Il corpo senza vita di uomo è stato trovato dalla Croce verde nell’aiuola collocata tra corso Stati Uniti e corso Castelfidardo a Torino. Il cadavere era di fronte al vagone del Frecciarossa e alla Locomotiva a Vapore posizionati nell’area verde che ospita anche il monumento a Vincenzo Vela. La polizia di Stato è intervenuta per gli accertamenti. È stato verificato in seguito che la vittima è un senza fissa dimora che trovava rifugio sulla locomotiva dalla quale è caduto.
“Borgo Filadelfia , case popolari comprese tra via Reduzzi, via Tunisi , via Montevideo , via Taggia. Cortili ridotti a depositi di masserizie varie , vi giacciono motoscooter cannibalizzati , macchine lasciate lì da tempo immemore con le ruote sgonfie, afflosciate che testimoniano la lunga permanenza. Stradine piene di buche e sembrano un percorso di guerra ,dopo aver subito un bombardamento. Gli abitanti del luogo numerose volte hanno segnalato la pesante situazione all’ATC affinchè si provvedesse a risistemare il manto calpestabile , hanno paura a camminarci sopra col timore di farsi male.
L’ATC ha “provveduto” disseminando l’area con cartelli che segnalano la presenza di buche . Ma non avrebbero fatto prima a far aggiustare le buche e risolvere il problema anzichè piazzare cartelli? Ciliegina sulla torta una roulotte che giace lì da oltre un anno e che nessuno reclama né rimuove.
Si sa che ci viveva un ex inquilino del luogo , poi sfrattato e infine deceduto. Ma non mancano le lamentele per taluni alloggi occupati da famiglie rom che hanno piazzato all’interno dei cortili i loro camper, le loro auto e i loro automezzi di lavoro (camioncini e furgoni con i quali raccattano il ferro), togliendo parcheggi ai residenti.
Gli assegnatari degli alloggi hanno ricevuto l’interessamento da parte dell’ATC ma senza tanta fiducia infatti non hanno ricevuto nè una data né le tempistiche . Si suppone che la situazione descritta rimarrà ancora così per molto tempo” ci scrive il lettore Luigi Gagliano che ci ha inviato le foto.
Interventi sulla linea Rivarolo- Chieri (SFM1)
Da venerdì 23 agosto a domenica 1° settembre Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS) ha programmato importanti interventi sulla linea Rivarolo- Chieri (SFM1) nei pressi di Volpiano.
Con un investimento complessivo di circa nove milioni di euro, RFI avvierà i lavori per la realizzazione del sottopasso carrabile a Volpiano, realizzando così la viabilità alternativa a seguito della soppressione del passaggio a livello di via Regione Cravero.
Per consentire lo svolgimento delle attività, sarà necessario interrompere la circolazione tra Torino Stura e Rivarolo.
Annullo postale per il Sinodo valdese
Poste Italiane comunica che domenica 25 agosto 2024 presso la Casa Valdese, in Via Beckwith, 2 – 10066 Torre Pellice (TO), Poste Italiane sarà presente con un annullo filatelico dedicato agli 850 anni del movimento valdese, promosso dalla Tavola Valdese.
Il Sinodo vedrà la partecipazione di 180 deputati e deputate provenienti da tutta Italia, oltre a numerosi ospiti internazionali e rappresentanze ecumeniche, che si avvicenderanno nelle Valli valdesi. Massimo organo decisionale e democratico/assembleare delle chiese protestanti italiane, questo Sinodo affronterà temi centrali per la vita delle chiese quali la testimonianza della fede, l’impegno sociale e umanitario, il futuro dell’ecumenismo e del dialogo interculturale e interreligioso, la gestione dei conflitti in prospettiva cristiana, per la pace e la giustizia economica ed ecologica, l’autonomia differenziata.
Domenica 25 agosto, dalle ore 13,30 alle ore 19,30 nel giardino della Casa Valdese, Poste Italiane sarà presente con uno stand dove saranno a disposizione i prodotti filatelici specificamente realizzati per l’occasione tra i quali l’annullo, nel formato tondo, che riproduce l’immagine raffigurante il volto di Valdo di Lione realizzata dall’artista Paolo Paschetto (1885-1963), ideatore del logo della Repubblica italiana.
Presso lo stand si potrà incontrare la moderatora della Tavola Valdese, diacona Alessandra Trotta.
Nello spazio filatelico dedicato si potranno inoltre acquistare anche le più recenti emissioni di carte valori, francobolli a tema, insieme ai tradizionali prodotti di Poste Italiane (folder, cartoline, tessere).
Il timbro figurato relativo all’annullo sarà disponibile presso lo sportello filatelico di Pinerolo, in Via Cravero, 15 – 10064 Pinerolo (TO), negli orari di apertura dell’ufficio al pubblico, a partire da lunedì 26 agosto e per i sessanta giorni successivi all’evento, per poi essere depositato presso il Museo Storico della Comunicazione di Roma per entrare a far parte della collezione storico postale.
Per qualsiasi informazione o curiosità sugli annulli e sul tutto il mondo della filatelia è possibile visitare il sito https://filatelia.poste.it/index.html.
È in gravi condizioni il 29enne investito da un’auto mentre viaggiava sul suo monopattino.La polizia municipale dovrà accertare chi tra i due conducenti non ha rispettato semaforo il rosso.
L’ uomo che viaggiava in monopattino è stato portato in gravi condizioni all’Ospedale San Giovanni Bosco.
Proprio domani, mercoledì 21 agosto a San Giusto Canavese si terranno i funerali di Giulia Grigore, la 18enne morta in un incidente avvenuto giovedì 8 agosto, quando la giovane stava andando al lavoro in monopattino ed è stata investita da una vettura.
Investita sulle strisce da 84enne: ragazza gravissima
Grave incidente a Intra (VCO) dove una donna di 30 anni è stata investita sulle strisce pedonali da un Apecar guidato da un anziano di 84 anni. La giovane ha riportato gravissime ferite. È stata portata in ospedale da un’ambulanza. La polizia locale sta verificando la dinamica dell’incidente.
NOTIZIE DAL PIEMONTE
“Nuovi episodi violenti nel carcere di Torino”
“La sfrontatezza, il menefreghismo, il mancato rispetto delle regole minime ed il senso di impunità di cui sono convinti di godere taluni detenuti del carcere di Torino sono tali che assistiamo ogni giorno a incredibili e gravi episodi di violenza tanto che ci chiediamo cosa ci stiamo a fare in carcere a prendere ogni giorno sputi, insulti, minacce e parolacce se il primo a non tutelarci è quello Stato che noi rappresentiamo nelle galere regionali e della Nazione…”. E’ sconfortato Vicente Santilli, segretario per il Piemonte del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, nel raccontare quel che è avvenuto nelle ultime ore nel carcere torinese, dove un detenuto straniero ha persino scagliato una scrivania contro un direttore penitenziario ed un educatore, tentando di aggredirli. “Questa volta i fatti sono avvenuti durante lo svolgimento dei consigli di disciplina nei confronti dei detenuti resisi protagonisti di fatti contrari alle regole dell’Istituto. Due ristretti, un brasiliano che era stato scoperto a produrre alcolici in cella facendo macerare della frutta in un secchio e un senegalese a cui era stato elevato rapporto disciplinare per altri motivi sono stati convocati nella giornata di ieri per la valutazione dei singoli casi da parte del consiglio di disciplina, presieduto dal direttore di una delle Case Circondariali della Regione. Il primo detenuto di cui è stata valutata la posizione è stato il brasiliano il quale, dopo esser stato informato della sanzione comminatagli, uscendo dalla stanza ha proferito insulti e minacce nei confronti del direttore“, spiega il sindacalista. Il quale evidenzia che “mentre veniva fatto risalire al piano detentivo, il detenuto senegalese è stato fatto accedere nell’Ufficio entro il quale era costituito il consiglio di disciplina e, durante il giudizio, il soggetto ha dato in escandescenza danneggiando gli arredi dell’ufficio, insultando l’educatore ed il direttore per poi tentare di colpirli spingendo con forza una scrivania. Immediatamente è’ intervenuto il personale di Polizia Penitenziaria che ha riaccompagnato il detenuto in cella, tuttavia, nel tragitto, una volta giunto presso la rotonda del piano terra ha ripreso la sua furia danneggiando gli arredi presenti e urlando insulti ed improperi contro i presenti. Avvertiti i rumori di oggetti rotti e grida provenienti dai piani sottostanti, il brasiliano appena giudicato dal consiglio di disciplina e rientrato in cella, ha quindi chiesto di scendere con la scusa di volersi recare in palestra. Una volta giunto a piano terra, ha iniziato a dare manforte all’altro detenuto riuscendo ad entrare nuovamente nell’ufficio comando, ove erano ancora presenti i componenti del consiglio di disciplina, riuscendo poi ad afferrare una sedia e scagliarla contro i presenti. Immediatamente, il personale di polizia penitenziaria è intervenuto per allontanare i due facinorosi e proteggere il direttore, l’educatore e gli altri presenti”.
“Così non si può più lavorare”, denuncia Santilli. “Quel che è accaduto evidenzia ancora una volta come dentro le carceri del nostro Paese, ma in particolare nella Casa Circondariale di Torino, siano saltati completamente tutti gli schemi e in alcuni detenuti non siano presenti anche solo il più pallido bagliore delle elementari regole di educazione e viver civile. Basta, basta, basta!!! Chissà se ora che il destinatario delle violenze dei detenuti è stato un Direttore di carcere, anziché il solito appartenente alla Polizia Penitenziaria, la sensibilità delle istituzioni sarà sfiorata dal senso di pericolosità e precarietà che quotidianamente si respira in carcere”.
“Ci chiediamo quanto ancora dobbiamo aspettare per vedere l’assegnazione di un Comandante alla Casa Circondariale di Torino”, conclude Santilli, “perché non è assolutamente normale che un carcere da 1400 detenuti, in cui sono presenti tutti i circuiti penitenziari dell’Ordinamento e complesso come nessun altro nel Paese, sia da mesi senza un Comandante. A Torino serve un Comandante d’esperienza che abbia una visione d’insieme sulla complessità della gestione delle detenzioni! Ci vuole una presa di coscienza e un cambio di marcia che garantisca sicurezza dentro e fuori le mura detentive o presto l’ondata di violenza sarà incontenibile e non si potrà dire che il Sappe non l’aveva detto!”.
Per Donato Capece, segretario generale del SAPPE, “ormai, episodi come questi, in quasi tutti i penitenziari del Piemonte sono all’ordine del giorno tanto da non fare più né notizia sull’opinione pubblica e, cosa ancor peggio, da considerare il quanto non più fatti di una sbalorditiva gravità, ma quasi come ordinaria amministrazione. È seria preoccupazione, da parte del personale di Polizia Penitenziaria, che se l’andamento di violenza, che sta caratterizzando questo periodo storico, che non trova eguali negli ultimi 20anni, a dover garantire la sicurezza e legalità all’interno degli Istituti Penitenziaria, dovrà essere chiamato l’Esercito e ciò per la semplice conseguenza dell’alto numero di feriti che si registrano tra il personale del Corpo di polizia penitenziaria“.
“Non lasciate soli le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria: il tracollo del sistema è dietro l’angolo”, conclude Capece: ““servono regole ferree per ristabilire ordine e sicurezza nelle carceri, attuando davvero quella tolleranza zero verso i detenuti violenti che, anche in carcere, sono convinti di poter continuare a delinquere nella impunità assoluta! Qui serve, forte ed evidente, la presenza dello Stato, che non può tollerare questa diffusa impunità, e servono provvedimenti urgenti ed efficaci!”.
Rapine nelle ville, individuati presunti ladri
I Carabinieri di Alba hanno condotto le indagini sulle rapine in villa che si sono concluse con l’individuazione degli ultimi due indagati, ritenuti complici dei soggetti che lo scorso 4 giugno erano stati raggiunti da un’ordinanza di custodia cautelare. I delitti contestati sono rapina aggravata in concorso e lesioni, e si riferiscono a due gravi fatti di cronaca verificatisi a Montegrosso d’Asti nel 2021 e a Govone nel 2023 quando vennero rapinate le ville di alcuni anziani del luogo.
“Allarme ragno violino”: ma il comunicato ASL è falso
Un comunicato su presunte segnalazioni di presenza del «ragno violino» nelle zone periferiche di Novara è apparso sui social con gli accorgimenti da adottare in caso di morso dell’insetto. Peccato che il comunicato non sia stato diffuso dall’Asl di Novara, ma sia un falso. La smentita è arrivata da ASL e Comune di Novara.