Il prestigioso riconoscimento è promosso dal Consiglio Nazionale Giovani in collaborazione con il Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale della Presidenza del Consiglio dei Ministri e l’Agenzia Italiana per la Gioventù.
Roma, 13 marzo 2025 – Catania, Pisa e Torino sono le tre città finaliste del Premio Città Italiana dei Giovani, promosso dal Consiglio Nazionale dei Giovani in collaborazione con il Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale della Presidenza del Consiglio dei Ministri e l’Agenzia Italiana per la Gioventù. Il Premio valorizza progetti di città a misura di giovani, in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite.
I progetti presentati dai tre Comuni finalisti sono stati selezionati dalla Giuria per la loro capacità di favorire il coinvolgimento dei giovani attraverso la costruzione di spazi e strumenti validi a garantire la loro partecipazione attiva ai processi decisionali locali.
“Le tre città finaliste per l’edizione 2025 del premio Città Italiana dei Giovani, Catania, Pisa e Torino, sottolineano come l’attenzione delle amministrazioni comunali sul tema delle giovani generazioni abbracci idealmente tutta la Nazione. Il fatto che Pisa e Catania siano arrivate in finale per il secondo anno consecutivo indica la costanza e la determinazione con le quali le due amministrazioni vogliono manifestare la consapevolezza dell’importanza di questo riconoscimento, che si pone l’obiettivo di stimolare la partecipazione di ragazzi e ragazze alle politiche locali e nei processi decisionali territoriali, promuovendo quindi la partecipazione attiva nel proprio territorio. Prima volta invece per Torino e chissà se sarà l’outsider a strappare il premio alle due città “veterane”. Ancora una volta il compito della Commissione esaminatrice sarà arduo e la città vincitrice dovrà ereditare il testimone da Potenza, città dei giovani uscente, che bene ha operato in quest’anno e che mi auguro proceda nel percorso di affiancamento dei giovani, perché il riconoscimento dura un anno, l’impegno deve essere costante nel tempo. In bocca al lupo alle città finaliste!”, ha commentato Andrea Abodi, Ministro per lo Sport e i Giovani.
Maria Cristina Pisani, Presidente del Consiglio Nazionale dei Giovani, ha aggiunto: “Catania, Pisa e Torino hanno saputo accogliere con cuore e visione una sfida meravigliosa: rendere i giovani protagonisti delle scelte delle loro città. Hanno ascoltato, coinvolto e dato spazio alle loro idee, trasformandole in opportunità reali di crescita e cambiamento. Il Premio Città Italiana dei Giovani, che promuoviamo ogni anno con orgoglio, non è solo un riconoscimento, è una promessa e un impegno che ha l’obiettivo di costruire un futuro in cui le nuove generazioni siano parte attiva delle scelte decisionali territoriali e nazionali. Lo ha testimoniato Potenza, nell’ultimo anno, valorizzando energie, competenze e idee di tantissimi ragazzi e di tantissime ragazze, rendendoli parte integrante delle scelte strategiche del territorio. Lo testimoniano oggi queste straordinarie città finaliste: quando le istituzioni credono nei giovani, tutto è possibile. A Catania, Pisa e Torino, un grande in bocca al lupo. E un grazie speciale a tutti i comuni che hanno partecipato, perché insieme dimostrano che possiamo essere un Paese capace di ascoltare, valorizzare e dare spazio ai sogni e alle aspirazioni delle giovani generazioni.”
“Il Premio Città Italiana dei Giovani rappresenta oggi un’ulteriore opportunità per i nostri territori di esprimere e realizzare spazi di protagonismo, in cui i giovani possano non solo manifestare la propria creatività e il loro impegno per il bene comune, ma anche sentirsi parte attiva dei processi decisionali; luoghi in cui fare esperienza di partecipazione, responsabilità, socialità. È fondamentale che le nuove generazioni trovino nelle Istituzioni interlocutori affidabili, pronti ad ascoltare le loro idee, valorizzare le loro visioni e trasformarle in azioni concrete.
Sono certa che le tre città finaliste, Catania, Pisa e Torino, rappresentino appieno questo spirito. Da nord a sud, raccontano la bellezza di essere comunità in grado di accogliere e accompagnare, di sostenere e incoraggiare soprattutto le giovani generazioni, affinché possano contribuire con entusiasmo e responsabilità alla costruzione di una Nazione capace di tradurre in percorsi e progetti i sogni di ciascuno.
Questo è il mio augurio, oltre che per le tre finaliste, per tutte le città e per tutti gli amministratori locali che ogni giorno si mettono a servizio della cittadinanza: possiate rendere le città luoghi di tutti e per tutti, spazi aperti al dialogo, alla collaborazione e alla crescita condivisa”, ha concluso Federica Celestini Campanari, Presidente dell’Agenzia Italiana per la Gioventù.
La Giuria è composta dai tre enti promotori e da esperti scelti tra coloro i quali si sono distinti per sensibilità e impegno nell’ambito delle politiche giovanili: Annamaria Giannini, Direttrice del Dipartimento di Psicologia della Sapienza Università di Roma, Francesco Giambrone, Sovrintendente del Teatro dell’Opera di Roma, Maria Rosaria Santangelo, Direttrice del Dipartimento di Architettura dell’Università di Napoli Federico II e Patrizia Giallombardo, Direttrice tecnica della Nazionale Italiana di Nuoto Artistico.
La vincitrice del Premio Città Italiana dei Giovani sarà annunciata nelle prossime settimane nell’ambito della cerimonia ufficiale di premiazione.
In quell’occasione, verranno presentate le iniziative delle città finaliste, offrendo un’opportunità di confronto e scambio di buone pratiche per e con i giovani.
Garantire corsie libere ai mezzi pubblici non è una penalizzazione per chi si muove in auto, ma una scelta di buon senso per migliorare la qualità della vita urbana, la salute pubblica e l’efficienza degli spostamenti
Per ridurre l’uso, e abuso, del mezzo privato nella nostra città, serve incentivare il trasporto pubblico locale, rendendolo più efficiente, riducendo i tempi di percorrenza, permettendo al TPL di mantenere una velocità costante e riducendo di conseguenza i tempi di attesa alla fermata.
La scelta di introdurre le telecamere per controllare i transiti non autorizzati sulle corsie preferenziali dei bus, e impedire che questi restino incolonnati in mezzo al traffico, è una scelta che va in questa direzione, seppur ancora timidamente e parzialmente.
Se si vogliono sostenere le alternative all’auto non si può che mettere in atto azioni che favoriscano il trasporto pubblico locale, così come favorire la ciclabilità e la camminabilità, per buona pace di chi continua a difendere l’uso del mezzo privato come un diritto e inneggia allo scandalo per il rischio multe.
Stupisce che ora si osservi che i mezzi privati contribuiscano allo smog: lo fanno non solo quando sono incolonnati in corso Sommelier, per proteggere legittimamente la corsia del tram, ma anche in assenza di corsie preferenziali.
Con il monitoraggio civico “Che aria tira”, con il quale per cinque anni il Comitato Torino Respira ha monitorato in centinaia di punti le concentrazioni di NO2 in città, si sono mostrati i luoghi più inquinati della città: nel 2023 il 14% dei siti misurati ha superato i limiti di legge di NO2 e tutti i siti avevano valori superiori ai limiti raccomandati da OMS. Sono soprattutto le periferie quelle che vivono livelli più alti di inquinanti e sono anche le zone che richiederebbero una maggiore accessibilità a un servizio di TPL efficiente.
Più traffico significa più emissioni, più smog e più tempi di percorrenza lunghi per tutti. Garantire corsie libere ai mezzi pubblici non è una penalizzazione per chi si muove in auto, ma una scelta di buon senso per migliorare la qualità della vita urbana, la salute pubblica e l’efficienza degli spostamenti.
Comitato Torino Respira
Treni regionali, TAP&TAP contactless sulle linee SFM
E’ stato attivato sulle linee del Servizio Ferroviario Metropolitano TAP&TAP, il canale di acquisto rapido tramite carte di pagamento contacless direttamente dalle validatrici in stazione.
Dopo l’esordio sulla linea Torino Aeroporto di Caselle –Torino Lingotto, alla fine dello scorso anno il servizio è stato esteso sulla SFM3 Torino-Bardonecchia, ora prolungato sulla Bussoleno-Torino, da questo mese si estende alla SFM 1 (Rivarolo-Torino-Chieri), alla SFM 2 (Pinerolo-Torino-Chivasso), alla SFM 7 (Fossano-Torino).
L’iniziativa fa parte del continuo impegno del Regionale per migliorare l’esperienza di viaggio dei passeggeri e mira a rendere gli spostamenti più semplici e flessibili.
Oltre al Piemonte, TAP&TAP è attivo in Sardegna, sulla Cagliari-Elmas Aeroporto, in Veneto, in Toscana, nel Lazio, per Leonardo express tra Roma Termini e Fiumicino Aeroporto, e in Sicilia, sulla Palermo-Punta Raisi Aeroporto evidenziando un trend di utilizzo in costante crescita.
FUNZIONAMENTO
È necessario avvicinare la propria carta di pagamento contactless ad una validatrice contraddistinta dall’apposito simbolo sia nella stazione di partenza (Tap in) che di arrivo (Tap out).
Il cliente può utilizzare il servizio anche attraverso un dispositivo digitale, come uno smartphone o smartwatch, sul quale avrà già caricato la propria carta di pagamento contactless, accertandosi di utilizzare sempre lo stesso dispositivo sia in partenza che in arrivo.
Inoltre, previa registrazione della carta di pagamento al profilo ‘TAP&TAP’ nella propria area riservata sul sito di Trenitalia, il cliente può accedere e controllare le proprie transazioni e, soprattutto, beneficiare della “best fare”. Per tutti gli approfondimenti sulla ‘best fare’ è possibile consultare la pagina TAP&TAP su trenitalia.com.
Furti di rame: 18 aziende ispezionate dalla Polfer
indagato, 123 persone controllate, 18 ditte ispezionate dislocate sul territorio, 16 servizi su strada, 11 lungolinea e 32 operatori del Compartimento Polizia Ferroviaria del Piemonte e della Valle d’Aosta impegnati nelle attività di controllo. Questo il bilancio dell’operazione “Oro Rosso”, organizzata dal Servizio Polizia Ferroviaria in ambito nazionale, finalizzata al contrasto del fenomeno dei furti di rame in ambito ferroviario, con controlli sia lungo linea che presso le strutture specializzate nel trasporto e smaltimento dei rifiuti metallici.
In particolare, la Squadra Amministrativa compartimentale ha elevato 11 sanzioni amministrative per un valore complessivo di 35.200 euro, inerenti ad irregolarità riscontrate nella gestione dei rifiuti metallici.
Piemonte, rinnovabili al 19%

Diversi consiglieri hanno posto domande all’assessore sulle fonti di energia rinnovabile presenti in Piemonte: Monica Canalis (Pd), Alberto Unia (M5s), Alice Ravinale (Avs), Roberto Ravello (FdI), Davide Buzzi Langhi (Fi).
L’assessore ha precisato che “il contributo delle energie rinnovabili al Consumo Finale Lordo è salito al 19,4%. Un dato significativo riguarda la crescita della produzione fotovoltaica, che nel 2023 ha avuto un incremento del 14%. Per raggiungere gli obiettivi europei ‘Fit for 55’ (almeno il 40% di energie rinnovabili entro il 2030) – ha concluso Marnati – è quindi necessario intensificare ulteriormente la diffusione di questo tipo di energia e aumentare l’efficienza energetica complessiva”.
Uff. stampa CRP
All’evento – organizzato dall’associazione Donatori Nati, assieme alla Città a di Torino e la Prefettura, per l’iniziativa “Dal sangue versato al sangue donato” – ha partecipato Tina, moglie di Montinaro, che negli anni ha deciso di diventare una “testimonianza vivente” per gli studenti e le nuove generazioni.
A rappresentare la Città di Torino era presente la vicesindaca Michela Favaro che nel suo intervento ha sottolineato come «La lotta alla mafia non è cessata: la criminalità è ancora presente nel nostro territorio. Momenti come questi ci aiutano a non abbassare mai la soglia di attenzione. Oggi lascio due impegni: raccogliere il sacrificio di coloro che sono morti nella strage di Capaci e tutti insieme costruire un mondo più giusto».
Al termine della cerimonia in piazza, una rappresentanza di studenti delle classi quinte degli Istituti Avogadro, D’Azeglio e Volta, si sono ritrovati nella sala delle Colonne per ascoltare l’emozionante e commovente racconto di Tina Montinaro, che ha definito suo marito un uomo coraggioso, entusiasta del suo lavoro e devoto a Giovanni Falcone.
Nel suo appassionato intervento, la Montinaro, ha voluto lanciare un messaggio chiaro: «Non siate indifferenti, perché la mafia ce l’abbiamo anche qui. L’indifferenza dà il consenso e voi non lo dovete dare. Mio marito era consapevole di cosa sarebbe potuto accadere e l’ha fatto senza fare un passo indietro. Antonio mi ha insegnato tanto: aveva un grande senso del dovere e a camminare con la schiena dritta. Siccome sono orgogliosa di Antonio e delle sue scelte, metto da parte il mio dolore per le nuove generazioni perché è questo che bisogna insegnare ai ragazzi. Quando guardo quella teca che era esposta in piazza, la guardo ma non la vedo, perché lì ci sono ancora i resti di mio marito, di Vito e di Rocco: c’è la mia famiglia. È la tomba di mio marito».
TORINO CLICK
Attenzione alla truffa telefonica del curriculum
Centinaia di utenti sui social stanno raccontando di una strana telefonata ricevuta sul cellulare: non cascateci.
In questi giorni, vi è forse capitato di ricevere una telefonata su cellulare che dice: “abbiamo ricevuto il tuo curriculum, aggiungici su WhatsApp per parlare di lavoro”. A me è successo due volte solo nell’ultima settimana. Ebbene, si tratta di una truffa informatica. Molti utenti su Facebook, X, Linkedin stanno raccontando l’accaduto anche se non sono in cerca di lavoro e non hanno inviato candidature di recente.
Aggiungendo su WhatsApp il numero, potreste ricevere un link su cui cliccare. In questo modo potreste scaricare un virus che potrebbe rubarvi i dati, accedere ai vostri conti bancari o, come già abbiamo documentato negli anni, contattare i vostri familiari, amici e conoscenti per chiedere loro del denaro.
Ricordate che un’azienda seria, alla ricezione del vostro curriculum, vi contatta direttamente per proporvi un colloquio. Se ricevete questo tipo di telefonate, bloccate il numero. Probabilmente riceverete da numeri diversi la stessa chiamata, poiché esiste un sistema per generare numeri, ma in nessun modo contattate questi scammer, truffatori in inglese, tra I vostri contatti.
Se invece siete stati truffati, rivolgetevi al commissariato di zona per sporgere denuncia oppure contattate la polizia postale di Corso Tazzoli 235.
Infine, una raccomandazione per gli anziani. Dal momento che non tutti usano i social o leggono iltorinese.it, se avete un parente anziano, o un vicino di casa, spiegategli la truffa e mettetelo in guardia. Sono loro, purtroppo, le categorie più esposte alle truffe telefoniche.
Lori Barozzino
L’analisi dei resti di Mara Favro, la donna somparsa lo scorso anno dopo una giornata di lavoro in pizzeria a Chiomonte, attesta che sarebbe morta a causa di numerose coltellate. L’assassino l’avrebbe uccisa e poi ne avrebbe nascosto il corpo nei boschi di Gravere, lungo il fiume Dora. Qui nei giorni scorsi carabinieri e vigili del fuoco avevano trovato le sue ossa. La vittima potrebbe essere stata colpita più volte alla schiena mentre tentava di fuggire.