Un altro sciatore è morto sulle montagne piemontesi, questa volta cadendo sulle piste dell’Alpe di Mera a Scopello. E’ scivolato lungo la pista precipitando sulle rocce, procurandosi un trauma cranico irreparabile. L’elisoccorso, intervenuto sul posto, non ha potuto fare altro che constatarne il decesso. Prontamente intervenuti anche il soccorso piste e una squadra del Soccorso Alpino per il recupero della salma.
L’incidente mortale è avvenuto questa mattina nel Cuneese. Si è trattato di uno scontro tra un’ auto e un camion, in cui ha perso la vita un uomo di 72 anni, di Narzole. L’incidente è accaduto alle 11 a Bra. Intervenuti vigili del fuoco, polizia municipale ed emergenza sanitaria, ma la vittima, alla guida della sua Fiat Punto, è morta sul colpo.
(foto: archivio)
Ha 83 anni la donna ricoverata in fin di vita nel reparto di Rianimazione dell’ospedale di Novara: ieri sera è stata trovata in un lago di sangue, in un sottopassaggio. L’anziana ha una profonda ferita alla testa, che potrebbe essere stata provocata da diversi fattori. La Squadra Mobile della Questura non esclude ipotesi. La ferita potrebbe derivare da un corpo contundente o anche da una caduta accidentale sui gradini del sottopasso, ipotesi più probabile. Si spera che le condizioni della donna possano migliorare in modo da poterla ascoltare.
Taxi, il servizio torna regolare
È tornato regolare il servizio di taxi questa mattina a Torino. E’ stato infatti raggiunto un accordo al ministero dei Trasporti a Roma e le cooperative dei tassisti hanno quindi deciso di sospendere lo stato di agitazione.La protesta, iniziata lunedì con un presidio in piazza palazzo di Città e in piazza Castello, aveva bloccato la circolazione delle auto bianche, garantendo solo il trasporto di anziani e ammalati.
(Foto: il Torinese)
Il sostegno alle giovani donne che fanno impresa l’impegno per il suo mandato fino al 2020. L’assemblea delle socie del Piemonte di AIDDA, l’associazione che dal 1961 rappresenta imprenditrici e manager, ha espresso la sua nuova presidente Marisa Delgrosso, amministratore delegato della Delgrosso spa, azienda torinese che produce sistemi filtranti per autoveicoli. Con una formazione economico-finanziaria Marisa Delgrosso è una di quelle donne che non perde mai di vista il risultato, e quello che vuole conseguire per AIDDA in Piemonte riguarda la missione statutaria dell’associazione: accompagnare lo sviluppo dell’imprenditoria femminile. Considerando che 1 impresa su 5 è amministrata da una donna (in Piemonte sono 98.725) le imprenditrici che possono essere interessate ai servizi che AIDDA offre aumentano ogni anno al ritmo di crescita (il 14%) dettato dalle donne sotto i 35 anni che decidono di mettersi in proprio.
Aveva sette anni la bambina morta per la caduta di un un pezzo di cornicione. Stava giocando in cortile col fratello più grande. La piccola è la figlia del custode della Malpenga, un antico edificio sulle colline di Vigliano Biellese. Il padre, che ha assistito alla tragedia, ha chiamato il 118, ma la bambina è morta all’arrivo in ospedale. La bimba è stata colpita da un blocco di mattoni e cemento staccatosi dalla struttura.
Fiamme gialle, blitz all’Asl TO1
Questa mattina la Guardia di Finanza si è presentata negli uffici dell’Asl To1, in via San Secondo. Le fiamme gialle avrebbero acquisito documenti relativi al dipartimento di salute mentale riguardanti gli anni 2008-2009. In quel periodo direttore dell’azienda era Ferruccio Massa. Gli accertamenti, in base alle prime notizie riguarderebbero alcuni appalti di psichiatria.
(foto: il Torinese)
DALLA TOSCANA
Aveva 88 anni l’uomo morto nella sua auto che si è ribaltata in località Molezzano, nel comune di Vicchio. Il veicolo, guidato dall’anziano, era carico di legna. Sono intervenuti i carabinieri, i sanitari con un’ambulanza e i vigili del fuoco, ma l’uomo era già deceduto.
Sulla sciarpa di lana utilizzata per strangolare Floreta Islami, sono state infatti ritrovate tracce biologiche che la polizia scientifica di Torino è riuscita a identificare come appartenenti al profilo genetico di Minghella
E’ stato soprannominato “Il killer delle prostitute” e oggi a quasi vent’anni dai fatti e dopo una condanna a 131 anni di carcere complessivi, Maurizio Minghella dovrà difendersi da una nuova accusa di omicidio. L’uomo è stato infatti rinviato a giudizio dal tribunale di Torino per la morte di Floreta Islami, la prostituta albanese di 29 anni trovata morta strangolata nelle campagne di Rivoli, il giorno di San Valentino di 19 anni fa. Il gup ha così accolto la richiesta del pm Roberto Sparagna che, lo scorso anno, aveva riaperto le indagini sul caso irrisolto, notificando al Minghella una misura cautelare nel carcere di Pavia dove è detenuto.
E’ stato l’esame del dna ad incastrare il killer per l’ennesima volta; tipo di accertamento quello del dna che all’epoca ( era il 1998), stava ancora muovendo i primi passi. Sulla sciarpa di lana utilizzata per strangolare Floreta Islami, sono state infatti ritrovate tracce biologiche che la polizia scientifica di Torino è riuscita a identificare come appartenenti al profilo genetico di Minghella. Dai successivi accertamenti della polizia è risultato anche che in quel periodo l’uomo era solito frequentare Corso Susa, la zona di Rivoli in cui la prostituta venne trovata morta e dove lui si intratteneva e si dilettava a spiare lei e le sue colleghe. Maurizio Minghella è stato condannato in Cassazione per l’omicidio di sette prostitute, quattro nel Genovese e tre nel Torinese. Nonostante fosse stato condannato a più di 131 anni di carcere – fu riconosciuto colpevole anche di molte rapine e stupri a danni di altre prostitute – il killer, ormai cinquantanovenne, avrebbe maturato tra pochi mesi il diritto a poter godere di alcuni permessi di uscita e più avanti, forse, anche di un possibile ritorno alla semilibertà.
Simona Pili Stella
In una nota rilasciata da Fit Cisl taxi, Uil Trasporti taxi, Ugl taxi e Federtaxi Cisal, si apprende che i sindacati sarebbero ben propensi ad aprire un dialogo
Ha ripreso oggi pomeriggio intorno alle ore 14.00, la nuova protesta dei tassisti contro le misure sui servizi di noleggio contenute nel maxiemendamento del decreto Milleproroghe, protesta che già lo scorso giovedì aveva visto Piazza Castello completamente invasa dalle loro auto bianche. Il nuovo stop dei tassisti riguarda Torino e provincia, aeroporto compreso, e proseguirà fino all’incontro con il ministro Delrio che avverrà nella giornata di domani e al quale sarà presente anche una delegazione torinese. Per stasera invece è prevista, a Torino, una assemblea della categoria. Secondo quanto dichiarato dai tassisti il servizio è stato e sarà garantito gratuitamente solo alle persone anziane e ai disabili. In una nota rilasciata da Fit Cisl taxi, Uil Trasporti taxi, Ugl taxi e Federtaxi Cisal, si apprende che i sindacati sarebbero ben propensi ad aprire un dialogo che possa portare ad una regolamentazione seria del settore, a condizione però che lo stesso ministro Delrio si adoperi affinché l’emendamento Lanzillotta venga abrogato. Bisognerà attendere gli sviluppi della giornata di domani per capire se si riuscirà oppure no a trovare una soluzione.