CRONACA- Pagina 47

Meisino: “I cantieri non rispettano gli alberi”

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Su La Repubblica del 13 marzo 2025 è stata pubblicata un’intervista a Roberto Saini, già Presidente e ora
Commissario dell’Ente di Gestione delle Aree Protette del Po Piemontese (Ente Parco) intitolata “Sul Meisino
sbagliato protestare ancora – Il piano migliorato è green”.

Buona parte delle affermazioni di Saini non sono veritiere. Come abbiamo denunciato nella conferenza
stampa tenuta al Campus Einaudi lunedì 17 marzo, non ci è stato possibile esercitare il diritto di replica: il
giornale l’ha condizionato al rilascio di una dichiarazione circa la presenza di membri di collettivi politici nel
nostro comitato, fatto che nulla c’entra con le asserzioni di Saini che intendevamo smentire.

Martedì 19 marzo al Meisino è avvenuto un nuovo fatto molto grave che documentiamo con fotografie, e
abbiamo avuto l’ennesima prova dell’assoluta negligenza dell’Ente Parco, che non vigila sull’esecuzione dei
lavori. Un carico di terra di scavo di parecchi metri cubi è stato sversato proprio sotto il grande pioppo
centenario antistante la tettoia, identificato con il n. 2365; la terra è stata poi compattata a formare un
blocco, con passaggi ripetuti delle ruspe, compromettendo la sopravvivenza dell’albero. Ovviamente tale
operazione non è prevista dal progetto, che sulla carta è il trionfo delle buone pratiche ecologiche. La realtà
è tutt’altra.

Il pioppo in questione, così come quello che si trova dietro la tettoia, è definito “monumentale” a pag. 38
della Relazione Tecnica allegata al Progetto Esecutivo del Parco dello Sport e dell’Educazione Ambientale. Ciò
dimostra che anche i progettisti si sono resi conto del suo pregio naturalistico, benché l’albero non risulti
inserito nell’elenco degli alberi monumentali, perché né l’Ente Parco né il Comune e la Regione si sono mai
preoccupati di censire gli alberi presenti al Meisino che possono aspirare a tale dignità e tutela.

Provocare una lesione del genere a qualunque albero del patrimonio arboreo cittadino è proibito anche
dall’art. 31 comma 2 del Regolamento del Verde Pubblico e Privato della Città di Torino: tra i divieti ci sono
infatti “g) il riporto ovvero l’asporto di terreno o di qualsiasi altro materiale nella zona basale a ridosso del
colletto e degli apparati radicali, l’interramento di inerti o di materiali di altra natura, qualsiasi variazione
del piano di campagna originario; h) il deposito di materiale di costruzione e lavorazione di qualsiasi genere
nella zona basale a ridosso del colletto e degli apparati radicali.”

Anche l’altro grande pioppo dietro la tettoia, peraltro, ha subito negli scorsi giorni danni alle radici
superficiali, recise per lo scavo della vasca di fitodepurazione e su cui è passato ripetutamente l’escavatore
per compattare il suolo (in modo da non fare sprofondare il camion che spostava la terra).

Facciamo presente che è dall’inizio dei lavori che segnaliamo irregolarità ai carabinieri forestali e a oggi non
sono mai intervenuti. La Responsabile Unica del Procedimento Vitetta viene al cantiere soltanto per
controllare che i lavori procedano più in fretta possibile: il rispetto delle norme non sembra interessarle per
nulla.

La questione è della massima urgenza, perciò chiediamo a mezzo stampa che la terra sia rimossa subito e
manualmente, senza ulteriori operazioni meccaniche che danneggino la pianta.

COMITATO SALVIAMO IL MEISINO

Rubano profumi per 7000 euro nascondendoli in borse schermate

Graie ad approfondite indagini i carabinieri hanno scoperto che il colpo era stato messo a segno da quattro persone, tra cui una donna. Il gruppo aveva rubato servendosi di borse schermate profumi per 7000 euro in un negozio di Biella. Nei confronti dei quattro  è stata inviata una comunicazione di reato alla Procura di Biella per il reato di furto aggravato in concorso.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

Un patto per potenziare il trasporto merci del nord-ovest

Il presidente del Consiglio regionale, Davide Nicco, ha ricevuto  Michele Guerra, presidente del Gran Consiglio della Repubblica e Canton Ticino, accompagnato da una delegazione di rappresentanti dell’autorità legislativa svizzera con sede a Bellinzona.

Dall’incontro, a cui hanno partecipato anche il presidente del Consiglio regionale della Lombardia, Fabrizio Romani, il consigliere segretario dell’Assemblea piemontese, Mario Salvatore Castello e il sottosegretario alla presidenza della Regione Piemonte, Alberto Preioni, è emerso un impegno a valutare la collaborazione per rafforzare il sistema dei trasporti merci nel quadrante nord-ovest.
“Una visita che ha rafforzato i rapporti con i nostri vicini svizzeri – ha spiegato Nicco – che ci hanno chiesto di collaborare per portare all’attenzione dei due governi e dell’Unione Europea il rafforzamento dell’asse del San Gottardo, passaggio strategico per gli scambi economici. Insieme alla Giunta regionale, intendiamo valutare concretamente questa possibilità perché un sistema di trasporti efficiente in questa area sicuramente potrà avere un impatto economico importante per la nostra regione e per tutto il paese”.
Nelle settimane scorse il Consiglio del Canton Ticino e quello lombardo hanno inviato un memorandum congiunto a Roma, Berna e Bruxelles per chiedere un impegno per il completamento di AlpTransit e lo sviluppo del San Gottardo che rischia di non essere completato nei prossimi anni.
“Il 90% delle merci che dall’Italia entra in Svizzera passa da questo asse, si stima uno scambio settimanale di 1 miliardo di euro. I treni oggi viaggiano troppo lenti, con una velocità media di 64 km all’ora, per questo chiediamo collaborazione anche al Piemonte perché la regione ne beneficerebbe in ottica di quadrante nord-ovest”, ha spiegato Guerra.
“Il provvedimento è stato votato all’unanimità dalla nostra commissione dedicata ai rapporti con la Svizzera – ha dichiarato Romani – e speriamo possa favorire l’incremento degli scambi economici, favorendo lo scambio di merci che arrivano al porto di Genova. Siamo qui oggi per rafforzare e favorire gli scambi commerciali con il Piemonte e valorizzare gli assi viari verso i nostri vicini elvetici”.
“Il Piemonte è sull’asse strategico Genova – Rotterdam che già oggi è una certezza – ha sottolineato Preioni – e come regione stiamo lavorando al completamento della Tav. Oggi siamo già un crocevia nord/sud ed est/ovest e stiamo vedendo importanti investimenti sulla logistica. Non ci deve essere contrapposizione tra asse del Sempione e San Gottardo, ma collaborazione. Se non abbiamo linee competitive, il flusso merci e di persone si sposterà su altre direttrici”.

Nel pomeriggio la delegazione svizzera è stata ricevuta al grattacielo della Giunta, dove il presidente Alberto Cirio ha portato i saluti, ribadendo “l’impegno a rafforzare la collaborazione nell’interesse dei territori e delle comunità”. Per l’assessore alle infrastrutture strategiche, Enrico Bussalino, “l’incontro di oggi rappresenta un passo significativo nel rafforzamento della cooperazione transfrontaliera tra Piemonte e Canton Ticino. La collaborazione all’interno della Comunità di lavoro Regio Insubrica e nell’ambito del Programma Interreg Italia-Svizzera è un’opportunità strategica per affrontare congiuntamente sfide cruciali come la mobilità sostenibile, l’innovazione, la tutela ambientale e la crescita economica del nostro territorio. La Regione Piemonte è fortemente impegnata nel consolidare queste sinergie, lavorando per semplificare i processi amministrativi e massimizzare l’impatto delle risorse a disposizione. Il dialogo costruttivo e la condivisione di obiettivi comuni sono la chiave per rendere il nostro territorio sempre più competitivo e integrato. Continueremo a investire nella cooperazione con la Svizzera per costruire un futuro di sviluppo e benessere per le nostre comunità”.

Economia: tartufo, settore in crescita

Quello del tartufo in Piemonte è un settore virtuoso e in continua crescita, trainato da un numero sempre maggiore di cercatori, investimenti della Regione e un calendario fieristico sempre più ricco.

Dalla riunione della Consulta per la valorizzazione del patrimonio tartufigeno, presieduta dall’assessore alla Tartuficoltura Marco Gallo, è emerso che tra il 2022 e il 2024 la Regione ha rilasciato 471 nuovi tesserini di idoneità, tra cui 92 richiesti da donne, portando così a oltre 5.000 il numero di trifolau abilitati. Gli introiti derivanti dal rinnovo annuale dei tesserini di abilitazione ammontano a 450.000 euro, che la Regione vuole reinvestire in azioni di manutenzione e cura del patrimonio arboreo delle tartufaie e nel finanziamento delle manifestazioni di promozione e valorizzazione.

“Il tartufo è una delle eccellenze del nostro territorio e come Regione vogliamo garantire che continui a essere un motore di sviluppo per l’economia locale – puntualizza l’assessore Gallo – Per questo stiamo investendo in misure concrete per la tutela e la valorizzazione del patrimonio tartufigeno, ottimizzando le risorse disponibili con interventi mirati e realmente efficaci per gli operatori del settore”.

Il piano della Regione

Considerato che i cambiamenti climatici in futuro potrebbero mettere a rischio la produzione alterando gli equilibri naturali delle tartufaie, la Regione ha deciso di intervenire con un piano di tutela mirato che punta sulla cura delle querce e di altre specie fondamentali per la crescita del tartufo. Questi alberi, oltre a essere essenziali per il ciclo biologico del micete, hanno un’elevata longevità e contribuiscono alla stabilità degli ecosistemi tartufigeni.

Nel concreto, saranno indennizzate 2.400 piante idonee alla produzione tartufigena, distribuite in 41 Comuni piemontesi, con l’obiettivo di preservare e potenziare le tartufaie esistenti. Si tratta di una risposta diretta all’allarme lanciato dalle associazioni tartufaie, che hanno registrato un dato preoccupante nel 2024: una drastica riduzione del raccolto, nonostante condizioni meteorologiche apparentemente favorevoli. Un fenomeno che dimostra come il cambiamento climatico stia alterando in modo imprevedibile il delicato equilibrio delle tartufaie.

I controlli

Importante la collaborazione della Regione e delle associazioni dei trifolai con i Carabinieri Forestali, i cui nuclei specializzati nel 2024 hanno effettuato 182 controlli (103 in provincia di Cuneo, 73 nelle province di Alessandria e Asti, 3 nella provincia di Torino). Questa attività ha portato all’emissione di tre illeciti amministrativi e un sequestro di tartufi per un importo totale di 4.500 euro di sanzioni.

56 controlli per prevenire ed evitare la raccolta di tutte le specie nei periodi vietati (maggio e settembre) hanno portato all’identificazione di 4 persone.

Le novità del calendario regionale

Per la prima volta entra un evento interamente dedicato al tartufo nero, eccellenza ancora poco conosciuta ma di grande pregio gastronomico: è la Fiera Trifola Noir, che si terrà a Murisengo nei primi due fine settimana di giugno, segnando l’inizio della stagione della “cerca” estiva.

E sempre a Murisengo per la prima volta la Trifola d’Or diventerà evento internazionale.

Auto senza freno a mano travolge donna

Ad Almese, una donna è stata travolta da un’auto che, probabilmente a causa del freno a mano non inserito, si è messa in movimento da sola. L’incidente è avvenuto in via Avigliana, una strada in leggera salita, dove una Fiat Panda ha iniziato a scendere acquistando velocità e investendo la passante.

La donna è stata subito soccorsa dal parroco e da alcuni cittadini accorsi sul posto. Poco dopo, è stata trasportata in ambulanza all’ospedale, dove le sue condizioni sono state giudicate piuttosto serie.

La candidatura di Agliè a Il Borgo dei Borghi 2025

Il comune nel Canavese è tra i 20 borghi più belli d’Italia, scelti dal famoso concorso del programma RAI Kilimangiaro,

che si contenderanno l’ambito riconoscimento per il 2025 – Dal 23 marzo al 6 aprile è possibile votare per Agliè sul sito di RaiPlay al link www.raiplay.it/borgodeiborghi (il link sarà attivo dalle ore 19:00 di domenica 23 marzo)

 

La candidatura di Agliè al Il Borgo dei Borghi 2025 è supportata da: Comune di Agliè, Regione Piemonte, Città Metropolitana di Torino

In collaborazione con Visit Piemonte, Turismo Torino e Provincia, Film Commission Torino Piemonte, Canavesar e Canavese Village

Castello di Agliè – Consorzio delle Residenze Reali Sabaude – Ph. Dario Fusaro

Una terra incontaminata immersa nel verde, tra dimore storiche, poesia e profumi dei suoi vigneti.

Il comune di Agliè (TO), nelle terre del Canavese, è stato scelto dal famoso concorso “Il Borgo dei Borghi” del programma RAI Kilimangiaro come uno dei 20 borghi più belli d’Italia che si contenderanno l’ambito titolo per il 2025.

Un importante riconoscimento per il comune piemontese, unico selezionato della regione, che si è distinto per la presenza di un patrimonio storico, artistico e culturale che, ogni anno, attira turisti nei suoi suggestivi vicoli e sentieri naturalistici.

Per sostenere Agliè come vincitore, sarà possibile votare sul sito di RaiPlay al link www.raiplay.it/borgodeiborghiIl link sarà attivo dalle ore 19:00 del 23 marzo fino alle ore 23:59 del 6 aprile.      


Maggiori info su https://www.rai.it/borgodeiborghi/ e  https://aglieborgodeiborghi.it/.

La bellezza di Agliè è racchiusa nei suoi piccoli ma preziosi dettagli che lo rendono uno dei centri più affascinanti del Canavese e del Piemonte.

Ci sono le dimore storiche, una su tutte il Castello Ducale di Agliè, una delle Residenze Reali Sabaude, protagonista delle Camminate Reali proposte dall’evento #MiMuovo che attira l’attenzione di cittadini e turisti offrendo anche l’occasione di ammirare il centro storico del borgo che, grazie alle costanti opere di restauro, ha conservato la sua bellezza. Circondato da giardini all’inglese e da un grande parco dove ammirare fiori rari e alberi secolari, il Castello è stato scelto come set della nota serie tv Elisa di Rivombrosa su Canale 5, e della più recente La legge di Lidia Poët 2 con Matilda De Angelis su Netflix.

Non meno importante è lo stretto legame con un autore di rilievo come Guido Gozzano, che qui ha trascorso gran parte della sua vita dedicando anche delle poesie ad Agliè. La sua residenza estiva, Villa Il Meleto, è tutt’ora visitabile.

“Questa candidatura è un’occasione unica per valorizzare non solo il nostro borgo, ma un intero territorio. Essere l’unico rappresentante della Regione ci carica di responsabilità, ma anche di grande euforia: un’opportunità concreta per far conoscere la nostra storia e le nostre peculiarità a livello nazionale, rafforzando così il turismo e l’economia locale. Con il supporto di tutta la popolazione locale e non solo, possiamo portare Agliè e con esso il Canavese e il Piemonte alla vittoria”, afferma Marco Succio, Sindaco di Agliè.

Le profonde radici storiche del borgo hanno permesso anche lo sbocciare di un turismo enogastronomico legato in particolare alla Sagra del Torcetto e a Calici, evento di punta del Comune di Agliè. Nel mese di luglio, la manifestazione – da tre anni entrata, insieme a #MiMuovo, nel cartellone del Festival della Reciprocità delle Tre Terre Canavesane – accompagna i visitatori nel cuore delle eccellenze enogastronomiche del territorio: dai caldi sapori dei vini autoctoni alla maestria culinaria degli chef locali.

“È con entusiasmo che sosteniamo la candidatura di Agliè al prestigioso titolo di ‘Borgo dei Borghi 2025‘ – dichiara Alberto Cirio, Presidente della Regione Piemonte -. Questo bellissimo borgo del Canavese, con la sua storia millenaria, la sua bellezza naturale e il suo ricchissimo patrimonio culturale, rappresenta al meglio l’anima autentica del nostro Piemonte. È un’opportunità straordinaria per far conoscere il nostro territorio ricco di tradizioni, arte e sapori unici. Sostenere Agliè significa sostenere la nostra cultura e il nostro turismo: le risorse più preziose della nostra terra. Invito quindi tutti i cittadini a partecipare con il loro voto per contribuire a far conoscere ancora di più la bellezza dei nostri luoghi. Insieme possiamo rendere Agliè il ‘Borgo dei Borghi 2025‘”.

“Siamo contenti e orgogliosi – commenta Sonia Cambursano, Consigliera Città Metropolitana di Torino, delegata al Turismo – di questa candidatura. Questo Comune, famoso per l’imponente Castello, per quello che rappresenta e per il territorio che racconta, ha le caratteristiche giuste per essere apprezzato e quindi votato, grazie alla sua storia, sapori autentici e natura incontaminata”.

Per promuovere la candidatura del borgo alla vittoria del concorso, il Comune di Agliè presenterà due eventi: sabato 22 marzo è in programma una cena di beneficenza e a seguire serata danzante a favore del restauro della Cappella Sant’Anna mentre domenica 6 aprile ci sarà l’evento Arte nelle mani – una giornata dedicata all’arte e alla cultura – con una coloratissima Infiorata per le strade del borgo.

Per votare Agliè è necessario possedere un account RaiPlay o scaricare l’app da Play store (sistema Android) e Apple store (sistema iOS). Nel periodo di durata del concorso, compreso tra il 23 marzo e il 6 aprile 2025, si può vorare una sola volta al giorno e comunque per non più di 5 volte complessive, esprimendo una sola preferenza sulle 20 opzioni di voto corrispondenti a ciascun Borgo in gara. Tutte le informazioni sul sito: https://www.rai.it/borgodeiborghi/Regolamento-Il-Borgo-dei-Borghi-2024—Votazione-Web-d3ee85ae-c5b5-4e33-b932-6848c761555e.html

La candidatura di Agliè al Il Borgo dei Borghi 2025 è supportata da Comune di Agliè, Regione Piemonte, Città Metropolitana di Torino. In collaborazione con Visit Piemonte, Turismo Torino, Film Commission Torino Piemonte, Canavesar e Canavese Village.

https://aglieborgodeiborghi.it/

 

Schael e Giustetto: visioni condivise sul futuro della sanità

Un dialogo costruttivo e una forte sintonia su diversi temi legati alla sanità hanno caratterizzato l’incontro tra Thomas Schael, Commissario della Città della Salute e della Scienza, e Guido Giustetto, Presidente dell’Ordine provinciale dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Torino.

Dopo una prima fase di confronto sulle rispettive esperienze professionali, la discussione si è focalizzata sulla formazione dei medici del futuro, destinata a evolversi profondamente rispetto agli attuali modelli. Su questo punto, le visioni dei due interlocutori si sono trovate in piena sintonia.

Concordanza di idee anche riguardo al futuro Parco della Salute, della Scienza, della Ricerca e dell’Innovazione, concepito come un ospedale ipertecnologico e sostenibile. Secondo Schael, la struttura dovrà integrare innovazioni all’avanguardia, come l’uso di droni a idrogeno per il trasporto di farmaci e dispositivi medici. Una prospettiva che unisce l’assistenza sanitaria all’ingegneria, in una visione avanzata della medicina del futuro.

Coltivato: tutti gli appuntamenti

Il Festival Internazionale dell’Agricoltura
prosegue  venerdì 21 marzo, al Circolo dei lettori – Torino

 

www.coltivato.com

 

A questo link la cartella stampa completa

 


Dopo le anteprime e l’inaugurazione prosegue domani, venerdì 21 marzo, la seconda edizione di Coltivato, il Festival Internazionale dell’Agricoltura diretto da Maria Lodovica Gullino Antonio Pascaleincontri, conferenze, dibattiti, tavole rotonde, laboratori, interviste e spettacoli teatrali, per raccontare l’agricoltura in un grande evento scientifico-divulgativo con cadenza biennale.

 

La giornata inizia al Circolo dei lettori in Sala Gioco con tre incontri dedicati alle nuove prospettive per l’agricoltura e per il pianeta: alle ore 9.30, si terrà il panel Con i piedi ben saldi per terra, diversi modi di lavorare la terraPaolo Dubbini, imprenditore e responsabile dello Steering Committee e del Comitato Produzione e Logistica di Agrofarma, Maria Carola Gullino, presidente dell’Associazione Nazionale Le Donne dell’Ortofrutta, Maria Lodovica Gullino, fitopatologa e imprenditore, nonché direttore scientifico di Coltivato, e Massimo Pugliese, professore associato di Patologia vegetale all’Università di Torino, moderati dal giornalista Francesco Antonioli, discuteranno delle opportunità che il settore agricolo offre ai giovani per aiutarli nelle loro scelte future; alle 10.45, in Spegnere la sete, accendere l’innovazione Alice Fanti racconterà alcuni progetti realizzati in Paesi africani dall’ONG CEFA-Il seme della solidarietà, di cui è direttrice; infine, alle ore 12.00, l’incontro Seminare creatività, raccogliere esperienze in collaborazione con IED Torino, vedrà Andrea Viberti, coordinatore del corso di Laurea Triennale in Graphic Design dello IED Torino e Founder e Creative Director di Hellobarrio, raccontare la genesi dell’immagine coordinata di Coltivato, nata dal confronto con gli studenti di IED Torino.

 

Alle ore 9.45 in Sala Grande, con Luca Corelli Grappadelli, Professore ordinario di colture arboree, e Paolo Inglese, professore di Arboricoltura Generale e Coltivazioni Arboree all’Università di Palermo, impareremo le ricerche e gli studi che rendono possibile il risparmio idrico nel corso dell’incontro Troppa acqua, poca acqua: impatto sulla frutticoltura.

 

Alle ore 11.00, sempre in Sala GrandeElisa Palazzi, docente di Fisica del Clima presso l’Università degli studi di Torino, parlerà di come il riscaldamento globale stia modificando profondamente gli ecosistemi di alta quota nell’incontro Clima, montagne, donne e nuove scalate per vedere meglio il mondoe di come questo cambiamento richieda strategie di adattamento e mitigazione urgenti, basate su dati scientifici e politiche di sostenibilità ambientale.

 

Alle ore 12.00 in Sala Musica, in Stili di vita, scelte di saluteMatteo Cattaneo, chief transformation & services development officer presso Reale Group, e Andrea Pezzana, medico nutrizionista clinico e dottore in Psicologia clinica, esploreranno la connessione tra cibo, salute e costi assicurativi, guidando il pubblico alla scoperta dei parametri su cui questa connessione viene valutata, portando esempi pratici tratti dalla propria esperienza professionale.

 

Alle 12.15 in Sala GrandeEmanuele Fantini, professore associato all’IHE Delft – Institute for Water Education, ripercorrerà la storia recente dei grandi fiumi del mondo e le guerre in corso in Ucraina e in Palestina nell’incontro Guerre per l’acqua?evidenziando come la relazione tra acqua e conflitti sia in realtà più complessa e controversa: raramente le guerre scoppiano per l’acqua, eppure tutte le guerre finiscono per essere contro l’acqua, in quanto contro la vita. L’incontro è in collaborazione con Biennale Democrazia.

 

In Anche il riso è come noiNatalia Bobba, vicepresidente di Confagricoltura Donna Piemonte, nonchè presidente dell’Ente Nazionale Risi, e Vittoria Brambilla, biologa molecolare e genetista delle piante, ci racconteranno come a partire da una rivoluzionaria tecnica, il CRISPR/Cas9, sia possibile risolvere alcune malattie del riso, soggetto a vari tipi di stress (alle 14.15 in Sala Gioco): in generale, le piante meno stressate riescono a difendersi da sole dai patogeni, nonché dagli stress ambientali.

 

Alle 14.30 in Sala Grande nell’incontro Lo stress delle fake news e quei tre litri d’acqua al giorno, Francesca Marino, nutrizionista e membro della Cattedra Unesco di Educazione alimentare e Sviluppo sostenibile dell’Università di Napoli Federico II, affronta l’importanza dell’idratazione per il mantenimento della salute, sfatando però i falsi miti legati al fabbisogno di acqua e spiegando come questo possa variare in base a età, attività fisica e condizioni ambientali. Parlerà anche delle funzioni vitali dell’acqua nel corpo umano, dai processi biochimici alla termoregolazione, e come i diversi tipi di acqua possono contribuire all’assunzione di minerali essenziali.

 

Alcune piante, prodotti e microrganismi chiedono la parola, hanno storie interessanti e affascinanti da raccontare. Quindi abbiamo bisogno di belle interviste impossibili attraverso le quali diamo voce al mondo vegetale che ha contribuito a formare il nostro mondo, umano e animale: tornano le Interviste impossibili di Antonio Pascale. Alle ore 15.30 in Sala Gioco Matteo Lorito, professore ordinario di Patologia vegetale e rettore dell’Università di Napoli, nonché presidente del Centro Nazionale Agritech, interpreterà il Trichoderma, simpatico fungo che riesce a dirci cose importanti sulla salute del nostro suolo.

 

Deborah Piovan, agronoma e imprenditrice, nell’incontro Donna, ovvero l’innovazione in agricoltura rievocherà alcune storie di donne che, a dispetto di tutti, caparbiamente hanno innovato l’agricoltura, spesso cambiando un punto di vista stantio sul mondo e offrendone un altro più vitale, di beneficio a tutti (alle ore 15.45 in Sala Grande).

 

Alle 16.45 in Sala Gioco, in collaborazione con Fondazione AgritechDebora Fino, professoressa ordinaria di Impianti Chimici presso il Politecnico di Torino e presidente della Fondazione Re Soil, e Patrizia Perego, preside della Scuola Politecnica dell’Università degli Studi di Genova e presidente del Centro Interdipartimentale Biologically Inspired Engineering Research Center in Vascular Medicine and Longevity (BELONG), ci racconteranno gli strumenti che abbiamo a disposizione per trasformare gli scarti dell’industria alimentare in un simbolico “boccone energetico”, nel corso dell’incontro Nella precedente vita ero…

 

Alle ore 17.00 in Sala Grande Maurizio Ferraris, giornalista, scrittore e presidente del Labont (Center for Ontology) e di Scienza Nuova ci spiegherà come e perché ci facciamo prendere dalla nostalgia canaglia ogni volta che ricordiamo il passato, idealizzandolo, nel corso dell’incontro Rousseau al supermercato. Gli inganni della nostalgia alimentare. Come nasce la propensione a idealizzare il passato invece di analizzarlo con cura? Cosa comporta questo pregiudizio sulla consapevolezza e la coscienza del presente?

 

Nell’incontro Quando diciamo respira Piero Bianucci, giornalista, divulgatore scientifico e scrittore, e Guido Saracco, professore ordinario di Fondamenti chimici delle tecnologie, ci racconteranno come sia possibile ricreare artificialmente la fotosintesi clorofilliana e come questa potrebbe rappresentare una boccata d’ossigeno rispetto alla crisi energetica (ore 18.00 in Sala Gioco).

 

Alle ore 18.15 in Sala Grande Lucia Galasso, antropologa dell’alimentazione con una passione per il cibo e le storie che si nascondono dietro ogni piatto, ci racconta la Storia del pane e dell’acqua, una benedizione quotidianaDue alimenti con un imponente portato culturale: senza acqua e pane il mondo non sarebbe lo stesso, e nemmeno il genere umano.

 

Il venerdì di Coltivato si concluderà alle 19.30 in Sala Grande con Tutti a cena dopo Carosello, un delizioso racconto “spettacolare”: Alberto Grandi, professore di Storia dell’Alimentazione all’Università di Parma, ci illustrerà la storia alimentare italiana a partire dalla vecchie e mai dimenticate pubblicità di Carosello, raccontandoci come e perché la cucina italiana, con tutti i suoi pregi, sia cresciuta e si sia perfezionata grazie al boom economico.

 

Coltivato proseguirà poi sabato 22, Giornata Mondiale dell’Acqua, e domenica 23 marzo al Circolo dei lettori, in Sala Grande, Sala Gioco e Sala Musica, con incontri, conferenze, dibattiti, tavole rotonde, laboratori e interviste.

 

Il Festival Coltivato è patrocinato dal Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste e dal Ministero dell’Università e della Ricerca, dalla Regione Piemonte, dalla Città di Torino, dall’Università degli Studi di Torino e dal Politecnico di Torino. È sostenuto dalla Camera di commercio industria artigianato e agricoltura di Torino, Intesa Sanpaolo, Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT, Fondazione Agritech, Federchimica Agrofarma, SMAT, Unioncamere Piemonte, Reale Mutua, Turismo Torino, in collaborazione con Teatro Stabile di Torino – Teatro NazionaleBiennale DemocraziaBiennale Tecnologia, Giornale della Legalità – Spazi aperti in luoghi chiusi, SaluTO, Rai Teche, IED Torino, ReSoil Foundation, AgriNewTech, weTree, Acquerello, Fantolino, Guido Gobino, Osteria Rabezzana. Media partner del Festival è Rai Radio 3. Si ringrazia Fondazione Circolo dei lettori.

L’ingresso è libero fino a esaurimento posti, salvo dove diversamente indicato; il programma completo è disponibile su www.coltivato.com

 

Venerdì 21 marzo sciopero dei trasporti

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Venerdì 21 marzo 2025 è previsto uno sciopero nazionale indetto dalle Organizzazioni Sindacali ADL – COBAS – SGB – CUB Trasporti per il rinnovo del CCNL Autoferrotranvieri di 24 ore.

IL SERVIZIO SARÀ GARANTITO NELLE SEGUENTI FASCE ORARIE:

  • Servizio URBANOSUBURBANO, METROPOLITANA, CENTRI SERVIZIO AL CLIENTE: dalle ore 6.00 alle ore 9.00 e dalle ore 12.00 alle ore 15.00
  • Servizio EXTRAURBANO, Servizio bus cooperativo Linea 3971 (tratta Ciriè – Ceres): da inizio servizio alle ore 8.00 e dalle ore 14.30 alle ore 17.30

Sarà assicurato il completamento delle corse in partenza entro il termine delle fasce di servizio garantito.

Eternit Bis, la difesa indigna le vittime

Penultima udienza il 19 marzo 2025 al Tribunale di Torino del processo «Eternit Bis», in cui Sicurezza e Lavoro è stata ammessa come parte civile, dinanzi alla Corte d’Assise d’Appello, presieduta da Cristina Domaneschi.

In aula ha preso la parola l’avvocato Astolfo Di Amato, in difesa del magnate svizzero Stephan Schmidheiny, accusato di 392 omicidi, commessi sia in danno di lavoratori dello stabilimento Eternitdi Casale Monferrato (Alessandria) che della popolazione delle aree limitrofe.

Di Amato ha sollevato la questione dell’ammissibilità dell’appello del pubblico ministro, in seguito alla recente sentenza dello scorso febbraio della Cassazione in merito al processo Eternit ‘gemello’ celebrato a Napoli.

Ha quindi approfondito la posizione di garanzia dell’imputato Stephan Schmidheiny, affermando che «non può essere ritenuto responsabile di tutto ciò che accadeva nello stabilimento Eternit di Casale Monferrato», anche perché «il Gruppo era enorme» e contava «60 stabilimenti in tutto il mondo».

Ha poi sostenuto che all’epoca era «inesistente il tema delle alternative all’amianto» ed era «difficilissimo» misurare le fibre di amianto e che comunque negli anni Settanta e Ottanta si riteneva che il mesotelioma fosse frutto di un’esposizione massiccia all’amianto e che soltanto nel 1997 in Italia si arrivò a sostenere che un’esposizione anche minima all’amianto può determinare il mesotelioma.

Affermazioni molto discutibili, alla quali hanno assistito in rispettoso silenzio i parenti delle vittime e alcuni studenti e studentesse arrivati da Casale Monferrato. Anche se qualcuno ha amaramente sorriso quando l’avvocato Di Amato ha ricordato che Max Schmidheiny, il padre dell’imputato Stephan, aveva mandato l’altro figlio, ThomasSchmidheiny, a «impratichirsi» in uno stabilimento Eternit in Brasile. Come a dire che l’amianto non era ritenuto pericoloso. Anche se non crediamo che il giovane rampollo dovesse spalare fibre di amianto o frantumarlo all’aperto, come avveniva nello stabilimento piemontese.

«Dopo il tentativo del consulente della difesa Canzio Romano di screditare autorevoli studi scientifici sull’amianto e le audaci tesi dell’avvocato Guido Carlo Alleva, arriva un altro ennesimo triste capitolo del processo Eternit bis di Torino – dichiara Massimiliano Quirico, direttore di Sicurezza e Lavorocon affermazioni sempre più discutibili da parte della difesa dell’imputato Stephan Schmidheiny, accusato di 392 omicidi».

«In questo difficile momento del lungo e complesso percorso per ottenere giustizia – afferma Quirico – ci stringiamo ancora di più ai familiari delle vittime dell’amianto, che affrontano con grande dignità il dolore della perdita dei loro cari, al quale si aggiunge il dolore per le ardite argomentazionidella difesa, e attendiamo una sentenza giusta, che possa almeno in parte riparare i torti subiti».

Nella prossima udienza, in calendario alle ore 9 digiovedì 17 aprile 2025 nella maxi aula 6 del Palagiustizia di Torino, prenderà nuovamente la parola per la difesa l’avvocato Guido Carlo Alleva. Nel pomeriggio è attesa la sentenza.

Sicurezza e Lavoro