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14 ottobre 1964. “Il Concerto per la Resistenza” Tre incontri del “Comitato Arci Torino”

Per far conoscere il recuperato Concerto eseguito per la prima volta nel ’64 al “Gobetti”

Si inizia domenica 19 novembre

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Quasi sessant’anni fa. L’evento fu decisamente unico nella storia di Torino e dell’Italia, capace di mettere insieme musica e memoria storica. Era il 14 ottobre del 1964, un mercoledì, quando al torinese “Teatro Gobetti” fu eseguito in primis il “Concerto per la Resistenza”, commissionato da un’allora giovanissima “Arci” (nata nel ’56) a tre grandi compositori – Giorgio Ferrari, Guido Ferraresi e Carlo Mosso – e composto da  tre opere musicali, tributo alla “Resistenza” e all’“antifascismo”, su testi poetici di illustri autori come Giuseppe Ungaretti, Salvatore Quasimodo e Corrado Govoni. Per far conoscere quel concerto, oggi recuperato, il “Comitato Arci Torino” ha organizzato tre incontri tra novembre e dicembre, occasione anche per promuovere la “piattaforma” nata per farlo rivivere.

Il concerto fu voluto e organizzato dall’ “Associazione Culturale Arturo Toscanini” e dall’“Arci di Torino” grazie al presidente del primo Circolo Enzo Lalli, che quel giorno registrò l’evento in maniera amatoriale. Arrivato a noi, il nastro è stato ripulito e distribuito digitalmente. Nel 2022 è stato poi scomposto in più di 150 campioni musicali dai maestri Andrea Maggiora e Giorgio Mirto: con questi campioni è stata ricostruita una bacheca online all’interno del sito www.risuonalaresistenza.it, una “piattaforma digitale” dove è possibile non solo prendere coscienza del “Concerto” e del suo valore culturale e storico ma anche usarne alcuni campioni – selezionati da musicisti esperti – per le proprie composizioni che potranno essere ricaricate e condivise come omaggio, decostruzione e ricostruzione del narrato sulla “Resistenza”.

Gli Incontri

Sono tre. Si inizia con “Il concerto per la Resistenza del 1964 – Un’esperienza d’ascolto con Edoardo Dadone” (giovane musicista e compositore cuneese), in collaborazione con l’associazione “Dewrec”, domenica 19 novembre, ore 17, nella sede dell’“Unione Culturale Antonicelli”, in via Cesare Battisti 4, a Torino.

L’incontro racconterà quel concerto, com’è nato, e guiderà il pubblico all’ascolto e all’approfondimento delle musiche di quel giorno. Sarà anche possibile consultare gli spartiti, avere tra le mani il libretto di sala, proprio in quegli “Infernotti” di “Palazzo Carignano”, culla dell’antifascismo torinese, dove si svolsero tante attività dell’“Associazione Toscanini”, dell’“Arci” stessa, insieme a quelle dell’“Unione Culturale Franco Antonicelli”. Interverranno anche Claudio Simone e Guido Panelladell’“Unione Culturale Antonicelli”, Max Borella dell’“Arci di Torino” e Francesco Salinas, vicepresidente della “Fondazione Istituto Piemontese Antonio Gramsci”.

A seguire, il secondo appuntamento sarà all’insegna de “L’impegno musicale dell’‘Arci’ negli anni ’60. Dal ‘Concerto per la Resistenza’ a www.risuonalaresistenza.ital “Circolo Arci Margot” di via Donizzetti 23 a Carmagnola, domenica 26 novembre, ore 17. L’incontro vuole raccontare quel momento storico e lo spirito che mosse l’ “Arci” di allora a commissionare tre opere a tre grandi artisti della classica contemporanea. Allo stesso tempo si guarda però avanti, con la presentazione al pubblico più giovane della piattaforma www.risuonalaresistenza.it. Interverranno Max Borella per “Arci Torino” ed Elisa Salvalaggio, etnomusicologa.

Terzo incontro: “Il portale www.risuonalaresistenza.it, funzionamento e potenzialità”, una lezione di introduzione al portale musicale di Max Borella, mercoledì 15 dicembre, ore 19, alla “Gamma Music Institute”, in via Carlo Allioni 3, a Torino. Per partecipare a questo ultimo incontro: info@gammamusicinstitute.com

Scrive Matteo D’Ambrosio, direttore della “Fondazione Istituto Piemontese Antonio Gramsci”:  “Questo progetto dimostra ancora una volta quanto gli archivi siano non solo fonti documentarie, ma anche e soprattutto strumenti di partecipazione in grado di generare nuova creatività e produzione culturale, a partire però da percorsi di senso, in questo caso specifico, dai valori della ‘Resistenza’ e dell’ ‘antifascismo’”.

g.m.

Nelle foto:

–       L’unica immagine arrivata a noi del Concerto del ‘64

–       Articolo dell’epoca sul Concerto da “L’Unità”, a firma di Nino (Leone) Ferrero, ferito, durante gli anni di piombo, in un attentato terroristico messo in atto da “Azione Rivoluzionaria”

Punta coltello alla gola della farmacista e la rapina

Rapina nel pomeriggio di ieri, giovedì alla farmacia delle Molinette di via Nizza a Torino. Momenti di paura a causa di  un uomo che ha puntato  un taglierino alla gola della direttrice facendosi consegnare il denaro in cassa sotto gli occhi dei clienti. Facendosi scudo della donna il rapinatore è uscito ed è fuggito. Ma gli agenti delle volanti lo hanno preso poco dopo è lo hanno portato in carcere.

Lutto a scuola per la morte della giovane professoressa

Profondo dolore nel mondo scolastico per la prematura scomparsa della professoressa Serena Gallione, di appena 40 anni. L’insegnante è mancata in ospedale a Biella dove era  ricoverata. Lascia il marito Emanuel con la figlia e la mamma.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

Che senso ha quel blocco di cemento in via Garibaldi?

Caro direttore,

vi scrivo nella speranza che il vostro giornale possa fare da cassa di risonanza al fine di risolvere una situazione che si protrae da troppo tempo. Mi riferisco al blocco di cemento protetto da una catena che da tempo immemore si trova in via Garibaldi, quasi all’angolo con via della Consolata. Chi passa da lì, turista e non, rimane un po’ sconcertato nel vedere un blocco di cemento nel bel mezzo della via, senza alcuna utilità. Forse i più anziani ricorderanno che in origine, al posto del cemento, c’era una spessa lastra di vetro che consentiva di vedere il sottostante tratto di mura romane. Col tempo la lastra di vetro si era però rovinata ed anche l’umidità proveniente dal sottosuolo aveva reso praticamente impossibile vedere le mura sottostanti. Ma anziché sostituire la lastra di vetro danneggiata, qualcuno ha pensato bene di coprire il tutto con un po’ di cemento. A distanza di così tanto tempo non sarebbe forse opportuno ripristinare la lastra di vetro? Se invece non si ha più interesse a far vedere l’antico tratto di mura, non sarebbe meglio eliminare definitivamente quell’obbrobrio? Che senso ha infatti lasciarlo lì? Ormai è solo più un ostacolo al transito delle persone. Spero che chi di dovere possa intervenire per risolvere la situazione una volta per tutte.

Luca Manfredi

Sciopero del trasporto pubblico di venerdì, le fasce garantite Gtt

Venerdì 17 novembre 2023 è previsto uno sciopero nazionale del servizio di trasporto pubblico locale a cui aderiscono le OO.SS. Filt Cgil e Uiltrasporti e uno sciopero aziendale indetto dalla O.S. Fast – Confsal, entrambi relativi a tematiche economico-sociali.

IL SERVIZIO DI TRASPORTO PUBBLICO LOCALE SARÀ COMUNQUE GARANTITO NELLE SEGUENTI FASCE ORARIE:

  • Servizio URBANO-SUBURBANO, METROPOLITANA, CENTRI DI SERVIZI AL CLIENTE: dalle ore 6.00 alle ore 9.00 e dalle ore 12.00 alle ore 15.00.
  • Servizio EXTRAURBANO, Servizio BUS SOSTITUTIVO FERROVIA sfmA – Torino-Aeroporto-Germagnano-Ceres: da inizio servizio alle ore 8.00 e dalle ore 14.30 alle ore 17.30. 
  • Servizio FERROVIARIO sfm1 – Rivarolo-Chieri: dalle ore 6.00 alle ore 9.00 e dalle ore 18.00 alle ore 21.00

Sarà assicurato il completamento delle corse in partenza entro il termine delle fasce di servizio garantito.

Lo sciopero potrà avere ripercussioni anche sui diversi servizi gestiti da GTT, con conseguenti possibili disagi per la clientela.

Nuove telecamere a presidio delle corsie preferenziali

 Per agevolare e velocizzare il percorso di bus e tram

 

La Giunta Comunale ha approvato questa mattina su proposta dell’assessora alla Mobilità Chiara Foglietta una modifica al progetto del dicembre 2020 per la realizzazione di nuovi impianti di rilevazione del traffico.

Con tale rimodulazione si intende garantire un maggiore controllo sulle aree pedonali, sulla Ztl e nei tratti più critici della viabilità dissuadendo chi è solito attraversarle indebitamente dal farlo e rendendo più fluido il trasporto pubblico con gli autobus che potranno finalmente muoversi lungo corsie preferenziali non rallentati da altri veicoli.

Oltre alle due telecamere già posizionate nella zona pedonale di via Di Nanni  e alle tre in uscita dal centro città nei corsi Galileo Ferraris e Re Umberto e in via della Consolata, il progetto, che consentirà anche la sostituzione di parte degli impianti della ZTL centrale attualmente in esercizio con altri tecnologicamente più avanzati, prevede la realizzazione di nuovi varchi: al Monte dei Cappuccini; nelle aree pedonali della Crocetta e in via Vibò, nelle vie Fiano, Corio, Musinè, San Rocchetto, Rocciamelone al Borgo Vecchio nel quartiere Campidoglio; sulle corsie riservate agli incroci dei corsi Vittorio e Re Umberto in direzione di piazza Rivoli, tra i corsi Vittorio e Cairoli in direzione centro, tra il ponte Sommeiller e via Sacchi, in via Vanchiglia all’altezza di via degli Artisti e lungo il tracciato delle due linee Bus Rapid Transport (BRT Linea 2 e 5) previste dal nuovo piano di trasporto.

“Rendere il trasporto pubblico più efficiente e attrattivo vuol dire anche agevolare e velocizzare il percorso di autobus e tram, renderlo più scorrevole – spiega l’assessora Foglietta –  L’installazione di telecamere nei tratti più critici della viabilità cittadina concorrerà, insieme alla priorità semaforica riservata ai mezzi pubblici, ad aumentare la velocità commerciale del trasporto pubblico, che spesso viene rallentato dall’uso improprio che le auto private fanno delle corsie preferenziali,  riducendo così i tempi di attesa e consentendo un servizio più puntuale.”

Inalterata la spesa prevista la progettazione, l’acquisizione, l’installazione e la messa in esercizio delle 46 telecamere che è di 1 milione e 500mila euro e verrà finanziata con economie di mutuo.

Una “catena umana” vestita di viola abbraccerà il Sant’Anna

Per la 15^ Giornata mondiale del Prematuro
Venerdì 17 novembre 2023, in occasione della 15^ Giornata mondiale della Prematurità, alle ore 15 una “catena umana” di genitori, operatori dell’ospedale Sant’Anna di Torino, parenti e cittadini, vestiti di viola (colore simbolo della prematurità) abbraccerà simbolicamente il perimetro attorno all’ospedale.
Sono circa 27.000 all’anno in Italia e circa 1800 in Piemonte i neonati prematuri, nati prima delle 37 settimane di gravidanza: di questi, circa 4000 (circa 200 in Piemonte) sono quelli nati molto pretermine, prima delle 32 settimane (dati CedAP 2022).
La sopravvivenza, ma soprattutto la salute, lo sviluppo neuro – evolutivo e la qualità di vita futura di questi neonati, in particolare di quelli più fragili ed immaturi, sono migliorate progressivamente negli ultimi anni. È oggi ampiamente riconosciuto il ruolo, in questo straordinario miglioramento, dell’impiego di tecnologie sempre più sofisticate e meno invasive, ma anche quello del coinvolgimento attivo delle famiglie, che diventano loro stesse “strumento di cura”.
La nascita prematura, e tutto ciò che essa determina, apre ad una realtà genitoriale che stride fortemente con l’idea del “bambino immaginato”, così diverso dal bambino reale che dopo la nascita è il figlio. A questa segue l’esperienza del ricovero, unica per ogni prematuro e per il suo nucleo familiare. I genitori hanno bisogno di credere nelle loro capacità e di sentirsi accolti, sostenuti dall’équipe assistenziale della Terapia Intensiva Neonatale (TIN) ed attivamente coinvolti nell’accudimento del figlio, sin dai primi giorni di vita.
Uno dei trattamenti più potenti che un neonato può ricevere, evidenzia la EFCNI – European Foundation for the Care of Newborn Infants, è il contatto pelle a pelle con un genitore e per questo ogni bambino ha il diritto di beneficiare sempre della vicinanza dei genitori. Il KC (Kangaroo Care), contatto pelle a pelle continuo e prolungato, sottolinea la EFCNI, produce effetti documentati, tra cui migliore regolazione termica, migliore produzione di latte materno, prevenzione delle infezioni, facilitazione positiva degli effetti fisiologici, comportamentali.
Il 17 novembre di ogni anno si celebra la Giornata Mondiale della Prematurità, il cui obiettivo è quello di sensibilizzare a livello mondiale le istituzioni e la popolazione sulle sfide che comporta la nascita prematura e sulle azioni atte a migliorare l’assistenza dei bambini prematuri e delle loro famiglie. Ogni anno l’EFCNI (European Foundation for the Care of Newborn Infants) sceglie un tema specifico di sensibilizzazione.
Per il 17 novembre 2023 (15° anniversario della Giornata) la campagna scelta a livello internazionale è “Gesti semplici, grandi risultati. Contatto immediato pelle a pelle ovunque, per ogni neonato”
In questa occasione, l’ospedale Sant’Anna della Città della Salute di Torino ha organizzato due iniziative che ruotano intorno al tema del “contatto”:
    • Alle 13,30 si svolgerà un collegamento online con tutte le Neonatologie / Terapie Intensive Neonatali di Piemonte e Valle d’Aosta: per ogni reparto, in una staffetta ideale, una coppia di genitori condividerà il proprio “sentire” sul contatto pelle a pelle con il proprio neonato (Kangaroo care).
    • alle ore 15 si creerà una “catena umana” di genitori, operatori dell’ospedale Sant’Anna, parenti e cittadini, vestiti di viola (colore simbolo della prematurità), che abbracci simbolicamente il perimetro attorno all’ospedale. Un drone filmerà l’intero evento.

Inno del Piemonte, un obiettivo del Centro Gianni Oberto

Dopo le recenti modifiche legislative e le ultime designazioni fatte dall’Aula si è insediato il nuovo comitato consultivo del Centro “Gianni Oberto”, che dal 1980 ha lo scopo di salvaguardare e promuovere il patrimonio culturale piemontese, compreso quello delle minoranze linguistiche, attraverso la raccolta e la conservazione di materiale di interesse storico e letterario e la promozione di attività di studio e ricerca.

“Con la legge approvata nel 2022, che ha istituito la Festa del Piemonte, vogliamo coinvolgere il centro nella definizione di un calendario di ricorrenze celebrative e di grandi manifestazioni tradizionali. Oltre al calendario, come Consiglio intendiamo assegnare al centro un obiettivo ambizioso: la scrittura dell’inno ufficiale e dell’orgoglio piemontese. È la dimostrazione della volontà di dare nuovo impulso a questo importante ente, affinché sia uno strumento utile per dare supporto e voce a tutti i soggetti del territorio e alle minoranze linguistiche della nostra regione”, ha spiegato il presidente Stefano Allasia in apertura di seduta.
Alla riunione hanno partecipato i consiglieri Federico Perugini (Lega) e Alberto Avetta (Pd), in qualità di componenti del comitato consultivo.
Il Gianni Oberto dal 2012 propone un premio riservato a laureati in discipline letterarie e umanistiche nelle Università piemontesi, per tesi relative alla letteratura italiana in Piemonte, alla letteratura in piemontese e nelle lingue minoritarie del Piemonte, alla cultura popolare in Piemonte e al teatro piemontese.
Infine, come previsto dalla legge sul Valore Alpino del 2022, propone anche una borsa di studio per studenti universitari e giovani neolaureati per incentivare e diffondere la conoscenza della cultura letteraria, storica e musicale legata al corpo degli alpini.

Gallerie multimediali

Restyling all’Ufficio del Turismo di Cesana

CESANA TORINESE Ad un mese dall’apertura della stagione invernale, Cesana si fa trovare pronta con un completo restyling dell’Ufficio del Turismo, rafforzato nella sua funzione di spazio di condivisione sempre più “aperto a tutti”, grazie all’ulteriore attenzione nell’adeguamento dei suoi spazi che lo rendono più accogliente anche ai portatori di disabilità.

Un progetto che stava particolarmente a cuore all’Amministrazione Comunale e che si è concretizzato in collaborazione con Turismo Torino e Provincia.

Il Sindaco Roberto Vaglio è lieto di annunciare la riapertura dell’Ufficio del Turismo con il nuovo look: “Il tema di rimettere mano all’Ufficio del Turismo era al centro del nostro programma amministrativo perché questo ufficio non solo è strategico per Cesana, ma è anche il nostro biglietto da visita verso i turisti. Purtroppo abbiamo dovuto rimandare l’intervento perché la pandemia e le sue conseguenze ci hanno obbligato a rivedere le tempistiche. Ma quest’estate assieme con Turismo Torino e Provincia abbiamo ripreso il discorso e ci siamo attivati per farci trovare pronti per il via della stagione invernale. La cura dell’estetica degli arredi, realizzati rigorosamente in maniera artigianale e rigorosamente in legno, riconnette gli ambienti al suo territorio montano e realizza, nella sua nuova versione, la coniugazione ideale di punto di riferimento per la richiesta turistica e l’ampia e attrattiva offerta, legandole con un “fil rouge che rende l’Ufficio del Turismo di Cesana, il cuore pulsante della promozione turistica delle montagne olimpiche per ogni stagione, a garanzia della totale fruibilità della migliore delle esperienze turistiche e capace di coinvolgerti con tutti i cinque sensi”.

E così i lavori di restyling sono iniziati a metà ottobre e sono terminati questa settimana con la sostituzione dell’ultima porta interna, interamente realizzata e creata dagli operai comunali.

Il restyling dell’Ufficio del Turismo ha visto il rifacimento del bancone, degli arredi e dell’ingresso. Per i lavori è stato utilizzato del legno di Larice BIO cotto.

Il Sindaco Roberto Vaglio esprime dei ringraziamenti: “Un ringraziamento va a chi ha progettato l’intervento e agli operai dell’Area Manutentiva del Comune di Cesana che con il loro estro hanno creato tutti gli arredi nuovi dell’ufficio: grazie quindi a Davide Scaini, Alessandro Brun e Simone Manzon. Un grazie alle operatrici dell’Ufficio del Turismo Benedetta e Antonella che anche durante la chiusura dell’ufficio hanno continuato a svolgere il loro lavoro da remoto non interrompendo mai il servizio. Un grazie poi a Turismo Torino e Provincia per la condivisione dell’intervento”.

Il Sindaco Roberto Vaglio pone l’accento sull’accessibilità per tutti: “Grazie al progetto Via Francigena For All a cui Turismo Torino e Provincia ha aderito si è riusciti a rendere l’ufficio del turismo di Cesana che si trova sul percorso della Via Francigena accessibile a tutti, con bancone adattato, ingresso e ripiani adatti all’accoglienza. E di questo siamo particolarmente fieri”.

Infatti nell’ambito del Progetto “Via Francigena For All, di cui è partner Turismo Torino e Provincia, l’attenzione nei lavori di reatyling si è focalizzata anche sull’adeguamento degli spazi e arredi che rendono l’ufficio del Turismo più accogliente anche alle persone con disabilità e alle loro famiglie.