CRONACA- Pagina 1390

I controlli della Polfer con pattuglie antiborseggio in borghese

3666  persone controllate, di cui 1146 stranieri, 143 minori e 863 con precedenti di Polizia,  8 indagati, 101 veicoli controllati, 265 pattuglie in stazione e 125 a bordo treno, 308 treni scortati e 12 pattuglie antiborseggio in abiti civili per contrastare i furti in danno dei viaggiatori, 33 servizi lungo linea e 12 di O.P.

Questi i risultati dell’attività settimanale del Compartimento Polizia Ferroviaria per il Piemonte e la Valle D’Aosta.

 

A Torino gli operatori del Settore Operativo di Torino Porta Nuova, impegnati in servizi di prevenzione e repressione dei reati in ambito ferroviario hanno rintracciato una signora di quasi ottanta anni che si era allontanata dalla casa del figlio. La signora è stata accolta negli uffici di polizia e tranquillizzata; compiuti gli accertamenti sull’identità è risultata una denuncia di scomparsa di due giorni precedenti. L’anziana è stata successivamente affidata ai familiari.

Il personale della Sottosezione di Torino Porta Susa ha invece rintracciato una ragazza marocchina allontanatasi dalla propria abitazione. Successivamente, la giovane è stata riaffidata ai genitori presso gli uffici di polizia.

 

Infine, durante un servizio di scorta su un treno regionale sulla tratta Domodossola – Milano, gli Agenti Polfer della Sottosezione di Domodossola hanno sottoposto a controllo due ventenni italiani, entrambi residenti nel milanese. Dai primi accertamenti a carico dei due sono risultati precedenti di polizia; uno dei due ragazzi celava inoltre nella tasca del giubbotto un involucro di cellophane con all’interno quattro bustine contenenti complessivamente 3 gr di sostanza stupefacente.

Il giovane è stato denunciato in stato di libertà per possesso di droga.

Centinaia di dosi pronte per l’uso: arrestato pusher

Nell’ambito dell’attività mirata a contrastare lo spaccio di stupefacenti, ieri pomeriggio 22 gennaio, gli operatori delle pattuglie “Falchi” della Squadra Mobile hanno individuato uno dei pusher che operano nelle vie del quartiere San Salvario e che fa parte del “livello medio” della filiera dello smercio dello stupefacente al dettaglio.

Tale soggetto svolgeva la funzione di “fornitore” di altri pusher che svolgono invece la vendita ai consumatori finali.
Dopo un breve pedinamento partito dalle vie del quadrilatero di San Salvario fino a via Lugaro, il personale della pattuglia “Falco” ha bloccato e tratto in arresto un cittadino gabonese di 26 anni, senza fissa dimora e irregolare sul Territorio Nazionale. Lo stesso, pur riuscendo ad ingerire parte delle dosi che occultava nella bocca, veniva trovato in possesso di ben 134 dosi di stupefacenti (83 ovuli di eroina e 52 dosi di cocaina/crack), per complessivi 25 grammi lordi.
Da successivi approfondimenti, è anche emerso che lo straniero era già pregiudicato per reati specifici sotto altro nome ed era destinatario dell’ ordine di carcerazione emesso dall’Autorità Giudiziaria di Torino per una condanna dell’anno 2016 alla pena di 7 mesi e 15 giorni di reclusione per la violazione della normativa sugli stupefacenti. L’operazione, che rientra in una più ampia attività di contrasto allo spaccio di stupefacenti nei quartieri maggiormente colpiti  a tale fenomeno, ha permesso di sottrarre al mercato illecito della droga un cospicuo numero di dosi che avrebbero fruttato ai pusher un guadagno di circa 2500-3000 euro.

Restituiti al Vescovo di Ivrea gli oggetti sacri rubati in chiesa

Erano stati trafugati dalla Chiesa di Sant’Ulderico: un arresto e quattro denunce dei Carabinieri

 I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Ivrea hanno arrestato un cittadino italiano: R.P., 59 anni, disoccupato, senza fissa dimora, resosi responsabile del furto aggravato di decine di oggetti sacri (ostensori, testi e antichi manoscritti, preziosi reliquiari, ivi compreso quello di Sant’Ulderico) trafugati dall’edificio religioso ove insiste anche la Chiesa di Sant’Ulderico, situata nella Via Arduino di Ivrea.

La vicenda trae origine da una segnalazione di furto operata qualche settimana addietro dalla parrocchia di Sant’Ulderico a seguito della sparizione di alcuni oggetti sacri custoditi all’interno del complesso religioso.

Gli accertamenti avviati immediatamente dai Carabinieri della Compagnia di Ivrea hanno consentito di orientare i sospetti nei confronti di un soggetto senza fissa dimora, ospitato proprio dai religiosi, dallo scorso mese di settembre, presso un piccolo alloggio uso-foresteria situata all’interno dell’edificio ecclesiastico. Nel corso di un controllo, i militari hanno trovato, infatti, all’interno di una borsa, alcuni antichi volumi sacri e preziosi manufatti, pronti per essere rivenduti. L’uomo veniva arrestato per furto.

Dopo aver individuato il presunto ladro, i carabinieri di Ivrea, in collaborazione con i colleghi del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Torino, hanno individuato due ricettatori: un commerciante di Ivrea e un venditore ambulante di San Francesco al Campo (dedito al commercio di antiquariato e dell’usato nei mercatini del canavesano). Nella loro disponibilità i carabinieri hanno trovato altri innumerevoli oggetti sacri rubati dalla Chiesa di Sant’Ulderico, in particolare preziosi reliquiari, libri, registri e decine di antichi manoscritti, unitamente ad alcuni leggii e sedie curiali. I due commercianti sono stati denunciati per ricettazione.

In seguito, i militari dell’Arma hanno recuperato altro materiale sacro a casa di due collezionisti che sono stati denunciati per incauto acquisto.

Tra tutto il materiale ritrovato spicca il prezioso reliquiario in argento di Sant’Ulderico che, insieme ai restanti innumerevoli oggetti, è già stato riconsegnato alla Diocesi di Ivrea, nelle mani del Vescovo Mons. Edoardo Aldo Cerrato.

 

(foto archivio)

Arrestato sul tram mentre rubava dalla borsetta di una donna

Si tratta di un uomo di 48 anni, romeno senza fissa dimora, con precedenti per furto appena arrivato dalla Germania

 

E’ stato arrestato oggi sulla Linea 1  dagli agenti della Polizia municipale mentre sottraeva dei soldi dalla borsa  di una donna.

L’uomo è stato tradotto nel carcere  in attesa del processo.

Topo d’auto sorpreso in via Cigna

Si aggirava tra le auto parcheggiate, forzando i nottolini delle portiere

Un cittadino marocchino di 32 anni è stato arrestato venerdì sera dagli agenti della Polizia di Stato.
La segnalazione arriva al 113 da parte di una cittadina che, trovandosi in quel momento sul balcone della propria abitazione, nota il trentaduenne armeggiare accanto allo sportello di una macchina per poi introdursi al suo interno un attimo dopo. Giunti sul posto, gli operatori della Squadra Volante controllano il soggetto.
All’interno della tasca del giubbotto vengono rinvenuti un cacciavite ed una torcia a led. Nel corso di ulteriori accertamenti, gli agenti scoprono che l’uomo è sottoposto alla misura degli arresti domiciliari. Alla luce dei fatti, il cittadino di origine marocchina viene arrestato per evasione e tentato furto.

“Graffiti satanici di fronte al Duomo”

E’ stata imbrattata una panchina a pochi passi dal sagrato della Cattedrale di San Giovanni Battista

Silvio Magliano – Capogruppo Moderati al  Consiglio Comunale di Torino e Pino La Mendola – Moderati, Consigliere in Circoscrizione 7 e Presidente della Commissione di Quartiere Aurora / Valdocco / Rossini commentano:
“le tre croci rovesciate e il riferimento a Lucifero feriscono e offendono la sensibilità religiosa dei torinesi, oltre a deturpare uno dei  luoghi simbolo della città. Si provveda immediatamente alla cancellazione”. Proseguono i consiglieri: “I graffiti satanici comparsi su una panchina su via XX Settembre, a pochi passi dal Duomo, sono una ferita aperta: una ferita non solo al decoro della città in una delle aree più frequentate da cittadini e turisti, ma alla sensibilità e alla fede dei torinesi. Confidiamo in un immediato intervento per la cancellazione di una simile vergogna, oltraggio alla cattedrale dell’Arcidiocesi di Torino che ospita, dal XVI Secolo, la Sacra Sindone”.

Il monopattino non parte: ubriaco lo scaglia contro le auto

Era ubriaco, e ha cercato di rientrare  a casa con un monopattino, ma senza riuscire ad attivarlo

Dopo una decina di minuti, l’ha scaraventato contro le auto in sosta, in via Saluzzo, a Torino.

 

L’uomo, è un albanese di 28 anni, ed è stato arrestato dai carabinieri per danneggiamento aggravato e resistenza a pubblico ufficiale. Per  sfuggire alle manette, infatti, si è scagliato contro i militari. I carabinieri sono stati contattati da alcuni passanti che hanno assistito alla scena.

L’uomo è stato sottoposto ad alcune analisi all’ospedale Maria Vittoria: è risultato positivo alle anfetamine, benzodiazepine e con un tasso alcolico pari a 2,44 grammi litro.

Contrabbando di alimenti e alcolici: maxi sequestro

Guardia di Finanza di Torino e Polizia Municipale si sono presentati lo scorso fine settimana in Via Traves nel quartiere Le Vallette dove già dalle prime ore del mattino erano stati installati banchi, bilance e prodotti di vario tipo per essere venduti a cittadini dei Paesi dell’Est Europa

Generi alimentari di ogni tipo: dai prodotti ittici, ai cibi pre-confezionati, carne, insaccati, latticini, scatolame, frutta ma anche sigarette di contrabbando, abilmente occultate dentro i furgoni, nonché alcolici distillati clandestinamente.

E’ questo il quadro apparso ai Baschi Verdi del Gruppo Pronto Impiego Torino ed agli Agenti del V Comando Borgo Vittoria/Madonna di Campagna/Lucento/Vallette della Polizia Municipale della 5° Circoscrizione, al mercato abusivo della zona “Continassa”, che si caratterizzava per la presenza di numerosi banchi con la merce esposta in bella vista pronta per essere venduta abusivamente, sotto dei gazebo con tanto di insegna, corredati da espositori e bilance, il tutto, tra l’altro, senza alcuna considerazione della normativa fiscale: nessuna ricevuta fiscale o scontrino, nessuna iscrizione alla Camera di Commercio, tutto abusivo.

Oltre 3 le tonnellate di materiale sequestrato per il quale sono già state avviate le operazioni di distruzione e oltre 11.000 euro il denaro sequestrato in quanto provento illecito delle vendite effettuate nelle prime ore del mattino.

Alle operazioni hanno partecipato anche le Unità cinofile della Guardia di Finanza.

Comminate sanzioni per commercio abusivo e violazione del codice della strada, sino a 100.000 euro; i due autisti dei bus provenienti da Chişinău, in Moldavia, sono stati sanzionati per oltre 4.000 euro per varie violazioni del codice della strada. I mezzi utilizzati, infatti, erano sprovvisti delle dotazioni di sicurezza a bordo, dei documenti di trasporto e non sottoposti a revisione.

6 cittadini moldavi sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Torino per reati di contrabbando di sigarette e di alimenti, nonché commercio di prodotti derivati da processi di distillazione clandestini.

Gli rubano l’auto mentre preleva al bancomat

Arrestato un trentaseienne italiano

Il fatto è accaduto giovedì sera a Venaria.

Intorno alle 20 un uomo parcheggia l’auto in via Garibaldi, lasciandola con il motore acceso, e si dirige allo sportello bancomat per prelevare. Mentre dà le spalle alla sua auto si accorge che qualcuno è salito a bordo della sua auto ed è partito in direzione di Torino. La vittima dà l’allarme e, grazie alla geolocalizzazione, il veicolo viene rintracciato a Torino in via Breglio.

Gli agenti della Squadra Volante inviati sul posto hanno individuato l’auto parcheggiata ma con il motore ancora caldo. Intuendo che il reo si fosse recato in uno degli esercizi commerciali della via ancora aperti si sono appostati per attendere il suo ritorno. Cosa che è accaduta poco dopo, quando il reo è ritornato e si è avvicinato alla macchina. Fermato dai poliziotti, l’uomo, un italiano di 36 anni con precedenti di polizia, è stato trovato in possesso delle chiavi dell’auto e di alcuni oggetti prelevati nell’auto. Tutta la refurtiva, auto compresa, è stata poi restituita al legittimo proprietario.

Commemorato “Giacoletu” Rossi, il politico vicino alla gente

“Coloro che lo hanno conosciuto avevano imparato ad apprezzarlo come amministratore locale e politico vicino al territorio. Era una persona semplice e schietta, molto legata alla sua gente. Capace, proprio per i modi umani e diretti, di raccogliere un grande consenso”

Il presidente del Consiglio regionale del Piemonte Stefano Allasia, ha usato queste parole per commemorare stamane, martedì 21 gennaio all’inizio dei lavori d’Aula, Giacomo Rossi, ex consigliere regionale,  scomparso lo scorso mese di dicembre a 84 anni.

Nel suo intervento, Allasia ha ripercorso le tappe professionali e politiche di Rossi.

Per Rossi, “Giacoletu” per i monregalesi e la gente di Langa che lo conoscevano, la politica è sempre stata la sua passione, sin dal 1975 quando venne eletto consigliere comunale nel suo paese, poi assessore. Entrato nelle fila del Partito liberale, divenne stretto collaboratore di Raffaele Costa. Commerciante di prodotti vinicoli, è stato poi consigliere provinciale a Cuneo, dal 1980 al 2000, ricoprendo anche la carica di assessore alle Attività economiche e Protezione civile. Nel 1995 e nel 2000 venne eletto in Consiglio regionale, dove è stato vicepresidente della Terza commissione (Agricoltura) e della Quarta (Sanità).

 

(dall’ufficio stampa di Palazzo Lascaris)