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Prevenzione tumori maschili. “Un baffo per la ricerca”

A novembre, per il decimo anno consecutivo, la Fondazione Ricerca Molinette organizza la campagna “Un Baffo per la Ricerca”, con il duplice scopo di raccogliere fondi a favore della struttura complessa di urologia della Città della Salute e della Scienza di Torino e di sensibilizzare sull’importanza della prevenzione dei tumori maschili.
La campagna si svolge con il contributo di Fondazione Venesio, Rotary e Rotaract Distretto 2031 di Torino.
I tumori urologici sono tra le 5 neoplasie più frequentemente diagnosticate nel nostro Paese: un ruolo fondamentale nella possibilità di curare queste neoplasie è giocato dalla diagnosi precoce e dalle campagne di sensibilizzazione, insieme ovviamente all’accesso a terapie efficaci ed innovative. Per contrastare ritardi diagnostici ed insuccessi terapeutici, l’urologia universitaria delle Molinette, guidata dal professor Paolo Gontero, ha elaborato un progetto che unisce l’attività sociale di sensibilizzazione all’attività sul campo con un ambulatorio itinerante che offre visite preventive gratuite. Come avviene in campo ginecologico, dove le campagne di prevenzione sono ormai routinarie, è fondamentale instaurare una coscienza clinica e azioni di prevenzione anche nella popolazione maschile.
«Prevenzione e ricerca sono strumenti sempre più efficaci per difendere la salute dei cittadini ed è particolarmente importante il lavoro delle associazioni per continuare a diffondere la cultura della prevenzione che, insieme ai progressi della ricerca, possono contribuire in modo determinante a salvare molte vite e migliorare la qualità della vita dei pazienti », dichiara il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio.
«Ringrazio la Fondazione Ricerca Molinette e il professor Paolo Gontero con i suoi collaboratori per il loro impegno costante sul fronte della prevenzione dei tumori maschili. La ricerca è determinante nella diagnosi precoce e nella cura della malattia ed è altrettanto importante la sensibilizzazione dei cittadini. In Piemonte abbiamo una grande tradizione sul fronte della prevenzione dei tumori grazie al lavoro capillare della Rete oncologica e a tanti centri di eccellenza che garantiscono cure di qualità. Grazie ad iniziative come questa possiamo ancora migliorare il nostro livello di assistenza», afferma l’assessore regionale alla Sanità Federico Riboldi.

LE GIORNATE DELLA PREVENZIONE: TUTTI I SABATI E LE DOMENICHE DI NOVEMBRE.
Tutti i sabati e le domeniche di novembre, dalle 10 alle 16, gli urologi dell’Ospedale Molinette saranno a disposizione della cittadinanza in alcune piazze auliche di Torino, a bordo di un ambulatorio mobile appositamente attrezzato, per dare informazioni sui tumori maschili. Il target della popolazione è duplice:

  • ragazzi under 35 per lo screening del tumore del testicolo, al fine di visitarli, informarli ed educarli all’autopalpazione dei testicoli
  • uomini tra i 50 ed i 70 anni per lo screening del tumore della prostata, per visitarli e sollecitare il controllo periodico del Psa, il marcatore sanguigno tipico del tumore prostatico

La Regione investe oltre 1 milione di euro per nuovi scuolabus

La Giunta regionale del Piemonte ha approvato un finanziamento di oltre un milione di euro per l’acquisto di 28 nuovi scuolabus, destinati al trasporto degli alunni della scuola dell’infanzia e dell’obbligo. Questo intervento rappresenta un importante passo verso la modernizzazione e la sicurezza del servizio di trasporto scolastico nella nostra regione.

L’assessore alle Opere pubbliche, Difesa del suolo, Protezione civile e Trasporti, Marco Gabusi, ha sottolineato l’importanza di garantire un servizio di trasporto scolastico efficiente e sicuro per tutti gli studenti piemontesi. «Investire nei mezzi di trasporto significa investire nel futuro dei nostri giovani ragazzi. Questi nuovi scuolabus non solo garantiranno viaggi più sicuri, ma contribuiranno anche a una mobilità più sostenibile, riducendo l’impatto ambientale e migliorando la qualità dell’aria nelle nostre città», hanno dichiarato il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore Gabusi.

L’acquisto di questi 28 scuolabus è stato possibile grazie a un impegno economico straordinario, mai realizzato prima su questa scala, che dimostra l’attenzione dell’assessore Gabusi e della Regione Piemonte verso il benessere e la sicurezza degli studenti. «È stato uno sforzo importante, non previsto, che abbiamo voluto compiere per rispondere alle necessità delle famiglie piemontesi e migliorare la qualità del trasporto scolastico», ha aggiunto Gabusi.

I comuni finanziati che riceveranno un contributo di circa 40.000 euro ciascuno sono:

Provincia di Vercelli

Alto Sermenza

Quarona

Varallo

Villata

Provincia di Novara

Armeno

Boca

Meina

Pogno

San Maurizio D’Opaglio

Provincia di Alessandria

Bassignana

Cassano Spinola

Villanova Monferrato

Provincia di Asti

Castell’Alfero

San Damiano d’Asti

Provincia del Verbano Cusio Ossola

Crevoladossola

Ornavasso

Varzo

Provincia di Cuneo

Envie

Pianfei

Pontechianale

Roccavione

Provincia di Biella

Lessona

Quaregna Cerreto

Salussola

Provincia di Torino

Locana

San Carlo Canavese

Unione Montana Comuni Olimpici Via Lattea

Villarbasse

Il finanziamento è parte di un programma più ampio volto a migliorare la qualità dei servizi pubblici e a promuovere la sostenibilità nei trasporti. L’acquisto di nuovi scuolabus non solo offre un servizio migliore alle famiglie, ma rappresenta anche un’opportunità per incentivare l’uso del trasporto pubblico tra i più giovani.

La Regione Piemonte è impegnata a garantire la massima sicurezza e il comfort per tutti gli studenti, lavorando in sinergia con i Comuni per ottimizzare il servizio di trasporto scolastico e rispondere alle esigenze delle famiglie.

Torna a Torino il Social Festival Comunità Educative

Torna a Torino il Social Festival Comunità Educative, il grande appuntamento dedicato ai mondi della scuola e dell’educare. Una settimana di lezioni magistrali, seminari, workshop, attività con le classi, mostre espositive. 77 eventi, più di 200 voci dai mondi dell’arte, della pedagogia, delle scienze, della cura, per mettere al centro del pensiero della città i percorsi di crescita delle nuove generazioni. Tema dell’edizione di quest’anno: “la cura del mondo”.

Educarci alla sostenibilità è la sfida più grande che oggi abbiamo come società. Di fronte alla crisi ambientale e climatica, siamo tutti chiamati ad apprendere altri modi di vivere e convivere, produrre e consumare. Non è più possibile continuare a distruggere il pianeta, erodere le risorse, vivere a debito delle future generazioni. È urgente educarci a una nuova relazione con la Terra e con l’ambiente di cui siamo parte.

Formare coscienze ecologiche diventa allora il primo obiettivo di ogni istituzione formativa e educativa della società. Attraverso approcci integrati e pratici le scuole, i servizi educativi, le associazioni culturali e sportive, il terzo settore, le famiglie possono fornire alle nuove generazioni le consapevolezze e le competenze necessarie per vivere in modo rispettoso e responsabile dei delicati equilibri degli ecosistemi in cui siamo immersi.

Per questo il Social Festival Comunità Educative 2024, dopo le precedenti edizioni dedicate al rapporto scuola e città (“Ci vuole una città per fare una scuola”, I edizione 2022) e al rapporto corpo/mente/apprendimento (“Corpi in movimenti, menti in evoluzione”, II edizione 2023), quest’anno è dedicato a esplorare i percorsi educativi di apprendimento alla sostenibilità ambientale.

Prendersi cura dell’ambiente equivale a prendersi cura di noi stessi – afferma Carlotta Salerno, assessora alle Politiche educative della Città di Torino –. Dedicare dunque la terza edizione del Social Festival alla sostenibilità è stata la scelta più naturale che potessimo compiere. Oggi più che mai, soprattutto in qualità di componenti della comunità educativa, è infatti necessario contribuire a custodire ciò che ci circonda. Dal 6 al 9 novembre rifletteremo su come possiamo aumentare la consapevolezza di co-appartenere al nostro pianeta, di imparare a connetterci con esso e abitarlo con gentilezza. L’offerta di laboratori, speech, ospiti e opportunità aumenta di anno in anno grazie alla direzione scientifica di Animazione Sociale e al magistrale lavoro degli uffici della Città, di Città Metropolitana e di Iter. Buon Social Festival a tutte e tutti!“.

Imparare a pensarsi non padroni ma ospiti del mondo: è questa la sfida che interroga i mondi della scuola e della cura educativa. Educarsi ad abitare la Terra con passo leggero, perché sostenibilità significa soddisfare le proprie esigenze vitali senza compromettere la possibilità per le generazioni future di soddisfare le loro. Si tratta allora di imparare sempre più a vivere in una Terra che ci è data in prestito.

Nella settimana del Social Festival, attraverso l’ascolto di voci autorevoli e l’immersione in attività didattiche ed esperienziali, insegnanti, educatori, professionisti della cura, genitori, studenti, cittadini, potranno apprendere nuove posture di stare al mondo, scoprire le relazioni e le connessioni che ci costituiscono, entrare in contatto con la bellezza della biodiversità e i modi di custodirla mediante le scelte quotidiane.

Il Social Festival Comunità Educative inizierà lunedì 4 novembre alle ore 18 con la lectio magistralis di Massimo Recalcati “Elogio dell’insegnamento: accendere il desiderio di abitare la vita” che si terrà alle Gallerie d’Italia in piazza San Carlo.

Proseguirà ­nei giorni seguenti con oltre 70 eventi tra cui attività con le classi di ogni ordine e grado, seminari e workshop aperti alla cittadinanza, conferenze e mostre.

Tra i tanti appuntamenti si segnalano:

  • la plenaria dedicata al progetto COESI che racconterà come prendersi cura dell’ambiente scolastico con una lezione di Cecilia Marchisio, professoressa dididattica speciale di Unito (“COprogettarE Scuole Inclusive”, 6 novembre, ore 9-13, Collegio San Giuseppe, via San Francesco da Paola 23);
  • la conferenza d’apertura “Siamo terra viva. Educarsi alla sostenibilità” (all’Aula Magna della Cavallerizza Reale, via Verdi 9), con la presenza del Sindaco della Città di Torino e della Città Metropolitana, Stefano Lo Russo,  del direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte, Stefano Suraniti, della pro-rettrice alla didattica di Unito, Barbara Bruschi, e con le lezioni di Mauro Ceruti, teorico della complessità, Chiara Giaccardi, sociologa dell’Università Cattolica di Milano, Franco Lorenzoni, pedagogista e scrittore, Giorgio Brizio, attivista e scrittore, Duccio Demetrio, pedagogista e filosofo;
  • la sessione dedicata al sistema educativo per l’età 0-6 anni (“Quale ambiente educativo per l’età 0-6?”, 7 novembre, ore 15-17,30, Cavallerizza Reale, via Verdi 9);
  • la festa per i 20 anni di ITER – Istituzione Torinese per una Educazione Responsabile che dal 2004 promuove percorsi e attività̀ in campo educativo rivolti a scuole e famiglie (“20 anni di ITER. Un’ appassionante avventura educativa”, venerdì 8 novembre, ore 14:30-18, segue aperitivo, Cascina Falchera, Strada di Cuorgné 109).

L’evento è promosso e organizzato dal Comune di Torino, da Città Metropolitana di Torino e da ITER – Istituzione Torinese per l’Educazione Responsabile, con il patrocinio dell’Università degli Studi di Torino e la direzione scientifica della rivista Animazione Sociale.

Il programma completo è disponibile su: https://socialfestival-comunitaeducative.it

TORINO CLICK

Come gestire risparmi e investimenti con Poste italiane

L’obiettivo è quello di migliorare le conoscenze dei cittadini sui temi assicurativi, previdenziali e di gestione delle risorse finanziarie per effettuare scelte sempre più consapevoli

 Ha fatto tappa oggi a Torino, nel Palazzo delle Poste di Via Vittorio Alfieri, EDUFinTOUR, una delle iniziative con cui Poste Italiane intende contribuire alla diffusione della cultura economica attraverso una serie di incontri gratuiti di educazione finanziaria in presenza dedicati ai cittadini.

Durante l’appuntamento sul tema della “Gestione dell’economia personale e familiare”, sono stati trattati argomenti di interesse come il credito, gli investimenti, la protezione, la previdenza e il passaggio generazionale, illustrati dagli esperti di educazione finanziaria di Poste Italiane, che si sono confrontati con i partecipanti su come rendere efficiente la gestione della finanza personale attraverso scelte sempre più consapevoli.

Nel corso dell’evento sono state anche illustrate le iniziative che l’Azienda dedica all’educazione finanziaria dei cittadini come l’ampio spazio presente sul sito internet posteitaliane.it, accessibile a tutti gratuitamente in diverse forme (podcast, videopillole e guide) e per diversi livelli di conoscenza e consapevolezza economica. La sezione ospita anche un ampio glossario contenente termini finanziari, assicurativi, creditizi e previdenziali spiegati in modo semplice e comprensibile per tutti.

Il Responsabile della Macro Area Nord Ovest, Giovanni Accusani, ha commentato:” Oggi siamo presenti a Torino per raccontare quanto sia importante parlare di educazione finanziaria, dare indicazioni puntuali ai nostri correntisti, oggi sono oltre 40, e migliorare le loro conoscenze finanziarie e sottolineare l’importanza del risparmio all’interno dell’economia famigliare”

EDUFinTOUR nel corso dell’anno interessa complessivamente sei città italiane e dopo Torino toccherà a Firenze.

L’iniziativa si muove nel segno della tradizionale attenzione di Poste Italiane alle esigenze dei cittadini e in coerenza con la sua storica vocazione di azienda socialmente responsabile che aderisce ai principi internazionali ESG, promossi dall’Organizzazione delle Nazioni Unite. 

Stupro della studentessa al Valentino, arrestato un diciottenne

Le indagini sullo stupro avvenuto tra i ruderi dell’ex Club 84 al parco del Valentino di Torino hanno portato la polizia al fermo di un 18enne di nazionalità egiziana, gravemente indiziato di violenza sessuale di gruppo. L’arresto è avvenuto in piazza Carlo Felice.

Ennesima rissa al giardino Madre Teresa di Calcutta

Ci scrive Patrizia Alessi consigliera FdI della circoscrizione 7

Oggi alle 13,30 circa una ennesima violenta rissa al Giardino Madre Teresa di Calcutta, una violenza inaudita con tanto di lancio di bottiglie e altri oggetti come bastoni e cestini dei giardini. Da sempre dico che le tante bottiglie di vetro diventano armi pericolose durante le risse. I vetri sono pericolosi per le persone e per i cani che transitano in quel luogo.
In questo Giardino c’è sempre una violenza latente che da un attimo all’altro sfocia in risse come oggi
Siamo stufi delle parole mai seguite dai fatti, senza la volontà politica non si risolvono le criticità sempre maggiori di questo Giardino
La Città anni orsono ha posizionato 6 telecamere, da poco ha speso 500 mila euro per riqualificare questo Giardino, ora la Giunta della Circoscrizione 7 ha inserito tra giugno e luglio alcuni momenti culturali e di gioco, ma tutto viene vanificato se non si rende “vivibile” non solo a parole ma con i fatti questo bel tratto di verde a pochi passi dal Centro della Città
A giugno ho scritto una lettera al nuovo Assessore alla Sicurezza della Città di Torino insieme ai miei colleghi di FdI in Circoscrizione 7, ora chiederò un incontro con il nuovo Questore perché questa situazione (insieme ad altre a pochi metri di distanza) non è più né tollerabile né accettabile
Dai balconi i residenti ogni giorno continuano vedere di tutto, compresa la vendita di droghe e a volte il loro consumo, bivacchi, risse quotidiane, persone che si fanno il bidè alla fontanella sotto gli occhi di tutti e tanto altro
Infine ricordo che il 7 marzo, dopo l’inaugurazione della riqualificazione su FB si leggevano i seguenti post. Post completamente fuori dalla realtà quotidiana che cercano solo di nascondere le quotidiane situazioni inaccettabili
Lo Russo: Con la riqualificazione del giardino Madre Teresa di Calcutta restituiamo alle persone che vivono nel quartiere Aurora e a tutta la città un luogo più verde e vivibile.
Un luogo che sarà un punto di incontro e favorirà l’aggregazione e la pratica sportiva all’aria aperta, grazie anche alla piastra sportiva e alla nuova area giochi, pensata per essere accogliente e inclusiva per tutte e tutti.
L’inaugurazione di oggi è un segnale ulteriore della nostra volontà di puntare sulla zona di Aurora, e si inserisce pienamente in quella serie di progetti diffusi che stiamo mettendo in campo nelle nostre circoscrizioni in aree protagoniste di interventi particolarmente attenti anche ad aspetti di sostenibilità, inclusione e alle esigenze delle comunità e dei quartieri. #stefanolorussosindaco
Deri: Con la riqualificazione del giardino Madre Teresa di Calcutta restituiamo alle persone che vivono nel quartiere Aurora e a tutta la città un luogo più verde e vivibile.
Dopo la rigenerazione dei giardini Michele Pellegrino e Alimonda un’altra area di Aurora è stata completamente recuperata. All’appello manca solo il giardino di via Saint Bon i cui lavori di riqualificazione partiranno tra poche settimane. Tutti gli interventi sono stati realizzati con fondi dell’Unione Europea.

Comitato Pellerina: Ricorso al TAR e Appello ai Cittadini

Riceviamo e pubblichiamo

Difendiamo il Verde e il Diritto al Referendum

Mentre gli attuali amministratori, di concerto con la Regione, non intendono rispettare gli impegni elettorali sul consumo del suolo, chiediamo a gran voce che siano i cittadini a esprimersi in merito.
Consapevoli che l’amministrazione comunale avrebbe fatto di tutto per impedire ai cittadini di palesare la loro volontà a difesa dell’ambiente e, in particolare, del verde della propria città, abbiamo comunque raccolto oltre 1700 sottoscrizioni al testo referendario affinché fosse garantito quanto riportato all’art. 20 dello Statuto (referendum propositivo vincolante). Purtroppo, una commissione politicizzata chiamata a giudicarlo, priva della presenza del Difensore Civico—l’unico rappresentante dei cittadini previsto nello Statuto comunale—lo ha bocciato, impedendo così agli elettori di esprimere il proprio legittimo parere.
Con il supporto del professor Ugo Mattei di Generazioni Future e dell’avvocato Andrea Giovetti, oltre al contributo del professor Sergio Foà, abbiamo intrapreso la via giudiziaria attraverso un ricorso al TAR Piemonte. Questa azione non è solo per difendere i parchi e il verde pubblico della città, ma anche per far valere il diritto dei cittadini di far ascoltare la propria voce a coloro che hanno delegato sulla scorta di un programma elettorale chiaramente disatteso.
È fondamentale sottolineare che il verde pubblico è un bene comune e la sua salvaguardia richiede un impegno collettivo. Per affrontare le spese legali necessarie a questa battaglia, chiediamo un contributo economico da parte di tutti. Ogni piccolo gesto può fare la differenza e permetterci di continuare a lottare per un futuro migliore.
Invitiamo tutti i cittadini a unirsi a noi in questa causa per la democrazia e la sostenibilità ambientale. Solo insieme possiamo garantire che le decisioni che riguardano il nostro territorio siano prese con il coinvolgimento di tutta la comunità. Ogni singolo contributo è importante; il verde pubblico appartiene a tutti.

COMITATO SALVIAMO LA PELLERINA

Presa a morsi legata a una sedia: anche il figlio di 8 anni partecipava alla tortura della mamma

Una donna a Torino è stata vittima  degli abusi  fisici e psicologici da parte del marito, della suocera, e del figlio di 8 anni. È stata persino legata a una sedia per diverse ore, presa a morsi e malmenata. Le sono stati danneggiati oggetti personali ed è stata costretta a dormire in auto. Finché la donna ha denunciato i suoi familiari. Gli imputati, marito e suocera sono stati condannati a un anno e mezzo e un anno di carcere con rito abbreviato, per i reati di maltrattamenti, lesioni e sequestro di persona.

Poste italiane: cosa (non) può fare la Regione per la chiusura degli uffici

La Regione non può intervenire direttamente sulle decisioni intraprese da Poste Italiane in merito all’annuncio di chiusura degli uffici postali perché non è materia di nostra competenza tuttavia è nostra intenzione aprire un dialogo con Poste Italiane e per questo chiederemo un tavolo di confronto al quale possano partecipare anche gli enti locali coinvolti con l’obiettivo di conoscere con maggiore approfondimento le motivazioni alla base di questa scelta che va a privare i cittadini torinesi di un servizio importante, in quanto l’ufficio postale diventa luogo di riferimento all’interno del quartiere in particolare per gli anziani”, precisa l’assessore agli Enti locali della Regione Piemonte, Enrico Bussalino, rispondendo all’interrogazione presentata nella seduta di ieri del Consiglio regionale del Piemonte.