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Oggi si corre ‘La Mezza di Torino’, previste modifiche viabili

Domenica 13 Aprile si svolgerà la manifestazione sportiva denominata ‘La Mezza di Torino’, gara podistica di tipo competitivo sulla distanza di 21 km, all’interno della quale si svolge anche la gara sulla distanza di 10 km denominata ‘La Dieci di Torino’. La Mezza effettuerà due giri del percorso mentre la Dieci un solo giro. La gara partirà alle ore 08.30 dal tratto di via Po compreso tra piazza Castello e via San Francesco da Paola.

Il percorso (21 km – 2 giri; 10 km, 1 giro)
Partenza da via Po angolo via Bogino, poi piazza Vittorio Veneto (centrale), lungo Po Diaz, corso Cairoli (pista ciclabile area Garibaldi), Ponte Umberto I, corso Moncalieri (semi carreggiata ovest lato fiume), Ponte Isabella, rotonda Dante (lato nord/est), corso Sclopis, via Petrarca, corso Massimo D’Azeglio (carreggiata laterale est), sottopasso Lanza (carreggiata est) corso Dogliotti (uscita sottopasso, carreggiata est), piazza Polonia, corso Dogliotti (carreggiata ovest), sottopasso Lanza (carreggiata ovest), corso Massimo D’Azeglio (carreggiata est), corso Vittorio Emanuele II (carreggiata centrale), corso Cairoli (carreggiata principale), lungo Po Diaz, piazza Vittorio Veneto (perimetrale sud), via Principe Amedeo, via Accademia Albertina, via Po (inizio secondo giro),  piazza Vittorio Veneto (centrale), lungo Po Diaz, corso Cairoli (pista ciclabile area Garibaldi), Ponte Umberto I, corso Moncalieri (semi carreggiata ovest), Ponte Isabella, rotonda Dante (lato sud/est), corso Galileo Galilei (semi carreggiata est), corso Galileo Galilei (semi carreggiata ovest), Rotonda Dante (lato sud/ovest), corso Dante (semi carreggiata sud), corso Dante (semi carreggiata nord), Rotonda Dante (lato nord/ovest), corso Sclopis, via Petrarca, corso Massimo D’Azeglio (carreggiata laterale est), sottopasso Lanza (carreggiata est) corso Dogliotti (uscita sottopasso, carreggiata est), piazza Polonia, corso Dogliotti (carreggiata ovest), sottopasso Lanza (carreggiata ovest), corso Massimo D’Azeglio (carreggiata est), corso Vittorio Emanuele II (carreggiata centrale), corso Cairoli (carreggiata principale), lungo Po Diaz, piazza Vittorio Veneto (perimetrale sud), via Principe Amedeo, via Accademia Albertina, via Po (arrivo, termine gara).

Chiusure stradali
Dalle ore 7.50 alle ore 11.30 circa, l’area interessata dal percorso sarà soggetta a chiusure o modifiche viabili. L’intero tracciato di gara sarà interdetto alla circolazione veicolare dalle ore 7.50 fino a cessate esigenze. Via Po, nel tratto tra piazza Castello e via San Francesco da Paola sarà chiusa per tutta la durata della manifestazione compresi i periodi di allestimento e disallestimento e comunque tra le ore 04.00 e le 15.00.

Via Battisti (da via Bogino), via Carlo Alberto (da via Battisti) e via Virginio (da via Verdi) saranno chiuse dalle 07.50 alle 11.30 e comunque sino al transito del fine corsa all’arrivo.

Principali chiusure viabili: corso Cairoli (carreggiata est), corso Moncalieri in direzione Moncalieri, corso Dante nel tratto corso Massimo D’Azeglio-Ponte Isabella, tutto corso Galileo Galilei (ma sarà garantita l’uscita dal parcheggio sotterraneo), Sottopasso Lanza ambo le direzioni, corso Massimo D’Azeglio carreggiata est e laterale est (direzione nord), corso Vittorio Emanuele II (tratto D’Azeglio-ponte Umberto I). Lungo Po Cadorna sarà coinvolto in alcune fasi di chiusura, indicativamente sino alle 08.45. Corso Massimo D’Azeglio carreggiata laterale est, tratto ponte Balbis – corso Dante: chiuso dalle 07.50 alle 10.45 circa (da corso Bramante – ponte Balbis).

Ponti chiusi
– Ponte Vittorio Emanuele I: chiuso in direzione Gran Madre dalle 07.50 alle 08.45 circa; sarà aperto da San Maurizio verso la Gran Madre dalle 08.45 circa;
– Ponte Umberto I, chiuso dalle ore 07.50 alle 11.00;
– Ponte Isabella (con rotonda Dante, Corso Galileo Galilei e corso Dante), chiuso in entrambe le direzioni dalle 07.50 alle 10.45.

Sottopassi chiusi
Il sottopasso Lanza è percorso di gara per entrambi i giri; chiusura dalle 07.50 sino a cessate esigenze.

Ponti aperti
Ponte Sassi;
Ponte Regina Margherita;
Ponte Vittorio Emanuele I (da Gran Madre in direzione centro);
Ponte Balbis.

Assi viabili aperti
piazza Castello resterà sempre aperta; divieto di ingresso in via Po;
via Verdi sarà percorribile sino a via Rossini con obbligo di svolta a sinistra – verso corso San Maurizio;
ponte Sassi;
corso Regina Margherita e ponte Regina;
corso Casale e piazza Gran Madre
corso Moncalieri, tratto Gran Madre – Fiume, ambo le direzioni;
corso Moncalieri, tratto Fiume – ponte Isabella, aperto  in direzione nord;
corso San Maurizio e via Napione;
via Giolitti e via Cavour;
corso Cairoli, solo carreggiata laterale Ovest;
corso Vittorio Emanuele II, eccetto tratto D’Azeglio – Cairoli;
corso Bramante e ponte Balbis;
corso Massimo D’Azeglio, solo in direzione sud nel tratto Vittorio Emanuele – Bramante;
corso Unità d’Italia (tutto) e corso Dogliotti (solo in superficie).

Divieti di sosta
Lungo tutto il percorso sarà in vigore il divieto di sosta con rimozione forzata dei veicoli, compresi i velocipedi, i veicoli elettrici e quelli riferibili alla mobilità sostenibile (monopattini e assimilabili), dalle 00.30 di domenica 13 aprile, fino al termine della manifestazione (ore 11.30).

Parcheggi sotterranei
Vittorio Veneto – L’accesso e l’uscita del parcheggio su entrambi i lati della piazza saranno chiusi dalle 07.00 alle 12.00.

Aree Taxi
Saranno sospese le seguenti aree adibite allo stazionamento dei taxi:
Vittorio Veneto – dalle 07.00 alle 11.30 di domenica 13 aprile;
viale Virgilio–dalle 07.00 alle 11.30 di domenica 13 aprile.

Trasporti pubblici
I percorsi di alcuni mezzi di trasporto pubblico transitanti nell’area interessata dalla manifestazione subiranno deviazioni. Per dettagli sulle linee deviate, visionare il sito internet di GTT https://www.gtt.to.it/cms/ alla pagina https://www.gtt.to.it/cms/avvisi-e-informazioni-di-servizio/11856-la-mezza-e-la-dieci-di-torino-domenica-13-aprile-2025-variazioni-linee

Divieto bottiglie e contenitori idonei all’offesa
Dalle ore 07.00 alle 12.00 di domenica 13 aprile e sino a cessate esigenze, sarà vietata la vendita per asporto, la cessione a qualsiasi titolo, il consumo e la detenzione in luogo pubblico di cibi e bevande contenuti in contenitori in vetro e/o metallo che possano essere impropriamente utilizzati costituendo pericolo per la pubblica incolumità nell’intera area di via Po e di piazza Vittorio Veneto (ORDS 84).

Scolmatore Chiusa di San Michele, il sindaco Cantore: “Un successo la manifestazione”

Esprimo la mia soddisfazione e quella dellAmministrazione comunale per la riuscita della manifestazione di questa mattina IL CANALE SCOLMATORE DI CHIUSA DI SAN MICHELE DEVE ESSERE COMPLETATO!.

Riuscita per due motivi: il primo per la partecipazione di numerosi cittadini  e del Presidente dellUnione Montana Valle di Susa Pacifico Banchieri insieme a diversi Sindaci; il secondo perché ha già sortito un effetto: il Vicesindaco della Città Metropolitana Jacopo Suppo ci ha comunicato che RFI, proprio in questi giorni,ha formalizzato un parere non ostativo condizionato ad un incontro tecnico che avverrà prossimamente e che ANAS ha comunicato di aver preso in carico la pratica e che la risposta arriverà nei prossimi mesi.

E evidente che questa iniziativa di protesta civile organizzata dalla nostra Amministrazione insieme al Comune di Vaie con il Sindaco Enzo Merini unitamente al lavoro di questi ultimi mesi inizia a produrre i primi effetti, speriamo non si fermino li e si giunga presto al completamento dellopera. Se così non fosse a luglio convocheremo un Consiglio Comunale aperto congiunto convocando RFI e ANAS.

E importante ricordare che il completamento del Canale scolmatore che consiste  nella realizzazione dello scarico in Dora del bacino di laminazione situato tra il Comune di Chiusa di San Michele e il comune di Vaie, è fermo ormai da diverso tempocausa ritardi burocratici da parte di RFI e ANAS nel dare il parere preventivo e il nulla osta per lattraversamento delle loro sediviarie.

A oggi lo scarico delle acque che dai rii della montagna si riversano nel bacino per essere poi dirottati in Dora non è completato e il Comune di Chiusa di San Michele rischia il suo allagamento se si dovessero verificare eventi alluvionali.

Non si può più aspettare, la sicurezza dei Cittadini e dell’abitato deve essere garantita nel più breve tempo possibile.

Desidero ringraziare il Vicesindaco Suppo che dai primi giorni del mio insediamento da Sindaco ha condiviso con me la gravità della situazione e lurgenza, dimostrando attenzione, disponibilità e operatività nel dare un impulso alla soluzione dei ritardi burocratici.

Riccardo Cantore

Sindaco Chiusa di San Michele

Scritte no vax, 12 indagati

Nei giorni scorsi la Polizia di Stato della Questura di Torino, nell’ambito di un’attività di indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Torino, ha notificato l’avviso conclusione indagini preliminari per i reati di associazione per delinquere, imbrattamento, resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale nei confronti di 12 persone ritenute a vario titolo responsabili di 25 episodi di imbrattamento commessi nel territorio di questa provincia, al fine di stigmatizzare la campagna vaccinale connessa all’emergenza Covid-19, dall’ottobre del 2021 sino al 2024, ai danni di sedi sindacali, banche, scuole, università, ospedali, cimiteri, sedi di quotidiani ed uffici pubblici, nonché di un episodio di resistenza opposta al personale di Polizia intervenuto per interrompere un’azione di imbrattamento ai danni di un edificio scolastico del capoluogo.

Bocconi avvelenati in area cani. La Polizia Locale al lavoro

Bocconi avvelenati nel mezzo di un’area cani. Li hanno segnalati alcuni cittadini, preoccupati per il grave pericolo che avrebbero potuto rappresentare per i loro quadrupedi.

È successo in via Marsigli, nella giornata di ieri, giovedì 10 aprile. Appena ricevuta la segnalazione gli agenti della Polizia Locale del Comando San Paolo – Cenisia – Pozzo Strada hanno raggiunto sul posto i proprietari dei cani, molto allarmati per il pericolo corso dai propri animali.

Non potendo individuare nell’immediatezza la presenza di bocconi avvelenati nell’area posta tra le vie Marsigli e Vasile Alecsandri, i “civich” hanno provveduto a chiuderla immediatamente con lucchetto e catena, rendendola inaccessibile per tutelare i quattrozampe.

Il Comando di zona ha poi provveduto a chiedere all’ufficio tecnico della Circoscrizione 3 il taglio dell’erba, avvenuto questa mattina, per poter ottenere una migliore visibilità nella ricerca e la collaborazione dell’Amiat per la pulizia finale, operazioni che avverranno nei prossimi giorni.

Soltanto quando l’area sarà stata completamente bonificata potrà riaprire al pubblico.

Se saranno trovate le fonti di prova, verrà aperto un fascicolo di indagine.

Tra gli svariati compiti della Polizia Locale c’è anche la vigilanza sul benessere animale, che è tutelato da un apposito Regolamento della Città di Torino (nel quale l’articolo 13 si occupa dell’avvelenamento di animali).

Purtroppo non è la prima volta che si registrano segnalazioni di bocconi avvelenati o infarciti di chiodi e in questo caso il tentativo di avvelenare gli animali sarebbe avvenuto proprio in un punto a loro dedicato. La Polizia Locale invita chiunque abbia elementi utili a farsi avanti e segnalarlo.

TORINO CLICK

Torino Spazio Pubblico per ridare bellezza e pulizia alla città

Carte, mozziconi di sigaretta, fazzoletti usati e molto altro sono spesso abbandonati per le strade, nelle aiuole, nelle piazze, nel verde, ma anche all’interno della metropolitana o dei centri commerciali. E’ una delle manifestazioni che racconta la maleducazione, la non curanza, il non rispetto per l’ambiente che ci circonda che non appartiene ad una entita’ astratta, e’ nostro e anche di coloro che lo sporcano. Sono comportamenti a cui serve una rieducazione oltre che un maggiore attenzione e un puntuale sanzionamento. Chi ce la mette tutta, invece, per recuperare la situazione creata dagli insolenti urbani sono i volontari di Torino Spazio Pubblico che, operando in discrezione, sono concentrati a ridare bellezza e pulizia alla citta’ senza recriminare nulla, lavorano con dedizione e amore con le loro divise gialle o arancioni. Spazzano i rifiuti che spesso anche la nettezza urbana non riesce a portare via, accorciano cespugli e rastrellano foglie secche e altri rifiuti. Tra loro ci sono anche sono persone disoccupate, studenti, signori e signore avanti con l’eta’ e chiunque altro che aggiungendosi al gruppo ha fatto lievitare il numero dei volontari dai 70 iniziali agli attuali 300 (tutti operanti in sicurezza e assicurati). Il progetto e’ diviso per aree e gli interventi di pulizia si svolgono settimanalmente o periodicamente migliorando la fruibilita’ degli spazi pubblici da parte della cittadinanza, ma anche promuovendo le buone pratiche solidali. Torino Spazio Pubblico punta a creare ambienti più sicuri, accessibili e accoglienti, dove bambini, anziani, ciclisti, pedoni e persone con disabilità possano muoversi liberamente e sentirsi parte di una comunità. Ma ciò che rende unico questo progetto è il coinvolgimento diretto dei cittadini, delle associazioni e dei comitati di quartiere. Laboratori, consultazioni pubbliche e percorsi partecipativi permettono ai torinesi di contribuire attivamente alle trasformazioni in corso.

Il cuore del progetto è la convinzione che lo spazio pubblico sia un bene comune e che debba essere trattato con gentilezza, come se fosse la nostra casa.

“La crisi economica lacerante e i fondi pubblici all’asciutto hanno tagliato di netto gli interventi di più minuta manutenzione, ma non meno importanti per la collettività. Non agire drasticamente sulle incivilities aprirebbe la porta al degrado, anticamera della svalutazione di una città che negli ultimi vent’anni ha subito una evidente metamorfosi ed oggi è una delle prime tre città d’arte più visitate in Italia”.

L’auspicio e’ che questo progetto sia un modello, non solo per chi decide di unirsi e cooperare alla pulizia e al decoro di questa meravigliosa citta’, maanche per tutti gli altri che continuano a trattarla come una pattumiera. Il fatto che ci siano persone che decidono di aiutare non deve essere un alibi per chi sporca, infatti piu’ si e’ rispettosi nei confronti dell’ambiente urbano e piu’ questi interventi di supporto possono essere diretti verso altre attivita’ utili al miglioramento della citta’.

MARIA LA BARBERA

Fonte: http://www.spaziotorino.it

La Festa del Santo Cottolengo nell’Anno del Giubileo

Dal 12 al 30 aprile 2025

 

Le celebrazioni per la Festa di San Giuseppe Benedetto Cottolengo (1786–1842), che ricorre mercoledì 30 aprile 2025, vertono sul tema dell’anno pastorale 2024-2025 della Famiglia Cottolenghina, «La Piccola Casa pellegrina di Speranza», richiamo al Giubileo e al cammino verso il bicentenario dell’ispirazione carismatica donata al Santo Cottolengo, che ricorrerà il 2 settembre 2027.

 

«Durante questo anno incentrato sulla Speranza», sottolinea il Padre generale della Piccola Casa Padre Carmine Arice, «come Famiglia Cottolenghina stiamo approfondendo il tema del Giubileo consci che anche la Piccola Casa può e deve essere un segno di speranza.

La Piccola Casa, infatti, non è la speranza, ma è un segno che indica e si fa strumento della Speranza, che è Cristo e la Divina Provvidenza; è dunque importante che questo segno sia il più luminoso possibile e annunci un senso nella vita capace di sostenere anche le prove più grandi».

 

Di seguito il programma di iniziative e Celebrazioni.

 

I CONCERTI

  • Sabato 12 aprile 2025 alle ore 21 nella Chiesa della Piccola Casa di Torino (via Cottolengo 12): “Ex tenebris lux”, concerto della Corale polifonica di Sommariva Bosco (CN);
  • Martedì 29 aprile 2025 alle ore 20.30 nella Chiesa della Piccola Casa di Torino (via Cottolengo 12): “Come un prodigio tour”, concerto-testimonianza della cantautrice Debora Vezzani.

LA NOVENA

 

Da lunedì 21 a martedì 29 aprile 2025 nella Chiesa della Piccola Casa di Torino (via Cottolengo 12), tutti i giorni, alle ore 17 si tiene la novena in preparazione alla Solennità di San Giuseppe Benedetto Cottolengo. Predicano diversi sacerdoti che fanno riferimento a realtà legate al Santo Cottolengo o al mondo della cura.

 

Le riflessioni partono dagli Orientamenti Pastorali per il 2024-2025 di Padre Carmine Arice sul tema «La Piccola Casa pellegrina di Speranza». Segue la Celebrazione dei Vespri.

 

Intervengono don Mauro Giorda, parroco della parrocchia San Giuseppe Cottolengo di Torino (lunedì 21 aprile); don Silvio Cora, parroco del Duomo di Torino (martedì 22 aprile); mons. Alessandro Giraudo, Vescovo Ausiliare di Torino e Rettore della Basilica del Corpus Domini (mercoledì 23 aprile); don Gilberto Garrone, parroco della parrocchia Sant’Andrea a Bra (giovedì 24 aprile); padre Piero Trabucco, Missionario della Consolata (venerdì 25 aprile); can. Mauro Grosso, Canonico del Duomo di Torino (sabato 26 aprile); don Ilario Rege, parroco della Collegiata San Dalmazzo di Cuorgnè (domenica 27 aprile); don Paolo Fini, responsabile della Pastorale della Salute della diocesi di Torino (lunedì 28 aprile); don Marco Di Matteo, parroco del Duomo di Chieri (martedì 29 aprile).

 

LA VIGILIA – 29 APRILE

 

La vigilia, martedì 29 aprile, alle ore 17.30 si tengono i Primi Vespri nella Chiesa della Piccola Casa presieduti da don Marco Di Matteo, parroco del Duomo di Chieri.

 

LA FESTA – 30 APRILE

 

Nella Solennità, mercoledì 30 aprile, le celebrazioni si aprono alle ore 7 nella chiesa della Piccola Casa con la S. Messa presieduta da padre Ugo Pozzoli, missionario della Consolata, Vicario episcopale per la Vita Consacrata della diocesi di Torino.

 

Alle 9 nella Chiesa della Piccola Casa si tiene la Celebrazione eucaristica per la Scuola Cottolengo presieduta da don Alessandro Koch, sacerdote cottolenghino.

Alle ore 10 si tengono tre celebrazioni: nella chiesa Beato Pier Giorgio Frassati, presieduta da Padre Carmine Arice; nella Famiglia Annunziata, presieduta da Mons. Gabriele Mana, Vescovo emerito di Biella; nella cappella dell’Ospedale Cottolengo (via Cottolengo 9) presieduta da don Pasquale Schiavulli, sacerdote cottolenghino.

 

Alle ore 14.30 il cortile della Piccola Casa si colora di gioia con stand culturali sul tema «Il mondo nella Piccola Casa … la Piccola Casa nel mondo».

 

Alle ore 16 nella Chiesa della Piccola Casa il cardinale Roberto Repole, Arcivescovo di Torino e Vescovo di Susa, presiede la Solenne Celebrazione eucaristica.

 

Dopo la Messa segue la festa di chiusura nel cortile della Piccola Casa.

 

Festa della Liberazione ad Alpignano

Per l’ottantesimo anniversario della Festa della Liberazione  dell’Italia dal nazifascismo si svolgerà  venerdì  25 aprile, a partire dalle ore 9, presso il Parco della Rimembranza la commemorazione ufficiale, con ritrovo in onore dei caduti. Interverranno Luigi Cipriano , Presidente del Consiglio Comunale, Silvana Andretta, dirigente scolastica dell’IC Alpignano, Steven Giuseppe Palmieri, Sindaco di Alpignano. Verrà consegnata la pergamena ai Sindaci Emeriti di Alpignano e i loro famigliari quali Sentinelle della Repubblica Italiana. Oratore ufficiale Daniele Valle, membro del Comitato della Resistenza e Costituzione Regionale. Parteciperà la Filarmonica di Alpignano.
Alle 10.45 è prevista la camminata della libertà e ricerca delle lettere della liberta, con partenza dal parco della Pace, e 5 km per le vie e zone boschive di Alpignano, e arrivo in via Arnò 33, sede della Pro Loco. Nel percorso saranno posizionate delle lettere da raccogliere e portare all’arrivo. Le lettere formeranno una Omaggi e Premi per i gruppi più numerosi, il più giovane e meno giovane. Il percorso della camminata si svolge anche in strade sterrate e non è adatto a biciclette e monopattini. Il pranzo insieme è organizzato dalla Pro Loco di Alpignano. Registrazione e consegna omaggi dalle ore 9.
È previsto un momento di animazione con il gruppo Folk Fiuri Calabrisi. Dalle 16 alle 18 si potrà visitare la mostra permanente sulla Resistenza “Vito Bonadies”, in via Matteotti 1, con i volontari ANPI di Alpignano.
Info al numero: 333 7910604 oppure prolocoalpignano@gmail.com
Mara Martellotta

Rivoli, nuovi progetti per gli impianti Vavassori e Meroni

L’Amministrazione comunale di Rivoli apre una nuova fase per il futuro degli impianti sportivi “Giuseppe Vavassori” di via Isonzo e “Gigi Meroni” di via Orsiera, con l’obiettivo di riportarli al centro della vita sportiva e sociale della città.

Sin dal proprio insediamento, l’Amministrazione ha avviato un’attenta ricognizione delle condizioni degli impianti sportivi di proprietà comunale. Nel corso dei mesi, è emerso che la gestione di alcuni spazi concessi – tra cui i due campi dedicati al calcio – non garantiva più la piena fruibilità delle strutture né il regolare svolgimento delle attività sportive.

Da qui la decisione di interrompere l’attuale concessione e di riaprire una manifestazione di interesse per affidare gli impianti a realtà che intendano investire energie e progettualità nello sport cittadino, nel rispetto del valore sociale e comunitario che questi luoghi rappresentano.

«I campi sportivi devono essere vivi, frequentati, curati. Sono luoghi in cui si costruiscono relazioni, si cresce, si promuovono benessere e inclusione. Ricordando la grande storia calcistica rivolese bisogna ricreare le condizioni per tornare protagonisti nel mondo del calcio. – dichiara il Sindaco Alessandro Errigo. – Rivoli ha una grande tradizione sportiva e siamo pronti a lavorare insieme a chi desidera valorizzare questa disciplina come strumento di crescita e aggregazione per i giovani.»

Parallelamente, l’Amministrazione ha previsto un piano triennale di investimenti da 1,5 milioni di euro per la riqualificazione degli impianti sportivi cittadini, che prevede interventi su palestre scolastiche e strutture comunali, con l’obiettivo di favorire l’accesso allo sport per tutte le fasce della popolazione.

Gli impianti “Vavassori” e “Meroni” non saranno sottratti alla loro vocazione naturale, ma anzi rilanciati come spazi aperti alla socialità, allo sport di base e alla crescita dei giovani.

Ripulite da ANAS le piazzole lungo la Statale 24 tra Oulx e Cesana

CESANA TORINESE – Ripulita da ANAS Spa la Statale 24 tra Oulx e Cesana.

Il tema dell’abbandono di rifiuti da parte di automobilisti privi di senso civico e rispetto per l’ambiente lungo la Statale 24 nel tratto tra i Comuni di Oulx e Cesana è ormai di vecchia data.

Il tutto in spregio all’ambiente e con un grave danno di immagine anche al territorio turistico dei Comuni Olimpici.

L’Amministrazione Comunale di Cesana si è quindi mossa per cercare di porre rimedio ad una situazione ormai al limite della sostenibilità. Non potendo intervenire direttamente trattandosi di una strada nazionale, l’Amministrazione Comunale di Cesana ha coinvolto direttamente l’ANAS, che ha risposto prontamente alla sollecitazione del Comune ed ha provveduto alla pulizia totale del tratto di strada interessato.

Il Sindaco di Cesana Torinese Daniele Mazzoleni esprime la sua soddisfazione per il buon esito dell’intervento: “Come Amministrazione Comunale siamo veramente soddisfatti per la sinergia che si è instaurata con ANAS Spa. Come Comune di Cesana abbiamo richiesto all’ANAS di intervenire su questo tratto di strada che è un nostro biglietto da visita per chi arriva sulle nostre montagne e con estrema soddisfazione possiamo sottolineare che Anas S.p.A. ha provveduto, negli scorsi giorni, con ben quattro giornate di pulizia e con l’ausilio di un grande mezzo scarrabile, alla pulizia delle piazzole del tratto di strada statale tra Oulx e Cesana che si trovavano invase dai rifiuti abbandonati da utenti non identificati”.

Il Sindaco Daniele Mazzoleni esprime anche dei ringraziamenti diretti: “Un ringraziamento particolare deve andare al geometra Nicola Clasadonte di Anas, con il quale ho interloquito personalmente e che si è tempestivamente attivato, ben comprendendo le implicazioni turistiche e di immagine collegate a tale abbandono di rifiuti”.

Il Sindaco Mazzoleni sottolinea anche il lavoro della Polizia Locale e anticipa che verranno serrati i controlli sugli abbandoni: “Un ringraziamento va anche ai nostri vigili ed al loro comandante Massimo Blanc, che si erano già attivati per documentare lo stato di abbandono e che nei prossimi giorni provvederanno all’installazione, sul territorio di Cesana, di cartelli informativi circa le sanzioni conseguenti all’abbandono di rifiuti ed a piazzare, in maniera casuale, le foto trappole di proprietà del Comune in modo da cercare di prevenire ulteriori comportamenti illeciti e sanzionare i contravventori”.

Ucraina, cittadinanza onoraria al Consigliere Bartoli: a Kyiv l’incontro con la leadership della Regione di Kharkiv

Si è conclusa con profonda partecipazione emotiva e un forte significato simbolico la missione istituzionale in Ucraina che ha visto coinvolta una delegazione italiana che ha visto come rappresentante della Regione la partecipazione del Consigliere Regionale del Piemonte Sergio Bartoli. L’iniziativa ha toccato i luoghi più significativi del conflitto, rafforzando il legame tra il Piemonte e la Regione di Kharkiv, in un percorso di solidarietà e vicinanza concreta.

Il momento centrale della missione si è svolto presso l’Ambasciata d’Italia a Kyiv, dove la delegazione italiana è stata accolta con straordinaria cordialità e rispetto da parte dell’Ambasciatore Straordinario e Plenipotenziario, S.E. Carlo Formosa, e da una rappresentanza istituzionale ucraina di altissimo profilo, guidata da Oleh Syniehubov, Capo dell’Amministrazione Militare Regionale di Kharkiv, insieme a numerosi esponenti delle amministrazioni locali di Kupiansk, Krasnokutsk e Rohan.

L’Ambasciatore Formosa, nel suo intervento, ha espresso con chiarezza la vicinanza della Repubblica Italiana al popolo ucraino, sottolineando l’importanza della cooperazione tra territori e ringraziando la delegazione per l’impegno profuso a nome delle istituzioni piemontesi.

LA CITTADINANZA A BARTOLI

Durante la cerimonia, il Consigliere Sergio Bartoli ha ricevuto la cittadinanza onoraria del Comune di Krasnokutsk, conferita dalla Sindaca Iryna Karabut: un riconoscimento che ha suggellato anni di dialogo, collaborazione e gesti di solidarietà. In tale occasione, Bartoli ha consegnato una lettera ufficiale nella quale ha ricordato l’impegno portato avanti fin dai tempi del suo mandato da Sindaco di Ozegna, sottolineando la generosità delle comunità piemontesi e canavesane, l’impegno dell’associazione La Memoria Viva, e i gesti concreti compiuti negli anni: dai generi alimentari alle ambulanze, dai farmaci fino alla recente donazione di uno scuolabus.

“Questa cittadinanza ha per me un valore doppio: umano e istituzionale. È un riconoscimento che condivido con chi ha creduto in questo ponte tra territori, fatto di piccoli ma significativi gesti. L’ho scritto nella mia lettera: continueremo a costruire relazioni vere, fondate su umiltà, amicizia e cooperazione,” ha dichiarato Bartoli.

Nel corso dell’incontro si sono svolti due importanti collegamenti video istituzionali. Il Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, ha espresso parole di sincera stima e riconoscenza per la delegazione, ringraziando il Consigliere Bartoli per aver rappresentato in maniera impeccabile l’intera Regione. Cirio ha ribadito la vicinanza profonda del Piemonte al popolo ucraino, sottolineando come la solidarietà istituzionale sia oggi un valore imprescindibile da coltivare e difendere.

Il Segretario nazionale di Azione, Carlo Calenda, anch’egli collegato, ha evidenziato l’importanza di sostenere concretamente l’Ucraina, apprezzando il lavoro svolto dal territorio piemontese e ribadendo la disponibilità a collaborare in future iniziative a sostegno delle comunità colpite.

VISITE NEI LUOGHI SIMBOLO DELLA RESISTENZA UCRAINA

La missione ha incluso anche un’intensa attività di visita e testimonianza nei luoghi simbolo della resistenza ucraina. A Irpin, la delegazione ha visitato i resti del Ponte Romaniv, tristemente noto per il ruolo centrale nell’evacuazione dei civili durante l’invasione, e la Casa della Cultura, parzialmente distrutta dai bombardamenti. A Bucha, è stata visitata la Chiesa di Sant’Andrea Apostolo e il Memoriale dedicato alle vittime delle atrocità commesse, in un momento di raccoglimento profondo. A Hostomel, l’attenzione si è concentrata sul Liceo n.2, gravemente danneggiato, mentre a Kyiv è stato visitato l’Ospedale Pediatrico Nazionale Ohmatdyt, struttura simbolo della resilienza sanitaria ucraina.

La missione si è conclusa in Piazza dell’Indipendenza, con l’accensione di un cero in memoria delle vittime: un gesto silenzioso ma carico di significato, in un luogo che oggi rappresenta il cuore simbolico della libertà ucraina.

Nel corso della visita, sono stati ufficialmente consegnati due mezzi donati – un fuoristrada e un’ambulanza – ai Comuni di Kupiansk e Krasnokutsk, grazie al lavoro dell’associazione La Memoria Viva, in collaborazione con enti piemontesi e comunità locali.

A conclusione della missione, è doveroso sottolineare il contributo prezioso dei componenti della delegazione italiana che hanno dato sostanza e cuore a ogni tappa del viaggio. Con Bartoli erano presenti Daniela Ruffino, il Vicesindaco di Pertusio Antonio Cresto e Roberto Falletti, in rappresentanza dell’associazione umanitaria La Memoria Viva, che ha dato continuità e forza al lavoro di solidarietà che da anni unisce il Piemonte all’Ucraina. È grazie alla sua instancabile dedizione se molti aiuti, materiali e simbolici, sono giunti a destinazione. La donazione dei mezzi di emergenza a Kupiansk e Krasnokutsk è solo l’ultimo tassello di un percorso costruito con coerenza, cuore e visione.

L’on. Ruffino ha sottolineato con forza l’impegno del Parlamento italiano nel non far calare il silenzio sulla sofferenza del popolo ucraino e Antonio Cresto, già sindaco di Pertusio, ha evidenziato come la difesa della libertà e della dignità umana che si sta compiendo in Ucraina sia un esempio e una lezione per tutta l’Europa. “Quello che questo popolo sta facendo – ha affermato – ci deve far riflettere. La loro determinazione è uno specchio per la nostra coscienza democratica.”

“L’accoglienza che ci è stata riservata è stata straordinaria, autentica e umanamente profonda” – hanno dichiarato congiuntamente Sergio Bartoli, Daniela Ruffino, Antonio Cresto e Roberto Falletti. “Torniamo a casa più ricchi di relazioni, consapevolezze e determinazione a proseguire, insieme, su questo cammino di pace e solidarietà.”

Durante l’incontro, le autorità ucraine hanno consegnato al Consigliere Bartoli una comunicazione formale indirizzata al Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, esprimendo il desiderio di avviare un percorso di cooperazione culturale e istituzionale tra la Regione di Kharkiv e il Piemonte. Un gesto simbolico e propositivo che testimonia la volontà di costruire legami duraturi anche sul piano della collaborazione tra enti territoriali.