CRONACA- Pagina 203

Ladro si nasconde tra i bancali del centro commerciale

Gli agenti del Commissariato di P.S. Centro hanno tratto in arresto un cittadino italiano di trentadue anni perché gravemente indiziato per il reato di tentato furto aggravato.

Durante il servizio controllo del territorio, intorno alle due della notte di domenica, la pattuglia del commissariato si dirige verso un centro commerciale in zona Barriera di Milano per la segnalazione di un furto in atto.

Arrivati sul posto, il personale della sicurezza segnalava l’intrusione di un uomo all’interno di una zona delimitata dal fino spinato, adibita a carico/scarico merci.

Dopo un primo controllo, i poliziotti notano un gabbiotto messo completamente in disordine con le ante degli armadi e i cassetti della scrivania rovistati, poco più avanti gli stessi individuano un uomo nascosto tra i bancali pieni di merce.

L’uomo viene fermato e perquisito; nascosto nel girovita dei pantaloni, si rinviene un coltello da cucina lungo circa 30 cm.

La Giornata di gratitudine alle Forze dell’ordine

In Piemonte si è festeggiato ieri per la prima volta il ” 16 Gennaio – Giornata regionale della Gratitudine alle Forze dell’Ordine per il contrasto alle Mafie” anniversario dell’arresto del boss mafioso Matteo Messina Denaro.
La Giornata, istituita nel 2023 dal Consiglio Regionale su proposta dell’assessore della Regione Piemonte con delega al contrasto delle mafie Maurizio Marrone, raccoglie lo spunto arrivato dal premier Giorgia Meloni all’indomani dell’ arresto di Messina Denaro, ed è finanziata con un capitolo di bilancio ad hoc per sostenere le iniziative dei comuni piemontesi con 43.500 euro.
Le celebrazioni odierne, insieme ad altri importanti iniziative come riavvio dei Bandi per il riutilizzo dei beni confiscati ai mafiosi e lo sblocco dei fondi anti-usura per le persone sovraindebitate, sono segnali chiarissimi rivolti alla malavita organizzata per chiarire che la contrasteremo sempre fino ad estirpare qualsiasi infiltrazione sui nostri territori” dichiara l’assessore al contrasto delle mafie Maurizio Marrone.
All’evento, organizzato dal Comune di Carmagnola, presso l’Istituto Baldessano Roccati, hanno partecipato l’On. Wanda Ferro – Sottosegretario di Stato – Ministero dell’Interno, Ivana Gaveglio Sindaco del Comune di Carmagnola; Maurizio Marrone – Assessore della Regione Piemonte con delega al contrasto delle mafie, la Dott.sa Maria Enrica Cavallari Dirigente dell’Istituto di Istruzione Superiore Statale “Baldessano Roccati”, il Dott. Michele Lastella – VicePrefetto, e il Dott. Vincenzo Ciarambino Questore di Torino.
Dopo un incontro con i ragazzi dell’istituto Baldessano Roccati con il Tenente Colonnello Pasquale Ambrosino (Guardia di Finanza di Torino), il Maggiore Marco Amengoni (Compagnia Carabinieri di Moncalieri) e il Vicesindaco di Carmagnola Alessandro Cammarata, per anni sotto scorta per le minacce ricevute da parte della criminalità organizzata, le autorità hanno consegnato le targhe di “gratitudine” agli uomini e alle donne in divisa che ogni giorno combattono le mafie.
La giornata ha visto svolgersi eventi e incontri nelle scuole anche nei comuni di Courgnè, Giaveno, Trana, Chivasso, Crevoladossola.

Chiuso il primo turno di votazioni per il Rettore del Politecnico

Si è concluso ieri il primo turno di votazioni per la designazione del Rettore che guiderà il Politecnico di Torino nei prossimi sei anni, fino al 2030. Questi i risultati:

Stefano Paolo Corgnati: 548,830240 voti

Juan Carlos De Martin: 194,031200 voti

Paolo Fino: 185,164640 voti

Le urne sono state aperte dalle ore 9 alle ore 18.30 in tre seggi (due nella sede centrale di Corso Duca degli Abruzzi e uno al Castello del Valentino); le operazioni si sono svolte in presenza ma avvalendosi del sistema di voto elettronico Eligo. La percentuale dei voti equivalenti espressi è stata di 83,26%.

Nessuno dei tre candidati ha raggiunto la maggioranza assoluta dei voti equivalenti esprimibili, necessari per l’elezione al primo turno; si procederà pertanto al secondo turno di votazioni, previsto per martedì 23 gennaio prossimo, sempre dalle ore 9 alle 18.30, con spoglio al termine delle operazioni di voto. Se anche in questo caso nessun candidato otterrà la maggioranza assoluta dei voti equivalenti esprimibili, i due candidati più votati al secondo turno accederanno al terzo turno di voto (ballottaggio), previsto per martedì 30 gennaio.

Ztl Centrale. Permessi in scadenza al 31 marzo 2024

Per effetto dell’emergenza pandemica la ZTL era stata sospesa e l’efficacia dei permessi ZTL BLU A  era stata prorogata sino al 31 marzo 2024.

Per favorire il regolare svolgimento dell’istruttoria ed evitare di trovarsi senza autorizzazione alla scadenza del permesso, con la possibilità di incorrere nelle sanzioni previste per l’accesso abusivo, le domande per il rilascio e il rinnovo dei permessi e delle autorizzazioni per i veicoli aventi i requisiti necessari, dovranno essere inoltrate tassativamente entro e non oltre il 29 febbraio 2024.

I permessi per i veicoli coi requisiti necessari, per cui verrà presentata domanda entro il 29 febbraio 2024, avranno tutti validità dal 1° aprile 2024 con scadenza 31 marzo 2026.

Le richieste inviate oltre il 29 febbraio, così come le richieste cui non farà seguito il pagamento nei tempi indicati, seguiranno l’iter e le tempistiche previste dal normale processo di autorizzazione, pertanto non verrà garantita l’evasione entro la data prevista per la riapertura.

Tutte le informazioni sui permessi rilasciati dalla Città sono reperibili all’indirizzo http://www.comune.torino.it/trasporti/ztl/permessi-11.shtml e le istanze con la relativa documentazione dovranno essere inviate su Piattaforma ZTL decicata: https://servizi.torinofacile.it/info/servizi/permessi-ztl

Le informazioni sui permessi rilasciati da GTT S.p.A. sono reperibili all’indirizzo https://www.gtt.to.it/cms/ztl/permessi-di-circolazione-ztl e le istanze con la relativa documentazione dovranno essere inviate alla email dedicata: ztl@gtt.to.it

(foto Città di Torino)

 

“Bike to rail”, contributo per collegare via bici le stazioni

È di 45mila euro il contributo assegnato all’Unione Montana Valle Susa dalla Città Metropolitana di Torino nell’ambito del progetto “Bike to rail”, volto a promuovere studi di fattibilità per migliorare i collegamenti ciclabili con le stazioni ferroviarie del territorio. Una prospettiva che prevede due ambiti progettuali finanziabili, andando a interessare gran parte dei Comuni della Valle.

Il primo capitolo, di 15mila euro, finanzierà uno studio di fattibilità per la realizzazione di bike box in 8 stazioni ferroviarie da Avigliana a Susa. Il secondo invece, di 30mila euro, prevede la realizzazione di 6 studi di fattibilità per migliorare i collegamenti ciclabili tra le stazioni FS, la ciclovia Francigena e i Comuni di Borgone, Bruzolo,  Chianocco, San Didero, San Giorio, Susa, Villar Focchiardo.

Soddisfatto l’assessore ai Lavori Pubblici Luca Giai, per il quale: “questo contributo ci permetterà di progettare importanti arterie ciclabili, che, collegando i nostri Comuni alle stazioni ferroviarie, contribuiranno a promuovere nel nostro territorio un modo di muoversi sostenibile. Un tassello che si innesta nei piani di sviluppo del turismo lento, che come Unione stiamo realizzando su più fronti, primo fra tutti la ciclovia Francigena, di cui quest’anno inaugureremo il terzo lotto, da Villar Focchiardo a Bussoleno. Insomma, tante azioni per rendere la Valle sempre più attrattiva e sostenibile”.

Graffitari bloccano la metropolitana di Torino per un’ora

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Questa mattina  verso le 6,30 alcuni writers,  meno nobilmente detti “graffitari” sono entrati nel tunnel della metropolitana di Torino nella stazione Fermi a Collegno per dar prova della loro “arte”. La loro presenza ha provocato il blocco della metropolitana per circa un’ora, per consentire alle forze dell’ordine di verificare che sui binari non ci fosse più nessuno. Facile immaginare il disagio provocato a lavoratori e studenti che si stavano recando sul posto di lavoro.

Morta la donna investita da un bus a Torino

E’ deceduta ieri sera in ospedale al Cto la donna investita da un bus Gtt tra via Duchessa Jolanda e corso Inghilterra a Torino.

Le condizioni della 67enne si erano aggravate dopo l’incidente ed è  stato necessario amputarle una gamba. Nonostante l’intervento non è stato possibile salvarla.

Morto bimbo di nove anni investito da un treno vicino a Torino

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Un bimbo moldavo di nove anni, allontanatosi dalla comunità che lo ospitava, è morto investito da un treno sulla linea Chivasso-Alessandria nella frazione Borgo Revel di Verolengo.

Nel pomeriggio di lunedì Trenitalia ha attivato un servizio di bus in sostituzione dei treni soppressi per il blocco della linea.

Un’ex gioielleria confiscata alle mafie va alla Città

Il Comune di Torino acquisirà a titolo gratuito dall’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità un immobile in via Rossana 24 a Torino, confiscato alle mafie.

Lo prevede la deliberazione proposta dalla vicesindaca Michela Favaro, approvata all’unanimità (32 voti favorevoli su 32 consigliere e consiglieri presenti) nella seduta del Consiglio Comunale di ieri.

Si tratta di un ex locale commerciale (gioielleria) collocato al piano terreno dello stabile di via Rossana 24, costituito da un locale adibito alla vendita, un retro e uno spazio al piano interrato, della consistenza di circa 60 circa mq (superficie catastale di 90 mq).

La Città di Torino – dichiara la vicesindaca Michela Favaro – ha scelto di acquisire, ogni volta che ciò sia possibile, gli immobili confiscati alla mafia poiché crede nella valenza politica di restituire alla collettività un immobile in precedenza in mano alla criminalità organizzata. L’intenzione del Comune è di destinare questo immobile ad uso associativo, dandolo in concessione a titolo gratuito, per la realizzazione di attività sociali e culturali senza fine di lucro”.

In aula hanno annunciato il proprio voto favorevole al provvedimento Luca Pidello (PD), Andrea Russi (M5S) e Giuseppe Catizone (Lega).

Il provvedimento è stato presentato il 15 gennaio  in una seduta delle Commissioni Prima e Legalità, presieduta da Anna Borasi (PD).

Disturbi alimentari, in piazza per l’applicazione della legge

A Torino in piazza Castello venerdì 19 gennaio alle 15 davanti all’ex palazzo della Regione

IL MOVIMENTO LILLA, UNIONE DEGLI UNIVERSITARI, RETE STUDENTI MEDI E CHIEDIMI COME STO SCENDONO NELLE PIAZZE DI TUTTA ITALIA PER CHIEDERE L’ATTUAZIONE DELLA LEGGE 234 ART.1 COMMA 687-689 SUI DISTURBI ALIMENTARI.

Caro direttore, scendiamo in piazza, perché di disturbi alimentari si muore, oggi più di ieri.
E se non facciamo nulla, si morirà domani più di oggi.
Perché i casi sono triplicati dopo il Covid ma i posti per curarsi sono sempre gli stessi, anzi. Stanno per diminuire.
È per questo che il Movimento Lilla, insieme all’Unione Degli Universitari, Rete Studenti Medi e Chiedimi Come Sto scenderà in piazza il 19 Gennaio 2024 in tutta Italia, chiedendo una vera progettualità, ovvero l’attuazione della legge 234 art.1 comma 687 689 del 2021 che stabilisce un’area specifica all’interno dei L.E.A. per i DAN.
Qualcosa che vada oltre un fondo che, in ogni caso, oggi non c’è più.
Il Fondo per il Contrasto dei Disturbi dell’Alimentazione venne istituito con la legge di bilancio del 2021, dopo la manifestazione organizzata dal Movimento Lilla l’8 ottobre del 2021. La richiesta del Movimento Lilla era un’altra, quella di scorporare i DAN dalle malattie psichiatriche nei L.E.A. e di assegnargli congiuntamente un budget a se stante, per permettere ad ogni regione di dotarsi dei livelli essenziali di assistenza per queste malattie.
Il Fondo per il Contrasto dei Disturbi dell’Alimentazione e della Nutrizione non è stato rinnovato nell’ultima legge di bilancio.
Questo significa che all’interno del S.S.N. ci saranno sempre meno posti per la cura, sempre meno professionisti sanitari, sempre meno luoghi dedicati alla cura dei disturbi alimentari.
Il Fondo doveva essere un cerotto per arginare l’epidemia in atto, un ponte che doveva traghettarci verso la vera soluzione, ovvero il riconoscimento dei DAN come malattie degne di percorsi di cura dedicati e autonomi.
Questo non perché i DAN non siano malattie psichiatriche. Lo sono. Ma sono malattie che, per la loro natura peculiare, non si possono curare in un reparto di psichiatria o in una clinica psichiatrica ma necessitano di reparti e strutture apposite.
Anche i numeri ce lo dicono: i DAN colpiscono più di 4 milioni di persone e causano 4000 morti accertate ogni anno. Nonostante fossero largamente insufficienti a fronteggiare un’epidemia di questa portata, i 25 milioni del Fondo hanno permesso a molte Regioni di progettare formazione, di sostenere la spesa di operatori e individuare nuove risorse di cura.
Progettare vuol dire guardare lontano, contando su investimenti continui che invece sono stati tranciati.
Avere questa continuità negli investimenti avrebbe generato continuità e possibilità terapeutica anche in territori di prossimità. Col taglio si genereranno solo pericolose interruzioni terapeutiche. Le liste d’attesa – che già arrivano a un anno – aumenteranno.
Perché non c’è una politica che abbia investito nella tutela della salute mentale e fisica dei suoi cittadini e cittadine. Investire nella cura di queste malattie vuol dire investire nella vita di generazioni che rischiano di essere malate a lungo termine. O di morire prematuramente per malattie curabili.
Le piazze che hanno aderito ad oggi sono: Roma, Milano, Genova, Torino, Grosseto, Firenze, Bologna, Ancona, Palermo, Cagliari, Trieste, Lecce, Bari, Catania, Catanzaro, Sassari, Napoli, Perugia, Rimini, Modena, Verona, Vicenza, Padova, Cremona, Crema ma l’elenco è in continuo aggiornamento.