CRONACA- Pagina 701

Muore 18enne travolto da un treno sulla Torino-Milano

Mercoledì un ragazzo italiano di 18 anni è morto sul colpo  investito da un treno, alla stazione di Settimo Torinese. Sul binario 1 stava passando  un convoglio della linea Torino-Milano diretto verso Torino, fermatosi solo parecchi metri dopo l’urto. Sul posto  i sanitari, i vigili del fuoco, i carabinieri, la polizia ferroviaria e i tecnici delle ferrovie. Si tratterebbe di un suicidio.

Spacciava droga nel garage del nonno

Il fatto è avvenuto a Moncalieri, protagonista un ventiquattrenne. Gli agenti della Squadra Volante vengono a conoscenza dell’attività di spaccio di cui sarebbe responsabile un giovane cittadino italiano, attività condotta in un garage di una borgata del comune di Moncalieri.

Gli agenti si recano presso il domicilio dell’uomo dove quest’ultimo viene trovato in possesso di un involucro contenente sostanza stupefacente. Nel corso della perquisizione effettuata, con l’ausilio dell’unità cinofila, in uno stanzino dell’autorimessa di proprietà del nonno, ma in uso al ventiquattrenne, gli agenti rinvengono quasi 140 grammi di marijuana, l’occorrente per il confezionamento delle dosi e più di 4000 euro in contanti, questi ultimi riposti in una credenza in legno. A casa del ragazzo, gli agenti trovano poi 8 bombe carta artigianali e prive di etichettatura di produzione e una quarantina di artifizi pirotecnici in grado di produrre uno scoppio per “simpatia”, non vendibili in armeria ma nei soli depositi di fabbrica ed ad esclusivo uso professionale.

Alla luce dei fatti, il ventiquattrenne è stato tratto in arresto in quanto gravemente indiziato dei reati di spaccio di sostanza stupefacente e di detenzione illegale del materiale esplodente. Il cittadino italiano è anche stato deferito in stato di libertà per ricettazione, per il possesso delle 8 bombe carta.

A Rivalta nidi aperti anche il sabato mattina

La Città di Rivalta si aggiudica il bando di Regione Piemonte

Sono 22 i bambini e le bambine che a partire da metà gennaio usufruiranno dei
sabati di apertura delle scuole della prima infanzia. La Città di Rivalta è infatti tra
i 63 comuni vincitori del bando «Attuazione di una misura di sostegno al
prolungamento orario dei servizi educativi per la prima infanzia a titolarità
comunale» nell’ambito del POR FSE 2014/2020 Asse 2 “Inclusione sociale e lotta
alla povertà” promosso da Regione Piemonte per l’ampliamento dell’orario degli
asili nido.

Da sabato 14 gennaio e fino alla fine di giugno, tutti i sabati mattina dalle 8.30
alle 12.30, il servizio nido sarà aperto senza costi aggiuntivi per le famiglie. E non
si tratterà di un semplice ampliamento dell’orario: il progetto “Come un pittore”
darà ogni mese ai bambini la possibilità di lavorare su un colore protagonista e
svolgere diverse attività laboratoriali per stimolare la curiosità e la fantasia.
«Speriamo che questa nuova fascia oraria di apertura, che non avrà ulteriori aggravi
economici, possa migliorare la qualità della vita e l’organizzazione famigliare e
permettere una maggiore conciliazione con le esigenze lavorative dei genitori»
spiega il vicesindaco e assessore alle Politiche per la scuola di Rivalta Agnese
Orlandini.

Per poter attivare il servizio era necessario raggiungere il minimo di cinque
adesioni: al 31 dicembre – termine per l’iscrizione dei partecipanti – 19 famiglie
hanno iscritto i loro bambini. L’obiettivo è stato raggiunto grazie al lavoro degli
uffici amministrativi in sinergia con i gestori e fino al 21 gennaio sarà possibile
accogliere ancora nuove adesioni fino a esaurimento posti.

«Siamo felici che questa opportunità sia stata colta anche dalle famiglie di bambini
non normotipici, che potranno così gioire di un momento in più di socializzazione e
relazione con i loro compagni» aggiunge Agnese Orlandini.

Covid, la Regione ricorda le nuove regole per l’uscita dall’isolamento

Stabilite dall’ultima circolare del Ministero della Salute.

Chi è sempre stato asintomatico e chi non presenta comunque sintomi da almeno 2 giorni può terminare l’isolamento dopo 5 giorni dal primo test positivo o dalla comparsa dei sintomi, a prescindere dall’effettuazione del test antigenico o molecolare.

Per i casi che sono sempre stati asintomatici l’isolamento potrà terminare anche prima dei 5 giorni qualora un test antigenico o molecolare risulti negativo.

Le persone immunodepresse possono terminare l’isolamento dopo un periodo minimo di 5 giorni, ma sempre necessariamente a seguito di un test antigenico o molecolare con risultato negativo.

Gli operatori sanitari, se asintomatici da almeno 2 giorni, possono concludere l’isolamento non appena un test antigenico o molecolare risulta negativo.

I cittadini che hanno fatto ingresso in Italia dalla Repubblica Popolare Cinese nei 7 giorni precedenti il primo test positivo possono terminare l’isolamento dopo un periodo minimo di 5 giorni dal primo test positivo, se asintomatici da almeno 2 giorni e negativi a un test antigenico o molecolare.

Il tampone può essere effettuato in farmacia oppure gratuitamente ad accesso diretto presso uno degli hotspot pubblici elencati su www.regione.piemonte.it

È obbligatorio, al termine dell’isolamento, l’uso di mascherine FFP2 fino al decimo giorno dall’inizio della sintomatologia o dal primo test positivo (nel caso degli asintomatici), ed è comunque raccomandato di evitare di frequentare persone ad alto rischio e/o ambienti affollati. Queste precauzioni possono essere interrotte in caso di negatività a un test antigenico o molecolare.

Tutte queste disposizioni vengono comunque ricordate nell’sms che il cittadino riceve dopo l’accertamento della positività al Covid.

Coloro che hanno avuto contatti stretti con persone confermate positive devono applicare il regime dell’autosorveglianza, durante il quale è obbligatorio indossare mascherine FFP2, al chiuso o in presenza di assembramenti, fino al quinto giorno successivo alla data dell’ultimo contatto stretto. Se durante il periodo di autosorveglianza si manifestano sintomi suggestivi di possibile infezione da Covid è raccomandata l’esecuzione immediata di un test antigenico o molecolare.

Gli operatori sanitari devono eseguire un test antigenico o molecolare su base giornaliera fino al quinto giorno dall’ultimo contatto con un caso confermato.

Chiude dopo 70 anni storica orologeria

L’ orologeria Sacchi di Novara chiude per sempre i battenti dopo più di  70 anni di storia. Il titolare, Armando Sacchi, va in pensione. Il 31 dicembre 2022 è stato  il suo ultimo giorno di lavoro. Non c’è già più l’insegna sulle vetrine di via Mazzini 19. Oltre 70 anni fa  ad avviare il negozio furono  i genitori di Armando che, nel 1949, rilevarono un’orologeria  in corso della Vittoria, per trasferirsi  poi in via Mazzini.
NOTIZIE DAL PIEMONTE

Il sostegno della Regione ai gruppi di protezione civile

OLTRE 1 MILIONE 350 MILA EURO

La Regione ha approvato un programma di finanziamenti di cui beneficeranno 134 associazioni 

 

 

L’assessorato alla Protezione civile della Regione Piemonte, all’interno di una programmazione pluriennale, ha nuovamente messo al centro dell’attenzione i gruppi locali di Protezione civile, individuando, a seguito di differenti bandi, 134 realtà di volontariato che beneficeranno di 1 milione 350 mila euro.

Tali risorse, destinate in modo preferenziale all’acquisto di vestiario, dispositivi di protezione, mezzi e attrezzature, consentiranno a migliaia di uomini e donne del sistema regionale di operare più efficacemente sul territorio piemontese.

«In questi anni l’attività della Protezione civile è stata a pieno ritmo – spiegano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore Marco Gabusi – Sappiamo quanto sia necessario che gli operatori abbiano divise e strumentazioni sempre più performanti per rispondere con tempismo alle richieste, garantendo l’incolumità dei volontari».

Concludono Cirio e Gabusi: «Non esiste giorno, festivo o feriale che sia, in cui i gruppi di  Protezione civile non siano presenti, insieme alle Forze dell’ordine, a prendersi cura di tutti noi. Sono persone che senza sosta mettono la collettività davanti a tutto. I contributi economici che possiamo dare come Regione sono il nostro “grazie” tangibile per questo loro lavoro silenzioso, ma incessante».

Fatto di cocaina, con un tombino spacca i finestrini di 17 auto

Una delle scorse notti, ad  Alessandria, un uomo in preda all’alcol e alla cocaina, con un tombino, ha rotto i finestrini di 17 auto  parcheggiate, nel tentativo di rubare ciò che si trovava all’interno. Il rumore che ha provocato ha allertato  un cittadino che ha chiamato il 112. In pochi minuti la Squadra Volante della Polizia è giunta sul posto e ha arrestato l’uomo.
NOTIZIE DAL PIEMONTE

Confagricoltura, PSA: “Bene proroga per l’emergenza, ma si proceda con le reti”

 

Salgono a 143 i capi risultati positivi alla Peste Suina Africana in Piemonte. Confagricoltura Piemonte sottolinea che sono ancora pochi i chilometri di rete installati per arginare la diffusione del virus

 

Sono ancora solo 105 sui 170 previsti i chilometri di rete installata tra Piemonte e Liguria, nei territori ad alto rischio di infezione da PSA” afferma il presidente di Confagricoltura Piemonte Enrico Allasia subito dopo aver appreso di un nuovo ritrovamento di una carcassa infetta in provincia di Alessandria. “ Sicuramente la proroga dello stato di emergenza aiuterà le amministrazioni a completare l’opera, ma i tempi stringono. Dobbiamo andare a velocità doppia se realmente vogliamo contenere il contagio che proprio nei mesi invernali ha una spiccata capacità di propagarsi tra i selvatici” continua Allasia.

Ad oggi sono 1977 i cinghiali abbattuti in Piemonte per contrastare il diffondersi della PSA, secondo i dati dell’Istituto zooprofilattico di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, mentre il monitoraggio della situazione epidemiologia portato a termine alla fine del 2022 riporta 267 casi accertati in Italia, isole escluse.

Nelle provincie più colpite, ci stiamo assicurando che gli imprenditori agricoli dediti all’allevamento di suini mettano in campo tutte le misure relative alla biosicurezza, anche grazie ai fondi stanziati con la Misura 5.1.1 del PSR, ma non possiamo permettere che il comparto venga penalizzato dalla chiusura di quelle aziende che nonostante tutto, rientrano nelle Zone infette I e II, in continuo ampliamento” aggiunge Lella Bassignana direttore della Confederazione piemontese, sottolineando inoltre il fatto che sono stati stanziati 10 milioni di euro per realizzare le opere di contenimento e che ciascuna Regione confinante ha messo a disposizione altri fondi affinchè tutte le operazioni siano svolte al meglio.

Conclude Allasia: “Siamo sicuri che gli allevamenti intensificheranno ulteriormente le pratiche virtuose, rivelatesi efficaci in alcuni casi, ma dobbiamo essere altrettanto sicuri che possano continuare a lavorare qualora dovessero rientrare nelle zone di restrizione. La politica deve aver il coraggio di fare delle scelte strategiche per tutelare i vari comparti agricoli. Chiediamo alla Regione di accelerare il processo di depopolamento, di ricerca e analisi delle carcasse e di investire altre risorse economiche per completare le opere di recinzione delle zone colpite”.

Nel Torinese sequestrata più di una tonnellata di fuochi d’artificio illegali

/

Due le persone arrestate

Nell’ambito delle attività di prevenzione e contrasto alla commercializzazione e all’uso illegale di artifici pirotecnici, la Polizia di Stato, in particolare gli agenti della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale, a seguito di mirata attività di polizia giudiziaria, hanno sottoposto a sequestro, nel mese di dicembre, fino all’ultimo giorno dell’anno, più di 1000 kg di materiale pirotecnico, illegale o illegalmente detenuto.

La metà degli artifici sequestrati, circa 520 Kg, rinvenuta all’interno di un esercizio commerciale di Carmagnola, stipata in una pertinenza del locale, ha comportato per il gestore l’immediata sospensione per giorni 7 dell’attività di somministrazione di alimenti e bevande del predetto esercizio pubblico, sancito con provvedimento del Questore di Torino, notificato la mattina di sabato 31 dicembre 2022.

Altri due importanti sequestri, a San Francesco al Campo e Torino hanno condotto all’arresto, in due distinte operazioni, di due cittadini italiani a carico dei quali sono stati sequestrati complessivamente 500 kg di prodotti pirotecnici illegali, perché non conformi alla normativa vigente, parte dei quali assolutamente vietati.

Le attività condotte dagli investigatori hanno permesso di appurare l’approvvigionamento di parte del materiale attraverso ordini online a ditta di produzione di artifici pirotecnici.

Al primo arrestato è stata contestato il più grave reato di fabbricazione di prodotti esplodenti in quanto trovato in possesso, tra l’altro, di polvere esplosiva denominata “flash powder” per un peso di oltre 2 kg.,  miccia pirotecnica,  circa 400  tubi in cartone, 1000  tappi per sigillare tubi di cartone. Il materiale, verosimilmente, sarebbe stato utilizzato per la fabbricazione di “bombe carta”.

La “flash powder” è una miscela molto fine di colore grigio, composta con alluminio e sali di potassio che produce un potenziale esplosivo di elevata pericolosità.

Altri artifici sequestrati sono estremamente pericolosi, motivo per il quale non possono essere venduti neppure presso le armerie ai titolari di porto d’armi, ma esclusivamente nei depositi di esplosivi all’ingrosso a professionisti del settore, titolari di certificato di idoneità rilasciato dalla Prefettura.

 

Entrambi i prevenuti, dopo aver informato l’Autorità Giudiziaria, sono stati associati alle carceri rispettivamente di Ivrea e Torino, in attesa dell’udienza di convalida innanzi ai G.I.P. di Ivrea e Torino.

Sono stati anche denunciati in stato di libertà per detenzione abusiva di materiale esplodente di tipo pirotecnico.

Il materiale non classificato in parte è già stato già distrutto dal locale nucleo Artificieri, previa autorizzazione dell’Autorità Giudiziaria, e in parte sarà distrutto, non appena perverrà l’autorizzazione.

 

Polfer, bilancio di un anno: 77 arresti

Circa 223.000 persone controllate, 77 arrestati e 505 indagati: è questo il primissimo bilancio di fine anno dei controlli della Polizia Ferroviaria per il Piemonte e la Valle D’Aosta.

Numerosi anche i sequestri: 1 arma da fuoco, 24 armi da taglio e 14 armi improprie, nonché circa 1 kg di sostanze stupefacenti.

Durante l’anno sono state impiegate oltre 12.000 pattuglie in stazione e 2500 nei servizi di vigilanza a bordo treno. Sono stati presenziati complessivamente 8.000 convogli ferroviari. Sono stati, inoltre, predisposti 834 servizi antiborseggio in abiti civili,sia negli scali che a bordo treno.

Le attività di prevenzione sono state incrementate con un aumento delle giornate straordinarie di controllo del territorio per un totale di 43 operazioni organizzate dal Servizio Polizia Ferroviaria in ambito nazionale: 12 Stazioni Sicure, finalizzate al contrasto delle attività illecite maggiormente ricorrenti in ambito ferroviario; 12 Rail Safe Day”, destinate a prevenire comportamenti impropri o anomali, spesso causa di investimenti,12Oro Rosso, per il contrasto dei furti di rame e 2 Action Week, finalizzate al potenziamento dei controlli nell’ambito deltrasporto ferroviario di merci pericolose. Inoltre, in campo internazionale, gli operatori della Polfer del CompartimentoPiemonte e Valle D’Aosta hanno partecipato alle 4Rail Action dayed una “Action Week” organizzate dall’associazione RAILPOL per contrastare i fenomeni criminosi maggiormente diffusi in ambito ferroviario e prevenire possibili azioni terroristiche o eversive.

L’attività di contrasto ai furti di rame, che in ambito ferroviario spesso causano ritardi alla circolazione dei treni, oltre checonsistenti disagi per i viaggiatori, si è tradotta in 208 controlli ai centri di raccolta e recupero metalli, in 106 servizi di pattugliamento delle linee ferroviarie ed in 154 servizi di controllo su strada a veicoli sospetti. Tale articolato dispositivo ha consentito il sequestro di una porzione di un’area di azienda, ove veniva svolta attività di rottamazione di autovetture, all’interno della quale è stata scoperta anche la presenza di veicoli rubati; l’arresto di un soggetto; la denuncia di altre 9 persone; la contestazione di sanzioni amministrative per un totale di 46.066euro.

Nell’ambito dei controlli delle merci pericolose, sono stateeffettuate verifiche su circa 32 carri ferroviari, italiani e stranieri,nel corso delle 2 action week dedicate, che si sono affiancate alleordinarie attività di controllo, svolte dal personale della Specialità.

Nel 2022 gli agenti della Polizia Ferroviaria hanno rintracciato circa 31 persone scomparse, di cui circa 21 minori.

Diversi gli episodi registrati anche quest’anno in merito a ragazzi sui binari per giochi e sfide che avrebbero potuto avere conseguenze tragiche. Spesso, in questi casi, i giovani protagonisti ignorano i pericoli presenti nelle stazioni o sui treni; per questo la Polizia Ferroviaria è da tempo impegnata nelle scuole per promuovere, in particolare tra gli adolescenti, la cultura della sicurezza individuale in ambito ferroviario. In questo Compartimento Polizia Ferroviaria sono stati 1432 gli studenti di scuole secondarie di 1° e 2° grado delle province di Torino, Verbano Cusio Ossola, Vercelli, Asti, Biella e Alessandria, raggiunti nel corso dell’anno nell’ambito del progetto di educazione alla legalità, “Train…to be cool.

Il Compartimento Polfer di Torino ha partecipato, inoltre,nell’ambito del progetto ministeriale, alla XXXV edizione del Salone Internazionale del Libro svoltosi a Torino nel mese di maggio, dove gli operatori impiegati nello stand appositamente dedicato a questa Specialità, hanno promosso, tra i numerosi visitatori presenti, i valori della sicurezza in ambito ferroviario.