CRONACA- Pagina 1519

130 studenti piemontesi premiati per la 35° edizione del Progetto di storia contemporanea

Indetto dal Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio regionale in collaborazione  con l’Ufficio scolastico regionale

studenti resiten

Sono 130 gli studenti che verranno premiati per aver prodotto i migliori lavori della 35° edizione del Progetto di storia contemporanea, indetto dal Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio regionale in collaborazione  con l’Ufficio scolastico regionale. La graduatoria dei 26 gruppi composti ognuno da 5 studenti è stata redatta dalla commissione di valutazione composta da membri degli Istituti storici della Resistenza piemontesi. Le scuole secondarie e gli enti di formazione professionale premiati sono stati 23, di tutte le province piemontesi (2 ad Alessandria, 3 ad Asti, 1 a Biella, 4 a Cuneo, 2 a Novara, 8 a Torino, 2 nel VCO, 1 a Vercelli). I gruppi che hanno consegnato i lavori erano stati 108, composti da 540 studenti. Nella scelta dei tre temi proposti gli studenti si erano così suddivisi: il 38,9% ha optato per la prima traccia (Strategia della tensione e anni di piombo: la stagione del terrorismo), il 13 % la seconda (Repubblica e studenti resisttrasformazione della società italiana) e, infine, il  48,1% la terza e ultima (Migrazioni: “Muri” vs “Ponti”). Gli studenti dei 26 gruppi vincitori verranno premiati pubblicamente presso la sede del Consiglio regionale giovedì 26 maggio e parteciperanno (accompagnati dai loro docenti) ai viaggi di studio ( tra la fine di aprile e la fine di maggio) che avranno come mete la Bosnia con le visite a  Mostar, Sarajevo e Srebrenica,  il confine orientale italiano con la visita alla risiera di San Sabba e alla foiba di Basovizza, l’Austria con visita al campo di sterminio di Mauthausen e al memoriale di Gusen. “Il Piemonte, oltre ad essere stata la prima regione d’Italia a stabilire,con una legge,quarant’anni fa – nel 1976 –  l’istituzione di un comitato per la difesa e l’affermazione dei valori della Resistenza e della Costituzione – commenta il vicepresidente del Consiglio regionale Nino Boeti, che presiede il Comitato – èstudenti resistenza stata anche tra le prime a promuovere progetti di studio sulla storia contemporanea, coinvolgendo – a partire dal 1981-  decine di migliaia di studenti medi piemontesi ed organizzando decine di viaggi nei luoghi della memoria“. Il progetto, nel tempo, ha visto la partecipazione di più di 40 mila studenti e oltre 1500 docenti. “ Quest’anno – conclude il vicepresidente del Consiglio regionale – abbiamo scelto di confrontarci sugli anni di piombo, sulle trasformazioni della nostra Repubblica e sui “muri e ponti” del fenomeno migratorio, questione che oggi divide le coscienze e scuote l’Europa. Il terrorismo è un pericolo incombente, come ci ricordano i tragici fatti di Bruxelles e, insieme ai temi legati alle migrazioni, rappresentano  la principale sfida dell’Unione in forte crisi di rappresentanza proprio quando cresce il bisogno di una nuova Europa, solidale e inclusiva”.L’elenco e la graduatoria dei vincitori si possono consultare sul sito web del Consiglio regionale al seguente indirizzo:

http://www.cr.piemonte.it/web/assemblea/organi-istituzionali/comitati-e-consulte/comitato-resistenza-e-costituzione.

 Marco Travaglini

Turismo e cultura a Torino: cosa fare e cosa vedere a Pasqua e Pasquetta sotto la Mole

palatine suora bimbiGli esercizi commerciali, la pasticceria e la ristorazione registrano l’aumento delle prenotazioni, stimato tra il 5% e l’8%

In un altro articolo sul “Torinese” abbiamo scritto che il turismo pasquale a Torino è in aumento del 5% grazie alla scelta di trascorrere il ponte sotto la Mole da parte di numerosi visitatori italiani (per il 60%) e stranieri, provenienti soprattutto da Francia, Svizzera e Inghilterra. Gli esercizi commerciali, la pasticceria e la ristorazione registrano l’aumento delle prenotazioni, stimato tra il 5% e l’8%. Le offerte culturali e turistiche nelle vacanze di Pasqua sono molteplici, ecco una piccola guida.

Una serie di cose da fare e da vedere a Pasqua e Pasquetta a Torino

+++ Per ‪#‎ognioperaunmondo‬: un quadro come un libro. La Passione di Cristo di Hans Memling. Domenica 27 marzo, alle ore 16.00, in Galleria SabaudaMiBACT Turismo Torino e Provincia Residenze Reali di Torino e del Piemonte Arte in Piemonte Musei Reali di Torino –Galleria Sabauda.Ogni opera è un mondo è un appuntamento ai Musei Reali di Torino per un piacevole approfondimento sulle opere delle nostre collezioni. La domenica pomeriggio, dal 13 marzo al 29 maggio, alle 16. Visite guidate comprese nell’ordinario biglietto di ingresso.
Non è richiesta la prenotazione. Info: www.museirealitorino.it

giardini reali 4

+++In primavera tornano a risplendere gli spazi verdi che abbracciano i Musei Reali: da giovedì 24 marzo sono nuovamente visitabili i Giardini Reali. Lunedì 28 marzo grande festa di inaugurazione. L’ingresso gratuito per i primi due mesi. Dopo una grande attesa tornano a essere patrimonio dei visitatori e della città i Giardini Reali di Torino, lo spazio verde che abbraccia e completa lo straordinario complesso dei Musei Reali

 

+++ Al Borgo Medievale la mostra fotografica a cura del FAI “Fotografa il tuo paesaggio”.Gli scatti rivelano i forti legami tra il fotografo e l’ambiente circostante, facendo riscoprire la bellezza e la varietà dei paesaggi di Piemonte e Valle d’Aosta.
Ingresso gratuito.

borgo medievale+++La primavera è in arrivo e a Torino dopo la pausa invernale riaprono la Rocca del Borgo medievale al Parco del Valentino, da sabato 19 marzo con orario 10-18. A partire da domenica, dalle 9.30 alle 19 saranno attivi anche i Mercati dell’eccellenza artigiana, in collaborazione con il Paniere della Provincia e Cna che presenteranno i prodotti tipici del territorio e l’associazione protezionistica Nella Terra dei Cavalli: porterà nel borgo cavalli e pony per  singolari passeggiate. Inoltre tante attività per famiglie e laboratori didattici con i personaggi delle fiabe. Il 23 marzo alle 16, la mostra fotografica a del Fai con le opere partecipanti al concorso ‘Fotografa il tuo paesaggio’.

+++Palazzo Madama Torino ospita fino al 4 luglio 70 ‪#‎capolavori‬ della pittura francese provenienti dall’Hermitage Museum di San Pietroburgo. Ad accompagnare le opere l’audioguida emozionale di Artune con musiche e parole di alcuni grandi artisti italiani Frankie hi-nrg mc Elisa Paola Turci Andrea Mirò Simone Cristicchi Dario Vergassola Giuliano Sangiorgi Neri Marcorè
 

risorgimrnto3Sabato 26 marzo,  domenica 27 marzo,  lunedì 28 marzo e martedì 29 marzo 2016, il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano di Torino resterà sempre aperto secondo il consueto orario, dalle ore 10.00 alle ore 18.00 (ultimo ingresso ore 17.00). Costo del  biglietto d’ingresso: intero 10 euro a persona,  ridotto 8 euro. Negli stessi giorni alle ore 15.30 verrà proposta al pubblico la visita guidata all’esposizione museale e alla mostra “Torino e la Grande guerra 1915-1918”. Per accedere alle visite guidate non occorre prenotare, è sufficiente presentarsi in biglietteria con 15 minuti di anticipo per essere registrati nel gruppo. Il costo è di 12 euro a persona (comprensivi di 8 euro per il biglietto ridotto + 4 euro per la quota guida). I possessori di Abbonamento Musei e Torino Card pagheranno solo i 4 euro di quota guida. Info: www.museorisorgimentotorino.it

 

cc madama+++ La moda che sfila a Parigi e Milano ha qualcosa in comune con colori e atmosfere di villaggi  africani, tradizioni di India, Sri Lanka e Indonesia, bimbi coreani o Dervisci danzanti? La risposta è nella mostra fotografica “Fashion. Moda e stile negli scatti di National Geographic”, allestita a Torino, nella Corte Medievale di Palazzo Madama, dal 4 febbraio al 2 maggio, curata da Marco Cattaneo e dalla redazione italiana della rivista.Delicati colori pastello fluttuano in modo quasi evanescente su una modella che danza, drappeggiata di seta, alla sfilata di Hanbok, in South Corea nel 2009: ecco l’immagine-guida (di Jodi Cobb) che introduce 62 magnifiche fotografie (di grande formato), realizzate da 36 mostri sacri dell’obiettivo. Raccontano un secolo di moda e stile a tutte le latitudini del globo. Un viaggio da Oriente ad Occidente, che inizia dai primi anni del 900 ed offre una prospettiva globale sul significato storico e culturale di abbigliamento e ornamento, con tutti i risvolti antropologi e sociologici annessi e connessi.

+++Una Pasquetta tutta speciale per i visitatori della Reggia di Venaria. Lunedì di Pasquetta si tiene la prima delle ‘giornate da Re’, con giochi a corte, spettacoli e musica nei giardini. Spettacolare, nella Corte d’onore, il Teatro d’Acqua della Fontana del Cervo dotata di 100 getti d’acqua di nove metri che seguono il ritmo di luci e musiche. Inoltre, nei Giardini  si viaggia con la ‘Freccia di Diana’, il trenino che si muove tra le scenografie verdi del Parco basso fino ai  resti del Tempio di Diana. E ancora la navigazione nella Peschiera, con la gondola  che  fa rivivere un’antica tradizione di svago della corte. E c’è anche il giro dal Gran Parterre con la carrozza a cavallo. Infine,  la distribuzione gratuita di ovetti pasquali all’ingresso della Corte d’onore ai primi 100 bambini fino ai 10 anni.

(foto: il Torinese)

Si sposta il suk da Barriera? Ma il Pd non ha vita facile

SUK DEGRADOtosettoSTORIE DI CITTA’ / di Patrizio Tosetto

Carlotta Salerno moderata candidata del centro sinistra. Eleonora Artesio lista Airaudo (possibile una lista cittadina ispirata da Pippo Civati) già apprezzata Presidente di quartiere di Barriera, Raffaele Petrarulo per la destra di Roberto Rosso, tanta voglia d’astensione ed i 5 Stelle incombenti

Lunedì sera il direttivo del Pd licenzia le proprie liste nel Quartiere 6, con  la candidatura di Carlotta Salerno, Moderati, a Presidente. Auguri. Ma non è la notizia saliente. Domenica abbiamo avuto un incontro con l’assessore Domenico Mangone, ecco una delle notizie. Entro maggio verrà ufficializzata la scelta di ri-spostare il Suk, oggi in via Monteverdi angolo via Bologna . Destinazione altro punto della città. Positivo. Siamo stati tra i primi a criticare questa scelta, considerata inopportuna, visto i problemi di Barriera. Comunque meglio tardi che mai. Raffaele Petrarulo vira decisamente a destra. L’avevo incontrato alle Officine Corsare ad una delle prime iniziative politiche di Giorgio Airaudo. Quelli del Pd mi hanno stufato, sono troppi i problemi di Barriera, Airaudo è un ottimo candidato contro Fassino. In quartiere la lista civica gli porterà un valido contributo. Poi la candidatura di Eleonora Artesio ha cambiato tutto. Vietato non cambiare mai idea. Roberto Rosso degnissima persona, semplicemente di destra e non di sinistra, Ovvio no? E a questo punto ho sbagliato. Ho parlato, ho scritto di due sinistre, dopo la manifestazione di piazza Foroni. Chi mi ha criticato aveva ragione. Non ci sono due sinistre. Raffaele Petrarulo stava cercando una personale candidatura. Basta così! Cambiando gli schieramenti si vanificano le premesse. Scelte loro. Ricapitoliamo : Carlotta Salerno moderata candidata del centro sinistra. Eleonora Artesio lista Airaudo ( possibile una lista cittadina ispirata da Pippo Civati) già apprezzata Presidente di quartiere di Barriera, Raffaele Petrarulo per la destra di Roberto Rosso, tanta voglia d’astensione ed i 5 Stelle incombenti. Sbaglierò ma la vedo dura per il locale Pd. Se non sarà più il partito di maggioranza della zona nord, vedremo che cosa succederà.

Innamorato della sua ex dottoressa la molesta e viene arrestato

carabinieri xxSi tratta di un pensionato italiano di 58 anni, ora accusato di atti persecutori

Innamoratosi del suo ex medico si è presentato più volte nello  studio della dottoressa pretendendo di essere visitato, nonostante non fosse più suo paziente e tentando approcci sessuali. Ha anche minacciato la donna dicendo di avere una pistola, oltre ad averle fatto telefonate e inviato messaggi. I  carabinieri sono così  intervenuti a Pianezza, dove il medico ha lo studio, per arrestare l’uomo. Si tratta di un pensionato italiano di 58 anni, ora accusato di atti persecutori. La donna  aveva paura a restare sola in studio  e non usciva mai senza farsi accompagnare da qualcuno.

In Municipio la sala matrimoni dedicata ad Alberto Musy

Alberto-MusySi affaccia su via Garibaldi, a poche decine di metri da dove avvenne l’agguato

 La Sala Matrimoni, al secondo piano di Palazzo Civico è stata dedicata alla figura di Alberto Musy,  consigliere comunale e avvocato ucciso a colpi d’arma da fuoco il 21 marzo del 2012. “In tempi in cui spesso la politica non è vista con favore dalla gente, Alberto Musy ci ricorda che esiste anche una buona politica, fatta con onestà e disinteresse per il bene comune”. Questo il ricordo del sindaco di Torino, Piero Fassino. Alla cerimonia erano presenti  la moglie Angelica e la sorella di Musy  Antonella, con i presidenti del Consiglio comunale e regionale, Giovanni Porcino e Mauro Laus, oltre a numerosi consiglieri comunali da cui è nata l’iniziativa dell’ intitolazione, della sala che si affaccia su via Garibaldi, a poche decine di metri da via Barbaroux, dove avvenne l’agguato che portò alla morte di Musy. Attraverso una nota, il cordoglio di Alberto Morano, candidato sindaco appartenente al centrodestra: “era uomo di grande qualità umana, che con spirito di servizio e abnegazione verso la Città, conciliava la professione di avvocato con l’impegno pubblico in Sala Rossa.”

Rosso: "Più sicurezza sul territorio significa maggiore crescita per Torino"

Telecamere in tutti i condomini, vigili in strada, nuove linee di metropolitana e incentivi alle imprese: questo il programma del candidato sindaco Roberto Rosso

 perna foto mole 2

Per la seconda volta si presenta come candidato sindaco di Torino per una Torino diversa e più onestà l’onorevole Roberto Rosso. Nel 2001 a votarlo, nello scontro con Sergio Chiamparino, furono 266 mila torinesi. Il suo motto oggi è ” Più sicurezza più sviluppo”. Non si può negare, infatti, che lo sviluppo sociale e il miglioramento della qualità della vita apportino un aumento del grado di sicurezza della città. “La sicurezza di una città passa attraverso quella dei suoi abitanti – afferma Roberto Rosso – A Torino ci sono 11 mila condomini e la Torino del futuro dovrà essere una città tutta cablata, in cui ogni condominio sia dotato di telecamera interna e esterna, per un totale di circa 33 mila telecamere. Queste funzionerebbero da deterrente per la microcriminalità che imperversa con furti, truffe ai danni dei più deboli, scippi e violenze che sconfinano in pericolosi episodi di bullismo. Le telecamere, inoltre, potranno permettere l’individuazione anche degli autori di delitti efferati. Saranno collegate con la centrale unica della Polizia Municipale, che potrà intervenire con maggiore tempestività”. “È anche necessario creare un apposito Assessorato alla Sicurezza, alla Polizia Municipale e all’Immigrazione – precisa il candidato sindaco Roberto Rosso – capace di confrontarsi con la Prefettura e le Forze dell’ Ordine.ROSSO2 Torino in materia di sivurezza è al 103esimo posto su 116 capoluoghi di provincia. È fondamentale, quindi, che la metà del Corpo municipale, che conta oggi 1860 vigili, sia impiegato direttamente sulle strade, in qualità di vigili di quartiere per una migliore prevenzione e repressione degli episodi di insicurezza. I vigili di quartiere dovranno essere attivi anche nelle periferie e organizzati sulla base degli antichi borghi cittadini, e non delle attuali anonime circoscrizioni. Deve essere assicurata la sicirezza sulle strade, nei mercati ambulanti, nei parchi e nei giardini. Purtroppo intere zone di Torino sono diventate veri e propri ghetti, anche a causa dell’attraversamento della città da parte della linea 4, che taglia in due Torino”.”È veramente pesante – aggiunge Roberto Rosso- la mancanza a Torino di una vera e propria rete metropolitana, già pensata dai lontani anni Settanta. Noi proponiamo la progettazione di due nuove linee di metropolitana e l’interramento della linea del 4. Con una linea di metropolitana interrata a partire dalla Falchera, attraverso corso Giulio Cesare, piazza della Repubblica, fino a Mirafiori, si cambierebbe radicalmente la qualità dei trasporti, dei servizi e dei commerci in quelle zone. La seconda linea di metropolitana dovrebbe passare da Venaria, Rebaudengo, arrivare fino a Porta Palazzo, ritornare verso Nord verso Regio Parco e la zona del Campus Einaudi, fino a Settimo. I trasporti verrebbero interrati. Vogliamo anche arginare gli palazzo civicosprechi negli investimenti fatti a Torino e poi scarsamente utilizzati. Sono stati, per esempio, sprecati quasi 300 milioni di euro per costruire due grandi parcheggi alla Falchera e a Mirafiori. In realtà la linea 4 non viene utilizzata se non raramente dalle persone che provengono in auto da Milano e che lasciano l’auto al parcheggio, prendendo il tram per andare in centro. A fare da deterrente la scarsa sicurezza presente su questa linea e la presenza frequente di scippatori”.

“Un altro problema che ci sta a cuore – conclude Roberto Rosso – è quello dei rom. La sicurezza di Torino passa attraverso lo sgombero dei campi rom. Diverse migliaia di loro delinquono e rubano il rame, compiono piccoli furti. Bisogna, inoltre, assolutamente impedire che i bambini rom vivano allo stato brado e non vadano a scuola. Devono, invece, essere seguiti da assistenti sociali e giudici. Infine la mia volontà è anche quella di far tornare le imprese a lavorare e investire nel territorio torinese. Devono trovare nuova destinazione gli immobili pubblici come le Ogr, le ex Carceri Nuove, l’ex Villaggio Olimpico Moi, oggi in evidente stato di degrado. Devono essere liberati i centri sociali e l’area della Cavallerizza di via Verdi dagli squattrinato. È anche fondamentale attivare dei bandi internazionali aperti a artisti e artigiani stranieri. Purtroppo Torino è una delle città d’Europa che ha un maggiore indebitamento, con un debito di 5 miliardi di euro a fronte di un bilancio di 1 miliardo di euro. Le due grandi fondazioni bancarie cittadine, la Fondazione Sanpaolo e quella della Cassa di Risparmio di Torino, non devono solo più ripianare i debiti del Comune di Torino, ma orientare i loro finanziamenti a nuovi progetti di sviluppo e crescita occupazionale sul territorio cittadino”.

 

 Mara Martellotta

Torino "anomala": nelle urne la sfida del Pd è con i grillini

LA GANGALA VERSIONE DI GIUSI / di Giusi La Ganga

Il centrodestra è spappolato e la sinistra di Airaudo si pone come principale obbiettivo (ahimè, una certa sinistra non cambia mai!) di far perdere Fassino e il PD

sala rossa palazzo civico

L’appuntamento elettorale amministrativo di giugno è importante e il suo risultato sarà politicamente significativo. Innanzitutto perché vanno al voto le quattro più grandi città: Roma, Milano, Napoli e Torino, oltre ad una miriade di comuni medi e piccoli. E poi perché saranno trascorsi allora circa due anni e mezzo dall’avvio del governo Renzi e sarà quindi forte la tentazione di dare al voto anche un valore politico.E in ciò si nasconde un’insidia seria, quella di scordarsi che si vota per eleggere sindaci e consigli comunali e che si tratta quindi di valutare i risultati amministrativi, confermando chi ha lavorato bene ed, eventualmente, sostituendo chi ha mal governato.

A Torino siamo particolarmente interessati a difendere il carattere amministrativo del voto, giacché la giunta Fassino, soprattutto se confrontata con quelle di altre città, ha operato bene, garantendo il mantenimento del livello dei servizi e insieme avviando un risanamento del bilancio, messo a dura prova dall’impegno olimpico.Il voto torinese vede una situazione che un tempo avremmo considerato anomala: non il classico testa a testa fra centrodestra e centrosinistra, ma un confronto fra quest’ultimo e il Movimento Cinque Stelle. Il centrodestra è spappolato e la sinistra di Airaudo si pone come principale obbiettivo (ahimè, una certa sinistra non cambia mai!) di far perdere Fassino e il PD.

La tentazione dell’assenteismo o di un voto di protesta appare diffusa per il perdurare della crisi (da cui si sta uscendo troppo lentamente) e per il confuso e irrazionale desiderio di dare una spallata contro l’esistente, a prescindere da ciò che possa succedere. Per questa ragione è indispensabile intensificare il dialogo con i cittadini, sollecitando la testa e non la pancia degli elettori. L’amministrazione uscente ha operato con serietà, superando grandi difficoltà finanziarie, e ha creato le condizioni per una nuova fase di sviluppo.

Le trasformazioni urbane, realizzate o progettate, hanno cambiato il volto della città, rendendola più vivibile e attrattiva. L’idea di Torino città della ricerca, della cultura e della tecnologia ha iniziato a prendere corpo, con centomila studenti (di cui un terzo stranieri) che affollano la nostra Università e il Politecnico. I servizi sociali ed educativi hanno mantenuto il loro consolidato livello di eccellenza. C’è un ritardo nella ripresa dell’occupazione, nonostante la crescita dell’export, che pesa sui giovani e sui lavoratori di mezza età espulsi dalle ristrutturazioni produttive. Il Comune su questo non può sostituirsi allo Stato o all’Unione Europea ma continuerà nella sua azione per attrarre nuovi investimenti, valorizzando le attitudini della nostra comunità, da sempre polo industriale di livello internazionale. Automobile, magari a trazione elettrica, telecomunicazioni, nuove tecnologie ambientali sembrano essere le prospettive più interessanti, su cui già si cimentano un gran numero di piccole imprese innovative. Certo si può e si deve fare ancora di più ed è questo il nostro impegno per gli anni a venire.

Cassa integrazione record, Torino è sempre la prima città italiana. Il Piemonte quarta regione

lavoro2

A livello nazionale nel primo bimestre di quest’anno, sono state autorizzate 117.097.805 ore di cassa integrazione

Un record (negativo) ormai consolidato da tempo: Torino è la provincia più cassaintegrata della nostra regione e  il Piemonte si trova al primo posto fra le regioni italiane. I lavoratori coinvolti dagli ammortizzatori sociali sono stati in media 79.400 al mese: la crescita è di 29.217 unità rispetto ai mesi di gennaio-febbraio  2015. Qual è l’andamento delle ore nelle province piemontesi? Nel primo bimestre 2016, rispetto allo stesso periodo dell’anno prima, ecco la situazione: Torino +143,8%, Vercelli -0,1%, Biella -39,7%, Alessandria -44,7%, Verbania -58%, Cuneo -69,5%, Novara -77,1%, Asti -93,7%.  A livello nazionale nel primo bimestre di quest’anno, sono state autorizzate 117.097.805 ore di cassa integrazione. L’ incremento è del 6,9% rispetto allo stesso periodo del 2015. Nella nostra regione, la richiesta nello stesso periodo è stata di  oltre 26.997.000 ore, in aumento di 58,2%  punti percentuali rispetto all’anno prima (-56,3% ordinaria, +122,2% straordinaria, -25% deroga).

 
 

Lancio di oggetti contro il pullman della Juventus

juve tifosi 2Due i tifosi fermati dalle forze dell’ordine

Il derby della Mole incomincia sotto cattivi auspici. Dopo il tentativo di incendiare il bar dei tifosi granata davanti al Filadelfia, oggi un  finestrino del pullman della Juve è stato danneggiato dal lancio di oggetti mentre giungeva allo stadio Olimpico.  Due i tifosi fermati dalle forze dell’ordine, che  effettueranno un sopralluogo per accertare i danni provocati al bus.  All’ingresso dei pullman delle due squadre nello stadio, cori  e slogan al passaggio del mezzo del Toro,  qualche insulto e fischio all’indirizzo di quello  bianconero. L’impianto sportivo è presidiato in forze da polizia e carabinieri.

(Foto: archivio il Torinese)

 
 

Racket e usura: che fare?

comune palazzo civicoIncontro lunedì 21 marzo, nella Sala Orologio del Comune

“Racket e usura: quali possibili interventi delle istituzioni ?” è l’interrogativo che pone il convegno che si tiene lunedì 21 marzo, nella Sala Orologio del Comune di Torino, dalle ore 14.30 in occasione della ventunesima Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. Intervengono Fosca Nomis, coordinatore di Avviso Pubblico Piemonte, l’assessore alla Polizia municipale e Politiche Sicurezza della Città di Torino Giulia Tedesco, Daniela Ruffino dell’Osservatorio sul fenomeno dell’usura – Piemonte, il sindaco di Villastellone Davide Nicco, Nicola Rossiello segretario generale Silp Piemonte, Giovanni Dei Giudici presidente di Federconsumatori Piemonte, l’avvocato Alessandro Curletti, Francesca Rubino del Servizio Sos Giustizia Nord Ovest. Modera Massimiliano Quirico. “Così come è fondamentale fare memoria, in particolare tra le nuove generazioni – spiega Fosca Nomis – allo stesso modo è necessario agire concretamente e collaborare a tutti i livelli della società per togliere terreno alle mafie, aggredire i loro patrimoni e sostenere le vittime incolpevoli di racket e usura attraverso vari strumenti: il Fondo vittime proposto dal Comune di Torino, l’Organismo di Composizione della Crisi da sovraindebitamento (Occ) previsto dalla legge 3/2012 (che sta aprendo nel Comune di Villastellone con lo Sportello “La rinascita degli onesti”), il Servizio Sos Giustizia.”.

(Foto: il Torinese)

Massimo Iaretti