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Chiarelli: “Ecco i nuovi fondi per il sostegno abitativo alle donne vittime di violenza”

DALLA REGIONE PIEMONTE 450MILA EURO 

L’assessore: «La libertà passa anche dalla casa: dare un tetto significa ridare dignità, sicurezza e futuro».

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In vista della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne del 25 novembre, la Regione Piemonte rafforza le misure concrete di contrasto e prevenzione con un nuovo intervento dedicato all’autonomia abitativa delle donne vittime di violenza, sole o con figli.Sono stati destinati 450 mila euro, provenienti dal Dipartimento per le Pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, alle Agenzie Sociali per la Locazione (ASLo) dei Comuni capoluogo di provincia del Piemonte.

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Nello specifico, si tratta di interventi di prevenzione e contrasto della violenza di genere e per il sostegno alle donne vittime di violenza ed ai loro figli. La Regione ha in questo caso la competenza di promuovere e realizzare, in collaborazione con gli Enti e i soggetti del privato sociale specifiche iniziative per il monitoraggio, la prevenzione, il contrasto e l’assistenza alle vittime di violenza.

Le risorse finanzieranno un’azione sperimentale, realizzata in collaborazione con i Centri Antiviolenza iscritti nell’Albo regionale, per offrire sostegno abitativo e percorsi di autonomia alle donne in uscita da situazioni di violenza.

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«La libertà passa anche dalla casa – sottolinea l’assessore alle Pari opportunità Marina Chiarelli  Uscire dalla violenza significa poter ricominciare, ma senza un luogo sicuro dove vivere non c’è vera indipendenza. Con questo intervento vogliamo sostenere chi trova il coraggio di cambiare vita, offrendo non solo un alloggio ma un futuro possibile per sé e per i propri figli. È una misura che unisce welfare, pari opportunità e dignità personale, e che conferma il nostro impegno quotidiano contro ogni forma di violenza e discriminazione».

L’iniziativa rientra nel Piano operativo del Piano Strategico Nazionale sulla violenza maschile contro le donne 2021-2023, in attuazione della legge regionale n.4/2016.

Gli sportelli ASLo lavoreranno in sinergia con i 21 Centri antiviolenza piemontesi per favorire l’incontro tra domanda e offerta di alloggi e sostenere contratti di locazione a canone concordato o soluzioni abitative in collaborazione con enti del terzo settore.

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L’assegnazione delle risorse sarà così distribuita: una quota uguale per le 8 ASLo pari a 43.750 euro per un totale di 350.000 euro, e una quota aggiuntiva complessiva di 100.000 euro da suddividere tra le 8 ASLo sulla base del numero dei Centri antiviolenza regolarmente iscritti nell’Albo regionale.

Con questo provvedimento, la Regione Piemonte conferma la propria volontà di costruire reti territoriali solide capaci di accompagnare le donne in percorsi di autonomia e reinserimento sociale. Perché, come puntualizza l’assessore Chiarelli, «la cultura del rispetto si costruisce con i gesti concreti».

Torino, 234 anni di polizia locale

 

Un altro anno di grande impegno per la Polizia Locale di Torino, che questa mattina ha celebrato il 234esimo anniversario dalla fondazione del Corpo nella consueta cerimonia al Teatro Carignano presentando dati di rilievo nell’ambito della sicurezza stradale, ma anche nell’impegno nella gestione della tutela dei consumatori e dei servizi di prossimità.

Un proficuo lavoro di squadra che ha visto impegnati le donne e gli uomini in servizio in città, alcuni dei quali sono stati premiati per essersi distinti in operazioni di servizio nel corso dell’ultimo anno.

Alla cerimonia, preceduta dall’esecuzione di alcuni brani suonati dalla Banda del Corpo all’esterno del Teatro, hanno preso parte l’assessore alla Sicurezza e Legalità della Città di Torino Marco Porcedda e il Comandante Generale della Polizia Locale di Torino Roberto Mangiardi.

“Nel celebrare i 234 anni della Polizia Locale di Torino – afferma l’assessore Marco Porcedda – rendiamo omaggio a donne e uomini che, con professionalità, equilibrio e umanità, ogni giorno operano per la sicurezza e la vivibilità della nostra città. La loro presenza discreta, ma sempre più costante e prossima, nelle strade, nei quartieri, nelle scuole, rappresenta il volto più autentico delle istituzioni. Quello che non si limita a far rispettare le regole, ma che accompagna, ascolta e costruisce fiducia. La sicurezza non è controllo e repressione, è prossimità, fiducia, rispetto e collaborazione. È grazie all’impegno quotidiano della Polizia Locale che Torino può continuare a essere una comunità fondata sulla legalità e sulla solidarietà”.

“Celebrare l’anniversario del Corpo di Polizia Locale – spiega il Comandante Roberto Mangiardi – significa rendere omaggio alla sua storia, ma anche rinnovare l’impegno verso il futuro. Un impegno che implica miglioramento continuo, formazione, innovazione tecnologica, cooperazione con le altre forze dell’ordine e con la cittadinanza. I dati che rappresentano l’attività del Corpo non sono mera materia statistica: essi rappresentano centinaia di migliaia di momenti in cui il Corpo ha agito per garantire la sicurezza, l’ordine, la tutela dei cittadini. Ogni verbale, ogni intervento, ogni pattuglia è parte di un mosaico più grande: quello del servizio alla comunità torinese”.

I festeggiamento hanno visto, come ogni anno, il momento culminante nella consegna dei riconoscimenti al personale che si è particolarmente distinto in operazioni di servizio.

Tra i premiati dall’assessore Porcedda sei agenti che – si legge nell’encomio firmato dal sindaco Stefano Lo Russo – con “spirito di iniziativa e apprezzabile capacità d’indagine, hanno consentito di risalire al responsabile di una truffa ai danni di numerose donne sole al volante”. L’uomo, fingendo di essere stato investito dalle proprie vittime, chiedeva e otteneva un risarcimento in denaro contante, approfittando dello stato di agitazione e senso di colpa causati dal finto sinistro.

Elogio del Comandante Mangiardi, invece, per la professionalità, meticolosità e accuratezza, per altri quattro agenti impegnati, unitamente al Nucleo Investigazioni Scientifiche del Corpo, nella ricostruzione della dinamica di un sinistro stradale che ha consentito di identificare un pirata della strada che aveva travolto un pedone senza fermarsi a prestare soccorso. A premiarli è stato il Prefetto di Torino Donato Giovanni Cafagna.

Il Questore di Torino Paolo Sirna ha, invece, premiato sul palco un agente per la prontezza di riflessi, la determinazione e la professionalità dimostrati nel liberare con accortezza una donna in stato interessante che, a causa di un sinistro, era rimasta incastrata nell’abitacolo di un’auto ribaltata.

Coraggio e rapidità di azione le caratteristiche degli agenti di pattuglia riusciti a fermare e arrestare un soggetto che, brandendo un bicchiere rotto come arma impropria, tentava di infierire con violenza su un altro uomo, già visibilmente ferito e sanguinante in volto. A premiarli il Procuratore Generale della Repubblica della Corte d’Appello Piemonte e Valle d’Aosta Lucia Musti.

Altri due elogi del Comandante per quattro agenti. I primi due sono stati premiati dal Procuratore della Repubblica di Torino Giovanni Bombardieri, perché si sono distinti per essere riusciti, con forte senso di professionalità, capacità investigative e risolutezza, ad arrestare un uomo che da settimane, oltre a molestare una giovane donna, minacciandola di dare fuoco alla sua auto, di uccidere il suo cane e di aggredirla sessualmente, si era reso protagonista di alcuni atti vandalici e molestie, procurando allarme tra i residenti del quartiere. Gli altri due hanno dimostrato intuito investigativo nell’acquisire elementi utili ai fini dell’accertamento dei reati di furto e truffa, durante il danneggiamento di parcometri in zona Ospedali e vie limitrofe, perpetrato da più soggetti. In borghese gli agenti, con prontezza e capacità operative, hanno colto in flagranza uno dei responsabili dei reati indagato in stato di libertà. Sul palco a consegnare il riconoscimento il Generale di Brigata, Comandante Provinciale dell’Arma dei Carabinieri Roberto De Cinti.

Un ultimo elogio ad altri due agenti, consegnato dal Generale di Brigata, Comandante Provinciale della Guardia di Finanza Alberto Nastasia, per la professionalità, la tempestività e determinazione dimostrate in occasione dell’aggressione per rapina ai danni di una persona anziana da parte di due uomini. Gli agenti allertati da un cittadino, “si ponevano all’inseguimento e riuscivano a localizzare, bloccare e infine ad arrestare uno dei due aggressori”.

La cerimonia è stata anche l’occasione per fornire i dati dell’intensa attività del Corpo di Polizia Locale negli ultimi nove mesi: oltre 3mila sinistri, più di 594mila violazioni del codice della strada, quasi 10mila controlli a tutela del consumatore, oltre mille sanzioni per il mancato rispetto del regolamento della gestioni rifiuti. Particolare attenzione per le attività di prossimità con un aumento dei percorsi di riconciliazione e giustizia ripartiva (14) rispetto al 2024 (11) e una diminuzione dell’allarme sociale da 714 del 2024 a 473 del 2025.

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Ecco il nuovo tratto pedonale di via Roma tra piazza San Carlo e via Bertola

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Dopo la conclusione dei lavori, ieri è stato riaperto il primo tratto della nuova via Roma pedonale, tra piazza San Carlo e via Bertola. Contestualmente è tornata percorribile al traffico veicolare l’asse di via Principe Amedeo, all’altezza di via Bertola.

“La pedonalizzazione di via Roma – spiega il sindaco Stefano Lo Russo – è un progetto nel quale come Amministrazione crediamo profondamente e che siamo convinti contribuirà a migliorare la fruizione del centro cittadino, rendendo più bella, funzionale e accessibile in modo definitivo la superficie compresa tra piazza Castello e piazza Carlo Felice, che diventerà un unico lungo boulevard. Oggi scopriamo il primo tratto di quella che sarà la nuova via Roma che restituiremo alla città al termine dei lavori”.

L’intervento rientra nel progetto di riqualificazione volto a dare un nuovo volto allo storico asse di via Roma: la strada è stata completamente ripavimentata in pietra, elevata al livello dei portici per favorire l’eliminazione delle barriere architettoniche e migliorare la vivibilità e la percorribilità dell’intero spazio pubblico circostante.

Il tratto riaperto è stato anche attrezzato con nuovi dissuasori e panche, che stimolano l’uso pubblico dello spazio rendendolo più fruibile e sicuro per i pedoni. È stata inoltre completata l’impermeabilizzazione del parcheggio sottostante e si è proceduto al rinnovo della rete di raccolta delle acque meteoriche .

Lo scorso mese di agosto era stato riaperto un primo e breve segmento restituito dopo gli interventi di riqualificazione, inizialmente non previsti, sull’asse tra via Santa Teresa e via Maria Vittoria, dove, dopo solo un mese di chiusura al traffico, il passaggio per pedoni e veicoli era stato completamente ripristinato.

Oggi si apre però il primo tratto completo della “nuova” via Roma, così come i lavori la restituiranno interamente a cittadini e turisti. L’intero cantiere, suddiviso in tre lotti (da piazza Castello a piazza San Carlo; da piazza CLN a via Cavour; da via Cavour a piazza Carlo Felice) e finanziato con 12 milioni di euro in gran parte provenienti dai fondi PON Metro Plus dell’Unione Europea, avrà una durata complessiva di circa 14 mesi.

“L’intervento su via Roma ha l’obiettivo di creare uno spazio urbano accessibile e capace di generare bellezza – commenta l’assessora alla Mobilità e alle Politiche ambientali Chiara Foglietta – Con l’apertura di questo primo tratto sono evidenti i benefici concreti: nuovi spazi pubblici curati, sostenibili e aperti a tutti, che favoriscono l’incontro e la socialità. Per via Roma, così come per gli altri progetti in corso di realizzazione, come il riassetto della viabilità in piazza Baldissera, la riqualificazione di via Coazze, o quelli da poco terminati, come in piazza Maria Ausiliatrice, il metodo è quello di unire riqualificazione urbana e interventi ambientali, con lo scopo di migliorare la qualità della vita delle persone.”

I lavori proseguiranno nei lotti successivi, in particolare nell’isolato Bertola – Monte di Pietà, che sarà riaperto entro fine dicembre secondo il cronoprogramma, e il completamento dell’intera opera entro il mese di maggio del prossimo anno.

TORINO CLICK

Regione e Consiglio, un incontro a IoLavoro sul benessere giovanile

All’interno del programma di IOLAVORO 2025, mercoledì 12 novembre, alle ore 15:00, presso le OGR Torino (Corso Castelfidardo 22, Torino), si terrà l’incontro educativo e motivazionale “Chi è felice non bulla, non sballa e non molla”, promosso dalla Fondazione della Felicità ETS in collaborazione con il Consiglio regionale del Piemonte. L’iniziativa, ideata e condotta da Walter Rolfo con la partecipazione dell’artista e “mago missionario” Flip (Mattia Bidoli), nasce con l’obiettivo di offrire ai giovani un momento di riflessione e di crescita, per affrontare con positività e consapevolezza le sfide del futuro. Un significativo esempio di sinergia istituzionale tra Regione e Consiglio che condividono la medesima visione: porre il benessere dei ragazzi al centro delle politiche educative e sociali del Piemonte. Entrambi considerano il contrasto al bullismo e a ogni forma di disagio giovanile una priorità assoluta: promuovere la felicità, l’autostima e la consapevolezza significa anche costruire una società più rispettosa, solidale e capace di riconoscere il valore di ciascuno.

Il lavoro sul futuro parte da qui, dai nostri giovani e dalla loro serenità – ha commentato il Vicepresidente della Regione Piemonte Elena Chiorinodobbiamo aiutarli a credere in se stessi, a scoprire i propri talenti e a far capire che la felicità nasce anche dal sentirsi utili, competenti e protagonisti della propria vita. Vogliamo trasmettere ai ragazzi orgoglio e fiducia nelle proprie capacità e nel territorio. Non dobbiamo arrenderci ad una narrazione troppo spesso negativa: il Piemonte è una terra di energie straordinarie e di giovani con tante capacità. Come Regione continuiamo a investire in percorsi di formazione e orientamento che offrono opportunità vere e concrete. Perché credere in se stessi è il primo passo per costruire il proprio futuro.”

Per il Presidente del Consiglio regionale Davide Nicco: “Attraverso questa iniziativa il Consiglio regionale del Piemonte riafferma il proprio ruolo di istituzione che dialoga, educa e accompagna. Parlare di felicità, oggi, significa interrogarsi su ciò che davvero ci tiene uniti: la fiducia, l’equilibrio, il senso di appartenenza e la capacità di coltivare relazioni sincere in un mondo che corre veloce. Significa occuparsi della capacità di resistere alle pressioni, di credere in sé stessi e negli altri. Solo comunità che si sentono appagate possono contrastare il disagio, l’isolamento, la violenza. Per questo investiamo sull’ascolto e sulla crescita dei giovani: perché un Piemonte che sa guardare avanti senza paura non può prescindere dalla serenità di chi lo abiterà”.

Per il Consigliere Segretario Fabio Carossoil Consiglio regionale ha voluto questa iniziativa per i giovani. Incontrare i giovani e mettere la Felicità al centro delle loro vite è stato un progetto condiviso. In un mondo dove tutto corre veloce, e dove viviamo perennemente “connessi” spesso si perdono i rapporti personali e la capacità di credere in sé stessi, collaborare, risolvere problemi, trovare entusiasmo anche nelle sfide. Per questo abbiamo chiesto ad un ingegnere della felicità di ragionare con loro“.

L’incontro unisce formazione, intrattenimento e motivazione, offrendo un’esperienza capace di coinvolgere e ispirare le nuove generazioni, in un contesto — quello di IOLAVORO 2025 — che guarda al futuro del lavoro e delle competenze con uno sguardo umano, educativo e valoriale.

Per info www.iolavoro.org

Il volontariato ANPAS si dà appuntamento ad Asti per l’Orange Run

Domenica 16 novembre prossimo, ad Asti, si terrà la Orange Run, evento conclusivo della terza edizione dell’Open Day ANPAS Piemonte.
Si tratta di una camminata di circa 3 km nel centro cittadino, con ritrovo presso la Croce Verde di Asti in corso Genova 26. L’evento si svolge con il patrocinio della Città di Asti. L’iniziativa nasce per valorizzare l’impegno delle volontarie e dei volontari ANPAS, per creare un momento di festa condivisa e favorire l’incontro con la cittadinanza. A tutte le persone partecipanti, verrà consegnata una maglietta arancione, colore simbolo ANPAS, per colorare le vie della città in un grande abbraccio collettivo all’insegna della solidarietà e del volontariato. La Orange Run sarà il momento per conferire il premio Giovani ANPAS, celebrando giovani volontarie e volontari che si sono distinti per dedizione e spirito di servizio. L’appuntamento rappresenta la conclusione di un anno importante per la rete ANPAS Piemonte, segnato dal successo del primo meeting dei volontari, dedicato alla formazione e alla condivisione. Il ritrovo è previsto alle ore 9 presso la Croce Verde di Asti per la consegna delle magliette e una colazione di benvenuto. La partenza dell’Orange Run è fissata alle ore 10, con rientro alle ore 11, cui seguiranno premiazioni e un aperitivo finale.

“Asti sarà attraversata da una macchia arancione, i volontari e le volontarie piemontesi di ANPAS si ritroveranno per una camminata all’insegna della solidarietà e dell’amicizia – spiega Michele Isoardi, Vicepresidente di ANPAS Piemonte – sarà un momento di festa per celebrare i nostri giovani che rappresentano il futuro delle nostre Associazioni. Quest’anno, infatti, è l’anno dedicato ai Giovani per ANPAS, e l’Orange Run del 16 novembre sarà un modo per ringraziarli e festeggiarli ancora di più, riconoscendo il loro impegno e la passione con cui si dedicano al volontariato”.
Lo scorso 12 ottobre, l’Open Day ANPAS ha coinvolto migliaia di cittadini e cittadine in tutto il Piemonte, offrendo occasioni di incontro e attività dedicate al primo soccorso, alla prevenzione sanitaria e alla scoperta del mondo del volontariato. La cittadinanza è invitata a partecipare all’Orange Run per vivere insieme una giornata di festa e amicizia, con la possibilità di conoscere più da vicino i volontari e le volontarie ANPAS, il loro quotidiano impegno a servizio della comunità. L’ANPAS Comitato Regionale Piemonte ODV riunisce 81 associazioni di volontariato e circa 11 mila tra volontari e volontarie impegnati ogni anno in oltre mezzo milione di servizi di assistenza e soccorso sul territorio regionale.

Mara Martellotta

Prorogata la scadenza dei concorsi del Consiglio regionale per gli studenti

C’è ancora tempo per partecipare ai concorsi per gli studenti banditi dal Consiglio regionale.

La scadenza per le iscrizioni è stata infatti prorogata a martedì 25 novembre alle ore 12 e dovrà avvenire da parte dei docenti attraverso la piattaforma MOON.

Tre sono quest’anno i concorsi promossi dall’Assemblea legislativa piemontese, tramite i Comitati e le Consulte, in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale e rivolti agli istituti di istruzione secondaria di II grado e agli enti di formazione professionale del Piemonte.

  • la 45ª edizione del “Progetto di Storia contemporanea” del Comitato Resistenza e Costituzione della Regione Piemonte, in collaborazione con gli Istituti storici della Resistenza, prevede la trattazione di un tema legato alla storia contemporanea o lo sviluppo di una mozione che sarà oggetto di un torneo di dibattito tra studenti che si terrà nell’Aula del Consiglio regionale. Quest’anno agli studenti sarà richiesto di riflettere sulla partecipazione dei ragazzi minorenni alla guerra di Liberazione in Italia. Il lavoro potrà essere svolto secondo svariate modalità: dall’elaborato scritto alla fotografia, dal cortometraggio al podcast fino all’adesione al torneo di dibattito.
    –    la 42ª edizione del bando “Diventiamo Cittadini Europei” della Consulta regionale europea, in collaborazione con l’Istituto universitario di Studi Europei (IUSE), offre agli studenti la possibilità di affrontare temi di stretta attualità. Due le tracce proposte: la prima sul ruolo presente e futuro dell’Ue nella regolazione dell’intelligenza artificiale, che incide sempre più in molti ambiti della vita umana e la seconda sul regolamento Ue 2024 sul ripristino della natura per la tutela degli ecosistemi.
    –     la 23ª edizione di “Ragazzi in Aula”, il progetto di “Open Government” che consente ai giovani di entrare in Consiglio regionale per conoscere l’istituzione e i processi decisionali dell’assemblea legislativa. Gli studenti potranno lavorare sulle tematiche promosse dall’Osservatorio regionale sull’usura, dagli Stati generali della prevenzione e del benessere e dal Comitato diritti umani, sperimenteranno i meccanismi alla base delle decisioni democratiche e diventeranno “Ambasciatori del Consiglio regionale del Piemonte”.

In premio per i vincitori i viaggi studio che si terranno in primavera e che saranno l’occasione per visitare i luoghi sede delle principali istituzioni italiane ed europee o teatro di eventi legati alla storia recente. Tra le mete previste per il “Progetto di Storia contemporanea”, Trieste con la risiera di San Sabba, la foiba di Basovizza e il campo profughi di Padriciano, l’isola di Ventotene, la Casa della Resistenza di Verbania e il Centro di documentazione La Benedicta di Alessandria. È invece Strasburgo, con l’Europarlamento e il Fort de Schoenenbourg, sulla “linea Maginot”, la destinazione per i vincitori del bando “Diventiamo cittadini europei” e Roma, con Montecitorio, Palazzo Madama, Palazzo Borromeo e il Quirinale, quella per chi risulterà vincitore del bando “Ragazzi in Aula”.

I dettagli informativi sui concorsi e sulle modalità di partecipazione sono disponibili al seguente indirizzo:
https://www.cr.piemonte.it/cms/il-cittadino/visite-ed-eventi/spazio-ragazzi/concorsi-le-scuole

Ufficio stampa CRP

 

Crolla il Pil pro capite piemontese: è ora di smetterla di raccontare una realtà rosea

Caro Direttore, 
mi chiedi perché sono sempre così severo nelle mie analisi sulla nostra situazione  economica mentre chi governa Comune e Regione, le Banche e i veri componenti del Sistema Torino esprimono sempre ottimismo. La classifica europea  del PIL procapite delle varie regioni purtroppo mi dà ragione e  retrocede il Piemonte che ha un PIL procapite inferiore alla media europea ,che è tenuta bassa dalle regioni ex comuniste.  Il punto è che nel 2003 il PIL procapite piemontese era 120 sui 100 della media europea. Certo è la bassa crescita della economia torinese che abbassa il dato piemontese. Ma tant’è. In ventidue anni abbiamo perso oltre 20 punti e questo calo pesa soprattutto sulla metà della Città che sta male come disse inascoltato l’Arcivescovo NOSIGLIA. Scrivo a Te per dirlo a tutti, Sindaco di Torino, Presidente della Regione, giornali, presidenti delle  associazioni, sindacati etc: e’ ora di smetterla di fare analisi ottimistiche perché questi vent’anni ci hanno impoverito. Non aver difeso la nostra industria e pensare che puntare tutto sul turismo potesse bastare e’ stato un grave errore che pagano i più deboli, dai disoccupati ai cassaintegrati . La politica non è il Rotary dove persone per bene si riuniscono  per discutere attorno a un piatto di agnolotti. La politica è la ricerca del bene comune attraverso il buon governo della cosa pubblica. I risultati di questi ultimi vent’anni sono negativi.  Chiediamo la convocazione degli Stati generali per chiedere a tutti i torinesi e piemontesi di fare la propria parte. Occorre che chi ha ricevuto importanti eredità di aziende e patrimoni abbia un forte senso di responsabilità verso il nostro territorio prima di investirli all’estero. Occorre senso di responsabilità delle Banche e delle Fondazioni bancarie che in questi stessi vent’anni hanno versato al territorio cinque miliardi ma con risultati scarsi sulla economia e sulla società torinese. I partiti che studiano le tattiche per non perdere le prossime elezioni sono chiamati a rispondere sui risultati poco lusinghieri delle loro scelte. E per fortuna noi SITAV abbiamo salvato l’opera più importante.
Mino GIACHINO 
SITAV SILAVORO

Mario Coda, il socialista monarchico di Biella

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni
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E’ morto a Biella a 91 anni il commendatore dell ‘Ordine Mauriziano Mario Coda, una vita per il socialismo democratico e l’ideale monarchico. Le sue idee potevano essere  anche considerate un ossimoro vivente, mentre l’idea di una monarchia nordeuropea poteva essere un’ipotesi possibile, anche se oggettivamente  lontana dalla storia sabauda. Fu un socialista saragattiano in un terra, quella biellese , ricca di tradizioni socialiste riformiste, che espresse anche dei parlamentari. Coda ,che fu consigliere e assessore comunale di Biella, avrebbe potuto rappresentare in Parlamento la sua zona, ma gli fu preferito un tal Barbera che non aveva storia e venne eletto al Senato. La politica anche nella prima repubblica andava così. Coda aveva un rapporto diretto con Saragat che lo invitava a pranzo quando era in vacanza in Valle d’Aosta. Sicuramente ha conservato testimonianze preziose di questa lunga amicizia che in parte ho condiviso. Il PSDI era il partito di Nicolazzi e di  Magliano e un uomo di vasti interessi culturali come lui  doveva sentirsi a disagio in un partito di grandi e nobili ideali , ma totalmente assoggettato al clientelismo che privilegiava i mediocri e i procacciatori di tessere. Un suo grande amico Marziano Magliola che fu anche lui assessore a Biella , scelse di entrare nel PRI, stanco di una stagnazione politica mortificante.
Ricordo che una volta in cui mi trovai in un caso pazzesco e mi avevano clonato una mia lettera del tutto falsa pubblicata su un giornale a mia firma, fu il primo a scendere in campo a mia difesa senza neppure chiedermi la benché minima spiegazione. Nell’ambiente monarchico fu una rara avis, considerato al pari di un eretico. Nell’ Umi ebbe pochi amici come Vincenzo Pich e Guido  Aghina che fu assessore socialista a Milano. I vari gerarchi monarchici  da Boschiero al generale Mazzara lo detestavano e fecero di tutto per farlo tacere, ma il suo giornale “Il sentiero“ continuò ad uscire imperterrito. I capi non capirono che Coda dimostrava che la monarchia era al di sopra delle parti e che l’Umi raccoglieva monarchici di ogni orientamento. A loro andava bene un’associazione di fatto allineata con la destra reazionaria, in alcuni casi anche fascista. Solo il Re Umberto, come disse anche a me più volte, stimava ed apprezzava Coda insignito di una onorificenza sabauda che lo nobilitava. Su un punto dissentivamo: Piero  Gobetti che lui vedeva come un mito. Quando lesse  un mio libro, Mario si convinse che Gobetti non meritava il culto ostentato da molti  che più che liberali progressisti  erano  in realtà dei veri comunisti. Credo  si sia dissociato  dal centro Gobetti di Torino, covo di gente incompatibile con le nostre idee democratiche ed europeiste. E’  stato anche uno studioso e un cultore  scrupoloso di storia locale. Ebbe una predilezione per il Santuario di Oropa dove ricoprì incarichi di responsabilità.
A Pollone nella biblioteca “Benedetto Croce”  il 25 aprile di quest’anno venne insieme a Marziano Magliola a presentare il mio libro su Matteotti. Io ero ancora un po’ acciaccato dall’intervento del ‘24, mentre il novantenne Coda fu  molto brillante e fonte inesauribile di ricordi precisi e lucidissimi. Sarei stato tentato di chiedergli la ricetta dell’elisir della sua  lunga vita, poi ritenni la battuta fuori posto perché Mario era rimasto giovane nella mente e nel fisico. Era inevitabile ricordare insieme un convegno a Sauze d’ Oulx nel 1967 di cui siamo unici superstiti Magliola e chi scrive . Al ritorno Vittorio Prunas Tola ci invitò a cena a Cavour alla Locanda della Posta. Prunas che era un uomo colto ed onesto ,aveva capito chi era Coda. Viene da dire: O gran nobiltà dei cavalieri antiqui. In riferimento ovviamente  a Prunas e a Coda. Ci sarebbero tanti altri ricordi di una lunga amicizia che era iniziata nel  1963  e che segnò anche incontri a me non graditi, legati ad una rancorosa invidia  giovanile nei miei confronti. Di quegli anni l’unico amico che resta  oggi, è  il conte Giorgio Brinatti, gentiluomo di antico stampo ritrovato in questi ultimi anni con gli stessi sentimenti di allora. Con Mario c’erano anche idee  diverse e persino contrastanti – io sono rimasto soprattutto un liberale – , ma l’onestà intellettuale che improntava il nostro rapporto, ci consentì di vivere un’esperienza che non ha  eguali. Nella mia vita ho conosciuto tanta gente e sono stato amico di molti , ma la longevità del rapporto con Coda e con Magliola resta unica insieme a quella con Brinatti  fortunatamente “recuperato” di recente quando venne ad ascoltarmi a ricordare Umberto II. Coda fu molto legato a Gustavo Buratti Zanchi , imprenditore illuminato, politico che dal PNM passò al PSI  , poeta raffinato e molto altro. Pur riconoscendone l’importanza, non ho mai legato con Buratti che finì anche di condividere posizioni un po’ estremiste a me lontanissime. Buratti, non a caso, si riteneva un gobettiano. Coda seppe tenere salda una coerenza che resta la parte più nobile della sua lunga vita e rende ancor più  dolorosa la sua morte. Resta di lui un ricordo pieno di dignità e di cultura. Un esempio da indicare ai giovani che non appartengono  alla generazione Z e che vogliano riscoprire le radici della storia e della vita.

La squadra mobile arresta altri cinque spacciatori a Torino

Continua a Torino l’attività della Polizia di Stato volta al contrasto dello spaccio di stupefacente; gli investigatori della Squadra Mobile torinese, sotto le direttive della Procura della Repubblica di Torino, hanno proceduto ad altri 5 arresti, in diversi quartieri cittadini, portando a 8 il bilancio complessivo delle ultime due settimane.

In particolare, gli investigatori della Sezione Falchi, nel corso di un servizio in borghese di pattugliamento in via Livorno, hanno arrestato un cittadino marocchino di trentaquattro anni che, prima di essere sottoposto a controllo, ha cercato di allontanarsi a bordo di un monopattino per eludere il controllo, ma è stato fermato dai poliziotti. All’atto della perquisizione, l’uomo ha cercato di disfarsi di un involucro, risultato poi contenere cocaina. Il cittadino straniero è stato anche trovato in possesso di 350 euro in contanti.

Stessa sorte è toccata ad un cittadino gabonese di 30 anni. L’uomo spacciava sostanze stupefacenti nel Parco Sempione. Fermato per strada, il cittadino straniero è stato trovato in possesso, dagli agenti della Squadra Mobile, di numerosi involucri e frammenti di droga tra eroina, cocaina e crack; a casa dell’uomo poi, sono stati trovati 334 grammi di cocaina, 240 di eroina e altro crack, oltre a 420 euro in denaro contante. Complessivamente sono stati sequestrati oltre 300 grammi di eroina, 350 di cocaina e più di una cinquantina di crack.

Sempre nel quartiere “Barriera di Milano”, i poliziotti hanno arrestato un cittadino ghanese (classe 1990), nel corso di un servizio mirato, tra via Livorno e corso Umbria. L’uomo, all’altezza di una fermata dell’autobus, effettuava una cessione di droga ad una donna. La perquisizione ha permesso di trovare, in possesso della donna, del crack già pronto per l’uso, motivo per cui l’uomo è arrestato.

Due gli arresti nel quartiere San Donato: un cittadino senegalese fermato in corso Inghilterra dopo che aveva ceduto sostanza stupefacente a una donna, in cambio di una banconota. Al termine dello scambio il cittadino senegalese veniva fermato dai poliziotti, mentre stava cercando di allontanarsi in bici.

E, infine, un cittadino italiano di 20 anni: è stato arrestato sempre in zona San Donato. Il giovane, fermato per un controllo nei pressi della propria abitazione, è stato trovato in possesso di un panetto di hashish superiore ad un etto e di 250 euro in denaro contante. Altri 750 euro sono stati poi rinvenuti nel corso della perquisizione domiciliare insieme a tutto il materiale necessario al confezionamento delle dosi.

E’ morto l’imprenditore Alberto Bertone

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Acqua Sant’Anna, la famiglia Bertone, i suoi dipendenti e collaboratori, annunciano «con immenso dolore» la scomparsa di Alberto Bertone. L’imprenditore torinese era presidente e amministratore delegato della società. Fondatore dell’azienda nel 1996, Alberto Bertone, 59 anni, «imprenditore visionario e coraggioso, ha saputo coniugare visione imprenditoriale, capacità d’innovazione e una profonda attenzione per le persone, diventando nel tempo un punto di riferimento non solo per il suo settore, ma per l’intero tessuto economico e sociale del Paese» sottolinea la società.

Vi riproponiamo un’intervista a Bertone pubblicata alcuni anni fa dal “Torinese”.

Chi è Alberto Bertone, presidente e ad di Acqua Sant’Anna