STORIE DI CITTA’
di Patrizio Tosetto
Le elezioni amministrative di Torino sono ancora un “cantiere aperto”, non solo per il ballottaggio. Mentre scriviamo stanno affluendo i voti espressi per le Circoscrizioni, il pd recupera voti. Eclatante è il caso della 5 dove i cinque stelle in comune avevano 500 voti in più di Piero Fassino. Probabilmente vince Marco Novello candidato Presidente. Analoga cosa sta avvenendo alla 6, difficile il raggiungimento del 40%, scatta il premio di maggioranza, ma indubbiamente è una “salvezza” per il comatoso Pd.
Noi vogliamo partire da qui : il pd non è più il partito di maggioranza relativa della nostra città, appannaggio dei 5 % stelle. Eppure qualcosa si muove se tutti gli otto quartieri avranno una maggioranza Fassiniana. Ci penseranno gli analisti nel definire la situazione. Personalmente credo che stiamo osservando questo fenomeno: molti cittadini hanno votato allo stesso tempo al Comune 5 stelle ed in Circoscrizione Pd, il diavolo e l’acqua santa in contemporanea.
Piero Fassino avendo avuto 10.000 voti in più della coalizione con i settemila e 200 di Progetto Torino va oltre il 40 %, dove appunto scatta il premio di maggioranza. Qualcosa, forse molto, sta cambiando nel centrosinistra.
Cosa? Azzardo un’ipotesi : non è avvenuto uno sfondamento a destra nell’elettorato e al Pd sta mancando il suo tradizionale voto di sinistra. Ed allora perché Giorgio Airaudo ha avuto un risultato così deludente? Direi, senza voler essere offensivo, fallimentare! Semplice: hanno votato per protesta i grillini ma la maggioranza si è astenuta. Dunque? Ballottaggio estremamente aperto.
Altra delusione: I Moderati. Puntavano alla doppia cifra e si fermano al 6 % nonostante abbiano avuto la squadra di candidati più “agguerrita”. Il Centrodestra? Un piccolo risultato l’hanno ottenuto. Tutti e tre i candidati hanno superato l’enfant prodige Giorgio Airaudo, che invece di straparlare dicendo che non parla con i commercialisti, inutile polemica con l’assessore al bilancio, ha curato i rapporti con i centri sociali che ovviamente, essendo di matrice anarchica non hanno votato.
A destra salta all’occhio un dato: Quasi 21000 voti a Lega nord e 16000 a Forza Italia che diventa un piccolo gruppuscolo. Sullo sfondo l’astensione. Ma si sa, nel ballottaggio si rimescolano le carte.
Vedremo. E il risultato dipenderà da chi ha votato a destra e dalla capacità di recupero verso chi non ha votato.