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Dopo incidente sostitusce il convivente nell'alcoltest: denunciata

carabinieri xx

L’incidente è avvenuto lo scorso 12 ottobre

 

Era stata sottoposta all’alcoltest dopo un incidente stradale, con esito negativo. Ma a guidare, al momento dello scontro c’era il suo convivente. I carabinieri lo hanno scoperto, denunciando per sostituzione di persona una donna di 55 anni, che vive nel Cuneese. L’incidente è avvenuto lo scorso 12 ottobre, per fortuna senza feriti. A bordo dell’auto c’era anche la figlia dodicenne della coppia.

Sicurezza, Pecetto sperimenta il controllo di vicinato

pecetto sindaco vice

“L’importatore” ed ideatore sul Patrio suolo di questo sistema è Gianfrancesco Caccia di Caronno Pertusella (Varese) che ha via via diffuso, con altri volontari, le tecniche sino alla creazione di una associazione

 

Furti e truffe a Pecetto Torinese sono un problema che è piuttosto sentito. L’amministrazione comunale, in raccordo con la polizia locale e l’Arma dei Carabinieri, ha messo in atto una serie di pratiche di sicurezza urbana, seguite all’incontro pubblico che si era svolto alcuni mesi orsono. Adesso stanno valutando un nuovo strumento che in Piemonte sta prendendo piede, a passo non velocissimo (ma progressivo ed in crescita costante negli ultimi mesi) : il Controllo del Vicinato. Venerdì scorso, mentre era in corso a Castel Ritaldi in Umbria il secondo Congresso europeo dell’Eunwa – associazione che raggruppa che diverse realtà che in Europa si occupano della materia della sicurezza urbana e residenziale – il referente per il Piemonte e responsabile dell’Ufficio stampa dell’Associazione Controllo del Vicinato, Massimo Iaretti, ha in municipio  Adriano Pizzo, sindaco di Pecetto Torinese (NELLA FOTO CON LA VICE), la giunta (c’erano il vice Annalisa Falchero Bemporad, gli assessori Luigi Naretto e Carlo Vitale, mancava Cecilia Savio) e il comandante della polizia municipale Cosimo Calò. L’incontro era di carattere informale e conoscitivo richiesto dall’amministrazione comunale all’Associazione per avere elementi di valutazione del progetto di Controllo del Vicinato,che è anche fortemente sostento dalla Compagnia Carabinieri di Chieri. Iaretti, che a settembre era stato anche a Santena per incontrare il sindaco Ugo Baldi, insieme al referente per la Città Metropolitana di Torino di ACDV, Ferdinando Raffero, consigliere comunale a San Mauro, dove è stato il proponente del progetto e lo sta coordinando per il Comune, ha spiegato che il Controllo del vicinato meglio conosciuto come “Neighbourhood watch” nasce negli anni Sessanta – Settanta, nei Paesi anglo – sassoni, Gran Bretagna, Stati Uniti, ma anche Canada, Australia, Nuova Zelanda e in Italia inizia ad avere una diffusione a partire dal 2008 in Lombardia. “L’importatore” ed ideatore sul Patrio suolo di questo sistema è Gianfrancesco Caccia di Caronno Pertusella (Varese) che ha via via diffuso, con altri volontari, le tecniche sino alla creazione di una associazione, che si chiama appunto Controllo di Vicinato, che ha tra i suoi coordinatori, oltre allo stesso Caccia, anche Leonardo Campanale di Rodano (Milano). Il Controllo di Vicinato, che nulla ha a che vedere con il fenomeno delle “Ronde Padane” o pattugliamenti di cittadini sul territorio o la videosorveglianza (che è una scelta dell’amministrazione comunale d’intesa con le forze dell’ordine), è un progetto che tende a fare crescere, da un lato, la solidarietà tra i cittadini e a crescere una forma di osservazione “passiva” del territorio e delle persone che vi transitano. Il tutto, ovviamente, deve avvenire in stretta collaborazione – elemento imprescindibile – con le forze dell’ordine. In sostanza di far diventare sistema quello che,  probabilmente, molti fanno già spontaneamente (ad esempio togliere la posta al vicino quando è assente da casa per troppo tempo, naturalmente d’intesa con lui, oppure affacciarsi alla finestra quando si sente suonare un allarme, oppure ancora se si vede una persona sospetta o un’auto girare prenderne nota ed, eventualmente, avvertire le forze dell’ordine). Il Controllo di Vicinato è una pratica che ha anche necessità, pur partendo spesso da gruppi spontanei, della collaborazione dell’amministrazione comunale. Al termine dell’incontro, che si è svolto in un’atmosfera di massima cordialità, si è convenuto che l’Associazione invierà del materiale illustrativo al sindaco e che l’amministrazione, dopo aver dato una informativa alla Commissione Sicurezza costituita presso il Comune di Pecetto Torinese, valuterà un’audizione di Iaretti e Raffero davanti alla stessa.

 

Massimo Iaretti

 

 

Il futuro politico di Torino potrebbe essere ancora Rosso

Roberto-Rosso

tosettoSTORIE DI CITTA’ /

di Patrizio Tosetto

 

Un ritorno dopo essere stato deputato più volte,  sottosegretario,  assessore regionale. Da trent’anni sulla breccia, Roberto Rosso: da giovane democristiano vercellese a possibile candidato per il centro destra

 

L’onorevole Vito Bonsignore ha ” benedetto ” il ritorno in politica dell’avvocato Roberto Rosso, un ritorno dopo essere stato deputato più volte,  sottosegretario,  assessore regionale. Da trent’anni sulla breccia. Da giovane democristiano vercellese a possibile candidato per il centro destra a sindaco di Torino. Platea all Hotel Fortino da tutta la regione per una rentrée sommessamente roboante.Conservatori Riformisti, questa l’etichetta politica scelta. Mi permetto di precisare: o si è conservatori o riformisti. Ma si sa che ora tutto è possibile. Anche per una destra in cerca di se stessa. 

 

L’operazione non è semplice. Propongono oltre Berlusconi chiedendo per le amministrative una alleanza con Forza Italia. Magari gli riesce. Presente il Coordinatore dei Club di Silvio, Bartolomeo Giachino, che quando solo pensa e parla del cavaliere s’illumina. Grande incassatore, maschera con indifferenza le critiche, seppur velate,  al  Berlusca che non vuole farsi da parte. 

 

Obiettivo?  Se si fanno le primarie a destra candidare Roberto Rosso e promuovere comunque liste civiche locali. Con l’intento di condizionare lo stanco e politicamente ammaccato Piero Fassino, interessato più all’Anci e meno al ruolo di sindaco. Il protagonista è sempre lui, Roberto Rosso. Si muove elegante tra i vari relatori e continua a sottolineare che è un dovere della Destra tentare a Torino. Magari c’ è un giro di boa in questa città eternamente di sinistra, Movimento cinque stelle permettendo. 

 

Aspettavo Mimmo Portas,il deputato Mimmo Portas eletto nel Pd ,ma forse stanco di essere un moderato nel pd. Personalmente non l’ho visto, impegni o ha temuto?. Si vedrà prima della prenotazione delle liste. E Raffaele Fitto? Anche lui ha sollecitato Roberto Rosso nell’andare avanti, rammaricandosi di aver avuto ragione su Forza Italia ed in particolare su Verdini. 

 

Insomma per le amministrative di Torino sono aperte le danze. Come si diceva una volta vinca il migliore. Se c’è! 

Giovane pedone muore schiacciato da un taxi

polizia pedone

Nella notte tra via XX Settembre e via Arcivescovado

 

La polizia municipale ne ha dato notizia questa mattina su Twitter: un ragazzo di 28 anni, Morris Divorziati, residente a Ciriè, è morto travolto da un taxi finito sul marciapiede dopo un violento scontro nella notte nel centro di Torino, all’incrocio tra via XX settembre e via Arcivescovado. Il taxi guidato da un 22enne si è scontrato con una Fiat 500 condotta da un diciannovenne. Insieme alla vittima c’era un 27enne napoletano, ora  ricoverato in prognosi riservata al Cto.

Minorenni i lanciatori di sassi sui treni

treno frecciarossa

treno11Sono stati infatti identificati dalla polfer ragazzini di età inferiore ai 14, riaffidati ai genitori

 

Nessun ferito, per fortuna. I responsabili del lancio di pietre che ha danneggiato alcuni treni alla periferia di Torino a inizio mese, sono minorenni. Sono stati infatti identificati dalla polfer quattro ragazzini di età inferiore ai 14, riaffidati ai genitori perché non imputabili. Le pietre erano state lanciate da un cavalca-ferrovia della Falchera. Quattro treni colpiti, due di questi  avevano riscontrato danni ai finestrini.

 

(Foto: il Torinese)
   

I funerali di Vera Schiavazzi lunedi al Tempio valdese

schiavazziIniziò la sua carriera alla Gazzetta del Popolo a fine anni ’70, per poi passare alla nuova redazione torinese della Repubblica, che aprì le cronache locali nel 1989

 

I funerali della giornalista torinese Vera Schiavazzi, molto conosciuta nel capoluogo regionale, morta ieri all’improvviso per un malore di origine cardiovascolare mentre si trovava ad Asti, si terranno lunedì alle 10,30 al tempio valdese in corso Vittorio a Torino. Iniziò la sua carriera alla Gazzetta del Popolo a fine anni ’70, per poi passare alla nuova redazione torinese della Repubblica, che aprì le cronache locali nel 1989. Nella sua lunga attività di cronista e di giornalista a 360 gradi, Schiavazzi si è occupata di politica, di cultura e costume, di moda e di cronaca nel vero senso del termine (vinse un premio giornalistico per i suoi pezzi sulla Thyssenkrupp). Fu anche corrispondente dal Piemonte per il Corriere della Sera e scrisse numerosi articoli per le pagine nazionali del quotidiano diretto da Ezio Mauro – giornale al quale era recentemente tornata – e per il magazine Il Venerdì. In questi ultimi anni si era avvicinata alla chiesa evangelica valdese. Lascia il marito e due figlie, ai quali vanno le condoglianze della redazione e del direttore de ll Torinese.

Cassonetti in fiamme in Barriera di Milano

vigili fuoco soccorsi 

I roghi  potrebbero essere stati appiccati dalla stessa persona

 

Sono sei i cassonetti dei rifiuti incendiati, intorno a mezzanotte, in Barriera di Milano. I vigili del fuoco, non hanno dubbi sulla matrice dolosa degli incendi, spenti in pochi minuti. La polizia sta svolgendo le indagini, i roghi  potrebbero essere stati appiccati dalla stessa persona.

L'ultimo saluto a Nelida Ravina Cantore

CANTORE MAMMA

Originaria delle Langhe, dopo aver aiutato i partigiani nella lotta di Liberazione, ha incontrato a Torino il suo futuro marito Riccardo che era stato anche lui partigiano e primo Sindaco di Chiusa di San Michele dopo la Liberazione e poi di nuovo dal 1970 al 1983 e con lui ha costituito la sua nuova famiglia radicandosi subito in Val Susa, considerata come sua seconda terra di origine

 

È mancata martedì  20 Ottobre nella sua casa a Chiusa di San Michele Nelida Ravina vedova Cantore. Dieci anni è durata la sua lunga malattia che ha condiviso con suo figlio, la moglie e i tre nipoti. Una lunga vita, 93 anni, dedicata non solo alla sua famiglia, anzi alla sua e a quella di suo figlio, ma anche ricca di impegno e attenzione  nei confronti degli altri.

 

Originaria delle Langhe, dopo aver aiutato i partigiani nella lotta di Liberazione, ha incontrato a Torino il suo futuro marito Riccardo che era stato anche lui partigiano e primo Sindaco di Chiusa di San Michele dopo la Liberazione e poi di nuovo dal 1970 al 1983 e con lui ha costituito la sua nuova famiglia radicandosi subito in Val Susa, considerata come sua seconda terra di origine. Ha dato poi alla luce Daniele che respirata questa aria di famiglia si è impegnato anche lui in politica e in amministrazione ricoprendo vari incarichi tra i quali quello di Assessore e Consigliere Regionale, Consigliere Comunale di Chiusa di San Michele e anche di Torino.

 

Dopo gli studi nelle scuole di Don Bosco, si è diplomata al Conservatorio di Torino e per alcuni anni ha insegnato musica con una particolare passione nei confronti del pianoforte, ha coniugato poi l’impegno famigliare con una assidua opera di volontariato nei confronti dei malati, partecipando anche a numerosi pellegrinaggi a Lourdes fino all’arrivo della sua malattia. Si sono svolti ieri i funerali nella Parrocchia di Chiusa di San Michele, con la partecipazione commossa di numerosi chiusini, valsusini, langaroli e torinesi attorno al figlio Daniele, alla moglie Patrizia, ai nipoti Riccardo (oggi Capogruppo di minoranza in Consiglio Comunale a Chiusa) Andrea e Carlo.

 

La redazione e il direttore del quotidiano “il Torinese” si uniscono al cordoglio della famiglia Cantore

In comunità maltrattava disabile: arrestato dai carabinieri

carabinieri auto

L’inchiesta relativa alla comunità, che si trova nel Novarese, era scattata dopo le voci che si erano diffuse sui maltrattamenti agli ospiti

 

Un uomo di 47 anni, dipendente di una cooperativa, che si occupava della pulizia dei locali di una struttura per portatori di disabilità è stato arrestato dai carabinieri di Novara. Le telecamere nascoste nella comunità lo hanno infatti  ripreso mentre maltrattava un disabile. L’inchiesta relativa alla comunità, che si trova nel Novarese, era scattata dopo le voci che si erano diffuse sui maltrattamenti agli ospiti. Gli inquirenti mantengono riserbo sulla vicenda e le indagini potrebbero riservare altri sviluppi.
   

Su Whatsapp sequestri dei nomadi: tutto falso, denunciata

Una donna di 34 anni, residente a Trofarello, è stata denunciata 

 

TELEFONINIAveva scritto su Whatsapp a proposito di tentativi di sequestro da parte di un gruppo nomadi, e molti suoi amici hanno postato la notizia su Facebook, ma era tutto falso. Una donna di 34 anni, residente a Trofarello, è stata  così denunciata per procurato allarme dai carabinieri. Aveva scritto che i nomadi avevano tentato di caricarla su un furgone e di rapire un bambino, aspetti in realtà rivelatisi infondati dalle indagini.