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Ottavio Signorino, fondatore di Auser Rivalta, compie 90 anni

QUANDO LA VOGLIA DI AIUTARE GLI ALTRI NON HA ETÀ

Rivalta di Torino, 7 gennaio 2022

In ufficio, anche ieri, a tenere aperta la segreteria e a mettere in ordine i conti dell’associazione. Per Ottavio Signorino, però, questo 7 gennaio non è stato proprio un giorno di inizio anno come gli altri: è il suo compleanno e le candeline da spegnere, questa volta, sono 90.
A ricordarglielo con una festa a sorpresa i soci dell’Auser, che hanno voluto festeggiare il traguardo riunendo per l’occasione amici e colleghi.
Nato a Messina nel 1932 e arrivato a Torino appena quattordicenne, Ottavio Signorino è entrato giovanissimo in Fiat. Prima come operaio in officina durante il giorno e studente sui banchi delle scuole serali. Poi, con il diploma da disegnatore in tasca, come “quadro” al Centro Ricerche di Orbassano, fino alla pensione.
A Rivalta – parole sue – ha trovato il luogo ideale dove stabilirsi e dove ancora oggi vivono i suoi famigliari. E qui nel 2015 è stato uno dei fondatori dell’Auser rivaltese. Un impegno e una dedizione verso gli altri che da quel momento non ha mai abbandonato. Sempre presente nella sede di via Balma, tre giorni la settimana, in qualità di “battitore libero” e factotum.
«Sapevamo che quest’anno il compleanno era di quelli importanti – raccontano i volontari di Auser – ma sapevamo anche della timidezza del nostro amico Ottavio, perciò fino all’ultimo siamo rimasti in dubbio se festeggiare in grande stile o limitarci a una bicchierata tra noi». A rompere gli indugi è stata la figlia di Ottavio Signorino. «Da quando papà ha deciso di fare il volontario è ringiovanito – dice – mi piacerebbe organizzare qualcosa per i suoi 90 anni».
Detto fatto, e la macchina organizzativa si è messa in moto: «da fine dicembre abbiamo iniziato a lavorare per regalargli un bel momento di festa».
Una sorpresa che ha colto nel segno, perché Ottavio Signorino tutto si aspettava fuorché una festa in piena regola con tanto di torta “griffata” Auser e candeline da spegnere. «Sono cose che fanno bene al cuore, proprio come essere volontari, perché quando regali un po’ del tuo tempo agli altri capisci veramente di che cosa hanno bisogno le persone e impari che anche un piccolo gesto può significare tanto».

Nel 2021 Auser Rivalta ha effettuato 608 servizi di accompagnamento in ospedali e centri medici per cure e esami diagnostici a beneficio di tutte quelle persone che non hanno avuto la possibilità di muoversi in autonomia. Servizi che nella grande maggioranza dei casi sono stati effettuati a titolo gratuito o con una spesa minima per gli utenti, in base all’ISEE di ciascuno.
«È questo il cuore del nostro servizio alla comunità – spiega Lillo Cosentino, presidente di Auser Rivalta – un servizio che senza la disponibilità di persone come Ottavio, che sa cosa significa donare il proprio tempo al prossimo, non potrebbe essere svolto. Ci sono odio ed egoismo nel mondo, che fanno molto rumore, ma per fortuna anche tante cose buone che operano nel silenzio».
Auser con i suoi 49 soci è una delle 73 associazioni di volontariato che operano a Rivalta, un numero significativo per una cittadina di ventimila abitanti. «Non c’è un ambito della vita sociale in cui non sia presente il volontariato» ha ricordato il sindaco di Rivalta Sergio Muro. «Siamo contenti di poter augurare anche noi “Buon compleanno” a Ottavio Signorino, un modello di dedizione, cura e attenzione per la comunità che deve essere esempio per le tante persone che vogliono dedicare un po’ del loro tempo libero agli altri, a prescindere dall’età».
I festeggiamenti per i 90 di Ottavio Signorino, oltre a essere stati il momento per ufficializzare i dati sui servizi svolti nell’anno appena chiuso da Auser, sono stati anche occasione per comunicare il contributo di 25.000 € stanziato dall’amministrazione comunale per finanziare l’acquisto di un nuovo monovolume attrezzato per il trasporto persone che potenzierà i servizi dell’associazione.

Bimba di 15 mesi muore soffocata da un boccone di pane

DAL PIEMONTE

Il soffocamento è stato causato  da un boccone di pane andatole di traverso che le aveva ostruito la trachea, ma sarà l’autopsia a fugare ogni dubbio.  

La tragedia è avvenuta il giorno dell’Epifania alla Cascina Guzzafame, una località del comune di Romentino, nel Novarese, nella zona del Ticino, dove la vittima, una bimba di appena 15 mesi, abitava con i genitori e un fratello di 6 anni.

Medico ricusa paziente no vax che voleva visita per evitare il vaccino

Il dottor Diego Pavesio, medico di base a Moncalieri, ha risposto così  a un paziente no-vax che pretendeva un accertamento per dimostrare che lui non era idoneo al vaccino anticovid e ottenere l’esenzione e il green pass:
“Il medico di famiglia non è un salumiere e lei non sta ordinando un etto di prosciutto. Allo stesso modo non può richiedermi degli esami perché lo ha deciso lei”. Il dottore, che ha ricusato il paziente, ha poi condiviso su Facebook la conversazione al fine di denunciare una delle nuove astuzie dei no-vax per non farsi vaccinare ma circolare liberamente.

Senza patente e assicurazione scappa in auto al posto di blocco

Un 60enne delle Valli di Lanzo è scappato in auto a un posto di blocco della polizia municipale di Venaria

Inseguito dai  vigili per le vie della città e identificato, l’uomo si era messo al volante nonostante gli fosse stata ritirata la patente cinque anni fa. Inoltre la vettura che stava guidando non era  assicurata. E’ stato denunciato  con l’aggiunta di una maximulta di circa 4mila euro.

L’appello: “Infermieri pediatrici è emergenza“

La Regione pubblichi oggi le graduatorie e le Aziende sanitarie assumano subito nuovi infermieri pediatrici per dare sollievo ai reparti in grave difficoltà

Riceviamo e pubblichiamo 

La situazione degli infermieri pediatrici è di vera emergenza con il continuo aumento di piccoli pazienti che vengono ricoverati sia per malattie respiratorie varie sia per il Covid. In pratica, sono insufficienti a coprire tutte le necessità che si presentano nelle varie aziende sanitarie del Piemonte e soprattutto al Regina Margherita di Torino. In quest’ultimo caso, ad esempio, c’è stata una direttiva regionale di conversione per trasformare la pediatria dell’ospedale di Pinerolo in pediatria Covid, fino a 10 posti letto, in modo che sia di supporto al Regina Margherita stesso, recuperando risorse dal Nido, senza assumere nuovo personale, rischiando così di creare una situazione di sofferenza ad un reparto come il Nido. Questo non è il modo di affrontare tale situazione.

Siccome il bando per il reclutamento degli infermieri pediatrici si è chiuso il 5 gennaio, che cosa aspetta la Regione a pubblicare le graduatorie così che le aziende possano assumere le persone di cui hanno necessità estrema? Il Nursing Up, sindacato degli infermieri e delle professioni sanitarie, esige che ENTRO OGGI VENGANO PUBBLICATE LE GRADUATORIE DEL BANDO, e che le aziende già da domani iniziano ad assumere i nuovi infermieri con contratti di almeno 12 mesi in modo che possano essere operativi entro pochi giorni.

 

È imperativo che nel minor tempo possibile le aziende sanitarie di tutta la regione e in special modo il Regina Margherita di Torino, assumano nuovi infermieri pediatrici.

 

Il segretario regionale Nursing Up, Claudio Delli Carri ribadisce: “Siamo amareggiati e arrabbiati perché ancora una volta, nonostante i nostri svariati appelli, si è dimostrata l’inadeguatezza gestionale di una situazione di emergenza che va affrontata con grande reattività e concretezza. Visto che il concorso per gli infermieri pediatrici si è concluso il 5 gennaio, perché la Regione non ha ancora pubblicato le graduatorie? La nuova emergenza che stiamo vivendo non aspetta!

Le graduatorie dei nuovi infermieri pediatrici vanno pubblicate entro oggi e le aziende devono provvedere alle assunzioni con contratti di un anno da subito, per immettere nuovi professionisti nel sistema che già oggi sta andando in grave emergenza per la carenza di personale. Va ricordato che il lavoro specifico dell’infermiere pediatrico, vista anche la delicatezza della situazione, è fondamentale e può essere svolto egregiamente dai neolaureati.

In Regione devono smetterla di reagire con lentezza a situazioni di grave emergenza che richiedono invece reattività immediata. Le aziende sanitarie, a partire dal Regina Margherita di Torino devono a loro volta provvedere subito alle assunzioni. Senza un cambio di passo, che deve avvenire già oggi, la situazione, con turni impossibili da coprire e carichi di lavoro non gestibili dalle insufficienti risorse presenti, non farà che peggiorare”.

Ufo nel cielo di Torino e del Piemonte? Altri avvistamenti

Il misterioso avvistamento ufo di Torino del 26 dicembre 2021, sta letteralmente spopolando sul web. In particolare su youtube, l’indirizzo https://www.youtube.com/watch?v=wjS9s4EOsIo&t=12s, è letteralmente esploso per le visualizzazioni, proprio per il fascino del video. Dopo la pubblicazione del caso il 31 dicembre 2021, da Torino, tantissima gente sta segnalando la presenza di uap nei cieli del capoluogo del Piemonte,ma anche in altre zone della regione. “A Torino, il primo gennaio 2022, – dicono al Centro Ufo Italiano –  è stata avvistata una sfera molto luminosa stazionaria nel cielo e il 3 gennaio 2022, un uomo, ha visto sfrecciare, davanti ai suoi sbigottiti occhi, una sfera che ha attraversato il cielo in un baleno. Una donna, il 31 dicembre 2021, alle 23,50, ha avvistato una fortissima luce rossa sulla collina di Superga, mentre, sempre a Torino, nell’estate 2020, un uomo ha visto, dal balcone di casa, una luce multicolore fortissima.  Un uomo, a Cuneo, il primo gennaio 2022, ha avvistato e fotografato uno strano oggetto nero che volava non lontano da un aereo. L’elenco è interminabile e decine di altre segnalazioni stanno pervenendo ai ricercatori, che stanno cercando di capire la natura degli oggetti volanti. Cosa vola nei cieli della città più esoterica d’Italia? E’ frutto di immaginazione, abbagli, equivoci e la gente scambia banali lanterne cinesi, fuochi d’artificio, palloni sonda, astri e satelliti, per ufo, oppure effettivamente qualcosa di inesplicabile si aggira sopra le teste dei torinesi? Forse, ne sapremo di più, nei mesi prossimi. Nel frattempo, la gente aspetta risposte.”

Ecco il bar che si mette in autoquarantena

DAL PIEMONTE

 Casale Monferrato – Il moltiplicarsi delle positività in questi giorni a Casale Monferrato ha portato ad una nuova misura non ancora contemplata dalla normativa nazionale e regionale che sovrabbonda ormai dal febbraio del 2020.

Sulla porta di ingresso del bar Hollywood, uno dei più frequentati della città è da qualche giorno affisso un cartello che recita letteralmente: “Visti i numerosi contagi il locale si mette in autoquarantena fino al 10 di questo mese. Riapriremo con orario normale martedì 11 gennaio”.

Sin qui, purtroppo, niente di insolito: isolamenti e quarantene, forzate o volontarie sono ormai all’ordine del giorno da quasi due anni.

Ma l’autoquarantena di un locale, effettivamente è un qualcosa di nuovo.

Massimo Iaretti

Moransengo e Tonengo, la fusione intelligente

Due piccoli comuni della Valcerrina posti nella parte più settentrionale della Provincia di Asti, al confine con la Città Metropolitana di Torino ed appartenenti alla Diocesi di Casale Monferrato, hanno avviato un procedimento per la fusione.

Si tratta di Moransengo e di Tonengo, entrambi con una desinenza di origine longobarda in –engo, entrambi con una forte connotazione agricola e con una popolazione quasi di uguali proporzioni, 213 residenti Tonengo e 187 Moransengo, hanno deciso di mettere insieme le forze per poter sopravvivere. In pratica, pur essendo entrambe le amministrazioni da sempre sostenitrici del mantenimento ognuna della propria identità, hanno deciso di percorrere d’ora in avanti un percorso unitario al fine di evitare di essere magari assorbite da una realtà comunale di maggiori dimensioni che finisca per marginalizzarle.  Il primo passaggio dell’iter è stata la approvazione della delibera dei due consigli comunali in seduta comune che si è tenuta il 23 dicembre scorso presso la casa municipale di Moransengo, illustrata dai due primi cittadini, Massimo Ghigo (Moransengo) e Raffaele Angelo Audino (Tonengo) ed approvata all’unanimità dei presenti di ambedue i consigli. Sede del nuovo municipio una volta che l’iter sarà giunto a conclusione sarà Tonengo, scelta fatta nel modo più democratico possibile, ovvero per sorteggio. Intanto sono già state avviate le convenzioni per razionalizzare al meglio l’utilizzo del personale e le aperture dei municipi. Il passaggio successivo è stato il disco verde concesso dal nuovo consiglio provinciale di Asti il 28 dicembre, praticamente uno dei primi atti nella sua nuova composizione. Adesso la palla passerà alla Regione Piemonte che dovrà indire il referendum nei 2 comuni che avrà natura meramente consultiva (e questa è una pecca nell’iter piemontese, come già fatto notare più volte soprattutto dal Movimento Progetto Piemonte e da alcuni comitati ed associazioni) e si chiuderà con l’approvazione della legge regionale di fusione.

Massimo Iaretti

(Foto Astigov.it)

Violazioni norme anti covid, i controlli della polizia

Continua ed è stata ulteriormente rafforzata, alla luce dell’aggravarsi dei dati sui contagi, l’attività della Polizia di Stato finalizzata a verificare il rispetto delle normative anti covid anche all’interno degli esercizi commerciali.

Martedì sera, equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine, insieme a personale della Polizia Municipale e dell’ASL, nell’ambito di un controllo straordinario coordinato dal Commissariato San Secondo, hanno controllato alcune attività commerciali dei quartieri Crocetta e Santa Rita.

Sono state rilevate diverse infrazioni e comminate sanzioni sia amministrative. Un bar, ubicato nel primo quartiere, è stato sanzionato per 2140 euro per la violazione di alcune norme anticovid e per il mancato rispetto di altre disposizioni a carattere amministrativo.

Poco dopo le 21, è stato controllato un pub dello stesso quartiere. Gli ispettori dell’A.S.L. hanno constatato le pessime condizioni igieniche dei locali cucina che presentavano sporcizia diffusa sia sui pavimenti che sulle attrezzature. La sicurezza sui luoghi di lavoro non era assicurata poiché gli estintori presenti non indicavano le revisioni periodiche e gli impianti elettrici presentavano alcune anomalie. A seguito di quanto emerso, gli ispettori A.S.L. hanno ordinato l’immediata chiusura dell’attività per motivi igienico sanitari, sino al ripristino delle condizioni idonee ed è stata comminata una sanzione di 2000 euro.  Il titolare dell’esercizio è stato denunciato per la mancata revisione dei dispositivi antincendio. Altre sanzioni per 1400 euro sono state emesse per la violazione delle norme anticovid, poiché due degli 11 clienti presenti erano privi del green pass, così come una delle persone che operava nel locale.

A un pub del quartiere Santa Rita, infine, sono state comminate sanzioni per 1200 euro per il mancato utilizzo della mascherina e per la mancanza della certificazione verde di persone presenti sul posto di lavoro.

L’attività di verifica del rispetto delle misure di contrasto alla pandemia aveva portato, la scorsa settimana, gli agenti del Commissariato Dora Vanchiglia alla chiusura per 5 giorni di un bar del quartiere Vanchiglietta e a sanzionare il titolare dell’esercizio per la violazione delle norme anti Covid.

Gli agenti del Commissariato San Paolo, invece, nei giorni scorsi, oltre ad aver sanzionato una panetteria del quartiere Pozzo Strada, sempre per le violazioni anti covid, hanno denunciato in stato di libertà il titolare di un bar dello stesso quartiere. Nel corso del controllo, l’uomo ha fornito agli agenti un green pass senza però fornire un documento sostenendo di non essere in grado di procurarselo. Una volta realizzato che la sua posizione sarebbe stata approfondita, ha consegnato il proprio documento ammettendo di aver precedentemente fornito il green pass di un suo conoscente. Gli agenti, pertanto, oltre a sanzionare amministrativamente l’uomo, lo hanno denunciato in stato di libertà per falsa attestazione a un pubblico ufficiale e sostituzione di persona.

Sempre in materia di contenimento della pandemia, sono, invece, 4 le persone sanzionate da personale del Commissariato Barriera Milano, martedì, nel corso di un controllo straordinario del territorio perché non in possesso del green pass. Le persone sanzionate erano presenti all’interno di una sala scommesse ubicata nel quartiere. Analoga sanzione è stata elevata al titolare dell’attività per l’omessa verifica.

La Befana dei ragazzi di Pro Infantia Derelicta

La Onlus Solid ha effettuato oggi una consegna di dolciumi e calze della Befana ai ragazzi dell’Istituto Pro Infantia Derelicta di Torino.

“Da qualche anno ormai collaboriamo col l’istituto Pro Infantia Derelicta portando aiuti alimentari e dolci nelle festività – dichiarano i volontari Sol.Id – il sorriso dei piccoli ospiti della struttura ci
rende ogni giorno più orgogliosi di quello che facciamo.”
“Con la consegna di oggi rinnoviamo il nostro impegno a collaborare con questa struttura – conclude Sol.Id – in tutto l’arco dell’anno e non solo nelle festività. Già nelle prossime settimane porteremo altri aiuti alimentari e così faremo nei mesi a seguire.”