particolare attenzione anche alle località montane.