Un uomo, appartenente a un gruppo di quattro turisti torinesi è morto annegato in mare a Savona mentre le altre tre persone sono state soccorse e tratte in salvo da uomini della Capitaneria e dei Vigili del Fuoco. Stavano facendo il bagno nonostante le condizioni proibitive del mare. Il fatto è avvenuto nella tarda mattinata nell’area del Prolungamento di Savona , quando i quattro si sono avventurati in mare anche se era in corso una forte mareggiata, con onde alte, vento forte e correnti di risacca. Un uomo di origini moldave, di circa 50 anni, è così morto. La sua salma è stata trasferita all’obitorio della città ligure, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
CERIMONIA A BRUXELLES IN MEMORIA DELL’HEYSEL
Tir si schianta su camion, un morto sulla A4
Incidente mortale sulla A4 Torino-Milano, dove camionista ha perso la vita questa mattina, in direzione Milano, poco dopo il casello di Novara Est. Guidava un autoarticolato quando ha tamponato un camion fermo in coda per un precedente incidente in cui un mezzo pesante aveva perso dei pezzi di ferro sulla carreggiata. L’autostrada resta chiusa nel tratto dell’incidente con l’obbligo per gli automobilisti di deviare sulla A26, la Gravellona Toce.
Perché bruciano tanti bus?
Dopo il nuovo episodio di un autobus Gtt è andato a fuoco mentre era in servizio, in via Bologna sulla linea 18, (nelle foto di Mario Alesina) ci si chiede se si tratti solo di sfortuna. Già il 31 maggio, un bus è stato completamente dalle fiamme in via Pietro Micca, mentre l’11 gennaio ne è bruciato un altro in via Genova. Fortunatamente in nessun caso ci sono stati feriti, grazie alla prontezza dei conducenti e dei vigili del fuoco. Ma quali sono le cause. Se tre indizi fanno una prova, allora è meglio dare un’occhiata al parco mezzi.
Mentre il segretario cittadino del Pd, Fabrizio Morri, si chiede come sia possibile che la sindaca Appendino non sia indagata, oltre al presidente di Turismo Torino Maurizio Montagnese c’è ora un secondo indagato nella partecipata comunale, nell’ambito dei procedimenti aperti dalla magistratura per i fatti del 3 giugno in piazza San Carlo, che causarono la morte Erika Pioletti.. Si tratta di Danilo Bessone, responsabile del servizio di prevenzione e protezione, che nei prossimi giorni verrà ascoltato dagli inquirenti. Intanto altre denunce sono state presentate in procura a Torino da persone rimaste ferite. Alcune contengono la richiesta di avviare indagini per accertare le eventuali responsabilità del sindaco, del questore e del prefetto. Le denunce non comportano però automaticamente l’iscrizione nel registro degli indagati.
(foto: il Torinese)
Ora è accusato di avere adescato in oltre tre anni ragazzi per la maggior parte del mondo del calcio giovanile
I minori adescati in chat utilizzando profili fake femminili da parte del 24enne cuneese, direttore sportivo di una squadra di calcio giovanile, erano un centinaio. Ora è accusato di avere adescato in oltre tre anni ragazzi per la maggior parte del mondo del calcio giovanile. Erano quattro le identità femminili utilizzate per avere i selfie erotici delle vittime e poi ricattarli . E’ molto consistente il materiale pedopornografico sequestrato. Il dirigente sportivo è agli arresti domiciliari.
Il violento nubifragio che nella notte ha colpito Torino ha causato decine e decine di allagamenti. Centinaia le chiamate al centralino dei Vigili del Fuoco. Alla centrale del latte i pompieri sono intervenuti per una colonna di fumo che usciva dai macchinari danneggiati dalla forte pioggia (nella foto di Fernanda Torre) . Raffiche di vento potentissime hanno divelto numerosi alberi. Questa mattina sono previste alcune deviazioni dei mezzi pubblici. La Polizia Municipale di Torino segnala:
– la chiusura del sottopasso di via Germagnano
– possibili chiusini scoperchiati e ancora non ripristinati e rami ancora sulla carreggiata
– un albero caduto in piazza Carlina 15
– rami caduti in corso Galileo Ferraris ang. corso Einaudi
– rami caduti in corso San Maurizio in più punti
– una parte della balconata è crollata sul cornicione in via Nino Costa 5
In nessuno di questi eventi si segnalano danni a persone. In ogni caso, massima attenzione su tutte le strade.
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In caso di necessità contattare la Centrale Operativa allo 0110111
(info inserita alle 5.55 di oggi mercoledì 28 giugno 2017 nel sito del Comune)
#veritàperGiulioRegeni
Disoccupata, a 46 anni si è data fuoco, procurandosi ustioni del 25% sul corpo. Le cause del drammatico gesto sono in corso di accertamento da parte della polizia intervenuta davanti alla sede dell’Inps di corso Giulio Cesare, dove la donna si è ferita. E’ stata trasportata all’ospedale San Giovanni Bosco, intubata per il trasferimento al centro grandi ustionati del Cto. In base alle prime informazioni, era disperata perché da anni non trovava un lavoro.
(foto: il Torinese)
“L’ennesimo colpo di mano su una struttura così importante per il territorio è inaccettabile”
“Giù le mani dai soldi per il prolungamento della linea 1 della metropolitana verso Rivoli”. A ribadirlo a gran voce è l’avvocato Luigi Antonielli d’Oulx, presidente del Comitato per la Metropolitana che in questi anni ha mobilitato popolazione e istituzioni per non farsi sfuggire l’occasione di avere sul territorio un’infrastruttura di importanza strategica: 25 mila le firme raccolte tra i cittadini per sollecitare la realizzazione del tratto di collegamento tra la stazione Fermi a Collegno e Grugliasco, fino a Cascine Vica. Un traguardo che ormai, dopo tante battaglie, sembrava raggiunto, con l’apertura dei cantieri annunciata per il 2018 e il finanziamento già deliberato per l’acquisto di rotabili che richiedono lunghissimi tempi di realizzazione.
“L’ennesimo colpo di mano su una struttura così importante per il territorio è inaccettabile”, precisa Antonielli, riferendosi alla richiesta al Governo, formulata da Regione Piemonte e Comune di Torino, di dirottare all’acquisto di nuovi treni per il potenziamento del servizio ferroviario metropolitano i 57,2 milioni di euro stanziati per comprare 8 nuove vetture necessarie per il completamento della linea 1.
“Quei soldi – insiste il presidente del Comitato – non si devono toccare: sono stati destinati alla metropolitana è lì devono restare. Il prolungamento della linea rappresenta un tassello fondamentale per realizzare quel modello di città metropolitana con un rapporto razionale tra Torino e i Comuni della prima e seconda cintura uniti in rete con il capoluogo. Inoltre l’infrastruttura è un volano di sviluppo fondamentale per rimettere in moto il territorio. E meglio ancora sarebbe se il prolungamento fosse fino a Rivoli”.
(Foto: il Torinese)