Il bilancio e’ di tre arresti , due bastoni e 16 fumogeni sequestrati. Il tutto a margine del derby Torino Juventus. La polizia ha effettuato i primi due arresti ieri sera. Si tratta di tifosi granata che hanno partecipato con altri ad un raid presso il bar Flora, in piazza Vittorio, dove si trovavano diversi supporter bianconeri. I due sono stati colti in flagrante dalla Digos mentre lanciavano sedie e tavolini. Oggi, invece, prima della partita, la polizia ha arrestato un tifoso juventino che aveva con se’ bastoni e fumogeni. Tutto tranquillo allo stadio, grazie allo spiegamento di 500 uomini delle forze dell’ordine.
Un genitore ha querelato il docente di educazione fisica del figlio. Secondo quanto raccontato dal padre del ragazzino che frequenta una scuola media di Torino, durante la lezione di ginnastica l’insegnante avrebbe colpito lo studente con una bottiglia ghiacciata. Portato al pronto soccorso gli e’ stata riscontrata la frattura del quinto metacarpo. I carabinieri stanno indagando sulla vicenda.
Hikikomori: a Torino un incontro gratuito per sensibilizzare sul fenomeno
“Hikikomori” è un termine giapponese che significa letteralmente “stare in disparte” e viene utilizzato per fare riferimento a chi decide di ritirarsi dalla vita sociale per lunghi periodi (da alcuni mesi fino a diversi anni), rinchiudendosi nella propria camera da letto e senza aver nessun tipo di contatto con il mondo esterno, se non tramite internet.
Osservato inizialmente in Giappone, il fenomeno è ancora poco sconosciuto, nonostante si stia rapidamente diffondendo in tutte le società economicamente sviluppate del mondo, Italia compresa, dove stime non ufficiali sostengono esserci almeno 100 mila casi.
La disinformazione sul tema fa si che non ci siano aiuti concreti per i ragazzi che si ritrovano in questa condizione e per le loro famiglie. Gli stessi addetti ai lavori tendono a confondere l’hikikomori con altre psicopatologie, in particolare con la depressione e la dipendenza da internet.
Il seminario è stato promosso e organizzato da Hikikomori Italia (prima associazione nazionale sul fenomeno), in collaborazione con Ufficio Scolastico Regionale del Piemonte, Forte Chance, Centro Medico Psicologico Torinese, ASAPI, IIS Avogadro, e con il patrocinio della Regione Piemonte e della Città Metropolitana di Torino.
L’obiettivo è proprio quello di sensibilizzare sul fenomeno del ritiro sociale volontario, indagando l’incidenza, le manifestazioni e le possibili cause, con il proposito di analizzare le risorse scolastiche, formative e socio sanitarie disponibili e instaurare un dialogo costruttivo tra le istituzioni con il coinvolgimento attivo delle famiglie per predisporre strumenti di intervento adatti a far fronte a una emergente crisi sociale
L’incidente è stato causato molto probabilmente da un tubo dell’acqua che si è rotto durante la notte, quando il centro era chiuso.
Intorno alle ore 4 di questa mattina, il crollo improvviso del controsoffitto ha reso completamente inagibile l’intera area del centro prenotazioni dell’ ospedale Molinette. All’origine del crollo, secondo i primi accertamenti di questa mattina, ci sarebbe molto probabilmente la rottura di un tubo dell’acqua che avrebbe fatto cedere i pannelli del controsoffitto dell’ufficio autisti, della sala di radiologia, di una zona del pronto soccorso e dei locali che ospitano il Cup. L’azienda Città della Salute ha immediatamente avviato i lavori di riparazione dei locali interessati dal crollo e ha chiarito che l’incidente non ha provocato nessun danno significativo nè per quanto riguarda la struttura ospedaliera e neanche per i pazienti e il personale. Questo episodio ha comunque allarmato i sindacati che, tramite comunicato stampa, hanno dichiarato quanto questi incidenti evidenzino il fatto che la maggior parte delle strutture ospedaliere siano edifici vecchi e fatiscenti, al limite della sicurezza. Per lunedì si prevede la riapertura del centro prenotazioni e il ripristino di tutti i locali interessati dal crollo.
Simona Pili Stella
Le fiamme gialle all’Embraco
La Guardia di Finanza ha fatto visita agli uffici dell’Embraco, l’azienda del gruppo Whirlpool con stabilimento a Riva di Chieri, che ha annunciato 500 licenziamenti. Non si conoscono i motivi dell’ispezione. Sembra che i finanzieri abbiano chiesto di visionare della documentazione.
Piacenza, arresto dei violenti. Un plauso alla Digos
Il Siap: “Ringraziamento per la professionalità ed efficienza dei colleghi di Torino. Ci attendiamo pene esemplari per atti vili.”
“Siamo davvero soddisfatti” – è il commento di Pietro DI LORENZO, Segretario Generale Provinciale del SIAP, sindacato maggiormente rappresentativo della Polizia di Stato – “La notizia della rapida individuazione ed arresto dei due maggiori responsabili delle violenze di Piacenza, di cui uno residente in Val di Susa, è l’ennesima prova della professionalità e capacità investigativa della Digos torinese” “ Il vile attacco portato agli uomini in divisa non può restare impunito e ci aspettiamo che dopo le parole , in molti casi di circostanza, seguano provvedimenti esemplari commisurati alla viltà degli atti compiuti” “Il nostro plauso e ringraziamento va a tutti i colleghi che ad ogni livello hanno raccolto il materiale documentale e condotto le indagini con dedizione, impegno e professionalità permettendo così di raggiungere un risultato rapido.”
Ufficio Stampa Siap Torino
Beatrice, la bimba nota come la “bambina di pietra” a causa della rarissima malattia che aveva reso il suo corpo come un’armatura rigida, è morta dopo essere stata trasportata d’urgenza all’ospedale Regina Margherita per un arresto cardio-respiratorio. La gravità del quadro clinico non ha consentito ai medici di salvarla. Il 6 agosto era invece morta la madre di Bea (così era chiamata la bimba sui profili social che la madre gestiva, seguiti da tante persone commosse per la situazione della piccola), Stefania Fiorentino (nella foto), a soli 35 anni per un tumore.
Nulla, non è successo proprio nulla da quando ne abbiamo parlato l’ultima volta nel giugno scorso, la situazione è addirittura peggiorata, il fenomeno dello sfruttamento degli animali, perlopiù cani, utilizzati per mendicare è in forte aumento. Sono ovunque, in ogni quartiere, in ogni strada se ne incontra almeno uno, alcune di queste persone tengono più cani, fermi, immobilizzati da guinzagli o catene corte e improvvisate, terrorizzati da chi li tiene, occhi bassi, schiavi. La Delibera del 2006, modificata nel 2011 è debole, inutile, non è in grado di proteggere gli animali, non permette alle forze dell’ordine di intervenire né agli enti preposti di contribuire, eccola qui, la ripetiamo per evidenziare la sua inefficacia : “ E’ vietato, su tutto il territorio del Comune di Torino, nella pratica dell’accattonaggio, utilizzare animali in stato di incuria, denutrizione, precarie condizioni di salute, in evidente stato di maltrattamento, impossibilitati alla deambulazione o comunque sofferenti per le condizioni ambientali in cui vengono esposti. E’ altresì vietato l’accattonaggio con cuccioli di qualsiasi specie animale di età inferiore ai 180 giorni. Gli animali non possono comunque essere soggetti attivi dell’accattonaggio…” (fonte: sito Comune di Torino). Troppe eccezioni, troppa indulgenza, basterebbe che recitasse: “Vietato accattonare con gli animali”, non è complicato, non lede nessun interesse anzi contribuirebbe al tanto discusso e attuale problema del degrado urbano, anche quello in crescita.
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Sui social molte volte si postano foto, si tenta di intervenire, si protesta, si urla di rabbia ma non c’è nulla da fare, il regolamento attuale protegge chi attua questa incivile pratica a scopo di lucro, questi personaggi sono anche astutamente preparati: hanno i documenti dell’animale (il più delle volte in lingua non italiana), mettono a disposizione del cane cibo e acqua e persino il cappotto, sono legalmente inattaccabili, ma lo stato inerme dei poveri animali, il dover stare immobili tutto il giorno e persino i loro occhi parlano di sfruttamento e terrore. Anche questa volta è doveroso fare il distinguo con altre persone che sono in strada con i loro animali, gente che ha perso tutto, senzatetto che rinunciano a dormire nei rifugi per non lasciare il loro “familiare”, il loro compagno, il loro amico. In questo caso invece i cani sono vivaci, giocano, sono sereni e i loro padroni, spessissimo, hanno maggiore preoccupazione per loro più che per se stessi e ne chiedono l’adozione o lo stallo per donargli condizioni di vita migliori. Speriamo che qualcosa si muova e che l’amministrazione di questa città, e non solo, si occupi maggiormente di proteggere gli animali e di evitargli una vita di sofferenza cambiando i regolamenti. Molte volte ci sentiamo dire che ci sono problemi più importanti, più urgenti, è vero le priorità sono molte ma il trattamento che riserviamo agli animali così come alla natura in genere è lo specchio della civiltà di un popolo, la quintessenza della nostra morale, dei nostri valori. “La grandezza di una nazione e il suo progresso morale si possono giudicare dal modo in cui tratta gli animali” diceva Gandhi.
Maria La Barbera
L’Osservatorio Antimafia entra in classe, negli istituti Romero e Natta di Rivoli, per sensibilizzare gli studenti sui temi del gioco d’azzardo, della legalità ambientale e fiscale. Il primo appuntamento in calendario è per il 16 febbraio, all’Istituto professionale Romero, dove a partire dalle nove del mattino gli studenti della fascia compresa tra i 16 e i 19 anni inaugureranno le giornate formative organizzate dall’Osservatorio. A parlare di “patologia del gioco d’azzardo” saranno gli esponenti di “Libera”, l’associazione di promozione sociale fondata nel 1995 con il preciso obiettivo di promuovere la cultura della legalità. Legambiente affronterà il tema delle ecomafie. Mentre l’Ordine dei Dottori Commercialisti di Torino si occuperà degli aspetti fiscali della legalità. A condurre i lavori, la professoressa Guglielmina Taiani, docente di diritto ed economia. “Tra i compiti dell’Osservatorio Antimafia, istituito nel 2012 dal Comune, vi è anche quello di proporre spazi di formazione e informazione per la scuola, in collaborazione con Avviso Pubblico e il Presidio Libera di Rivoli e in sinergia con l’amministrazione comunale”, spiega l’assessore all’Istruzione Francesca Zoavo. “Nell’ambito dell’Offerta Formativa Comunale alle scuole – racconta Zoavo – le proposte formulate dall’Osservatorio e sottoposte alle classi hanno registrato consenso e numerose adesioni. Con la preziosa collaborazione degli insegnanti e dei dirigenti delle scuole rivolesi è stato quindi realizzato il piano di attività formative. Quello del 16 è il primo di una serie di appuntamenti con gli studenti, che nell’anno scolastico in corso si concentreranno su tre temi specifici: il gioco d’azzardo patologico, le mani della mafia sull’ambiente, l’educazione alla legalità nel campo fiscale”. “Tre temi, un unico filo conduttore: promuovere e diffondere i valori e la cultura della legalità per contribuire ad aumentare il rispetto delle norme, della solidarietà e della giustizia sociale”, commenta il presidente dell’Osservatorio Fabio Viotti.
Il ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef) ha autorizzato il Comune di Volpiano a utilizzare 500mila euro dell’avanzo di amministrazione per lavori pubblici; la misura rientra tra gli «spazi finanziari» assegnati agli enti locali in deroga al vincolo del pareggio di bilancio
«Grazie ai conti in ordine della nostra amministrazione – sottolinea il sindaco di VolpianoEmanuele De Zuanne – abbiamo potuto sbloccare le risorse disponibili, frutto di efficienza economica, utilizzandole per nuovi investimenti. Si tratta di oltre 7 milioni di euro con i quali abbiamo finanziato più di cento progetti in questi ultimi tre anni». Gli importi sono stati utilizzati per edilizia scolastica, impianti sportivi, viabilità e per lamanutenzione del patrimonio comunale. Commenta l’assessore al Bilancio Giovanni Panichelli: «Siamo molto soddisfatti. Dopo un decennio in cui al Comune è stata di fatto negata la possibilità di spesa, negli ultimi tre anni, le cose sono cambiate. Il Comune di Volpiano si vede ancora una volta aggiudicatario di spazi di spesa in deroga ai vincoli di pareggio di bilancio, segno inconfutabile della buona situazione economico-finanziaria contraddistinta da un cospicuo avanzo di amministrazione, dal bassissimo indebitamento e da una buona liquidità. Con la concessione di tali spazi finanziari, con i vari contributi dei quali siamo appena risultati aggiudicatari e con le opere che saranno finanziate totalmente dall’ente, il nostro Comune si appresta a vivere un biennio nel quale si darà corso a numerose nuove attività indispensabili per il territorio e per i cittadini».