CRONACA- Pagina 1516

Violenta donna nel parcheggio dell'ospedale

carabinieri xx Un passante ha chiamato il 112 e sono intervenuti i militari dell’Arma. La donna è stata medicata al pronto soccorso

 

Un uomo di 31 anni è stato arrestato dai carabinieri  per violenza sessuale. L’accusa è  di aver abusato di una donna di 46 anni, in un parcheggio vicino all’ospedale di Chivasso. Un passante ha chiamato il 112 e sono intervenuti i militari dell’Arma. La donna è stata medicata al pronto soccorso. L’aggressore è un disoccupato residente a Vigliano Biellese: avrebbe  tentato un approccio e, rifiutato, ha aggredito la donna.
   

Incidenti stradali, condanna esemplare a 18 anni e 4 mesi

tribunale seraIlir Beti nel 2011 – a tutta velocità, contromano e ubriaco – sull’autostrada A26 provocò nell’ Alessandrino un incidente in cui perirono quattro giovani francesi e un quinto rimase ferito

 

Una sentenza esemplare che giunge nel pieno del dibattito sulle pene da infliggere a chi provoca incidenti stradali mortali. Condanna  a 18 anni e 4 mesi di carcere per omicidio volontario inflitta  all’albanese Ilir Beti, che nel 2011 – a tutta velocità, contromano e ubriaco – sull’autostrada A26 provocò nell’ Alessandrino un incidente in cui perirono quattro giovani francesi e un quinto rimase ferito. La Corte d’Assise d’Appello di Torino ha emesso la sentenza, mentre la Cassazione aveva annullato la precedente condanna per omicidio volontario. La procura generale aveva chiesto 14 anni e 8 mesi per omicidio colposo. la famiglia dei quattro giovani francesi morti ha accolto la decisione dei giudici, all’esterno del Palagiustizia piangendo e applaudendo.

Presa la banda di ladri del bancomat

carabinieri I carabinieri hanno fermato due romeni, di 25 e 39 anni, di Desio  e Torino

 

 

Si chiama cash trapping, è la tecnica di manomettere i bancomat facendo credere all’utente che non funziona l’erogazione delle banconote. Poi, i truffatori le vanno invece a recuperare. I carabinieri hanno fermato due romeni, di 25 e 39 anni, di Desio  e Torino, che avevano appena preso la striscia di plastica che bloccava l’erogatore di banconote e prelevato illecitamente 70 euro dallo sportello di un ufficio postale nel quartiere San Secondo. Il derubato ha presentato denuncia ai carabinieri. La coppia è sospettata di avere realizzato  decine di colpi e di appartenere a un’organizzazione criminale diffusa su tutto il territorio nazionale.

 

(Foto: il Torinese)
    

I capitani del 141° corso di Stato Maggiore in visita al grattacielo di Piano

Accolti da Maurizio Montagnese, Chief Innovation Officer di Intesa Sanpaolo, gli oltre duecento militari in servizio presso Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito hanno avuto l’opportunità di osservare da vicino un edificio ed una realtà operativa all’avanguardia 
grattacielo esercito 2grattacielo esercito

 

Gli ufficiali frequentatori del 141° corso di Stato Maggiore hanno visitato oggi il Centro Direzionale di Intesa Sanpaolo, dove ha sede l’Innovation Center del gruppo bancario. Accolti da Maurizio Montagnese, Chief Innovation Officer di Intesa Sanpaolo, gli oltre duecento militari in servizio presso Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito hanno avuto l’opportunità di osservare da vicino un edificio ed una realtà operativa all’avanguardia sotto molteplici punti di vista. Progettato da Renzo Piano nel 2007 ed inaugurato il 10 aprile del 2015, il grattacielo con i suoi 38 piani e 167,25 metri d’elevazione è il terzo edificio più alto di Torino e, nella sua categoria, più ecologico in Europa.

 

L’Innovation Center di Intesa Sanpaolo ricerca e analizza le soluzioni innovative presenti sul mercato nazionale e internazionale, al fine di identificare opportunità di sviluppo per il Gruppo e per la clientela, sia in ambito bancario sia non bancario. L’Innovation Center opera inoltre a stretto contatto con università e centri di ricerca scientifica costituendo il fulcro delle iniziative di innovazione del gruppo bancario. La visita si colloca in seno ad un ambizioso programma formativo, il cui scopo è offrire ai futuri dirigenti militari gli strumenti necessari ad operare efficacemente nell’ambito degli Stati Maggiori dei Comandi nazionali e multinazionali a livello Brigata.grattacielo sanpaolo2 Fra i 214 capitani frequentatori vi sono 18 donne e un ufficiale di nazionalità brasiliana. Appartenenti a tutte le Armi e Corpi dell’Esercito, gli ufficiali provengono dalle diverse aree di impiego della forza armata e possiedono una rilevante esperienza professionale maturata in Italia e all’estero. Afghanistan, Libano, Balcani e Iraq sono i teatri operativi più conosciuti ai quali si affiancano realtà geografiche meno consuete quali Ciad, Uganda, Mali, Antartide, Gibuti, Libia e Pakistan ove alcuni di loro hanno prestato servizio in veste di osservatori militari, comandanti di unità o specialisti.

Incendio a "Mucca pazza", evacuato palazzo per cortina di fumo

viotti torre grattacieloLa situazione è sotto controllo e non ci sono feriti

 

I vigili del fuoco hanno fatto evacuare un palazzo del centro di Torino, in via Viotti, a causa di un incendio divampato nel ristorante ‘Muccapazza’, che si trova al piano terra dello stabile Le fiamme si sono sviluppate  dal forno. Ora sono state debellate  e la situazione è sotto controllo, e non ci sono feriti, ma una cortina di fumo denso ha invaso l’edificio che dovrà essere aerato.

 

(Foto: il Torinese)

Uomo sgozzato trovato in pozza di sangue

carabinieri xxEra un pregiudicato. Anni fa venne processato  e poi assolto, anche per i suoi presunti legami con le Brigate Rosse

 

Il corpo senza vita di  Pierpaolo Pomatto, un pregiudicato di 64 anni, è stato scoperto in una pozza di sangue nella frazione di Vesignano, di Rivarolo Canavese. Sul posto i carabinieri di Ivrea e del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Torino. Il cadavere presenta una profonda ferita da arma da taglio sul collo. Nei pressi sono state trovate alcune banconote di cui si sta cercando la provenienza. Pomatto aveva sul suo conto  precedenti per truffa, estorsione e furto. Anni fa venne processato  e poi assolto, anche per i suoi presunti legami con le Brigate Rosse.

Morta al Cto anziana ustionata per avere acceso stufa con alcol

cto 21I vigili del fuoco  l’avevano portata fuori dall’alloggio andato in fiamme ed erano riusciti a salvare il gatto e il cane

 

Non ce l’ha fatta ed è morta nel reparto grandi ustionati del Cto  Giovanna Ceroni, la 81enne che venerdì  è rimasta ustionata in casa in frazione Muriaglio di Castellamonte. Le ustioni erano sul 75% del corpo: aveva alimentato la stufa con l’alcol. I vigili del fuoco l’avevano portata fuori dall’alloggio andato in fiamme ed erano riusciti a salvare il gatto e il cane, che era stato rianimato grazie a una  bombola dell’ossigeno.

 

(Foto: il Torinese)

Riforme costituzionali, siamo in dirittura d'arrivo. Ma…

montecitorio 2LA GANGALA VERSIONE DI GIUSI /

di Giusi

La Ganga

 

La maggioranza di centrosinistra ha di fronte due strade. Scegliere di puntare sui contenuti delle riforme, spiegando che sono una condizione necessaria per modernizzare le istituzioni. Oppure l‘alternativa è quella di politicizzare al massimo il referendum, trasformandolo in un plebiscito sul governo Renzi

 

Ormai siamo in dirittura d’arrivo per le riforme costituzionali.  Mercoledì l’ultimo voto al Senato, entro la primavera il voto conclusivo alla Camera.L’esito sembra scontato. La riforma passerà, ma senza la maggioranza necessaria per evitare il referendum confermativo, previsto dalla Costituzione per le modifiche non largamente condivise. 

 

  Una decina di anni fa il centrodestra era arrivato allo stesso punto e si era arenato proprio nel passaggio finale, perdendo il referendum. Non so se a orientare il voto degli italiani allora sia stato un giudizio negativo sulle riforme introdotte, ovvero se abbia prevalso un giudizio politico complessivo sul governo Berlusconi.

 

  Oggi ci apprestiamo ad un nuovo referendum, probabilmente in autunno, che dovrà confermare le innovazioni introdotte nella Carta Costituzionale. La maggioranza di centrosinistra ha di fronte due strade.   Scegliere di puntare sui contenuti delle riforme, spiegando che sono una condizione necessaria per modernizzare le istituzioni.  Nell’interesse di tutti i cittadini, senza distinzioni di orientamento politico. In questo caso l’impostazione della campagna referendaria dovrebbe essere rivolta a sollecitare il voto positivo di tutti i cittadini “di buona volontà”, al di là della contrapposizione maggioranza-opposizione.

 

   L’alternativa invece è quella di politicizzare al massimo il referendum, trasformandolo in un plebiscito sul governo Renzi.  Il nostro Presidente del Consiglio sembra abbia l’intenzione di imboccare questa seconda strada. Da consumato giocatore d’azzardo Renzi sa che gli italiani oggi tendono ad approvare quel che si fa, purché si faccia qualcosa e quindi pensa di puntare alla roulette referendaria sapendo già dove si fermerà la pallina.  Un plebiscito a favore cancellerebbe un vizio d’origine del suo governo, quello di essere nato senza alcun esplicito consenso degli elettori, e che il voto europeo dell’anno scorso aveva solo parzialmente sanato.

 

  Ma questa strategia, fatta di affermazioni nette (“Se perdo me ne vado”), presenta anche qualche rischio.  Non so se sia saggio eccitare gli animi dei tanti oppositori, visibili e invisibili, trasformando il referendum in un’occasione per far nascere una sorta di comitato di liberazione nazionale da Renzi, contrapposto al suo Partito della Nazione.  Occorre ricordare che, nel suo momento migliore il PD ha raccolto meno del 41% e che il residuo 59%, divisissimo su tutto, potrebbe proprio compattarsi in questa occasione. Chi puntava su questa strategia di sfondamento era il generale De Gaulle, a cui andò bene qualche volta, ma alla fine ci rimise le penne.

 

   Aggiungo infine che il plebiscito dovrà fare i conti anche con l’affluenza al voto, da cui si ricaverà il reale valore politico del risultato. Si potrebbe vincere senza vincere davvero, come il re dell’Epiro.

Pericolosità sociale e libertà personale

garante mellanoCARCERE SBARREAll’iniziativa, promossa dall’Ufficio del garante regionale dei detenuti, è intervenuto Marco Pelissero, ordinario di Diritto penale all’Università di Genova ed esperto in materia penitenziaria, e rappresentanti dell’Assessorato regionale alla Sanità, del Provveditorato dell’amministrazione penitenziaria (Prap) del Piemonte e della Valle d’Aosta e della Magistratura di sorveglianza

“Pericolosi socialmente? Il controllo della pericolosità sociale e la tutela della libertà personale” è il titolo del convegno che si è svolto venerdì 15 gennaio nella Sala Viglione di Palazzo Lascaris.

 

All’iniziativa, promossa dall’Ufficio del garante regionale dei detenuti, è intervenuto Marco Pelissero, ordinario di Diritto penale all’Università di Genova ed esperto in materia penitenziaria, e rappresentanti dell’Assessorato regionale alla Sanità, del Provveditorato dell’amministrazione penitenziaria (Prap) del Piemonte e della Valle d’Aosta e della Magistratura di sorveglianza.

 

“Nel lungo guado del superamento degli Ospedali psichiatrici giudiziari e dell’approdo alle Residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza (Rems), tra diffide del Governo e il rischio di commissariamento delle Regioni inadempienti – ha dichiarato il garante regionale Bruno Mellano in apertura – è quanto mai attuale una riflessione pubblica su un argomento così delicato, nella prospettiva di un concreto potenziamento dei servizi territoriali. Dopo la condivisione delle denunce sul sistema arcaico degli Ospedali psichiatrici giudiziari, si è aperta la sfida per un nuovo approccio alla questione”.

 

Dopo aver ripercorso il graduale passaggio dai manicomi giudiziari, interessati solo alla difesa sociale della collettività, alle Rems che – nelle intenzioni del legislatore – dovrebbero mirare a curare e a contenere la pericolosità dei detenuti Pelissero ha sottolineato che l’Italia si trova davanti a uno scenario ancora in divenire e non esente da criticità, dovute soprattutto al fatto che non viene messa in atto una riflessione sul sistema sanzionatorio.

 

www.cr.piemonte.it

SUK IN LUNGO DORA NAPOLI, FDI-AN: "BORGO AURORA IN BALIA DEL DEGRADO"

suk dora 2suk dora1RICHIESTE COMUNICAZIONI DEL SINDACO IN CONSIGLIO

 

I consiglieri di FdI- An tornano all’attacco contro gli abusivi del “suk” in Borgo Aurora. << Siamo andati a verificare le segnalazioni della pagina fb “Tutto quello che  il Comune non vede” e ci siamo trovati di fronte ad una scena incredibile”, dicono.I rappresentanti del movimento politico parlano di “centinaia di venditori abusivi hanno colonizzato Lungo Dora Napoli dal Ponte  Mosca a Ponte Carpanini, con i loro tappeti per rivendere merce clamorosamente rubata o contraffatta.  Il suk è rinato a Borgo Aurora, nonostante le mille promesse di  riqualificazione mai mantenute dal centrosinistra! e le segnalazioni che da anni arrivano dai cittadini >> Patrizia Alessi, Capogruppo FDI-AN in Circoscrizione 7, Maurizio Marrone, Capogruppo in Comune  Augusta Montaruli, Dirigente Nazionale FDI-AN annunciano che chiederanno ” le comunicazioni urgenti del Sindaco Fassino nel Consiglio  Comunale di lunedì per sapere come mai non abbiamo visto traccia della Polizia  Municipale per tutta la mattina nonostante la nostra segnalazione immediata al  Comandante Gregnanini>>. << Sono anni che presento Interpellanze sulla situazione di illegalità di  quest’area nel Consiglio della Circoscrizione 7…..ma sembrano tutti ciechi e sordi!>> conclude Alessi.