CRONACA- Pagina 269

Focus settimanale Covid Piemonte

SITUAZIONE EPIDEMIOLOGICA E VACCINALE

In Piemonte l’occupazione dei posti letto ordinari si attesta al 6.6%, quella dei posti letto in terapia intensiva è all‘1.0%, mentre la positività dei tamponi è al 16.4%.

Questa settimana si registra un andamentostazionario rispetto al periodo precedente.

VACCINAZIONI

Dall’inizio della campagna vaccinale sono state somministrate in Piemonte 10.909.886 dosi, di cui 3.346.853 come seconde, 2.965.500 come terze, 818.773 come quarte, 171.492 come quinte, 5.469 come seste.

Tra giovedì 26 ottobre e giovedì 2 novembresono state vaccinate 7.670 persone: 37 hanno ricevuto la prima dose, 1 la seconda, 56 la terza, 827 la quarta, 4.337 la quinta, 2.412 lasesta.

FOCUS CONTAGI NELLE PROVINCE

In Piemonte nel periodo da giovedì 26 ottobre amercoledì 1° novembre i casi medi giornalieri dei contagi sono stati 369.

Suddivisi per province: Alessandria 29, Asti 17, Biella 14, Cuneo 41, Novara 27, Vercelli 11, VCO 21, Torino città 84, Torino area metropolitana 114.

In totale, su base regionale, i casi degli ultimi 7 giorni sono stati 2.582 (-181). Questa la suddivisione per province: Alessandria 206 (+10), Asti 117 (-17), Biella 98 (-5), Cuneo 286 (-37), Novara 186 (+14), Vercelli 79 (-11), VCO 145(+34), Torino città 590 (-68), Torino area metropolitana 798 (-107).

INCIDENZA DEL CONTAGIO NEGLI ADULTI

Nel periodo 26 ottobre-1° novembre l’incidenza regionale (ovvero l’incremento settimanale di nuovi casi di Covid per 100.000 abitanti) è stata 60.7 in diminuzione (-6.6%) rispetto a 65.0 del periodo precedente.

Nella fascia di età 19-24 anni l’incidenza è 18.5(-8.0%). Nella fascia 25-44 anni è 35.6 (-10.1%). Tra i 45 ed i 59 anni si attesta a 57.0 (-3.9%). Nella fascia 60-69 anni è 77.4 (+1.7%). Tra i 70-79 anni è 108.3 (-4.5%). Nella fascia over80 l’incidenza risulta 162.8 (-16.0%).

INCIDENZA DEL CONTAGIO IN ETÀ SCOLASTICA

Nel periodo 26 ottobre-1° novembre,l’incidenza nella fascia 0-2 anni è 44.9(+42.3%), nella fascia 3-5 anni 1.1 (-3%), nella fascia 6-10 anni 4. 5 (-11.2%), nella fascia 11-13 anni 5.2 (-24.6%), mentre nella fascia tra i 14 ed i 18 anni è 8.8 (+114.6%).

La GdF sequestra oltre 800 kg di droga

Operazione della Guardia di Finanza di Torino, sgominata organizzazione criminale dedita al traffico di sostanze stupefacenti: 13 arresti. Perquisizioni in tutta Italia. Scoperti due depositi di stoccaggio della droga.

 

La Guardia di Finanza di Torino, con la collaborazione di unità operative di altri Reparti del Corpo e con il coordinamento della Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia torinese, ha dato esecuzione in varie Regioni italiane (Piemonte, Veneto e Puglia) a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale del capoluogo piemontese nei confronti di 12 persone (tutte in carcere) gravemente indiziate di far parte di due distinte associazioni per delinquere finalizzate al traffico e alla commercializzazione di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti (principalmente hashish).

Nel corso delle pertinenti investigazioni – curate dal Nucleo di polizia economico-finanziaria di Torino e caratterizzate dal ricorso a complessi e articolati accertamenti di polizia giudiziaria, compiuti anche attraverso intercettazioni telefoniche e ambientali ed estese attività di osservazione e pedinamento – sono stati raccolti significativi elementi indiziari circa l’esistenza di due presunti sodalizi criminali, tutti composti da soggetti originari del Marocco, che, in ipotesi d’accusa, avrebbero commesso plurimi reati connessi all’importazione e al traffico di stupefacenti.

In particolare, il primo dei due citati gruppi è risultato caratterizzato da un’organizzazione stabile e ben delineata, dotata di notevoli risorse strumentali ed economiche e capeggiata da un quarantaquattrenne di nazionalità marocchina. Esso aveva la propria principale base logistica e il centro degli interessi in Torino e provincia, ove sono risultati dislocati i più importanti depositi utilizzati per i traffici illeciti (in Torino e Piossasco), con qualificati contatti anche in territorio friulano, ove sono state realizzate cessioni di sostanze stupefacenti ed era ubicato un ulteriore deposito (in Pordenone). Il sodalizio vantava, altresì, ramificazioni in Veneto (province di Venezia e Treviso).

La significativa forza economica di tale gruppo criminale è emersa, nel corso delle indagini, dalla possibilità di impiegare numerosi autoveicoli (di proprietà o noleggiati) per l’organizzazione delle attività delittuose e per il ritiro e il trasporto dello stupefacente e del denaro provento degli illeciti traffici nonché dalla capacità dimostrata nel riuscire a finanziare nuove importazioni di narcotico e a sopportare le ingenti spese per il suo occultamento e trasporto nonostante gli ingenti sequestri di stupefacenti subiti ad opera degli inquirenti.

Anche il secondo gruppo interessato dalle indagini – composto da un quarantottenne marocchino, con ruolo apicale, e altre due persone – è risultato radicato in Torino e provincia, con collegamenti in Lombardia (province di Milano e Varese) e in Toscana (provincia di Pisa). Secondo le ipotesi investigative, si tratterebbe di un’articolazione territoriale, dotata di una sua autonomia operativa e assai strutturata (alla luce del notevole giro d’affari prodotto), costituente parte di una ben più ampia organizzazione transnazionale, operante in territorio spagnolo e destinataria dei proventi delle attività di spaccio, come rilevato, tra l’altro, mediante la ricostruzione di alcuni illeciti trasferimenti di denaro in Spagna avvalendosi dell’intermediazione di soggetti di nazionalità cinese.

I due sodalizi criminali disarticolati con la presente operazione sono risultati accumunati:

–     dalle ingenti risorse economiche impiegate e tratte dai propri traffici illeciti e dall’utilizzo di collaudati sistemi per rendere riservate le comunicazioni tra i sodali;

–     dalla capacità di organizzare operazioni funzionali all’acquisto, custodia, detenzione e trasporto di stupefacente (soprattutto hashish), approvvigionandosi principalmente in Nord Africa e introducendolo sul territorio nazionale attraverso la Spagna. La successiva distribuzione del narcotico, per il cui trasporto sono stati utilizzati anche veicoli modificati e dotati di appositi doppi fondi, si rivolgeva a varie piazze di spaccio del Nord Italia (in particolare Piemonte, Lombardia, Toscana, Veneto e Friuli Venezia – Giulia).

Nel corso delle investigazioni, nel solo arco temporale da gennaio ad aprile 2022, in provincia di Torino sono stati intercettati e sottoposti a sequestro, in più occasioni e anche con la collaborazione della Polizia di Stato, circa 460 kg di hashish, oltre a circa 500 grammi di cocaina e a 1 kg di marijuana.

Lo spessore delle consorterie criminali oggetto di indagine e la perdurante attualità delle condotte poste in essere sono risultate ulteriormente confermate in sede di esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare e delle pertinenti perquisizioni, nel cui ambito i Finanzieri del locale Nucleo di polizia economico-finanziaria hanno individuato altri due depositi di stoccaggio della droga, all’interno di box situati nell’ambito di complessi residenziali, di cui:

–     uno in Leinì (TO), nella disponibilità del secondo dei suddetti gruppi criminali, ove erano custoditi 223 kg di hashish, già confezionati e pronti per l’immissione sul mercato illecito;

–     l’altro, individuato a seguito di segnalazione del “cane antidroga” Jakora, nella disponibilità di un altro soggetto marocchino (estraneo alle vicende di cui al provvedimento cautelare in questione e tratto in arresto in flagranza di reato), ove sono stati rinvenuti e sottoposti a sequestro 163 kg di hashish.

I suddetti quantitativi di sostanze stupefacenti complessivamente sequestrati, se immessi sul mercato “al dettaglio”, avrebbero potuto generare introiti illeciti per oltre 11 milioni di euro.

Ferma restando la presunzione di innocenza fino a compiuto accertamento delle responsabilità, si evidenzia che il Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Torino ha disposto il provvedimento restrittivo della libertà personale in argomento ravvisando in capo agli indagati i gravi indizi di colpevolezza nonché il pericolo di fuga e di reiterazione delle condotte criminali.

Guardie zoofile sequestrano pony e cavallo: “maltrattamenti”

L’Oipa invita a comunicare casi di degrado e maltrattamento alle sue guardie zoofile che, nel pieno rispetto della privacy, possono intervenire per tutelare gli animali

Sequestrati dalle guardie zoofile dell’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) tre asini, due pony e un cavallo in un maneggio di Novi Ligure, in provincia di Alessandria. I proprietari sono indagati per maltrattamento ai sensi dell’articolo 544 ter del Codice penale. L’intervento dell’Oipa è stato richiesto dal Comando locale dei Carabinieri.

Si tratta di un maneggio con 32 equini, tra cavalli, asini e pony di tre diversi proprietari.

Alcuni di questi animali erano ricoverati in piccoli box senza lettiera, chiusi e bui, con il pavimento ricoperto da uno strato di circa 10 centimetri di deiezioni. Su indicazione dell’Asl di Alessandria, è stato disposto il sequestro solo degli animali più malati.

Gli equini sequestrati ora sono stati trasferiti in un altro maneggio dove stanno ricevendo le prime cure. Erano costretti a vivere in pessime condizioni igienico-sanitarie e, come anche attestato dalla una veterinaria che li ha visitati, avevano numerose ferite agli arti infettate da mosche e bigattini. Un asino presentava anche una gravissima ulcera corneale. Un pony e una capretta erano addirittura ricoperti di feci dei piccioni che hanno nidificato nel sottotetto.

«Al momento del nostro sopralluogo, i box erano privi di lettiera e sul terreno vi erano solo le deiezioni degli animali», racconta la coordinatrice delle guardie zoofile Oipa di Alessandria e provinciaCristina Destro. «I secchi dell’acqua erano vuoti e gli abbeveratoi troppo alti per essere utilizzati. Come ha certificato la veterinaria intervenuta per la perizia, le lesioni alle zampe – ulcere e piaghe – erano addirittura ferite croniche dovute ai continui traumi cui la cute è sottoposta ogni volta che l’animale si sdraia su una superficie dura e priva di lettiera. Queste lesioni, nel periodo estivo, se non curate vengono infestate da mosche che determinano gravi infezioni purulente».

Anche questa vicenda mostra come sia importante l’azione guardie zoofile che, chiamate dalle forze dell’ordine o su segnalazioni dei cittadini, possono procedere a verifiche e sequestri nel caso di maltrattamento e, più in generale, reati riguardanti gli animali.

L’Oipa invita a comunicare casi di degrado e maltrattamento alle sue guardie zoofile che, nel pieno rispetto della privacy, possono intervenire per tutelare gli animali.

Dalla Regione contributi alla protezione civile

Dalla Giunta regionale arriva un ulteriore sostegno alle associazioni e ai gruppi comunali di Protezione civile.

Il Piemonte si è sempre distinto per la solidarietà e l’impegno della sua comunità, e oggi compiamo un ulteriore passo avanti, supportando le organizzazioni di Protezione civile della nostra regione. La somma è di circa 300.000 euro destinati a completare la graduatoria del primo bando che la Giunta Cirio nel 2019 aveva emanato: questa somma si va ad aggiungere agli altri 2 milioni e mezzo di euro che in questi quattro anni si sono destinati in questa direzione” -afferma l’assessore regionale Marco Gabusi. Circa 123.000 sono destinati a 8 associazioni mentre 170.000 euro vanno a 11 gruppi comunali.”

“Il 2019 ci ha visto invertire una tendenza che vedeva da diversi anni una totale assenza di finanziamenti per i gruppi locali, l’impegno è stato massimo perché abbiamo voluto riconoscere l’importanza di queste organizzazioni nel fornire aiuto, supporto e sicurezza alle persone in momenti di bisogno. La pandemia e le sfide connesse, gli eventi meteo che hanno colpito il Piemonte in questi anni ci hanno spinti a rivedere e potenziare i nostri sforzi, e ciò è possibile grazie al lavoro instancabile di queste organizzazioni”- sottolinea Gabusi.

I fondi stanziati saranno utilizzati per l’acquisto di mezzi, divise e la realizzazione di corsi di formazione, garantendo cosi ai nostri uomini e donne della protezione civile piemontese di essere in grado di svolgere al meglio il loro prezioso lavoro.
Il Piemonte è grato per il contributo fondamentale di queste organizzazioni, e continueremo a sostenerle nel perseguimento della nostra missione di proteggere e assistere la nostra comunità”- conclude 
Gabusi.

ELENCO CONTRIBUTI ASSOCIAZIONI

TORINO AREA METROPOLITANA

Bussoleno Squadra Anti incendi boschivi e protezione civile 20.000

Giaveno- Vigilanza antincendi boschivi 10.065

Mathi Torinese- Squadra antincendi boschivi 5.914,06

CUNEO

Cuneo- Croce Rossa Comitato Provincia Granda- 20.000

Bossolasco- Associazione Protezione Civile 15.225,60

Pocapaglia- Associazione Protezione Civile- 11.809,60

ASTI

Asti- Ippocampo sub 19.906,50

VCO

Verbania- Sogit Croce di San Giovanni 20.000

ELENCO CONTRIBUTI GRUPPI COMUNALI

TORINO AREA METROPOLITANA

Cuorgnè – 20.000

Castagnole Piemonte -15.988

Osasio- 2.666,04

CUNEO

Carrù- 20.000

Cavallermaggiore- 20.000

Castelnuovo di Ceva- 11.597

ALESSANDRIA

Ovada- 20.000

Oviglio- 3.250,08

VERCELLI

Vercelli- 19.995

ASTI

Bubbio- 20.000

VCO

Gravellona Toce-14.960

Quaranta Pastori delle Chiese Evangeliche incontrano il presidente Cirio

In programma per lunedì 6 Novembre 2023 l’atteso incontro tra un gruppo di quaranta Pastori a capo delle Chiese Evangeliche del Piemonte ed il Governatore Alberto Cirio, Presidente della Regione Piemonte. Questo incontro, che si terrà presso la sede della Chiesa Evangelica MCE di Via Reiss Romoli 291 a Torino, sarà l’occasione per informare  e dialogare con il Governatore, massimo referente dell’Istituzione regionale, circa le varie attività che le Chiese svolgono sul territorio piemontese a favore delle fasce più deboli, e non solo, dell’eterogenea popolazione che vive oggi in Piemonte. Molti gli argomenti ed i settori presi in esame giornalmente partendo dal Banco Alimentare per assicurare il cibo necessario, dall’inserimento lavorativo, sino alla lotta contro le dipendenze, al delicato ambito che interessa la tratta della prostituzione, agli aiuti ed al supporto ai carcerati sostenendoli nel loro reinserimento, all’attenzione al mondo dei giovani, degli anziani, delle famiglie, degli stranieri per citare soltanto gli ambiti più significativi. E’ quindi in programma un momento di condivisione e di costruttivo confronto sui tanti temi che le comunità delle Chiese Evangeliche affrontano quotidianamente con il loro costante impegno, supportate da una fede salda nei valori cristiani in cui credono e che desiderano trasmettere a quanti incontrano nel loro percorso di Chiese aperte all’ascolto del prossimo e per quanto è possibile ad un aiuto fattivo e concreto oltreché spirituale.

Furti in cantine e negozi, tre arresti

La costante attività di prevenzione della Polizia di Stato sul territorio cittadino ha consentito nelle scorse ore l’arresto di tre persone per furti perpetrati all’interno di esercizi commerciali e cantine.

Nel primo caso i poliziotti del Comm.to di P.S. “Madonna di Campagna” sono intervenuti attorno alle 4 del mattino in via Michele Coppino, ove il condomino di uno stabile era stato svegliato da alcuni rumori sospetti.

Accorsi tempestivamente sul posto, gli agenti hanno trovato il vetro del portone d’ingresso del palazzo infranto, notando filtrare una flebile luce dalla porta che conduce al seminterrato. Effettuando un’accurata ispezione dei locali, hanno  colto sul fatto un uomo, armato di un cacciavite di circa 30 cm,  intento a rovistare all’interno di un baule riposto in una delle cantine.

Il soggetto, un moldavo di 22 anni, che risulta colpito dal divieto di dimora nella Regione Piemonte dal Luglio 2023, stava tentando di  impossessarsi di alcuni cofanetti  portagioie e di alcuni preziosi custoditi nel baule,  che immediatamente sono stati riconsegnati alla proprietaria. Per lui è scattato l’arresto per tentato furto aggravato e la denuncia per possesso di strumenti atti ad aprire o a forzare serrature.

Inoltre, sempre personale del Comm.to di P.S. Madonna di Campagna, coadiuvato dalle Volanti dell’UPGSP, ha tratto in arresto un altro cittadino moldavo, di 37 anni, per furto aggravato. Anche questa volta i fatti sono avvenuti di notte, quando  perviene alla sala operativa della Questura una  segnalazione relativa a un soggetto incappucciato che si è introdotto all’interno di un’attività commerciale di via Bertola dopo averne infranto la vetrata .

Giunti immediatamente sul posto, gli operatori intercettano poco distante un uomo che sta tentando di allontanarsi, con un pesante zaino a tracolla. Nonostante il tentativo di fuga, il trentasettenne verrà fermato e trovato in possesso di un computer portatile e di un telefono-cellulare, di proprietà del titolare dell’esercizio commerciale oggetto del furto.

Il trentasettenne viene arrestato per furto aggravato.

Infine, una pattuglia del Comm.to di P.S. Dora Vanchiglia, ha  tratto in arresto un italiano di 54 anni per furto in abitazione, nello specifico ancora all’interno di cantine. L’uomo si sarebbe introdotto in orario serale in un condominio di via Porporati e qui, utilizzando un cacciavite, successivamente sottoposto a sequestro, avrebbe forzato quattro cantine. I poliziotti lo hanno trovato in possesso di diverse valigette contenenti attrezzatura per il fai da te, asportate da uno degli scantinati.

Ivrea, cocaina nel carcere

 
“E’ proprio vero che ‘il lupo perde il pelo ma non il vizio”: usa una sintesi efficace Vicente Santilli, segretario regionale per il Piemonte del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria. per sintetizzare quando avvenuto nel carcere di Ivrea, dopo che gli uomini della Polizia Penitenziaria in servizio nel carcere di Ivrea hanno condotto una importante operazione di servizio che ha permesso il sequestro di droga nella disponibilità di un detenuto egiziano.  Santilli spiega che “gli Agenti della Polizia penitenziaria della Casa Circondariale di Ivrea, dopo un’attenta attività d’investigazione e monitoraggio sulla popolazione detenuta per arginare e reprimere il fenomeno  di   ingresso, consumo  e traffico di sostanze stupefacenti e psicotrope all’interno delle Sezioni detentive, hanno proceduto al ritrovamento, sequestro e successivo deferimento alla competente Autorità Giudiziaria di sostanza stupefacente, nella fattispecie cocaina, ben celata all’interno di slip di un detenuto di nazionalità  egiziana. Si tratta di un soggetto noto per comportamenti non consoni alle regole e al trattamento, come si evince da fatti recentemente accaduti e dalle infrazioni disciplinari commesse”. L’operazione messa a mercoledì mattina dimostra l’enorme abnegazione professionale del personale di Polizia Penitenziaria in servizio presso il carcere di Ivrea che, nonostante da mesi non vi sia in servizio un Direttore titolare, dimostra forte motivazione e grande senso del dovere. Plauso del SAPPE ai colleghi che hanno preso parte alla brillante operazione, ma anche un forte richiamo all’Amministrazione penitenziaria nazionale e regionale affinchè assegni quanto prima dei vertici titolari alla Casa circondariale di Ivrea”, conclude Santilli.
Donato Capece, segretario generale del primo Sindacato della Polizia Penitenziaria, rinnova ai vertici regionali e ministeriali dell’Amministrazione della Giustizia minorile e di Comunità un netto “cambio di passo” nelle attività di contrasto all’indebito possesso ed uso di telefoni cellulari e droga in carcere “a tutela di coloro che in prima linea delle sezioni detentive del carcere di Ivrea rappresentano lo Stato, ossia gli appartenenti alla Polizia Penitenziaria. Ogni giorno la Polizia Penitenziaria porta avanti una battaglia silenziosa per evitare che dentro le carceri italiane si diffonda l’illecita introduzione ed il possesso di telefoni cellulari nonché lo spaccio sempre più capillare e drammatico, considerato anche l’alto numero di tossicodipendenti tra i detenuti, di sostanze stupefacenti. Auspico che l’Amministrazione Penitenziaria promuova ed intensifichi momenti di formazione ed aggiornamento professionale per il personale di Polizia Penitenziaria di tutta la Regione, in particolare sui temi – come quelli del contrasto all’introduzione di droga e telefonini cellulari negli istituti penitenziari per minori – maggiormente utili alla quotidianità operativa dei Baschi Azzurri”. 

Morte improvvisa, addio al giornalista appassionato di storia

Era giornalista professionista dagli anni 70 nella stampa locale novarese, poi lavorò  in tv e in ufficio stampa, in Comune a Novara e in Asl. Era un grande esperto di storia. Il funerale di Mauro Ballarè, 77 anni che lascia la moglie Nora e il figlio Marco, si tiene sabato 4 novembre alle 10 nella chiesa di San Giuseppe a Novara. È morto dopo il ricovero in ospedale a seguito di un malore nella propria abitazione.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

Sassi dal cavalcavia sulla Torino-Bardonecchia: ferita una donna

Lancio di sassi in autostrada: una donna è stata ferita lievemente al volto, e una seconda auto sulla quale si trovava una famiglia con un bambino piccolo è stata danneggiata dal lancio di pietre da un cavalcavia sulla Torino-Bardonecchia, tra Oulx e Salbertrand. L’allarme ieri  dopo le 21 quando tre auto sono state colpite dalle pietre lanciate da un uomo straniero che è stato fermato dalla polizia stradale. Parabrezza in frantumi e  paura tra automobilisti. Già nel mese di  ottobre i carabinieri avevano arrestato un senzatetto austriaco di 43 anni con problemi psichici che, secondo i militari,  aveva lanciato dei sassi contro le auto tra Orbassano a Candiolo.

 

Festa del IV Novembre, il programma a Torino

Sabato 4 nov. Festa Forze Armate e dell’Unità Nazionale
– P.zza Castello h. 10 Alza Bandiera
– h. 11 Preghiera e Onore ai Caduti alla Gran Madre di Dio
– h. 17 Ammaina Bandiera – P.zza Castello.