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PRESIDIO DI LANZO, SAITTA: “LA REGIONE INTENDE ACQUISTARE L’IMMOBILE"

“Garantiti il servizio oncologico e il PPI. La Direzione sta lavorando a progetti di implementazione dei servizi”

Lianzo saitta

“Tutte le promesse fatte sul presidio di Lanzo sono state mantenute. Il Direttore Generale dell’ASLTO4 sta portando avanti progetti di implementazione e di innovazione, e come Regione stiamo lavorando per garantire una prospettiva futura attraverso l’acquisto dell’immobile ora di proprietà della Fondazione Mauriziano. La Regione, dopo una lunga trattativa, è riuscita a giungere ad un’intesa con la Fondazione relativamente alle strutture di Lanzo e di Valenza. Come è noto è dal 2008 che la Regione non versa i relativi canoni. L’accordo prevede che la Regione saldi tutti i canoni dal 2008 al 2016 e questo impegno ha permesso di scongiurare ogni ipotesi di rischio di sfratto che avrebbe sancito la chiusura del presidio di Lanzo. Non solo, a fronte degli importanti lavori di manutenzione e di messa in sicurezza che sarà necessario fare, e che richiederanno un impegno di 20 milioni di euro, abbiamo iniziato con la proprietà una trattativa finalizzata all’acquisto dell’immobile di Lanzo per l’utilizzo del quale attualmente la Regione paga un canone annuo di circa 574,000 euro. Evidentemente se la nostra intenzione è acquistare la struttura, è perché vogliamo garantirne un futuro”: così ha dichiarato l’assessore regionale alla Sanità Antonio SAITTA che questa mattina ha incontrato, insieme al Direttore Generale dell’ASLTO4 Lorenzo Ardissone, i rappresentanti del Comitato a difesa dell’ospedale di Lanzo, presenti i Sindaci di Lanzo Ernestina Assalto e di Viù Daniela Majrano, l’On. Francesca Bonomo e il consigliere regionale Daniele Valle. “In più occasioni ho dichiarato che Lanzo non avrebbe perso nessuna delle sue offerte sanitarie, e mi fa piacere che sia riconosciuta la validità del percorso fin qui fatto. Agli amministratori locali e ai rappresentanti del Comitato che hanno posto il problema relativo alla presenza dell’anestesista, oggi è stato spiegato che il Punto di Primo Intervento (PPI) non è in alcun modo messo in discussione, ma si stanno cercando soluzioni, anche con il coinvolgimento di associazioni di professionisti, per poter garantire la presenza dell’anestesista sia per le attività chirurgiche sia per l’emergenza. È già operativo l’accordo con il 118 che prevede interventi non solo per i pazienti che si rivolgono al PPI ma anche per quelli ricoverati. Per quanto riguarda il Day Hospital oncologico ed oncoematologico, il servizio resta assolutamente attivo a Lanzo. Verranno garantiti tre giorni per le terapie ambulatoriali orali e una volta al mese per le terapie più complesse con un anestesista dedicato, ovviamente per i pazienti che possono essere gestiti in sede con assoluta sicurezza. Fermo restando che le terapie più rischiose, per le quali è necessaria la presenza della terapia intensiva come previsto dalle norme nazionali, saranno effettuate a Ciriè ma garantendo sempre  il ricovero a Lanzo per il paziente che ne avesse necessità. Inoltre, con la Rete oncologica coordinata da Oscar Bertetto si sta approfondendo la fattibilità di un progetto di onco-geriatria”.

Scienze strategiche, conclusa settimana di orientamento

arsenale stemma esercitoAl Campus Einaudi e a Palazzo Arsenale

Si è concluso il periodo di orientamento universitario realizzato in collaborazione fra l’Università degli Studi di Torino ed il Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito. Centinaia gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado interessati al percorso formativo di Scienze Strategiche che si sono recati nelle sedi di Bra, Alba, Asti, presso il Campus Luigi Einaudi di Torino ed infine a Palazzo Arsenale. A fornire chiarimenti sulle modalità di iscrizione e sull’offerta didattica si sono avvicendati docenti universitari, ufficiali del quadro permanente, frequentatori dell’Istituto di studi campus universita 1militari e studenti civili dei corsi di Laurea in Scienze Strategiche. Per l’occasione è stato attivato un apposito percorso orientativo sulla Piattaforma Orient@mente (www.orientamente.unito.it) e presto sarà disponibile un’area di test di logica matematica e cultura generale utile alla preparazione dei candidati al test di ammissione. A suscitare interesse e decretare il successo del corso di laurea in Scienze Strategiche concorrono fattori quali l’internazionalizzazione degli studi, il carattere fortemente innovativo e la spiccata multidisciplinarità di un percorso il cui obiettivo è formare professionisti in grado di affrontare situazioni sempre più complesse in un modo globalizzato.

 

Rosso propone le telecamere di condominio

rosso telecamere

Il candidato ha voluto ribadire il concetto di come sia fondamentale e importante ripartire dalla sicurezza, per rendere migliore la città

Si è tenuta ieri nella sede di via Alfieri 18, la conferenza stampa del candidato sindaco di Torino, l’ On. Roberto Rosso. Argomento principale dell’incontro è stato uno dei punti cardine della sua campagna elettorale e cioè il progetto che prevede la possibilità di munire qualsiasi condominio della città -ricordiamo che attualmente a Torino ce ne sono circa 11mila – di telecamere interne ed esterne, in modo da garantire una sicurezza maggiore per tutti i cittadini.“Ospite d’onore” l’ Assessore Ettore Puglisi, che ha testimoniato come, nel vicino Comune di Orbassano, sia stato già possibile attuare la proposta di Rosso : il Comune di Orbassano ha infatti approvato il progetto di installare in tutti gli stabili abitati, almeno una telecamera disponibile sia per uso interno che esterno. Ogni telecamera costerà circa 1000 euro, per un totale di circa 90 mila euro che verranno stanziati dal Comune stesso nel corso dei prossimi tre anni.

Una dimostrazione questa che, secondo il candidato Rosso, sta a testimoniare come le iniziative del suo programma elettorale siano valide, attuabili e ben lontane dall’essere “utopiche” come invece qualcuno aveva precedentemente insinuato. Con la conferenza stampa  Rosso ha voluto ribadire il concetto di come sia fondamentale e importante ripartire dalla sicurezza, per rendere migliore la città di Torino e le condizioni di vita dei suoi cittadini.

(foto: Essepiesse-il Torinese)

Simona Pili Stella

Mucche in piazza contro la crisi

mucca latteMolte delle aziende sopravvissute, senza un congruo adeguamento del prezzo del latte alla stalla, rischiano di chiudere nei prossimi mesi

La crisi che stanno attraversando le aziende del settore latte è stata al centro della recente manifestazione al mercato del bestiame organizzata dalla Cia, la “La marcia delle Vacche”, che si è svolta il 7 marzo a Carmagnola e ha registrato la partecipazione di un migliaio di persone. E’ un drammatico dato di fatto che molte delle aziende sopravvissute, senza un congruo adeguamento del prezzo del latte alla stalla, rischiano di chiudere nei prossimi mesi. I compensi agli allevatori hanno subito una riduzione fino al 30% rispetto allo scorso anno e si attestano su valori addirittura inferiori a quelli di venti anni fa. Inoltre, incidono il blocco delle esportazioni verso la Russia, la fluttuazione degli acquisti dall’Oriente, l’aumento della produzione di latte in Europa e le logiche commerciali che, dal prossimo mese, puntano ad un ulteriore ribasso del 10% prezzo del latte alla stalla.Al momento di incontro e dibattito successivo al corteo sono intervenuti, accanto al presidente nazionale della Cia Dino Scanavino, l’Assessore regionale all’agricoltura Giorgio Ferrero, il Vice Ministro dell’agricoltura Andrea Olivero, il vicepresidente della commissione Agricoltura alla Camera Massimo Fiorio, i presidenti regionali della Cia di Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. E’ stato inoltre presentato un documento di richieste della Cia per uscire dalla crisi. Questi i punti:

agricoltura1- Rendere immediatamente disponibili le risorse del “Fondo Latte” per la ristrutturazione dei debiti e per la crescita di liquidità delle imprese.

2- Erogare al più presto i 25 milioni di euro, aiuti eccezionali, erogati dalla UE.

3- Utilizzare le risorse del superprelievo (fondo Zaia), ora assegnato alle Regioni, per interventi tempestivi a sostegno delle imprese.

4- Sospendere il pagamento degli oneri previdenziali a carico dei lavoratori dipendenti nel settore.

5- Eliminare i vincoli “di qualità” nel pagamento degli “aiuti accoppiati”, per assegnarli a tutti gli allevatori. Nei prossimi anni occorre accrescere la percentuale di aiuti accoppiati nel primo pilastro della Pac.

6- Semplificare e potenziare gli strumenti di gestione del rischio e di stabilizzazione del reddito, legandoli direttamente alle dinamiche dei prezzi dei prodotti ed alle crisi dei mercati.

7- Accrescere il valore del “de minimis” agricolo almeno fino a 50.000 euro.

8- Rafforzare le norme sull’etichettatura dei prodotti lattiero caseari con l’indicazione del Paese d’origine e promuovere efficacemente il latte italiano, in Italia ed all’estero.

9- Favorire la contrattazione collettiva con regole chiare e procedure più trasparenti collegate alla politiche di qualità ed agli effettivi costi di produzione.

Massimo Iaretti

Si cerca la pistola di Gabriele nei boschi del Canavese

GABRIELE GLORIA OBERTdefilippi rosbochPresente anche Roberto Obert, il complice-amante che avrebbe nascosto l’arma da fuoco

Nelle campagne e nei boschi di Rocca Canavese riprendono le ricerche della misteriosa pistola di Gabriele Defilippi, il 22enne in carcere per l’uccisione dell’insegnante di Castellamonte, Gloria Rosboch. Nella battuta organizzata dai carabinieri di Ivrea, è presente anche Roberto Obert, (nella foto in alto)  il complice-amante che avrebbe nascosto l’arma da fuoco – secondo quanto dichiarato da lui stesso –  dopo che gli era stata data da Defilippi. Anche lui in carcere per l’omicidio, è controllato dalla polizia penitenziaria. La pistola, come è noto non è stata impiegata  per uccidere la professoressa, ma potrebbe svelare particolari sul delitto del pregiudicato Pierpaolo Pomatto. Il collegamento tra i presunti assassini di Gloria al secondo omicidio è costituito da alcune banconote fac-simile trovate accanto al cadavere di Pomatto,  le stesse banconote alle quali Obert dice di avere dato fuoco, dopo che gli erano state consegnate da Gabriele.

Canzoni ai funerali dei musicisti uccisi dal tir

incidente band I  funerali sono stati seguiti da centinaia di persone. Imagine, Hallelujah e Redemption Song i brani intonati 

I quattro musicisti cuneesi morti domenica notte sull’autostrada A21 dopo lo scontro con un tir hanno ricevuto un ultimo omaggio in musica. Gli amici del gruppo musicale, rispondendo alla richiesta delle famiglie, hanno omaggiato le bare suonando e intonando canzoni durante  il corteo funebre diretto verso la cattedrale. I  funerali sono stati seguiti da centinaia di persone. Imagine, Hallelujah e Redemption Song i brani intonati in onore  di Antonio Levrone, 40 anni, Paolo Papini, 31, Marco Inaudi, 39, e Gian Paolo Giacobbe, 46. Cuneo ha proclamato il lutto cittadino e ha esposto le bandiere a mezz’asta sugli edifici pubblici. Serrande abbassate  al passaggio delle salme e alle 15.30 è stato osservato anche un minuto di silenzio.

Le nuove accuse al serial killer riaprono una pagina cupa di cronaca torinese

minghella killerUna misura cautelare per il ‘cold case’ dell’assassinio di Floreta Islami, una prostituta albanese

Le nuove accuse per Maurizio Minghella, il serial killer delle prostitute già condannato a 131 anni di carcere, riaprono una pagiina cupa del passato La squadra mobile di Torino, a seguito delle indagini del pm  Roberto Sparagna, gli ha notificato  nel carcere di Pavia, dove è recluso, una misura cautelare per il ‘cold case’ dell’assassinio di Floreta Islami, una prostituta albanese. La donna aveva 29 anni, quando venne strangolata con una sciarpa a Rivoli, nella zona di corso Susa, 18 anni fa, il 14 febbraio del 1998. Minghella è stato incastrato dal dna. Sulla sciarpa di lana impiegata per uccidere, infatti,  sono state rinvenute tracce biologiche corrispondenti al profilo genetico di Minghella. E’ anche risultato che in quel periodo Minghella frequentava proprio la zona di Rivoli.

Ambulanza si ribalta nello scontro, tre feriti

ambulanza 123La pagina Facebook del “Torinese” per prima, verso le 12, ha pubblicato le foto che vi riproponiamo

ambulanza 231ambulanza 1236Il bilancio dell’incidente stradale che ha coinvolto un’autoambulanza, da poco partita dall’ospedale, è di tre feriti. l’autista e due volontari della Croce Rossa. L’ambulanza si  è scontrata con un’auto e si è ribaltata  in corso Re Umberto, all’angolo con via Tirreno. La pagina Facebook del “Torinese” per prima, verso le 12, ha pubblicato le foto che vi riproponiamo. Il tratto del corso coinvolto nell’incidente è stato chiuso al traffico dalla Polizia Municipale e i feriti (di cui uno più grave) portati in ospedale da altre autoambulanze.

(Foto: Essepiesse/ilTorinese)

Truffano coppia di anziani per 200 mila euro

POLIZIA CROCETTAI due, svolgendo per i coniugi una serie di piccoli lavori, hanno iniziato a chiedere denaro per le  cure mediche dei parenti

La polizia di Torino ha arrestato un brasiliano di 41 anni e un marocchino di 46 per una truffa da più di 200 mila euro ai danni di  una coppia di anziani torinesi. I due, svolgendo per i coniugi una serie di piccoli lavori, hanno iniziato a chiedere denaro per le  cure mediche dei parenti, per impietosire gli anziani e farsi dare i soldi. I truffatori sono stati arrestati in flagrante avvenuto in flagrante al momento della consegna al brasiliano di una busta contenente 600 euro. I due sono stati accusati di circonvenzione di incapace.

(foto: il Torinese)

"Bimbo disabile disturba", esposto contro maestra

SCUOLAXXL’insegnante al cospetto dello studente, della madre e dei genitori di altri allievi avrebbe detto di andare dal  preside a lamentarsi e di chiedere che vengano presi provvedimenti

L’allievo disabile, secondo la maestra avrebbe impedito lo svolgimento delle lezioni. Così l’insegnante al cospetto dello studente, della madre e dei genitori di altri allievi avrebbe detto di andare dal  preside a lamentarsi e di chiedere che vengano presi provvedimenti per un sostegno adeguato per questo bambino. L’episodio è origine dell’ esposto presentato alla Procura di Ivrea dal legale dei genitori del bimbo disabile, che frequenta la prima elementare ed è affetto da sindrome di Asperger. Il bimbo avrebbe assistito alla lamentela dell’insegnante e sarebbe rimasto  turbato.