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Fuochi d’artificio in mezzo a corso Giulio Cesare: “pericolo e disagi per la circolazione”

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ALESSI (FDI): “UN LUOGO FUORI CONTROLLO”
Anche questa sera verso le 20 in Corso Giulio Cesare via Chivasso, a fianco dell’ingresso dei Giardini Madre Teresa di Calcutta, una festa si è conclusa con fuochi d’artificio in mezzo al Corso. Probabilmente queste persone fanno festa dentro un locale poi escono a finire i festeggiamenti
Tutto ciò ha di nuovo creato un serio disagio alle macchine, e al tram, in transito verso il Centro in quanto si sono trovati davanti fuochi altissimi con tanto fumo da rendere difficoltosa la visuale e la strada occupata da gruppi di ragazzi che accendevano i fuochi.
I fuochi d’artificio in mezzo alle case fatti scoppiare da persone non autorizzate sono pericolosi. Alcuni cittadini riferiscono di avere anche sentito degli spari.
E’ possibile continuare così? ….nell’indifferenza della Città e della Circoscrizione 7 che continuano dire che in Aurora ci sono importanti riqualificazioni sostenuti da investimenti pubblici e privati e che è fondamentale affrontare questa realtà con lucidità e obiettività, senza cedere in narrazioni semplicistiche che mistificano i fatti per fini elettorali e per alimentare strategie di tensioni e di divisioni
C’è poco da mistificare, basta guardare la realtà che vivono alcuni tratti di Quartiere per capire che c’è un grave problema e che bisogna affrontarlo.
Le complessità si affrontano a 360° e non solo a parole parole e ancora parole.
Un grazie alle FdO che intervengono, purtroppo risolvono il problema nell’immediato ma quando vanno via tutto torna come prima.

PATRIZIA ALESSI

Consigliera Fdi Circoscrizione 7

Emanuele Ciotti alla guida dell’Aou Città della Salute

A seguito delle dimissioni con decorrenza 31 gennaio di Beatrice Borghese, dal 1° febbraio subentrerà alla guida dell’AOU Città della Salute e della scienza di Torino, Emanuele Ciotti.

«Nel ringraziare Beatrice Borghese per il lavoro svolto all’interno della Città della Salute – ha sottolineato l’assessore alla Sanità Federico Riboldi -, prendiamo atto delle sue dimissioni e auguriamo un buon lavoro all’attuale Direttore Sanitario, Emanuele Ciotti, che dal 1° febbraio subentrerà in attesa dell’arrivo di Thomas Schael. In questo modo sarà garantita la continuità dei servizi e di tutte le funzioni di una delle aziende più importanti d’Italia».

Ora le attività sanitaria e amministrativa proseguiranno regolarmente, in attesa dell’insediamento a partire dal 1° marzo 2025 del nuovo Commissario Thomas Schael. La parte sanitaria proseguirà come sempre all’insegna delle sue eccellenze sotto la guida dei Direttori di Dipartimento e dei Direttori di Struttura coordinati dal dottor Ciotti.

«Quella che mi attende è una grande responsabilità che mi onora e questo nuovo incarico lo svolgerò col massimo impegno» ha dichiarato il direttoreEmanuele Ciotti.

Gratta e vinci da un milione di euro a Chivasso

La dea bendata ha colpito ancora nella tabaccheria di Castelrosso di Chivasso dove  tempo fa, sempre con il gratta e vinci, erano stati vinti 100 mila euro. Oggi la vincita è addirittura di un milione. La titolare ha fotocopiato il biglietto per il cliente che fuori del negozio aveva subito grattato il tagliando da 20 euro. Si tratta di un cliente non abituale.

 

Offensiva contro lo spaccio: sei arresti in due giorni

Nel corso dei servizi istituzionali e straordinari “alto impatto” di controllo del territorio, i Carabinieri dei Nuclei Radiomobili e delle Stazioni territoriali della città e della provincia hanno eseguito sei arresti in quarantotto ore a carico di presunti spacciatori di sostanze stupefacenti. L’attività di controllo capillare ha trovato riscontro sia nelle aree della città considerate a rischio che in provincia. In particolare:
 il 7 gennaio, nel corso del pomeriggio, a Coazze (TO), i Carabinieri della Stazione di Giaveno (TO) hanno arrestato in flagranza di reato un quarantatreenne del posto, già noto alle forze dell’ordine, per “detenzione di sostanza stupefacente” di tipo marijuana (500 grammi circa) corredata da bilancino di precisione; l’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato tradotto presso la propria residenza, in regime di arresti domiciliari;
 i Carabinieri di Giaveno si sono ripetuti il giorno successivo, 8 gennaio, sempre di pomeriggio, nello stesso comune di Giaveno, ove hanno arrestato in flagranza di reato un trentenne del posto, anche questa volta per “detenzione di sostanza stupefacente”. Nella circostanza, i militari dell’Arma, durante un servizio di controllo della circolazione stradale, hanno sottoposto a perquisizione personale e del veicolo sul quale stava viaggiando l’interessato, già noto alle forze dell’ordine. L’attività ispettiva ha portato al rinvenimento di 54,00 grammi di sostanza stupefacente del genere marijuana, di un bilancino elettronico di precisione e di denaro contante ammontante ad euro 324,00, ritenuto provento dell’attività illecita – il tutto posto sotto sequestro probatorio. L’arrestato, anche in questo caso, è stato tradotto presso l’indirizzo di residenza, in regime di arresti domiciliari;
 sempre il giorno 8 gennaio, nel primo pomeriggio, a Torino, gli arresti sono stati due: il primo in via Belfiore, dove i militari della stazione Borgo San Salvario hanno arrestato.

un ventiseienne di origine gabonese per il reato di cessione di sostanza stupefacente in quanto sorpreso a cedere 4 involucri contenenti cocaina/crack del peso complessivo di 1 grammo ad un quarantaseienne torinese, poi segnalato alla Prefettura quale assuntore di sostanze stupefacenti. Poco lontano, in zona Lingotto, i Carabinieri della stazione competente per territorio hanno effettuato il secondo arresto, bloccando un giovane appena maggiorenne, senegalese, senza fissa dimora, già colpito da analoghi provvedimenti e da “DACUR” (divieto di accesso alle aree urbane) sorpreso anch’egli a cedere una dose di crack. Poi, nel corso della serata, in via Balbo angolo via Buniva, i militari della stazione Carabinieri Po Vanchiglia hanno arrestato sempre per “detenzione e cessione di sostanza stupefacente” un diciottenne di origine senegalese, senza fissa dimora, bloccato mentre era intento a cedere un involucro contenente marijuana (2 grammi circa) ad un trentenne torinese. Gli arrestati, terminate formalità di rito, sono stati tutti associati presso le camere di sicurezza dei comandi procedenti in attesa di celebrazione rito direttissimo.
 Infine, nelle prime ore del 9 gennaio, in nottata, in via Scarlatti di Torino, quartiere Barriera di Milano, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile hanno arrestato un venticinquenne di origini senegalesi irregolare e senza fissa dimora, che alla vista dei militari in transito, ha ingerito varie dosi di sostanza stupefacente del tipo crack, facendone cadere altre al suolo; poi, nel tentativo di sottrarsi all’arresto ha colpito con caldi e pugni i carabinieri fino a quando è stato immobilizzato e arrestato per “resistenza a pubblico ufficiale” e “detenzione di sostanza stupefacente” per poi essere trasportato in ospedale in osservazione a seguito dell’ingestione della sostanza.

Bravo, Siulp: “Basta chiacchiere, serve una risposta alle violenze contro le forze dell’ordine”

Pubblichiamo un intervento del Segretario Generale Provinciale del Siulp di Torino Eugenio Bravo sul tema degli episodi di violenza contro le forze dell’ordine che si sono verificati anche nei giorni scorsi a Torino

È sempre lo stesso copione che si ripete, per le forze dell’ordine non c’è pace, né nelle piazze cittadine durante le manifestazioni o iniziative pubbliche né nelle Val di Susa a Chiomonte a difesa della TAV dove, anche nella notte di Capodanno, i poliziotti sono stati bersagliati da pericolosi petardi a cui sono stati legati chiodi con il nastro adesivo, col chiaro intento di ferire gravemente i poliziotti e bombe carta.
Non basta contenere: serve una risposta decisa e definitiva a chi si ostina a sfidare lo Stato e le sue leggi.
Non c’è più spazio per l’indifferenza o per la tolleranza verso questa violenza sistematica. Basta chiacchiere, servono soluzioni immediate. Gli attacchi di violenti facinorosi – italiani o stranieri che siano – seguono uno schema consolidato: colpire le forze dell’ordine con una violenza inaudita nella speranza di mandarli al pronto soccorso. È inaccettabile.
In un Paese che si vanta di essere uno stato di diritto, assistiamo invece al paradosso pericoloso del monopolio della forza da parte di chi agisce nell’impunità. Le denunce non bastano. I processi, se mai arrivano a termine, non portano a conseguenze tangibili: molto spesso nessun giorno di carcere, nessun risarcimento, nessun lavoro utile a riparare i danni inflitti alla società e alle stesse forze dell’ordine.

Il bilancio è chiaro: distruzione, feriti, risorse pubbliche sprecate e una percezione di insicurezza crescente. Con l’inizio di questo nuovo anno, le prospettive sono tragicamente negative. Le chiacchiere stanno a zero. I partiti politici devono smettere di litigare e prendere finalmente decisioni concrete all’unisono per tutelare le forze dell’ordine, pilastro dello stato di diritto e della democrazia.
Il limite è stato superato da molto tempo. Serve agire adesso, senza ulteriori ritardi o promesse vuote. Il Paese non può permettersi di abbandonare chi rischia la vita ogni giorno per difendere la sicurezza di tutti.

Ozegna celebra il 55° anniversario dell’Associazione Culturale “L’ Gavason”

Il Comune di Ozegna, rappresentato dal Vice Sindaco Federico Pozzo, dagli Amministratori comunali e dal Consigliere Regionale Sergio Bartoli, ha voluto esprimere i più sentiti auguri e il massimo apprezzamento per lo straordinario traguardo raggiunto dall’Associazione Culturale “L’ Gavason”, che quest’anno celebra il suo 55° anniversario.

Fondata nel 1969, l’associazione ha svolto un ruolo determinante nella promozione e nella tutela delle tradizioni, della cultura e della memoria storica di Ozegna. Il periodico “L’ Gavason”, da sempre punto di riferimento per la comunità locale, testimonia l’impegno costante dell’associazione nella valorizzazione della storia e delle tradizioni del territorio.

La celebrazione si è tenuta oggi presso il Palazzetto dello Sport “Natalina Marena”, dove il Comune, insieme al Consigliere Regionale Sergio Bartoli, ha consegnato una pergamena simbolica al Presidente Roberto Flogisto e al Direttivo dell’Associazione, esprimendo gratitudine per il prezioso lavoro svolto. A completare il momento istituzionale, il Consigliere Bartoli ha donato al Presidente e al Direttivo una copia di un volume su Palazzo Lascaris, sede del Consiglio regionale del Piemonte.

Il Vice Sindaco Federico Pozzo ha sottolineato l’importanza dell’associazione come custode delle radici e delle tradizioni locali:
“L’ Gavason rappresenta un pilastro della nostra storia locale. Grazie alla dedizione dei suoi volontari, Ozegna ha potuto custodire e tramandare tradizioni e valori, mantenendo viva la nostra identità culturale.”

Anche il Consigliere Regionale Sergio Bartoli ha voluto ricordare il forte rapporto di collaborazione e stima che ha caratterizzato il suo mandato da sindaco nei confronti dell’associazione, riconoscendone il grande valore culturale e istituzionale:
“È con grande orgoglio che celebriamo oggi un’associazione che, da oltre mezzo secolo, opera per arricchire la vita culturale della nostra comunità. Il loro impegno è un esempio per tutto il territorio.”

Legalità e contrasto a ogni forma di violenza, il concorso della Regione

Chiorino: “Un orgoglio promuovere questi valori nelle scuole”

 

Il Sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro: “Chi è caduto per mano della mafia non va mai dimenticato. E’ fondamentale insegnare ai giovani quanto importante sia battersi per la legalità”

La Regione Piemonte ha designato le scuole vincitrici del concorso regionale sulla legalità e sull’orgoglio di combattere ogni forma di violenza per l’anno scolastico 2024-25.

Il concorso, dedicato alla memoria dell’Agente scelto della polizia penitenziaria Giuseppe Montalto e rivolto alle scuole secondarie di primo grado statali e paritarie, è stato realizzato grazie all’iniziativa della Regione Piemonte, in collaborazione con il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e il Corpo di Polizia penitenziaria.

Il bando è compreso nel progetto regionale per l’ampliamento dei piani dell’offerta formativa integrativa. L’intervento, giunto alla seconda edizione, promuove iniziative finalizzate a sviluppare nei più giovani la coscienza civile, costituzionale e democratica, a rispettare le diversità, a lottare contro le mafie. Gli studenti sono invitati a ideare e svolgere programmi e iniziative interdisciplinari, comprendenti attività musicali, teatrali e artistiche, realizzando opere digitali sul tema della legalità.

I premi in palio

Vengono premiate con un contributo di 2.000 euro, per la copertura dei costi di realizzazione del progetto didattico, le scuole che hanno proposto i progetti più originali e coerenti con i temi del concorso. Le prime 10 scuole che hanno ottenuto il punteggio migliore riceveranno il contributo ulteriore di 5.000 euro per coprire parte dei costi per la visita scolastica culturale e formativa a Roma, in relazione alla celebrazione della Giornata della Memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, organizzata in collaborazione con il Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria e dal Corpo di Polizia penitenziaria, che permetterà a circa 200 studenti di partecipare a iniziative sul tema della legalità ed essere ospitati nelle sedi istituzionali degli enti patrocinanti il progetto.

Gli esiti

Sono 12 le scuole premiate con 2.000 euro per realizzare i progetti presentati, 10 le scuole che ricevono gli ulteriori 5.000 euro per le spese del viaggio a Roma.

Le scuole hanno presentato progetti che spaziano tra le tematiche in materia di legalità, con metodologie e approcci didattici originali e innovativi, che vanno dall’analisi e rielaborazione di testi della letteratura italiana e biografie su personaggi che si sono distinti per la lotta alla criminalità, a esperienze laboratoriali con associazioni che si occupano di legalità, prevenzione e beni confiscati alla mafia, prevedendo l’intervento di professionisti ed esperti in materia di legalità, nonchè di rappresentanti delle Forze dell’Ordine. I progetti premiati avranno come risultato finale la creazione di elaborati multimediali, come cortometraggi, fumetti, video, giornalino, podcast.

Delmastro: “Tramandiamo ai giovani quanto sia importante battersi per la legalità”

Consapevole di quanto sia importante promuovere nelle scuole, ai giovani, il valore della legalità è Andrea Delmastro, Sottosegretario di Stato alla Giustizia: “Chi è caduto per mano della mafia non va mai dimenticato. E’ fondamentale insegnare ai giovani quanto importante sia battersi per la legalità. Per farlo, raccontiamo a loro le storie valorose di eroi come l’Agente scelto della polizia penitenziaria Giuseppe Montalto. Nessuno si pieghi alla logica di chi vuole baciare l’anello al mafioso, investiamo piuttosto in quella cultura della legalità che è il primo argine contro la criminalità organizzata”.

Chiorino: “Un orgoglio promuovere la legalità”
“Questo concorso rappresenta un pilastro fondamentale per promuovere tra i giovani il valore imprescindibile della legalità e il coraggio di contrastare ogni forma di violenza. È un orgoglio per la Regione Piemonte sostenere iniziative che educano alla consapevolezza civile e alla responsabilità sociale, onorando la memoria dell’Agente Giuseppe Montalto, un esempio di dedizione e sacrificio. Attraverso questi progetti, i ragazzi hanno l’opportunità di approfondire il rispetto per la divisa, il contrasto alle mafie e la lotta per una società giusta. I risultati raggiunti dalle scuole premiate dimostrano come l’educazione possa essere il motore del cambiamento, ispirando le nuove generazioni a essere protagoniste di una Nazione fondata su valori solidi e condivisi” ha affermato Elena Chiorino, vicepresidente e assessore all’Istruzione e Merito della Regione Piemonte.

L’elenco delle scuole

IC Castiglione Torinese (Castiglione, TO), Comunità ebraica di Torino – Scuola secondaria di I° grado Artom (TO), IC Caselette (Casellette, TO), Best Middle School Torino Education (TO), Scuola secondaria di 1° grado “Ada Gobetti” IC None (None, TO), Istituto Maria Ausialiatrice (Giaveno, TO), Scuola secondaria di I° grado I Calvino IC Settimo IV (Settimo Torinese, TO), IC Turoldo (Torino, TO), IC Bagnolini (Villadossola, VB), IC Dalla Chiesa (Nizza Monferrato, AT), IC Spinetta Marengo Scuola secondaria di I° grado Alfieri (Spinetta Marengo, AL), IC Piossasco I Scuola Secondaria di Primo grado “Alessandro Cruto” (Piossasco, TO).

Giacenze gasolio, accolte istanze mondo agricolo

 CARENINI (CIA PIEMONTE): «ANCHE LA BUROCRAZIA SI ADEGUI AI CAMBIAMENTI CLIMATICI»

 

«Riconosciamo alla Regione Piemonte il merito di aver saputo forzare le maglie della burocrazia, concedendo lo slittamento dei termini sulla giacenza minima del gasolio agricolo per evitare alle aziende agricole di iniziare l’anno con il fiato corto. I cambiamenti climatici stanno sempre più ritardando le fasi delle lavorazioni agricole, tanto che molti agricoltori sono ancora impegnati nelle semine. Se il gasolio consumato a fine anno fosse stato conteggiato, come previsto, nel quantitativo assegnato per l’anno successivo, molte aziende agricole nel 2025 avrebbero avuto serie difficoltà a farsi bastare la quota di carburante agevolato loro attribuita di diritto. Va dato atto all’Assessorato regionale all’Agricoltura di avere compreso come anche la burocrazia debba adeguarsi ai cambiamenti climatici».

Così il presidente regionale di Cia Agricoltori italiani del Piemonte, Gabriele Carenini, sulla decisione della Regione Piemonte di spostare la data della giacenza minima del gasolio agricolo dal mese di novembre al 10 dicembre 2024, come richiesto dagli agricoltori.

 

Bulli, delinquenti, autonomi a Torino

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IL COMMENTO  di Pier Franco Quaglieni
Il prof. Quaglieni

Il bullo e delinquente che getto’ dai Murazzi una bicicletta elettrica che colpì un giovane universitario, oggi paraplegico e che ha avuto la vita rovinata, ha avuto una sentenza di cinque anni inferiore (perché scelse il rito abbreviato) della ragazza che fu presente al fattaccio dei Murazzi, ma non vi partecipò. 16 anni sono molti per un concorso morale non facilmente dimostrabile. C’è da domandarsi perché la ragazza non prese le distanze dai suoi amici, ma il mondo del bullismo ha regole mafiose.

C’è da dire, pur senza aver letto le carte e pur condannando l’ omertà  della ragazza, summum ius, summa iniuria.
Soprattutto, rifiuto l’idea delle sentenze esemplari:  esse contengono in sé elementi illiberali che non potrò mai condividere.
In concomitanza con la sentenza  ci sono state le violenze di autonomi e studenti che hanno imbrattato Torino, danneggiato vetrine, ferito due poliziotti e un carabiniere.  Momenti di violenza  urbana, si dice oggi, che il prefetto vede legati anche alla criminalità. Un commento a se’ meriterebbe il solito sociologo (come aveva ragione Croce a tenere in nessun conto i sociologi) che giustifica la violenza dei “fragili”, incitando ad un dialogo con loro. Ma le sue parole sono talmente fuori da ogni logica che discuterle sarebbe uno sforzo inutile. Vanno citate  per documentare ancora una volta a che punto giungano certi intellettuali come nel 1968 e nel 1977, per non ricordare i complici di Lotta Continua e delle Br.  Nel caso dei violenti e nostalgici degli anni di piombo non ci possono essere indulgenze. Lo Stato deve tutelare i veri fragili che sono i cittadini. Ma, in ogni caso,  senza sentenze esemplari che sminuiscono il valore della nostra democrazia.

Università, economia e felicità

Alla Fondazione Mirafiore di Farinetti a Serralunga d’Alba due primi incontri dell’anno venerdì 17 e sabato 18 gennaio rispettivamente sul tema dell’Università e su quello di economia e felicità

 

La Fondazione Mirafiore di Serralunga d’Alba promuove due incontri venerdì 17 gennaio alle ore 19 e sabato 18 gennaio alle ore 18.30 rispettivamente con Danilo Iervolino sul tema “L’Università italiana. A che punto siamo” e con Stefano Bartolini sul tema “Economia e felicità, un matrimonio possibile”.

Per il primo l’ingresso è libero fino ad esaurimento dei posti con prenotazione obbligatoria sul sito della Fondazione Mirafiore, per il secondo è sold out ed è possibile iscriversi alla lista d’attesa.

La Fondazione E. Di Mirafiore di Serralunga d’Alba inaugura il nuovo anno del laboratorio di Resistenza Permanente, diretto da Paola e Oscar Farinetti con due appuntamenti legati al tema del tempo, fil rouge di questa edizione, esplorato attraverso le prospettive dell’istruzione, dell’economia e del benessere.

Venerdì 17 gennaio alle 19 il primo ospite sarà Danilo Iervolino, imprenditore visionario, fondatore dell’Università Telematica Pegaso e dal 2022 proprietario della casa editrice BFC Media e della squadra di Calcio Salernitana. Iervolino ha rivoluzionato il settore della formazione online, apportando innovazione in un campo apparentemente statico. Durante il suo intervento affronterà il tema della scuola e dell’Università italiane, condividendo la sua esperienza e interrogandosi sul ruolo delle istituzioni educative nel costruire un futuro migliore per le nuove generazioni. Non sarà soltanto un momento di analisi, ma anche di spunto verso l’azione per ripensare il ruolo dell’istruzione come motore di cambiamento sociale e culturale. Sarà un’occasione per riflettere su come le istituzioni educative possano rispondere alla sfida del presente, costruendo un sapere che sia realmente al servizio delle persone e della comunità.

Sabato 18 gennaio alle 18.30 sarà la volta di Stefano Bartolini, professore di Economia Politica all’Università di Siena, voce autorevole nel dibattito internazionale su economia e felicità. Nella sua lectio magistralis Bartolini esplorerà il rapporto tra prosperità economica e benessere personale e collettivo, analizzando i limiti del modello economico attuale e offrendo spunti per uno sviluppo e futuro più sostenibili. Bartolini guiderà il pubblico attraverso una riflessione profonda sul complesso legame tra crescita economica e felicità, affrontando una delle questioni più urgenti e al tempo stesso affascinanti del nostro tempo, se sia possibile conciliare la prosperità economica con la sostenibilità dell’ambiente, del tempo libero, della felicità.

La crescita economica ci ha liberato dalla libertà di massa, permettendo l’accesso ai beni di consumo, all’istruzione, alla sanità, ma anche producendo effetti negativi come crisi ecologiche, impoverimento delle relazioni interpersonali, sfociato negli ultimi decenni in solitudine di massa. L’impatto della crescita economica sul benessere delle persone è stato deludente. L’autore esplorerà gli effetti della crescita sulla qualità della vita, mettendo in evidenza non soltanto i progressi ottenuti, ma anche le contraddizioni del sistema.

Mara Martellotta