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Stranieri irregolari: i controlli della Questrura di Torino

Negli ultimi due mesi sono stati emessi 192 decreti di espulsione da parte del Prefetto che hanno riguardato cittadini stranieri irregolari sul territorio nazionale delle seguenti nazioni: Afghanistan, Albania, Algeria, Bosnia, Brasile, Cile, Cina, Costa D’Avorio, Cuba, Egitto, Filippine, Gabon, Gambia, Georgia, Ghana, Guinea Bissau, Macedonia, Marocco, Moldavia, Nigeria, Pakistan, Perù, Repubblica Dominicana, Senegal, Tunisia e Turchia.

I provvedimenti assunti riguardano persone che si sarebbero macchiate di reati di diversa natura e gravità che destano particolare allarme sociale e potrebbero mettere a repentaglio l’ordine e la sicurezza pubblica come violenza sessuale, maltrattamenti in famiglia, percosse, lesioni, resistenza a PU, rapina, furto, porto abusivo di armi e traffico e detenzione di sostanze stupefacenti o psicotrope.

Nello specifico sono stati rimpatriati da personale dell’Ufficio Immigrazione 27 soggetti di cui 7 scarcerati (1 albanese, 3 marocchini, 1 rumeno e 2 senegalesi) e 20 con accompagnamento immediato alla frontiera (7 albanesi, 3 georgiani, 3 marocchini, 2 senegalesi, 1 ghanese, 1 moldava, 1 nigeriana, 1 dominicano, e 1 tunisino).

Ulteriori 8 scarcerati (2 senegalesi, 4 marocchini, 1 egiziano e 1 tunisino) sono stati trattenuti presso Centri di Permanenza per il Rimpatrio (CPR), in attesa delle attività di identificazione e successivo rimpatrio.

Infine, è stato dato un significativo impulso anche alle misure alternative al trattenimento presso i Centri di Permanenza per il Rimpatrio (CPR), disponendo l’obbligo di presentazione e firma in giorni ed orari stabiliti, l’obbligo di dimora in un luogo preventivamente individuato dove possa essere agevolmente rintracciato e, nei confronti dei soggetti che siano in possesso di passaporto o altro documento equipollente in corso di validità, la consegna del documento stesso da restituire successivamente al momento del rimpatrio. Nel complesso le misure alternative emesse sono pari a 19.

Fabermeeting: ecco tutti i progetti premiati

 VINCONO I TEMI DELLA SESSUALITÀ E DELL’INCLUSIONE DELLA DIVERSITÀ.

Torino, 19 novembre 2023 – La creatività impatta sullo sviluppo sociale e culturale delle comunità per migliorarne la conoscenza e offrire soluzioni abilitanti a bisogni specifici. È il quadro che emerge da Fabermeeting 2023, l’evento del 17 e 18 novembre a Torino, che ha saputo coniugare anche quest’anno creatività digitale e innovazione e che rappresenta ormai per i giovani talenti creativi un’importante vetrina in cui presentare idee e progetti nuovi che cercano di rispondere alle sfide sociali, culturali e imprenditoriali del nostro tempo.

Tra i temi che i giovani creativi hanno scelto di trattare spiccano quelli del vivere una sessualità consapevole e sana e dell’inclusione della diversità. Il progetto “Porn of View – Beyond Stereotypes” realizzato dall’astigiana Chiara Servello e premiato da 4 aziende partner – Bianco Tangerine, Eggers, Open Incet e Six Eleven – è una pagina social che diffonde l’educazione di genere sui falsi miti della pornografia in rete per riconquistare una dimensione della sessualità spontanea. Sullo stesso tema, il progetto “Piacere Nostro” dei torinesi Sara Granata e Carola Porporato, realizzato con le terapiste dell’Unità Spinale di Torino e premiato da Pangramma e Izmade: un gioco da tavolo per le coppie in cui è presente una disabilità fisica per vivere serenamente la propria vita sessuale. “Taboo² – Affettività e Sessualità delle Persone con Disabilità Fisica” è, invece, il progetto di comunicazione di Jacopo Margaglia, premiato da Impact Hub, su come raccontare la sessualità delle persone disabili. “Macedonia: si impara toccando“, della torinese Chiara Baseggio riceve il premio InclusiveLab della non profit Hackability: un gioco da tavolo che permette ai bambini ipovedenti di giocare a carte grazie a supporti speciali dal design straordinario. “Faces Of Strangers” riceve due premi, da parte del Circolo del Design e Fablab Torino: Mateusz Pawel Szwedo ha sviluppato un progetto Instagram che crea personaggi grafici e ingaggia la community per dare loro un nome e un’identità. “Blu & Cane Ciccione” di Matteo Marzano, che ha ricevuto la menzione del Circolo del Design, è invece un cartone animato sulla diversità e l’accettazione dell’altro. “Hacking Asthma“, creato da Alessandro Roasio e premiato dal Circolo del Design, è il gioco interattivo per insegnare ai bambini come gestire l’asma.

Molto interessanti e attuali anche gli altri progetti premiati. “Just a cat” è il cartone animato creato da Maria Regina Basco e premiato da Bebit sul tema Halloween, particolarmente innovativo dal punto di vista della realizzazione tecnica. “Supermercati, che Passione“, realizzato da Miriam Modena e premiato da Confcooperative Piemonte Nord, è il progetto di comunicazione social per stimolare una scelta più consapevole dell’acquisto. “Radici” di Daniele Rolli è un lavoro di comunicazione grafica sulla rigenerazione urbana di un’area verde a Venezia, premiato da Fondazione Collegio Universitario Einaudi. “Saad“, di Emanuele Biganzoli, premiato da IAAD Istituto d’Arte Applicata e Design, un corto-docu sulla vita di un giovane migrante marocchino che vive i contrasti della sua nuova vita nella Pianura Padana. “La Creatività è Contagiosa” di Carola Del Bono, premiato da The Doers, è il filmato sulla creatività ai tempi della pandemia da Covid. 

Infine, ben quattro riconoscimenti sono andati a “It’s ADVENTURE: School Years“, realizzato da Gonzalo Leguizamon e Silvia Brocardo premiata da CTE NEXT, Fondazione ITS ICT, Talent Garden e Marco Polo, che propone un gioco mobile per facilitare l’apprendimento dell’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale nell’età scolastica, dai 15 anni in su.

«I lavori presentati e premiati – sottolinea Carlo Boccazzi Varotto, curatore del Fabermeeting – dimostrano il crescente interesse dei giovani talenti per i temi sociali. La creatività e il design si mettono infatti a servizio delle nuove sfide sociali, diventando anche opportunità economiche per il futuro».

L’edizione 2023 di Fabermeeting, la sesta, è stata realizzata da Weco con il contributo di Fondazione Compagnia di San Paolo e della Camera di commercio di Torino, promossa nell’ambito di Torino Social Impact e con il patrocinio della Città di Torino.  Dalla sua nascita, nel 2008, il progetto Faber ha registrato oltre 1000 giovani partecipanti alla fase di concorso, 470 progetti presentati e più di 150 premiati, più di 200 imprese partner e 106 speaker coinvolti.

Spaccate nei negozi di Bardonecchia

Negli scorsi giorni la Polizia di Stato ha arrestato a Bardonecchia un ragazzo di origine marocchina, di età compresa fra i 17 e i 19 anni, su cui gravano forti indizi di colpevolezza in merito ad alcuni furti avvenuti ai danni di alcuni esercizi commerciali della cittadina.

I poliziotti del Commissariato di P.S. di Bardonecchia, grazie all’approfondita conoscenza del territorio, hanno individuato il presunto autore dei furti presso la Stazione Ferroviaria di Bardonecchia mentre stava per lasciare la cittadina a bordo di un treno.

A carico dello stesso gravano forti indizi in merito a diversi colpi effettuati nottetempo ai danni di alcuni locali commerciali, fra cui figurano un ristorante, una pizzeria e 2 hotel. I poliziotti del Commissariato intervenuti e i colleghi della Polizia Scientifica hanno riscontrato sempre il medesimo modus operandi: i locali commerciali presentavano le vetrine sfondate tramite oggetti contundenti; in alcuni casi, dall’interno era stato asportato il registratore di cassa ed altri oggetti, nonchè capi di abbigliamento.

Il giovane, all’atto del rintraccio, presentava sulle mani e sugli avambracci delle escoriazioni compatibili con l’effrazione delle vetrate ed indossava un giubbotto oggetto di furto all’interno di uno dei ristoranti colpiti; per sfuggire all’arresto ha opposto una strenue resistenza nei confronti degli operatori, tanto da cagionare ad uno di essi lesioni superiori ai 30 giorni.

Il minorenne è stato tradotto presso il centro di prima accoglienza di Torino in stato di arresto per furto aggravato.

La Giornata della Deputazione Subalpina di storia patria

Torino, 21 novembre 2023 alle 16.00 presso l’Archivio di Stato di Torino

Per il secondo anno consecutivo la Deputazione Subalpina di storia patria celebra in una Giornata di informazione e di studio la propria attività nell’anno trascorso e le prospettive di impegno future. Si tratta di un’occasione che permette, secondo una consuetudine comune a molti altri enti, di fare pubblicamente il punto su ciò che significa il lavoro e il progresso di ricerca compiuto dai novanta accademici, storici, storici dell’arte, giuristi, economisti, archivisti, italiani e stranieri, che da statuto ne compongono l’organico. La Giornata, che si intende ripetere ogni anno, rappresenta anche una tappa nel percorso di accompagnamento verso il traguardo dei due secoli di esistenza e fervore scientifico che la Deputazione celebrerà nel 2033. Nata per volontà del sovrano sabaudo nel 1833, la Deputazione Subalpina di storia patria è una delle Accademie di più lunga durata non solo del Piemonte: essa fin dall’origine si prefigge lo scopo di promuovere, direttamente attraverso i soci scientificamente affermati o indirettamente attraverso l’impulso dato alla ricerca di giovani studiosi, gli studi sull’area subalpina e sulle interrelazioni che tale area ha costantemente alimentato con il contesto storico italiano ed europeo. La Deputazione pubblica una rivista scientifica semestrale giunta al suo centoventunesimo anno di esistenza e sulla quale si sono negli anni cimentate e formate generazioni di studiosi; promuove altresì la pubblicazione di opere monografiche e di atti di convegno che raccolgono ormai centinaia di titoli dall’alto valore documentario; assegna ogni anno premi a giovani autori che si sono segnalati per la qualità dei loro lavori; promuove e sostiene iniziative culturali vagliate in base all’eccellenza del loro profilo storico-scientifico. Sono presenti nell’istituto l’archivio storico e la biblioteca specialistica, nei quali si studiano progetti per promuovere la conoscenza dei beni documentali per tutti i cittadini. Questo notevole e articolato complesso di attività non sempre ha potuto essere adeguatamente comunicato all’esterno delle auliche sale di Palazzo Carignano, sede della Deputazione: la Giornata annuale si propone altresì di far conoscere alle istituzioni cittadine e regionali e a un pubblico, il più vasto possibile, anche di non addetti ai lavori che cosa nasce dal lavoro di ricerca degli studiosi, della Deputazione, e come le indagini che essi hanno perseguito e perseguono abbiano consentito in quasi duecento anni di allargare, approfondire e sviluppare in maniera rilevantissima le conoscenze sulla storia dell’area subalpina in tutti i suoi aspetti e in tutte le sue specificità.

«Se vuoi, puoi», Alessia Refolo a Volpiano


Venerdì primo dicembre per la Giornata mondiale delle persone con disabilità

Venerdì primo dicembre alle 20.45, nella sala polivalente «Maria Foglia» di Volpiano (via Trieste, 1), si svolge un incontro con Alessia Refolo, con la presentazione del progetto della classe 4B della scuola «Guglielmo da Volpiano» per la Giornata mondiale delle persone con disabilità.

Alessia Refolo, nata a Ivrea nel 1990, è sopravvissuta da piccola al neuroblastoma, tumore infantile difficilmente curabile, rimanendo tuttavia cieca. Con la forza del suo motto «Se vuoi, puoi», si è diplomata in ragioneria, lavora in banca, conduce con la sua voce meditazioni con i cristalli e pratica numerosi sport, tra i quali equitazione, arrampicata, sci nautico, atletica leggera, ottenendo importanti risultati in ambito agonistico: campionessa mondiale paralimpica di arrampicata nel 2014, campionessa europea paralimpica di sci nautico nel 2018, e nel 2021 campionessa italiana paralimpica di atletica leggera campionessa italiana di paraciclismo. Con Hever Edizioni ha pubblicato i libri «Se vuoi, puoi. Una vita al di là del buio» nel 2019 e «Cuore e Coraggio. Se vuoi, puoi» nel 2021.

Fuga dal ristorante senza pagare la cena da 140 euro. Ma le telecamere riprendono la targa…

La cena sarebbe costata 140 euro, a base di pesce e con una bottiglia di vino bianco. La coppia dopo avere ordinato il dolce è uscita per fumare. In realtà era una scusa per scappare senza pagare il conto. E’ accaduto in un ristorante di Ciriè. I due, però, non avevano fatto i conti con le telecamere esterne: il titolare del locale spiega che nelle immagini è ben visibile la targa dell’auto sulla quale sono scappati. È stata presentata denuncia.

Uomo investito davanti all’ospedale muore dopo agonia

Un pensionato di 84 anni è morto due settimane dopo un incidente avvenuto di fronte all’ospedale di Biella. Le indagini dicono che l’uomo stava attraversando la strada fuori dalle strisce pedonali. Le condizioni dell’anziano erano apparse subito gravi, cadendo aveva battuto violentemente la testa. È stato agonizzante per tutto il periodo in ospedale.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

Molinette: scoperto il ruolo dei macrofagi tra cause tumore del pancreas

Uno studio tutto italiano ha permesso di scoprire il ruolo dei macrofagi, cellule immunitarie con una spiccata capacità di ingerire e distruggere microbi, tra le cause del tumore del pancreas e nel supportare la sua progressione.
La prestigiosa rivista scientifica internazionale Nature ha appena pubblicato i risultati di questa importante ricerca sul tumore del pancreas condotta dai ricercatori dell’Istituto San Raffaele di Milano Telethon per la Terapia Genica in collaborazione con il Laboratorio di Immunologia dei Tumori dell’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino e del Dipartimento di Biotecnologie Molecolari e Scienze della Salute dell’Università di Torino, coordinato dai professori Francesco Novelli e Paola Cappello, i cui lavori sono da anni supportati da Fondazione Ricerca Molinette Ets.
Questo studio si è focalizzato sul ruolo dei macrofagi, un importante tipo di cellula immunitaria che svolge un ruolo fondamentale nella difesa delle invasioni microbiche e nell’innesco dell’infiammazione. L’importanza dello studio è stata quella di individuare una nuova classe di macrofagi che, anziché contrastare il tumore, ne promuove la crescita. Analizzando il tumore dei pazienti con carcinoma del pancreas, sono stati individuati dei macrofagi associati al tumore e producenti IL-1β+ come responsabili di questo “fatale accordo”. È stato dimostrato infatti che queste cellule, interagendo con quelle pancreatiche, sono in grado di stimolare la crescita della malattia attraverso la secrezione di molecole infiammatorie.
Nel particolare, lo studio suggerisce che è proprio la vicinanza fisica tra macrofagi e cellule tumorali a sostenere la progressione della malattia. Gli esperimenti effettuati in laboratorio per impedire questo legame ed interferire con questo circuito, sono stati molto incoraggianti: questo approccio ha portato infatti ad una riduzione dell’infiammazione e ad un rallentamento della crescita del tumore del pancreas.
Proprio in occasione della Giornata mondiale della lotta contro il tumore del pancreas, i risultati di questo studio saranno quindi importanti non solo per la terapia, ma anche per una potenziale prevenzione. Lo sviluppo del tumore del pancreas, infatti, è associato ad una forte componente infiammatoria. Pancreatiti ricorrenti – che sono infiammazioni dell’organo – rappresentano uno dei fattori di rischio per l’insorgenza della malattia. Bloccare le molecole infiammatorie rilasciate dai macrofagi, che alterano le cellule pancreatiche nelle persone predisposte al tumore potrebbe rivelarsi un approccio utile anche in chiave preventiva.
La ricerca porta a nuove scoperte per migliorare l’aspettativa di vita dei pazienti di una forma tumorale che ancora ai giorni nostri riscontra esiti infausti. Le malattie pancreatiche, benigne e maligne, risultano in costante crescita: i dati AIOM (Associazione Italiana Oncologia Medica) 2022 riportano circa 14.500 nuove diagnosi in Italia.

Prova di maxiemergenza all’Allianz Stadium di Torino

Il 18 novembre si è svolta una prova di maxiemergenza all’Allianz Stadium di Torino con il coinvolgimento di circa 560 persone di cui 450 steward con vari ruoli (STW in servizio, persone ferite durante l’evento, comparse come spettatori), 100 operatori sanitari dell’ANPAS tra medici, infermieri e soccorritori e 10 truccatori di lesioni e ferite con il compito di simulare varie tipologie di ferimento sui 40 soggetti infortunati, oltre alla presenza di 4 ambulanze.

Durante lo svolgimento hanno presenziato come osservatori anche i componenti del GOS (Gruppo Operativo Sicurezza).

La simulazione ha avuto il fine di testare la macchina dei soccorsi in caso di incidente maggiore all’Allianz Stadium e l’interazione tra la risposta del soccorso sanitario e quella degli steward dello Stadio, incrementando le capacità di lavoro in team tra steward e soccorritori sanitari. Inoltre, si è prodotto materiale video didattico per la formazione degli operatori coinvolti nei soccorsi sanitari presso l’Allianz Stadium. Una giornata di formazione sulla reazione all’emergenza.

Le prove hanno riguardato due differenti sessioni simulative: prima una finta esplosione nel primo anello dello Stadio con conseguente movimento incontrollato di folla verso le vie di uscita e feriti da soccorrere e, come seconda sessione, la simulazione di intervento di emergenza in campo per arresto cardiaco.

Quest’ultima ha avuto l’intento di documentare agli enti organizzatori e ai team medici delle squadre ospiti la modalità di intervento in caso di evento che potrebbe mettere a rischio la vita degli atleti in campo.

Lorenzo Odetto, anestesista e rianimatore: «All’Allianz Stadium abbiamo portato a termine due diverse simulazioni, una prova di maxiemergenza dovuta a uno scoppio improvviso in tribuna con il “ferimento” di più persone e un intervento da bordocampo per un evento grave in campo, l’arresto cardiaco di un calciatore cosa che purtroppo può capitare.

La necessità di simulare questi eventi è importante, sono emergenze fortunatamente sporadiche e quindi è difficile accumulate esperienza. La simulazione diventa un elemento fondamentale per l’addestramento del personale e per riuscire a capire quali possano essere i problemi e gli aspetti da migliorare per rendere ancora più sicuro lo Stadio in termini di assistenza agli spettatori in caso di emergenza, ma anche in caso di evento drammatico in campo per gli atleti».

Vincenzo Sciortino, vicepresidente ANPAS Piemonte: «Oggi all’Allianz Stadium abbiamo avuto la possibilità esercitarci in una simulazione di maxiemergenza, evento di grande portata e difficoltà. Ringrazio tutto il personale coinvolto, tutti i sanitari e tutti i volontari e le associazioni ANPAS presenti oggi e che partecipano in generale nella gestione dell’assistenza sanitaria all’Allianz Stadium, assistenza di grande prestigio per il nostro movimento».

ANPAS Comitato Regionale Piemonte garantisce l’assistenza sanitaria all’Allianz Stadium ininterrottamente dal 2014 per le partite del Campionato di Serie A, della Coppa Italia e della Uefa, nonché delle eventuali amichevoli che Juventus Football Club organizza presso la propria struttura.

ANPAS Piemonte assicura inoltre l’assistenza sanitaria allo Juventus Museum tutti i sabati, le domeniche e i festivi con un’ambulanza di base ed equipaggio di soccorritori.

L’ANPAS (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze) Comitato Regionale Piemonte rappresenta oggi 81 associazioni di volontariato con 10 sezioni distaccate, 10.310 volontari (di cui 4.122 donne), 5.245 soci, 670 dipendenti, di cui 76 amministrativi che, con 436 autoambulanze, 230 automezzi per il trasporto disabili, 264 automezzi per il trasporto persone e di protezione civile e 2 imbarcazioni, svolgono annualmente 570.082 servizi con una percorrenza complessiva di 18.784.626 chilometri.